Immobile e i mondiali:
«Sogno di seguire
le orme di Schillaci»
Allarme razzismo, coro contro Balotelli a Coverciano. A pag. 11
Il nuovo
ITALIAN COMMUNITY DAILY NEWSPAPER
$1.00 Più tasse nella Gta (prezzo più alto fuori) ■ Anno 02 ■ N. 97
Giovedi 22 Maggio 2014
www.corriere.com
«Immigrazione, Kenney ha paralizzato il sistema»
I cambiamenti apportati dal ministro hanno messo in ginocchio i meccanismi che regolavano il settore in Canada
Mario Cagnetta
TORONTO - Un’ecatombe è stata
quella di Jason Kenney e di Chris
Alexander nei confronti dell’immigrazione canadese. Non sono
opinionisti a dirlo ma professori
universitari e diversi rapporti redatti da Fondazioni indipendenti che hanno passato sotto la lente tutte le riforme introdotte dal
2008 a oggi che hanno letteralmente rivoluzionato il sistema di
canadese togliendo la parola “accoglienza” guadagnata dal Canada
dopo anni di politiche migratorie.
f SEGUE A PAGINA 3
LE ELEZIONI
Europee, scatta
il rush finale
Francesca Chiri
ROMA - Lo spread irrompe nella campagna elettorale e, ad una
manciata di giorni dal voto per le
europee, l’andamento del barometro della fiducia dei mercati sulle
prospettive dell’Italia non pare un
bel segnale per nessuno. Né per il
Pd né per il M5s la cui vittoria potrebbe essere all’origine dei timori delle piazze finanziarie.
Vladimir Putin insieme al presidente cinese Xi Jinping
Gas, storico accordo Russia-Cina
Il patto siglato da Mosca e Pechino ha un valore superiore ai 400 miliardi di dollari
f ARTICOLO A PAGINA 8
f SEGUE A PAG. 6
ONTARIO
CICLISMO
Michael Rogers:
impresa al Giro
f ARTICOLI A PAG. 13
GRANDE GUERRA
Queen’s Park, scontro sul settore auto
I liberali propongono il sostegno pubblico, i conservatori puntano al taglio delle tasse alle industrie
TORONTO - Scontro tra liberali e
conservatori provinciali sul settore automobilistico in vista del voto del 12 giugno. Ieri la premier uscente Kathleen Wynne ha proposto il rilancio del sostegno pubblico con una ingente «iniezione di denaro», mentre Tim Hudak ha rilanciato l’idea di abbassare
le tasse alle industrie per fare aumentare gli investimenti.
In marcia a piedi
da Londra a Trieste
f ARTICOLI PAG. 10
PENSIERINI QUOTIDIANI
f A PAG. 10
f ARTICOLO A PAG. 2
In CO-OPERATION
with
CANADA’S ITALIAN LANGUAGE DAILY
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GIOVEDI 22 MAGGIO 2014 • CORRIERE CANADESE
2
CANADA
VERSO IL VOTO
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ba ag
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I liberali vogliono
spingere per nuovi
stanziamenti,
i conservatori
premono per
abbassare il regime
fiscale alle industrie
TORONTO - Il braccio di ferro
elettorale si sposta prepotentemente sul settore automobilistico. Ieri i liberali e i conservatori
hanno presentato i rispettivi piani
per rafforzare il comparto economico che sta vivendo un momento di crisi nel Sud dell’Ontario. E
dalle strategie che sono state proposte si intuisce come l’esito del
voto del prossimo 12 giugno avrà
delle pesanti conseguenze in tutto
il settore automobilistico. La premier uscente Kathleen Wynne ha
sottolineato come, a suo avviso,
l’unico modo per fare ripartire il
settore garantendo crescita e sviluppo sia quello di portare avanti un piano di incentivi che preveda importanti «iniezioni di denaro» nelle industrie automobilistiche, con «l’obiettivo di stimolare
il settore».
La leader liberale ha mandato
Kathleen Wynne e Tim Hudak
il suo messaggio durante un tour
organizzato allo stabilimento della Omega Tool Corporation di
Windsor.
«È evidente che i liberali e i
conservatori hanno due approcci all’opposto per assicurare una nuova crescita economica della Provincia e adesso è giunto il
momento che siano gli elettori a
scegliere». I liberali continuano
a puntare sugli aiuti del settore
pubblico a quello privato, un piano questo che è stato già delineato nel loro Jobs and Prosperity
Fund (stanziamento di 2,5 miliardi di dollari nell’arco dei prossimi
dieci anni.
WEB
IL GOVERNO
v
OTTAWA - Un viaggio di Joe Oliver a Parigi andata e ritorno in due giorni a bordo di
un jet Vip Challenger al costo di 52mila dollari. È quanto hanno dovuto spendere i contribuenti, stando ai documenti governativi
presentati in parlamento nei quali vengono
messi in luce i costi sostenuti per permettere ai ministri di utilizzare questi jet per gli
spostamenti. Nell’ottobre del 2011, poco dopo aver assunto l’incarico di ministro delle Risorse naturali, Oliver e altri tre funzionari governativi viaggiarono nella capitale
francese utilizzando il Vip Challenger, totalizzando una spesa di 51.903 dollari. In questi due giorni Oliver viaggiò anche a Londra
per tenere un discorso alla London School
of Economics, oltre che per incontrarsi con
alcuni esponenti del governo inglese.
Sempre secondo i documenti presentati alla House of Commons, il primo ministro Stephen Harper utilizzò il servizio Vip
Challenger per ben 113 viaggi dall’aprile
«Nel 2013 - ha aggiunto la premier uscente - abbiamo garantito uno stanziamento di 70,9 milioni di dollari allo stabilimento della Ford di Oakville, e questo ci ha
permesso di salvare 2.800 posti di
lavoro.
I conservatori di Tim Hudak
non farebbero altro che distrugge-
re il settore automobilistico della
nostra Provincia». Parole che ovviamente sono state rispedite al
mittente dagli esponenti del Progressive Conservative, che invece
giudicano «fallimentari e sorpassate» le strategie dei liberali. Hudak, in visita allo stabilimento della Horizon Plastics a Cobourg, ha
ribadito la necessità di portare avanti un progressivo abbassamento delle imposte per dare fiato alla
ripresa occupazionale e per sostenere la necessaria crescita dell’intera economia provinciale. Hudak
ha poi puntato il dito contro l’aumento dei costi dell’energia. «Con
McGuinty e la Wynne abbiamo visto la crescita di questi costi: prima o poi le industrie chiuderanno
per trasferirsi negli Stati Uniti».
Una posizione alla quale ha fatto
eco in giornata quella di un altro
parlamentare conservatore.
«Dobbiamo mettere fine - ha
dichiarato Monte McNaughton,
deputato uscente del distretto di Middlesex-Kent-Lambton a questi aiuti pubblici da 2,5 miliardi di dollari». Secondo l’esponente conservatore, l’unica via
da imboccare per salvare il settore è quella degli sgravi fiscali e
dell’abbassamento delle tasse alle
industrie: questo produrrebbe un
aumento degli investimenti, della competitività e, di conseguenza, la difesa e la crescita dei posti
di lavoro. «Il nostro piano può garantire questi risultati».
$5
2011 al febbraio del 2014, ad un costo approssimativo per i contribuenti di 1,8 milioni di dollari. Nelle spese documentato
sono sottolineati anche i viaggi di numerosi esponenti di governo, tra i quali Peter
MacKay, Leona Aglukkaq e John Baird.
F
v
OTTAWA - I video pubblicitari che Facebook ha introdotto negli Usa a marzo stanno per sbarcare in altri 7 Paesi tra cui il Canada: in Europa toccherà il mese prossimo
a Francia, Germania, Regno Unito ma non
ancora all’Italia. Lo conferma la piattaforma
ai media stranieri. Si tratta di spot di 15 secondi che compariranno nel lusso di notizie degli utenti e che partiranno in automatico, senza suoni attivati a meno che non vi
si cliccherà sopra.
Oltre ai tre Paesi europei, la piattaforma
debutterà il prossimo mese - il via ai Mondiali di Calcio non è casuale - anche in Brasile, Giappone e Australia.
L’84% del miliardo e 300 mila utenti di
Facebook si trova al di fuori del Nord America: in Brasile gli utenti attivi al mese sono 87 milioni, in Gran Bretagna 34 milioni.
Il servizio di video pubblicitari è stato
lanciato da poco in forma di test negli Sta-
pubb
ti Uniti, aperto ad un piccolo gruppo di inserzionisti, fra i quali il network televisivo
Nbc.
Facebook ha afermato che i risultati di
questa fase iniziale sono stati buoni senza
però rilasciare cifre sulla piattaforma.
CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 22 MAGGIO 2014
3
CANADA
IL MINISTRO
La rivoluzione di Kenney che ha distrutto l’immigrazione
(segue dalla prima)
«Venire in Canada è diventato molto più difficile rispetto a 10
anni fa - ha detto la professoressa
Naomi Aboim curatrice del rapporto assieme a Karen Cohl del
rapporto Shaping the future: Canada’s rapidly changing immigration policies” patrocinato dalla
Fondazione Maytree - E possiamo
dire che a causa di queste politiche sono venuti meno alcuni principi democratici e di accoglienza
che hanno sempre contraddistinto la storia di questo Paese».
(Sotto, potete leggere l’intervista completa alla docente che tra
l’altro è anche adjunct professor
and Chair of the Policy Forum at
the School of Policy Studies della Queens University di Ottawa).
Qui invece troverete buona parte
delle misure approvate dai ministri Kenney e Alexander che, contrariamente a quanto sostenuto
dal primo davanti alla comunità
italiana la settimana scorsa, hanno reso molto più difficile l’arrivo non soltanto degli italiani ma
di tutti i lavoratori stranieri in terra canadese.
Dai criteri linguistici diventati più severi, alle domande respinte per via dei cambiamenti di programma, alle regole più
ristrette per diventare cittadini fino ai ricongiungimenti familiari per far venire in Canada
la propria famiglia prima sospesi e ora regolamentati da un tetto.
I cambiamenti: dal 2008 al 2014
il governo federale, secondo quanto dice il rapporto, ha cambiato
l’approccio nei confronti dell’immigrazione sotto tre livelli di immigrazione (per motivi economici, ricongiungimento familiare e
per scopi umanitari) ma anche reso più difficile diventare cittadini
canadesi, entrare in Canada come
lavoratori temporanei, come studenti internazionali o come semplici visitatori. Ma non solo: il governo ha anche cambiato il modo
di riformare il sistema dell’immigrazione dando molto più potere
ai ministeri.
Leggi e regolamenti: questi sono stati i due strumenti principalmente utilizzati da Kenney per arrogarsi il diritto di decidere senza consultare le opposizioni, e
tutti gli altri soggetti a vario titolo coinvolti nelle politiche migratorie canadesi.
Il passaggio chiave è stato quando il Budget bill del 2008 e il Budget Implementation Act del 2012
hanno di fatto emendato l’Immigration e il Refugee Protection
Act. Grazie a questa mossa è stato possibile dare molto più potere ai ministeri e portare a termine
il proprio disegno politico. “Attraverso questo strumento, - è scritto nel rapporto - il Ministero della Cittadinanza, all’immigrazione e al Multiculturalismo si sono
riservati il diritto di creare nuovi
programmi e categorie per nuovi immigrati, fissare anche retroattivamente le quote e le priorità, eliminare le domande per le
permanent residence e per i permessi temporanei e imporre delle condizioni più dure ai datori di
lavoro”. Chissà a quali categorie
allude il ministro Kenney quando parla di condizioni più favorevoli per gli italiani? Come scriveva il Manzoni, “ai posteri l’ardua
sentenza”, noi nel frattempo elenchiamo le misure approvate che,
sempre secondo il rapporto, “hanno avuto delle conseguenze negative per gli immigrati e per la reputazione del Canada a livello internazionale”.
Il 2008: cominciamo dagli inizi.
L’emendamento del 2008 Budget
Bill ha dato al ministro la possibilità di dare delle istruzioni ministeriali ai funzionari dell’immigrazione. Sempre nel 2008 è stata creata la Canadian Experience Class, un programma che permette ad alcuni studenti stranieri
e a dei lavoratori stranieri ad alto valore aggiunto di poter diventare cittadini permanenti. Il 2009
si rivela un anno importante per
il programma dei rifugiati ma non
si registrano significativi cambiamenti.
Il 2010: in quell’anno arrivano i
primi cambiamenti riguardanti il
flusso degli emigranti per motivi
economici: in parole povere, viene alzato il tetto dei fondi necessari per qualificarsi come investitori immigrati, vengono imposti dei
test di inglese per chi faceva domanda come “permanent residence” sotto il Federal Skilled Worker
Program e la Canadian Experience Class e viene messo un tetto al
numero dei Federal Skilled Worker che possono diventare permanent resident. Il governo ha poi
introdotto dei criteri più rigorosi per diventare cittadini canadesi
che prevedono un livello minimo
di idoneità e cinque anni di attesa
prima che un coniuge possa sponsorizzare il proprio congiunto.
Il 2011: è l’anno della svolta, ma in
senso negativo. Gli interventi infatti riguardano tutti e tre i flussi:
cittadinanza, lavoro temporaneo, i consulenti per l’immigrazione e i fondi. Viene posto un tet-
I continui cambiamenti alle
permanent residence,
ai permessi temporanei, ai
ricongiungimenti familiari e
alla cittadinanza hanno
di fatto trasformato i criteri
di accoglienza del Paese
nei confronti degli stranieri
che ora non si sentono più
sicuri di venire in Canada
to alle domande per il Federal Immigrant Investor Program e vengono ridotte ulteriormente le domande per i Federal Skilled Worker. Viene poi bloccato l’Entrepreneur Program. Una moratoria viene decisa per la sponsorizzazione dei genitori e dei nonni e viene
anche creata una “super visa” per
favorire il loro ingresso in Canada
come visitatori.
Il 2012: nella prima metà del 2012
vengono restituite tutte le domande precedenti al febbraio del 2008
nel Federal Skilled Worker Program (oltre 100mila, ndr) e vengono rispedite al mittente anche quelle inviate dal 1˚ luglio del
2012 in poi per il Federal Skilled
Worker Application e per l’Immigrant Investor Program. I test di
lingua inglese vengono resi obbligatori anche per i lavoratori meno
qualificati. E vengono anche cambiati e resi più duri i test di inglese per le altre categorie economi-
che. Quando Kenney nega davanti alla comunità italiana in Canada che i test di inglese siano cambiati, chissà a cosa e a chi si riferisce? “Ai posteri nuovamente l'ardua sentenza”...
Il 2013: anche il 2013 vede cambiare nuovamente le regole. Per
quanto riguarda il Federal Skilled Worker program viene diramata una lista delle professioni
accettate, oltre a rendere ancora più duro il test di inglese. L’accesso al programma per i lavoratori temporanei diventa molto più
difficile e viene anche introdotto
un tetto di quattro anni per tutti
i lavoratori temporanei con regolare permesso. Senza dimenticare che non viene più considerata
la conoscenza di una lingua diversa dall’inglese e dal francese. Ciò
provocherà nei mesi successivi
diversi problemi soprattutto ai ristoranti e ai bar.
Il 2014: il programma per il ricon-
NAOMI ALBOIM
«Troppi cambiamenti:
sistema inaffidabile»
TORONTO - «Venire in Canada è diventato molto
più complicato rispetto al passato». La professoressa della Queen’s University di Kingston Naomi Alboim ha pochi dubbi riguardo alla politica dei conservatori dal 2008 a oggi: mai come ora infatti il Canada ha chiuso le porte agli immigrati provenienti
da ogni parte del mondo, non soltanto dall’Italia.
Professoressa era più facile o più difficile venire in Canada per lavorare dieci anni fa?
«Dal mio punto di vista non ci sono dubbi: oggi è
molto più complicato».
A cosa si riferisce in particolare?
«Penso alle permanent residence in tutte le categorie con i criteri che sono cambiati nel corso degli
anni».
E riguardo ai lavoratori temporanei?
«Questi ultimi sono aumentati in maniera davvero drammatica. Tutti i dati in nostro possesso ci
dicono questo confermando la sensazione che si
voglia considerare l’immigrazione come una misura utile nel breve periodo per tamponare esigenze
temporanee e non come una politica a lungo termine».
Il Canada secondo lei è ancora un Paese che
accoglie gli immigrati?
«Quando la gente deve decidere in quale Paese
vuole andare, ha delle opzioni a disposizione. Lavoratori specializzati sono richiesti ovunque, in tutto
il mondo. Quello che a loro interessa è la stabilità.
Qui in Canada, le regole cambiano continuamente
e la gente non è più sicura soprattutto se ora il governo si arroga il diritto di cambiare le regole dopo
che la loro domanda è stata inviata. Qui il ministero
ha la capacità di cambiare quando vuole senza consultazioni o passaggi intermedi. E quindi la gente
da ogni parte del mondo può arrivare alla conclusione che in Canada non valga la pena di rischiare».
Qual è il problema?
«Il problema è che in altri Paesi i lavoratori possono trovare delle regole trasparenti, coerenti che
possono spingere la loro scelta. L’emendamento del
2008 all’Immigration act ha di fatto permesso di
rimandare indietro le domande per la permanent
residence, di cambiare i criteri dando al ministero
un potere decisionale molto ampio anche in materia di cambiamento di programmi di immigrazione
e di moratorie. Questo non soltanto ha portato a
un indebolimento delle regole democratiche ma ha
anche portato a una mancanza di consistenza e di
prevedibilità».
