Immobile e i mondiali: «Sogno di seguire le orme di Schillaci» Allarme razzismo, coro contro Balotelli a Coverciano. A pag. 11 Il nuovo ITALIAN COMMUNITY DAILY NEWSPAPER $1.00 Più tasse nella Gta (prezzo più alto fuori) ■ Anno 02 ■ N. 97 Giovedi 22 Maggio 2014 www.corriere.com «Immigrazione, Kenney ha paralizzato il sistema» I cambiamenti apportati dal ministro hanno messo in ginocchio i meccanismi che regolavano il settore in Canada Mario Cagnetta TORONTO - Un’ecatombe è stata quella di Jason Kenney e di Chris Alexander nei confronti dell’immigrazione canadese. Non sono opinionisti a dirlo ma professori universitari e diversi rapporti redatti da Fondazioni indipendenti che hanno passato sotto la lente tutte le riforme introdotte dal 2008 a oggi che hanno letteralmente rivoluzionato il sistema di canadese togliendo la parola “accoglienza” guadagnata dal Canada dopo anni di politiche migratorie. f SEGUE A PAGINA 3 LE ELEZIONI Europee, scatta il rush finale Francesca Chiri ROMA - Lo spread irrompe nella campagna elettorale e, ad una manciata di giorni dal voto per le europee, l’andamento del barometro della fiducia dei mercati sulle prospettive dell’Italia non pare un bel segnale per nessuno. Né per il Pd né per il M5s la cui vittoria potrebbe essere all’origine dei timori delle piazze finanziarie. Vladimir Putin insieme al presidente cinese Xi Jinping Gas, storico accordo Russia-Cina Il patto siglato da Mosca e Pechino ha un valore superiore ai 400 miliardi di dollari f ARTICOLO A PAGINA 8 f SEGUE A PAG. 6 ONTARIO CICLISMO Michael Rogers: impresa al Giro f ARTICOLI A PAG. 13 GRANDE GUERRA Queen’s Park, scontro sul settore auto I liberali propongono il sostegno pubblico, i conservatori puntano al taglio delle tasse alle industrie TORONTO - Scontro tra liberali e conservatori provinciali sul settore automobilistico in vista del voto del 12 giugno. Ieri la premier uscente Kathleen Wynne ha proposto il rilancio del sostegno pubblico con una ingente «iniezione di denaro», mentre Tim Hudak ha rilanciato l’idea di abbassare le tasse alle industrie per fare aumentare gli investimenti. In marcia a piedi da Londra a Trieste f ARTICOLI PAG. 10 PENSIERINI QUOTIDIANI f A PAG. 10 f ARTICOLO A PAG. 2 In CO-OPERATION with CANADA’S ITALIAN LANGUAGE DAILY www.corriere.com GIOVEDI 22 MAGGIO 2014 • CORRIERE CANADESE 2 CANADA VERSO IL VOTO ’ ba ag au I liberali vogliono spingere per nuovi stanziamenti, i conservatori premono per abbassare il regime fiscale alle industrie TORONTO - Il braccio di ferro elettorale si sposta prepotentemente sul settore automobilistico. Ieri i liberali e i conservatori hanno presentato i rispettivi piani per rafforzare il comparto economico che sta vivendo un momento di crisi nel Sud dell’Ontario. E dalle strategie che sono state proposte si intuisce come l’esito del voto del prossimo 12 giugno avrà delle pesanti conseguenze in tutto il settore automobilistico. La premier uscente Kathleen Wynne ha sottolineato come, a suo avviso, l’unico modo per fare ripartire il settore garantendo crescita e sviluppo sia quello di portare avanti un piano di incentivi che preveda importanti «iniezioni di denaro» nelle industrie automobilistiche, con «l’obiettivo di stimolare il settore». La leader liberale ha mandato Kathleen Wynne e Tim Hudak il suo messaggio durante un tour organizzato allo stabilimento della Omega Tool Corporation di Windsor. «È evidente che i liberali e i conservatori hanno due approcci all’opposto per assicurare una nuova crescita economica della Provincia e adesso è giunto il momento che siano gli elettori a scegliere». I liberali continuano a puntare sugli aiuti del settore pubblico a quello privato, un piano questo che è stato già delineato nel loro Jobs and Prosperity Fund (stanziamento di 2,5 miliardi di dollari nell’arco dei prossimi dieci anni. WEB IL GOVERNO v OTTAWA - Un viaggio di Joe Oliver a Parigi andata e ritorno in due giorni a bordo di un jet Vip Challenger al costo di 52mila dollari. È quanto hanno dovuto spendere i contribuenti, stando ai documenti governativi presentati in parlamento nei quali vengono messi in luce i costi sostenuti per permettere ai ministri di utilizzare questi jet per gli spostamenti. Nell’ottobre del 2011, poco dopo aver assunto l’incarico di ministro delle Risorse naturali, Oliver e altri tre funzionari governativi viaggiarono nella capitale francese utilizzando il Vip Challenger, totalizzando una spesa di 51.903 dollari. In questi due giorni Oliver viaggiò anche a Londra per tenere un discorso alla London School of Economics, oltre che per incontrarsi con alcuni esponenti del governo inglese. Sempre secondo i documenti presentati alla House of Commons, il primo ministro Stephen Harper utilizzò il servizio Vip Challenger per ben 113 viaggi dall’aprile «Nel 2013 - ha aggiunto la premier uscente - abbiamo garantito uno stanziamento di 70,9 milioni di dollari allo stabilimento della Ford di Oakville, e questo ci ha permesso di salvare 2.800 posti di lavoro. I conservatori di Tim Hudak non farebbero altro che distrugge- re il settore automobilistico della nostra Provincia». Parole che ovviamente sono state rispedite al mittente dagli esponenti del Progressive Conservative, che invece giudicano «fallimentari e sorpassate» le strategie dei liberali. Hudak, in visita allo stabilimento della Horizon Plastics a Cobourg, ha ribadito la necessità di portare avanti un progressivo abbassamento delle imposte per dare fiato alla ripresa occupazionale e per sostenere la necessaria crescita dell’intera economia provinciale. Hudak ha poi puntato il dito contro l’aumento dei costi dell’energia. «Con McGuinty e la Wynne abbiamo visto la crescita di questi costi: prima o poi le industrie chiuderanno per trasferirsi negli Stati Uniti». Una posizione alla quale ha fatto eco in giornata quella di un