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Mercoledi 18 Giugno 2014
Documenti falsificati, accuse a Villa Charities
Prosegue l’indagine. La denuncia prima del blitz: “Veniva ordinato di falsificare i registri delle presenze”
TORONTO - Continua l’indagine
ai tre asili amministrati da Villa
Charities. Secondo quanto emerge dalla documentazione in possesso in esclusiva del Corriere Canadese l’investigazione è partita
in seguito a una denuncia riportato alla “Linea Frodi” del Comune di Toronto nella quale venivano segnalate numerose presunte
violazioni: tra queste, la sistematica falsificazione dei registri delle
presenze dei bambini, lo spostamento irregolare degli stessi bimbi tra i tre asili di Villa Charities e
la violazione del numero massimo
di capienza dei piccoli che potevano essere ospitati in queste strutture.
 ARTICOLO A PAGINA. 2
IL COMMENTO
Immigrazione
tra crescita
e sfide future
Le macerie nel centro dell’Aquila dopo il sisma del 2009
Sisma e tangenti, blitz in Abruzzo
Cinque arresti per la ricostruzione del dopo terremoto. Anche un canadese tra gli indagati
 ARTICOLO A PAGINA. 7
BILL C24
TORONTO - «Il Bill C24 sulla cittadinanza è una legge incostituzionale che trasforma gli italocanadesi in cittadini canadesi di serie B». Così la pensa il critic dei
liberali in materia di Immigrazione e cittadinanza John McCallum.
 SEGUE A PAG. 3
 SEGUE A PAG. 4
na visione strategica - alti
ideali - rappresenta una road
map per la crescita e lo sviluppo.
Questo è vero negli affari, nello
sport, nella cultura e nella politica.
Si applica nella costruzione delle
nazioni come nella comunità.
L'INCHIESTA
McCallum: gli italocanadesi La crisi pesa, in aumento
saranno cittadini di serie B gli italiani che emigrano
ROMA - In Italia al 31 dicembre
2013 erano 60.782,668 milioni i residenti, di cui più di 4 milioni e
900mila (8,1%) i cittadini stranieri. L’Istat ha pubblicato il bilancio
demografico nazionale dal quale
emerge chiara la fotografia di un
Paese in crisi, con l’aumento della
“fuga” all’estero.
U
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MERCOLEDI 18 GIUGNO 2014 • CORRIERE CANADESE
2
CANADA
L'INCHIESTA
Villa Charities, accuse di falsificazione di documenti
I tre asili furono
teatro di un blitz
simultaneo
degli ispettori
per verificare
le denunce
delle accuse. Dai controlli, stando
a una lettera inviata dal ministero
dell’Istruzione alla chair di Villa
Charities Nina Perfetto e a quella
del Columbus Centre Karen Manarin, risultò che “i centri stavano operando superando il numero massimo di licenze”.
“Oltre a questo - continua la
email - abbiamo confermato la
inaccuratezza dei registri delle
presenze”.
Ma non solo. Sempre secondo i documenti del ministero, 13
bambini che usufruivano dei sussidi erano stati spostati dal Columbus Centre e da Casa Del Zotto al Centro Abruzzo, centro questo che non era in possesso del
necessario accordo con City Hall.
Nei prossimi giorni continueremo con la nostra inchiesta su que-
TORONTO - Falsificazione del
registro delle presenze, spostamento irregolare di bambini da un
asilo all’altro, violazione del numero massimo di bimbi accuditi nei singoli daycare. Sono state
queste le principali denunce arrivate alla “Fraud Hotline” del Comune di Toronto che hanno fatto scattare le indagini delle auto-
“Chi ha presentato la
denuncia ha informato
il consulente che veniva
ordinato di falsificare il
registro delle presenze”
rità presso Villa Charities, l’ente che amministra e controlla gli
asili del Columbus Centre, di Casa Del Zotto e del Centro Abruzzi.
Una denuncia - sulla base di
una corposa documentazione ottenuta in esclusiva dal Corriere
Canadese - che venne segnalata lo
scorso 14 febbraio dalla direttrice del Children’s Service Faye Jose a Judy Mac Leod del ministero
dell’Istruzione provinciale: sulla
base di queste lamentele il Comu-
ne e la Provincia decisero di avviare un’indagine che è tuttora in
corso per verificare l’esattezza di
quanto denunciato e che ha portato alla conferma da parte delle autorità della presenza di gravi
violazioni e della conseguente richiesta fatta alla dirigenza di Villa Charities di intervenire immediatamente per sanare le inadempienze riscontrate.
Sulla base dei documenti in nostro possesso, nella denuncia fatta
pervenire alla “Fraud Hotline” di
City Hall veniva rivelato il mancato rispetto dei regolamenti in vigore nei tre asili.
“Il manager - si legge nei documenti del ministero dell’Istruzione pubblica provinciale - ha ricevuto una denuncia dalla Città di
“Gli asili del Columbus
Centre, del Centro Abruzzo
e di Casa Del Zotto stavano
operando superando la
capacità massima”
Toronto riguardo la possibile falsificazione del registro delle presenze al Centro Abruzzo, al columbus Centre e a Casa Del Zotto,
tutti amministrati da Villa Charities. Il consulente ha ricevuto una
telefonata - e qui nei documenti
della Provincia viene secretata l’identità di chi ha fatto la denuncia
- nella quale si informava che il
gestore stava spostando i bambini dal Columbus Centre e da Casa Del Zotto al Centro Abruzzo”.
Nel documento viene quindi sottolineato come il Centro
Abruzzo, a differenza degli altri
due asili, non sia in possesso di
un accordo di servizio con il Comune.
Nella documentazione emerge come chi presentò la denuncia
dovesse avere una certa familiarità con le pratiche messe in atto
nei tre asili.
“Chi ha presentato la denuncia
ha informato il consulente che veniva ordinato di falsificare il registro delle presenze”. Denunce
gravissime, che hanno costretto le
autorità a prendere provvedimenti immediati. Alle 8 di mattina del
18 febbraio i tre centri furono teatro di un blitz simultaneo degli ispettori per verificare la veridicità
La denuncia è pervenuta
alla Linea Frodi del Comune
di Toronto: “Bambini
spostati irregolarmente
da un asilo all’altro”
sto argomento.
Per correttezza nei giorni scorsi abbiamo chiesto alla Perfetto
e alla Manarin se avessero voluto commentare l’indagine del Comune e della Provincia che è tuttora in corso. Per tutta risposta ci
è pervenuta una email da parte di
Michael B. Fraleigh, legale di Villa Charities, in cui si sottolineava
come “Villa Charities non commenterà ulteriormente su questo
caso”.
IMMIGRAZIONE
La crisi continua a pesare, aumentano gli emigrati italiani
(segue dalla prima)
Il saldo naturale, dato dalla differenza tra nati e morti, è il più
basso da sempre ed è risultato negativo per 86.436 unità; continua
il calo delle nascite, seguendo un
andamento già registrato a partire dal 2009, che, rispetto al 2012,
è diminuito di 19.878 unità, pari al
-3,7%.
Anche i nati stranieri diminuiscono per la prima volta (-2.189)
rispetto all’anno precedente, pur
rappresentando il 15% del totale
dei nati.
Cresce l’emigrazione italiana:
nel 2013 circa 82mila italiani si sono trasferiti all’estero, 14mila in
più rispetto al 2012, il valore più
alto registrato nel corso degli ultimi 10 anni: un dato questo che si
spiega con la morsa della crisi che
non si allenta.
E anche se l’Italia continua ad
attrarre numerosi stranieri dall’estero (nel corso del 2013 sono state iscritte all’anagrafe 307.454 persone provenienti dall’estero, quasi
tutte straniere) il numero di iscritti dall’estero è diminuito di circa
43mila unità rispetto al 2012, proseguendo un trend già iniziato negli ultimi due anni.
Diminuisce invece il numero di
decessi: pari a 600.744, è inferiore
di 12.139 unità a quello del 2012. La
diminuzione nel numero dei decessi è diffusa su tutto il territorio
nazionale.
Nei 12 grandi comuni con popolazione superiore ai 250mila abitanti risiedono poco più di 9 milioni e 200mila abitanti, pari al
15% della popolazione totale.
Roma e Milano contano insie-
mi ha aiutato a
“ Anna
sfruttare quegli sconti di cui
non conoscevo nemmeno
l’esistenza.
- Nancy R.
”
“
Amo il fatto che Anna possa
parlare in italiano e sia più
facile per me capire.
- Paulino M.
”
me quasi 4,2 milioni di residenti (rispettivamente 2.863.322 e
1.324.169 abitanti).
La presenza straniera è particolarmente marcata, 1 milione
52mila cittadini stranieri residenti
(21,4% degli stranieri), con un’incidenza sulla popolazione totale molto varia: dal 3,1% di Bari al
17,4% di Milano. In tutti i grandi
comuni il saldo naturale e quindi
il tasso di crescita naturale è negativo o molto vicino allo zero (Palermo, -12 unità).
Al tempo stesso l’Istat certifica
che nel corso del 2013 l’incremento reale della popolazione, dovuto alla dinamica naturale e a quella migratoria, registra una crescita molto modesta, pari ad appena
30mila unità (+0,1%).
Il calcolo della popolazione è
stato riavviato a partire dal cen-
simento del 2011, sommando alla popolazione legale del 9 ottobre 2011 il movimento anagrafico
del periodo 9 ottobre-31 dicembre
2011 e successivamente quello degli anni 2012 e 2013.
In seguito del censimento della
popolazione residente, i comuni
hanno svolto le operazioni di revisione delle anagrafi in loro possesso.
Queste hanno determinato, nel
bilancio dell’anno 2013, un saldo
dovuto alle rettifiche di +1.067.373
unità (di cui 370.194 stranieri), pari al 97,3% dell’incremento di popolazione totale del 2013, e al
69,3% di quello relativo alla popolazione straniera.
Nel complesso, quindi, la popolazione iscritta in anagrafe ha
registrato un incremento pari a
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CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 18 GIUGNO 2014
3
CANADA
BILL C24
«Gli italocanadesi saranno cittadini di serie B»
Legge sulla
cittadinanza, dura
attacco del critic
dei Liberali
John McCallum:
«Ha calpestato la
tradizione lasciata
da Pierre Elliott
Trudeau»
(segue dalla prima)
Per lui, secondo quanto dichiarato al Corriere Canadese, questa
legge calpesta inoltre la grande
tradizione di accoglienza che ha
sempre contraddistinto il Canada grazie al primo ministro Pierre Elliott Trudeau e indebolisce i
diritti anche dei cittadini canadesi di origini italiane che non sono
mai stati in Italia in vita loro. Come? Semplicemente declassandoli rispetto ai “tipici canadesi” che
hanno soltanto una cittadinanza.
Che cosa pensa di questa legge?
«I liberali sono stati assolutamente contrari a questa legge sin
dall’inizio. Basti pensare che abbiamo votato contro sin dalla seconda lettura facendo capire che
non concordavamo nemmeno sui
principi. Pensiamo che sia una
legge estremamente negativa per
il Canada».
Per quale motivo è così negativa per i canadesi?
«Per due ragioni: la prima riguarda la sfera costituzionale. Noi
pensiamo che questa legge crei
due categorie di cittadini e naturalmente noi pensiamo che sia incostituzionale e poi non riteniamo giusto che il ministero abbia
il potere di revocare la cittadinanza quando vengono ancora di più
limitate le possibilità di ricorrere
in appello davanti alla corte. E in
secondo luogo, siamo contro perché non concordiamo sul fatto di
erigere ulteriori barriere per ottenere la cittadinanza che rendono
sempre più difficile diventare cittadini canadesi. È contro la nostra
natura».
In che senso è più difficile diventare cittadini canadesi?
«Nel senso che questa legge
cancella il tempo guadagnato dagli studenti internazionali, impone i test di lingua per le persone
più anziane, allunga i tempi di residenza in Canada per ottenere l’i-
doneità e li rende anche più rigidi,
aumenta il periodo di attesa per
l’ottenimento di fatto raddoppiandolo passando da 16 mesi a 31 e a
volte anche oltre».
Ci può dire in che modo i cittadini italo-canadesi verranno
colpiti da questa legge?
«Tutti quelli che hanno doppia
cittadinanza sono per definizione
dei cittadini di seconda categoria
in base a quanto stabilito dal Bill
C24. Chiunque abbia il passaporto italiano e quello canadese potenzialmente è soggetto alla revoca della cittadinanza e può essere deportato in Italia. E la cosa
paradossale è che questo vale anche per le persone che sono nate
in Canada e non sono mai state in
Italia in vita loro. Queste sono le
conseguenze di questa legge che
sotto molti aspetti noi riteniamo
incostituzionale. Chiunque abbia
una doppia cittadinanza per questa legge è meno canadese di chi
invece possiede soltanto la cittadinanza canadese».
Immaginiamo una famiglia
di italiani migrata in Canada
quarant’anni fa che ha dei figli
nati in Canada. Loro sono da
considerare cittadini canadesi
di serie B?
«Esattamente. Chiunque abbia
la cittadinanza italiana e canade-
John McCallum
se viene definito “dual citizenship”. E se si rientra in questa categoria, si hanno meno diritti rispetto
ai cittadini canadesi che hanno solo quest’ultima cittadinanza».
E ciò a cosa porta?
«Porta a una disparità di trattamento perché un canadese che
commette dei crimini molto gravi viene processato e mandato in
galera mentre un “dual citizen”,
in possesso della doppia cittadinanza, non solo viene mandato in
carcere ma può vedersi revocata
la cittadinanza e di conseguenza
può essere deportato».
E questo anche se l’Italia non
l’ho mai vista in vita sua?
«Certamente».
Secondo lei questa legge non
va contro la tradizione canadese e contro quanto vi ha lasciato Pierre Elliott Trudeau?
«Sì, va totalmente contro la tradizione canadese e contro quanto
ci ha lasciato Pierre Elliott Trudeau per almeno due ragioni: la prima è che va contro la Carta dei diritti che proprio Trudeau ha portato in questo Paese. E poi perché Trudeau ha aperto i confini
del Canada al mondo pensando di
poter trattare gli immigrati con rispetto e accogliendoli a braccia aperte in Canada. Con questa nuova legge invece si ergono barriere
per i nuovi canadesi. Questo è l’esatto opposto di quello che Pierre Elliott Trudeau ci ha lasciato».
Crede che ora chi vuole diventare cittadino canadese rinuncerà alla doppia cittadinanza per evitare questa disparità di trattamento?
«Può essere sicuramente una
ipotesi e questo non fa altro che
andare ulteriormente contro alla tradizione lasciata da Trudeau.
Trudeau credeva anche al multi-
culturalismo. E proprio grazie al
multiculturalismo si celebravano
le origini e le radici non soltanto
italiane ma di ciascun Paese. Noi
non vogliamo che la gente rinunci
alla cittadinanza del loro paese di
origine. Vogliamo che siano cittadini fedeli al Canada ma non crediamo che possa esserci competizione. L’idea che qualcuno possa
rinunciare alle proprie origini per
essere più sicuro è una brutta idea
alla quale noi liberali siamo fermamente contrari».
Ora a che punto è la legge?
«La legge è praticamente passata. I conservatori hanno la maggioranza anche in Senato ed è praticamente passata alla House of
Commons. I liberali hanno proposto degli emendamenti che non
sono stati accettati».
Se vincerete le prossime elezioni che cosa farete?
«Se vinceremo le prossime elezioni cambieremo radicalmente questa legge. Forse qualcuno
prima farà appello alla Corte Suprema ma i tempi saranno lunghi.
L'importante è che questa legge
venga cancellata o dalla Corte Suprema o dalle prossime elezioni.
Noi liberali la vogliamo completamente abolire, su questo non ci
sono dubbi».
[email protected]
LA PETIZIONE
Raccolte già 40mila firme contro la legge Alexander
TORONTO - Si moltiplicano a vista d’occhio le iniziative contro il
Bill C24 la nuova legge del governo Conservatore presentata dal
ministro Chris Alexander. Dopo
le due lettere inviate dall’esperto costituzionalista Rocco Galati, la presa di posizione della canadian Bar Association, ora arriva
anche la petizione presentata dalla Bc Civil Liberties Association e
la Canadian Association of Refugee Lawyers. Un’iniziativa che nel
giro di poche settimane ha raccolto la bellezza di 40mila irme e
che ha chiesto formalmente al ministro Alexander di non passare il
Bill C24.
Secondo i promotori della petizioni questa legge non solo rivoluziona negativamente la concezione della cittadinanza canadese, ma riduce i diritti dei canadesi in possesso della doppia cittadinanza. In aggiunta è stata anche
presentata una lettera di 60 legali
ed esperti del mondo accademico
che ha chiesto con urgenza al governo di rivedere il testo deinen-
do quello attuale come “una seria
minaccia ai diritti dei canadesi”. A
diferenza del legale costituzionalista Rocco Galati che ha deinito
come incostituzionali i nuovi poteri di revoca della cittadinanza ai
cittadini con doppio passaporti, la
petizione va oltre criticando diversi aspetti del Bill C24.