60 Giorni
giungimento familiare viene riaperto ma con un tetto e con parametri molto più ristretti per chi
ne fa richiesta. Il governo annuncia la Express Entry per il 2015, una misura nuova che dovrebbe
regolamentare gli ingressi legati e riempire così i posti di lavoro lasciati scoperti dalla manodopera canadese. Ritornano i tetti
per le altre categorie economiche
per i lavoratori che fanno richiesta di permesso permanente. Nel
febbraio di quest’anno viene cancellato l’Investor & Entrepreneur
Immigration Program e le domande, 66mila, vengono rimborsate.
Alexander introduce nuove regole che rendono più complicato
l’ottenimento della cittadinanza.
Scoppia il caso legato al TFWP: il
sistema fa acqua dappertutto e soprattutto si scopre che alcuni datori di lavoro licenziano i canadesi per assumere gli immigrati.
Ciò porta Kenney a bloccare le
domande di permesso nel settore
della ristorazione, persino quelle
in fase di valutazione. Le categorie colpite insorgono e il ministro
replica assicurando che una risposta arriverà nelle prossime settimane. Intanto i ristoranti sono in
crisi e temono danni con l’estate
in arrivo. E la frase del Manzoni
“ai posteri l’ardua sentenza” tanto cara a Kenney rischia per loro
di trasformarsi in un vicolo cieco
dal quale sembra sempre più difficile uscirne.
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GIOVEDI 22 MAGGIO 2014 • CORRIERE CANADESE
4
I FATTI DEL GIORNO
BRAMPTON
Un rapporto
per combattere
il traffico
nella GTA
Raccolte fondi, bufera sul sindaco Fennell
TORONTO - Nell’occhio del ciclone questa volta ci è finita il sindaco di Brampton Susan Fennell.
A rivelare che dell’1,7 milione di
dollari raccolti in due anni dal primo cittadino solo il 25 per cento è
andato alle organizzazioni comunitarie per le quali i fondi erano
stati raccolti, è Stepping out for
Brampton Inc.
I numeri, nero su bianco, sono
emersi dall’ultimo bilancio stilato dalla organizzazione senza scopo di lucro creata nel 2011 per realizzare il gala annuale privato e
il torneo di golf del sindaco che
vengono presentati come raccolte fondi per gruppi comunitari locali. «Questo è completamente
sbagliato - ha commentato Danny Del Medico, proprietario di una agenzia immobiliare di Brampton che ha pagato mille dollari per
due biglietti per partecipare al gala nel 2008 - non sapevo che alle organizzazioni comunitarie sarebbe andato così poco, solo il 25
per cento».
Una percentuale molto bassa
che non regge ad esempio il confronto con la United Way Canada
che, stando ai dati presenti sul suo
sito web, devolve l’85 per cento di
ogni dollaro.
Gli eventi organizzati dal sindaco di Brampton Fennell (il gala
che si è tenuto la prima volta nel
2005 e il torneo di golf pochi anni prima) non sono registrati come enti di beneicenza e pertanto non possono rilasciare ricevute da scaricare quando si compila la dichiarazione dei redditi. Ad
acquistare i biglietti messi in vendita per partecipare agli eventi organizzati dalla Fennell sono stati imprenditori, rappresentanti aziendali, il comune di Brampton,
Il sindaco di Brampton Susan Fennell durante una festa
la polizia di Peel, il Peel police board e la Region of Peel. Constatare che il personale del comune di
Brampton ha partecipato a que-
sti eventi in gran numero fa arrabbiare Del Medico: «A questi gala
c’erano dozzine di impiegati della
città. Chi ha pagato i loro biglietti?
Penso proprio i contribuenti. Ho
pagato anch’io per loro».
Nel 2012 oltre 63mila dollari sono stati spesi dalla città di Brampton, la Region of Peel e il Peel police Services Board, del quale la
Fennell è la vicepresidente, per
acquistare i biglietti ma la Fennell, interpellata in proposito, non
ha risposto alla domanda circa la
somma di denaro sborsata per i
suoi eventi.
Dal bilancio appare che complessivamente, nel 2012 e nel 2013,
sono stati raccolti $1,710,106 dei
quali $442.005 sono stati distribuiti alle associazioni comunitarie:
circa 18mila dollari sono andati al
Mayor Susan Fennell’s Community Spirit Team che è amministrato dallo stesso consiglio che decide a quali gruppi andrà il denaro
raccolto.
CRONACA NERA
Incidente a catena sulla 27, un morto e tre feriti
TORONTO - Un uomo di 44 anni è morto in un incidente stradale avvenuto sulla autostrada
27 all’altezza della autostrada
409 ad Etobicoke. L’incidente
ha coinvolto sei veicoli e secondo la polizia è stato causato da
un uomo di 61 anni alla guida di
una Ford Escape che ha colpito
una Mazda Protegè causando un
tamponamento a catena. A perdere la vita è stato il conducente
della Mazda mentre gli altri tre
automobilisti hanno riportato
ferite di vario genere. Chiunque
abbia informazioni utili alle indagini può contattare la polizia
al 416-808-1900 o Crime Stoppers al 416-222-8477.
¬ Sono state aggravate le accuse contro Karen Fyfe, 31 anni, di
Oshawa che il 10 maggio ha investito con la sua auto un uomo di
28 anni ed è fuggita. Il giovane,
ricoverato in ospedale in condizioni disperate, è deceduto: la
Fyfe deve ora rispondere di guida
pericolosa che ha causato morte e
omissione di soccorso. L’incidente è avvenuto nelle vicinanze di
Kensington Market all’incrocio
di Dundas Street West e Augusta
Avenue. L’accusata comparirà in
tribunale il 16 giugno.
¬ L’Ontario Provincial Police ha
catturato Cale David Presnail dopo che l’uomo, che sta scontando
una condanna all’ergastolo per
omicidio di secondo grado nel
carcere di minima sicurezza Collins Bay Institution di Kingston, è
fuggito. Presnail non ha opposto
resistenza agli agenti che lo hanno tratto in arresto e riportato
in carcere dove sta scontando la
condanna per un omicidio avvenuto nel 1998. L’Opp ha affermato
che è stato grazie alla telefonata
di un residente che la polizia è riuscita a scovare il fuggitivo e ad
assicurarlo alla giustizia.
TORONTO - ‘The Western
GTA MOVE Taskforce’ ha reso pubblico un rapporto contenete 28 raccomandazioni
su come risolvere i problemi
di traffico che attanagliano la
Greater Toronto Area.
Per risolvere il problema, si legge nel documento
‘Unlocking Our Gridlock Together: A Citizens Report on
Transit’, occorre che i vari livelli di governo e Metrolinx si
impegnino a mettere in pratica idee valide per risolvere il problema del traffico sulle strade. Una delle raccomandazioni invita la provincia a creare in particolare un
“fondo a lungo termine per
i progetti di trasporto urbano di massa”. Secondo il rapporto il governo federale dovrebbe “contribuire con tutto il ricavato dalle entrate fiscali della benzina per affrontare i problemi di transito come parte di una strategia nazionale sul trasporto”. Secondo dati recenti è stato calcolato che in Ontario il tempo
che i residenti hanno trascorso sulle strade, tra il 1994 e il
2010, è salito del 12 per cento
passando da una media di 47.1
minuti a 53.5 minuti. Numeri,
che però diventano ancora più
elevati se si prende in considerazione Toronto: i residenti
di Toronto trascorrono in media al volante 65.6 minuti ogni
giorno, il tempo più lungo di
ogni altra provincia. Al secondo posto si è classificata Oshawa con 63.6 minuti, al terzo Barrie con 59.2.
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Redazione: Corriere Canadese
Italia, nr 86 Via Maria, 03100 Frosinone.
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Toronto, On, M6B 4J3
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L'On. Joe Volpe, Presidente
Francesco Veronesi, Direttore
Nicola Sparano, Vice-Direttore
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287 Bridgeland Ave.
Toronto, On,
M6A 1Z6
CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 22 MAGGIO 2014
5
OPINIONI
IL FONDO
Kenney, il Corriere, e la museruola “culturalmente compatibile”
Francesco Veronesi
Z
ittire il dissenso. Allontanare le voci scomode, mettere
la museruola a quella parte della stampa che osa sidare le verità assolute del governo, minacciando azioni legali, indicando articoli di cronaca come “non veritieri, frutto di presunzione e prevenzione politica”. Tutte queste
sono strategie di chi, agli occhi di
chi fa questo mestiere da tanti anni, si sente in difficoltà. Venerdì
scorso tre ministri federali si sono
scomodati per prendere parte a una conferenza stampa organizzata per - era stato annunciato - fornire update sullo stato dell’immigrazione in Canada degli italiani.
L’evento invece si è trasformato dall’inizio alla fine a un attacco
di bassissimo livello contro il Corriere Canadese e la sua inchiesta
sull’immigrazione. Il nostro giornale è stato tacciato di aver scritto
“falsità e menzogne”, di aver manomesso i dati forniti dal governo
stesso, di aver ingigantito un fenomeno del tutto marginale.
Contro questo governo non può
esserci contraddittorio, non esiste
il diritto di replica. Anche i numeri, la matematica, le statistiche nude e crude quando sono scomode
possono essere stravolte, manomesse, modificate a proprio piacimento. Basta il messaggio - «noi
abbiamo favorito l’immigrazione dall’Italia» - ripetuto all’infinito, sino alla nausea, tutto ciò che
lo contraddice è solo «spazzatura
giornalistica».
Poi però ci sono i fatti a cui noi
«giornalisti che sguazzano nella
spazzatura» siamo costretti ad aggrapparci, per non essere travolti da questa fiumana di illazioni
e caricature propagandistiche di
stampo ministeriale.
Ecco allora che siamo costretti
a riportare come Kenney nell’ottobre del 2012 andò a una fiera del
lavoro a Dublino, in Irlanda, per
incoraggiare gli irlandesi a venire
a lavorare in Canada.
«I datori di lavoro in Canada disse durante un suo intervento
in un talk show - stanno sempre
più identificando l’Irlanda come
una fonte di talenti, grandi lavo-
ratori e persone altamente istruite che sono “culturalmente compatibili”». Ripeto le ultime parole
del ministro: culturalmente compatibili. Quindi dobbiamo sottintendere che vi siano dei lavoratori che provengono da altre Nazioni che non sono “culturalmente compatibili”? E gli italiani sotto
quale categoria “kenneyana” vengono collocati? Visti i numeri, una risposta noi l’avremmo, ma la
lasciamo in sospeso. Perché Kenney andò in Irlanda a reclutare lavoratori e non andò in Italia? Invitiamo il ministro dell’Occupazione a risponderci e non si preoccupi, poi la museruola ce la rimet-
tiamo. Per controbattere, però, lo
invitiamo a non dilapidare i soldi
dei contribuenti come ha fatto venerdì scorso, quando ha organizzato una conferenza stampa con
la presenza di tre ministri federali per attaccare, dall’inizio alla fine il Corriere: un evento disertato dalla comunità italiana, vista
la presenza di non più di quindici persone.
Basterebbe un semplice comunicato stampa, o un annuncio su
Kijiji.
Un’ultima questione. Ma con
tutti i problemi che ruotano attorno all’immigrazione e all’occupazione nel nostro Paese, con il
Temporary Foreign Workers Program che è sul punto di collassare a causa delle geniali strategie di
questo governo, il ministro Kenney non aveva niente di meglio da
fare venerdì scorso? Non c’erano
forse questioni più urgenti da affrontare? Noi lo ringraziamo infinitamente per la pubblicità gratuita che ci ha fatto e che continua
a farci. Ma non si illuda: la nostra
inchiesta sull’immigrazione andrà
avanti, anche perché non ci sentiamo “culturalmente compatibili” con quegli esponenti del governo che alle domande scomode
rispondono con le minacce.
[email protected]
LA POLEMICA
«Putin come Hitler»: polemica sul principe Carlo
Anna Lisa Rapanà
P
roprio adesso che si parla addirittura di “trono condiviso”.
Il principe Carlo, primo in linea
di successione per la corona britannica, fa uno scivolone e crea
imbarazzo, paragonando il presidente russo, Vladmir Putin, ad
Adolf Hitler per il suo ruolo nei
fatti in Ucraina. Lo fa durante una visita ufficiale in Canada. Parole non confermate ufficialmente, ma nemmeno smentite da Palazzo, che si limita a sottolineare
il suo no comment su conversazioni private. Di questo si tratta
infatti, di uno scambio di battute tra Carlo e una custode volontaria del Museo dell’Immigrazione di Halifax, in Nova Scotia, Marienne Ferguson. Un’ebrea polacca di 78 anni, fuggita in Canada
nel 1939, e che ha perso diversi
parenti nei lager.
Ferguson è stata presentata a
Carlo e alla moglie Camilla nel
corso di un ricevimento di veterani della Seconda Guerra mondiale al museo di Halifax, lunedì 19. «Avevo finito di mostrargli l’esposizione e parlavo con lui della mia famiglia e di come sono venuta in Canada», ha raccon-
LA LETTERA
to scrisse a tutte le associazioni perché ne comperassero copie. L’on.le Bucchino si rifà ai valori del 25 aprile che erano propri di questa ricorrenza nel dopoguerra, che erano valori di divisione e per tanti, certamente anche a ragione,
di odio. Oramai da oltre un decennio, il 25 aprile viene celebrato, non trascurando il fatto storico, come un momento di pacificazione nazionale, di superamento delle brutture della guerra civile, di riconoscimento della purezza degli
ideali dei combattenti di entrambe le parti, cercando di dimenticare e far dimenticare tanti atti criminali che non avevano nulla a che fare con
la guerra in corso tra italiani, atti criminali compiuti da tanti repubblichini ma anche da altrettanti partigiani, entrambe accomunati dalla malafede. E in questo spirito di pacificazione che il
COMITES ha organizzato, come ha fatto negli
anni scorsi, la manifestazione del 25 aprile. E in
questo spirito di pacificazione che il COMITES
coglie l’occasione del 25 aprile per dare un riconoscimento a quei nostri connazionali che hanno raggiunto i 50 anni di emigrazione in Canada.
L’incitazione all’odio, politicizzare il COMITES, mettere alla berlina le Istituzioni non fanno bene alla comunità che purtroppo ha ancora dei problemi che non si risolvono con le divisioni.
Carlo Consiglio
Consigliere del Cgie in Canada
N
on vogliamo ritornare sulla polemica, ampiamente coperta dal Corriere nei giorni scorsi. Tuttavia, nel merito delle sue parole,
ci permetta di sottolineare un punto. Il 25 aprile rimane la Festa della Liberazione, la celebrazione per ricordare la fine dell’occupazione nazi-fascista e per mettere la parola fine alla pagina più buia della storia italiana, e per non dimenticare il contributo della Resistenza. In questo ci affidiamo alle parole del presidente Napolitano pronunciate lo scorso 25 aprile al Quirinale dove ha ricevuto le associazioni partigiane insieme ai sindaci dei comuni italiani più
colpiti dalle atrocità hitleriane, come Stazzema
o Verbania: «Dalla Resistenza vengono valori
incancellabili. La Resistenza, l’impegno per riconquistare all’Italia libertà e indipendenza fu
un grande moto civile ed ideale, ma soprattutto
fu un popolo in armi, una mobilitazione coraggiosa di cittadini giovani e giovanissimi». Parole che non possiamo fare altro che sottoscrivere.
Francesco Veronesi
non se la può permettere. Anche
in considerazione del fatto che i
primi di giugno potrebbe trovarsi ianco a ianco con il presidente Putin in Francia nel corso delle cerimonie per commemorare i 70 anni del D-Day, lo sbarco in Normandia. Per ora l’incidente internazionale non “esplode”: dalla Cina il portavoce di Putin, Dimitri Peskov, dive alla Bbc
che “al momento non commenta”. Ma l’episodio rappresenta
per Carlo un monito importante:
c’è chi ci vede della supericialità
non tollerabile nel caso di qualcuno che sarà re.
corriere.com
«Da Bucchino polemica pretestuosa»
Egregio Direttore,
mi consenta di intervenire nella pretestuosa,
quanto infondata polemica, innescata dall’on.le
Bucchino in ordine alla mancata partecipazione
personale del Console alla manifestazione organizzata dal COMITES.
Mi consenta preliminarmente di sottolineare
che, e chi mi conosce ben sa, non sono abituato
ad ossequiosi atteggiamenti, anzi tutt’altro, per
cui la mia non è una difesa di ufficio del Console Guma, ma cose non vere riferite nell’intervista dall’on.le Bucchino, una faziosa lettura oramai superata di avvenimenti storici, ma soprattutto un maldestro tentativo di voler politicizzare la vita del COMITES che, per lo meno qui in
Canada e specialmente a Toronto, è sempre stata refrattaria a ingerenze partitiche e tesa solo a
tentare di tutelare, in periodi così bui per gli italiani all’estero, gli interessi della comunità. Forse siamo in presenza di una nuova scesa in campo dell’on.le Bucchino non soddisfatto dei suoi
successori? Forse per questo l’on.le La Marca era assente? Sono vere le voci insistenti di dissapori e diversità di veduta?
L’on.le Bucchino accusa il Console Guma di
non essere stato presente alla manifestazione
del COMITES indetta per il 25 aprile. Il Console, come lui stesso riferisce, aveva assunto altro
impegno e scusandosi con il Presidente Cucchi,
ha doverosamente inviato un messaggio. L’on.le
Bucchino, pur essendo uomo profondamente e
in modo convinto di sinistra, è anche cattolico
praticante per cui sa che solo S. Antonio di Padova aveva il dono dell’ubiquità.