altro parlamentare conservatore. «Dobbiamo mettere fine - ha dichiarato Monte McNaughton, deputato uscente del distretto di Middlesex-Kent-Lambton a questi aiuti pubblici da 2,5 miliardi di dollari». Secondo l’esponente conservatore, l’unica via da imboccare per salvare il settore è quella degli sgravi fiscali e dell’abbassamento delle tasse alle industrie: questo produrrebbe un aumento degli investimenti, della competitività e, di conseguenza, la difesa e la crescita dei posti di lavoro. «Il nostro piano può garantire questi risultati». $5 2011 al febbraio del 2014, ad un costo approssimativo per i contribuenti di 1,8 milioni di dollari. Nelle spese documentato sono sottolineati anche i viaggi di numerosi esponenti di governo, tra i quali Peter MacKay, Leona Aglukkaq e John Baird. F v OTTAWA - I video pubblicitari che Facebook ha introdotto negli Usa a marzo stanno per sbarcare in altri 7 Paesi tra cui il Canada: in Europa toccherà il mese prossimo a Francia, Germania, Regno Unito ma non ancora all’Italia. Lo conferma la piattaforma ai media stranieri. Si tratta di spot di 15 secondi che compariranno nel lusso di notizie degli utenti e che partiranno in automatico, senza suoni attivati a meno che non vi si cliccherà sopra. Oltre ai tre Paesi europei, la piattaforma debutterà il prossimo mese - il via ai Mondiali di Calcio non è casuale - anche in Brasile, Giappone e Australia. L’84% del miliardo e 300 mila utenti di Facebook si trova al di fuori del Nord America: in Brasile gli utenti attivi al mese sono 87 milioni, in Gran Bretagna 34 milioni. Il servizio di video pubblicitari è stato lanciato da poco in forma di test negli Sta- pubb ti Uniti, aperto ad un piccolo gruppo di inserzionisti, fra i quali il network televisivo Nbc. Facebook ha afermato che i risultati di questa fase iniziale sono stati buoni senza però rilasciare cifre sulla piattaforma. CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 22 MAGGIO 2014 3 CANADA IL MINISTRO La rivoluzione di Kenney che ha distrutto l’immigrazione (segue dalla prima) «Venire in Canada è diventato molto più difficile rispetto a 10 anni fa - ha detto la professoressa Naomi Aboim curatrice del rapporto assieme a Karen Cohl del rapporto Shaping the future: Canada’s rapidly changing immigration policies” patrocinato dalla Fondazione Maytree - E possiamo dire che a causa di queste politiche sono venuti meno alcuni principi democratici e di accoglienza che hanno sempre contraddistinto la storia di questo Paese». (Sotto, potete leggere l’intervista completa alla docente che tra l’altro è anche adjunct professor and Chair of the Policy Forum at the School of Policy Studies della Queens University di Ottawa). Qui invece troverete buona parte delle misure approvate dai ministri Kenney e Alexander che, contrariamente a quanto sostenuto dal primo davanti alla comunità italiana la settimana scorsa, hanno reso molto più difficile l’arrivo non soltanto degli italiani ma di tutti i lavoratori stranieri in terra canadese. Dai criteri linguistici diventati più severi, alle domande respinte per via dei cambiamenti di programma, alle regole più ristrette per diventare cittadini fino ai ricongiungimenti familiari per far venire in Canada la propria famiglia prima sospesi e ora regolamentati da un tetto. I cambiamenti: dal 2008 al 2014 il governo federale, secondo quanto dice il rapporto, ha cambiato l’approccio nei confronti dell’immigrazione sotto tre livelli di immigrazione (per motivi economici, ricongiungimento familiare e per scopi umanitari) ma anche reso più difficile diventare cittadini canadesi, entrare in Canada come lavoratori temporanei, come studenti internazionali o come semplici visitatori. Ma non solo: il governo ha anche cambiato il modo di riformare il sistema dell’immigrazione dando molto più potere ai ministeri. Leggi e regolamenti: questi sono stati i due strumenti principalmente utilizzati da Kenney per arrogarsi il diritto di decidere senza consultare le opposizioni, e tutti gli altri soggetti a vario titolo coinvolti nelle politiche migratorie canadesi. Il passaggio chiave è stato quando il Budget bill del 2008 e il Budget Implementation Act del 2012 hanno di fatto emendato l’Immigration e il Refugee Protection Act. Grazie a questa mossa è stato possibile dare molto più potere ai ministeri e portare a termine il proprio disegno politico. “Attraverso questo strumento, - è scritto nel rapporto - il Ministero della Cittadinanza, all’immigrazione e al Multiculturalismo si sono riservati il diritto di creare nuovi programmi e categorie per nuovi immigrati, fissare anche retroattivamente le quote e le priorità, eliminare le domande per le permanent residence e per i permessi temporanei e imporre delle condizioni più dure ai datori di lavoro”. Chissà a quali categorie allude il ministro Kenney quando parla di condizioni più favorevoli per gli italiani? Come scriveva il Manzoni, “ai posteri l’ardua sentenza”, noi nel frattempo elenchiamo le misure approvate che, sempre secondo il rapporto, “hanno avuto delle conseguenze negative per gli immigrati e per la reputazione del Canada a livello internazionale”. Il 2008: cominciamo dagli inizi. L’emendamento del 2008 Budget Bill ha dato al ministro la possibilità di dare delle istruzioni ministeriali ai funzionari dell’immigrazione. Sempre nel 2008 è stata creata la Canadian Experience Class, un programma che permette ad alcuni studenti stranieri e a dei lavoratori stranieri ad alto valore aggiunto di poter diventare cittadini permanenti. Il 2009 si rivela un anno importante per il programma dei rifugiati ma non si registrano significativi cambiamenti. Il 2010: in quell’anno arrivano i primi cambiamenti riguardanti il flusso degli emigranti per motivi economici: in parole povere, viene alzato il tetto dei fondi necessari per qualificarsi come