PARLIAMONE DI DSA PRESENTAZIONE SCUOLA DE ANDRE’ Disturbo Specifico dell’Apprendimento: trattamento 1 - intervento riabilitativo 2 - uso di strumenti compensativi 3 - uso di misure dispensative IMPORTANTE!! NESSUNA LEGGE IMPEDISCE DI UTILIZZARE STRATEGIE DI APPRENDIMENTO DIRETTE A RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI I contenuti le metodologie le competenze di una disciplina possono servire anche alle altre PROGRAMMAZIONE obiettivi specifici contenuti disciplinari verifiche CONOSCENZE/ABILITÀ • Memorizza gli argomenti trattati • Conosce gli elementi essenziali dell’ambito considerato • Riconosce dati e concetti • Colloca i concetti nello spazio • Colloca i concetti nel tempo • Classifica e confronta dati e concetti • Utilizza dati e concetti • Inferisce informazioni • Stabilisce relazioni di tempo e di causa • Ricava informazioni da: indici, grafici, schemi, immagini • Produce testi / indici / schemi /grafici • Conosce e usa la terminologia specifica • Sa esporre con schema autoprodotto Nei DSA diagnosticati in adolescenza: •Comprensione della lettura inferiore •Maggior lentezza ed errori in lettura •Meno errori di “previsione semantica” •Competenze cognitive sovrapponibili •Minore accettazione delle proprie difficoltà •Maggior rischio psicopatologico in direzione dissociale Il Disturbo Specifico di Apprendimento nella Scuola Secondaria Superiore si connota • Per una riduzione delle difficoltà di controllo degli strumenti • Per un aumento della difficoltà di controllo dei compiti • Per una malessere persistente di fronte alla lettura, scrittura e abilità di calcolo. Nel corso della Scuola Secondaria Superiore: • anche quando le difficoltà di lettura appaiono “risolte”, residuano difficoltà nella scrittura dei testi • La comprensione della lettura ed il suo uso per l’apprendimento di nuovi concetti sono spesso precari • L’uso del linguaggio orale come guida per la programmazione del testo scritto appare atipico Il passaggio alla Scuola Secondaria comporta: • nuove aspettative • prova di realtà • discrepanza tra potenzialità/aspirazioni e • realizzazione/prestazioni Nella didattica cambia: • Obiettivo della formazione • Impostazione metodologico- didattica (lezioni frontali) • Richiesta di maggiore qualità ed autonomia • Lessico specifico per le diverse discipline • Maggior necessità/tempo di studio a scuola e a casa. La manifestazione del disturbo • Discrepanza marcata tra competenze orali, conoscenze non curricolari e competenze accademiche • Lentezza, errori ortografici persistenti, povertà esecutiva nell’uso del codice scritto e/o nell’area delle operazioni matematiche • Ampie difficoltà globali nei processi di apprendimento, • con generale disinvestimento e comportamenti di rifiuto I problemi emergenti • Il livello di lettura e scrittura raggiunto rende difficile il suo uso per l’apprendimento di concetti e l’espressione del proprio pensiero • Alcuni percorsi formativi possono apparire difficilmente conciliabili con l’organizzazione assunta dal disturbo Rischio di fallimento e/o abbandono scolastico Rischio di deriva sociale I nodi critici •Scelta del percorso formativo •Ripetenze •Segnalazione •Modalità di intervento •Lavoro a scuola, studio a casa •Supporto ed autonomia •Comunicazione ai compagni Contenuti dell’intervento • Acquisizione ed uso di strategie di apprendimento autonome • Uso di strumenti dispensativi e compensativi • Sostegno alle funzioni cognitive, affettive e sociali • Scelta dei percorsi formativi in previsione dell’inserimento lavorativo Modalità didattiche specifiche • Valorizzazione competenze integre • Uso stabile di “ausili” e strumenti compensativi e dispensativi • Valutazione differenziata • Individuazione degli obiettivi curricolari pienamente raggiungibili • Individuazione obiettivi minimi nelle materie (es. lingua straniera) Una competenza deficitaria deve essere comunque finalizzata al suo massimo uso sociale E’ necessario distinguere gli aspetti che sono riparabili da quelli che non lo sono: modificare ciò che è trasformabile … accettare ciò che non lo è … saper distinguere gli uni dagli altri …… è come quando sei piccolo, ti danno la mano finché non riesci a camminare da solo …… VERIFICA VALUTAZIONE Qualche suggerimento •selezionare/ridurre le informazioni mantenendo solo quelle rilevanti per evitare di sovraccaricare la memoria • implementare la capacità di operare su immagini tramite la verbalizzazione • sollecitare l’uso di guide esterne (es. cartoncini) per ricordare le principali regole del calcolo • stimolare l’autovalutazione • educare all’attenzione per i dettagli • insegnare strategie alternative: non solo farle vedere ma esplicitarle verbalmente • usare diversi codici • fornire spiegazione verbale per esperienze di tipo non verbale •aiutare ad interpretare le espressioni facciali, gesti e aspetti non verbali della comunicazione (utile il lavoro a gruppi aiutarli a capire segnali degli altri che significano che sta parlando troppo; comunicare con la mimica) • esplicitare relazioni