Dai maggiori ostacoli per l’ottenimento, ai minori diritti per chi
diventa cittadino e decide di mantenere la cittadinanza del suo Pa-
ese di origine, ai costi aggiuntivi,
ai test di lingua ancora più duri ed
estesi a un numero maggiore di
persone, inendo con la maggiore
lunghezza richiesta in termini di
residenza per raggiungere la cosiddetta idoneità.
“Questa legge rovescerà la legge sulla cittadinanza canadese e
frantumerà il principio cardine
della cittadinanza canadese - ovvero il fatto che tutti i cittadini canadesi hanno uguali diritti e che
la cittadinanza canadese è permanente” ha dichiarato l’executive director della Bc Civil Liberties
Association Josh Paterson.
Come la Canadian Bar Association e il professor Michael Battista intervistato dal Corriere Canadese, anche i promotori della petizione sostengono che così
si creeranno due categorie di cittadini: quelli di prima classe che
non hanno nessun’altra cittadinanza e poi quelli di seconda categoria che possono vedersi togliere
il diritto di restare in Canada dal
governo federale se vengono condannati per crimini legati al terrorismo, allo spionaggio o che possono minacciare la sicurezza del
Canada.
In questa seconda classe vanno inclusi anche le persone nate
in Canada e che ricevono la cittadinanza originaria dai loro genitori. “Questa legge divide i canadesi
dicendo che alcuni appartengono
a questo Paesi più di altri” ha concluso Paterson.
(M.Cagn.)
MERCOLEDI 18 GIUGNO 2014 • CORRIERE CANADESE
4
CANADA
ACCORDO CASA FARMACEUTICA-PROVINCE
Bufera su
Mammoliti:
“Parkdale, quartiere
pedofilo”
Sì al costoso farmaco per la fibrosi cistica
TORONTO - L’attesa è stata lunga ma l’accordo tra la casa farmaceutica e le province è finalmente arrivato. Ora i canadesi
affetti da fibrosi cistica potranno finalmente essere in grado
di iniziare la cura con il Kalydeco, un farmaco molto costoso ma
considerato importante.
L’annuncio dell’accordo con i
governi provinciali e territoriali per consentire la copertura
del costo del medicinale è stato
dato dalla Vertex Pharmaceuticals Inc. che produce il farmaco
Kalydeco. Nelle trattative è stato
coinvolto anche un gruppo chiamato pan-Canadian pricing Alliance, che rappresenta i tre territori e tutte le province tranne
il Quebec. Punto chiave è stato il
prezzo della medicina: la compagnia farmaceutica non rivelerà il
prezzo negoziato ma una precedente presentazione alla Common Drug Review, che valuta i
farmaci nuovi per la loro copertura a livello provinciale e territoriale, aveva stabilito un prezzo
annuo di $306,600.
La notizia, in ogni caso, è destinata a far felici le persone che
da questo farmaco si aspettano
un miglioramento nella qualità della loro vita. «È una giornata di grande festa - ha commentato Chris MacLeod, avvocato
quarantaquattrenne di Toronto
che è in cura con il Kalydeco da
quando la funzionalità dei suoi
polmoni è scesa al 30% - questa
cura è davvero straordinaria». Il
professionista è testimone di miglioramenti degni di nota: la funzionalità dei suoi polmoni, nel
giro di un anno e mezzo, è salita
dal 30 al 56 per cento.
Il farmaco funziona però solo per un piccolo sottogruppo di
pazienti affetti da fibrosi cistica,
quelli cioè la cui malattia è causata da una mutazione sul gene
CFTR chiamato G551D. «In totale solo il 2.9 percento dei quasi
4mila canadesi affetti dalla malattia presentano la mutazione»,
ha detto la dottoressa Elizabeth
Tullis, direttore della clinica di
fibrosi cistica più grande del
Nord America presso il St. Michael’s Hospital di Toronto.
La Vertex Pharmaceuticals
Inc. ha affermato che adesso
spetta ad ogni provincia e territorio decidere di rimborsare il
costo della medicina.
Dal canto suo, la appena riconfermata premier dell’Ontario Kathleen Wynne ha già affermato
che la sua provincia pagherà per
il farmaco.
TORONTO - Il consigliere di
Toronto Giorgio Mammoliti è
finito nel mirino dei residenti di Parkdale dopo aver definito il quartiere un “distretto
pedofilo”. L’affermazione del
consigliere è apparsa in un comunicato nel quale Mammoliti spiega le ragioni che lo spingono ad opporsi a feste rave
all’Exhibition Place. “Il quartiere di Parkdale è sede di una delle più alte concentrazioni di criminali sessuali, inclusi pedofili, che vivono nella
città di Toronto - ha affermato Mammoliti - con feste aperte a ragazzi di ogni età vicino
a un quartiere pedofilo stiamo
semplicemente incoraggiando
gli abusi sui nostri ragazzi”.
Il consigliere Gord Perks,
che rappresenta la zona, ha
postato una lettera sul suo sito web nella quale ha espresso la sua tristezza per il “modo
in cui Parkdale è stata attaccata”. “Come tutti sappiamo Parkdale rappresenta il tipo di comunità che tutti a Toronto ammirano - ha scritto Perks - siamo economicamente, socialmente e culturalmente diversi.
Noi ci accettiamo e ci amiamo
l’un l’altro. Se le altre zone di
Toronto fossero simili a Parkdale la città sarebbe un posto
ancora migliore in cui vivere.
Questo attacco proviene da una persona irresponsabile”.
CRONACA
King/Spadina, incidente tra due motociclisti
TORONTO - Due uomini sono
stati ricoverati al St. Michael’s
Hospital dopo che le loro moto si
sono scontrate nei pressi di King
Street e Spadina Avenue. I due
motociclisti, che stavano percorrendo la strada in gruppo, hanno
accellerato perdendo il controllo delle loro moto e inendo uno
contro l’altro. Le vittime hanno
riportato varie fratture ma non
sono in pericolo di vita.
¬Una donna di 21 anni è stata
violentata dopo che una persona
che avrebbe dovuto incontrare
per un colloquio di lavoro si è
presentata invece a casa sua. La
donna aveva risposto ad un annuncio della ditta Corerite Salvage Logistics postato sul sito
online di annunci gratuiti Kijiji. Un uomo tra i 45 e i 50 anni,
accompagnato da una donna, si
è presentato a casa della ragazza dove l’ha stuprata. La polizia
ritiene che possano esserci altre
vittime e chiede a chiunque abbia informazioni di telefonare al
416-808-3100 o a Crime Stoppers
al 416-222-8477.
TORONTO
¬ Dovrà scontare cinque mesi di
carcere Darrin Norton, 36 anni, ritenuto colpevole di aver investito
uccidendolo Joshua Switzer, studente ventiduenne della Western
University e di essere fuggito dal
luogo dell’incidente. L’incidente
è avvenuto la mattina del 19 maggio 2012: il ragazzo stava facendo
jogging. Norton, residente a St.
Thomas, che si è dichiarato colpevole di essersi allontanato senza
prestare soccorso, dovrà anche
prestare cento ore di servizio comunitario.
ERIN MILLS TOWN CENTRE
Due insegnanti accusati di “sfruttamento sessuale” Incidente nel cantiere edile, grave un operaio
TORONTO - Ad essere accusato venerdì
scorso di circonvenzione di una ragazza di
età inferiore ai 18 anni allo scopo di ottenere favori sessuali è stato Matthew Elms,
insegnante di 39 anni al Bendale Business
and Technical Institute. Ieri le stesse accuse sono state mosse ad Adam Coysh, 29
anni, di Markham, insegnante del Weston
Collegiate School for the Arts. Entrambe
le scuole fanno parte del Toronto District
School Board che ha immediatamente allontanato dagli istituti i docenti e organizzato un incontro con i genitori degli studenti. Elms, che in precedenza ha insegnato presso il Martingrove Collegiate Institute, che si trova all’incrocio di Eglinton Ave.
A sinistra Adam Coysh;
sopra Matthew Elms
W. e Martin Grove Rd., dovrà comparire nel
tribunale di Finch Ave. W. il 25 luglio mentre
la data di comparizione per Coysh è stata fissata il 24 luglio.
TORONTO - Un grave incidente sul lavoro è avvenuto lunedì sera presso l’Erin
Mills Town Centre: un operaio edile di 37
anni è stato estratto da un cumulo di macerie dalle squadre di pronto soccorso in
seguito al crollo di parte del tetto e di travi di sostegno.
Una di queste è caduta sull’operaio che
è stato trasferito in eliambulanza in un ospedale di Toronto dove le sue condizioni
sono critiche ma stabili. La polizia di Peel
è affiancata dal Ministero del Lavoro nelle
indagini relative all’incidente.
tempo dal momento che sono in corso i lavoLa portavoce della polizia di Peel, Lil- ri di ristrutturazione.
ly Fitzpatrick ha affermato che la zona
I lavori rimangono fermi fino alla concludel centro acquisti è chiuso al pubblico da sione dell’investigazione sull’incidente.
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Wynne: «Vogliamo più italiani in Ontario»
Intervista del Corriere Canadese al premier uscente: «Lavoro e sanità le mie priorità, non fidatevi di Hudak»
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TORONTO - Lavoro, immigrazione, sanità. Sono questi i punti toccati dal premier uscente Kathleen Wynne alla vigilia delle elezioniprovinciali che si terranno
il 12 giugno. La leader dei liberali ha definito gli italiani come «il
tipo di immigrati che ci servono»
e ha ribadito il suo impegno a farne arrivare di più qui in Ontario.
Un compito di sicuro non facile viste le politiche decise dal governo Harper in materia di immigrazione. Proprio in riferimento
ai conservatori, Wynne se l’è presa poi con il suo rivale Tim Hudak
del partitoprogressista conservatore. Secondo il premier, quest’ultimo rappresenta un rischio perché «vuole smettere di collaborare con il mondo del lavoro».
 ARTICOLI A PAGINA 2-3
L’OMICIDIO
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Redazione: Corriere Canadese
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CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 18 GIUGNO 2014
5
OPINIONI
IL COMMENTO
Immigrazione, un piano c’è. Volontà in dubbio
(segue dalla prima)
Al Corriere Canadese abbiamo
fatto una scelta iniziale di promuovere la questione della cittadinanza e dell’immigrazione nel
contesto della “crescita”. Se non
cresciamo... Per un Paese come il
nostro la formula è semplice: vendere le risorse naturali e costruire
una società mentre lo stiamo facendo. Ma, come si dice, il diavolo
è nei dettagli di quella costruzione. La vita è più complicata.
Chi vende, chi costruisce, chi
possiede, chi aitta, chi stabilisce
le regole, chi “organizza lo spettacolo”, chi rimane spettatore passivo... tutte queste sono componenti della storia di questa crescita.
Non abbiamo mai avuto la presunzione di raccontare l’intera
storia ai lettori. Ci siamo dedicati, tuttavia, ad assicurarci che la
nostra comunità nel “Canada che
cresce” non venga vista come un
semplice passeggero o uno spettatore passivo.
Mentre accettiamo che “chi
si aiuta Dio lo aiuta”, allo stesso tempo sappiamo che l’approccio “dell’io sto bene” alle politiche pubbliche non è lungimirante e prima o poi ci vedrà messi
all’angolo.
Per questa ragione abbiamo avuto particolare attenzione
all’approccio del governo Harper
alle politiche sulla cittadinanza e
immigrazione. Sì, siamo d’accordo sul fatto che l’immigrazione sia
anche un fattore economico e che
la cittadinanza deinisca possesso
e regole. La loro visione parte dal
presupposto che l’immigrazione
sia poco più che un oggetto sostituibile nella catena di montaggio
della produzione.
Riteniamo che gli immigrati
(inclusi noi stessi) siano qui per
rimanere, per crescere e per aiutare il Paese a crescere. La nostra
comunità non è diversa: ha bisogno di più immigrati dal nostro
Paese d’origine per rigenerare la
nostra identità collettiva e le nostre iniziative.
A partire dal primo gennaio del
2015, le assurde restrizioni linguistiche sull’immigrazione e la cittadinanza faranno sì che solo la
gente dai Paesi del Commonwealth e dalle Nazioni francofone sarà
la benvenuta in Canada. Gli europei e gli italiani in particolare, non
saranno i benvenuti, non importa
quanto il ministro Kenney e compagnia bella rigirino i numeri.
Anche i Paesi sudeuropei e
quelli slavi sono una riserva di
giovani e dotati talenti facilmente integrabili nella nostra società
multiculturale.
A migliaia sono già qui, molti senza uno status regolare o in
condizioni precarie. E non osiamo
ammettere che tanti dei nostri pa-
renti e connazionali sono in quella categoria.
Nei prossimi nostri articoli noi
proporremo una partnership con
i gruppi sindacali e con quelli imprenditoriali per risolvere il dilemma della disconnessione delle risorse umane e dei bisogni collettivi culturali ed economici per
la rigenerazione.
L’attuale premier dell’Ontario
in queste pagine ha dimostrato
un’apertura a sviluppare un prospero e produttivo Provincial No-
minee Program (PNP) con la comunità come parte della soluzione. Da parte nostra, aiuteremo a
costruire “una rete regolamentare
e produttiva” per promuovere un
risultato positivo.
Quello di cui c’è veramente bisogno è un volere imprenditoriale
e una leadership sindacale per costruire una partnership.
Vediamo se sono pronti a cogliere la sida.
[email protected]
ENGLISH VERSION
Immigration and growth. We are part of the solution
The Honourable Joe Volpe, Publisher
S
trategic vision - lofty ideals – is
a road map for growth and development. This is true in business, sports, culture and politics.
It applies to nation-building as it
does to community.
At the Corriere Canadese we
made an early choice to assess
and promote Citizenship and Immigration issues in the context of
“growth”. If we don’t grow, we…
For a country like ours the formula
is simple: sell our natural resources and construct a society while
doing it. But, as they say, the devil
is in the details of that construction. Life’s more complicated.
Who sells; who builds; who
owns; who rents; who sets the
rules; who puts on the show; who
remains the passive spectator…
these are all a part of that story of
growth.
We’ve never proposed to tell
the entire story at one reading.
We have, however, dedicated ourselves to ensuring that in “the
growing of Canada” our community is not seen as merely passengers or passive spectators.
While we accept that “God
helps those who help themselves”,
we also hold that the “I’m alright
Jack” approach to public policy is
short-sighted and will eventually
see us shunted to the sidelines.
For this reason we have paid
particular attention to the Harper
government’s approach to Citizenship and Immigration policies.
Yes, we agree that Immigration is
an economic driver; and Citizenship deines ownership and roles.
Their view holds that immigrants
are little more than replaceable
input items on an assembly line
of production. We think immigrants (including us) are here to
stay, to grow and to help the country grow. Our community is no
diferent: it needs more immigration from our country of origin to
regenerate our collective identity
and our enterprises.
As of January 1, 2015, Harper’s absurd language restrictions
on Immigration and Citizenship
will ensure that only people from
Commonwealth and Francophone
countries will be welcome to Canada. Europeans, and Italians in
particular need not apply, they’re
not welcome no matter how Kenney and company spin the numbers.
Yet Southern European and
Slavic countries are a reservoir of
youthful, skilled talent easily integrated into our Multicultural society. Thousands are already here,
many without “status” or in a precarious state. And, we dare not
admit that many of our own rela-
tives and connazionali are in that
category.
Over the next series of articles, we will be proposing a partnership to Unions and Employers and Community Groups alike
to solve both the dilemma of human resources disconnect and the
collective cultural/business needs
for regeneration.
The former and now current
Premier of Ontario, in these pages,
demonstrated openness to developing a thriving and productive Provincial Nominee Program
(PNP) with the community, as
part of that solution.
For our part, we’ll help build
that “regulatory and business network” to promote positive outcomes. What’s really needed is
the entrepreneurial will power of
Business and Union Leadership to
build the partnerships. Let’s see if
they are up to the challenge.
IL REPORTAGE
Linea verde e case per ferie: la ricetta scandinava contro la povertà
Maria Novella Topi
A
nche nella “Scandinavia felix” la crisi economica mondiale ha fatto sentire il suo morso e si è iniltrata in tutte le pieghe della società. I Paesi nordici,
anche se in misura minore rispetto al Sud dell’Europa, si sono ritrovati più fragili, preda di ondate migratorie anche dai Paesi più poveri della Ue, con un numero sempre
maggiore di mendicanti e senzatetto, con migliaia di extracomunitari che non riescono più - come un
tempo - ad integrarsi.