Non contento, l’on.le Bucchino afferma, sapendo che non corrisponde al vero, che il predecessore del Console Guma era sempre presente. E la prima manifestazione per i 150 dell’unità d’Italia organizzata dal COMITES. Allora
nemmeno il messaggio. Ma il predecessore del
Console Guma aveva affinità con l’on.le Bucchino e va pertanto indicato a modello. Poco importa se il predecessore del Console Guma è
stato il peggior Console degli ultimi 50 anni distintosi per voler interpretare il ruolo di vertice
della Comunità e non di rappresentante del Governo italiano, ispiratosi al principio del “divide
et impera”, famoso per le pressioni perché connazionali ed enti finanziassero, in cambio di riconoscimenti, la storia a fumetti della comunità
che non è stato altro che un opuscolo che conteneva la storia di chi ha sponsorizzato, umiliando così la comunità; e sempre per questo fumet-
tato la donna. «Il principe allora
ha detto “E ora Putin sta facendo
lo stesso di Hitler”». Parole riferite, certo. Ma i giornali che le riportano avevano un suo cronista
sul posto. E poi c’erano altri testimoni.
Imbarazzo doppio, intanto perché è altamente inusuale - se non
del tutto escluso dal protocollo che un membro della famiglia reale si abbandoni a commenti del
genere. Carlo poi, che sempre
più fa le veci della regina nei suoi
impegni ufficiali e che diventerà
re, dovrebbe essere consapevole
che una gafe del genere proprio
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GIOVEDI 22 MAGGIO 2014 • CORRIERE CANADESE
6
ITALIA
VERSO IL VOTO
Europee, si infiamma la campagna
(segue dalla prima)
Il differenziale tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi è infatti tornato a peggiorare dopo mesi di consolidamento verso il basso: ieri è arrivato a toccare anche
quota 200 quando l’ultimo record
negativo, a quota 190, risaliva ancora a due mesi fa. Segno che i
mercati hanno paura. E che vanno
rassicurati. Lo fa il Capo dello Stato: «All’Italia serve serenità e fiducia» avverte. E dunque, aggiunge, «non bisogna mai lasciarsi impressionare da manifestazioni di
insufficienza istituzionale e politica», né dai problemi economici.
Lo fa il premier annunciando l’arrivo di un miliardo di euro
di investimenti per la Sardegna e
di due miliardi per tutto il territorio nazionale. E quando avverte che l’Italia «non ha bisogno di
show e pagliacciate al Parlamento europeo ma di serietà” e di persone preparate per evitare di diventare lo zimbello d’Europa». Lo
fa Beppe Grillo, disponibile con
Casaleggio a far parte della squadra di un futuro governo a Cinque
Stelle e che già con il suo rientro
in Tv ha mostrato di essere capace di fare presa anche sull’elettore
più moderato. È l’altra faccia della
maschera che indossa nelle piazze
e che lo porta ad annunciare pubblici processi da parte di “tribunali popolari” in rete contro politi-
Il premier Matteo Renzi
ci, imprenditori e giornalisti, tutti «corrotti, anzi di un livello più
basso delle meretrici». E che lo
porta a sfidare il premier nella sua
piazza a Firenze per quel “derby”
che Matteo Renzi non ha mai voluto riferire al M5s, ma che nei fatti fotografa la partita vera che si
sta giocando al “campiontato” europeo. Una partita per la quale i
due contendenti si attrezzano per
ritoccare l’asticella della vittoria o
della sconfitta.
Per Renzi non sarebbe un cattivo risultato arrivare sotto il 30%:
«Avremo vinto le elezioni se il Pd
sarà il gruppo più numeroso nel
Parlamento europeo per quanto
riguarda il centrosinistra».
E comunque, avverte Renzi, se
anche il risultato dovesse essere
sotto il 30% lui non si dimetterà:
niente elezioni anticipate, dunque, come chiede invece il M5s.
Il quale, invece, continua a sperare in una vittoria anche se dovesse essere di misura: basta «un
deputato in più del Pd» conferma anche Gianroberto Casaleggio che considera già un «importante» risultato il consolidamento del 25% ottenuto alle politiche.
La sfida di Grillo preoccupa ovviamente anche Silvio Berlusconi:
i Cinque Stelle «sono un pericolo per la nostra democrazia davvero grave» e in Europa sono destinati a non contare nulla, continua a ripetere.
E proprio per screditare Grillo sul terreno dell’affidabilità non
solo torna a definirlo «assassino»,
ma mette in dubbio la condanna per omicidio colposo: «Non
è stato un incidente ma una cosa che ha voluto lui e questo la dice lunga sulla sua natura» azzarda.
L'IPOTESI
«Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio ministri»
ROMA - Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio ministri di un
ipotetico governo cinquestelle.
L’ipotesi la lancia, a sorpresa, proprio il guru milanese che attira le
critiche del Pd e qualche malumore anche nel M5S. «Io ministro?
Dipende dal Movimento, ma perché no?», dice Casaleggio. «Dovendo scegliere - aggiunge - opterei per l’Innovazione». Quanto
a Grillo, «bisognerebbe chiederlo a lui - spiega - io lo vedrei bene ministro». L’intervista fa subi-
to il giro del web e copre il clamore suscitato dalle parole rilanciate
dal blog di Grillo ieri in mattinata. “Politici, industriali e giornalisti - scrive il leader pentastellato - vanno giudicati attraverso un
processo popolare, mediatico che
inizierà dopo le elezioni europee. Durerà almeno un anno. Le liste saranno rese pubbliche quanto prima”.
Così l’indignazione per i “processi mediatici” lascia lo spazio
alle polemiche per le parole di
Casaleggio. La sua intervista viene rilanciata da un sito all’altro,
fino a diventare un caso. Grillo ha sempre detto di non puntare a diventare premier ma, soltanto, di volere “traghettare il M5S fino alla vittoria”. L’intervista pare
smentirlo.
Il Pd sottolinea che le parole di
Casaleggio “hanno svelato le reali
mire di Grillo e Casaleggio di fare
i ministri”. Così ieri nel pomeriggio arriva la smentita dello stesso
Casaleggio. “Né il sottoscritto né
Beppe Grillo si candidano come
ministri, come riportato nei titoli
di alcuni giornali di oggi”, si legge
sul blog del leader cinquestelle.
“Le persone iscritte al M5S decideranno la squadra di governo
attraverso la Rete”.
Al Pd non basta. “Le parole che Casaleggio sono chiare: il
guru aspira alla poltrona di ministro dell’Innovazione. C’è poco
da smentire», affermano i deputati dem Federico Gelli ed Ernesto
Magorno.
Genovese
agli arresti
domiciliari
MESSINA - «Determinato e sereno, ma molto amareggiato per
la detenzione in carcere che non
meritava». È lo stato d’animo di
Francantonio Genovese, da ieri agli arresti domiciliari nella sua casa di Messina dopo avere lasciato
il carcere di Gazzi, dove si era costituito il 15 maggio scorso dopo il
voto favorevole al suo arresto della Camera dei deputati. L’amarezza, spiega il parlamentare del Pd è
legata alla decisione del Gip maturata su «dati che erano noti da
tempo». L’esponente, eletto nel
Pd, parla del suo stato d’animo
con uno dei suoi legali, l’avvocato Antonino Favazza - che ha ricostruito il colloquio - «per la chiara
presenza del fumus persecutionis
già negli atti valutati dalla Camera che non vedo come non sia stato capito: era evidente».
«Adesso - osserva Genovese
- la decisione del Gip lo certifica perché basata su atti conosciuti: non c’era bisogno di mettermi in carcere». Genovese, che in
cella ha letto molti libri e pregato, ha «l’amaro in bocca» per l’accaduto e non risparmia una “frecciatina” ai suoi colleghi della Camera dei deputati, e invita i parlamentari che hanno votato per il
suo arresto a «rivalutare la decisione».
Sul piano dell’inchiesta, però, la
tesi della Procura di Messina regge. Almeno ne è convinto il Gip
Giovanni De Marco che nel provvedimento sottolinea che «il quadro di gravità indiziaria appare confermato e, per alcuni versi, consolidato». Come, sostiene
il Gip, dimostra il fatto, ammesso dallo stesso deputato in sede
di interrogatorio, dell’indicazione di Genovese di Mario Centorrino ad assessore alla Formazione
della Regione siciliana, nel precedente governo. Il giudice Giovanni De Marco, nell’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari, afferma «l’assessore non avesse nemmeno il potere di scegliere, se non in misura assolutamente minima, i componenti della
propria segreteria, avvalorandosi, dunque, l’ipotesi che l’azione
dell’assessorato venisse in qualche modo etero-diretta».
ISTRUZIONE
Giannini: accorciare la materna, bimbi a scuola un anno prima
ROMA - Tutti alla primaria a 5 anni. L’idea è di Stefania Giannini,
ma i sindacati non hanno apprezzato la sortita. «Lo strumento migliore non è una scuola superiore di soli quattro anni ma - ha osservato il ministro dell’Istruzione
- la possibilità di mandare i figli a
scuola un anno prima, una scuola dell’infanzia che duri solo due
anni, come accade già in altri paesi».
Un’idea sulla quale la titolare
del dicastero di viale Trastevere
rimugina da un po’. La sperimentazione del liceo di 4 anni avvia-
ta da Profumo e ripresa dalla Carrozza (coinvolge per ora sei scuole) non la convince. «Utilizzare
come strumento di accelerazione degli studi soltanto il taglio di
un anno delle superiori, senza rimodulare il resto non mi sembra
la strada giusta» ha spiegato qualche giorno fa e già a fine febbraio
aveva espresso perplessità: «Ho
l’impressione che ci sia un’ottima scuola primaria, licei e scuole superiori con punte di eccellenza, ma la scuola inferiore dovrebbe essere rivisitata».
Ieri è stata più esplicita, ma l’i-
dea di anticipare l’obbligo a 5 anni non è affatto nuova. Già alla fine degli anni Novanta quando il
ministro era Luigi Berlinguer venne messa sul tavolo questa ipotesi ma la si accantonò perché ritenuta di difficile realizzazione. Ora
ci si riprova, ma i sindacati scuotono la testa.
«Stupisce - commenta il segretario generale della Cisl scuola,
Francesco Scrima - come si possa considerare il sistema scolastico alla stregua di un armadio che
è possibile semplicemente spostare un po’ più in qua o un po’ più
ARE YOU?
in là. Né la scuola si può montare e smontare a piacimento, da una parte o dall’altra, come se fosse un componibile Ikea. I percorsi
di studio vanno costruiti avendo
come essenziale riferimento le diverse tappe dell’età evolutiva. Ogni ipotesi di riforma deve tenerne debitamente conto: non sono
consentite improvvisazioni e approssimazioni».
E lancia una frecciata al ministro: «È comprensibile che al
giorno d’oggi, e specialmente in
campagna elettorale, si sia portati a inseguire la massima visibili-
tà attraverso esternazioni che tuttavia, quando si ricoprono ruoli di
grande responsabilità, andrebbero sempre attentamente misurate”.
Dura la reazione del leader della Flc-Cgil che stigmatizza il metodo: «Non si può aprire una discussione sulla durata dei percorsi di studio sui giornali. È opportuno rilasciare meno interviste e
spiegare al Paese - suggerisce il
segretario generale, Mimmo Pantaleo - cosa esattamente si intende
fare per migliorare il sistema di istruzione e con quali risorse».
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13 July
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CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 15 MAGGIO 2014
7
ITALIA
Igor Greganti
MILANO - Può sembrare un personaggio da libro o da film, paragonabile anche a quel Jordan Belfort ritratto da Martin Scorsese in
“The Wolf of Wall Street”. Alcuni l’hanno subito ribattezzato il
“Madoff della Bocconi”, prendendo ad esempio Bernard Madoff, il
finanziere americano condannato
a 150 anni di carcere. Più semplicemente per i magistrati di Milano Alberto Micalizzi, ex docente
di Finanza Aziendale ed ex ricercatore del prestigioso ateneo milanese, è un enfant prodige del panorama accademico poi diventato
un accanito truffatore seriale che,
nel giro di cinque anni, è riuscito a raggirare importanti società e
banche in mezzo mondo, bruciando in totale tra i 600 e i 700 milioni di euro degli investitori che si
fidavano della “carta straccia” che
lui proponeva.
Micalizzi, 45 anni, già arrestato
nel 2013 dal gip di Torino e autosospesosi nel 2011 dal suo incarico in Bocconi, è finito in carcere
ieri mattina con le accuse di associazione per delinquere finalizzata ad una serie di truffe e abusivismo finanziario. Nell’inchiesta,
coordinata dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo
e dal pm Tiziana Siciliano e condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Gdf, sono state arrestate altre 10 persone (per altri quattro l’obbligo di firma) tra cui anche il manager di una società statunitense e il responsabile di due
società australiane.
Era una rete globale, infatti,
che si estendeva dagli Stati Uniti agli Emirati Arabi Uniti passando per la Svizzera e il Lussemburgo, quella creata da Micalizzi. E
in questa rete sono cadute grosse società e “colossi” della finanza
e del credito: la banca giapponese Nomura è stata truffata per circa 100 milioni di euro, Snam Rete Gas per 30 milioni di euro, JpMorgan per 20 milioni di euro, Pirelli per 11 milioni di euro, la Fiduciaria Orefici per 25 milioni di euro, Ubi Banca per 25 milioni, In-
Dell’Utri,
si allungano
i tempi per
l’estradizione
Alberto Zanconato
I controlli della polizia a Milano
In carcere il “Madoff” della Bocconi
Una truffa da 600 milioni di euro
dependent Global Managers per
5 milioni, Simgest per 3 milioni,
Russian Agricultural Bank per 20
milioni, la finanziaria Ker Capital
Inc per 61 milioni, Ubs di Monaco per 6 milioni. Per non parlare
di tante altre società e banche, tra
cui Carige, che hanno perso cifre
non ancora quantificate. E gli inquirenti non sono riusciti a capire
cosa abbia fatto l’ex professore coi
soldi finiti nella sua società di gestione di hedge fund, la Dynamic
Decisions.
Si sa soltanto che 40 milioni di
euro sono finiti in Cina. Da film
anche un altro particolare dell’inchiesta: la sede della società statunitense Asseterra, ritenuta la centrale operativa per mettere a segno le truffe, era in una roulotte
che si trovava in un parcheggio
“in un sobborgo di Phoenix (Usa)”. Micalizzi, definito nell’ordinanza firmata dal gip Stefania Pepe una persona «senza scrupoli,
incurante delle regole e incline a
delinquere», sarebbe stato il promotore di ben due associazioni
per delinquere: con il primo gruppo avrebbe basato i suoi raggiri sull’emissione di un finto bond
“da 10 miliardi di dollari” promettendo investimenti straordinari
quando il mercato nel 2008 crollava; con la seconda banda, invece, per le truffe avrebbe utilizzato
false fideiussioni.
Micalizzi, ricostruisce il pm
nella richiesta d’arresto, «sulla
scena economico-finanziaria da
ben oltre un decennio e accredi-
tato dalla autorevolezza conferitagli dall’essere docente di Finanza
Aziendale» alla Bocconi, ha reagito alla «doccia fredda della caduta della Lehman Brothers» e alle
«conseguenze di una insana bolla speculativa, fondata sul nulla
ed esplosa mietendo innumerevoli vittime», virando verso «attività
francamente delinquenziali».
Il pm sottolinea poi come il fatto di essere stato «docente alla
prestigiosa Bocconi abbia aperto
a Micalizzi numerose porte e, forse, da sola questa circostanza può
spiegare l’incomprensibile concessione di fiducia perpetuata dal
mercato nonostante i numerosi e
pubblici insuccessi dello stesso
nell’ambito della gestione finanziaria».
PUGLIA
A 11 anni dallo Zambia per due gambe nuove
BARI - Le sono state amputate le
gambe, divorate dal fuoco a causa
di un incidente domestico avvenuto nel suo villaggio, quando aveva cinque mesi. Ieri ha compiuto 11 anni e una grande famiglia decine, decine e decine di persone - che l’ha accolta in Puglia dove ogni due-tre anni le vengono
cambiate le protesi e viene curata.
È la storia di Christine (il nome è
di fantasia) che arriva dallo Zambia in Puglia per poter camminare: grazie alla gara di solidarietà
dei cittadini dei Comuni di Laterza, Castellaneta e Ginosa e anche
a medici e infermieri del Centro
Medico Riabilitativo Fondazione Salvatore Maugeri di Marina
di Ginosa, può contare su protesi che le permettono di muoversi
tra i percorsi non sempre agevoli
del suo villaggio, giocare con i co-
etanei, frequentare la scuola al pari dei compagni. In Puglia un’intera comunità, grazie ai calorosi inviti del parroco e alla disponibilità di una famiglia, ogni 2-3 anni,
si mobilita per accogliere la piccola e pagare le spese necessarie al
soggiorno, suo e di sua madre, e,
in parte, anche quelle per l’acquisto delle nuove protesi.
Christine in Italia e in particolare nella comunità di Laterza-Castellaneta, ha trovato amici, medici, ortopedici, parrocchiani che
ormai da una decina d’anni hanno
preso a cuore il suo caso.
La dedizione delle suore comboniane che prestano aiuto nel
villaggio dello Zambia e l’impegno in Puglia della famiglia di
Rocco Gravina, coinvolto già in
altri progetti umanitari in Zambia, hanno permesso a Christine
di poter ricevere in questi anni
cure adeguate e soprattutto protesi in grado di permetterle di camminare. È così che all’età di 3, 5 e
9 anni, per un mese, la sua casa
è diventata la comunità di Laterza-Castellaneta, con il parroco di
Ginosa don Renzo sempre accanto a lei insieme al signor Gravina.
