Controllo di Qualità in Immunoistochimica Marco Chilosi Dipartimento di Patologia Università di Verona L’ Orrore in Anatomia Patologica • • • • • • • • • • • • • • • Colpa grave Perdita di chances Negligenza Imprudenza Imperizia Eventi avversi Riconoscibilità del pericolo Raccolta delle prove Nesso di causalità CTU Carenza strutturale Assicurazioni Obbligo di Risultato Variabilità diagnostica Etc…etc… Sick man persecuted by doctors Malato perseguitato dagli speziali Arazzo francese del XVIII secolo Magistrati – Avvocati – Medici Legali Assicuratori Pazienti Periti - Direttori Generali Come evitare gli eventi avversi in Anatomia Patologica? Soluzioni Incremento del controllo sul sistema: • • • • • • Comunicazione – integrazione Informazioni – chiarezza - evidenza Standardizzazione e aggiornamento Elevati livelli di Diligenza Competenza Adeguatezza delle risorse e delle strutture Come evitare gli eventi avversi in Anatomia Patologica? Soluzioni • Incremento del controllo sul sistema: • • • • • • Comunicazione – integrazione Informazioni – chiarezza - evidenza Standardizzazione e aggiornamento Elevati livelli di Diligenza Competenza Adeguatezza delle risorse e delle strutture QUALITA’ (reale e percepita) Definizione della Mission • Fornire la corretta risposta alle domande del Clinico (cliente intermedio) che opera come tramite del Paziente IHC Le analisi immunoistochimiche sono strumenti ormai irrinunciabili in diversi campi della diagnostica istopatologia. Il significato di questo tipo di indagini ha generalmente due tipologie: • Completamento diagnostico, identificazione anomalie di espressione di particolari geni correlabili con particolari caratteristiche di valenza prognostica o predittiva – (ad es. l’indice di proliferazione con Ki67, la valutazione semiquantitativa dell’espressione di Recettori ormonali e di HER2 nel carcinoma della mammella) • validazione di ipotesi diagnostiche basata sull’identificazione di specifici “profili immunofenotipici” – (ad esempio l’identificazione di un profilo CD20+, CD5+, CD23-, con iper-espressione di ciclina-D1 consente di confermare l’ipotesi diagnostica di un linfoma B a cellule del mantello). T.L. #00-0175, m: IHC profile Lymphocytosis T.L. #00-0175, m Lymphocytosis • • • • CORRETTA PRECISA COMPLETA AGGIORNATA • RIPRODUCIBILE • RAPIDA • ECONOMIC. COMPATIBILE Le moderne classificazioni dei tumori si basano sulla integrazione della caratterizzazione morfologica, immunofenotipica e genetica delle cellule neoplastiche 2002 Modern Pathology Accuratezza Quesito clinico: Ulcera gastrica: carcinoma? Linfoma? altro? Diagnosi differenziale morfologica: Neoplasia scarsamente differenziata, suggestivo di carcinoma IHC profile CK8/18 CK8/18 CD20 Ki67 Diagnosi finale: B-LC-NHL R.F. f, 1967 #88-1428 BOM Diagnosi: leucemia linfoblastica Revisione: Metastatic RABDOMYOSARCOMA aSMADESMIN+ VIMENTIN+ CK8CD99MYOGENIN+ Myogenin Desmin Validazione • In contesti di diagnosi differenziale particolarmente critici la “validazione” di una ipotesi diagnostica può essere considerata come Second-Opinion “interna” • Incremento della precisione diagnostica • Diminuzione degli errori • Dimostrazione di prudenza e diligenza • Diminuzione di comportamenti difensivi SCLC IHC profile CK-/+- dot CD56 +++ TTF1 -/++ CDX2 -/+ PAX5 + P53 ++ Ki67>80%+ p53 Ki67 TTF1 08-0066 Bio neoformazione mucosa bronchiale Ki67 CK7 CD56 CD3 CD20 P53 MORFOLOGIA MOLECOLARE Aspetti Legali In caso di “errore” diagnostico Non esecuzione di marcatori MM Errata interpretazione dei dati di MM Non idoneità dei reagenti utilizzati Qualità • Evoluzione della “domanda” • Appropriatezza della risposta 2008 #08-3737 - CK5 TTF1 p63 CK7 Caratterizzazione IHC di NSCLC problemi Non è una bacchetta magica • E’ un’arma potente – Può indurre in errore se mal utilizzata • Consumo di risorse – Non sempre efficace controllo dell’efficacia e dell’appropriatezza CD30+ ALCL CK8+ Metastasi CR EMA MPX Bcl-6 BOB-1 CD1a CD2 CD3 Bcl-2 CD22 CD23 CD61 CD79a CYCL-D1 CYCL-D2 OCT-2 TCL1 Bcl-10 bcl-2 CD7 IgG4 CD4 CD5 CD8 CD10 CD20 CD21 CD25 CD30 CD31 CD34 CD38 CD56 CD57 CD117 CD138 MUM1 EG1/2 DOG1 GATA3 HHV8 CDK6 B-CAT ZAP70 S100 VILLIN D2-40 CLAUD4 CK5 CK7 CK8/18 CK14 CK20 EMA CDX2 SPA-1 CC10 p16 p27 p53 p63 DN-p63 p80 p21 CALR IgD CD34 FVIII DESM CALD Napsin ER PR LAMBDA IgG IgM DBA44 VIMENT FASCIN TENASC a-SMA Ki67 SKP2 OP18 EGFR HER-2 LMP1 EBER CMV HHV8 JC CD123 TRAP GLICOF KAPPA problemi • Non è una bacchetta magica • E’ un’arma potente – Può indurre in errore se mal utilizzata soluzioni • Competenza specifica – ESPERIENZA • Approfondimento - Cultura • Standardizzazione - Controllo di qualità Two separate promoters give rise to the transactivating and DN classes of products Forme troncate Nat Rev Mol Cell Biol. 2000 Dec;1(3):199-207. Forme transattivanti problemi • Non uniforme accettazione ed utilizzo tra i Patologi – Appassionati, tiepidi e detrattori • Non uniforme disponibilità territoriale di reagenti ed attrezzature – Eterogenea e non chiara inclusione nel nomenclatore tariffario problemi • Non uniforme accettazione ed utilizzo • Non uniforme disponibilità – Non chiara inclusione nel nomenclatore tariffario soluzioni SIAPEC Sistema Qualità – Appropriatezza – Efficacia - Prelievo Fissazione Inclusione Taglio Vetrino E&E ICH no Diagnosi Differenziale ICH SI Competenze Responsabilità Sintesi Morfologia Immunofenotipo Diagnosi Definitiva ICH si Programmazione marcatori ICH Ag Retrieval Immunostaining Step 1° Step 2° Step 3° Ambito tecnico Preparati ICH Valutazione dei Risultati Ambito pofessionale Attività di CdQ identificazione di “indicatori”, correlati a tutti e tre i livelli, idonei per valutare e monitorare differenti parametri: correttezza dei processi pre-analitici ed analitici, idoneità dei protocolli tecnici Idoneità dei protocolli interpretativi Valutazione di Appropriatezza ed Efficacia idoneità dei marcatori disponibili (rispetto alle problematiche diagnostiche di maggior frequenza), aggiornamento dei marcatori disponibili, PRODOTTO: Analisi Immunoistochimica Possiamo individuare tre diversi tipi (o livelli) di “prodotto” Ognuno da sottoporre a dettagliata analisi per individuare le caratteristiche qualitative, le modalità di CdQ e gli indicatori PRODOTTO: Analisi Immunocitochimica 3° Referto con sintesi diagnostica dei risultati nel contesto di una diagnosi differenziale 2° Descrizione della immunoreattività di un marcatore in una popolazione cellulare in un campione di tessuto - valutazione quantitativa - valutazione qualitativa 1° Vetrino con colorazione “immunostaining” Qualità di immunostaining Caratteristiche qualitative Intensità “specifica” Segnale/fondo Artefatti Specificità Area negativa artefattuale Histopathology 1989 Dec;15(6):627-33 External quality assurance and assessment in immunocytochemistry. Reynolds GJ. A quality assurance scheme for immunocytochemistry was started in 1984. There are currently 140 participating laboratories, most of which have shown considerable improvement in their results since joining the scheme. In our experience the supplier of the primary antibody does not affect the quality of the results; the sensitivity of the method used and the experience of the staff carrying out the technique are the most important factors. Participation in a scheme such as this enables laboratories to have their results compared with others and to share problems. - Standardisation - Quality control programs PRODOTTO: Analisi Immunocitochimica 1. 2. Vetrino con colorazione “immunostaining” Valutazione e Descrizione della immunoreattività di un singolo marcatore immunofenotipico (o diversi marcatori) in una popolazione cellulare in un campione di tessuto UK national external quality assessment scheme for immunocytochemistry (NEQAS-ICC). Estrogen Receptor Status by Immunohistochemistry Is Superior to the Ligand-Binding Assay for Predicting Response to Adjuvant Endocrine Therapy in Breast Cancer. Jennet M. Harvey, Gary M. Clark, C. Kent Osborne, D. Craig Allred. J Clin Oncol 17: 1474-1481,1999 Score 3+ >30% intense membrane staining il 3° livello CdQ Indicatori di Processo Attività • Monitoraggio dei test IHC (N° e %) sui casi istologici • Monitoraggio dell’esecuzione ICH % in specifiche patologie (ematopatologia, patologia mammaria, etc.) • Confronto con i dati “storici” dei test eseguiti nel proprio ed in altri centri The major problem of applying immunohistochemistry in surgical pathology appears to be its integration into the diagnostic process and not the staining quality. Am J Surg Pathol 2002 Jul;26(7):873-82 Problemi nel CdQ di 3° livello 1. Laboriosità e costi elevati 2. Insufficienza del materiale bioptico 3. Limitatezza dei casi utilizzabili rispetto alla complessità casistica 4. Limitatezza dei marcatori applicabili 5. Scarsa possibilità di effettuare elaborazioni statistiche 6. Scarso gradimento per i Patologi Progetto Pilota - CdQ Interface Arrigoni G, Milano Chilosi M, Verona D’Antonio A, Napoli Doglioni C, Milano Nappi O, Napoli Zamboni G. Verona La scelta dei “campi” e gli ingrandimenti è stata basata sulle modalità tipiche dello “slide-seminar” (pathtracking) • Totale: 50 casi selezionati come idonei • Inserimento di 1-5 immagini EE • Inserimento di 1-10 immagini IHC •Scelta di casi idonei •Preparazione delle schede •Prove sul campo •Verifica dell’idoneità e del gradimento •Valutazione statistica ECM – Journals, Archives of Knowledges, evolving information and references Quality control Virtual Microscopy Atlante Digitale Sistema CdQ “ideale” Efficace Non costoso, semplice applicazione High throughput (numerosi casi e marcatori da testare in tempo breve, ampia partecipazione) Possibilità di elaborazioni statistiche su grandi numeri e su casistiche riproponibili a differenti gruppi Gradimento (Matching):