Le socialdemocrazie (ma anche i
governi di destra, come in Norvegia) hanno deciso che chiudere gli
occhi di fronte alle nuove povertà avrebbe avuto il solo risultato di
indebolire quelle società innescando pericolosi focolai di malcontento e di tensioni sociali e da un po’
di tempo stanno provando a ideare
ricette con l’obiettivo di alleviare il
peso delle disparità. E così a Stoccolma si apre una “linea verde” dedicata ai mendicanti e ai senza casa, mentre nella vicina Norvegia nonostante il governo populista
abbia votato l’imminente ripristino del divieto di mendicare dando
per scontato l’assioma mendicante uguale delinquente - le famiglie
più benestanti ofrono la loro casa
e l’auto a quelle più disagiate, per il
periodo estivo.
La stampa dei due Paesi scandinavi racconta storie di solidarietà e
welfare mentre le statistiche danno conto di un drammatico aumento di persone che perdono la casa
e ingrossano le ila di mendicanti
e poveri. «Molte persone sfortunatamente sono in oggettive diicoltà - aferma Ole Jorgen Persson del
municipio della capitale svedese e quindi ci rivolgiamo ai servizi sociali perché giochino un ruolo più
attivo. Molti cittadini provenienti
dalla Romania, ad esempio, si sono
ritrovati senza lavoro e senza casa
e vagano per la città, bivaccando
all’interno della metropolitana».
Per aiutare queste persone, ricordano al comune di Stoccolma,
sono stati assegnati 750mila dollari
ai servizi sociali e questa settimana
partirà una linea telefonica dedicata per aiutare queste persone.
Telefonando gratuitamente, chi
è in diicoltà potrà avere informazioni sui ricoveri notturni, sull’assistenza sanitaria per adulti e bambini, inoltre anche chi non è in diicoltà potrà sollecitare un aiuto per
chi invece non è in grado di farlo.
L’idea ha già suscitato dubbi: alcune organizzazioni di volontaria-
LA CURIOSITÀ
Due biglietti per il viaggio intorno alla Luna
Hanno già prenotato il volo e versato un acconto, i primi due turisti con destinazione “orbita lunare” per un viaggio, compreso di
soggiorno sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss), di 17 giorni. Si dovrà però attendere il 2017
perché la capsula russa Soyuz,
sulla quale viaggeranno insieme
al cosmonauta professionista che
li accompagna, ha bisogno di sostanziali modiiche.
Il prezzo inale del biglietto
non è proprio indiferente, si aggira sui 150 milioni di dollari. Parte di questi soldi serviranno alla
società Energhia, che produce la
capsula che ha esordito nello spazio nel 1967 anche se migliorata
più volte, per modiicare il sistema di navigazione, quello di comunicazione e a rinforzare lo scudo termico che protegge i cosmonauti nelle fasi di rientro nell’atmosfera terrestre.
L’annuncio viene dalla Space
Adventures una società americana che organizza il viaggio e deinirla “tour operator” è davvero riduttivo.
La Space Adventures, nata nel
1998, ha infatti già inviato verso la
Stazione Spaziale 7 turisti in 8 diverse missioni. Uno di loro, Charles Simonyi, un ingegnere americano di origini ungheresi che lavorava alla Microsoft, ha volato
due volte tra il 2007 ed il 2009. Il
primo turista, nell’aprile del 2001,
fu l’americano Dennis Tito che
pagò il suo volo di una settimana
sulla Iss, 20 milioni di dollari.
La prossima, la cantante inglese
Sarah Brightman il cui viaggio è
previsto per il settembre del 2015,
spenderà 52 milioni di dollari.
Il viaggio verso la Luna però
è molto più complesso oltre che
più costoso e prevede anche una
sosta sulla Iss per far ambientare i due turisti, i cui nomi non sono stati rivelati, allo stato di mi-
crogravità. Poi una volta acclimatatisi ci sarà il distacco dalla Iss e
l’aggancio con un modulo motorizzato, lanciato a parte, che spingerà la Soyuz verso l’orbita lunare.
Ad oggi solo 24 persone, tra il
1968 ed il 1972, hanno volato intorno o sulla Luna. Oltre alla Space Adventures ci sono altre società o persone che vedono nel
turismo spaziale un afare milionario.
Uno di questi è Richard Branson che ha fondato la Virgin Galactic. La società però, oltre a rinviare continuamente la data del
volo inaugurale, ofre viaggi balistici ossia arriva al massimo a 100
chilometri di quota per poi ridiscendere verso Terra.
Il tutto in due ore di cui solo 5
minuti in assenza di peso. Il prezzo però è molto più contenuto rispetto agli altri: “solo” 250.000
dollari.
to l’hanno bollata come inutile e
motivata dalla propaganda politica.
Il gruppo Bonzai Beat ha ricordato
che già esistono persone che parlano il romeno che scendono in strada ad aiutare compatrioti con problemi.
La ricetta norvegese parte invece
dall’iniziativa di una donna, Kristine Asbo, di Stavanger, che sul suo
proilo Facebook ha lanciato l’idea
di dare la propria casa e l’auto alle famiglie disagiate, nel periodo in
cui lei sarà fuori per le vacanze estive. In pratica Kristine cede per
l’estate la sua casa di legno e la sua
BMW. In poco tempo il suo sito ha
avuto 25mila condivisioni, nel giro
di pochi giorni è inita sui giornali norvegesi e giovedì scorso ha annunciato di aver trovato una famiglia che godrà delle sue oferte dal
25 luglio al 25 agosto.
Nel “pacchetto” di Kristine sono compresi buoni-pizza, un corso di surf, biglietti per eventi sportivi e musei. Il giornale Aftenposten
ha già annunciato che altre due famiglie vogliono seguire il progetto
di Kristine: una ha messo a disposizione la casetta estiva in Svezia,
l’altra - una esponente del partito
conservatore norvegese - la sua casa a Sandens per tutto luglio.
Kristine ha confessato di aver
avuto diicoltà a scegliere la famiglia adatta tra le centinaia che si sono fatte avanti, e di aver posto come unica condizione che fosse una
famiglia religiosa e davvero tra la
meno fortunate. Non è dato sapere
a quale etnia e a quale religione appartengano i prescelti.
MERCOLEDI 18 GIUGNO 2014 • CORRIERE CANADESE
6
ITALIA
L'INCHIESTA
“Yara, Bossetti ha ucciso con sevizie e crudeltà”
Stefano Rottigni
BERGAMO - Come ha vissuto
Massimo Giuseppe Bossetti da
quando è stato individuato il Dna
di Ignoto 1, e quando poi è stata
raggiunta la certezza che le tracce
organiche appartenevano al figlio
illegittimo dell’autista di autobus
di Gorno Giuseppe Guerinoni, fino al fermo di lunedì per omicidio
volontario aggravato dalle sevizie
e dalla crudeltà? Se per il procuratore generale di Brescia Pierluigi
Dall’Osso, che ha competenza anche sui colleghi bergamaschi, «il
caso è chiuso», carabinieri e polizia cercano di colmare anche questi aspetti, seppure allo stato Bossetti non risulta avere avuto dei
complici del delitto di cui è accusato.
Forse, però, qualcuno per questi lunghi quattro anni avrebbe saputo qualcosa e potrebbe averlo
coperto. La madre gli aveva detto che era lui il figlio di Guerinoni, come ha stabilito la comparazione del Dna, oppure non gli aveva detto niente e, di conseguenza, Bossetti era tranquillo di farla franca quando ha appreso che
si cercava un figlio illegittimo? Il
questore Fortunato Finolli taglia
corto: «Per i congiunti non esiste
il favoreggiamento». E proprio la
madre di Bossetti, Ester Arzuffi,
non sembra aver voluto coprire il
figlio quando afferma: «Se è stato
lui deve pagare».
«Non sappiamo se l’uomo conoscesse direttamente la ragaz-
L’arresto di Massimo Giuseppe Bossetti
zina», spiega ancora Dell’Osso, il
quale aggiunge anche che «al momento non ci risulta che Bossetti
sapesse di essere il figlio di Guerinoni». Il legale del muratore, Lucia Gazzetti, non nasconde la difficoltà della sua difesa: primo appuntamento l’udienza di convalida davanti al gip Ezia Maccora, la
stessa che scarcerò il primo arrestato nella vicenda, il marocchino
Mohamed Fikri, per poi archiviare la sua posizione.
L’avvocato, però, una cosa chiede sin d’ora. «Che tutto si svolga
nel rispetto di tutte le parti: della famiglia parte offesa, di giudici e pm e anche dell’indagato».
Dovrà vedersela con un decreto
di fermo di tre pagine emesso dal
pm Letizia Ruggeri in cui si ricostruisce l’omicidio di Yara, quel 26
novembre del 2010: “La morte era
da ricondurre agli effetti concausali dell’ipotermia e delle lesioni
da arma bianca e contusiva”, c’è
scritto. Infatti, “il cadavere presentava segni di lesività contusiva
al capo e segni di almeno otto le-
sioni da taglio e una da punta e taglio in varie parti del corpo”. Molto probabilmente “il corpo di Yara
Gambirasio era rimasto nel campo di Chignolo d’Isola dal momento della sua morte, avvenuta
poche ore dopo la sua scomparsa,
fino al momento del suo rinvenimento”.
Il pubblico ministero indica poi
gli elementi che hanno contribuito a individuare Bossetti, a cominciare dalle “polveri riconducibili a
calce” ritrovate sul corpo di Yara
e sugli indumenti, nonché a livello dell’albero bronchiale”. E Bossetti fa il muratore.
Si parla poi del profilo genetico maschile dell’ex “Ignoto 1” per
concludere che “la comparazione
tra il profilo estratto dal campione” del Dna del fermato, ottenuto
domenica scorsa con l’etilometro,
e quello repertato sugli indumenti
di Yara Gambirasio, consente “di
stabilirne con sostanziale assoluta
certezza la compatibilità”.
Si parla anche del suo telefono, che aggancia la cella della zona in cui viveva la vittima proprio in quel pomeriggio, e rimane
poi inattivo fino alla mattina dopo.
Rimane, immutato, nell’attesa di capire se finalmente si giungerà alla verità, il dolore della famiglia Gambirasio: «Li conoscete - dice l’avvocato Pelillo, il loro
legale - sono persone molto pacate e misurate, nessuno ha esultato, ma hanno sempre avuto fiducia nelle indagini”.
IL MASSACRO
Strage in famiglia, Lissi “uomo di ghiaccio” in carcere
Fabrizio Cassinelli
MILANO - Ha trascorso le sue
prime 24 ore in carcere Carlo Lissi, l’uomo accusato di avere ucciso la moglie e i due igli, sabato scorso, nella villa di famiglia
a Motta Visconti (Milano). Le ha
trascorse in isolamento, sotto monitoraggio, e senza tradire emozioni particolari.
Secondo quanto riferito non avrebbe tenuto comportamenti anomali e non avrebbe smentito
l’impressione da “uomo di ghiaccio” che ha fatto nelle prime fasi
dell’arresto.
Prima del fatidico lunedì scorso, infatti, quando, dopo la confessione, è stato trasferito in carcere, era stato lungamente senti-
to, e ancora si pensava fosse solo un uomo al centro di un’immane tragedia anche se qualcosa nel
suo comportamento già non quadrava agli investigatori dell’arma: «Mentre il padre della donna,
nonno dei bambini uccisi, si è sentito male per il dolore ed è stato
portato via in ambulanza - racconta un uiciale - lui prima si è fatto
portare una pizza perché aveva fame e poi è andato a casa a dormire».
Quando, con l’incrinarsi della
sua versione, è stato richiamato in
caserma (dopo aver riposato per
diverse ore) ed è passato da persona informata dei fatti a indagato, solo allora, si è lasciato andare in due momenti: quando i carabinieri gli hanno contestato la sua
passione per una collega, mettendolo con le spalle al muro, e quando, durante la confessione, ha ripercorso gli attimi e le modalità
con cui ha sgozzato i suoi due igli
di 5 anni e di 20 mesi.
«Qualche lacrima, non certo un
pianto disperato, e nessun altra
reazione emotiva».
Sul fronte giudiziario è stata inoltrata ieri, dal pm che coordina
le indagini sul triplice omicidio di
Motta Visconti (Milano), Giovanni Benelli, la richiesta di convalida dell’arresto.
Per oggi alle 9.30 è quindi già
stato issato l’interrogatorio da
parte del gip Annamaria Oddone.
Sempre questa mattina, inoltre,
è prevista l’autopsia delle tre vitti-
me nell’istituto di medicina legale a Pavia.
Gli inquirenti stanno cercando
di velocizzare al massimo le procedure, in modo da poter aidare
le salme alla famiglia il prima possibile e poter issare i funerali, che
a questo punto potrebbero tenersi prima della ine della settimana.
Oggi o domani, inoltre, potrebbe anche svolgersi il sopralluogo
del Ris nella villa della strage che
era previsto per domenica scorsa,
e che è stato sospeso quando Lissi è stato posto in stato di fermo
per permettere alla difesa di esercitare i diritti di garanzia dell’indagato. Lissi ha già confessato di
essere stato l’autore della terribile strage.
Giù dalla finestra
per sfuggire
a stupro del branco
ROMA - Un incubo durato più di
un’ora. Picchiata violentemente in
un tentativo di stupro, segregata
all’interno di un padiglione in disuso dell’ospedale Forlanini e rapinata da un branco di sei connazionali, tra cui due donne. E per
sfuggire alla brutalità dei suoi aggressori si è lanciata dal secondo piano di uno stabile in disuso,
quello dell’ospedale Forlanini di
Roma. A vivere l’orrore è stata una giovane prostituta romena di 19
anni, da poco tempo in Italia.
La polizia ha fermato tre dei
presunti responsabili, tra cui l’adescatore, mentre gli altri sono
ancora ricercati. Si tratta di romeni tra 20 e i 34 anni, senza issa dimora e con piccoli precedenti alle
spalle, che spesso dormivano negli ediici abbandonati del nosocomio. Le accuse sono sequestro
di persona, rapina aggravata, lesioni, omissione di soccorso e violenza sessuale.
Probabilmente quella notte la
ragazza ha pensato che sarebbe stato meglio morire piuttosto
che continuare a farsi massacrare di botte quando, approittando di un attimo di distrazione dei
suoi aguzzini, ha spalancato la inestra al secondo piano dell’ediicio e si è lanciata nel vuoto. Nella caduta ha riportato numerose
fratture e ha rischiato di rimanere paralizzata. A chiamare agonizzante la polizia è stata proprio lei
quando gli aggressori si erano ormai allontanati, portandole via solo uno dei cellulari in suo possesso. Dalla cella telefonica gli agenti del Commissariato Monteverde, diretti da Antonio Roberti, sono riusciti a localizzarla e a soccorrerla.
Alla polizia ha raccontato di
essere stata avvicinata da un uomo in viale Marconi che si è into cliente.
Per convincerla a idarsi gli ha
dato anche 150 euro. Poi però l’ha
portata in taxi nei pressi dell’area
dell’azienda ospedaliera e l’ha costretta, prendendola a calci e pugni, a entrare nel padiglione abbandonato.
A quel punto, insieme ai complici, sono iniziate le violenze.
Tramite gli identikit forniti dalla vittima, gli investigatori hanno
creato una sorta di album dei possibili autori e la 19enne ha così riconosciuto i sei responsabili.
STROMBOLI
Pascale  Di Poce  Iadipaolo
Barristers  Solicitors  Notaries
Lawyers Practicing in Association
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3800 Steeles Avenue West, Suite 300,
Vaughan, Ontario, Canada L4L 4G9A
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Telephone: (905) 850-8550
Toronto Line: (416) 746-7420
Telefax: (905) 850-9998
Turista canadese muore d’infarto
PALERMO - Un turista canadese, un uomo
di 57 anni di cui non è stato ancora fornito
il nome, è morto probabilmente stroncato
da un infarto sul cono dello Stromboli dopo aver scalato il cratere dell’isola vulcanica delle Eolie con un gruppo di amici. Inutili si sono rivelati i tentativi di rianimarlo
da parte di alcuni medici che facevano par-
te della comitiva. Con diicoltà il corpo è
stato trasferito in paese e quindi alla sala
mortuaria del cimitero di Lipari. I carabinieri hanno avviato una indagine e inviato
una informativa alla procura di Barcellona
Pozzo di Gotto. Nei giorni scorsi un turista
milanese aveva perso la vita sulla spiaggia
delle sabbie nere di Vulcano.
LA TRAGEDIA
Uccide la moglie e si suicida in Belgio
PALMA DI MONTECHIARO (AGRIGENTO) - Avrebbe ucciso la moglie, Provvidenza Tannorella, e poi, Giacomo Caizzi, 50 anni, si sarebbe suicidato.
