Corso di inFormazione
PROVE DI ACCESSO
D.m. del 31 luglio 2007
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Chi siamo
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Argomenti degli incontri
a)indicazioni nazionali,
• di cui al decreto legislativo 19 febbraio 2004,
n. 59
• aggiornate dal decreto del Ministro della
pubblica istruzione 31 luglio 2007, "Indicazioni
per il curricolo";
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Decreto Ministro della pubblica istruzione
31 luglio 2007, "Indicazioni per il curricolo";
Art. 1
A partire dall’anno scolastico 2007-2008, le
scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione
procedono all’elaborazione dell’offerta formativa
avendo a riferimento in prima attuazione e con
gradualità, le Indicazioni – definite in via
sperimentale - contenute nel documento
allegato, che è parte integrante del presente
decreto.
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"Indicazioni per il curricolo"
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"Indicazioni per il curricolo"
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CENTRALITA' DELLA PERSONA
Le finalità della scuola devono essere definite a partire
dalla persona che apprende, con l'originalità del suo
percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di
relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali.
La definizione e la realizzazione delle strategie
educative e didattiche devono sempre tener conto della
singolarità e complessità di ogni persona, della sua
articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle
sue fragilità,nelle varie fasi di sviluppo e di
formazione.
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Per una nuova cittadinanza
La scuola persegue una doppia linea formativa:
verticale e orizzontale.
La linea verticale esprime líesigenza di impostare una
formazione che possa poi continuare lungo líintero arco
della vita.
La linea orizzontale indica la necessità di un'attenta
collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici
con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo
luogo.
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Per un nuovo umanesimo
Le relazioni fra il microcosmo personale e il
macrocosmo dell'umanità e del pianeta oggi devono
essere intese in un duplice senso.
Da un lato tutto ciò che accade nel mondo influenza la
vita di ogni persona.
Dall'altro, ogni persona tiene nelle sue stesse mani una
responsabilità unica e singolare nei confronti del futuro
dell'umanità.
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"Indicazioni per il curricolo"
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ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia
delle Istituzioni Scolastiche, le Indicazioni
costituiscono il quadro di riferimento per la
progettazione curricolare affidata alle scuole.
Sono un testo aperto, che la comunità
professionale è chiamata ad assumere e a
contestualizzare, elaborando specifiche scelte
relative a contenuti, metodi, organizzazione e
valutazione.
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ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
La costruzione del curricolo è il processo
attraverso il quale si sviluppano e
organizzano la ricerca e l’innovazione
educativa.
Il curricolo si delinea con particolare
attenzione alla continuità del percorso
educativo dai 3 ai 14 anni.
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ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
Ogni scuola predispone il curricolo,
all’interno del Piano dell’offerta formativa,
nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo
sviluppo della competenza , degli obiettivi di
apprendimento posti dalle Indicazioni.
Il curricolo si articola attraverso:
•i campi di esperienza nella scuola
dell’infanzia
•le discipline nella scuola del primo ciclo.
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Campi di esperienza
I campi di esperienza sono luoghi del fare e
dell’agire del bambino orientati dall’azione
consapevole degli insegnanti e introducono ai
sistemi simbolico-culturali.
Le scuole, all’interno della loro autonomia
didattica, articoleranno i campi di esperienza al
fine di favorire il percorso educativo di ogni
bambino, aiutandolo a orientarsi nella
molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle
attività.
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Discipline e aree disciplinari
nella scuola del primo ciclo
Nella scuola del primo ciclo la progettazione
didattica:
•promuove l’organizzazione degli apprendimenti
in maniera progressivamente orientata ai saperi
disciplinari;
•promuove inoltre la ricerca delle connessioni fra i
saperi disciplinari e la collaborazione fra i
docenti.
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Discipline e aree disciplinari
nella scuola del primo ciclo
Il raggruppamento delle discipline in aree indica
una possibilità di interazione e collaborazione fra
le discipline (sia all’interno di una stessa area, sia
fra tutte le discipline) che le scuole potranno
delineare nella loro autonomia con peculiari
modalità organizzative.