investitori immigrati, vengono imposti dei test di inglese per chi faceva domanda come “permanent residence” sotto il Federal Skilled Worker Program e la Canadian Experience Class e viene messo un tetto al numero dei Federal Skilled Worker che possono diventare permanent resident. Il governo ha poi introdotto dei criteri più rigorosi per diventare cittadini canadesi che prevedono un livello minimo di idoneità e cinque anni di attesa prima che un coniuge possa sponsorizzare il proprio congiunto. Il 2011: è l’anno della svolta, ma in senso negativo. Gli interventi infatti riguardano tutti e tre i flussi: cittadinanza, lavoro temporaneo, i consulenti per l’immigrazione e i fondi. Viene posto un tet- I continui cambiamenti alle permanent residence, ai permessi temporanei, ai ricongiungimenti familiari e alla cittadinanza hanno di fatto trasformato i criteri di accoglienza del Paese nei confronti degli stranieri che ora non si sentono più sicuri di venire in Canada to alle domande per il Federal Immigrant Investor Program e vengono ridotte ulteriormente le domande per i Federal Skilled Worker. Viene poi bloccato l’Entrepreneur Program. Una moratoria viene decisa per la sponsorizzazione dei genitori e dei nonni e viene anche creata una “super visa” per favorire il loro ingresso in Canada come visitatori. Il 2012: nella prima metà del 2012 vengono restituite tutte le domande precedenti al febbraio del 2008 nel Federal Skilled Worker Program (oltre 100mila, ndr) e vengono rispedite al mittente anche quelle inviate dal 1˚ luglio del 2012 in poi per il Federal Skilled Worker Application e per l’Immigrant Investor Program. I test di lingua inglese vengono resi obbligatori anche per i lavoratori meno qualificati. E vengono anche cambiati e resi più duri i test di inglese per le altre categorie economi- che. Quando Kenney nega davanti alla comunità italiana in Canada che i test di inglese siano cambiati, chissà a cosa e a chi si riferisce? “Ai posteri nuovamente l'ardua sentenza”... Il 2013: anche il 2013 vede cambiare nuovamente le regole. Per quanto riguarda il Federal Skilled Worker program viene diramata una lista delle professioni accettate, oltre a rendere ancora più duro il test di inglese. L’accesso al programma per i lavoratori temporanei diventa molto più difficile e viene anche introdotto un tetto di quattro anni per tutti i lavoratori temporanei con regolare permesso. Senza dimenticare che non viene più considerata la conoscenza di una lingua diversa dall’inglese e dal francese. Ciò provocherà nei mesi successivi diversi problemi soprattutto ai ristoranti e ai bar. Il 2014: il programma per il ricon- NAOMI ALBOIM «Troppi cambiamenti: sistema inaffidabile» TORONTO - «Venire in Canada è diventato molto più complicato rispetto al passato». La professoressa della Queen’s University di Kingston Naomi Alboim ha pochi dubbi riguardo alla politica dei conservatori dal 2008 a oggi: mai come ora infatti il Canada ha chiuso le porte agli immigrati provenienti da ogni parte del mondo, non soltanto dall’Italia. Professoressa era più facile o più difficile venire in Canada per lavorare dieci anni fa? «Dal mio punto di vista non ci sono dubbi: oggi è molto più complicato». A cosa si riferisce in particolare? «Penso alle permanent residence in tutte le categorie con i criteri che sono cambiati nel corso degli anni». E riguardo ai lavoratori temporanei? «Questi ultimi sono aumentati in maniera davvero drammatica. Tutti i dati in nostro possesso ci dicono questo confermando la sensazione che si voglia considerare l’immigrazione come una misura utile nel breve periodo per tamponare esigenze temporanee e non come una politica a lungo termine». Il Canada secondo lei è ancora un Paese che accoglie gli immigrati? «Quando la gente deve decidere in quale Paese vuole andare, ha delle opzioni a disposizione. Lavoratori specializzati sono richiesti ovunque, in tutto il mondo. Quello che a loro interessa è la stabilità. Qui in Canada, le regole cambiano continuamente e la gente non è più sicura soprattutto se ora il governo si arroga il diritto di cambiare le regole dopo che la loro domanda è stata inviata. Qui il ministero ha la capacità di cambiare quando vuole senza consultazioni o passaggi intermedi. E quindi la gente da ogni parte del mondo può arrivare alla conclusione che in Canada non valga la pena di rischiare». Qual è il problema? «Il problema è che in altri Paesi i lavoratori possono trovare delle regole trasparenti, coerenti che possono spingere la loro scelta. L’emendamento del 2008 all’Immigration act ha di fatto permesso di rimandare indietro le domande per la permanent residence, di cambiare i criteri dando al ministero un potere decisionale molto ampio anche in materia di cambiamento di programmi di immigrazione e di moratorie. Questo non soltanto ha portato a un indebolimento delle regole democratiche ma ha anche portato a una mancanza di consistenza e di prevedibilità». 60 Giorni giungimento familiare viene riaperto ma con un tetto e con parametri molto più ristretti per chi ne fa richiesta. Il governo annuncia la Express Entry per il 2015, una misura nuova che dovrebbe regolamentare gli ingressi legati e riempire così i posti di lavoro lasciati scoperti dalla manodopera canadese. Ritornano i tetti per le altre categorie economiche per i lavoratori che fanno richiesta di permesso permanente. Nel febbraio di quest’anno viene cancellato l’Investor & Entrepreneur Immigration Program e le domande, 66mila, vengono rimborsate. Alexander introduce nuove regole che rendono più complicato l’ottenimento della cittadinanza. Scoppia il caso legato al TFWP: il sistema fa acqua dappertutto e soprattutto si scopre che alcuni datori di lavoro licenziano i canadesi per assumere gli immigrati. Ciò porta Kenney a bloccare le domande di permesso nel settore della