I coniugi, originari di Palma di Montechiaro (Agrigento) ma residenti a Cuesmes
in Belgio, sono stati trovati, domenica mattina, da una dei tre igli, ma la notizia è sta-
ta riportato solamente ieri dalla stampa locale.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, pare che Caizzi non accettasse il fatto
che la moglie prestasse aiuto nel bar gestito da uno dei igli. La notizia della tragedia
trova ampio spazio su alcuni siti d’informazione del Belgio.
CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 18 GIUGNO 2014
7
ITALIA
Berardino Santilli
L’AQUILA - Tangenti per accaparrarsi le milionarie commesse per
il recupero di chiese, palazzi storici e monumenti danneggiati dal
sisma del 6 aprile 2009 che ha colpito L’Aquila. Una nuova bufera
giudiziaria si abbatte sulla ricostruzione post-terremoto. Polizia
e Guardia di Finanza, nell’ambito
dell’operazione “Betrayal” (tradimento) hanno eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare, due
in carcere e tre ai domiciliari. In
un video la prova della consegna
di una mazzetta da 10mila euro
quale anticipo - secondo gli inquirenti - di una tangente da 190mila
euro, l’1% di 19 milioni dell’appalto per recupero e consolidamento
della chiesa di Santa Maria Paganica, molto cara agli aquilani. Appalto che sarebbe dovuto inire a
due imprenditori, initi entrambi
agli arresti.
Durata due anni, l’inchiesta
ruota attorno all’ex vice commissario per i Beni culturali, Luciano
Marchetti, ai domiciliari, che durante l’emergenza aiancò il commissario, Guido Bertolaso, con la
competenza della messa in sicurezza di beni culturali e ecclesiastici. Marchetti, inito il mandato pubblico, è restato all’Aquila alla ricerca di incarichi e appalti come professionista e intermediario
della Direzione dei Beni culturali.
Secondo l’accusa, insieme a
quella che era la sua segretaria ai
tempi dell’emergenza, Alessandra
Mancinelli - tornata poi a fare il
funzionario della direzione regionale dei Beni culturali - prese soldi promettendo appalti in particolare a due imprenditori. Ieri per
Mancinelli il Mibact ha disposto
la sospensione e avvio di un procedimento disciplinare.
Appalti a Panama,
Berlusconi chiamato
a testimoniare
ABRUZZO
Sisma e tangenti, cinque arresti
Un canadese tra gli indagati
Nel ilmato che testimonia la
dazione di danaro, parte integrante del voluminoso carteggio delle indagini, fatto di intercettazioni telefoniche e ambientali, l’imprenditore Nunzio Massimo Vinci il 7 giugno 2013, in un ristorante di Carsoli (L’Aquila), consegnò
per conto dell’altro imprenditore Patrizio Cricchi la busta con i
10mila euro a Marchetti il quale la
passò a Mancinelli, che la ripose
nella borsa.
Anche se inquirenti e investigatori hanno escluso che ci sia un
“sistema L’Aquila”, comunque c’è
chi mostra una certa apprensione. «Ascoltando gli imprenditori
emerge il concetto di dover pagare per lavorare all’Aquila. Non ci
sarà un sistema L’Aquila, però nelle due indagini sugli appalti emerge un quadro ben deinito di soggetti tutti interessati alla ricostruzione e ad aggiudicarsi appalti attraverso tangenti», ha spiegato il
capo della squadra mobile, Maurilio Grasso.
Per il procuratore della Repubblica dell’Aquila, Fausto Cardella,
“la grave crisi, la tragedia dell’Aquila e una certa ingenuità di chi
è tenuto a essere ingenuo, ci hanno fatto pensare che qualcuno tradisca il Paese, di qui l’indagine Betrayal”. Il riferimento è alla Curia
dell’Aquila, che non è coinvolta
nell’inchiesta, ma è comparsa nelle carte con il tentativo, mai riuscito, di assumere il ruolo di soggetto attuatore, quindi ente abilitato a bandire gare. Oltre ai cinque arrestati, ci sono 12 indagati,
tra cui dirigenti pubblici, tecnici e imprenditori. Tra questi anche Vincenzo Altorio, 57 anni, nato in Canada ma residente ad Avezzano.
I reati contestati a vario titolo
sono corruzione aggravata per un
atto contrario ai doveri d’uicio,
falsità ideologica commessa dal
privato in atto pubblico, distruzione e occultamento di atti.
IL RAPPORTO
Vacanze estive ancora incerte per gli italiani
ROMA - Le prospettive turistiche
degli italiani per il 2014 rimangono incerte sia in tema di prenotazioni che di durata vacanze, presagendo o lanciando l’ennesimo
segnale di crisi. A sostenerlo sono l’Ente nazionale bilaterale del
turismo e la Federconsumatori,
che ieri hanno presentato i dati su
viaggi e vacanze in Italia e all’estero la prossima estate.
Secondo l’Osservatorio nazionale Federconsumatori, quest’anno solo il 31% degli italiani partirà
per le tradizionali vacanze estive di almeno una settimana, pari a circa 18,6 milioni di cittadini.
A livello nazionale le tarife medie alberghiere pro capite in camera doppia, con trattamento di
pensione completa, variano dai 65
euro al giorno in bassa stagione ai
92 euro in alta stagione. Nel Sud
e nelle isole le tarife medie nella settimana di Ferragosto salgono
a 114 euro. Rispetto al 2013 le tariffe medie sono tutte in leggero aumento, dall’1,2% all’1,5%.
Per una famiglia di tre componenti che si sposta da Milano a Rimini per una vacanza nella settimana di Ferragosto, il costo complessivo compreso soggiorno e
trasporto ammonta a 1409 euro viaggiando in auto e 1605 euro
viaggiando in treno.
Per quanto riguarda il soggiorno nelle località balneari estere,
l’indagine ha preso in considerazione pacchetti volo+hotel o villaggio turistico in Spagna, Egitto,
Grecia, Turchia, Tunisia, Slove-
nia e Croazia, nella settimana di
Ferragosto (soggiorno di 8 giorni e 7 notti). Le mete più convenienti restano Slovenia e Croazia,
con una media 653 euro a persona a soggiorno in camera doppia,
la più cara la Grecia, 1294 euro.
In signiicativa lessione le tarife
in Egitto, -3,6%, mentre aumenta
del 3,9% la Turchia, con la località
balneare di Antalya.
Sul fronte del turismo nelle città d’arte, sono state prese in considerazione le città Lisbona, Barcellona, Madrid, Parigi, Londra, Amsterdam, Istanbul, Vienna, Praga,
Berlino, Mosca, San Pietroburgo
per un soggiorno di quattro giorni
e tre notti nella settimana di Ferragosto. La più cara risulta essere
San Pietroburgo, con una media
di 937 euro a persona, la più conveniente Praga, che, con un prezzo medio di 409 euro, risulta offrire il miglior rapporto qualità/
prezzo in relazione ai servizi offerti.
La stagione crocieristica 2014
segnerà, secondo lo studio, dopo anni di crescita costante, una
contrazione del mercato rispetto
a quello della stagione 2013, archiviata in crescita. La tarifa individuale di partenza per una crociera nel bacino Mediterraneo della
durata di 8 giorni/7notti, è mediamente quantiicata in 1.955,57 euro (minimo 1.584,52 euro, massimo 2.522,69 euro) con una variazione in contrazione del 4% rispetto ai valori dell’anno precedente.
NAPOLI - Silvio Berlusconi è stato chiamato a deporre in qualità di testimone all’udienza di domani del processo che vede imputato di tentata estorsione l’ex direttore dell’Avanti Valter Lavitola
per un presunto ricatto ai danni di
Impregilo in relazione ad appalti
a Panama. L’ex premier, che è stato citato dai pm Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock, dovrà comparire nell’aula della sesta sezione del Tribunale di Napoli.
Ai giudici i legali di Berlusconi, gli avvocati Michele Cerabona e Niccolò Ghedini, hanno fatto pervenire una memoria in cui
si sottolinea che a loro giudizio
il leader di Forza Italia può essere interrogato solo come imputato in un procedimento connesso
o come testimone assistito per le
connessioni esistenti con il procedimento in cui Berlusconi con lo
stesso Lavitola è accusato di corruzione per la vicenda della presunta compravendita dei senatori.
Le circostanze saranno valutate dal collegio presieduto da Giovanna Ceppaluni che, probabilmente a conclusione di una camera di consiglio, si pronuncerà sulla questione.
L’atto di citazione come teste è
stato regolarmente notiicato nelle scorse settimane a Palazzo Grazioli a Roma. Secondo la ricostruzione dell’accusa, l’Impregilo per
ottenere l’appalto per la realizzazione della metropolitana di Panama City (per un importo di un
miliardo e mezzo di dollari) avrebbe dovuto accollarsi il inanziamento di un ospedale nella capitale del Paese del Centro America. La costruzione dell’ospedale
sarebbe stata aidata a una azienda panamense di fatto collegata
al presidente Roberto Martinelli,
indicato come socio occulto. Lavitola avrebbe avuto nella vicenda il ruolo di mediatore per i suoi
stretti rapporti con i politici panamensi.
Secondo i pm, per convincere
Impregilo a inanziare l’ospedale,
Lavitola avrebbe minacciato ritorsioni. Ciò attraverso l’intervento
dell’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che per gli
inquirenti fu un ‘’inconsapevole
vettore’’ del tentativo di estorsione, sollecitato dallo stesso Lavitola che in una telefonata al presidente di Impregilo Massimo Ponzellini, il 2 agosto 2011, aveva fatto
pressioni perché venisse trovato
l’accordo con Panama. A Impregilo sarebbe giunta anche la minaccia di un intervento pubblico del
presidente Martinelli.
ECONOMIA
L’Fmi promuove Renzi
ROMA - La crescita arriverà ma resterà
“fragile” mentre la disoccupazione ha raggiunto un “livello inaccettabile” e le tasse
restano ancora troppo alte. Tuttavia il governo di Matteo Renzi ha messo in campo
un piano di riforme “ambizioso”, a partire
dal isco e dal mercato del lavoro, e adesso bisogna andare avanti con “interventi
di politica economica rapidi e coraggiosi”.
È una mezza promozione dell’Italia quella che arriva dal Fondo Monetario Internazionale, come osserva lo stesso ministro
dell’Economia Pier Carlo Padoan che parla
di «voti non pieni ma buoni» e assicura che
l’esecutivo è impegnato a riportare la crescita «su un binario robusto».
Al termine della sua missione annuale
a Roma nell’ambito dell’Article IV l’Fmi emette la sua pagella sui progressi fatti dal
Paese per uscire dalla “profonda recessione”: progressi che cominciano a vedersi
ma che vanno trasformati in “cambiamenti
strutturali profondi”, puntando anche a un
“riequilibrio di bilancio volto a ridurre le aliquote iscali e ad aumentare la spesa produttiva’’ perché questo ‘’può sostenere la ripresa’’.
Gli esperti di Washington promuovono l’approvazione della delega iscale che
“fornisce un quadro apprezzabile per sempliicare e migliorare il sistema”. Ma bisogna incidere di più sul calo delle tasse, attraverso, è il consiglio del Fondo, “maggiori
risparmi dalla revisione della spesa pubblica e minori agevolazioni iscali” ma anche
mettendo in campo “maggiori sforzi per ridurre l’evasione iscale”.
Avanti tutta poi sulla riduzione del debito, prestando attenzione però “a non fare
deragliare la crescita”.
Anche per questo bisogna spingere il Pil
e completare rapidamente il piano di privatizzazioni. Piano «importante e ambizioso»
sottolinea ancora il ministro Padoan, assicurando che si procede, «così come indicato nel Def».
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MERCOLEDI 18 GIUGNO 2014 • CORRIERE CANADESE
8
ESTERI
IRAQ
Violenze in Kenya,
almeno 64 morti
in due giorni
Scontri a 60 chilometri da Baghdad
Alberto Zanconato
BAGHDAD - Sono arrivati a una
sessantina di chilometri da Baghdad i combattimenti tra i jihadisti
dello Stato islamico dell’Iraq e del
Levante (Isis) e le forze lealiste.
Mentre gli insorti si sono impossessati di gran parte della regione nord-occidentale di Tallafar, di
importanza strategica perché permette di controllare l’accesso verso il conine della Siria, dove vaste
regioni sono già sotto il controllo
dello stesso Isis. Intanto secondo
testimoni citati dalla tv satellitare in arabo SkyNews Arabia gli insorti hanno preso il controllo del
valico di frontiera tra Iraq e Siria
nei pressi di al Qaim, uccidendo
quattro militari iracheni e ferendone una ventina. Nel frattempo
Barack Obama ha annunciato l’invio di 300 soldati a Baghdad. Sono diverse decine i morti nei combattimenti di ieri intorno a Tallafar, tra cui molti civili, secondo una fonte governativa locale. Fonti militari afermano però che le
forze governative hanno ancora il
controllo di una base area, di una
militare e alcune aree nella città.
A Baquba, capoluogo della provincia di Diyala, 60 chilometri a
nord-est della capitale, gli insorti
sono stati respinti da forze governative e milizie locali dopo essere
penetrati in alcune aree della città, secondo fonti di stampa locali citate dalla televisione panaraba
Al Arabiya. Fonti di polizia hanno
Una marcia di miliziani iracheni in una città controllata dai ribelli
detto che i ribelli hanno accidentalmente ucciso 44 detenuti della
prigione di Mafreq, sei chilometri
a ovest della stessa Baquba, che
avevano attaccato con lanciarazzi
e armi automatiche per liberare i
prigionieri.
Sempre ieri fonti locali hanno
detto che gli insorti si sono impadroniti del villaggio a maggioranza turcomanna di Bashir, 25 chilometri a sud-ovest di Kirkuk, dopo
che i combattenti curdi Peshmerga, che difendono gran parte della
provincia, si erano ritirati. Mentre
a Baghdad tre persone sono state uccise e 15 ferite in tre attentati
esplosivi.
Con la loro fulminea ofensiva
della settimana scorsa i miliziani
dell’Isis si sono impadroniti della provincia di Ninive e del suo
capoluogo, Mosul, della città di
Tikrit e di vaste aree delle province di Salahuddin, Kirkuk e Diyala. Tanto che l’inviato speciale
dell’Onu a Baghdad, Nikolay Mladenov, ha parlato ieri in un’intervista all’Afp di “minaccia esistenziale” per l’Iraq.
Mentre il presidente della commissione Onu d’inchiesta sulla Siria, Paulo Pinheiro, ha denunciato
il pericolo di «una guerra regionale in Medio Oriente» a causa della
contrapposizione tra sciiti e sunniti. Secondo la tv americana Fox,
che cita come fonti due alti funzionari della difesa Usa, nei giorni
scorsi anche aerei da guerra siria-
ni sarebbero intervenuti per bombardare postazioni dell’Isis in territorio iracheno sulla base di informazioni di Intelligence iraniane. Ieri la Turchia ha evacuato per
“motivi di sicurezza” il suo consolato generale di Bassora, nel Sud
dell’Iraq, un’area non interessata
dai combattimenti. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu dopo che,
una settimana fa, gli insorti avevano attaccato il consolato turco di
Mosul prendendo in ostaggio decine di persone, tra cui il console generale.
A Mosul inine l’erogazione
dell’acqua e dell’elettricità è stata
interrotta in città a partire da tre
giorni fa.
POROMOKO - Ancora morti sulle coste del Kenya. Ancora sangue
rivendicato dagli estremisti islamici somali di Shabaab. Un nuovo attacco nella notte al villaggio
di Poromoko ha provocato almeno 15 vittime. La località si trova
vicino a Mpeketoni, dove la sera di domenica i terroristi hanno massacrato 49 persone, molte
delle quali riunite in locali e ristoranti per vedere i Mondiali di calcio.
I residenti hanno riferito che almeno 12 donne sarebbero state rapite dai terroristi durante l’attacco a Poromoko. In seguito agli attentati, la Croce rossa locale ha
denunciato la scomparsa di almeno 50 persone. Molti abitanti sono fuggiti nella foresta, e di alcuni
non si hanno ancora notizie. La situazione resta molto confusa e tesa.
Entrambi gli attacchi sono stati
rivendicati dai terroristi Shabaab.
Abdulaziz Abu Musab, portavoce
militare degli estremisti, ha parlato di «20 morti, la maggior parte dei quali poliziotti e ranger del
Kenya» nell’attacco di Poromoko.
«I membri del commando hanno
compiuto il loro dovere». Lunedì Shabaab aveva deinito il Kenya
«zona di guerra», invitando gli
stranieri e i turisti a «stare lontani» dal Paese per la loro sicurezza. I terroristi avevano annunciato nuovi attacchi, che sono arrivati poche ore dopo il primo massacro, aumentando ulteriormente la
scia di sangue nel Paese.
