SANITÀ La denuncia di Simeoni sulle liste d’attesa al Goretti 365 giorni di attesa per fare una mammografia D i qualche mese fa l’ultimo annuncio del presidente della Regione che diceva testualmente: «L'attesa per una mammografia, fino ad oggi, poteva anche superare i 365 giorni. La lista d'attesa è uno dei mali peggiori della sanità del Lazio e per questo abbiamo messo in campo un piano ad hoc per demolirle mettendo in campo oltre 100mila ulteriori prestazioni, che devono essere eseguite entro un arco temporale di tre mesi». Ma nella Asl di Latina, i cittadini continuano a scontrarsi con ritardi ed inefficienze confermando che per una mammografia sono necessari più di 365 giorni. «Per questa ragione ho scritto, dopo mozioni ed interrogazioni, l’ennesima nota al presidente Zingaretti, allegando la prenotazione effettuata da una cittadina, nella speranza che comprenda una volta per tutte che la realtà che i cittadini affrontano ogni giorno è ben lontana dalla sua immaginazione – scrive in una nota il consigliere regionale Giuseppe Simeone –. Ribadendo con forza che nulla è cambiato ed anzi, tutto è peggiorato. Lo dimostra il fatto che, oggi, prenotare una mammografia bilaterale alla Asl di Latina è impossi- bile. Una cittadina, residente nel capoluogo, è andata a prenotare questo esame diagnostico e gli operatori, in modo sommario, le hanno detto che l’apertura delle prenotazioni per la mammografia sono rinviate ad un ipotetico giugno 2016. Ad Aprilia, la stessa mammografia bilaterale, come dimostra la prenotazione, la signora potrà effettuarla tra otto mesi, presso il locale ambulatorio. La mammografia quindi, per i residenti di Latina è preclusa in assoluto nella loro città ed ha tempi biblici anche avendo la disponibilità a sobbarcarsi l’onere di un viaggio in un altro Comune. Non migliora la situazione per chi ha bisogno di prenotare una visita dermatologica. Stessa trafila, stessa risposta, stessa inadempienza. Le prenotazioni presso la Asl di Latina sono chiuse e gli utenti vengono spalmati presso altri centri come quello di Priverno o Terracina con tempi di attesa di oltre sei mesi. Mi domando se Zingaretti si rende conto del disagio che tutto questo crea soprattutto a persone anziane, magari non autosufficienti, e alle loro famiglie costrette a viaggi della speranza solo per avere ciò di cui hanno diritto».