Christine viene coccolata da tutti,
anche dai medici e dagli infermieri del Centro Medico Riabilitativo
di Marina di Ginosa di Fondazione Maugeri: tutti che si prodigano
per lei e la sua mamma.
Il soggiorno periodico è necessario per preparare e adattare le
nuove protesi che devono essere
sempre sostituite con la crescita
di Christine.
In questi giorni la bambina è di
nuovo in Puglia: all’età di undici
anni, dopo due anni dall’ultima vi-
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ARE YOU?
your
sita, è tornata in Italia dove si fermerà fino a fine maggio, ovvero il
tempo necessario per poter permettere la realizzazione delle protesi e fare in modo che Christine
si adatti ad esse.
I cittadini pugliesi, tra l’altro,
oltre a sostenere economicamente la bambina e la mamma per le
visite periodiche, i viaggi e il soggiorno, raccolgono i soldi necessari per permettere, tra le altre
cose, a Christine di frequentare la
Crested Crane Academy, la scuola inglese di Lusaka. «E la ricompensa più attesa, oltre ai sorrisi di
Christine che a breve avrà gli esami finali di quinta elementare, è
poter vedere come, grazie a questo impegno, - raccontano medici e infermieri - possa muoversi
quotidianamente senza impedimento».
BEIRUT - Si allungano rispetto
alle previsioni dei giorni scorsi i
tempi per la consegna dal Libano
di Marcello Dell’Utri, che a questo punto non potrà avvenire oggi, come invece avevano ipotizzato le autorità di Beirut. Una fonte dell’ufficio giuridico della presidenza della Repubblica libanese
ha detto che non ci sono notizie
sul decreto di estradizione che,
secondo quanto previsto venerdì scorso dal ministro della Giustizia Ashraf Rifi, avrebbe potuto essere firmato a breve dal capo
dello Stato, Michel Sleiman. E anche se il via libera al decreto dovesse essere dato domani, sarebbero comunque necessari “alcuni
giorni” per organizzare il trasferimento, hanno fatto notare altre
fonti qualificate a Beirut.
Dell’Utri, arrestato il 12 aprile
scorso all’Hotel Phoenicia di Beirut e condannato il 9 maggio con
sentenza definitiva a 7 anni di reclusione per concorso esterno
in associazione mafiosa, ha detto due giorni fa di avere raccomandato ai suoi avvocati libanesi di non frapporre ostacoli o cercare di ritardare l’estradizione. E
in Libano non vi sono state prese di posizione politiche contro la
consegna dell’ex senatore all’Italia, dopo il parere favorevole dato
la settimana scorsa in un brevissimo arco di tempo dal Procuratore
generale presso la Cassazione, Samir Hammud.
«Non vi è stata nessuna pressione di carattere politico, né
dall’Italia né in Libano», aveva
sottolineato lo stesso ministro Rifi, assicurando che per Beirut si
tratta di «una normale estradizione».
Ma la decisione finale si inquadra in un momento convulso per
il sistema politico libanese. Il presidente Suleiman concluderà il
suo mandato domenica 25 maggio
e il suo successore non è ancora
stato eletto da un Parlamento dove le forze politiche contrapposte
sembrano essere ancora lontane
da un’intesa. Se la carica dovesse rimanere vacante, sarebbe il
Consiglio dei Ministri ad assumere collegialmente le funzioni del
Capo dello Stato, e quindi anche
a dover dare l’approvazione finale all’estradizione, nel caso Suleiman non avesse firmato prima il
decreto.
All’uscita di una riunione del
Consiglio dei Ministri venerdì al
palazzo del Grand Serail, Rifi aveva detto di essere in procinto
di preparare il decreto di estradizione, precisando che poi il documento avrebbe dovuto essere firmato dal ministro delle Finanze
(per i costi dell’operazione), dal
primo ministro e, appunto, dal
presidente della Repubblica. E ad
una domanda sui tempi di queste
procedure, aveva detto di non escludere che Dell’Utri avrebbe
potuto essere in Italia già giovedì
di questa settimana.
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GIOVEDI 22 MAGGIO 2014 • CORRIERE CANADESE
8
ESTERI
Claudio Salvalaggio
MOSCA - La crisi tra Russia e Occidente legata all’Ucraina, la peggiore dalla guerra fredda, ha spinto Putin a voltarsi verso la Cina
per trovare un secondo mercato di sbocco al gas russo neutralizzando almeno in prospettiva la
minaccia di sanzioni, soprattutto in campo energetico: dopo dieci anni di faticosi negoziati, Mosca e Pechino hanno irmato infatti a Shanghai uno storico accordo per una fornitura trentennale
di 38 miliardi di metri cubi l’anno,
a partire dal 2018. Una intesa che
vale 400 miliardi di dollari, come
ha sottolineato l’ad di Gazprom,
Alexiei Miller.
Si tratta del «contratto più grosso in tutta la storia dell’industria
del gas nella storia russa e sovietica», come ha evidenziato lo stesso Putin, che ha suggellato con la
sua presenza la irma del contratto tra Gazprom e la cinese Cnpc,
avvenuta alle 4.00 ora cinese: un
indizio dell’urgenza del leader del
Cremlino, deciso a non tornare
da Shanghai senza aver concluso
il negoziato per giocare meglio la
sua partita a scacchi con un Occidente che sembra voltargli le spalle.
Anche ieri il vicepresidente Usa Joe Biden è tornato a minacciare nuove sanzioni contro la Russia se saboterà le presidenziali ucraine di domenica. Il presidente
della Commissione Ue José Manuel Barroso, dal canto suo, ha
preannunciato un “buonissimo
pacchetto” di misure per ridurre
la dipendenza energetica europea dalla Russia e ha chiesto a Putin
di non interrompere le forniture
di gas inché sono in corso le discussioni a tre (Ue, Russia, Ucraina) sul debito ucraino per il meta-
Vladimir Putin insieme al presidente cinese Xi Jinping
Gas, accordo tra Russia e Cina
da 400 miliardi di dollari
no russo.
Né Bruxelles né Mosca comunque possono cambiare a breve i
loro rapporti energetici: ad entrambe servono almeno quattro
anni, rispettivamente per la commercializzazione dello shale gas
Usa in Europa e per l’inizio delle
forniture alla Cina.
Nella fretta di chiudere con Pe-
chino, Putin ha dovuto cedere sul
prezzo, che non è stato svelato ma
che è stato facilmente calcolato:
circa 350 dollari per mille metri
cubi, contro i 480 all’Ucraina.
Ma quella siglato ieri in presenza anche del presidente cinese Xi Jinping è qualcosa di più di
un contratto record con un partner strategico anche politica-
mente, in funzione anti-americana: è il riorientamento geopolitico dell’export del gas russo verso il maggior consumatore di energia del pianeta (che potrà così
ridurre la sua dipendenza dall’inquinante carbone) e il più importante partner commerciale singolo della Russia, con un interscambio commerciale di 90 miliardi di
dollari nel 2013, da portare a 200
nei prossimi dieci anni.
Una svolta accompagnata da una serie di accordi che aprono
ulteriormente ai cinesi le porte
dell’economia russa, in particolare nel settore delle infrastrutture
e delle materie prime.
Il contratto per il gas si accompagna infatti ad investimenti per
lo sviluppo di giacimenti russi e
per la costruzione dei gasdotti ino alla Cina, per un totale di 55
miliardi di dollari da parte di Mosca e di almeno 20 da parte di Pechino (che compensa così il buon
prezzo per il gas): «Sarà il sito di
costruzioni più grande del mondo
senza alcuna esagerazione», ha evidenziato Putin, che si è appena
lasciato alle spalle a Sochi una Olimpiade da 50 miliardi di dollari. Il metano sarà portato nella Cina nordorientale attraverso il gasdotto ‘La forza della Siberia’, già
in costruzione dal 2007: 4000 km
di tubi per un volume sino a 61
mld di metri cubi di gas l’anno, estratti da due giacimenti della Siberia occidentale (diversi da quelli usati per l’Europa) e portati sino
a Vladivostok.
Si tratta di riserve per 3 mila
mld di metri cubi, che possono garantire per 50 anni il mercato domestico russo e quello estero. Putin ha annunciato anche l’inizio
di colloqui con Pechino per il gasdotto dell’Altai, 2600 km di tubi
che dovrebbero collegare i giacimenti della Siberia occidentale alla Cina occidentale, con una volume sino a 30 miliardi di metri cubi
l’anno. Dopo il nord stream e il
south stream, l’Aquile bicipite russa allunga così i suoi artigli energetici anche sulla Cina, consolidando le basi di una partnership strategica destinata a segnare la
geopolitica dei prossimi decenni.
KIEV
Vigilia del voto presidenziale
ad alta tensione in Ucraina
Giuseppe Agliastro
S
pesso il passato affiora nella nostra mente improvvisamente.
D’un tratto si ricorda un luogo, una persona, un profumo. E di colpo si provano pur se in modo meno intenso sensazioni piacevoli, paura, gioia,
dolore per qualcosa che è successo tanto tempo prima. I ricordi però fanno parte di noi, sono il nostro bagaglio di esperienza, di vita. Di ricordi gli italiani emigrati in Canada
all’indomani della
fine della II Guerra
mondiale ne hanno
da vendere. La loro è una storia nella
storia: hanno lasciato la loro casa, il loro Paese, la loro famiglia.
Hanno viaggiato su navi alla volta del
Canada, un Paese grande e sconosciuto dove costruire un futuro di benessere
per sé e per i propri figli.
Sono stati momenti importanti nella loro vita, momenti che vogliamo ricordare sulle nostre pagine: proprio per
questo vi chiediamo di andare alla ricerca delle fotografie che vi ritraggono in
partenza dall’Italia, sulle navi che solcavano l’oceano stipati di persone accomunate dallo stesso sogno e con negli occhi
la stessa paura, l’arrivo al molo di Halifa-
x, il viaggio sui treni diretti in ogni parte del Canada.
Eppoi ancora i matrimoni nelle prime
chiese italiane di Toronto: la St. Agnese,
la San Francesco d’Assisi, la St. Anthony
e così via. Vi chiediamo di inviarci e condividere con noi le fotografie dei vostri
momenti più importanti: un matrimonio,
la nascita di un figlio o di un nipotino e
così via.
Ma non saranno solo le fotografie ad aiutarci a ricostruire la vostra
storia, la nostra
storia: se conservate ancora le lettere
scritte alla vostra
fidanzata, alla moglie, ai genitori rimasti in Italia, inviatecele.
Ricostruiremo, attraverso le vostre testimonianze, l’arrivo della nostra comunità in Canada. In queste foto e in questi
scritti c’è tutta la nostra storia. Una storia della quale noi tutti siamo orgogliosi.
Potete inviare la copia delle
vostre foto o delle vostre lettere al Corriere Canadese, 2700
Dufferin St, Suite 90, M6B 4J3, Toronto
o all’indirizzo email
[email protected]
KIEV - Vigilia di presidenziali ad alta tensione in Ucraina. A quattro giorni dalle elezioni che decreteranno il successore del
deposto Viktor Ianukovich, almeno due dei
35,5 milioni di cittadini ucraini chiamati alle urne rischiano di non poter esercitare il
proprio diritto di voto. L’est del Paese continua infatti a essere in parte controllato
dalle milizie ilorusse che secondo i media
locali hanno in mano più di un terzo delle
commissioni elettorali distrettuali delle regioni “separatiste” di Donetsk e Lugansk, e
cioè ben 13 su 34.
Per cercare di assicurare il regolare svolgimento delle elezioni (o almeno qualcosa
che gli si avvicini), le autorità ucraine hanno annunciato che domenica schiereranno 75.000 uomini, di cui 55.000 poliziotti e
20.000 “volontari”. Ma contro i ilorussi che Kiev accusa di “terrorismo” con il sostegno del Cremlino - si è adesso schierato apertamente anche il super-oligarca Rinat Akhmetov, l’uomo più ricco d’Ucraina e
probabilmente l’uomo più potente del turbolento Est.
Dopo aver inutilmente tentato di convincere gli insorti a sgomberare gli ediici
occupati e aver messo in piedi una milizia
non armata composta dai dipendenti delle sue imprese, il miliardario vicino al controverso ex presidente Ianukovich ha invitato i suoi operai a protestare contro i separatisti ogni giorno alle 12 davanti alle sedi delle fabbriche, evocando il rischio di un
“genocidio” nell’est. Ma ha anche chiesto ai
sostenitori dell’unità dell’Ucraina - che non
sono pochi neanche nelle regioni “separatiste” - di suonare i clacson delle loro auto sempre a mezzogiorno in segno di protesta.
E martedì, inoltre, centinaia di persone
si sono riunite nello stadio dello Shakhtar
Donetsk (il cui patron è lo stesso Akhmetov) per manifestare contro i pro-Mosca e
per la ine delle violenze. Alcuni dei dimostranti hanno persino sventolato la bandie-
ra ucraina, un gesto che da almeno un mese a questa parte era diventato impossibile per paura delle rappresaglie dei ilorussi.
Certo qualche taferuglio c’è stato, e i
media raccontano di alcune auto dei sostenitori di Kiev assaltate dai ilorussi, ma
la protesta continua e il re del carbone e
dell’acciaio Akhmetov - le cui imprese hanno bisogno di stabilità, economica ma anche politica - potrebbe riuscire dove i militari di Kiev hanno inora fallito. Intanto permane il giallo sul ritiro delle truppe
russe alla frontiera con l’Ucraina. Secondo
Mosca, i soldati a cui Vladimir Putin lunedì
ha ordinato il ritiro nelle loro basi permanenti hanno già smantellato le loro tende
da campo e sono in cammino verso le caserme di partenza.
Ma Usa e Nato hanno espresso forti perplessità sulla veridicità delle parole del
presidente russo.
E lo stesso ha fatto il ministero degli Esteri ucraino, anche se appena qualche ora
prima le stesse Guardie di frontiera di Kiev avevano invece confermato l’assenza di
forze russe entro dieci chilometri dal conine.
Washington ha comunque deciso di mettere le cose in chiaro, e da Bucarest il vice presidente Usa Joe Biden ha minacciato nuove sanzioni contro la Russia se questa saboterà le presidenziali di domenica.
Il Cremlino da parte sua ha seri dubbi sulla regolarità di un voto “al suono dei
cannoni”, ma anche se non è ben chiaro se
riterrà le presidenziali legittime o meno
(forse tutto dipenderà da un possibile compromesso con Kiev sull’assetto costituzionale, visto che Mosca punta a trasformare
l’Ucraina in uno Stato federale e quindi a
dare più potere ai governi locali).
Il ministero degli Esteri russo oggi ha deinito le elezioni “un passo nella giusta direzione”.
Il governo ucraino però di federalismo
non ne vuole sentir parlare.
CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 22 MAGGIO 2014
9
ESTERI
ISRAELE
«I due palestinesi uccisi da proiettili veri»
Tea Party,
schiaffo nel
Supertuesday
Aldo Baquis
Ugo Caltagirone
RAMALLAH - Dopo la divulgazione di immagini video riprese da una telecamera di sicurezza, diventa adesso un caso internazionale l’uccisione di due adolescenti palestinesi avvenuta giovedì alle porte di Ramallah (Cisgiordania) da parte di militari israeliani impegnati a disperdere una manifestazione. Israele si
trova adesso sulla difensiva dopo
che Stati Uniti ed Onu gli hanno
chiesto di fare piena luce sull’episodio: in particolare di chiarire se non sia stato fatto un uso
sproporzionato della forza. Anche l’Unione Europea ha espresso preoccupazione. Ieri il direttore del pronto soccorso dell’Ospedale di Ramallah, dott. Samir Saliba, ha detto che contrariamente
a quanto descritto dal portavoce
militare israeliano, Nadim Nawara (17) e Mohammed Taher (15)
sono stati colpiti da proiettili veri,
non da proiettili rivestiti di gomma.
Da parte sua la Ong israeliana
B’Tselem ha rivelato di aver potuto ricostruire l’intera dinamica
dell’incidente grazie alle immagini riprese da quattro telecamere,
per tre ore consecutive. Dodici ore complessive di sequenze che,
ha detto la portavoce Sarit Michaeli, sono a piena disposizione della magistratura militare israeliana, che nei giorni scorsi ha aperto
un’inchiesta sull’operato dei soldati.
Queste immagini, secondo la
Michaeli, confermano a posterio-
NEW YORK - Un sonoro schiafo
ai Tea Party, un trionfo per i candidati di punta, quelli appoggiati
dall’establishment del partito repubblicano. Questo il responso
del Supertuesday, il super martedì in cui negli Usa si è votato per
le primarie in ben sei Stati, in vista delle elezioni di metà mandato del prossimo novembre. Quelle in cui sarà rinnovata la Camera,
attualmente in mano alla destra, e
un terzo del Senato, a maggioranza democratica.
Il messaggio uscito dalle urne - a partire dai due stati chiave
del Kentucky e della Georgia - è
chiaro, anche guardando alla corsa per la Casa Bianca del 2016: gli
elettori repubblicani, nonostante la crescente disafezione per il
Congresso e la politica di Washington, sembrano essersi stancati
della politica urlata e votata allo
scontro della destra più estrema e
conservatrice, che negli ultimi anni ha tenuto in ostaggio il partito. Basta con la strategia del “non
si fanno prigionieri”, sfociata nelle sonore sconitte nelle presidenziali 2012 e nelle elezioni statali e
comunali del 2013.