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Tre ragazzi rapiti, aumenta
la pressione militare di Tel Aviv
Aldo Baquis
TEL AVIV - Al quinto giorno dal rapimento
di tre ragazzi ebrei in Cisgiordania, l’esercito israeliano moltiplica le operazioni su
due fronti separati. A Hebron oltre duemila militari sono impegnati in arresti di sostenitori di Hamas e in minuziose perquisizioni nelle case dei sospetti. Nel resto della Cisgiordania altri mille soldati hanno fatto ingresso senza incontrare opposizione in
zone autonome palestinesi, in particolare a
Nablus, per neutralizzare gli apparati politici e sociali di Hamas che continua a negare ogni responsabilità.
Si tratta della più vasta operazione militare israeliana in Cisgiordania negli ultimi
anni e sta provocando forti ripercussioni
sulla popolazione. Sullo sfondo vi sono interventi quotidiani di Benyamin Netanyahu
contro il governo di unità nazionale palestinese che, a suo parere, è stato sfruttato
da Hamas per organizzare il rapimento dei
tre giovani. Anche ieri il premier israeliano è tornato ad invocare esplicite condanne da parte della comunità internazionale.
Anche l’Unione Europea ha efettivamente fatto sentire la sua voce. L’ambasciatore
europeo Lars Faabrog-Andersen si è recato
in visita a Elad (Israele centrale) dalla famiglia di uno dei rapiti, Eyal Yifrach, e ha assicurato che l’Ue «è al ianco del popolo israeliano in questi giorni diicili». L’Ue, ha aggiunto, esige la liberazione incondizionata
di Eyal e dei suoi compagni, Ghilad Shaer
e Naftali Frenkel. Ieri intanto i familiari dei
rapiti hanno incontrato Netanyahu.
Sul piano operativo, fonti militari israeliane riferiscono che inora gli arresti sono circa 200 (fonti palestinesi indicano che
hanno superato i 250). Il sequestro, aggiungono, sembra essere stato organizzato da
un apparato locale di Hamas. Potrebbero
essere giunte istruzioni dall’esterno: da Gaza, dalla Turchia, o anche dal Qatar, dove
secondo Israele sono attivi esponenti del
braccio armato di Hamas espulsi da Israe-
le due anni fa con lo scambio di prigionieri che ridiede la libertà al caporale Ghilad
Shalit.
In Cisgiordania, aggiungono le fonti, l’esercito sta facendo un «repulisti generale»di tutto quanto «è colorato di verde», il colore islamico di Hamas. Si va dalle ispezioni dei pc ino all’arresto di dirigenti politici, fra cui spiccano i nomi di Hassan Yussef e di Abdel Aziz Dweik. La pressione su
Hamas, ha deciso il Consiglio di difesa del
governo, sarà intensiicata anche per quanto concerne le condizioni di reclusione dei
suoi detenuti.
Hamas, da parte sua, ha inora negato di
essere coinvolto in alcun modo: «Quel rapimento è un onore che non ci spetta» ha
detto un suo portavoce a Gaza. Per la popolazione dei Territori sono giornate di soferenza. Una Ong israeliana, B’Tselem, calcola che nel solo distretto di Hebron 750mila
palestinesi si trovano rinchiusi in una “zona militare chiusa”. Le loro condizioni, secondo la Ong, destano preoccupazione, anche per l’imminenza del Ramadan: il mese
di digiuno islamico che rappresenta anche
una attesa occasione di riuniicazione familiare. Intanto nel parlamento israeliano la
parlamentare araba Hanin Zuabi ha suscitato ieri un vespaio sostenendo che i rapitori dei ragazzi non possono essere bollati
come terroristi. Pur criticando il rapimento la Zuabi ha mostrato di comprendere il
gesto in quanto esso è maturato fra persone che, sottoposte ad una lunga occupazione militare, non vedono altro sbocco che
non il ricorso alla violenza. Dai banchi della Destra è stata invocata l’espulsione dalla
Knesset della Zuabi, che già nel 2010 aveva
sidato la opinione pubblica israeliana salendo a bordo della nave passeggeri turca
Marmara per forzare il blocco marino imposto all’esecutivo di Hamas a Gaza. Quella iniziativa si concluse drammaticamente
nel sangue: il raid di un commando israeliano provocò la morte di nove passeggeri
turchi. Un decimo è morto in Turchia nei
giorni scorsi.
CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 18 GIUGNO 2014
9
SPORT
Carica De Rossi: «Obiettivo semifinale»
Il mediano vuole la qualificazione già col Costa Rica. Poi promette: io l’azzurro non lo lascio
ROMA - Il bambino che aveva paura delle onde di Ostia, da
grande naviga con coraggio e visione d’orizzonte nell’oceano del
mondiale brasiliano. È cresciuto
in tutti i sensi, Daniele De Rossi.
Il giovane e irrequieto talento passato con gli anni al ruolo di guerriero ora è diventato uno dei saggi
della Nazionale. Molto compreso
nel ruolo di campione del mondo
reduce, molto sicuro della sua tenuta psicologica.
Venerdì con la Costa Rica sarà
la seconda partita del Mondiale,
uno snodo che in passato gli ha
procurato vari guai: «È vero, nel
2006 fui espulso per quella gomitata a McBride, nel 2010 provocai
un rigore per gli avversari. Ma
almeno sul piano disciplinare sono certo: in azzurro non è ma più
accaduto, e non avverrà neanche
a Recife». Ostenta una preoccupazione, per la partita con la Costa
Rica. «Anzi, più d’una. Intanto il
clima: l’anno scorso alla Confederations Cup giocammo alle 21 e
inimmo distrutti. Questa volta la
gara è alle 13 (le 12 a Toronto, ndr):
anche la Costa Rica, i cui giocatori
saranno magari più abituati a questi climi ma sono comunque esseri umani, dovrebbe essere favorevole ai timeout. È una questione
di buon senso».
Saggiamente però non accusa
solo la Fifa: «Prima di arrivare alla
Federazione internazionale, ce ne
sono tanti altri che non pensano
alle condizioni dei calciatori e alla
qualità del gioco: perché, scusate,
giocare alle 21 d’inverno a Verona
o Torino cosa è, una passeggiata
di salute? Tutti sanno che è una
questione di diritti tv». E le altre
preoccupazioni? «Beh, intanto
che loro non sono più i dilettanti
di Italia ‘90. Ora sono una buona
squadra, con un candidato fenomeno, il centravanti Campbell. E
poi che noi abbiamo solo cominciato».
Per arrivare dove: «Non lo so,
come pure non vorrei indicare un
obiettivo minimo, perché è da mediocri: diciamo che una squadra
come quest’Italia come minimo
deve arrivare alla semiinale. E poi
sarebbe bello salutare il mio amico di una vita Pirlo con la Coppa
del mondo in mano al Maracanà.
Ma quello lo sognano tutti».
Intanto, auspica per la partita
con la Costa Rica «che certiichi
il passaggio al secondo turno. Il
SUL CAMPO
giorno prima si gioca Uruguay-Inghilterra, la situazione sarà già
delineata: avremo l’occasione per
qualiicarci, matematicamente o
virtualmente». Gli piace, il Mondiale brasiliano.
«Il popolo di qui ci ha accolto
con grande calore: l’allegria dei
bambini che ci hanno fatto visita
oggi (ieri, ndr) in campo è stata
contagiosa, ci ha trasmesso felicità. Questo si preannuncia come il Mondiale più bello di tutti,
per la gioia della gente. Sperando
che non si ripetano incidenti. Ma
la qualità dei rapporti umani è
altissima. E la sede del ritiro per
me è perfetta: preparare le partite
senza grandi viaggi in pullman e
senza la presenza di voi giornalisti in tribuna è una situazione ottimale».
Gli dicono che e l’unico azzurro
insostituibile, la risposta conferma la trovata maturità: «È un concetto sbagliato a maggior ragione
dopo solo una gara - dice - e comunque non lo è nessuno, dunque
neppure io. Ad esempio Thiago
Motta può interpretare il mio ruolo: magari con minore dinamismo,
ma certo con più classe».
Chiude con un complimento
al cestista Belinelli, trionfatore
nell’Nba, che è un rimprovero
subliminale a qualche gufo. «Da
azzurro ad azzurro ho molto tifato per lui, tra l’altro a me il basket
piace. Ma io tifo Italia anche
quando c’è il tiro con l’arco alle
Olimpiadi. Mi piacerebbe che avvenisse anche per la Nazionale di
calcio: e invece non sempre e così,
peccato per loro».
Un pensiero che non basta a
turbare la trovata maturità e l’ostentata felicità: a proposito, gli
chiedono, lei quando la lascia la
Nazionale? «Ah - ribatte - io qui
mi sento così bene e così giovane
che non me ne andrei mai. Questa
maglia me la dovranno strappare
via dal corpo».
GLI AVVERSARI
Prandelli lavora sulla difesa, Buffon c’è La Costa Rica punta sul caldo
MANGARATIBA (RIO DE JANEIRO) - Appuntamento alle 13
sul campo di Mangaratiba. Lo
spauracchio del gran caldo che attende la Nazionale a Recife spinge l’Italia a limare il programma
di preparazione. Oggi l’ultimo
allenamento tattico prima della
partenza per la città del Nord del
Brasile, sede della seconda partita, servirà a capire se Bufon si
sente completamente recuperato.
Ma anche a testare le reazioni alle temperature di Italia-Costarica:
azzurri in campo all’una, stessa ora del ischio d’inizio della partita.
Le previsioni meteo per l’ora
della partita contro Costa Rica
parlano di piogge leggere, ma il
timore dello staf azzurro è che
i giocatori avversari siano molto
più abituati. In fondo, basta aprire
l’atlante: Recife è alla stessa latitudine del conine basso di Costa
Rica. Per questo i dirigenti del
Club Italia si preparano a far presente al medico Fifa che stavolta
davvero non si può fare a meno
dei time out.
Prandelli invece si appresta a
costruire la sua seconda Italia di
questo Mondiale, diversa dalla
prima solo nei dettagli. Ci sono
da sciogliere i nodi su Bufon e De
Sciglio, quel che appare scontato
è che il reparto sotto osservazione sia la difesa. Paletta è in uscita,
il primo allenamento tattico in vista di Recife è stato occasione per
provare Bonucci. In coppia con
Barzagli o con Chiellini? Il secondo è favorito. Quello del terzino
sinistro è il dubbio che Prandelli
lascia aperto, in ogni caso, perché senza De Sciglio dovrebbe
spostare a sinistra Darmian e
impiegare a destra Abate. A conti fatti, l’unico cambio potrebbe
essere Bonucci per Paletta. I dati
in possesso dell’Italia dicono che
i costaricani hanno attaccanti forti e veloci, ma corrono tutti: non
è un caso che nelle partite inora
disputate lo scatto più veloce sia
stato di Robben, ma dietro di lui ci sia il terzino Gamboa. L’altro
cambio possibile è a centrocampo: Thiago Motta o Parolo per
Verratti. Anche se non è detto che
alla ine il parigino non sia confermato. Per il resto, se De Sciglio
in campo sarebbe un rischio, sarà
Bufon a indicare a Prandelli come si sente.
Ieri si è allenato per la prima
volta con gli altri portieri, facendo davvero tutto: la caviglia sinistra regge. Il ct non vuole correre
il minimo rischio e il capitano si
dirà disponibile solo se si sentirà
molto vicino al cento per cento.
Oggi si capirà meglio.
SANTOS (BRASILE) - Adesso la
Costa Rica ci crede. Non si nasconde più e a tre giorni dal match contro l’Italia sogna il primo
posto nel gruppo. Armi segrete?
«No, nessuna», dicono i giocatori. Ma poi, quasi tutti, compreso
lo staf tecnico, parlano del caldo
di Recife: «Noi ci siamo abituati,
l’Italia meno».
«La nostra motivazione è al top
- spiega dopo l’allenamento, rigidamente a porte chiuse, il centrocampista Christian Bolanos - l’Italia è fortissima e la rispettiamo.
Fra noi ne parliamo moltissimo,
ma alla ine nel calcio conta molto come ti senti. E noi ci sentiamo
bene e ci stiamo preparando benissimo, anche tatticamente. Perché le partite del Mondiale sono
molto tattiche, chiuse».
Ma quante speranze avete di
battere l’Italia? «Se prendiamo
uno per uno i giocatori azzurri ammette il centrocampista del
Copenaghen - diventa inutile paragonarsi ai valori dell’Italia. Ma
cercheremo comunque di complicare loro la vita. Non dimentichiamo il clima: a Recife farà caldissimo». E la Costa Rica, dove il cli-
ma è in gran parte molto umido,
è molto più abituata degli azzurri
a questo ambiente. «Sì, non posso negare che il clima favorisca
la Costa Rica. Abbiamo iducia continua Bolanos - siamo una piccola squadra che può entrare nella
storia, nel calcio non si sa mai».
Lo conforta Luis Gabelo Conejo,
vecchia conoscenza degli italiani,
portiere eroe della Costa Rica più
forte di tutti i tempi, quella che a Italia 90 fece il miracolo di arrivare
agli ottavi, che ora sogna di ripetere. Conejo divenne un simbolo
della piccola squadra costaricana,
e i suoi miracoli contro la Scozia e
la Svezia sono rimasti negli annali del calcio locale: «Parliamo del
passato, certo - racconta Conejo,
che fa il preparatore dei portiere e ha appena inito di torchiare
Navas - ma è sui Mondiali di oggi
che i ragazzi devono concentrarsi.
Gli avversari più pericolosi? Pirlo
e Balotelli».
I costaricani deiniscono Pirlo
“l’architetto” per la sua capacità di
costruire il gioco dell’Italia, mentre Balotelli è eroe assoluto per i
racconti delle sue intemperanze e
per le gesta in Nazionale.
MERCOLEDI 18 GIUGNO 2014 • CORRIERE CANADESE
10
MONDIALI
Il Brasile “sbatte” sul Messico
Grande prova del portiere Ochoa che ferma gli attaccanti verdeoro. Finisce 0-0
FORTALEZA - Vedere il Brasile
pareggiare 0-0 è come andare sulla spiaggia di Copacabana e non
trovare belle ragazze. La sorpresa
viene naturalmente acuita dalla
circostanza che in un Mondiale
partito all'insegna del gol è strano
che sia la Seleçao padrona di casa
a restare a secco. Ma viene anche
cancellata dall’avversario, il Messico, che fa dell’organizzazione
tattica il proprio punto di forza.
Così, alla seconda partita del
girone, i verdeoro vengono subito
bloccati: più che in Peralta, l’eroe
dell’Olimpiade di Londra, stavolta
l'incubo si è materializzato in Ochoa, autore di parate spettacolari
su Neymar (due volte), Paulinho e
Thiago Silva.
Sembra incredibile, allora, che
il portiere svincolato dall’Ajaccio
sia attualmente senza squadra.
Per il Brasile, comunque, nessun
dramma in chiave qualiicazione: sale a quota 4, resta davanti
al Messico come diferenza reti e
all'ultima giornata col Camerun
(la più debole del girone) può far
valere la propria superiorità. Ma
Scolari deve fare in fretta a capire come dare più qualità alla sua
squadra.
Il Brasile è lo stesso che ha
battuto (a fatica) la Croazia, fatta eccezione per l’inserimento di
Ramires al posto di Hulk. Il pro-
Un contrasto
tra
Paulinho
e Guardado
nella sida
di Fortaleza
blema è che il centrocampista del
Chelsea, schierato largo a destra
nel 4-2-3-1, si rivela poco adatto al
ruolo, tanto più contro una difesa
a 5 e un avversario molto chiuso.
La scarsa produzione ofensiva
della Seleçao, ovviamente, non è
solo colpa sua.
Innanzitutto è merito del Messico che con due falli a centrocampo nei primi 25 secondi e un
pressing che parte da Giovani dos
Santos e Peralta (i due attaccanti) fa capire subito che aria tira e
mantiene lo stesso atteggiamento
per tutta la partita senza disdegnare le ripartenze che nel primo tempo producono un paio di
conclusioni insidiose di Herrera
(gran parata di Julio Cesar non vista dall’arbitro) e Vazquez.
La colpa dei verdeoro, che pure giocano con grande intensità
soprattutto nella fase di recupero del pallone, sta nell’assenza di
spunti creativi, fatta eccezione
per un paio di accelerazioni di
Oscar (forse troppo largo a sini-
stra).
Neymar subisce tanti falli e prova a riscattarsi nel modo a lui meno congeniale: lo stacco aereo al
26’ su uno dei rari cross di Dani
Alves è da fenomeno, come la risposta di Ochoa che si guadagna
la partecipazione al concorso per
la miglior parata del Mondiale e
poi si esalta ancora mettendoci il
corpo sull'incursione ravvicinata
di Paulinho.