causa-effetto quando possibile e aiutarli ad anticiparle • suddividere compiti complessi in sotto-obiettivi • invitarli a pianificare in anticipo ad alta voce i procedimenti per la soluzione di un problema • stimolare il ragionamento logico e invitarli a cercare di ipotizzare diverse conseguenze (cosa succede se…) •……… Strumenti compensativi (ai sensi della C.M. 5-10-04) Mappe concettuali Sintesi delle lezioni Linea del tempo Uso di parole-chiave Glossari specifici Formulari di algebra, geometria e trigonometria Fasi dello svolgimento di un problema Calcolatrice Registratore Computer: sintesi vocale, dizionario elettronico, enciclopedie multimediali e traduttore L’apprendimento • è prodotto della costruzione attiva del soggetto; • è ancorato nel contesto concreto; • è centrato sulla “costruzione di significato” individuale, intenzionale e in quanto tale non predeterminabile. I significati individuali diventano reciprocamente compatibili con quelli sociali all’interno di un graduale processo di accomodamento e adattamento, attraverso procedure di scambio, dialogo e negoziazione sociale. Il ruolo dell’istruzione “L’istruzione non è causa dell’apprendimento, essa crea un contesto in cui l’apprendimento prende posto come fa in altri contesti” Wenger 2002 L’insegnante e i materiali d’istruzione diventano risorse all’interno di un processo in cui l’apprendimento avviene in molti modi complessi. Come appare un DSA alla Scuola Secondaria? intelligente, iperattivo, disattento/disinteressato,immaturo demotivato, isolato, lentezza e/o scarsa correttezza in lettura e scrittura, errori ortografici grossolani/cattiva calligrafia, “Potrebbe fare di più ma non si applica…” Misure di intervento scolastico • Essere informati/formati • Individuare i casi a rischio/attivare screening • Indirizzare i casi a rischio alla valutazione diagnostica • Cercare la collaborazione di servizi e famiglia • Adeguamento della didattica • Attuare provvedimenti compensativi e dispensativi • Valutazione differenziata e formativa • Favorire autostima e autonomia Il ruolo del referente • Essere informato-formato • Essere “esperto” coordinatore di progetti di formazione/intervento verso ragazzi con DSA • Promuovere conoscenza verso il DSA nella scuola • Attivare protocolli di intesa con ASL • Coordinare screening • Coordinarsi con altri referenti • Partecipare a iniziative A.I.D. • Diventare punto di riferimento per famiglie Costituzione: art. 3 E’ compito della repubblica rimuovere gli ostacoli […] che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese… Misure dispensative (ai sensi della C.M. 05-10-04) 1. Dispensa dalla lettura ad alta voce 2. Dispensa dalla scrittura veloce sotto dettatura 3. Dispensa dallo studio mnemonico 1. Dispensa dall’uso del vocabolario 5. Dispensa, ove necessario, dallo studio della LS in forma scritta 6. Programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e per studio a casa 7. Organizzazione di interrogazioni programmate 8. Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma Computer • video scrittura • correttore ortografico • sintesi vocale • scanner • internet • strumenti di presentazione Progetto Informatica per l’Autonomia A.I.D. Ob: Autonomia scolastica e personale • Utilizzo di videoscrittura con correttore ortografico • Utilizzo di sintesi vocale per ascolto e, in casi gravi, per dettatura • Calcolatrice vocale • Internet • Strumenti di presentazione e mappatura Utilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative C.M. 05-01-05 (MIUR-Ufficio IV) • Per chi? Per tutti gli alunni in possesso di diagnosi specialistica di disturbo specifico di apprendimento (o dislessia) • Quando? In tutte le fasi del percorso scolastico, compresi i momenti di valutazione finale Nota 01-03-05 (MIUR-Ufficio VII)-Esami di Stato O.M. n.22 del 20-02-06 • Predisposizione specifica della terza prova • Valutazione prime due prove • Tempi più lunghi BIBLIOGRAFIA “Difficoltà e disturbi dell’apprendimento” 2007 Ed. Il Mulino “Le difficoltà di apprendimento a scuola” 1999 Ed. Il MulinoRivista “Psicologia e Scuola” Vol. 112 - dic 2002 – gen 2003 Molin e Cornoldi: Il Questionario SVS Ed. Giunti Bibliografia essenziale • Lampugnani G. , Stella G., Caiazzo G., Screening e intervento didattico nella Prima Classe Secondaria Superiore, rivista Dislessia, Erickson, in corso di stampa • Lampugnani G. & De Toma F., Teatro in Inglese per i DSA, Atti del • Lampugnani G. & De Toma F., Dislessia in biblioteca, Atti del Convegno La qualità dell’integrazione Erickson, Rimini 2005 • Stella G., La dislessia, Il Mulino, 2004 • Cornoldi C., Metacognizione e apprendimento, Il Mulino, Bologna, 1995 • Cornoldi C. et al., Matematica e metacognizione, Erickson, 1995 • Levy Robbins D., Esercizi di analisi del testo, Erickson, Trento, 1996 • De Beni R, Pazzaglia F., Lettura e metacognizione, Erickson, Trento, 1991 • Cornoldi C., De Beni R., Gruppo MT, Imparare a studiare 2, Erickson, Trento, 1993 • Coultas J., Swalm J., Costruire testi efficaci, Erickson, 1996 Grazie per l’attenzione!