È presto dire se un’era è inita,
ma il declino dei Tea Party è oramai nei fatti. Sembra chiudersi una parabola iniziata nel 2010, col
movimento populista che favorì la
vittoria repubblicana nel voto di
midterm, sull’onda delle proteste
per il salvataggio delle banche e la
riforma sanitaria di Barack Obama. Ma la destra ostile al dialogo
- spiegano gli osservatori - paga ora il suo estremismo, quello che
lo scorso ottobre ebbe come conseguenza lo shutdown, la paralisi del governo federale, portato
sull’orlo della bancarotta con gravi conseguenze economiche e sul
fronte dell’occupazione.
Così, nel Kentucky il senatore Mitch McConnell, attuale leader della minoranza repubblicana
al Senato, ha facilmente liquidato
l’imprenditore Matt Bevin, sponsorizzato dall’ala più conservatrice del partito. E ora si appresta allo scontro più costoso, a suon di
migliaia di dollari, della prossima
campagna elettorale: quello con
Alison Lundergan Grimes, 35 anni, giovane emergente del partito democratico, attuale segretaria
di Stato in Kentucky e obamiana
di ferro. «Un voto per lei è un voto per il presidente», ha più volte
detto McConnell.
Un gruppo di militari israeliani
ri la descrizione della morte dei
due adolescenti (e del ferimento di altri due loro compagni) già
raccolta nei giorni scorsi da volontari di B’Tselem sul terreno e
nell’ospedale di Ramallah.
«La loro morte - ha detto il dott.
Saliba - è stata sicuramente dovuta all’utilizzo di pallottole vere e
non a proiettili di acciaio rivestiti di gomma». «Secondo la mia esperienza, la possibilità che un
proiettile di gomma possa portare al decesso à praticamente nulla, anche se esploso ad un metro
di distanza» ha aggiunto il primario palestinese mostrando una serie di fotografie di palestinesi feriti da ‘rubber bullets’.
Secondo il primario, Nawara
è arrivato all’ospedale già morto. Il referto parla di una massiccia emorragia interna dovuta alla ‘’frattura delle pareti del cuore’’
e al danneggiamento del polmone
sinistro. Taher, colpito alla schiena, ha riportato ‘’una lacerazione
di dieci centimetri della vena cava’’ ed è arrivato all’ospedale già
in stato di arresto cardiaco.
Un portavoce militare israeliano ha affermato che negli incidenti in questione i militari hanno fatto ricorso a mezzi non letali, come
appunto proiettili rivestiti di gomma e gas lacrimogeni.
THAILANDIA
Il dialogo dopo il via libera alla legge marziale
Alessandro Ursic
BANGKOK - Dopo la proclamazione della legge marziale, l’esercito thailandese ha organizzato una prima riunione tra varie controparti nel tentativo di trovare una via di uscita da una crisi costata inora 28 morti e 800 feriti. Un
compromesso sembra però lontano: e sebbene la presenza militare a Bangkok sia minore, i militari non hanno dato nessuna rassicurazione per quanto riguarda la
durata del provvedimento che di
fatto - sebbene neghino si tratti
di un golpe - li ha messi alla guida del Paese. Il generale Prayuth
Chan-ocha ha convocato rappre-
sentanti dell’esecutivo ad interim,
del partito di governo e dell’opposizione, esponenti del Senato
e della Commissione elettorale,
nonché esponenti dei movimenti
extraparlamentari delle “camicie
rosse” fedeli all’ex premier Thaksin Shinawatra e della protesta
anti-governativa attiva dallo scorso novembre.
Nonostante un clima disteso,
non si è giunti ad alcuna conclusione, e un secondo incontro è
già stato programmato per giovedì. Alla riunione non era però presente il primo ministro ad interim
Niwatthamrong Boonsongpaisan,
uicialmente trattenuto fuori città da “altri impegni”.
Un’assenza che la dice lunga
sulla sostanziale irrilevanza dell’esecutivo in tale delicato momento, tanto più che il provvedimento di legge marziale è stato deciso dalle forze armate senza neanche consultare il premier. Tra l’altro, all’esecutivo è stato impedito
di utilizzare il quartier generale di
crisi che l’ospitava da novembre,
quando i manifestanti avevano iniziato ad assediare il palazzo del
governo.
È inoltre diicile capire cosa
possa costituire un compromesso raggiungibile, data la divergenza di obiettivi tra le due parti. Il
campo fedele a Thaksin - che ha
da poco visto destituita la sorel-
la Yingluck dalla guida del governo per via giudiziaria - vorrebbe
tornare a elezioni il prima possibile perché è convinto di poterle
vincere grazie al solido consenso
nel popoloso nord rurale. L’opposizione, espressione della borghesia monarchico-nazionalista di
Bangkok e del sud, propone invece vaghe “riforme” prima di tornare alle urne, che ha boicottato
lo scorso febbraio e dove non vince da vent’anni.
Nel frattempo, il Senato propone di nominare un premier “neutrale” per uscire dall’impasse, ma i
“rossi” sentono odore di sotterfugio per imporre un governo gradito all’élite tradizionale.
STATI UNITI
EGITTO
Condanna a 3 anni per Mubarak Pedopornografia, 70 arresti
IL CAIRO - Ha ascoltato la sentenza, impassibile, seduto sulla sedia a rotelle. Tre
anni di reclusione per l’ex presidente egiziano Hosni Mubarak, condannato per corruzione, insieme ai suoi due igli Alaa e Gamal, ai quali sono invece stati inlitti quattro anni. A quasi tre anni e mezzo dalla sua
destituzione, l’ex rais, 86 anni, torna ancora
una volta protagonista con la condanna in
primo grado inlittagli dalla Corte d’Assise
del Cairo, tenuta all’Accademia di polizia,
per aver stornato fondi pubblici per l’equivalente di 13,5 milioni di euro attingendo al
bilancio del palazzo presidenziale.
Un verdetto che arriva a pochi giorni
dal più importante appuntamento politico
dell’anno: le elezioni presidenziali, previste
per lunedì 26 e martedì 27, e che con tutta
probabilità saranno vinte dall’ex generale e
ministro della Difesa Abdel Fattah al Sisi,
autore della cacciata del presidente Mohamed Morsi, espressione dei Fratell musul-
mani, nel luglio dello scorso anno. M u b a rak risulta imputato anche in altri processi.
Tra questi quello sulla morte di centinaia di manifestanti avvenuta durante la rivolta del gennaio del 2011, dove è accusato
di “complicità in omicidio” e dove rischia
l’ergastolo. Per questa accusa, Mubarak era già stato condannato al carcere a vita nel
giugno del 2012, insieme al suo ex ministro
dell’Interno Habib al Adli. Ma nel gennaio
dello scorso anno la Corte di Cassazione egiziana aveva annullato la sentenza e disposto un nuovo processo.
Vuoi per il ruolo avuto nei suoi 30 anni di
regime e per la sua forte e indiscussa personalità, i processi che vedono imputato “l’ultimo Faraone”, sono sempre stati un vero e
proprio evento mediatico sia in Egitto sia
all’estero, seguiti in diretta tv da una gran
massa di persone. Nell’estate del 2011 era
comparso in barella all’interno della gabbia
degli imputati.
NEW YORK - Maxiretata delle autorità federali a New York e dintorni contro la pedopornograia: in manette sono ine oltre
70 persone, tra cui diversi insospettabili,
come un funzionario di polizia, un rabbino,
un leader dei boy scout, un paramedico, un
infermiere, e anche la mamma di un neonato.
Secondo le accuse, le persone arrestate
si scambiavano in rete, con il sistema peer-to-peer, un’enorme mole di immagini
pedopornograiche, in cui compaiono bambini e ragazzini di età compresa tra pochi
mesi e 17 anni. Nel corso delle indagini, andate avanti per cinque settimane, sono stati anche sequestrati quasi 600 computer,
tablet e smartphone con circa 175 terabyte
di memoria.
Anche per questo, l’operazione, che viene descritta come la piuù vasta del genere mai condotta a New York, non è ancora
completata, poiché gli agenti stanno anco-
ra esaminando il materiale sequestrato, che
viene visionato anche dal Centro nazionale per i bambini scomparsi o sfruttati, il cui direttore John Ryan, ha afermato che ogni
immagine viene considerata “come la foto
di una scena del crimine, perché questo è
quello che sono”. Alcune delle persone arrestate, hanno reso noto le autorità, avevano accesso a bambini, anche se contro di
loro al momento non sono state formulate accuse di abusi. Il capo dei boy scout, ad
esempio, che era anche allenatore di una
squadra di baseball giovanile, o il rabbino,
che ha dei igli, cosi’ come un’atra persona,
che con telecamere nascoste ilmava segretamente gli amici dei suoi igli.
La pedopornograia «non è qualcosa che
viene consumata solo da sbandati disoccupati che vivono nella cantina dei loro genitori», ha afermato uno degli investigatori che hanno condotto le indagini, James
Hayes.
GIOVEDI 22 MAGGIO 2014 • CORRIERE CANADESE
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FOCUS
IL CENTENARIO
G ande Guerra, da Londra a Trieste a piedi
Alessandra Magliaro
ROMA - Da Dartford nello Stanstead a Trieste passando per Canterbury, Dover, Houtquerke, Lille, Cambra, Reims, Sedan, Verdun, Metz, Strasburgo, Stoccarda, Ulm, Augusta, Monaco di Baviera, ino a varcare le nostre Alpi
da Innsbruck, scendendo giù dal
Brennero per Brunico, San Candido, Sappada, Paluzza, Moggio di
Sotto, Kobardi, Cividale del Friuli, Gorizia, Monfalcone, Silvia. Un
viaggio nella memoria e al tempo
stesso un omaggio ai soldati che
combatterono e morirono nella
Grande Guerra, 20 milioni di persone. Ci ha pensato un trentenne triestino, Nicolò Giraldi partito dalla Gran Bretagna che in due
mesi conta di raggiungere la sua
città.
Il suo viaggio, intitolato “La
Grande Guerra a piedi da Londra a Trieste”, diventerà un libro e
un documentario. A seguirlo sarà
il regista Luca Severi, mentre sui
canali social dedicati ci sarà una diretta con l’hastag #girostoria.
La stessa presidenza del Consiglio dei ministri lo seguirà online
nell’ambito degli eventi dedicati
al centenario della Prima guerra
mondiale.
L’itinerario scelto da questo
giornalista non è casuale, sono
luoghi storici, insanguinati in quegli anni, contesi metro per metro
in una guerra estenuante e che fu
Immagini d’epoca della Grande Guerra
storicamente una carneicina.
«Dopo i primi giorni in Inghilterra, superato il Canale della Manica, sconinerò tra Francia e Belgio, lungo quella linea denominata più tardi Fronte Occidentale - racconta Giraldi - Percorrerò
il fronte valicando di tanto in tanto il conine, a dimostrazione di
quello che non c’è più - apparentemente - e cercando di captare il
più possibile la visione della gente sull’Europa che si sta costruendo. Qual è la memoria del conlit-
to in queste zone di terra?».
E aggiunge: «Addentrandomi
in Italia dal Brennero, arriverò a
ridosso di Caporetto (Kobarid).
Scendendo a valle verso Cividale
del Friuli, mi addentrerò in quelle
zone così vicine a noi, eppur così
poco conosciute. Come vivono le
scuole friulane ed isontine la Prima Guerra Mondiale? Il Sacrario
di Redipuglia ed altri luoghi simbolo vengono utilizzati per trasmettere la memoria? Quali sono
le condizioni in cui versano queste pietre miliari del passato? Nella settimana successiva giungerò a
Trieste, luogo simbolo, assieme a
Trento, della Grande Guerra e di
un percorso risorgimentale italiano iniziato sessant’anni prima».
Dice Giraldi, che è laureato in
storia moderna e corrispondente
da Londra per la Voce del Popolo, quotidiano italiano della minoranza in Slovenia e Croazia.
«Alla ine del viaggio mi piacerebbe riuscire a rispondere a
più domande possibili attraverso
le parole dei veri protagonisti, di
chi intravede in questa ricorrenza
un’occasione per divulgare, ainché si mantenga la sua memoria
e la memoria di un conlitto che
causò la morte di milioni di persone».
L’obiettivo principale di questo
progetto, infatti, è quello di raccontare la storia dal punto di vista
di quelle persone che ogni giorno rivivono in prima persona la
Grande Guerra: chi lavora nei musei, chi fa la guida nei cimiteri e
nei sentieri lungo il fronte occidentale, studiosi e ricercatori di
diversi paesi e diverse culture, gli
ultimi testimoni ovvero quelli che
“possiedono” le storie raccontate
dai loro genitori e tantissimi altri.
FESTIVAL DELLA STORIA
L’iniziativa del
Quattro giorni “nelle trincee”
ROMA - ‘’Trincee’’ è il titolo scelto per la
X edizione di èStoria, il Festival Internazionale della Storia che quest’anno, da ieri al 25 maggio, sarà dedicato a Gorizia al
centenario della Grande Guerra. La manifestazione, diretta da Adriano Ossola e organizzata dall’Associazione culturale èStoria, vuole portare al centro della scena
la storia come motivo di dialogo e Gorizia come luogo d’incontro. Quattro giorni
no stop in cui la città sarà animata da oltre 100 eventi tra convegni, presentazioni,
dialoghi, mostre, proiezioni di ilm, laboratori e altre iniziative.
Alla Grande Guerra 1914-1918 è così dedicato il Convegno d’apertura gdel Comitato Storico Internazionale presieduto da
Paolo Mieli in apertura del Festival, che
vede riuniti alcuni fra i maggiori studiosi
mondiali, per ofrire una prospettiva globale sul signiicato del centenario. Novità di quest’anno “Più libri più liberi Circus”, la vetrina dell’editoria indipendente in tour, frutto dell’accordo tra è Storia
ed la Fiera della piccola editoria dell’AIE:
62 editori, migliaia di titoli nel cuore della
città e ancora incontri con gli autori, convegni, indagini, laboratori per bambini.
Poi l’omaggio ‘’Amo chi legge…e gli regalo un libro’’ in occasione delle celebrazioni della Grande guerra. A caratterizzare questo primo Circus ci sarà anche un
incontro nazionale sul futuro dell’editoria
indipendente.
E poi importanti testimonianze come
quella di John Hemingway, nipote di Ernest Hemingway, intervistato da Stefano
Salis: un nipote che racconta se stesso e il
celebre nonno di ‘’Addio alle armi’’, sui cui
luoghi guiderà anche una visita.
La Storia in testa sarà poi un percorso
di presentazioni editoriali, dibattiti, incontri commemorativi e mostre, tra cui un ricordo di Enrico Berlinguer con Walter Veltroni e la cerimonia di consegna del
Premio Friuladria ‘’Il romanzo della Storia’’ a Max Hastings, ex reporter di guerra e autore di numerosi libri di successo
e di documentari storici. Giuseppe Battiston, Massimo Popolizio, Luciano Virgilio, Anita Kravos e Quirino Principe tra
gli altri, saranno i protagonisti della sezione Leggere la guerra: reading di poesia e
narrativa (E. Hemingway, E. M. Remarque,
S. Zweig ed E. Jünger). Ogni giornata inizierà con le Colazioni con la Storia, a cura
di Giorgio Dell’Arti: una lettura e un commento guidati per approfondire le notizie
del giorno e interpretare, in modo critico,
e con occhio storico ciò che accade intorno a noi. Nell’anno del centenario, Giorgio Dell’Arti aprirà una inestra anche sui
giornali del 1914.
E ancora iniziative per i bambini, gastronomia, cinema, teatro e gli “Aperitivi con la Storia”. Uno spazio importante
sarà dedicato al cinema, con la proiezione di grandi ilm dedicati a quell’evento,
più The Battle of the Somme, il primo documentario realizzato durante la Guerra.
LA RUBRICA
Pensierini quotidiani
Nilo Ristora
“Se i prati sono così belli a primavera è perché ci sono molte piccole erbe che hanno
desiderato essere soltanto parte anonima
nella grande dolcezza delle cose” (E. Mounier). Contro la smania di emergere per
essere notati e visibili, nessun rimedio
è più eicace della bellezza armoniosa
che ci dona un prato iorito: nessun iore
vuole primeggiare, ma solo dal colore di
ciascuno dipende l’incanto della distesa
iorita. A che giova essere qualcuno se
attorno a noi abbiamo creato il deserto
o, al massimo, una schiera di ammiratori
petulanti?
Verso il voto
PROGRAMMI, CONFRONTO E IDEE
I
l Corriere Canadese potrebbe essere
la vostra vetrina, il modo di pubblicizzare per iscritto, in italiano e in
inglese, le vostre piattaforme elettorali,
i vostri progetti, le vostre iniziative.
Il Corriere Canadese è a vostra disposizione giornalmente, gratuitamente. Approfittatene.
Siamo in una fase elettorale per le
elezioni Comunali, cosiddette amministrative, e anche per quelle provinciali
in Ontario. Quelle federali, anche se per
legge dovrebbero tenersi nella primavera del 2015, potrebbero avvenire se il
governo decidesse di forzare la mano.
Vogliamo presentare questo invito
per iscritto per dare ai nostri lettori la
possibilità di conoscere la ragion d’essere – le piattaforme – delle formazioni
politiche, ma soprattutto, come si adeguano alle esigenze nostre comunitarie
(se in effetti ci siano delle divergenze da
quelle “mainstream”), o perché dovrebbero interessarci certi temi come cittadini.
Stesso invito per i singoli esponenti
partitici (eletti o candidati per “nomi-
nations”/elezioni). Vorremmo far conoscere chi siete e cosa fate, oppure cosa
intendete fare, per la comunità. Vale
anche per i candidati e eletti alle amministrative (City/Regional Councils, e
ai provveditorati agli studi (Boards of
Education).
Per piacere non inviateci i soliti testi
preparati e precotti – i “talking points”.