Scolari capisce che bisogna
cambiare qualcosa e così dopo
GRUPPO H
RUSSIA-COREA DEL SUD
Fellaini e Mertens svegliano il Belgio, Algeria ko
ROMA - La Bella Addormentata
si nasconde per un’ora, poi si sveglia e ribalta l’esito dell’esordio
mondiale che sembrava compromesso. Il Belgio fa rischiare infatti
l’infarto ai suoi tifosi: l’Algeria va
in vantaggio a Belo Horizonte con
un rigore sacrosanto che Feghouli
trasforma con classe e destrezza
e sogna la vittoria. Poi il ct Wilmots inserisce Mertens, Origi e
soprattutto Fellaini e alla distanza
il Belgio conferma di poter essere
la sorpresa del Mondiale. Prima
Fellaini di testa, poi Mertens (nella foto) con un gran tiro su imbeccata di Hazard ribaltano la gara e
conquistano tre punti fondamentali per il prosieguo del torneo.
Il bosniaco Halilhodzic dà una severa lezione a Wilmots per
un’ora, poi la qualità dei belgi esplode e la partita ha l’esito previsto. Accanto ai subentranti Hazard fa vedere momenti di grande
calcio, Witsel tiene la barra dritta
e cerca di colpire dalla distanza,
ma la difesa convince poco, male Dembele, Chadli e soprattutto
Lukaku. L’Algeria brilla col talento
Feghouli e col capitano Bougherra mentre gli italiani Ghoulam e
Taider dopo un’ottima gara calano quando il Belgio cambia passo.
Ottima la direzione di polso del
messicano Rodriguez.
L’attesissimo squadrone belga
comincia contratto, indolente e
impaurito contro la formazione
algerina. Hazard viene circondato
da 3-4 avversari e per osservare
un tiro in porta bisogna aspettare il 20’. Ma al primo contropiede
manovrato l’Algeria fa male: il napoletano Ghoulam si invola bene
sulla sinistra e poi crossa lungo.
Feghouli ha uno scatto felino
e il lungo e legnoso Vertonghen
cerca di bloccarlo strattonandolo
gofamente. Ammonizione e rigore che lo stesso Feghouli trasforma con una inta a cui abbocca il
quotato Courtois. Il Belgio si innervosisce, l’Algeria chiude bene
e sulle fasce gli europei non rie-
l’intervallo manda in campo Bernard al posto di Ramires: pronti-via e il 21enne attaccante dello
Shakhtar sfugge via a Layun e crea il primo pericolo. Anzi, l’unico.
A guadagnare iducia (e metri in
campo) è il Messico: Marquez,
Herrera e Guardado ci provano
a ripetizione da fuori, poi Hernandez, subentrato a Peralta, viene fermato solo da un fallaccio
di Thiago Silva, nell’occasione
graziato dall’arbitro. Il Brasile si
ravviva quando entra Jo al posto
dell’abulico Fred, ma ci pensa ancora Ochoa a negare il gol prima
a Neymar e poi a Thiago Silva. E
così a Fortaleza si materializza il
paradosso: lo 0-0 del Brasile. Chi
l’avrebbe mai detto.
Brasile (4-2-3-1): Julio Cesar 6.5,
Dani Alves 5.5, Thiago Silva 6.5,
David Luiz 6, Marcelo 5.5, Paulinho 5, Luiz Gustavo 5.5, Ramires
5 (dal 1’st Bernard 5), Oscar 5,5
(dal 39’st Willian sv), Neymar 6.5,
Fred 5 (dal 23’st Jo 5). All.: Scolari
5.5.
Messico (5-3-2): Ochoa 8, Aguilar 6.5, Marquez 7, Rodriguez 7,
Moreno 6.5, Layun 6, H.Herrera
6 (dal 31’st Fabian sv), Vasquez 6,
Guardado 6.5, Peralta 5 (dal 28’st
Hernandez sv), Dos Santos 5 (dal
39’st Jimenez sv). All.: M.Herrera
6.5.
Arbitro: Cakir (Turchia) 6
scono a sfondare.
Nella ripresa il ct Wilmots fa
entrare Mertens e il Belgio è più
intraprendente, poi inserisce Origi al posto di un irriconoscibile
Lukaku e alla ine trova la mossa
azzeccata di Fellaini al posto di
Dembélé. Implicita ammissione
di avere sbagliato la formazione
iniziale. E i frutti maturano copiosi: al 20’ Origi scende bene e
conclude con un forte tiro che costringe il portiere algerino a una
provvidenziale respinta di piedi.
Al 25’ Fellaini, appena entrato, si
posiziona quasi da centravanti e
sfrutta bene il suo colpo di testa.
Cross di De Bruyere da lontano e
il giocatore trova uno splendido
stacco di testa che procura il pari.
L’Algeria cala, il Belgio insiste
e in contropiede trova anche in
vantaggio: al 34’ spunto di classe
di Hazard sulla sinistra, alza la testa e pesca Mertens solo dall’altra
parte. Il napoletano guarda il portiere e lo fulmina con un destro
secco che ribalta la partita. Poi
c’è solo Belgio e Fellaini ancora di
testa al 39’ potrebbe triplicare, ma
M’Bholi salva in angolo. L’Algeria
arrende ma solo dopo avere fatto
un’ottima impressione.
Belgio (4-2-3-1): Courtois sv, Alderweireld 6, Kompany 6, Vertonghen 5, Dembélé 5 (65’ st Fellaini
7), Witsel 5, Chadli 5 (1’ st Mertens
7), De Bruyne 6,5, Van Buyten 6,
10 Hazard 7, Lukaku 5 (13’ st Origi
6). All.: Wilmots 6.
Algeria (4-2-3-1): MBolhi 5, Mostefa 5, Bougherra 5, Halliche 5,
Ghoulam 5, Taider 5, Medjani 5
(39’ st Ghilas sv), Bentaleb 5, Feghouli 6,5, Mahrez 5 (32’ st Lacen
sv), Soudani 5 (21’ st Slimani sv).
All.: Halilhodzic 5.
Arbitro: Rodriguez (Messico).
Reti: nel pt 25’ Feghouli (r), nel st
25’ Fellaini, 35’ Mertens.
Ieri l’esordio
di Fabio Capello
TORONTO - Si è giocata ieri
dalle 6 pm (quindi con il giornale già andato in stampa)
anche la seconda partita del
Gruppo H tra Russia e Corea
del Sud. Ecco le formazioni
delle due squadre:
Russia (4-2-3-1): Akinfeev;
Kozlov, Berezutskiy, Ignashevich, Kombarov; Glushakov,
Fayzulin; Shatov, Kokorin, Ionov; Kerzhakov, All. Capello
Corea del Sud (4-4-2): Jung;
C. Kim, Kwak, Y. Kim, Y. Lee;
C. Lee, Ki, Koo, B. Kim; Son,
C. Park. All. M. Hong.
GRUPPO G
Dempsey e Brooks piegano il Ghana, gli Usa vedono gli ottavi
SAN PAOLO - Gli Stati Uniti prenotano gli ottavi di inale e fanno
festa intorno al ct Jurgen Klinsmann dopo una partita mozzaiato a Natal. Delude il Ghana,
che nonostante una formazione
di livello si dimostra immaturo
e incapace di gestire i momenti
mentalmente più delicati del match, l’inizio e la ine. Pronti, via e
gli Stati Uniti, con il gol più veloce del Mondiale, sono già in vantaggio. Appena 29’’ dopo il calcio
d’inizio, fallo laterale battuto da
Beasley, Jones serve il capitano
Dempsey che punta la porta, salta
Boye e segna.
Il Ghana comincia il suo Mondiale da meno 1, Jurgen Klinsmann
salta di gioia in panchina, raggiunto dai suoi, increduli. Gli africani
appaiono sotto shock nei primi
minuti, gli americani continuano
ad imporre il loro ritmo alla partita e appaiono più aggressivi.
Il Ghana si sveglia a ridosso del
quarto d’ora, ma al 19’ è Altidore
che siora il raddoppio in contropiede con Johnson. Due minuti
dopo, il dramma per Altidore che
parte veloce poi si accascia da solo sul campo gridando di dolore e
tenendosi la coscia: Mondiali ini-
ti per lui, probabile strappo, lo sostituisce Johansson. La pressione
del Ghana aumenta, alla mezz’ora buona occasione per Gyan,
poi la partita si fa dura e capitan
Dempsey prende un colpo che gli
rompe il naso.
Nella seconda parte il Ghana
spinge sempre di più, anche se
con poca eicacia e ancor meno
lucidità. È l’ingresso di Boateng a
dare qualcosa in più agli africani,
che riescono nell’impresa di pareggiare a 8’ dalla ine con un’azione strepitosa, inalizzata da
un tacco di Gyan per A.Ayew che
tira e pareggia. Sembra inita, ma
gli Usa trovano la forza di rialzare la testa e vanno a riprendersi il
vantaggio con un colpo di testa di
Brooks su corner di Zusi. È festa
grande per gli Stati Uniti, ora a pari punti con la Germania, il Ghana
ha sprecato iumi di energie e non
raccoglie niente.
Ghana (4-2-3-1): 12 Kwarasey, 4
Opare, 19 Mensah, 21 Boye, 20 Asamoah, 17 Rabiu (26’ st Essien),
11 Muntari, 10 J.Ayew (14’ st Boateng), 13 A.Ayew, 7 Atsu (32’ st Adomah), 3 Gyan. All. James Kwesi
Appiah.
Stati Uniti (4-3-1-2): 1 Howard,
23 Johnson, 5 Besler (1’ st Brooks),
20 Cameron, 7 Beasley, 11 Bedoya
(32’ st Zusi), 15 Beckerman, 13 Jones, 4 Bradley, 8 Dempsey, 17 Altidore (23’ pt Johansson). All Jurgen
Klinsmann (GER).
Arbitro: Jonas Eriksson (Sve).
Reti: nel pt 1’ Dempsey, nel st 37’
A.Ayew, 41’ Brooks.
CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 18 GIUGNO 2014
11
MONDIALI
Spagna, col Cile riscatto o fallimento
Dopo la figuraccia dell’esordio serve un successo. Sudamericani promossi se vincono
RIO DE JANEIRO - A 25 anni dalla farsa inscenata dal suo portiere
Roberto Rojas, che si inse ferito
da un razzo sparato dagli spalti per ottenere un’improbabile
vittoria, il Cile torna a calpestare l’erba del Maracanà, e questa
volta sognando un’impresa vera.
Per la Spagna, che Del Bosque ha
in mente di cambiare dopo il pesante ko contro l’Olanda, un’altra
sconitta signiicherebbe una clamorosa eliminazione dei campioni in carica al primo turno.
Per questo adesso Andres Iniesta dice che «l’attesa di questa
partita è stata lunga, ma dobbiamo lasciarci alle spalle la sconitta
contro gli olandesi e pensare ai cileni. Io avrei voluto giocare subito, almeno non ci sarebbe stato il
tempo di pensare a quanto è successo a Salvador».
La ricetta di Don Andres, eroe
di Sudafrica 2010, è che la Spagna
«deve vincere senza pensare al
numero di reti da segnare, e senza
tradire il nostro modo di giocare».
Si potrebbe obiettare che si tratta
dello stesso tiqui-taka che dopo
un tempo ha inito la benzina, ma
la Furia non può improvvisamente mettersi a fare una rivoluzione.
Il ct Vicente Del Bosque non
fornisce indicazioni precise da
questo punto di vista, perché «in
realtà non c’è mai una ricetta esatta. Confermo che farò dei cambi,
chi non ha giocato contro l’Olan-
A ianco, Iniesta, Fernando Torres e Fabregas a testa bassa
dopo l’umiliante 5-1 subito contro l’Olanda all’esordio mondiale;
sopra Sanchez festeggia il gol all’Australia
da fa comunque parte di grandi
club e può reggere anche la ribalta
dei Mondiali».
A rischiare il posto sarebbe in
particolare Xavi a beneicio di
Koke, ma la presenza in conferenza stampa di Fernando Torres
(«l’idea di un’altra sconitta non ci
passa nemmeno per la testa», dice
l’ex bambino d’oro) fa supporre
che potrebbe avvicendare Diego
Costa, mentre in difesa dovrebbe
essere confermato Piqué nonostante gli errori commessi contro
l’Olanda. Idem per Casillas fra i
pali.
«Bisogna accettare le critiche
dopo una sconitta come quella di
Salvador - dice ancora Del Bosque
- e lo facciamo così come ci siamo
presi gli elogi quando abbiamo
vinto i nostri trofei».
Contro una Spagna che sente di
dover giocare «quasi una inale»,
il Cile oppone una squadra, forgiata dal tecnico argentino Jorge
Sampaoli, che uno dei protagonisti del carosello olandese del 1974,
il difensore Wim Rijsbergen, paragona alla formazione in cui gio-
cava lui, per far capire la forza di
questa ‘Roja’ sudamericana.
«Vedo che il Cile, e non lo giudico solo dalla vittoria sull’Australia - dice l’olandese, qui da opinionista tecnico - cerca di interpretare il calcio come facevamo noi,
ovvero in modo ofensivo. E, come
noi, cerca sempre di ritrovarsi con
l’uomo più a centrocampo per fare subito il pressing quando perde
palla. Era un tattica rischiosa, ma
quanto ci divertivamo! E il Cile fa
lo stesso».
Nel 4-3-3 di Sampaoli, volendo
ORANGE
MARCATORI
Entusiasmo Olanda, contro l’Australia per gli ottavi
ROMA - L’Olanda per consolidare
il suo primato nel girone B dopo
il trionfo sulle (poco) furie rosse
spagnole; l’Australia per non salutare il Mondiale dopo solo due
partite. Motivazioni opposte dietro il match in programma oggi a
Porto Alegre con inizio alle 12 pm
ora di Toronto che rappresenta
già un primo bivio.
Gli uomini di Van Gaal hanno
impressionato al loro esordio, umiliando i campioni del mondo
con un 5-1 senza storia che li ha
imposti come una delle formazioni più in forma di questo Mondiale. Ora tutti gli occhi sono puntati
sugli Orange e anche Lionel Messi
ieri ha detto di aver visto in Olanda e Germania le squadre migliori
di questo inizio di torneo. Diicile
nascondersi. Euforia giustiicata
ma che un uomo d’esperienza come Robbie Van Persie, autore di
una doppietta contro la Spagna, sa
di dover tenere a bada.
«Sappiamo - ha detto - che contro la Spagna abbiamo ottenuto un
grandissimo risultato. Abbiamo
battuto la squadra che ha vinto
tutto quello che c’era da vincere negli ultimi sei anni. Ora però
afrontiamo una squadra con uno
stile di gioco completamente diverso, ma questo non mi preoccupa perché abbiamo un fantastico
staf tecnico che sa perfettamente
come preparare anche questa partita».
Lo stesso centravanti del Manchester United ha deinito la rete
contro gli iberici come una della
più belle della sua carriera.
«Sì, rivedendo l’azione posso
dire che è stato il gol più bello della mia carriera».
L’Australia potrebbe essere l’avversario adatto, più debole ma
certamente motivato, per misurare la voglia degli olandesi di fare
sul serio e di trovare anche contro
squadre tecnicamente meno dotate le giuste motivazioni. L’obbligo
di fare risultato è tutto dalla loro
un po’ esagerare, il centravanti
“alla Cruijf” lo fa Valdivia, mentre Diaz è un mediano che arretra
e dà una mano alla difesa per far
avanzare gli esterni bassi. Aranguiz e Vidal cercano continuamente d’inserirsi, mentre Alexis
Sanchez distribuisce pennellate
di classe.
Così, in una Rio de Janeiro ieri
interamente colorata di giallo e
verde e in delirio per la Seleçao
di casa, il “Maracanazo” stavolta
rischia di subirlo la Spagna, tornandosene subito a casa.
parte come dimostrano le quote dei bookmakers: una vittoria
degli australiani, infatti, è pagata
anche sedici volte la posta. Ecco
perché quella di oggi si presenta
come una prova del nove per gli
“arancioni”.
L’Australia arriva all’appuntamento dovendo fare i conti con
la tegola Franjic, l’esterno destro
inito fuori uso durante lo sfortunato esordio contro il Cile. Per lui
una lesione muscolare che lo ha
messo ko per tutto il resto del torneo. Ma potrà contare sulla maggioranza del tifo.
Dovrebbero essere circa 20.000,
infatti, i sostenitori australiani
contro i 5000 annunciati tra gli
olandesi.
Il ct Postecoglu chiederà una prova d’orgoglio ai Socceroos puntando ancora sui veterani
Cahill e Bresciano. A loro il compito di portare a casa un risultato
insperato per non dire subito bye
bye Mundial.