ristorazione, persino quelle in fase di valutazione. Le categorie colpite insorgono e il ministro replica assicurando che una risposta arriverà nelle prossime settimane. Intanto i ristoranti sono in crisi e temono danni con l’estate in arrivo. E la frase del Manzoni “ai posteri l’ardua sentenza” tanto cara a Kenney rischia per loro di trasformarsi in un vicolo cieco dal quale sembra sempre più difficile uscirne. [email protected] GIOVEDI 22 MAGGIO 2014 • CORRIERE CANADESE 4 I FATTI DEL GIORNO BRAMPTON Un rapporto per combattere il traffico nella GTA Raccolte fondi, bufera sul sindaco Fennell TORONTO - Nell’occhio del ciclone questa volta ci è finita il sindaco di Brampton Susan Fennell. A rivelare che dell’1,7 milione di dollari raccolti in due anni dal primo cittadino solo il 25 per cento è andato alle organizzazioni comunitarie per le quali i fondi erano stati raccolti, è Stepping out for Brampton Inc. I numeri, nero su bianco, sono emersi dall’ultimo bilancio stilato dalla organizzazione senza scopo di lucro creata nel 2011 per realizzare il gala annuale privato e il torneo di golf del sindaco che vengono presentati come raccolte fondi per gruppi comunitari locali. «Questo è completamente sbagliato - ha commentato Danny Del Medico, proprietario di una agenzia immobiliare di Brampton che ha pagato mille dollari per due biglietti per partecipare al gala nel 2008 - non sapevo che alle organizzazioni comunitarie sarebbe andato così poco, solo il 25 per cento». Una percentuale molto bassa che non regge ad esempio il confronto con la United Way Canada che, stando ai dati presenti sul suo sito web, devolve l’85 per cento di ogni dollaro. Gli eventi organizzati dal sindaco di Brampton Fennell (il gala che si è tenuto la prima volta nel 2005 e il torneo di golf pochi anni prima) non sono registrati come enti di beneicenza e pertanto non possono rilasciare ricevute da scaricare quando si compila la dichiarazione dei redditi. Ad acquistare i biglietti messi in vendita per partecipare agli eventi organizzati dalla Fennell sono stati imprenditori, rappresentanti aziendali, il comune di Brampton, Il sindaco di Brampton Susan Fennell durante una festa la polizia di Peel, il Peel police board e la Region of Peel. Constatare che il personale del comune di Brampton ha partecipato a que- sti eventi in gran numero fa arrabbiare Del Medico: «A questi gala c’erano dozzine di impiegati della città. Chi ha pagato i loro biglietti? Penso proprio i contribuenti. Ho pagato anch’io per loro». Nel 2012 oltre 63mila dollari sono stati spesi dalla città di Brampton, la Region of Peel e il Peel police Services Board, del quale la Fennell è la vicepresidente, per acquistare i biglietti ma la Fennell, interpellata in proposito, non ha risposto alla domanda circa la somma di denaro sborsata per i suoi eventi. Dal bilancio appare che complessivamente, nel 2012 e nel 2013, sono stati raccolti $1,710,106 dei quali $442.005 sono stati distribuiti alle associazioni comunitarie: circa 18mila dollari sono andati al Mayor Susan Fennell’s Community Spirit Team che è amministrato dallo stesso consiglio che decide a quali gruppi andrà il denaro raccolto. CRONACA NERA Incidente a catena sulla 27, un morto e tre feriti TORONTO - Un uomo di 44 anni è morto in un incidente stradale avvenuto sulla autostrada 27 all’altezza della autostrada 409 ad Etobicoke. L’incidente ha coinvolto sei veicoli e secondo la polizia è stato causato da un uomo di 61 anni alla guida di una Ford Escape che ha colpito una Mazda Protegè causando un tamponamento a catena. A perdere la vita è stato il conducente della Mazda mentre gli altri tre automobilisti hanno riportato ferite di vario genere. Chiunque abbia informazioni utili alle indagini può contattare la polizia al 416-808-1900 o Crime Stoppers al 416-222-8477. ¬ Sono state aggravate le accuse contro Karen Fyfe, 31 anni, di Oshawa che il 10 maggio ha investito con la sua auto un uomo di 28 anni ed è fuggita. Il giovane, ricoverato in ospedale in condizioni disperate, è deceduto: la Fyfe deve ora rispondere di guida pericolosa che ha causato morte e omissione di soccorso. L’incidente è avvenuto nelle vicinanze di Kensington Market all’incrocio di Dundas Street West e Augusta Avenue. L’accusata comparirà in tribunale il 16 giugno. ¬ L’Ontario Provincial Police ha catturato Cale David Presnail dopo che l’uomo, che sta scontando una condanna all’ergastolo per omicidio di secondo grado nel carcere di minima sicurezza Collins Bay Institution di Kingston, è fuggito. Presnail non ha opposto resistenza agli agenti che lo hanno tratto in arresto e riportato in carcere dove sta scontando la condanna per un omicidio avvenuto nel 1998. L’Opp ha affermato che è stato grazie alla telefonata di un residente che la polizia è riuscita a scovare il fuggitivo e ad assicurarlo alla giustizia. TORONTO - ‘The Western GTA MOVE Taskforce’ ha reso pubblico un rapporto contenete 28 raccomandazioni su come risolvere i problemi di traffico che attanagliano la Greater Toronto Area. Per risolvere il problema, si legge nel documento ‘Unlocking Our Gridlock Together: A Citizens Report on Transit’, occorre che i vari livelli di governo e Metrolinx si impegnino a mettere in pratica idee valide per risolvere il problema del traffico sulle strade. Una delle raccomandazioni invita la provincia a creare in particolare un “fondo a lungo termine per i progetti di trasporto urbano di massa”. Secondo il rapporto il governo federale dovrebbe “contribuire con tutto il ricavato dalle entrate fiscali della benzina per affrontare i problemi di transito come parte di una strategia nazionale sul trasporto”. Secondo dati recenti è stato calcolato che in Ontario il tempo che i residenti hanno trascorso sulle strade, tra il 1994 e il 2010, è salito del 12 per cento passando da una media di 47.1 minuti a 53.5 minuti. Numeri, che però diventano ancora più elevati se si prende in considerazione Toronto: i residenti di Toronto trascorrono in media al volante 65.6 minuti ogni giorno, il tempo più lungo di ogni altra provincia. Al secondo posto si è classificata Oshawa con 63.6 minuti, al terzo Barrie con 59.2. Grazie alla generosità di un nostro benefattore, ofriamo a tutti coloro che si abbonano per 1 Anno, un orologio (da uomo o da donna, valore di $50) 1 Anno a soli $ 199 +HST Chiamate subito. Oferta limitata. Edizioni dal lunedì al venerdì, con consegna gratuita a domicilio Chiamate oggi al 416-782-9222 2700 Duferin St. Unit 90, Toronto Editore - Consorzio M.T.E.C. Consultants Italia, nr 86 Via Maria, 03100 Frosinone. E M.T.E.C. Consultants Limited. 