Inoltre, vi preghiamo di limitarvi a 400
parole.
Intendiamo pubblicare in inglese e in
italiano; quindi, sulle 400 battute per
l’uno e 400 per l’altro. Non pubblicheremo dei pareri considerati attacchi ad
hominem verso un rivale.
La nostra redazione si manterrà sempre il diritto di commentare: in questo
caso i commenti, come posizione del
giornale, non avranno firme; come parere personale saranno firmati dall’autore.
Sono ben accette anche lettere da
parte dei lettori che potrebbero dare il
via e alimentare il dibattito. Saranno
ovviamente pubblicate solamente le lettere firmate.
CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 22 MAGGIO 2014
11
«Io come Schillaci? Magari»
Immobile sogna il mondiale e il Borussia Dortmund. Nel frattempo si sposa
COVERCIANO
Insulti razzisti
Balo: «Solo qui»
Ciro immobile
FIRENZE - Ha già centrato i primi obiettivi che si era preissato,
vincere la classiica dei marcatori
della A con 22 reti («Ho vinto anche quella di B ma per mio padre
non conta» sorride) ed entrare
nel gruppo dei 30 pre-Mondiali.
Ma la scalata di Ciro Immobile non è inita: vuole andare in
Brasile, «magari per fare come
Schillaci nel ‘90» dice dopo che
lo stesso Prandelli ha lanciato il
paragone; e sogna di giocare in
Champions con il Borussia Dortmund.
«Un club molto importante e
l’idea di sostituire Lewandowski
mi stimola tantissimo. Il mio agente sta valutando, vedremo».
Nel mezzo c’è il matrimonio
venerdì con Jessica che le ha già
dato una iglia, Michela: il suo
volto tatuato campeggia sul braccio sinistro del 24enne attaccante
insieme alla dichiarazione d’amore alla compagna, “Ovunque tu
sarai io ci sono”.
Insomma è un momento d’oro
per Immobile nato nello stesso
anno in cui esplodeva in azzurro
Schillaci al quale viene sempre
più accostato: «Io come lui? Magari. È un paragone che non mi
mette ansia, anzi mi fa solo piacere, si parla di un attaccante che ha
fatto la storia del calcio italiano
anche se a me piace molto pure
Cavani».
Immobile è carico a pallettoni:
«Non so se posso diventare uno
Sauna artificiale per gli azzurri
U
n ambiente artiiciale per ricostruire il clima della Foresta amazzonica. Gli azzurri l'hanno ribattezzata “Manaus”, come la
città in cui debutteranno contro l'Inghilterra in Coppa del mondo (il
14 giugno, alle 18 locali, la mezzanotte italiana). Una specie di sauna,
in una costruzione in legno, in cui vengono riprodotte le condizioni
di caldo e umidità che gli Azzurri troveranno proprio a Manaus. A
torso nudo, e col cardiofrequenzimetro, le prime prove.
degli uomini simbolo di questa
Nazionale, di certo sono arrivato qui deciso a giocarmi questa
chance al 200%, per dimostrare
che quanto fatto in campionato
non è stato un caso».
Gol e rendimento che hanno
permesso al Torino di inseguire
l’Europa ino all’ultima giornata
(«Che dispiacere saltare la gara di
Firenze, a Cerci dopo il rigore sbagliato ho consigliato di guardare
avanti») e a lui di attirare l’attenzione di grandi club come il Borussia Dortmund: «Donati e Caldirola mi hanno parlato benissimo
della Bundesliga, è solo diicile la
lingua ma noi napoletani sappiamo farci capire da tutti».
Parole che sanno di addio: «Col
presidente Cairo i rapporti sono
ottimo, lui sa quello che voglio e
a cosa ambisco per la mia crescita
anche persone».
Nell’attesa darà battaglia per
far parte dei 23 che voleranno in
Brasile: «Mi sento un attaccante
moderno che non solo segna ma
aiuta anche la squadra, merito del
lavoro di Ventura.
La concorrenza è tosta, lì davanti siamo in sette e tutti forti,
penso a Rossi che se fosse stato
bene sempre sarebbe stato un osso duro per il titolo di capocannoniere. Ognuno di noi è deciso a
mettere in diicoltà il ct e per lui
non sarà facile scegliere, di sicuro
io farò il possibile per non avere
rimpianti».
FIRENZE - «Io ho sentito tanti cori belli per Mario, uno solo brutto
non fa notizia». Cesare Prandelli ha cercato subito di placare le
acque dopo l’insulto, “Negro di
m...a”, rivolto a Balotelli durante
l’allenamento degli azzurri da un
giovane pseudotifoso, assiepato
all’esterno di Coverciano insieme
ad altri due ragazzi.
All’ofesa sentita distintamente
da tutti i presenti l’attaccante ha
reagito pronunciando fra i denti
ai compagni di squadra, in particolare a Marchisio che stava
correndo accanto a lui: «Solo a
Roma e a Firenze sono così scemi» mentre il centrocampista juventino lo sollecitava a non dargli
troppo peso.
Secondo Mediaset Balotelli sarebbe stato sentito anche dire rivolto a chi lo aveva insultato: «Se
continuate esco e vi spacco il muso». Immediato l’intervento dei
carabinieri di stanza a Coverciano e non è escluso che il servizio
d’ordine dentro e fuori il Centro
tecnico federale venga potenziato
nei prossimi giorni.
La parola d’ordine nel clan azzurro è tenere il proilo basso, lo
stesso giocatore dopo un primo
accenno di nervosismo ha continuato ad allenarsi restando anche
sul campo da solo per un lavoro
diferenziato con il preparatore
Renzo Casellato mentre dall’esterno alcune ragazze lanciavano
il coro “Mario Mario” e un grup-
po di bambini ospiti a Coverciano
lo applaudivano di continuo. A
ine allenamento Balotelli si è fermato a irmare autograi e a farsi
fotografare senza rilasciare commenti.
Non sono mancati invece quelli
del presidente Figc Giancarlo Abete e del vicesindaco di Firenze
Dario Nardella che hanno deinito l’episodio “inaccettabile”. E dal
ritiro Ciro Immobile ha aggiunto:
«È triste sentire nel 2014 certi insulti, penso anche a quelli contro
noi napoletani. Ma forse parlandone troppo si inisce per dar troppo
risalto».
ITALIA
ANTOGNONI: ROSSI IMPORTANTE PER LA NAZIONALE
Programma pre mondiale
Collovati: «Servono polemiche per esaltarsi»
COVERCIANO - I i test isico-atletici termineranno oggi. Gli azzurri
avranno tre giorni liberi (23, 24 e 25 maggio) con rientro il 26 per il
ritiro vero e proprio. Dopo quasi 10 giorni di duro lavoro, il 5 giugno l'Italia prenderà un aereo da Fiumicino, con destinazione Rio de Janeiro.
La squadra di Prandelli alloggerà e si allenerà a Mangaratiba, piccolo
centro dello stato di Rio de Janeiro, a circa 100 Km a sud della capitale.
Durante il ritiro la nazionale afronterà tre amichevoli, con Irlanda,
Lussemburgo e un test con la Fluminense.
Le prime due gare saranno disputate durante la fase di preparazione
di Coverciano, con “trasferta” a Londra e Perugia. La terza invece, una
semplice sgambata con la squadra carioca, sarà disputata a Volta Redonda, nello stadio della “Flu”.
Ecco luoghi e date: 31 maggio a Londra, Irlanda-Italia; 4 giugno a Perugia, Italia-Lussemburgo. ll 5 giugno partenza per il Brasile dove l'8
giugno a Volta Redonda, Vale do Paraíba Fluminense (Rio de Janeiro),
Fluminense-Italia.
Dopo ritiro, preprazione e amichevoli per la nazionale italiana inizierà il vero Mondiale, con l'esordio contro l'Inghilterra il 14 giugno alle
ore 18 locali, ovvero le sei del pomeriggio a Toronto.
MILANO - Le polemiche per gli
esclusi, e i pronostici sfavorevoli,
sono ricorrenti quando la Nazionale si prepara a un grande torneo: se lo ricordano bene Giancarlo
Antognoni e Fulvio Collovati, due
titolari dell’Italia campione del
Mondo 1982.
«Non siamo mai partiti favoriti,
quindi va bene così. Sono convinto - ha sorriso Collovati, a margine del convegno “La Nazionale di
calcio e i Mondiali: fra passato e
futuro è sempre Brasile”, organizzato dal Gruppo lombardo giornalisti sportivi - che qualche polemica arriverà nei prossimi giorni,
se non altro per scaramanzia. C’è
troppo buonismo verso la Nazio-
nale, servono le polemiche, così il
gruppo si unisce, si esalta e arrivano le grandi prestazioni. Può essere una strategia vincente».
Secondo Collovati, per la squadra di Cesare Prandelli «il problema principale sarà quello di
superare il primo turno, perché
Inghilterra e Uruguay sono forti e
forte è anche la tensione». «Se l’Italia va agli ottavi - è convinto l’ex
difensore - poi tutto può succedere. Le polemiche per gli esclusi?
Anche nel 1982 ci furono polemiche sull’asse nord-sud, quando fu
convocato Selvaggi al posto del
capocannoniere Pruzzo».
«È il risultato inale che vale, dà
il giudizio sulle scelte del ct - ha
notato Antognoni -. Tagliare sette
giocatori dai 30 non sarà facile per
Prandelli. Giuseppe Rossi? Il ct lo
sta valutando, se è in condizioni
ottimali è importante per l’Italia.
Comunque penso che gli azzurri
faranno bella igura in Brasile».
GIOVEDI 22 MAGGIO 2014 • CORRIERE CANADESE
12
SPORT
Le partite “a rischio” solo di giorno
Roma si prepara per il prossimo campionato: Black List per evitare incidenti come nella finale di Coppa Italia
ROMA - Tolleranza zero con i violenti e
con gli ultrà. A tal punto da mettere nero su
bianco, e prima che una partita di calcio diventi un “nodo” di ordine pubblico, una lista di match “caldi” che si dovranno giocare solo di giorno.
Insomma una vera e propria “black list”
ragionata e messa in atto ad inizio di campionato in modo da non dare vantaggio a
chi allo stadio va per creare disordini e tensioni. L’ipotesi studiata in queste ore prenderà forma e consistenza nei prossimi giorni quando i responsabili della Prefettura di
Roma, di concerto con il Viminale, e quelli
dell’osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive e la Lega Calcio, si riuniran-
no per dare il via alla Black List della capitale che in breve diventerà un modello nazionale da applicare in tutte le città dove
saranno previste partite di calcio a rischio
tensioni o incidenti.
Insomma, a distanza di pochi giorni dalla presentazione del piano Roma Sicura
del ministro Angelino Alfano, ancora una
“stretta”sull’endemico problema degli stadi violenti. Come a dire mai più situazioni come quella che ha vissuto Roma prima dell’incontro della inale di Coppa Italia
Fiorentina-Napoli, quando si è deciso di alzare il “tiro” della follia e usare una pistola.
Mai più tifosi feriti, mai più tragedie come quella di Ciro Esposito, ancora ricove-
rato in gravi condizioni. La stretta sugli
ultrà, a livello nazionale, arriverà presto
con provvedimenti che lo stesso ministro
Alfano ha preannunciato “durissimi”, come
il “Daspo a vita” ma intanto Roma cerca di
diventare “pioniere” di una azione preventiva che possa far tornare lo stadio un luogo
per famiglie e bambini.
Fare la “lista” delle partite a rischio ad inizio campionato, è stato spiegato, potrebbe essere utile per non dover decidere di
volta in volta quale match giocare di giorno.
E nella “black list” preventiva degli incontri “caldi” che si giocheranno allo stadio Olimpico nel prossimo campionato en-
treranno “senza ombra di dubbio” tutti gli
incontri di calcio in occasione dei quali, durante la scorsa stagione, ci sono stati scontri o incidenti.
E dentro lo stadio Olimpico dall’inizio
del prossimo campionato sarà adottato il
pacchetto di misure di sicurezza messo a
punto nel capitolo ultrà del Piano Roma.
«Ci sarà un sistema coordinato di azioni attorno allo stadio Olimpico e una segmentazione dei settori all’interno dello stadio per garantire una maggiore sicurezza, il
potenziamento del servizio di videosorveglianza e delle vie d’alusso, il raforzamento dei controlli sulle attività commerciali»,
aveva spiegato il ministro pochi giorni fa.
QUI INTER
SI LAVORA PER IL FUTURO
Juve, spunta l’ipotesi Drogba Mazzarri: «Resto»
TORINO - Primi passi per costruire la Juve che verrà. E spunta dalla Francia questa ipotesi: Didier
Drogba. Risolta la questione allenatore con la permanenza di Antonio Conte, i dirigenti bianconeri
hanno iniziato a muoversi per assicurare al tecnico uomini nuovi.
Nei limiti delle possibilità economiche.
Ieri tra tecnico e dirigenza sarebbe dovuto andare in scena un
primo vertice inalizzato al mercato, ma non è stato così: il presidente Agnelli non era in sede, l’ad
Marotta era a Milano e l’allenatore è tornato solo nel primo pomeriggio da Roma. Il vertice è solo rinviato. Ci sarà. E le idee sono chiare.
La nuova Juventus non prenderà forma da una rivoluzione, come aveva auspicato l’arteice dei
tre scudetti consecutivi, ma da un
rinnovamento della rosa con ritocchi mirati. Sia Conte, sia la società concordano sul fatto che la
squadra vada rinfrescata con l’innesto di energie nuove e di giocatori adatti per cambiare il sistema
di gioco. L’intento sarebbe quello
di tornare al 4-3-3 già sperimentato in passato, ma poi abbandonato
proprio per mancanza di interpreti adeguati. Ecco allora aperta la
caccia juventina agli esterni possibili, ofensivi e difensivi.
Per il reparto arretrato, confermato a destra Lichtsteiner, sembra attendibile la voce che dà co-
Didier Drogba,
classe 1978,
secondo voci
francesi
interesserebbe
alla Juventus
me possibile per la fascia sinistra l’arrivo a Torino del francese Evra dal Manchester Utd. Piace molto anche il laziale Lulic. Più
articolato è invece il discorso per
il reparto ofensivo. Per gli esterni d’attacco i nomi sono noti: Sanchez, su tutti, e Nani. Con entrambi la Juve sarebbe già d’accordo, ora bisogna convincere anche i rispettivi club, Barcellona e Manchester United. Per Sanchez, valutato attorno ai 25 milioni, il Barcellona potrebbe tentare di inserire nell’afare Vidal (con conguaglio favorevole ai bianconeri) o Llorente (più improbabile). Per Nani serve l’intesa con lo United, data al momento per molto diicile.
Un rinforzo, poi, servirà in mezzo al campo, soprattutto se verrà
valutata una cessione eccellente,
come Vidal, soprattutto, o Pogba.
In questo caso le voci di mercato
portano a far circolare i nomi di
Candreva dalla Lazio, dell’argentino Pereyra dell’Udinese, e del giovane talento francese Rabiot dal
Psg.
Dalla Francia, intanto, è rimbalzata come possibile questa ipotesi: secondo l’Equipe, la prospettiva di un Drogba in bianconero è
consistente. L’attaccante ivoriano
del Galatasaray è un vecchio pallino bianconero, l’interesse è concreto come le discussioni con l’agente del giocatore. Drogba potrebbe essere il rinforzo di esperienza che la Juve va cercando in
chiave Champions Champions
League. In questo caso la Juve sarebbe pronta a prendere in considerazione le cessioni non solo di
Quagliarella e Vucinic, ma anche
di Giovinco e Osvaldo. Tanto più
che - per fare cassa - i bianconeri
prendono in seria considerazione
l’ipotesi di Ciro Immobile al Dortmund, valutato 18-20 milioni.
MILANO - Sicurissimo di restare.
La conferenza stampa al Meazza di
Walter Mazzarri parte con un assunto: non ci saranno avvicendamenti in panchina all’Inter, sia con
un accordo in scadenza
nel 2015 che in caso di eventuale prolungamento.
Dall’anno di transizione, appena concluso, si
passerà all’anno uno della nuova era. Il messaggio del tecnico è chiaro:
se l’obiettivo sarà o meno
il ritorno in Champions
dipenderà dalle idee della società. Per ora l’Inter è di nuovo in Europa, come sottolinea più
volte Mazzarri difendendo con orgoglio il suo operato in dodici mesi travagliati.
Da oggi parte un progetto che
prevede tante novità in rosa, la più
importante sarà l’assenza dei reduci del “Triplete”, Zanetti in primis.
Nelle settimane prima del prossimo ritiro estivo si susseguiranno
gli incontri tra allenatore e dirigenza per programmare il mercato
e capire se mettere nero su bianco
un nuovo accordo. E’ uno dei temi di cui si parlerà con Thohir al
suo ritorno in Italia verso ine mese. «Sono sicurissimo di restare,
anche perché - dice Mazzarri - ho
un contratto. Il presidente Thohir
mi ha chiamato, felice del risultato, dopo che avevamo conquistato matematicamente l’ingresso in
Europa, un obiettivo che la scor-
sa estate non era così scontato. Per
il rinnovo si vedrà in base a certe dinamiche, l’importante è che
ci sia grande stima con la società.
Nell’annata in cui ero in scadenza
con il Napoli ho fatto comunque benissimo».
