Risultati della Ricerca Titolo Pesco: consumer test Descrizione estesa del risultato I test condotti su consumatori italiani hanno confermato il loro apprezzamento per il prodotto pesca/nettarina, purchè venga correttamente gestito lungo l’intera filiera di produzione. Il consumatore italiano ha dimostrato di gradire le cultivar subacide, purché dotate di sapore, confermando i risultati già acquisiti in altri Paesi quali Stati Uniti e Francia. Il gradimento gustativo ha premiato la nettarina bianca, subacida e molto aromatica “Nectasweet® 28 Nectaperle”, che ha riscosso voti alti (concentrati tra 6 e 9 con mediana di 8), con un 70% di valutazioni comprese tra molto ed estremamente gradita. Molto apprezzate sono risultate anche le subacide “Nectapom® Nectareine ” e “Sweet Cap® Maillarflat”, ma non “Royal Lee® Zaipela”. Quest’ultima è risultata la meno apprezzata a conferma della necessità che il gusto subacido, per essere gradito, si deve accompagnare ad adeguate caratteristiche organolettiche di sapore, dolcezza e consistenza al consumo. Se una maggiore diversificazione tipologica è da considerarsi una fonte di ricchezza a cui attingere, per chi opera in peschicoltura è, però, importante che il destinatario finale del prodotto sia fornito di strumenti adeguati per orientarsi sull’acquisto, dal momento che caratteri come il gusto del frutto o la tessitura della polpa non sono visivamente percepibili. Poiché l’auspicato incremento dei consumi passa necessariamente per la maggiore soddisfazione del cliente, potrebbe essere utile fornire in fase di vendita una descrizione più dettagliata delle proprietà organolettiche del prodotto o individuare alcune cultivar di riferimento che diano subito al consumatore la percezione di ciò che sta acquistando. L’analisi sensoriale è ormai uno strumento scientifico acquisito, che è in grado di definire le proprietà gustative di cultivar, a volte simili esternamente, ma dotate di aspetti sensoriali diversi. L’estensione del sovraccolore della buccia non ha condizionato in misura determinante il giudizio sul gradimento visivo; la mancanza di sovraccolore, tipica delle attuali percoche non ha infatti penalizzato il giudizio di questa tipologia, almeno nella cultivar Montaingold. L’assenza di sovraccolore di questa categoria commerciale potrebbe quindi essere sfruttato come elemento distintivo, suggerendo di rivedere l’obiettivo di quei programmi di breeding volti ad associare una adeguata sovraccolorazione della buccia a questa categoria di frutti destinati al consumo fresco. L’utilizzo di tecniche sensoriali e di consumer science può meglio definire anche l’effetto dello stadio di maturazione del frutto alla raccolta sulla qualità al consumo. Gli aromi delle pesche si producono, infatti, nella fase avanzata della maturazione sull’albero: una scelta errata in questa fase può, quindi, compromettere la qualità finale del frutto e deludere il consumatore, magari indotto all’acquisto da frutti dall’aspetto attraente. Difficilmente il giudizio del consumatore riesce a condizionare l’affermazione di una cultivar di pesca in base al gusto, ma alcune nettarine gialle a “gusto dolce” si sono progressivamente imposte, sollevando qualche sorpresa da parte degli operatori del settore, forse, non sempre consapevoli che il consumatore è in grado di apprezzare molto bene la qualità. Lo studio delle correlazioni tra il gradimento di una pesca e i suoi caratteristiche sensoriali è importante anche per il breeding, che ha la necessità di prevedere le nuove tendenze di un settore commerciale sempre più competitivo, nel quale gusto e qualità, intesa anche come omogenieità del prodotto e sicurezza alimentare, saranno sempre più obiettivi irrinunciabili. Se, come appare sempre più chiaro, “il prodotto ‘anonimo’ ha fatto il suo tempo”, le produzioni a marchio di qualità devono ‘parlare’ al consumatore fornendo informazioni veritiere ed adeguate e garanzia di qualità gustative di piena soddisfazione. ___________________________________________________ Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura 1/4 Responsabile del risultato Alessandro Liverani La Canapona, 1bis – Magliano, 47121 – FORLÌ () Tel.: +39-0543-89428 E-mail: [email protected] Anno 2008 Classificazione del risultato Comparto produttivo: Produzioni vegetali fresche e trasformate COMPARTO FRUTTICOLO Frutticole comuni e produzioni derivate Particolari categorie PRODOTTI TIPICI/TRADIZIONALI di prodotti/comparti Prodotti tipici/tradizionali produttivi: Categorie di ambiti di TEMATICHE TECNICHE SU SPECIFICHE FASI DELLE FILIERE ricerca: PRODUTTIVE Qualità