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Discipline e aree disciplinari
nella scuola del primo ciclo
Nella scuola primaria, l’autonoma progettualità
delle scuole prevede e organizza l’affidamento
delle discipline ai diversi docenti, con riferimento
alla professionalità e alle inclinazioni, mentre
nella scuola secondaria di primo grado si opererà
tenendo conto delle classi di concorso.
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La scuola dell’Infanzia
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La scuola dell’Infanzia
La scuola dell’infanzia è oggi un sistema pubblico
integrato in evoluzione, che rispetta le scelte
educative delle famiglie e realizza il senso
nazionale e universale del diritto all’istruzione.
Per ogni bambino o bambina, la scuola
dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo
sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della
competenza, della cittadinanza.
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La scuola dell’Infanzia: l’identità
Sviluppare l’identità significa imparare a stare
bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove
esperienze in un ambiente sociale allargato.
Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi
riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma
vuol dire anche sperimentare diversi ruoli e
diverse forme di identità: figlio, alunno,
compagno, maschio o femmina, abitante di un
territorio, appartenente a una comunità.
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La scuola dell’Infanzia:
l’autonomia
Sviluppare l’autonomia comporta:
• l’acquisizione della capacità di interpretare e governare il
proprio corpo;
• partecipare alle attività nei diversi contesti;
• avere fiducia in sé e fidarsi degli altri;
• realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi;
• provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto;
• esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni;
• esplorare la realtà e comprendere le regole della vita
quotidiana;
• partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le
proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti;
• assumere atteggiamenti sempre più responsabili.
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La scuola dell’Infanzia:
la competenza
Sviluppare la competenza significa
• imparare a riflettere sull’esperienza attraverso
l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al
confronto;
• descrivere la propria esperienza e tradurla in
tracce personali e condivise, rievocando,
narrando e rappresentando fatti significativi;
• sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere,
negoziare i significati.
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La scuola dell’Infanzia:
la cittadinanza
Sviluppare il senso della cittadinanza significa
scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di
gestire i contrasti attraverso regol e condivise,
che si definiscono attraverso le relazioni, il
dialogo, lìespressione del proprio pensiero,
líattenzione al punto di vista dell’altro, il primo
riconoscimento dei diritti e dei doveri; significa
porre le fondamenta di un abito democratico,
eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso
del rapporto uomo-natura .
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La scuola del I Ciclo
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La scuola del I Ciclo
Il primo ciclo dell’istruzione comprende la scuola
primaria e la scuola secondaria di primo
grado, già elementare e media.
Esso ricopre un arco di tempo fondamentale per
l’apprendimento e per la costruzione dell’identità
degli alunni, nel quale si pongono le basi e si
sviluppano le competenze indispensabili per
continuare ad apprendere a scuola e lungo
l’intero arco della vita.
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La scuola del I Ciclo: finalità
La finalità del primo ciclo è la
promozione del pieno sviluppo della
persona.
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La scuola del I Ciclo: finalità
Per realizzarla la scuola:
• concorre con altre istituzioni alla rimozione di
ogni ostacolo alla frequenza;
• cura l’accesso facilitato per gli alunni con
disabilità,
• previene l’evasione dell’obbligo scolastico e
contrasta la dispersione;
• persegue con ogni mezzo il miglioramento della
qualità del sistema di istruzione.
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La scuola del I Ciclo: finalità
In questa prospettiva la scuola accompagna gli
alunni nell’elaborare il senso della propria
esperienza, promuove la pratica consapevole
della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli
alfabeti di base della cultura.
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La scuola del I Ciclo:
la cittadinanza
È compito peculiare di questo ciclo scolastico por
re le basi per l’esercizio della cittadinanza
attiva, potenziando e ampliando gli apprendimenti
promossi nella scuola dell’infanzia.