All’orizzonte si proila una stagione con diversi innesti, visti gli otto calciatori in scadenza
che non ci saranno più. Il
tecnico avrà il compito di
non far pesare, all’interno dello spogliatoio, l’assenza di giocatori come Zanetti, la
cui gestione dell’addio al Meazza
è stato tra i punti di contrasto con
la piazza. «Il giocatore - dice ancora Mazzarri - sapeva tutto e i ischi di San Siro erano circoscritti
a questo episodio, ma i risultati mi
hanno dato ragione perché quando è entrato ha dato il suo contributo. Ringrazio i campioni che ci
hanno lasciato per averci dato una mano quest’anno, nel prossimo toccherà a me trasmettere una
certa mentalità». Il tecnico non si
sbilancia troppo in chiave mercato, attende di fare il punto con la
dirigenza ma lascia trapelare la volontà di assicurarsi un “metodista
alla Luiz Gustavo”, centrocampista del Wolfsburg e della nazionale
brasiliana. «A Pinzolo - annuncia proveremo la difesa a quattro ed è
chiaro che un giocatore del genere
aiuterebbe in questo senso».
DOMANI RESOCONTO SU MILAN-BENFICA
Bob Vieri aveva tre anni quando suo padre giocava per Metros Croazia
Alessandro Nesta, Franco Baresi e Paolo Maldini al ricevimento dell'Embassy Grand
(Foto Corriere- Tony Pavia)
TORONTO - Bob Vieri ha ricordato che lui
aveva tre anni quando il padre Bob giocò a
Toronto, nella nella Metros Croazia.
Franco Baresi e Paolo Maldini hanno
detto che sono sempre felici di trornare a
Toronto, dove hanno disputato diverse amichevoli nel Milan di Arrigo Sacchi.
Alessandro Nesta, che ha chiuso la sua
carriera con il Montreal e che ha già giocato al BMO Field ha detto che «su quel cam-
Bobo Vieri stringe la mano a Joe D'Urso; riconoscibile nella foto anche Pietro Vierchowod
(Foto Corriere- Tony Pavia)
po si prende sempre parecchio freddo».
Le “vecchie glorie” del Milan e del Benica si sono concessi, all'Embassy Grand, ai
propri tifosi regalando foto-opp e autograi
per circa un'ora e mezza.
Ieri sera hanno giocato la loro amichevole in onore di Eusebio.
Nell'edizione di domani ampio foto servizio.
CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 22 MAGGIO 2014
13
SPORT
Impresa Rogers, abbandona Matthews
2014 L’australiano vince con 10 secondi sul gruppo. Ulissi perde terreno
SAVONA - Se Cadel Evans si fosse
mai illuso di portare la maglia rosa ino alla ine contando su qualche alleato nel gruppo, da ieri ha
dovuto rivedere i suoi piani.
L’australiano, che nella Collecchio-Savona di ieri ha difeso con
autorità il suo primato in classifica, ha capito l’aria che tira nei suoi
confronti quando, con il fido Steve Morabito a terra per una caduta, ha chiesto agli uomini della Androni che tiravano di rallentare: «In questi casi deve prevalere il lato umano - spiega a fine gara - perciò ho chiesto di rallentare.
Ma loro hanno continuato ad
andare forte». E a poco serve ricordargli come si comportò la sua
Bmc dopo la maxi caduta di Montecassino: «Ma era una situazione
diversa - replica la maglia rosa – lì
eravamo a 10 km dall’arrivo ed era
giusto che prevalesse la logica dei
risultati per cui siamo valutati. Ma
oggi (ieri, ndr) eravamo a 80 km,
che cosa cambiava?».
«Noi non siamo vassalli di nessuno» tuona di rimando il manager della Androni Giocattoli,
Gianni Savio, nel concitato dopo
gara.
La polemica di Evans rischia di
far passare in secondo piano la
tappa vinta dall’australiano d’Italia (per via della moglie Alessia) Michael Rogers, nel giorno in cui il connazionale Michael
Matthews, in rosa per sette giorni, saluta il giro per i problemi alla schiena.
È proprio Rogers, a 20 km dal
traguardo di Savona, a centrare la
fuga giusta dopo una serie di tentativi tutti vanificati dal gruppo.
Il tre volte campione del mondo
a cronometro con questa vittoria
L'arrivo
solitario di
Michael
Rogers
mette alle spalle la brutta vicenda per cui era stato squalificato
dopo essere risultato positivo al
clenbuterolo. Un verdetto contro
il quale Rogers ha fatto ricorso vedendo la squalifica annullata solo
alla vigilia del Giro, e dopo aver
dimostrato che la sostanza proibita era presente nel cibo mangiato
in Cina dove è comunemente utilizzata negli allevamenti di bestiame.
Evans, Rogers, Matthews: è un
giro che parla molto australiano
con tre vittorie di tappa (la Orica nella crono a squadre iniziale,
Matthews a Montecassino, Rogers
oggi) e con Evans e lo stesso Matthews che si sono divisi la maglia
rosa.
«È che facciamo un gran lavoro su pista» – prova a spiegare lo
stesso Rogers.
Chi esce con le ossa rotte dalla
tappa di ieri, e non solo metaforicamente, sono Diego Ulissi e Michele Scarponi.
Il toscano cade scendendo da
Passo Cento Croci rimediando
una botta al fianco e 4 minuti e
mezzo di ritardo che lo fanno precipitare in classifica in 21ª posizione, a oltre 6 minuti da Evans.
Per Scarponi, che valuterà dopo
la crono l’ipotesi del ritiro, è un
calvario continuo: anche ieri ha
preso 18’.
Oggi tappa verità con la “crono
dei vini”, da Barbaresco a Barolo, 42 km attraversando le Langhe.
Un’occasione buona per i cronoman per accumulare distacco sugli scalatori in vista delle prove di
montagna all’orizzonte.
Cadel Evans fiuta l’occasione e
annuncia con un pizzico di malizia: «Non guardo gli altri. Penso
solo a fare una buona cronometro cercando di accumulare quanto più vantaggio possibile».
Su una cosa tutti dono d’accordo: chi sbaglia questa tappa
contro il tempo difficilmente potrà contare su prove d’appello: il
gruppo è stanco dopo dieci giorni di Giro caratterizzati da cadute
e maltempo.
Ce la farà solo chi ha ancora
gamba. E proprio il maltempo, dopo tre giorni di tregua, potrebbe
tornare a farsi vivo domani rendendo tutto ancora più duro.
DOMENICA A MONTECARLO
Raikkonen: «Vediamo se la Ferrari è competitiva»
McLaren, conosce bene le insidie
del circuito e non si sbilancia in
previsioni.
«Molti elementi possono condizionare il risultato - ha spiegato
Raikkonen nella conferenza stampa di ieri - ma spero di poter fare
meglio rispetto alle ultime gare e
di portare a casa dei punti pesanti.
È troppo presto, però, per dire se
saremo competitivi, tanto più con
queste nuove vetture».
«Noi - ha proseguito - stiamo
lavorando duro. La F14T vettura
in Spagna era meglio che nei Gp
precedenti, ma il sesto e il settimo
posto non sono i risultati che vogliamo. Su questa pista c’è un po’
meno grip e le vetture sono più
diicili da guidare, ma prima di
preoccuparci vediamo cosa suc-
cede nelle prime prove libere».
Lui e Fernando Alonso - che da
parte sua prevede una Red Bull
più vicina alle Mercedes su in circuito così lento - lavorano sodo
per aiutare lo sviluppo della Ferrari ma, ammette Kimi, «stiamo
migliorando pian piano perché
non è facile risolvere i problemi
che abbiamo».
Alonso, intercettato da un reporter di Autosport, ha detto che a
Maranello per ora non ci sono stati molti cambiamenti nella gestione e che il nuovo team principal,
Marco Mattiacci, «sta imparando
a conoscere la situazione della
squadra e l’ambiente della Formula 1. Deve fare esperienza prima di
prendere decisioni», ha concluso
lo spagnolo.
Questo l’ordine d’arrivo della undicesima tappa del Giro d’Italia di ciclismo, da Collecchio a Savona, di 249 km.
1) Michael Rogers (Aus) in 5 h 48’ 07’’ (+ 10” abbuono); 2) Simon Geschke (Ger) a 10’’ (+ 6” abbuono); 3) Enrico Battaglin (Ita) s.t. (+ 4” abbuono); 4) Wilco Kelderman (Ned) s.t.; 5) Gianluca Brambilla (Ita) s.t.;
6) Moreno Moser (Ita) s.t.; 7) Ryder Hesjedal (Can) s.t.; 8) Matteo Rabottini (Ita) s.t.; 9) Fabio Arevalo (Col) s.t.; 10) Al Vuillermoz (Fra) s.t.
Classifica generale: 1) Cadel Evans (Aus) in 48 h 39’ 04’’; 2) Rigoberto Uran (Col) a 57’’; 3) Rafal Majka (Pol) a 1’10’’; 4. Domenico Pozzovivo (Ita) a 1’20’’; 5) Steve Morabito (Svi) a 1’31’’l; 6. Fabio Aru (Ita) a 1’39’’;
7)Wilco Kelderman (Ola) a 1’44’’; 8) Nairo Quintana (Col) a 1’45’’; 9) Robert Kiserlovski (Cro) a 1’49’’; 10) Ivan Basso (Ita) a 2’01’’; 21) Diego Ulissi (Ita) a 6’04’’; 22) Cunego (Ita) a 6’35’’; 55) Scarponi (Ita) a 41’19’’.
ROMA - Le vie di Montecarlo tornano a trasformarsi nella pista più
afascinante della Formula 1, dato
che «vincere qui - ha detto ieri
Nico Rosberg - è secondo per importanza solo al trionfo nel Mondiale».
Il tedesco della Mercedes, già
vincitore l’anno scorso, è favorito d’obbligo con Lewis Hamilton,
grazie alla straripante superiorità
delle Frecce d’Argento (cinque
successi e quattro doppiette inora) che dovrebbe confermarsi anche sul Principato, mentre gli altri, Ferrari compresa, ha spiegato
Kimi Raikkonen, devono aspettare oggi per conoscere quanto sono
competitive.
Il inlandese di Maranello, vittorioso a Monaco nel 2005 con la
LA TAPPA DI OGGI
MONTREAL A NEW YORK, SENZA PRICE È QUASI MISSION IMPOSSIBLE
La cronometro dei vini
NEW YORK - Missione quasi implossibile per Montréal questa sera al Madison di New York. I Ca-
ARRIVO E CLASSIFICA
Diego Ulissi scende al 21o posto
SALSOMAGGIORE TERME È una delle tappe che i big della
classiica considerano decisive ai
ini del traguardo inale, ma anche
tra le più spettacolari. Sabato arrivano le grandi montagne e la tappa di oggi è un antipasto che potrebbe risultare indigesto a molti.
La tappa di oggi 22 maggio, con
partenza a Barbaresco, e arrivo a
Barolo, è una crono di 42 chilometri tra i vigneti più prestigiosi del
Piemonte.
Si pedalerà fra i vigneti del Piemonte, di qui la deinizione di
“crono dei vini”, da Barbaresco a
Barolo, attraversando le Langhe.
Un’occasione buona per chi va
forte a cronometro per accumulare distacco sugli scalatori in vista
delle prove di montagna in arrivo.
Nei primi 12 km si sale leggermente ino a Boscasso, gran premio della montagna di quarta categoria (a 650 metri), dove sarà
preso il primo intertempo.
Poi c’è una discesa molto velo-
ce e tecnica nella prima parte, ino a Manera, quindi lunghi rettilinei verso Alba dove è previsto il
secondo rilevamento cronometrico.
Alla ine di questa corsa verrà
stabilita la nuova griglia di partenza alla vigilia della seconda e
decisiva parte del Giro, quella delle grandi montagne. Sia Barbaresco che Barolo non vantano precedenti al Giro.
Carabinieri in bicicletta al Giro
d’Italia. Succede alla vigilia della 12ª tappa Barbaresco -Barolo:
il comandante della Legione Piemonte e Valle d’Aosta, generale Gino Micale, ha promosso una collaborazione con l’Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero per
un evento celebrativo sia del Giro, sia del bicentenario dell’Arma.
Carabinieri (fuori servizio) e appassionati inforcano le loro biciclette per percorrere i 42 chilometri della cronometro, lungo i saliscendi dei celebri vigneti.
COLORADO
MINNESOTA
ST. LOUIS
nadiens sono senza vittorie (2-0)
senza il portiere Carey Price. Una terza vittoria americana sareb-
be quasi la ine dei sogni di gloria. Ieri sera Chicago e Los Angeles hanno giocato gara 2.
3
4 BOSTON
4
2
2
4
1
0
DETROIT
3
1
4
0 TAMPA BAY
CHICAGO
4
4 MONTRÉAL
ANAHEIM
4
4 PITTSBURGH
DALLAS
SAN JOSE
LOS ANGELES
2
3
3
4
4
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Supply Inc. Apply by Mail: 200 Geary Street, Toronto, ON M6H 2B9 or by Fax: (416) 539-9089
Leituga's
Carpentry-Carpenter (Finish,
Trim and Frame):
Permanent F/T,
$30/hr 40hrs/wk, 2
vacancies, starts
ASAP. 1-2 years’
experience carpentry
with multi-task ability
of trim, finish and
frame. Employer:
Leituga's Carpentry, by Mail: 1909
Davenport RD apt 2,
suite A, Toronto, ON
M6N 1C1, or By Fax:
(416) 535-5815
CERCASI
Seara Bakery-Pastry chef: Permanent
F/T, $18.00/hr 40hrs/
wk, 3 vacancies, starts
ASAP. 2-3 Years’
experience bakes
specialty Portuguese
pastries. Employer:
Seara Bakery & Pastry Ltd Apply by Mail:
2277 Keele Street,
Toronto, Ontario M6M
3Z6, or by Fax: (416)
245-8106
First Star-Carpenter (Finish, Trim
and Frame): Permanent F/T, $30/hr
40hrs/wk, starts ASAP.
3-5 Years’ experience
in finishing, trimming
and framing carpentry.
Employer: First Star
Carpentry & Trim By
Mail: 2 Deverell Crescent, Toronto, Ontario
M3K 1C8, by Fax:
(416) 636-7278
muratore/
manuale
con
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905
649-5893
Famee Furlane - Cook (Furlan Cuisine):
Permanent F/T, $18/hr 40hrs/wk, Starts ASAP.
1-2 Years’ experience of preparing Furlan Cuisine. Prepare and cook full course meals. Must
have both Banquet and restaurant experience.
Employer: Famee Furlane Toronto. Apply by
Mail: 7065 Islington Ave. Woodbridge, Ontario
L4L 1V9, or by Fax: (905) 851-6863
Novita-Pastry chef (Italian & Portuguese Cuisine): Permanent F/T, $18.00/
hr 40hrs/wk, starts ASAP. 2-3 years experiencebake specialty Italian & Portuguese pastries.
Employer: Novita PasticeriaTrattoria Cafe by
Mail: 2900 Langstaff Road, suite 11, Ontario L4K
4R9, orby fax: (905) 738-2427
U Can- Logistics supervisor –
transportation: Permanent F/T, $24/hr 40hrs/
wk, Starts ASAP. 3-5 Years’ experience with industrial product logistic, Scandinavia, central Europe
and Canada, including distribution trading, shipping,
warehousing. Multi-lingual applicants preferred (Polish, German). Employer: U CAN Universal Inc.
Apply by Mail: 55 Browns Line, Etobicoke, ON M8W
3S2, or by Fax: (416) 201-8995
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40 hrs/wk.stats
asap. Minimum 5
yrs exp. Must be
prepared towork on
projects throughout greater GTA.
Employer: Lido
Construction.
Apply by fax: 905
660-9724 or by
email info.lido@
bellnet.ca
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Rui GomesMaster Butcher
- butcher shop
(Sausage maker):
Permanent F/T,
$20.40/hr 40hrs/wk, 3
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3-5 Years’ experience butchering and
Portuguese sausage
making. Must have references for multitasking ability. Employer:
Salsicharia Rui Gomes
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Street West, Toronto,
ON M6G 1M5 or by
fax: (416) 533-8070
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nessuno altro può
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Allwood-Carpenter (Trim, Form, Finish
and Millwork): Permanent F/T, $29.00/
hr, 2 vacancies, 40hrs/wk, starts ASAP. 2-3 Years’
experience & provide references confirm both job
site and millwork experience. Employer: Allwood
Industries Ltd., by Mail: 33 Atomic Ave., Etobicoke,
ON M8Z 5K8, By Fax: (416) 398-1754
Royal Construction-Mason, brick and
stone (Cement Finishing): Permanent
F/T, $30.25/hr 40hrs/wk, 3 vacancies, starts
ASAP. 2-3 Years’ experience multi task cement
finishing, stone brick read sophisticated plans.
Employer: Royal Construction, by Mail: 1238
Dundas St. W., Toronto, Ontario M6J 1X5, by
fax: (416) 534-4899
Caldense - Pastry chef (Portuguese
Traditional Cuisine): Permanent F/T,
$21.00/hr 40hrs/wk, starts ASAP. 3-5 Years’
experience bakes specialty Portuguese pastries.
Employer: Caldense Bakery & Pastries III Inc. by
Mail: 337 Symington Avenue, Toronto, ON M6P
3X1, or E-mail:[email protected]
Bairrada - Cook (Portuguese Cuisine):
Permanent F/T, $17.00/hr 40hrs/wk, 3 vacancies, starts ASAP. 1-2 Years’ experience Portuguese cuisine cook/chef. Portuguese is spoken
on the work site. Employer: Bairrada Churrasqueira Grill, by Mail: 1000 College St.,Toronto,
ON M6H 1A7, By Fax: (416) 534-7057
Global WasteWelder: Permanent F/T, $23.50/
hr 40hrs/wk, 4 vacancies, starts ASAP. 2-3
Years’ experience,
work irregular hours
servicing a wide range
of equipment and
vehicles. Employer:
Global Waste Services Inc, by Mail:
90 Shorncliffe Rd.,
Etobicoke, Ontario
M8Z 5K5, by Fax:
(416) 234-1831
3 CONSULTI:
Sfera di cristallo
Tarrocchi o mano
Verte - Cement
Finisher (MultiTask Stone, Brick
Mason): Permanent
F/T, 2 vacancies, $31/hr
40hrs/wk, Starts ASAP.