dei prodotti ANALISI E VALUTAZIONE SENSORIALE Parole chiave pesco, qualità dei frutti, analisi sensoriale Trasferibilità del risultato Si, trasferibilità immediata Natura del risultato di prodotto Aree interessate Aree a clima mediterraneo Impatto dal punto di vista tecnico miglioramento qualità e salubrità dei prodotti Impatto dal punto di vista socioeconomico miglioramento qualitativo ___________________________________________________ Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura 2/4 Impatto dal punto di vista ambientale altro Presupposti di contesto altro Soggetti istituzionali da coinvolgere Associazioni consumatori Potenziali utilizzatori Divulgatori Centri di miglioramento genetico Aziende di commercializzazione ed esportazione Associazioni di consumatori Modalità di diffusione altro Pubblicazioni Liverani A.; Predieri S.; Gatti E.; Versari N. (2008): Cosa vogliono i consumatori? Test sensoriali sulle nuove tipologie di prodotto, Vol. p. 20-25 Predieri, S.; Liverani, A.; Gatti, E.; Versari, N. (2008): Preferenze del consumatore italiano in funzione delle caratteristiche organolettiche dei frutti di pesco., Vol. p. Konopacka, D.; Jesionkowska, K.; Kruczynska, D.; Stehr, R.; Schoorl, F.; Buehler, A.; Egger, S.; Codarin, S.; Hilaire, C.; Hȍller, I.; Guerra, W.; Liverani,A.; Donati, F.; Sansavini, S.; Martinelli, A.; Petiot, C.; Carbò, J.; Echeverria, G.; Iglesias, I.; Bonany, J. (2010): Apple and peach consumption habits across European countries, Vol. 55 p. 478–483 ____________________________________________________ Progetto / Ricerca di riferimento Titolo del progetto Increasing Fruit consumption through a trans disciplinary approach leading to High quality produce from environmentally safe, sustainable methods. - ISAFRUIT ___________________________________________________ Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura 3/4 Coordinatore del progetto Ole Callesen P.O. Box 102,, 5792 – Aarslev (Danimarca) Tel.: +45-89993265 E-mail: [email protected] Ente finanziatore Commissione Europea Breve descrizione del progetto e dei suoi obiettivi ISAFRUIT è un integrated project che ha come obiettivo il miglioramento della salute del benessere dei consumatori europei attraverso un aumento del consumo di frutta, ottenuto grazie ad un’accresciuta qualità dei frutti, prodotti con metodi sostenibili e maggiormente rispettosi delle esigenze di salubrità, attraverso un approccio multidisciplinare alla filiera frutticola. Da studi di comportamento del consumatore, secondo un approccio “dalla tavola al campo” (“fork-to-farm”) si passa a studi medici, a studi sulla trasformazione, alla conservazione post-raccolta, alle tecniche di coltivazione sostenibile, alla genetica. Sono infine previste attività di divulgazione dell’informazione. Per ciascuna di queste attività, il progetto è suddiviso in sottoprogetti (pillar) e gruppi di lavoro coi seguenti obiettivi: -identificare le aspettative, le domande ed i dubbi circa il consumo della frutta da parte dei cittadino europeo (Pillar 1); -aumentare la salubrità dei frutti e favorire la consapevolezza del consumatore sui benefici effetti salutistici di un regolare consumo di frutta (Pillar 2); -studiare le tendenze dei consumatori europei nei confronti dei prodotti frutticoli trasformati e apportare miglioramenti tecnologici e qualitativi nella loro produzione (Pillar 3); -sviluppare pratiche post-raccolta atte a conservare le caratteristiche del prodotto e a favorire la buona qualità, secondo le aspettative del consumatore (Pillar 4); -mettere a punto e sperimentare pratiche di campo orientate all’ottenimento di un prodotto con buone qualità organolettiche e sanitarie senza costi aggiuntivi e cercando di ridurre i costi di produzione (Pillar 5); -acquisire conoscenze sui determinanti genetici della qualità dei frutti e dare indicazioni ai produttori sul gradimento delle cultivar esistenti per favorire l'introduzione in coltivazione solo di quelle consone alle esigenze del consumatore e del mercato (Pillar 6); -disseminare i risultati tecnici e scientifici del progetto e promuovere la protezione della proprietà intellettuale derivante dalle ricerche afferenti al progetto stesso (Pillar 7). Partecipano al progetto 40 istituti e 20 piccole e medie imprese. U.O. / Partner coinvolti nella realizzazione del risultato Unità di ricerca per la frutticoltura (Forlì) Referenti istituzionali già coinvolti nella ricerca Non sono presenti Referenti già coinvolti per il risultato ___________________________________________________ Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura 4/4