3800 Steeles Ave. W., Suite 300, Vaughan Ont., Canada www.corriere.com Redazione: Corriere Canadese Italia, nr 86 Via Maria, 03100 Frosinone. Canada, 2700 Duferin St., Unit 90. Toronto, On, M6B 4J3 Amministrazione: L'On. Joe Volpe, Presidente Francesco Veronesi, Direttore Nicola Sparano, Vice-Direttore K.T. WEB Printing Ltd. 287 Bridgeland Ave. Toronto, On, M6A 1Z6 CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 22 MAGGIO 2014 5 OPINIONI IL FONDO Kenney, il Corriere, e la museruola “culturalmente compatibile” Francesco Veronesi Z ittire il dissenso. Allontanare le voci scomode, mettere la museruola a quella parte della stampa che osa sidare le verità assolute del governo, minacciando azioni legali, indicando articoli di cronaca come “non veritieri, frutto di presunzione e prevenzione politica”. Tutte queste sono strategie di chi, agli occhi di chi fa questo mestiere da tanti anni, si sente in difficoltà. Venerdì scorso tre ministri federali si sono scomodati per prendere parte a una conferenza stampa organizzata per - era stato annunciato - fornire update sullo stato dell’immigrazione in Canada degli italiani. L’evento invece si è trasformato dall’inizio alla fine a un attacco di bassissimo livello contro il Corriere Canadese e la sua inchiesta sull’immigrazione. Il nostro giornale è stato tacciato di aver scritto “falsità e menzogne”, di aver manomesso i dati forniti dal governo stesso, di aver ingigantito un fenomeno del tutto marginale. Contro questo governo non può esserci contraddittorio, non esiste il diritto di replica. Anche i numeri, la matematica, le statistiche nude e crude quando sono scomode possono essere stravolte, manomesse, modificate a proprio piacimento. Basta il messaggio - «noi abbiamo favorito l’immigrazione dall’Italia» - ripetuto all’infinito, sino alla nausea, tutto ciò che lo contraddice è solo «spazzatura giornalistica». Poi però ci sono i fatti a cui noi «giornalisti che sguazzano nella spazzatura» siamo costretti ad aggrapparci, per non essere travolti da questa fiumana di illazioni e caricature propagandistiche di stampo ministeriale. Ecco allora che siamo costretti a riportare come Kenney nell’ottobre del 2012 andò a una fiera del lavoro a Dublino, in Irlanda, per incoraggiare gli irlandesi a venire a lavorare in Canada. «I datori di lavoro in Canada disse durante un suo intervento in un talk show - stanno sempre più identificando l’Irlanda come una fonte di talenti, grandi lavo- ratori e persone altamente istruite che sono “culturalmente compatibili”». Ripeto le ultime parole del ministro: culturalmente compatibili. Quindi dobbiamo sottintendere che vi siano dei lavoratori che provengono da altre Nazioni che non sono “culturalmente compatibili”? E gli italiani sotto quale categoria “kenneyana” vengono collocati? Visti i numeri, una risposta noi l’avremmo, ma la lasciamo in sospeso. Perché Kenney andò in Irlanda a reclutare lavoratori e non andò in Italia? Invitiamo il ministro dell’Occupazione a risponderci e non si preoccupi, poi la museruola ce la rimet- tiamo. Per controbattere, però, lo invitiamo a non dilapidare i soldi dei contribuenti come ha fatto venerdì scorso, quando ha organizzato una conferenza stampa con la presenza di tre ministri federali per attaccare, dall’inizio alla fine il Corriere: un evento disertato dalla comunità italiana, vista la presenza di non più di quindici persone. Basterebbe un semplice comunicato stampa, o un annuncio su Kijiji. Un’ultima questione. Ma con tutti i problemi che ruotano attorno all’immigrazione e all’occupazione nel nostro Paese, con il Temporary Foreign Workers Program che è sul punto di collassare a causa delle geniali strategie di questo governo, il ministro Kenney non aveva niente di meglio da fare venerdì scorso? Non c’erano forse questioni più urgenti da affrontare? Noi lo ringraziamo infinitamente per la pubblicità gratuita che ci ha fatto e che continua a farci. Ma non si illuda: la nostra inchiesta sull’immigrazione andrà avanti, anche perché non ci sentiamo “culturalmente compatibili” con quegli esponenti del governo che alle domande scomode rispondono con le minacce. [email protected] LA POLEMICA «Putin come Hitler»: polemica sul principe Carlo Anna Lisa Rapanà P roprio adesso che si parla addirittura di “trono condiviso”. Il principe Carlo, primo in linea di successione per la corona britannica, fa uno scivolone e crea imbarazzo, paragonando il presidente russo, Vladmir Putin, ad Adolf Hitler per il suo ruolo nei fatti in Ucraina. Lo fa durante una visita ufficiale in Canada. Parole non confermate ufficialmente, ma nemmeno smentite da Palazzo, che si limita a sottolineare il suo no comment su conversazioni private. Di questo si tratta infatti, di uno scambio di battute tra Carlo e una custode volontaria del Museo dell’Immigrazione di Halifax, in Nova Scotia, Marienne Ferguson. Un’ebrea polacca di 78 anni, fuggita in Canada nel 1939, e che ha perso diversi parenti nei lager. Ferguson è stata presentata a Carlo e alla moglie Camilla nel corso di un ricevimento di veterani della Seconda