“John Lennon” Sinalunga
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione
Collegio Docenti 19 ottobre 2007
Il 18 dicembre 2006
il Parlamento europeo e il Consiglio hanno approvato una
Raccomandazione relativa a competenze chiave per
l’apprendimento permanente
Questo documento, si inquadra nel processo, iniziato a
seguito del Consiglio europeo di Lisbona del 2000 e
conosciuto come ‘strategia di Lisbona’.
Ha come obiettivo finale quello di fare dell’Europa
“l'economia basata sulla conoscenza più
competitiva e dinamica del mondo (...)’”.
Per ottenere questo risultato, sono stati fissati
(Consiglio europeo, Barcellona marzo 2002)
una serie di obiettivi che devono essere raggiunti per il
2010
I 13 obiettivi fanno riferimento a 3 finalità strategiche che
coinvolgono tutti i settori dell'educazione e della formazione, nella
prospettiva di dare vita a un sistema di apprendimento permanente.
FINALITÀ STRATEGICHE
Rafforzare l’efficacia
e la qualità dei
sistemi attraverso…..
Rendere i sistemi più
accessibili
attraverso……
Aprire i sistemi al
mondo
FINALITÀ STRATEGICHE
Rafforzare l’efficacia
e la qualità dei
sistemi attraverso…..
OBIETTIVI CHIAVE
1.
il miglioramento della formazione
degli insegnanti e dei formatori
2.
lo sviluppo delle competenze di
chiave
3.
l’accesso di tutti alle TIC
4.
un maggiore numero di laureati nelle
materie scientifiche e tecnologiche
5.
l’ottimizzazione dell’utilizzo delle
risorse
FINALITÀ STRATEGICHE
Rendere sistemi più
accessibili
attraverso
OBIETTIVI CHIAVE
6.
Lo sviluppo di un ambiente di lavoro
favorevole all’apprendimento
7.
Una maggiore attrattiva
dell’istruzione e della formazione
8.
Una cittadinanza attiva, pari
opportunità e coesione sociale
FINALITÀ STRATEGICHE
OBIETTIVI CHIAVE
9.
rafforzando i legami al mondo del
lavoro, la ricerca e la società.
10. sviluppando lo spirito d’impresa
Aprire i sistemi al
mondo
11. migliorando l’apprendimento delle
lingue straniere
12. accrescendo la mobilità e gli scambi
13. Rafforzando la cooperazione
europea
uno dei 5 obiettivi che sono stati individuati per
rafforzare l’efficacia e la qualità dei sistemi è
lo sviluppo di competenze chiave
La Commissione europea individua ed indica
otto competenze chiave
COMPETENZE CHIAVE
1. Comunicazione nella madrelingua
2. Comunicazione nelle lingue straniere
3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e
tecnologia
4. Competenza digitale
5. Imparare ad imparare
6. Competenze sociali e civiche
7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità
8. Consapevolezza ed espressione culturale
La Commissione Europea ha adottato i termini
competenze e competenze chiave preferendolo a
competenze di base, in quanto generalmente riferito
alle capacità di base nella lettura, scrittura e calcolo.
Il termine “competenza” è stato infatti riferito a
una “combinazione di conoscenze, abilità e attitudini
appropriate al contesto”. Allo stesso tempo, le
“competenze chiave” sono quelle di cui tutti hanno
bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali,
la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e
l’occupazione”
LE COMPETENZE CHIAVE
Dovrebbero essere acquisite al termine del periodo
obbligatorio di istruzione o di formazione e servire
come base al proseguimento dell’apprendimento nel quadro
dell’educazione e della formazione permanente. Si
riferiscono, dunque, a tre aspetti fondamentali della vita
di ciascuna persona:
la realizzazione e la crescita personale (capitale culturale)
la cittadinanza attiva e l’integrazione (capitale sociale)
la capacità di inserimento professionale (capitale umano)
LA VIA ITALIANA ALL’EUROPA E ALL’ACQUISIZIONE
DELLE COMPETENZE INDICATE A LISBONA
Educare istruendo……………
1.
consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato perché
non vada disperso e possa essere messo a frutto
2. preparare al futuro introducendo i giovani alla vita adulta, fornendo
loro quelle competenze indispensabili per essere protagonisti
all’interno del contesto economico e sociale in cui vivono
3. accompagnare il percorso di formazione personale che uno
studente compie sostenendo la sua ricerca di senso e il faticoso
processo di costruzione della propria personalità
Nel nostro Istituto…………….