2-3 Years’ experience
of cement finishing with
multi-task ability as
brick and stone mason.
Employer: Verte
Construction Group Inc.
Apply by Mail: 80 St
Clarens Ave, Toronto,
ON M6K 2S5, or by
Fax: (416) 539-9089
Brazilian Star-Cook (Portuguese Cuisine): Permanent F/T, $17/hr 40hrs/wk, starts
ASAP. Cook with professional experience
minimum 5 years in Portuguese cuisine. Must
provide references. Employer:
Brazilian Star Bar & Grill Inc. by Mail: 1242
Dundas St W, Toronto, ON, M6J 1X5, or
E-mail: [email protected]
DRG Group-Supervisor, drywall installers: Permanent F/T, $30.00/hr 40hrs/wk, starts
ASAP. 1-2 Years’ experience installation & finishing
supervise workers and projects, Coordinate and
schedule activities. Employer: DRG Group by Mail:
4181 Sladeview Cres, suite 29, Mississauga, ON
L5L 5R2, or by fax: (905) 608-9687
416-792-4515
328 Wilson Ave. (a Bathurst St)
O ROSCOPO
Qualcuno dal tuo passato torna a farsi vivo:
usa prudenza e soprattutto non svelare il
tuo presente. Se state valutando l'occasione di riallacciare i rapporti con una persona
ARIETE a cui tenete e con cui non vi siete lasciati
certamente bene, sappiate che oggi è l'oc22 MAR - 21 APR casione giusta per farlo.
Un vecchio amico torna a farsi vivo. Bene i
rapporti con i colleghi. In serata cercate di
organizzare qualche incontro tra amici curando di non invitare chi vi spesso vi irrita o
TORO vi contraddice. Salute, benessere e fascino.
Gratificante il lavoro. Soldi in arrivo. Belle
22 APR - 21 MAG sorprese in amore. Sarai amato e discretamente corteggiato. Umore allegro.
Elimina ciò che non ti serve più, ma non abbandonare o trascurare gli animali. Buone
idee per risolvere un problema. Se sei uno
studente ottimi risultaii con il minimo sforzo.
GEMELLI Oggi vi sentite particolarmente curiosi. Mi22 MAG - 21 GIU steri e segreti vi affascineranno. Ma attenti
a non rivelare i vostri.
Una persona vicina a voi è particolarmente gelosa di tutto quello che fate: non date
molta importanza alla cosa ma cercate di
non esporvi troppo alle facili lusinghe con le
CANCRO quali vi tenta. Provate a non considerare
nemici coloro che credete tali e che
22 GIU-21 LUG come
magari sono dalla vostra parte.
LEONE
22 LUG-21 AGO
Se la pazienza non è il vostro forte cercate di abituarvi alla tolleranza: con o senza
gli altri dovete abituarvi a guardare le cose
sotto vari aspetti e punti di vista. Notizie in
arrivo per posta o via telefono: per alcuni
saranno notizie attese da tempo, per altri
ordinaria amministrazione. In ogni caso non
fatevi trovare impreparati.
I nati di vernerdi tra le 11,00 e le 13,00 potrebbero ritrovarsi a fare i conti con il passato e il riemergere delle loro storie. Ricordate
che basta un attimo a ritrovarsi nel passato.
VERGINE Non buttatevi giù. Cercate di tenere duro
22 AGO-21 SETT perchè presto una situazione si sbloccherà
del tutto.
Venere in buon aspetto vi regalerà il sorriso
in amore e vi sentirete appagati e appaganti. Solo in serata qualche piccolo neo
BILANCIA potrebbe infastidirvi.
più comprensivi con chi vi sta
22 SET-21 OTT Mostratevi
accanto. Un giorno potrebbe tornarvi utile.
Dovete prendere il coraggio a quattro mani
e chiarire subito, anzi prima, la vostra situazione sentimentale: non tergiversate e se
avete qualcosa da farvi perdonare chiedete
SCORPIONE scusa subito senza accampare scusa, se
22 OTT-21 NOV dovreste ricevere le scuse di qualcuno pretendentele senza se e senza ma.
Fate tesoro della vostra esperienza e dei
consigli che avete ricevuto fin qui e agite di
conseguenza sia per problemi d'amore sia
per problemi economici. Oggi potrebbe esSAGITTARIO serci una ventata di novità in amore: se fino
22 NOV-21 DIC a ieri sembrava che i vostri sentimenti contassero poco, ecco che da oggi ci potrebbe
essere un inveresione importante.
Sappiate cogliere al volo le occasioni che vi
vengono offerte oggi : in amore però siate
prudenti e fatevi furbi come volpi.
Un amico vi deluderà molto: soprattutto
CAPRICORNO sarà molto polemico e questo non lo sop22 DIC-21 GEN porterete.
Oggi ti sentirai di larghe vedute ma allo
stesso tempo ti piacerà spettegolare di una
situazione imbarazzante e ridicola che riguarda qualche tuo amico. Amori incerti per
ACQUARIO i nati di mercoledi : tutto sembra traballare e
22 GEN-21 FEB nulla sembra essere certo. Per gli altri normale routine con Venere gradevolemente
favorevole.
Oggi Venere potrebbe farvi desistere dall'amore: in fondo vi sentite oggetti che gli altri
possono manipolare facilmente.
Esci con un amico che non vedi da molto
tempo. Soidi da assicurazioni, eredità, gioco
PESCI o investimenti. Un bonifico o un vaglia.
22 FEB-21 MAR
CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 22 MAGGIO 2014
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CERCASI AIUTO
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is looking for couples to work in the
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and Richmond Hill area.
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SuperClean - Cleaning supervisor: Permanent F/T, $20.00/hr 40hrs/wk, starts ASAP.
1-2 Years’ experience managing environmental and
hazardous products. Employer: Super Clean Building
Maintenance, by By E-mail: [email protected], By Fax: (289) 464-5106
Tricolore-Cook (Italian Regional): Permanent F/T, $18.00/hr, 40hrs/wk, starts ASAP. 1-2
Years’ experience & provide references confirm
cooking Calabrese Cuisine. Employer: Tricolore
Bar & Caffe, by Mail: 1240 St Clair Ave W, Toronto,
ON M6E 1B7, By Fax: (416) 654-3951
427 Auto-Autobody technician
- refinishing (filling and painting): Permanent
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wk, starts ASAP.
1-2 Years’ experience filling, painting
skills. Must provide
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skills. Employer: 427
Auto Collision Ltd., by
Mail: 395 Evans Ave,
Toronto, ON M8Z
1K8, By Fax: (416)
253-1692
Maple-Marble Mechanic (Multi-task cutting,
laying granite & Stone): Permanent F/T, $33.05/
hr, 20 vacancies, 40hrs/wk, starts ASAP. 3-5 Years’ experience on large projects including high rise. Employer:
Maple Terrazzo Marble & Tile Inc., by Mail: 16 Nixon
Road, Bolton, ON L7E 1K3, By Fax: (905) 857-6010
Bento's Auto
- Automotive
electrical technician: Permanent
F/T, $22.00/hr 40hrs/
wk, starts ASAP. 2
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experience working
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electrical system. Employer: Bento's Auto
& Tire Centre Ltd, by
Mail: 2000 Dundas St.
West, Toronto, Ontario
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(416) 588-225
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Springwood-Carpenter: Permanent F/T,
$30.00/hr 40hrs/wk, 3 vacancies starts ASAP. 2-3
Years’ experience multitasks - Finisher, Trim, Cabinet. Must have references. Employer: Springwood
Carpentry Inc. by Mail: 39 Indian Road Crescent,
Toronto, ON M6P 2E9 or by fax: (416) 516-6860
JMC Sheet Metal- Roofer (flat, metal
deck installer - assistant foreman):
Permanent F/T, $31.95/hr 40hrs/wk, Starts
ASAP. At least 5 Years’ experience metal deck
installing, read prints, welding. Must be prepared
to work on projects throughout Ontario.
Employer: J M C Sheet Metal Ltd.
Apply by Mail: 105 Islay Cres, Maple, ON L6A
2B9, or Email:[email protected]
Capela-Tilesetter (Multi-task setting,
cutting, and marble mechanic): Permanent F/T, $33.05/hr, 8 vacancies, 40hrs/wk, starts
ASAP. 2-3 Years’ experience and Must provide
references of multi-task ability. Employer: Capela
Surfaces Inc., by Mail: 52 Ascott Ave, Toronto, ON
M6E 1E7, By Fax: (416) 656-6069
Oliveira J-Drywall installer and finisher
(Framing): Permanent F/T, $34.00/hr,
40hrs/wk, starts ASAP. 1-2 Years’ experience
installs and finishes drywall. Must be fully qualified carpentry framing. Employer: Oliveira J
Enterprise Inc., by Mail: 187 Torii St, Woodbridge, ON L4L 5L6, By Fax: (905) 553-4988
Salischaria Pavao-Master Butcher - butcher
shop (Sausage maker): Permanent F/T,
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Years’ experience in master butcher and make special Portuguese sausage. Employer: Salischaria –
Pavao, by Mail: 1435 Dundas Street West, Toronto,
Ontario M6J 1Y7, by Fax: (416) 533-3395
Old Orchard-Marble mechanic (Multi-task
Tilesetter): Permanent F/T, $31.00/hr 40hrs/wk,
2 vacancies, Starts ASAP. 1-2 Years’ experience
marble mechanic with multi-task ability in tile laying,
tile setting, ceramic & stone. Employer: Old Orchard
Construction Ltd. Apply by Mail: 609 Marlee Ave. Ste
2, Toronto, ON M6B 3J6, or by Fax: (416) 847-0387
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F/T, $19.00/hr 36hrs/wk, 2 vacancies, starts
ASAP. 1-2 Years’ experience handles wood,
stone, textile, and marble. Reference needed to
confirm applicants have commercial experience.
Employer: Innovative Content Solutions Inc., by
Mail: 900 Caledonia Road, suite 11&12, Toronto,
ON M6B 3Y1, By Fax: (647) 352-7801
REGAL
CALL Vince (416)-802-0710
ADS TRIM-Carpenter (Trim): Permanent
F/T, $30.00/hr, 40hrs/wk, starts ASAP. 2 vacancies, 3-5 Years’ experience & provide references
confirm trim carpenter experience in restorations..
Employer: ADS Trim Carpentry Ltd, by Mail: 10
Teignmouth Ave, Toronto, ON M6E 1S5, By Phone
between 11:30 and 17:00 at (416) 316-3798
COMPRO/VENDO
COMPRO ORO
ARGENTO, OROLOGI, QUADRI, PORCELLANE
E TANTI ALTRI OGGETTI.
Axpor-Carpenter
(Framing and
Forming): Permanent F/T, $31.00/
hr, 40hrs/wk, starts
ASAP. 3-5 Years’
experience & provide
references confirm
both framing, forming
skills and high-rise
experience. Employer:
Axpor Carpentry Ltd,
by Mail: 1238 Dundas
St. West, Toronto,
ON M6J 1X5, By Fax:
(416) 534-4899
Luso CanadianMarble mechanic:
Permanent F/T,
$36.77/hr 40hrs/
wk, starts ASAP. 3-5
Years’ experience
marble mechanics, masonry work
- marble installation.
Employer: Luso Canadian Masonry Ltd, by
Mail: 312 Westmoreland Ave., Toronto,
Ontario M6H 3A5, by
Fax: (416) 533-1366
Triple E Construction Carpenter
(Multi-task drywall):
Permanent F/T,
$30.00/hr, 40hrs/wk,
starts ASAP. 1-2 years’
experience & provide
references confirm finish,
trim, frame carpentry
and install, finish drywall
experience. Employer:
Triple E Construction
& Design Inc., by Mail:
Bldg A-1075 Meyerside
Dr., suite 7, Mississauga,
ON L5T 1M3, By E-mail:
[email protected]
Biggs & Narciso Carpenter (Multi-Task
also Cement Forming): Permanent F/T,
$31.00/hr, 40hrs/wk, starts ASAP. 3 vacancies,
3-5 Years’ experience working with asbestos,
and other dangerous substances. Must confirm
prior experiences with abatement and references.
Employer: Biggs & Narciso Construction, by Mail:
181 Bentley St, suite 14, Markham, ON L3R 3Y1,
By Fax: (905) 470-9102
Tyco’s-Carpenter, framing (Forming):
Permanent F/T, $31.00/hr, 40hrs/wk, starts
ASAP. 2 vacancies, 3-5 Years’ experience & provide references confirm both framing, forming skills
experience. Employer: Tycos Construction Ltd, by
Mail: 681 Coldstream Ave, North York, ON M6B
2L6, By Fax: (416) 757-5854
Two by Eight-Carpenter (Framing and
Forming): Permanent F/T, $31.00/hr, 40hrs/
wk, starts ASAP. 3-5 Years’ experience & provide
references confirm both framing and forming skills.
Employer: Two By Eight Carpentry Ltd, by Mail:
36 Christina Ciccolini Court, Woodbridge, ON M8Z
5K8, By Fax:(905) 553-7933
N. Piccoli Construction Cement
mason, highways &
streets (Forming):
Permanent F/T,
$31.00/hr, 40hrs/wk,
starts ASAP. 1-2 years’
experience & provide
references confirm
forming and finishing
experience. Employer:
N. Piccoli Construction
Ltd, by Mail: 1933 Gore
Road, suite 2, London,
ON N5W 6B9, By fax:
(519) 473-9676
Polcan-Cement finisher (Carpentry Framing): Permanent F/T, $31.00/hr, 40hrs/wk, starts
ASAP. 3-5 years’ experience & provide references
confirm for finishing and framing ability. Employer:
Polcan Construction By Mail: 318 Erie Ave., Brantford, ON N3S 2H8 By Fax: (519) 512-0389
Paula’s BBQ - Cook (Portuguese Cuisine):
Permanent F/T, $18.00/hr 40hrs/wk, starts
ASAP. 1-2 Years’ experience Portuguese cuisine
cook/chef. Employer: Paula's BBQ Takeout Ltd.,
by Mail: 430A Horner Ave., Etobicoke, ON
M8W 2B1, By Fax: (416) 503-3168
Alliance-Carpenter (Architectural hardscape
forming and finishing: Permanent F/T, $33.98/
hr 35hrs/wk, 10 vacancies, starts ASAP. 2-3 Years’
experience and must have reference for architectural hardscape forming and finishing. Employer: Alliance Site Construction Ltd, by Mail: 91 Parr Blvd.,
Bolton, ON L7E 4E3, By Fax: (905) 951-5286
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3 vacancies, 40hrs/
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must provide references in specialty restoration, residential commercial. Employer:
Stonecast Contracting
Ltd, by Mail: 3167
Regional Road, suite
8, Grassie, ON L0R
1M0, By Fax: (905)
309-3205
409 Collision
Centre- Autobody
technician - collision: Permanent
F/T, $25.00/hr 40hrs/
wk, starts ASAP. 2
vacancies, more than
5 years’ experience
auto body technician
collision. Employer:
409 Collision Centre,
by Mail: 147 Belfield
Road, Etobicoke,
Ontario M9W 1G8,
By Fax: (416) 2426820
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Salischaria Pavao-Master Butcher - butcher
shop (Sausage maker): Permanent F/T,
$20.40/hr 40hrs/wk, 15 vacancies, starts ASAP. 2-3
Years’ experience in master butcher and make special Portuguese sausage. Employer: Salischaria –
Pavao, by Mail: 1435 Dundas Street West, Toronto,
Ontario M6J 1Y7, by Fax: (416) 533-3395
Ontario Concrete-Cement
finisher (Architectural Forming): Permanent
F/T, $33.98/hr 40hrs/
wk, starts ASAP. 2-3
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finishing and carpentry forming work.
Employer: Ontario
Concrete Forming,
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Road, Hannon, ON
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(905) 692-0392
G&D-Mason, Cement (Bricklayer):
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Spirito Santo Tu mi illumini su tutto
e mi mostri la strada per raggiungere tutti i miei ideali. Tu che mi dai il
dono divino di perdonare e dimenticare il male che mi viene fatto e
che sei in ogni istante della mia vita
al mio ianco. Io, in questo piccolo
dialogo, voglio ringraziarTi per tutto
e confermare ancora una volta che
mai mi separerò da Te respingendo
ogni tentazione anche le più grandi.
Voglio stare con Te e con tutti i miei
cari nella Tua gloria perpetua. Amen.
Per grazia ricevuta, -. -.
Dite questa preghiera 3 volte per tre giorni consecutivi senza rivelare il vostro desiderio.
Dopo 3 giorni il vostro desiderio sarà esaudito, non importa quanto diicile esso sia.
Promettete di pubblicare questa preghiera immediatamente dopo aver ricevuto la grazia.
Giocate al
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Sudoku
COME GIOCARE: Esiste una sola regola per
giocare a Sudoku: bisogna riempire la scacchiera
in modo tale che ogni riga, ogni colonna e ogni
riquadro contengano i numeri dall’1 al 9. La condizione è che nessuna riga, nessuna colonna o
riquadro presentino due volte lo stesso numero.
3
4
La soluzione di ieri
Le soluzione
3
4
16
GIOVEDI 22 MAGGIO 2014 • CORRIERE CANADESE
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Gas, storico accordo Russia-Cina