Guerra mondiale al museo di Halifax, lunedì 19. «Avevo finito di mostrargli l’esposizione e parlavo con lui della mia famiglia e di come sono venuta in Canada», ha raccon- LA LETTERA to scrisse a tutte le associazioni perché ne comperassero copie. L’on.le Bucchino si rifà ai valori del 25 aprile che erano propri di questa ricorrenza nel dopoguerra, che erano valori di divisione e per tanti, certamente anche a ragione, di odio. Oramai da oltre un decennio, il 25 aprile viene celebrato, non trascurando il fatto storico, come un momento di pacificazione nazionale, di superamento delle brutture della guerra civile, di riconoscimento della purezza degli ideali dei combattenti di entrambe le parti, cercando di dimenticare e far dimenticare tanti atti criminali che non avevano nulla a che fare con la guerra in corso tra italiani, atti criminali compiuti da tanti repubblichini ma anche da altrettanti partigiani, entrambe accomunati dalla malafede. E in questo spirito di pacificazione che il COMITES ha organizzato, come ha fatto negli anni scorsi, la manifestazione del 25 aprile. E in questo spirito di pacificazione che il COMITES coglie l’occasione del 25 aprile per dare un riconoscimento a quei nostri connazionali che hanno raggiunto i 50 anni di emigrazione in Canada. L’incitazione all’odio, politicizzare il COMITES, mettere alla berlina le Istituzioni non fanno bene alla comunità che purtroppo ha ancora dei problemi che non si risolvono con le divisioni. Carlo Consiglio Consigliere del Cgie in Canada N on vogliamo ritornare sulla polemica, ampiamente coperta dal Corriere nei giorni scorsi. Tuttavia, nel merito delle sue parole, ci permetta di sottolineare un punto. Il 25 aprile rimane la Festa della Liberazione, la celebrazione per ricordare la fine dell’occupazione nazi-fascista e per mettere la parola fine alla pagina più buia della storia italiana, e per non dimenticare il contributo della Resistenza. In questo ci affidiamo alle parole del presidente Napolitano pronunciate lo scorso 25 aprile al Quirinale dove ha ricevuto le associazioni partigiane insieme ai sindaci dei comuni italiani più colpiti dalle atrocità hitleriane, come Stazzema o Verbania: «Dalla Resistenza vengono valori incancellabili. La Resistenza, l’impegno per riconquistare all’Italia libertà e indipendenza fu un grande moto civile ed ideale, ma soprattutto fu un popolo in armi, una mobilitazione coraggiosa di cittadini giovani e giovanissimi». Parole che non possiamo fare altro che sottoscrivere. Francesco Veronesi non se la può permettere. Anche in considerazione del fatto che i primi di giugno potrebbe trovarsi ianco a ianco con il presidente Putin in Francia nel corso delle cerimonie per commemorare i 70 anni del D-Day, lo sbarco in Normandia. Per ora l’incidente internazionale non “esplode”: dalla Cina il portavoce di Putin, Dimitri Peskov, dive alla Bbc che “al momento non commenta”. Ma l’episodio rappresenta per Carlo un monito importante: c’è chi ci vede della supericialità non tollerabile nel caso di qualcuno che sarà re. corriere.com «Da Bucchino polemica pretestuosa» Egregio Direttore, mi consenta di intervenire nella pretestuosa, quanto infondata polemica, innescata dall’on.le Bucchino in ordine alla mancata partecipazione personale del Console alla manifestazione organizzata dal COMITES. Mi consenta preliminarmente di sottolineare che, e chi mi conosce ben sa, non sono abituato ad ossequiosi atteggiamenti, anzi tutt’altro, per cui la mia non è una difesa di ufficio del Console Guma, ma cose non vere riferite nell’intervista dall’on.le Bucchino, una faziosa lettura oramai superata di avvenimenti storici, ma soprattutto un maldestro tentativo di voler politicizzare la vita del COMITES che, per lo meno qui in Canada e specialmente a Toronto, è sempre stata refrattaria a ingerenze partitiche e tesa solo a tentare di tutelare, in periodi così bui per gli italiani all’estero, gli interessi della comunità. Forse siamo in presenza di una nuova scesa in campo dell’on.le Bucchino non soddisfatto dei suoi successori? Forse per questo l’on.le La Marca era assente? Sono vere le voci insistenti di dissapori e diversità di veduta? L’on.le Bucchino accusa il Console Guma di non essere stato presente alla manifestazione del COMITES indetta per il 25 aprile. Il Console, come lui stesso riferisce, aveva assunto altro impegno e scusandosi con il Presidente Cucchi, ha doverosamente inviato un messaggio. L’on.le Bucchino, pur essendo uomo profondamente e in modo convinto di sinistra, è anche cattolico praticante per cui sa che solo S. Antonio di Padova aveva il dono dell’ubiquità. Non contento, l’on.le Bucchino afferma, sapendo che non corrisponde al vero, che il predecessore del Console Guma era sempre presente. E la prima manifestazione per i 150 dell’unità d’Italia organizzata dal COMITES. Allora nemmeno il messaggio. Ma il predecessore del Console Guma aveva affinità con l’on.le Bucchino e va pertanto indicato a modello. Poco importa se il predecessore del Console Guma è stato il peggior Console degli ultimi 50 anni distintosi per voler interpretare il ruolo di vertice della Comunità e non di rappresentante del Governo italiano, ispiratosi al principio del “divide et impera”, famoso per le pressioni perché connazionali ed enti finanziassero, in cambio di riconoscimenti, la storia a fumetti della comunità che non è stato altro che un opuscolo che conteneva la storia di chi ha sponsorizzato, umiliando così la comunità; e sempre per questo fumet- tato la donna. «Il principe allora ha detto “E ora Putin sta facendo lo stesso di Hitler”». Parole riferite, certo. Ma i giornali che le riportano avevano un suo cronista sul posto. E poi c’erano altri testimoni. Imbarazzo doppio, intanto perché è altamente inusuale - se non del tutto escluso dal protocollo che un membro della