POAT “Per la Gioventù” 2013-2015 Modalità di organizzazione e svolgimento dei focus group previsti nelle regioni Ob. Convergenza WEBINAR Roma, giovedì 3 dicembre 2015 Formez PA Obiettivi e risultati del POAT (versione settembre 2014*) Obiettivi specifici Obiettivo specifico 1. Rafforzamento della capacità di “programmazione integrata” delle Amministrazioni Regionali per l’elaborazione di modelli d’intervento a favore dei giovani da attuare nell’ambito della politica di coesione Obiettivo specifico 2. Consolidamento delle capacità operative delle Regioni nella realizzazione di modelli d’intervento finalizzati a supportare l’efficace ed efficiente realizzazione delle azioni a favore dei giovani nell’ambito della politica di coesione, con particolare riferimento ai POR e al PAC “giovani no profit” Risultati Linee di attività Risultato 1.1 – Integrazione delle politiche giovanili nei Programmi Operativi: tale risultato potrà essere conseguito grazie all’organizzazione e implementazione di un sistema di monitoraggio e valutazione qualitativa specifica Linea 1.1 (Trasversale) Risultato 1.2 – Miglioramento del coordinamento interregionale nell’attuazione degli interventi rivolti ai giovani con particolare riferimento a quelli attivati nell’ambito del PAC “giovani no profit” Linea 1.2 (Trasversale) Risultato 2.1 - Integrazione operativa di progettualità a favore dei giovani nell’ambito dei POR: attuazione, attraverso appositi accordi, di linee di intervento strutturate rivolte ai giovani nei diversi PO regionali per gli ambiti tematici individuati. Linea 2.1 Calabria Linea 2.2 Campania Linea 2.3 Puglia Linea 2.4 Sicilia Risultato 2.2 – Miglioramento del coordinamento e promozione delle sinergie tra gli interventi a favore dei giovani attivati su ciascun territorio regionale, con particolare riferimento al PAC “giovani no profit” Linea 2.1 Calabria Linea 2.2 Campania Linea 2.3 Puglia Linea 2.4 Sicilia *Il POAT è stato rimodulato a settembre 2014 (attività aggiuntive e durata), novembre 2014 (inserimento nel Programma complementare PAC e revisione durata), maggio 2015 (proroga attività fino al 30 giugno 2016) 2 Attività regionali – Il risultato 2.2 nelle versione del POAT rimodulata (settembre 2014) Risultato 2.2 – Miglioramento del coordinamento e promozione delle sinergie tra gli interventi a favore dei giovani attivati su ciascun territorio regionale, con particolare riferimento al PAC “giovani no profit” Milestones Output • Fase 1: analisi delle progettualità rivolte ai giovani Incontri a livello regionale (seminari, focus realizzate in ciascuna regione nella programmazione 2000- group) 06 e 2007-13 con il fine di individuare le buone pratiche • Fase 2: pianificazione di momenti di condivisione su scala regionale con gli attori coinvolti nel PAC al fine di condividere gli esiti dell’analisi • Fase 3: Supporto conoscitivo e strumentale per la realizzazione degli interventi del PAC “giovani no profit” Strumenti di supporto per la realizzazione degli interventi del PAC “giovani no profit” (schede per tipologie progettuali, forum, blog, area FAQ sul sito del POAT, ecc.) Informazione periodica regionalizzata sull’esperienza PAC • Fase 4: Azioni di raccordo, confronto e interscambio per il potenziamento delle reti territoriali e per la valorizzazione delle competenze degli attori e realizzazione di ulteriori azioni di sostegno per l’avvio di possibili integrazioni con la programmazione 2014-2020 Raccordo rafforzato con gli strumenti attuativi della programmazione 2014-2020 Deliverables • Report di analisi delle buone pratiche regionali Outcome Supportare le Regioni nella realizzazione di un quadro complessivo degli interventi a favore dei giovani e nell’individuazione di modalità comuni di gestione e risoluzione delle criticità • Materiali per gli incontri regionali (brochure, schede,ecc.) • Documentazione di analisi e individuazione di ambiti e modalità di attivazione di interventi per i giovani nei PO 2014-2020, ricognitiva anche degli interventi attivati su scala regionale in ambito sociale Organizzazione di focus group che coinvolgano i beneficiari dei fondi in ciascuna regione e che prevedano la partecipazione delle strutture regionali di riferimento. Ciò consentirebbe alle Regioni di avere una conoscenza diretta dei progetti, di individuare eventuali buone pratiche o aree di intervento da potenziare, al fine di massimizzare le sinergie ed evitare duplicazioni a livello territoriale. I focus group potrebbero prevedere anche momenti di confronto su elementi critici, quali ad esempio la rendicontazione delle spese, i controlli, etc., ma potrebbero consentire anche di sviluppare formazione non formale, nell’ottica delle attività connesse allo youth work (animazione socio-educativa). 3 Le attività del Formez PA – I focus group L’attività di organizzazione dei focus group è stata affidata al Formez nell’ambito della Convenzione del 25 febbraio 2015. Il Progetto esecutivo del Formez PA , articolato in 2 AMBITI (trasversale e regionale) e in 5 linee di attività prevede, in particolare, la realizzazione dell’attività di organizzazione di momenti di confronto che coinvolgano le strutture regionali e i beneficiari del PAC “Giovani no profit” per la valorizzazione delle competenze e il potenziamento delle reti territoriali attivate tramite il PAC (Attività 2 dell’ambito 2), finalizzata a: informare le Regioni sui progetti PAC attivati sul territorio; valorizzare le esperienze interessanti e a promuovere sinergie. 4 Articolazione dei focus group regionali Presentazione delle principali linee d’indirizzo/attività per i giovani nella Regione di riferimento Illustrazione dello stato dell’arte del PAC “Giovani no profit” nelle 4 Regioni CONV Giro di tavolo: le associazioni presenti descrivono il progetto che stanno realizzando e approfondiscono, laddove significativi, i seguenti aspetti: A) attivazione di reti (anche informali) sul territorio per la realizzazione dei progetti B) animazione socio-educativa (youth work) Giro di tavolo sulla gestione amministrativa dei progetti: buone pratiche, criticità, suggerimenti. Tale fase è indirizzata a raccogliere richieste e/o suggerimenti , da riportare al Dipartimento per supportare l’attuazione del PAC. Conclusioni: giornata. riepilogo degli elementi più significativi emersi nel corso della 5 Le attività di AT per la realizzazione dei focus group Organizzazione dei focus group • Attività di re-call delle associazioni invitate e individuazione di eventuali associazioni interessate ad effettuare un intervento specifico nell’ambito del focus group • Preparazione dell’intervento sulle attività per i giovani realizzate/ programmate dalla Regione Realizzazione dei focus group • Animazione e moderazione degli incontri • Elaborazione di 3-4 slide relative ai principali elementi d’interesse emersi nel corso della giornata (da esporre a conclusione del focus group) Follow-up • Invio materiali ai partecipanti • Elaborazione di un report di sintesi (2 pagine max.) sulle risultanze dell’incontro • Aggiornamento e animazione della community 6