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La scuola del I Ciclo:
la cittadinanza
Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla
cittadinanza sono la costruzione del senso di
legalità e lo sviluppo di un’etica della
responsabilità, che si realizzano nel dovere di
scegliere e agire in modo consapevole e che
implicano l’impegno a elaborare idee e a
promuovere azioni finalizzate al miglioramento
continuo del proprio contesto di vita.
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La scuola del I Ciclo:
la cittadinanza
È compito ineludibile del primo ciclo garantire un
adeguato livello di uso e di controllo della lingua
italiana, in rapporto di complementarità con gli
idiomi nativi e le lingue comunitarie.
La lingua italiana costituisce il primo strumento di
comunicazione e di accesso ai saperi.
La lingua scritta, in particolare, rappresenta un
mezzo importante per l’organizzazione del
pensiero e della riflessione e per lìaccesso ai beni
culturali.
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La scuola del I Ciclo:
L’alfabetizzazione culturale di base
Il compito specifico del primo ciclo è quello di
promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso
l’acquisizione dei linguaggi simbolici che
costituiscono la struttura della nostra cultura, in
un orizzonte allargato alle altre culture con cui
conviviamo.
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La scuola del I Ciclo:
L’alfabetizzazione culturale di base
Si tratta di una alfabetizzazione culturale e
sociale, che include quella strumentale e la
potenzia con un ampliamento e un
approfondimento della prospettiva attraverso i
linguaggi delle varie discipline.
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La scuola del I Ciclo:
L’alfabetizzazione culturale di base
La scuola primaria mira all’acquisizione degli
apprendimenti di base, come primo esercizio dei
diritti costituzionali.
Ai bambini e alle bambine che la frequentano va
offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni
cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee,
etiche e religiose, e di acquisire i saperi
irrinunciabili.
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La scuola del I Ciclo:
L’alfabetizzazione culturale di base
Si pone come scuola formativa che, attraverso gli
alfabeti delle discipline, permette di esercitare
differenti potenzialità di pensiero, ponendo così le
premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e
critico.
Per questa via si formano cittadini consapevoli e
responsabili a tutti i livelli, da quello locale a
quello europeo.
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La scuola del I Ciclo:
L’alfabetizzazione culturale di base
La scuola secondaria di primo grado
rappresenta la fase in cui si realizza l’accesso
alle discipline come punti di vista sulla realtà e
come modalità di interpretazione,
simbolizzazione e rappresentazione del mondo.
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La scuola del I Ciclo:
L’alfabetizzazione culturale di base
La valorizzazione delle discipline avviene
pienamente quando si evitano due rischi: sul
piano culturale, quello della frammentazione dei
saperi; sul piano didattico, quello della
impostazione trasmissiva.
Rispetto al primo, le discipline non vanno
presentate come territori da proteggere definendo
confini rigidi, ma come chiavi interpretative.
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La scuola del I Ciclo:
L’alfabetizzazione culturale di base
Nella scuola secondaria di primo grado vengono
favorite una più approfondita padronanza delle
discipline e una articolata organizzazione delle
conoscenze, nella prospettiva della elaborazione
di un sapere integrato.
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La scuola del I Ciclo:
L’alfabetizzazione culturale di base
Le competenze sviluppate nell’ambito delle
singole discipline concorrono a loro volta alla
promozione di competenze più ampie e
trasversali, che rappresentano una condizione
essenziale per la piena realizzazione personale e
per la partecipazione attiva alla vita sociale, nella
misura in cui sono orientate ai valori della
convivenza civile e del bene comune .
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La scuola del I Ciclo:
L’ambiente di apprendimento
Il primo ciclo, nella sua articolazione di scuola
primaria e secondaria di primo grado, persegue
efficacemente le finalità che le sono assegnate
nellamisura in cui si costituisce come un contesto
idoneo a promuovere apprendimenti significativi e
a garantire il successo formativo per tutti gli
alunni.
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La scuola del I Ciclo:
L’ambiente di apprendimento
A tal fine è possibile individuare, nel rispetto della
libertà di insegnamento, alcune impostazioni
metodologiche di fondo.