famiglia reale si abbandoni a commenti del genere. Carlo poi, che sempre più fa le veci della regina nei suoi impegni ufficiali e che diventerà re, dovrebbe essere consapevole che una gafe del genere proprio A Real “Hit” on line These are how many people are visiting us at corriere.com every month Month Apr 2014 Mar 2014 Feb 2014 Totals KBytes 34,521,542 38,305,962 13,503,211 86,330,715 Summary by Month Monthly Totals Visits Pages Files Hits 56,269 713,943 778,453 1,355,566 52,222 552,131 643,678 1,079,569 25,007 229,821 309,987 529,606 133,498 1,312,173 1,571,228 2,964,741 Generated by Webalizer Version 2.21 NB as of May 3 2014 Webalizer Version 2.21 reports smashing success for Corriere Canadese on line edition. In March, Corriere’s first complete month on the web, 52,222 visitors generated 1,079,569 hits! Those visitors were responsible for 552,131 page views and opening 643,678 files. 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E dunque, aggiunge, «non bisogna mai lasciarsi impressionare da manifestazioni di insufficienza istituzionale e politica», né dai problemi economici. Lo fa il premier annunciando l’arrivo di un miliardo di euro di investimenti per la Sardegna e di due miliardi per tutto il territorio nazionale. E quando avverte che l’Italia «non ha bisogno di show e pagliacciate al Parlamento europeo ma di serietà” e di persone preparate per evitare di diventare lo zimbello d’Europa». Lo fa Beppe Grillo, disponibile con Casaleggio a far parte della squadra di un futuro governo a Cinque Stelle e che già con il suo rientro in Tv ha mostrato di essere capace di fare presa anche sull’elettore più moderato. È l’altra faccia della maschera che indossa nelle piazze e che lo porta ad annunciare pubblici processi da parte di “tribunali popolari” in rete contro politi- Il premier Matteo Renzi ci, imprenditori e giornalisti, tutti «corrotti, anzi di un livello più basso delle meretrici». E che lo porta a sfidare il premier nella sua piazza a Firenze per quel “derby” che Matteo Renzi non ha mai voluto riferire al M5s, ma che nei fatti fotografa la partita vera che si sta giocando al “campiontato” europeo. Una partita per la quale i due contendenti si attrezzano per ritoccare l’asticella della vittoria o della sconfitta. Per Renzi non sarebbe un cattivo risultato arrivare sotto il 30%: «Avremo vinto le elezioni se il Pd sarà il gruppo più numeroso nel Parlamento europeo per quanto riguarda il centrosinistra». E comunque, avverte Renzi, se anche il risultato dovesse essere sotto il 30% lui non si dimetterà: niente elezioni anticipate, dunque, come chiede invece il M5s. Il quale, invece, continua a sperare in una vittoria anche se dovesse essere di misura: basta «un deputato in più del Pd» conferma anche Gianroberto Casaleggio che considera già un «importante» risultato il consolidamento del 25% ottenuto alle politiche. La sfida di Grillo preoccupa ovviamente anche Silvio Berlusconi: i Cinque Stelle «sono un pericolo per la nostra democrazia davvero grave» e in Europa sono destinati a non contare nulla, continua a ripetere. E proprio per screditare Grillo sul terreno dell’affidabilità non solo torna a definirlo «assassino», ma mette in dubbio la condanna per omicidio colposo: «Non è stato un incidente ma una cosa che ha voluto lui e questo la dice lunga sulla sua natura» azzarda. L'IPOTESI «Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio ministri» ROMA - Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio ministri di un ipotetico governo cinquestelle. L’ipotesi la lancia, a sorpresa, proprio il guru milanese che attira le critiche del Pd e qualche malumore anche nel M5S. «Io ministro? Dipende dal Movimento, ma perché no?», dice Casaleggio. «Dovendo scegliere - aggiunge - opterei per l’Innovazione». Quanto a Grillo, «bisognerebbe chiederlo a lui - spiega - io lo vedrei bene ministro». L’intervista fa subi- to il giro del web e copre il clamore suscitato dalle parole rilanciate dal blog di Grillo ieri in mattinata. “Politici, industriali e giornalisti - scrive il leader pentastellato - vanno giudicati attraverso un processo popolare, mediatico che inizierà dopo le elezioni europee. Durerà almeno un anno. Le liste saranno rese pubbliche quanto prima”. Così l’indignazione per i “processi mediatici” lascia lo spazio alle polemiche per le parole di Casaleggio. La sua intervista viene rilanciata da un sito all’altro, fino a diventare un caso. Grillo ha sempre detto di non puntare a diventare premier ma, soltanto, di volere “traghettare il M5S fino alla vittoria”. L’intervista pare smentirlo. Il Pd sottolinea che le parole di Casaleggio “hanno svelato le reali mire di Grillo e Casaleggio di fare i ministri”. Così ieri nel pomeriggio arriva la smentita dello stesso Casaleggio. “Né il sottoscritto né Beppe Grillo si candidano come ministri, come riportato nei titoli di alcuni giornali di oggi”, si legge sul blog del leader cinquestelle. “Le persone iscritte al M5S decideranno la squadra di governo attraverso la Rete”. Al Pd non basta. “Le parole che Casaleggio sono chiare: il guru aspira alla poltrona di ministro dell’Innovazione. C’è poco da smentire», affermano i deputati dem Federico Gelli ed Ernesto Magorno. Genovese agli arresti domiciliari MESSINA - «Determinato e sereno, ma molto amareggiato per la detenzione in carcere che non meritava». È lo stato d’animo di Francantonio Genovese, da ieri agli arresti domiciliari nella sua casa di Messina dopo avere lasciato il carcere di Gazzi, dove si era costituito il 15 maggio scorso dopo il voto favorevole al suo arresto della Camera dei deputati. L’amarezza, spiega il parlamentare del Pd è legata alla decisione del Gip maturata su «dati che erano noti da tempo». L’esponente, eletto nel Pd, parla del suo stato d’animo con uno dei suoi legali, l’avvocato Antonino Favazza - che ha