FINALITÀ D’ISTITUTO
Innalzamento del successo formativo degli
allievi, inteso come conseguimento di un
elevato senso civico ed acquisizione/sviluppo di
conoscenze, abilità e competenze
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
Scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione
CULTURA SCUOLA PERSONA
LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO
Passaggio da una società relativamente stabile a una società
caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità.
 Ambienti in cui la scuola è immersa sono più ricchi di stimoli
culturali, ma anche più contraddittori.
Oggi l’apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze
di formazione che i bambini e gli adolescenti vivono
Lo studente si trova a interagire con culture diverse, senza
tuttavia avere strumenti adatti per comprenderle e metterle in
relazione con la propria.
Permangono vecchie forme di analfabetismo e di emarginazione
culturale che si intrecciano con analfabetismi di ritorno
NECESSITÀ DI…………………….
●diffusione
●riorganizzare
delle tecnologie di informazione e di
comunicazione
e reinventare i propri saperi, le proprie
competenze e persino il proprio stesso lavoro.
In tale scenario, alla scuola spettano alcune
finalità specifiche:
●offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi
culturali di base
●far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari
per apprendere e selezionare le informazioni
●promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie
che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali
●favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria
didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi
CENTRALITÀ DELLA PERSONA
Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla
persona che apprende
La definizione e la realizzazione delle strategie educative e
didattiche devono sempre tener conto della singolarità di ogni
persona, della sua articolata identità, delle sue capacità e delle
sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.
Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi
aspetti: cognitivi, affettivi,
relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali.
Ė IMPORTANTE……………..
che i docenti definiscano le loro proposte in una relazione
costante con i bisogni fondamentali e i desideri dei bambini e degli
adolescenti.
Ė NECESSARIO……………..
dedicare particolare cura alla formazione della classe come gruppo
alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti
alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione
favorire lo star bene a scuola
fornire le chiavi per apprendere ad apprendere.
PER UNA NUOVA CITTADINANZA
LA SCUOLA PERSEGUE UNA DOPPIA LINEA FORMATIVA:
VERTICALE E ORIZZONTALE
La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che
possa poi continuare lungo l’intero arco della vita
La linea orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione fra la
scuola e gli attori extrascolastici, la famiglia in primo luogo
La scuola ha l’obiettivo di proporre allo studente un’educazione che lo
spinga a fare scelte autonome e feconde, quale risultato di un confronto
continuo della sua progettualità con i valori che orientano la società in cui
vive.
La scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire
un’alleanza educativa con i genitori.
COME……….
Attraverso relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli
e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità
educative
In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa
convivialità relazionale,
intessuta di
linguaggi affettivi ed emotivi, ed è anche in grado di
promuovere la condivisione di quei valori che
fanno sentire i membri della società come parte di una
comunità vera e propria.
La scuola può affiancare al compito
“dell’insegnare ad apprendere”
anche quello
“dell’insegnare a essere”.
L’obiettivo è quello di valorizzare l’unicità e la singolarità
dell’identità culturale di ogni studente.
Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di
partecipare consapevolmente alla
costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse
quella nazionale, quella europea, quella
mondiale
PER UN NUOVO UMANESIMO
Relazioni fra il microcosmo personale e il macrocosmo
dell’umanità e del pianeta
Da un lato tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona
dall’altro, ogni persona tiene nelle sue stesse mani una responsabilità unica
e singolare nei confronti del futuro dell’umanità
La scuola può e deve educare a questa consapevolezza e a questa
responsabilità i bambini e gli adolescenti, in tutte le fasi della loro
formazione.
ATTRAVERSO……….