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La scuola del I Ciclo:
L’ambiente di apprendimento
Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli
alunni, per ancorarvi nuovi contenuti.
Nel processo di apprendimento l'alunno porta la
ricchezza di esperienze e conoscenze, mette in
gioco aspettative e emozioni, si presenta con una
dotazione di informazioni, abilità, modalità di
apprendere, che l’azione didattica può
opportunamente richiamare, esplorare,
problematizzare.
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La scuola del I Ciclo:
L’ambiente di apprendimento
Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli
alunni, per ancorarvi nuovi contenuti.
In questo modo l'allievo riesce a dare senso e
significato a quello che va imparando.
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La scuola del I Ciclo:
L’ambiente di apprendimento
Attuare interventi adeguati nei riguardi delle
diversità, per fare in modo che non diventino
Disuguaglianze.
La scuola deve progettare e realizzare percorsi
didattici specifici per rispondere ai bisogni
educativi degli allievi.
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La scuola del I Ciclo:
L’ambiente di apprendimento
Particolare attenzione va rivolta agli alunni con
cittadinanza non italiana i quali, al di là
dellíintegrazione sociale, devono affrontare:
- sia il problema di acquisire un primo livello di
padronanza della lingua italiana per comunicare,
- sia un livello più avanzato per proseguire nel
proprio itinerario di istruzione.
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La scuola del I Ciclo:
L’ambiente di apprendimento
L'integrazione degli alunni con disabilità nelle
scuole comuni, inoltre, anche se è da tempo un
fatto culturalmente e normativamente acquisito e
uníesperienza consolidata nella pratica, richiede
maggiori attenzioni e una rinnovata progettualità,
utilizzando anche le varie forme di flessibilità
previste dallíautonomia e le opportunità offerte
dalle tecnologie.
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La scuola del I Ciclo:
L’ambiente di apprendimento
Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di
promuovere la passione per la ricerca di nuove
conoscenze.
In questa prospettiva, la problematizzazione
svolge una funzione insostituibile:
sollecita gli alunni a individuare problemi, a
sollevare domande, a mettere in discussione le
mappe cognitive già elaborate, a trovare piste
díindagine adeguate ai problemi, a cercare
soluzioni anche originali attraverso un pensiero
divergente e creativo.
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La scuola del I Ciclo:
L’ambiente di apprendimento
Incoraggiare l’apprendimento collaborativo.
Imparare non è solo un processo individuale.
La dimensione comunitaria dellíapprendimento
svolge un ruolo significativo.
In tal senso, molte sono le forme di interazione e
collaborazione che possono essere introdotte
(dall'aiuto reciproco all'apprendimento nel gruppo
cooperativo, all'apprendimento tra pari...), sia
allíinterno della classe, sia attraverso la
formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi
e di età diverse.
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La scuola del I Ciclo:
L’ambiente di apprendimento
Promuovere la consapevolezza del proprio modo
di apprendere, al fine di “imparare ad
Apprendere”.
Riconoscere le difficoltà incontrate e le strategie
adottate per superarle, prendere atto degli errori
commessi, ma anche comprendere le ragioni di
un insuccesso, conoscere i propri punti di forza,
sono tutte competenze necessarie a rendere
líalunno consapevole del proprio stile di
apprendimento e capace di sviluppare autonomia
nello studio.
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La scuola del I Ciclo:
L’ambiente di apprendimento
Realizzare percorsi in forma di laboratorio, per
favorire l'operatività e allo stesso tempo il
dialogo e la riflessione su quello che si fa.
Il laboratorio è una modalità di lavoro che
incoraggia la sperimentazione e la progettualità,
coinvolge gli alunni nel pensare – realizzare valutare attività vissute in modo condiviso e
partecipato con altri,e che può essere attivata sia
allíinterno sia allíesterno della scuola,
valorizzando il territorio come risorsa per
l'apprendimento.
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La scuola del I Ciclo:
L’ambiente di apprendimento
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Diapositiva 1 - UIL SCUOLA AREZZO SIENA