GRUPPO A
Camerun e Croazia sono già all’ultima spiaggia
ROMA - Sarà una sida da ultima
spiaggia quella di oggi, nell’inferno amazzonico di Manaus, tra la
Croazia e il Camerun, che hanno
perso entrambe la partita di esordio rispettivamente contro Brasile
e Messico. Chi perde tornerà a casa al termine della prima fase.
I croati partono favoriti, anche
perché la star dei “Leoni indomabili” Samuel Eto’o non dovrebbe
giocare. L’incontro si gioca alle
6 pm ora di Toronto nello stadio
che ha ospitato la vittoria dell’Italia contro l’Inghilterra. A confermare che la partita sarà decisiva un tweet di Fabrice Olinga,
giovanissimo attaccante del Zulte
Waregem: “Domani (oggi, ndr) ci
giochiamo la vita contro la Croazia e conta soltanto una vittoria.
I leoni indomabili sono più uniti
che mai”. Dello stesso parere il difensore croato Danijel Pranjic.
«Sarà una gara da dentro o
fuori per entrambe le squadre. I
perdenti faranno le valigie e torneranno a casa. Dobbiamo essere
pronti a tutto e giocare come se
fosse la nostra ultima partita».
La nazionale di Niko Kovac ci
tiene particolarmente a far bella igura dopo il diicile esordio
con il Brasile e le polemiche per
il rigore accordato ai verdeoro
dall’arbitro giapponese Nishimura. Un rigore per un fallo discutibile su Fred che ha completamente cambiato il corso della partita.
Toccherà alle tre star di Real,
Bayern e Wolfsburg (Luka Mo-
dric, Mario Mandzukic e Ivica
Olic) dimostrare che la Croazia
non ha rubato il suo nomignolo di
Brasile d’Europa. Conoscere con
precisione l’umore dei giocatori
croati però è da due giorni cosa
diicile se non impossibile: dopo
che i fotograi hanno “beccato” tre
di loro mentre facevano il bagno
nudi in piscina, la squadra si è
chiusa in silenzio stampa.
Contro il Messico, i “Leoni indomabili”, reduci da ben cinque
sconitte consecutive, non hanno
lasciato una grossa impressione.
E, contrariamente ai croati, sono
stati aiutati dall’arbitro, che ha
annullato non uno ma ben due
gol regolari a Giovani Dos Santos,
una delle star de “El Tri’. Contro
la Croazia, due fuoriclasse come
Moukandjo e Choupo-Moting,
dovranno essere decisamente più
ofensivi rispetto alla partita contro il Messico, cioè più ali che super-terzini.
Al comando
c’è sempre
Thomas Mueller
3 reti: Mueller (Germania)
2 reti: Benzema (Francia);
Neymar (Brasile); Robben e
Van Persie (Olanda).
1 rete: Messi (Argentina); Ibisevic (Bosnia); de Vrij (Olanda); Oscar (Brasile); Peralta (Messico); Xabi Alonso
(Spagna); Gutierrez, Armero
e Rodriguez (Colombia); Cavani (Uruguay); Campbell,
Urena e Duarte (Costa Rica);
Balotelli e Marchisio (Italia); Sturridge (Inghilterra);
Honda (Giappone); Wilfried
e Gervinho (Costa d’Avorio);
Enner Valencia (Ecuador);
Mehmedi e Seferovic (Svizzera); Hummels (Germania);
Dempsey e Brooks (Usa);
Ayew
(Ghana);
Feghouli (Alg); Fellaini e Mertens
(Belgio).
1 autorete: Kolasinac (Bosnia); Marcelo (Brasile); Valladares (Honduras).
MERCOLEDI 18 GIUGNO 2014 • CORRIERE CANADESE
12
MONDIALI
TECNICO ITALIANO
Giappone sconfitto, Nakata attacca Zac
TOKYO - Hidetoshi Nakata bacchetta il Giappone e il ct Alberto Zaccheroni dopo la sconitta
per 2-1 nella partita d’esordio contro la Costa d’Avorio di Gervinho.
L’ex star di Perugia, Roma e Parma, nonché ex capitano dei Blue
Samurai, non ha lesinato critiche
nei panni di commentatore della
tv pubblica Nhk: «Dobbiamo rilettere sul tipo di gioco che vogliamo produrre perché io non ho
ancora capito che tipo di stile di
gioco ci sta facendo portare avanti l’allenatore».
Eppure, appena pochi giorni prima dell’inizio del Mondiale in Brasile, Nakata, parlando con
l’Ansa, aveva espresso parole più
che positive per il lavoro del ct
romagnolo, meritevole di aver costruito «una squadra compatta, una buona squadra, soprattutto in
fase difensiva», con un attacco di
«giocatori che militano in Europa
e che stanno facendo molto bene.
Bisogna vedere la loro condizione nelle partite». Proprio la condizione generale è apparsa incerta: i reparti, ha ammesso Zac a ine gara, erano scollegati fra loro,
incapaci di organizzare una manovra continua dopo il vantaggio
del milanista Honda, ino al crollo sotto il doppio colpo di Wilfried Bony e Gervinho al 64’ e al 66’:
«Ci mancava la iducia nei passaggi, abbiamo bisogno di essere più
aggressivi».
Zaccheroni, che ha promesso
cambi di rilievo nel match di ve-
A ianco, Alberto Zaccheroni; sopra,
Hidetoshi Nakata con Andrea Pirlo
nerdì contro la Grecia per mantenere vive le speranze di passare agli ottavi, restando tuttavia iducioso: «L’allenatore è responsabile della sconitta. Ci dispiace non
esser riusciti a imporre il ritmo,
ma sono sicuro nel riscatto contro
la Grecia».
Il malcontento tra i giocatori è emerso subito: Honda, ad esempio, non fatto commenti a ine partita, mentre il capitano Ma-
koto Hasebe, sostituito a inizio secondo tempo, ha deinito la prova
«incolore».
«È stata una decisione del coach», ha tagliato corto, ma con la
sua uscita e l’entrata di Drogba, la
partita è girata a favore degli Elefanti.
Honda ha ammesso successivamente che la squadra non ha impostato il «gioco come è in grado di fare», lamentando carenze e
troppe incertezze. La soluzione è
una sola:
«La Grecia attaccherà perché
è stata sconitta dalla Colombia.
Non abbiamo altra opzione che ribattere con l’attacco», ha ammesso Shinji Kagawa, la star nipponica del Manchester United. «Per
quattro anni ci siamo concentrati sull’attacco - ha detto il portiere
Eiji Kawashima - Vogliamo mantenere il controllo della palla e
andare avanti, con tutte le nostre
qualità e capacità tecniche. Questo è il modo in cui giocheremo».
LA DELUSIONE
Portogallo, scatta il processo a Cristiano Ronaldo
ROMA - Se non siamo alla caduta
degli eroi è solo perché il protagonista ha tali e tanti trofei nel suo
palmares da potersi permettere
una stecca. Ma il calcio ha le sue
regole e non ammette pause, neanche se ti chiami Cristiano Ronaldo. E così capita che anche Cr7,
l’anti Messi, il campione del Real
Madrid, inisca nel tritacarne di
una sconitta che brucia.
Impalpabile la sua prestazione nel 4-0 subito dai lusitani per
mano della Germania, i giornali
non salvano neanche lui dal tra-
collo generale. Il simbolo di tanti
successi diventa subito l’emblema
della sconitta. Record lo mostra
impietosamente sulle gambe, accanto al titolo: “Disastro. Non c’è
salvatore che tenga per un crollo
del genere”. Il popolare A Bola titola “Senza piedi né testa”, con la
foto di Pepe che afronta a muso
duro Mueller, una follia che pagherà con l’espulsione. Lo stesso
giornale ospita le parole di Bento
che esclude rivoluzioni nella formazione che domenica afronterà
gli Stati Uniti, a parte quelle inevi-
tabili per gli infortuni di Coentrao
e Almeida e l’imminente squaliica di Pepe: “Cambiare tutto ora
sarebbe l’errore più grande che
potremmo fare. Abbiamo davanti
due partite. Dipende ancora da
noi raggiungere l’obiettivo degli
ottavi. La rabbia dei tifosi? Comprensibile”. “Bel servizio”, ironizza O Jogo, che sottolinea “non si
poteva iniziare peggio”. “Disciplina tattica e qualità tecniche” sono
stati le armi del successo tedesco,
scrive il giornale, “proprio quelle
di cui si faceva forte il Portogallo”.
PLAY-OFF
Oggi Latina-Cesena per la Serie A
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LATINA - Il sogno del Latina è a un passo.
Oggi al Francioni va in scena il ritorno della
inale dei play-of di B per la promozione in
Serie A e la formazione allenata da Roberto
Breda, dopo un campionato da rivelazione
(il primo nella storia della società nerazzurra nella serie cadetta) tenta il grande salto.
Si riparte dal 2-1 di Cesena di tre giorni fa.
I nerazzurri potranno contare sull’apporto di un’intera città. Quella di oggi, infatti,
sarà una partita storica, un giorno da ricordare, qualunque sia il risultato. Lo testimoniano i tanti tifosi, che già dalla serata
di venerdì scorso hanno formato lunghe
code davanti alla biglietteria dello stadio
Francioni nella speranza di riuscire ad acquistare il biglietto, tagliandi andati a ruba
in pochissimo tempo con il Francioni sold
out. Non ci sarà invece il maxischermo richiesto dall’amministrazione comunale.
L’imperativo per Jonathas (nella foto) e
compagni è vincere, per far diventare realtà
quello che a inizio stagione era un traguardo nemmeno immaginabile. I nerazzurri
dovranno fare a meno di Andrea Esposito
fermato per un turno dal giudice sportivo
mentre a centrocampo rientrerà Bruno.
Anche in Romagna però c’è una città rincorre un sogno: 18 mesi fa il Cesena era tecnicamente fallito, anzi a mister Bisoli era
già stato annunciato per telefono. Poi un
colpo di reni, Giorgio Lugaresi (iglio dello
storico presidente Edmeo) e un gruppo di
imprenditori hanno rilevato il club, lo stanno salvando e ora si giocano la Serie A.
Sarebbe la quinta promozione nella massima serie per la squadra bianconera. A
Latina dovrebbero essere circa 1500 i tifosi cesenati, le speranze sono tante anche
se sarà durissima contro i pontini battuti
2-1 nell’andata al Manuzzi. Ai bianconeri
basterebbe un pareggio per salire al piano
superiore. La città è addobbata di bandiere
di augurio, anche nel centrale corso Sozzi
sventola un grande stendardo bianconero
da palazzo Rognoni dove nel 1940 venne
fondato il club. Il Comune per oggi ha organizzato un maxi schermo ai giardini Savelli.
Il presidente Giorgio Lugaresi non andrà
a Latina, non segue mai la squadra in trasferta. Pierpaolo Bisoli, dal ritiro di Roma
ha subito spiegato che «in queste gare
occorre allentare la pressione, marcare
il livello emotivo. Sarà necessario anche
controllare la stanchezza, quattro gare in
dieci giorni dopo un campionato estenuante. Andiamo a caccia di un sogno anche
se sappiamo che sarà diicile contro una
squadra che può contare anche su due uomini d’area di grande rilievo. Ma noi ce la
giocheremo, sappiamo che con un pari saremmo in A, occorrerà fare molta attenzione e cercare assolutamente di metterli in
diicoltà». Mancherà Marco D’Alessandro
(lussazione a una spalla), l’uomo migliore
soprattutto considerando come dovrà essere giocata questa gara, ossia di rimessa:
«D’Alessandro - dice Bisoli - è stato l’emblema della nostra stagione, il suo ko è pesantissimo. Lui infatti sa essere devastante.
Noi però siamo pronti a sofrire e lo sappiamo fare». Il Cesena in trasferta in questa
stagione ha vinto nove volte, stabilendo il
proprio record in B: un ingrediente in più
per crederci.
Intanto la Lega Serie B si schiera a sostegno di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò italiani trattenuti in India.
Dirigenti, staf tecnico e giocatori di Latina
e Cesena si sono infatti prestati a indossare
il iocco giallo simbolo di solidarietà della
Marina. L’inno italiano nel pre partita sarà
ti eseguito dalla Banda della Marina Militare. La banda, nel pre gara, eseguirà anche
l’Inno del Battaglione San Marco. Si gioca
alle 2.45 pm ora di Toronto, arbitra il signor
Di Bello di Brindisi.
•
CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 18 GIUGNO 2014
13
MONDIALI
RIEPILOGO
Brasile e Messico appaiati in testa
Fordirections,
directions, hours,
For
hours,
communityinformation,
information, visit
community
visit
RosehavenHomes.com
RosehavenHomes.com
GRUPPO A
GRUPPO B
GRUPPO C
GRUPPO D
SQUADRA
P.
G V N P GF GS
SQUADRA
P.
G V N P GF GS
SQUADRA
G V N P GF GS
SQUADRA
P.
G V N P GF GS
BRASILE
MESSICO
CAMERUN
CROAZIA
4
4
0
0
1
1
1
1
OLANDA
CILE
AUSTRALIA
SPAGNA
3
3
0
0
1
1
1
1
COLOMBIA 3
COSTA D’AVORIO 3
GIAPPONE 0
GRECIA
0
1
1
1
1
COSTA RICA
ITALIA
INGHILTERRA
URUGUAY
3
3
O
0
1
1
1
1
1
1
0
0
1
1
0
0
0
0
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1
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1
1
5
3
1
1
1
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5
P.
1
1
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0
0
0
0
0
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0
1
1
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0
1
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0
O
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0
0
1
1
3
2
1
1
1
1
2
3
BRASILE - CROAZIA
3-1
MESSICO - CAMERUN
1-0
BRASILE - MESSICO
0-0
CAMERUN - CROATIA 18 giugno 6pm Cbc
CAMERUN - BRASILE 23 giugno 4pm Cbc/TLN
CROATIA - MESSICO 23 giugno 4pmCbc/TLN
SPAGNA - OLANDA
1-5
CILE - AUSTRALIA
3-1
AUSTRALIA - OLANDA 18 giugno 12:00 Cbc, Tln
SPAGNA - CILE
18 giugno 3pm Cbc, Tln
AUSTRALIA - SPAGNA 23 giugno 12:00 Cbc
OLANDA - CILE
23 giugno 12:00 Cbc
COLOMBIA - GRECIA
3-0
COSTA D'AV. - GIAPPONE
2-1
COLOMBIA - COSTA D'AV 19 giugno12:00 Cbc
GIAPPONE - GRECIA 19 giugno 6 pm Cbc, Tln
GIAPPONE - COLOMBIA 24 giugno 4 pm Cbc
GRECIA - COSTA D'AV. 24 giugno 4 pm Cbc
URUGUAY - COSTA RICA
1-3
INGHILTERRA - ITALIA
1-2
URUGUAY - INGHILTERRA 19 giugno 3 pm Cbc, Tln
ITALIA - COSTA RICA 20 giugno12:00 Cbc, Tln
ITALIA - URUGUAY
24 giugno12:00 Cbc, Tln
COSTA RICA - INGHILTERRA 24 giugno12:00 Cbc
GRUPPO E
GRUPPO F
GRUPPO G
GRUPPO H
SQUADRA
P.
G V N P GF GS
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FRANCIA - HONDURAS 3-0
SVIZZERA - FRANCIA 20 giugno 3 pm Cbc
HONDURAS - ECUADOR 20 giugno 6 pm Cbc
HONDURAS - SVIZZERA 25 giugno 4 pm Cbc
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ARGENTINA - BOSNIA
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ARGENTINA - IRAN
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NIGERIA - BOSNIA
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NIGERIA - ARGENTINA 25 giugno12:00 Cbc
BOSNIA - IRAN
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USA - PORTOGALLO 22 giugno 6 pm Cbc
USA - GERMANIA
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PORTOGALLO - GHANA 26 giugno 12:00 Cbc
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RUSSIA - COREA Ieri sera alle 6 pm Cbc, Tln
BELGIO - RUSSIA 22 giugno 12:00 Cbc, Tln
COREA - ALGERIA 22 giugno 3 pm Cbc
COREA - BELGIO 26 giugno 4 pm Cbc
ALGERIA - RUSSIA 26 giugno 4 pm Cbc
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aspettate da tempo per parlare con qualcuno che vi sta particolarmente a cuore. Siate
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22 MAR - 21 APR gli altri invece potrebbe esserci un periodo
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TORO
22 APR - 21 MAG
I single nati di lunedi e domenica avranno
buone occasioni di fare qualche buon nuovo
incontro : per alcuni poi saranno particolarmente interessanti e promettono bene.
Ponete attenzione a una persona tra i vostri
amici: nutre dei sentimenti per voi ma non
ha il coraggio di dichiararsi.