Il pieno dominio dei singoli ambiti disciplinari e l’elaborazione delle loro
molteplici connessioni
È quindi decisiva una nuova alleanza fra scienza, storia,
discipline umanistiche, arti e tecnologia, in grado di delineare
la prospettiva di un nuovo umanesimo.
Definire un tale quadro d’insieme è compito sia della
formazione scientifica
(chi sono e dove sono io nell’universo,
sulla terra, nell’evoluzione?)
sia della formazione umanistica
(chi sono e dove sono io nelle culture umane,
nelle società, nella storia?).
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
Scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione
L’ORGANIZZAZIONE PER IL CURRICOLO
Le indicazioni costituiscono un
quadro di riferimento per la progettazione
La comunità
professionale è chiamata ad
assumere ed a contestualizzare
Predisporre il curricolo, all’interno
del Piano dell’Offerta Formativa, nel rispetto di:
finalità
traguardi per lo sviluppo delle competenze
obiettivi di apprendimento.
posti dalle indicazioni.
Il curricolo si articola in campi di esperienza nella
scuola dell’infanzia e in aree disciplinari nella scuola
del primo ciclo.
CAMPI DI ESPERIENZA
Nella scuola dell’infanzia i campi di esperienza sono:
Il sé e l’altro;
Il corpo il movimento;
Linguaggi, creatività, espressione;
I discorsi e le parole;
La conoscenza del mondo.
I campi di esperienza sono luoghi del fare
e dell’agire del bambino orientati
dall’azione consapevole degli insegnanti e
introducono ai sistemi
simbolico-culturali.
AREE DISCIPLINARI
Nella scuola del primo ciclo gli apprendimenti vengono organizzati in
maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari,
raggruppati in tre aree:
a) linguistico-artistico-espressiva; (lingua italiana; lingue
comunitarie; musica; arte-immagine; corpo-movimento-sport).
b) storico-geografico-sociale (storia; geografia).
c) matematico-scientifico-tecnologica (matematica; scienze
dell’uomo e della natura; tecnologia; sia tradizionale sia informatica)
La progettazione didattica promuove la ricerca delle
connessioni tra i saperi disciplinari e la collaborazione tra i
docenti
Il raggruppamento delle discipline in aree indica una possibilità
di interazione e collaborazione tra discipline ( sia
all’interno di una stessa area, sia fra tutte le discipline)
Nel nostro Istituto…………….
PROGETTAZIONE COORDINATA DI PLESSO/CLASSE
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Nel nostro Istituto…………….
COMPETENZE
OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI
OBIETTIVI FORMATIVI
Al termine della Scuola dell’infanzia, della Scuola primaria e
della Scuola secondaria di primo grado vengono individuati
traguardi di sviluppo della competenza per ciascun campo
di esperienza, area e discipline. Tali traguardi
rappresentano punti di riferimento posti al termine dei più
significativi snodi del percorso curricolare
Infanzia – 3 anno Scuola Primaria – 5 anno Scuola Primaria
3 anno Scuola Secondaria di primo grado
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Nel nostro Istituto…………….
O.S.A. DI ISTITUTO
Gli obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione al
terzo e al quinto anno della scuola primaria e al terzo
anno della scuola secondaria di primo grado. Sono
obiettivi ritenuti strategici al fine di raggiungere i
traguardi di sviluppo delle competenze previsti dalle
Indicazioni
LA VALUTAZIONE
Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la
cura della documentazione didattica
La valutazione precede, accompagna e segue
i percorsi curricolari.
Nel nostro Istituto…………….
Situazione iniziale Tab. 1-2-2a-3-4
valutazione 1q. - 2q.)
Alle singole istituzioni scolastiche spetta poi la responsabilità
dell’autovalutazione
Nel nostro Istituto…………….
autoanalisi sistematica di istituto
dall’anno scolastico 1999-2000
…………che ha la funzione di introdurre modalità riflessive
sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica
della scuola, ai fini del suo continuo miglioramento, anche
attraverso dati di rendicontazione sociale o dati che
emergono da valutazioni esterne.
Nel nostro Istituto…………….
(progetto Qualità)
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