Con la prepotenza non otterrai risultati. Cerca di essere più dolce.Ti verrà in mente di
fuggire o di sottrarti a qualche cosa. Esitazioni.
GEMELLI Favoritissimi i contatti con qli amici. Nuo22 MAG - 21 GIU ve conoscenze interessanti. Una sorpresa,
possibile una notizia per un viaggio improvviso.
Non guardate i fallimenti degli altri: se avete
deciso per un progetto vostro tirate fuori tutte
le vostre energie e cretaività e lavorate, lavorate, lavorate. I progetti iniziati oggi potrebCANCRO bero darvi molte soddisfazioni. Una telefosi lascia attendere oltre il dovuto. Avete
22 GIU-21 LUG nata
due scelte: capire cosa è successo oppure
voltare pagina. Scegliete ma fatelo in fretta.
LEONE
22 LUG-21 AGO
Se siete intenzionati a chiedere un prestito
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possibili. Non abbiate timore di spendere il
tempo necessario per valutare la vostra situazione alla luce del prestito o del mutuo
che richiederete. Ottimi incontri in questo
periodo : solo sappiate bene selezionare tra
i vostri amici quelli sinceri da quelli pettegoli.
Gli amori segreti potrebbero venire alla luce:
Mercurio e Marte non sono proprio dalla
parte vostra.
Termina le cose che hai iniziato. Non essere
VERGINE pigro e metti a segno colpi importanti dando22 AGO-21 SETT ti da fare di più. Le persone straniere potranno giovarti. In serata potresti avere contatti
con preti o persone molto devote.
Nessun avvenimento importante o di rilievo oggi. Soddisfazioni in mattinata. Favoriti
eventuali chiarimenti da farsi sul lavoro o
nella vita sentimentale.
BILANCIA Non portate rancore. Il passato va archiviato
nitivamente. Una notizia inattesa potreb22 SET-21 OTT defi
be rinsaldare le vostre speranze. Abbiate
fiducia.
Non partire senza aver controlÌato l'auto.
Cautela nel traffico. Dedica questa giornata
al relax più totale, magari leggendo un buon
libro o guardando un buon film.
SCORPIONE C'è una persona che vi sta a cuore che oggi
22 OTT-21 NOV vi pensa davvero tanto: provate a passare
dove lavora o dove abita o dove frequenta
spesso e noterete qualcosa di strano.
Non rifiutare un'offerta di lavoro allettante.
Potresti pentirtene.
Se state pensando di acquistare casa o un
immobile prendete con cautela e la dovuta
SAGITTARIO prudenzxa eventuali proposte di mutuo o di
22 NOV-21 DIC prestito. Meglio ricorrere ad amici e parenti.
Siate più cordiali e cercate di costruire con
il vostro partner un rapporto nuovo: in fondo
cercate in due la stessa cosa.
Potendo scegliere sarà meglio trascorrere la
serata da soli evitando le compagnie noiose
e fugaci. Leggete un buon libro o cercate di
vedere qualche film interessante.
CAPRICORNO Non arretrate di fronte a qualche momenta22 DIC-21 GEN nea difficoltà: fate quello che state pensando
di fare e fatelo bene. L'impegno in questa
fase è quanto mai importante.
Tempi maturi per concretizzare un progetto
che vi sta a cuore. Ricordate però che solo lavorando sodo potrete portarlo avanti in modo
determinante e vederlo realizzare. Oggi è
ACQUARIO legittimo sognare ma anche...lavorare sodo.
22 GEN-21 FEB Fate attenzione alle persone poco oneste o
malintenzionate oggi. Chiudete bene le porte
di casa quando uscite e...le porte del cuore.
Buone notizie. Avanzamenti professionali.
Un amico sarà importante. Ottimo intuito.
Buone idee. Riuscirai a capire al volo le altre persone. Avete buone opportunità di fare
colpo sulle persone, anche di chi vi interessa
PESCI veramente. E' un periodo in cui vi sentite vivi
22 FEB-21 MAR e ben svegli. Anche se gli altri sembrano...
dormire.
CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 18 GIUGNO 2014
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Polcan Construction By Mail: 318 Erie Ave., Brantford, ON N3S 2H8 By Fax: (519) 512-0389
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Bar & Caffe, by Mail: 1240 St Clair Ave W, Toronto,
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Maple Terrazzo Marble & Tile Inc., by Mail: 16 Nixon
Road, Bolton, ON L7E 1K3, By Fax: (905) 857-6010
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minimum 5 years in Portuguese cuisine. Must
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Mail: 395 Evans Ave,
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Employer: Luso Canadian Masonry Ltd, by
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Bruno PODESTA
27 marzo 1928 - 14 giugno 2014
Dopo 55 anni di servizio al Signore, il diacono
Bruno Podesta si è spento serenamente all’età di
86 anni circondato dalla
sua amorevole famiglia.
Rimasto vedovo della sua amata moglie Nina, amato padre di Anna (Tony), Paul (Paula),
Laura (Sylvan) Michael e Teresa (Ettore) e devoto nonno di Peter,
Katrina, Nicholas, David, Mathieu, Anna-Lise, Sarah e Matthew. Sarà fortemente ricordato e mancherà tantissimo alla sua famiglia, agli amici alle tante persone che ha servito durante il suo ministero.
Nel 1956, dopo aver avuto una esperienza di
conversione, Bruno ha dedicato la sua vita al
servizio del Signore attraverso averi ministeri
nella Chiesa Cattolica. Dopo anni di onorato
servizio, lui venne chiamato per diventare un
diacono quando la Chiesa Cattolica instituì di
nuovo questo sacerdozio nel 1972. Bruno era
membro della classe di diaconi che prese gli
ordini nel 1978. Per 36 anni è stato un impegnato e attivo ministro per la gente della Alla Saint Catholic Church e un leader spirituale di molti italiani che vivevano nella greater
Toronto.
Bruno ha guidato gruppi di preghiera settimanali, ha visitato i malati, ha provveduto
al consiglio spirituale a ogni ora del giorno o
della notte, ha organizzato pellegrinaggi nella terra santa, in santuari locali, a eventi carismatici. Era un grande promotore della Grazia Divina, e incoraggiava la devozione a Maria e Giuseppe. Ha scritto articoli per giornali e riviste religiose e pubblicava un libretto
mensile in italiano che ha ispirato migliaia di
fedeli italiani.
Le visite saranno tenute domani giovedì 19
giugno alla All Saints Church al 1415 Royal
York Rd., 2-4 pm e 7-9 pm. La messa sarà celebrata alla All Saints Church venerdì 20 giugno alle 9.30. La sepoltura seguirà al Park
Lawn Cemetery, 2845 Bloor St. W. Amici e familiari sono invitati ad unirsi in una celebrazione al The Old Mill Restaurant, 21 Old Mill
Road dopo la sepoltura. Come espressione di
cordoglio le donazioni alla Share Life (www.
sharelife.org) saranno gentilmente gradite
dalla famiglia. Se si preferisce, potete inviare una donazione floreale alla Funeral Home,
2035 Weston Road.
Per favore guardate il Deacon Bruno’s Book
of Memories al www.wardfuneralhome.com
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stone, textile, and marble. Reference needed to
confirm applicants have commercial experience.
Employer: Innovative Content Solutions Inc., by
Mail: 900 Caledonia Road, suite 11&12, Toronto,
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St. West, Toronto,
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Sabato 14 giugno 2014
è scomparso serenamente il diacono
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Ss. Marco e Marcellino m.ri
compleanni
Paul McCartney - 1942 - Rafaella Carrà - 1943
Marcella Bella - 1952 - Isabella Rossellini - 1952
proverbio - "Troppa cortesia fan temere che
inganno vi sia"
accadde oggi: "é il 1918. L'asso dell'aviazione
italiana Francesco Baracca cade colpito a morte
sulle pendici del Montello. La sua fu una carriera
aerea da record per tutti i velivoli nemici che
riuscì ad abbattere.
MERCOLEDI 18 GIUGNO 2014 • CORRIERE CANADESE
16
SALUTE
NUTRIZIONE
UNIVERSITÀ DI FOGGIA
Dal pancione ai 2 anni, l’importanza del cibo
ROMA - Dal pancione di mamma
alla seconda candelina: i primi
mille giorni della nutrizione sono
fondamentali per la crescita del
bambino e, soprattutto, per gettare le basi della sua salute da adulto, prevenendo malattie quali
diabete e obesità.
A puntare i riflettori sulla questione ‘salute nel piatto’, già a
partire dell’età fetale, è il pediatra
Claudio Maffeis dell’Università
di Verona, in occasione del 70/o
Congresso italiano di pediatria.
«C’è una fase - spiega Maffeis - in
cui l’intervento nutrizionale è più
efficace: i primi 1000 giorni dal
concepimento, cioè vita intrauterina e primi due anni di vita. La
maturazione cerebrale dell’ipotalamo, vera centralina di regolazione del delicato equilibrio fame/
sazietà, avviene infatti in quel periodo».
Da qui, l’importanza di assicurare al feto flussi di nutrienti
adeguati ai fabbisogni, evitando
eccessi e difetti che “possono determinare effetti non solo nell’età
evolutiva ma nell’intera esistenza
dell’individuo».
Dunque, avverte l’esperto, “è
fondamentale che la donna incinta segua un’alimentazione equilibrata poiché un insufficiente
apporto di nutrienti può portare
al rischio che gli organi del feto si
sviluppino meno, con un maggior
rischio in età adulta di essere colpiti da diabete o malattie cardiovascolari”.
Nei primi due anni di vita, poi,
cruciale è l’attenzione alla quali-
tà dei cibi, poiché in questa fase
la sensibilità agli agenti tossici è
massima. Ma c’è un’altra regola
importante: nel piatto dei piccoli
va sempre rispettato il giusto dosaggio tra i vari nutrienti. È stato
infatti dimostrato, sottolinea il
pediatra, ''un eccesso di proteine,
sale e zuccheri semplici nella nutrizione dei bambini, soprattutto
dai 4-6 mesi in poi, e l’eccesso di
proteine favorisce il rischio di obesità”. Occhio anche al rapporto
tra carboidrati e grassi: «Nei primi due anni la quantità di grassi deve essere più elevata, fino
al 40% degli apporti totali, dal
momento che risultano basilari
per la formazione delle strutture
neurali». Va poi considerato un
altro aspetto fondamentale: «La
tendenza attuale ad abbandonare
precocemente gli alimenti specifici per l’infanzia a favore di alimenti confezionati non specifici
destinati agli adulti o a bambini
più grandi, è uno dei fattori che
richiede la massima attenzione e
desta preoccupazione. I prodotti
ad hoc per la prima infanzia rispondono infatti a criteri ben più
elevati di sicurezza e adeguatezza
nutrizionale in relazione ai primi
anni di vita».
Vero ‘toccasana’ è, però, il latte
materno: «Ha il giusto apporto di
proteine e nutrienti ed è sempre
indicato. Il consiglio - afferma
Maffeis - è dunque di non dare
mai latte vaccino ai bambini prima dei 12 mesi, e sarebbe preferibile non somministralo neanche
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ai bambini nel secondo anno di
vita quando la loro dieta non è
equilibrata, ovvero se il pediatra
riscontra un eccesso di proteine
animali e grassi saturi». Infine, un
‘no categorico’: «È sconsigliato lo
svezzamento precoce, prima del
quarto mese, poichè si espone il
bambino ad un’eccessiva quantità
di alimenti solidi, associati ad un
aumento del peso».
Proprio il tema dell’alimentazione dei ‘piccolissimi’ - come
‘arma’ di prevenzione contro varie patologie nella successiva età
adulta - sarà al centro di un tavolo con il ministero della Salute.
L’obiettivo, conclude Maffeis, “è
mettere a punto delle precise linee di indirizzo sulla nutrizione dei
bambini nei primi 1000 giorni”.
Scoperto il “glutine
amichevole”,
nuova speranza
per i celiaci
FOGGIA - Si è aperta una nuova speranza per migliorare la
qualità della vita dei celiaci:
un gruppo di ricercatori dell’università di Foggia ha messo a
punto un metodo scientiico
innovativo che consente di modiicare le proteine del glutine
nel frumento in modo che non
scatenino la reazione di intolleranza nelle persone afette da
celiachia. In questo modo, secondo quanto riferisce l’Università, gli alimenti oggi categoricamente vietati ai celiaci
saranno di fatto commestibili.
La scoperta, già brevettata in Italia e all'estero, è frutto della ricerca dei professori
Aldo Di Luccia e Carmen Lamacchia coadiuvati dalla ricercatrice del Cnr Carmela Gianfrani. Il metodo consente di ottenere Gluten Friendly (glutine amichevole), ovvero glutine non più dannoso per il celiaco per tutte quelle farine destinate alla preparazione di pasta e prodotti da forno comunemente ottenuti dal frumento. Il metodo utilizzato induce
nelle proteine del glutine cambiamenti tali da interrompere
la catena di combinazioni chimiche che, innescate dopo l’ingerimento di determinati alimenti che contengono appunto
il glutine, causano la cosiddetta
intolleranza.
Disturbi, malattie
e problemi da collera
no stato di collera più grave causa le seguenti conseguenze: * disturbi e disordini psicologici da collera; * malattie isiche
da collera; * problemi del comportamento da
collera, personali e sociali.
Disturbi e disordini da collera
Un disturbo da collera consiste, per lo più
di uno stato di collera limitato e controllato,
leggero o moderato, breve o transitorio, con
sintomi, quasi esclusivamente psicologici. Si
veriica in persone poco irritabili ed irascibili, quando incontrano qualche causa determinante non troppo intensa, seria o grave. Oppure in persone calme e tranquille, quando
incontrano cause più gravi. I sintomi più comuni sono irritazione, frustrazione, risentimento e collera.
Un disordine da collera consiste di uno
stato di collera più grave (rabbia), con sintomi psicologici, ma anche con sintomi riguardanti il corpo ed il comportamento.
Un disordine, di solito,accade in persone
molto irascibili, quando incontrano eventi e
circostanze più gravi.
Malattie fisiche da collera
Una malattia dell’organismo da collera
può essere acuta o cronica.
* Una malattia è acuta, quando un individuo molto irritabile incontra, improvvisamente, una causa molto seria. In questi casi, una forte rabbia può causare grave eccitazione e danni al funzionamento di vari organi. Possono esistere, quindi, varie malattie acute del corpo causate dalla collera. I casi più
comuni e più gravi avvengono, quando un attacco di rabbia fa aumentare il ritmo del cuore e la pressione del sangue, causando un infarto cardiaco o un ictus cerebrale.
* Una malattia cronica del corpo avviene
quando una persona mantiene la rabbia repressa dentro di sè per lungo tempo. Questo
processo causa molta tensione muscolare. Una tensione prolungata dei muscoli usati nei
vari movimenti, può causare dolori al collo,
schiena o arti e a volte una vera malattia ibromuscolare (ibromialgia).
La tensione continua dei muscoli interni,
(specialmente delle arterie, bronchi o sistema gastro-intestinale) può causare malattie
cardiovascolari, malattie respiratorie, dolori
addominali e vari disturbi o malattie del sistema digestivo.
Problemi da collera
I problemi da collera avvengono quando
uno stato di collera si manifesta all’esterno,
in modo mal controllato, causando disfunzioni del comportamento personale o sociale.
Gli aspetti più importanti di questi problemi sono:
* numerosi, perché le cause sono tante e
di vario tipo;
* la durata può essere: breve, lunga, continua, intermittente;
* la gravità può essere lieve, moderata,
grave e a volte gravissima perché può causare danni molto seri e gravi alla salute e molti altri aspetti della vita del soferente e di altre persone.
La gravità dipende dall’intensità dei fattori predisponenti, dal tipo delle cause determinanti, dalla gravità dello stato di collera,
ma più importante di tutto, dal modo come una persona riesce a controllare la propria collera: minore il controllo, maggiore la gravità.
Tipi di problemi del comportamento
personale e sociale
Comportamento personale
* problema lieve e breve: persona poco
irritabile; cause lievi; collera leggera; buon
controllo; manifestazioni: eccitazione, nervosismo, parolacce, imprecazioni, bestemmie, ecc.;
* problema grave: persona irascibile; cause più serie; ira e rabbia; auto-controllo minimo; manifestazioni: disturbi del corpo e del
modo di agire (calci e pugni a pareti), ecc.;
* problema gravissimo: persona molto agitata; cause molto serie; furia e violenza; controllo zero; manifestazioni: malattie del corpo e violenza isica con risultati dannosi;
Comportamento sociale
* problema lieve: discussioni animate o
diverbi verbali, piuttosto leggeri e transitori
con altre persone;
* problema grave: bisticcio verbale e minacce; odio e vendetta; lite con colluttazioni isiche;
* problema gravissimo: atti violenti o brutali con possibili danni enormi a sè stessi, altre persone o cose.
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