ricostruito il colloquio - «per la chiara presenza del fumus persecutionis già negli atti valutati dalla Camera che non vedo come non sia stato capito: era evidente». «Adesso - osserva Genovese - la decisione del Gip lo certifica perché basata su atti conosciuti: non c’era bisogno di mettermi in carcere». Genovese, che in cella ha letto molti libri e pregato, ha «l’amaro in bocca» per l’accaduto e non risparmia una “frecciatina” ai suoi colleghi della Camera dei deputati, e invita i parlamentari che hanno votato per il suo arresto a «rivalutare la decisione». Sul piano dell’inchiesta, però, la tesi della Procura di Messina regge. Almeno ne è convinto il Gip Giovanni De Marco che nel provvedimento sottolinea che «il quadro di gravità indiziaria appare confermato e, per alcuni versi, consolidato». Come, sostiene il Gip, dimostra il fatto, ammesso dallo stesso deputato in sede di interrogatorio, dell’indicazione di Genovese di Mario Centorrino ad assessore alla Formazione della Regione siciliana, nel precedente governo. Il giudice Giovanni De Marco, nell’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari, afferma «l’assessore non avesse nemmeno il potere di scegliere, se non in misura assolutamente minima, i componenti della propria segreteria, avvalorandosi, dunque, l’ipotesi che l’azione dell’assessorato venisse in qualche modo etero-diretta». ISTRUZIONE Giannini: accorciare la materna, bimbi a scuola un anno prima ROMA - Tutti alla primaria a 5 anni. L’idea è di Stefania Giannini, ma i sindacati non hanno apprezzato la sortita. «Lo strumento migliore non è una scuola superiore di soli quattro anni ma - ha osservato il ministro dell’Istruzione - la possibilità di mandare i figli a scuola un anno prima, una scuola dell’infanzia che duri solo due anni, come accade già in altri paesi». Un’idea sulla quale la titolare del dicastero di viale Trastevere rimugina da un po’. La sperimentazione del liceo di 4 anni avvia- ta da Profumo e ripresa dalla Carrozza (coinvolge per ora sei scuole) non la convince. «Utilizzare come strumento di accelerazione degli studi soltanto il taglio di un anno delle superiori, senza rimodulare il resto non mi sembra la strada giusta» ha spiegato qualche giorno fa e già a fine febbraio aveva espresso perplessità: «Ho l’impressione che ci sia un’ottima scuola primaria, licei e scuole superiori con punte di eccellenza, ma la scuola inferiore dovrebbe essere rivisitata». Ieri è stata più esplicita, ma l’i- dea di anticipare l’obbligo a 5 anni non è affatto nuova. Già alla fine degli anni Novanta quando il ministro era Luigi Berlinguer venne messa sul tavolo questa ipotesi ma la si accantonò perché ritenuta di difficile realizzazione. Ora ci si riprova, ma i sindacati scuotono la testa. «Stupisce - commenta il segretario generale della Cisl scuola, Francesco Scrima - come si possa considerare il sistema scolastico alla stregua di un armadio che è possibile semplicemente spostare un po’ più in qua o un po’ più ARE YOU? in là. Né la scuola si può montare e smontare a piacimento, da una parte o dall’altra, come se fosse un componibile Ikea. I percorsi di studio vanno costruiti avendo come essenziale riferimento le diverse tappe dell’età evolutiva. Ogni ipotesi di riforma deve tenerne debitamente conto: non sono consentite improvvisazioni e approssimazioni». E lancia una frecciata al ministro: «È comprensibile che al giorno d’oggi, e specialmente in campagna elettorale, si sia portati a inseguire la massima visibili- tà attraverso esternazioni che tuttavia, quando si ricoprono ruoli di grande responsabilità, andrebbero sempre attentamente misurate”. Dura la reazione del leader della Flc-Cgil che stigmatizza il metodo: «Non si può aprire una discussione sulla durata dei percorsi di studio sui giornali. È opportuno rilasciare meno interviste e spiegare al Paese - suggerisce il segretario generale, Mimmo Pantaleo - cosa esattamente si intende fare per migliorare il sistema di istruzione e con quali risorse». Call 416 782 9222 ext 201 12 June 13 July THEY ARE READY! CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 15 MAGGIO 2014 7 ITALIA Igor Greganti MILANO - Può sembrare un personaggio da libro o da film, paragonabile anche a quel Jordan Belfort ritratto da Martin Scorsese in “The Wolf of Wall Street”. Alcuni l’hanno subito ribattezzato il “Madoff della Bocconi”, prendendo ad esempio Bernard Madoff, il finanziere americano condannato a 150 anni di carcere. Più semplicemente per i magistrati di Milano Alberto Micalizzi, ex docente di Finanza Aziendale ed ex ricercatore del prestigioso ateneo milanese, è un enfant prodige del panorama accademico poi diventato un accanito truffatore seriale che, nel giro di cinque anni, è riuscito a raggirare importanti società e banche in mezzo mondo, bruciando in totale tra i 600 e i 700 milioni di euro degli investitori che si fidavano della “carta straccia” che lui proponeva. Micalizzi, 45 anni, già arrestato nel 2013 dal gip di Torino e autosospesosi nel 2011 dal suo incarico in Bocconi, è finito in carcere ieri mattina con le accuse di associazione per delinquere finalizzata ad una serie di truffe e abusivismo finanziario. Nell’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e dal pm Tiziana Siciliano e condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Gdf, sono state arrestate altre 10 persone (per altri quattro l’obbligo di firma) tra cui anche il manager di una società statunitense e il responsabile di due società australiane. Era una rete globale, infatti, che si estendeva dagli Stati Uniti agli Emirati Arabi Uniti passando per la Svizzera e il Lussemburgo, quella creata da Micalizzi. E in questa rete sono cadute grosse società e “colossi” della finanza e del credito: la banca giapponese Nomura è stata truffata per circa 100 milioni di euro, Snam Rete Gas per 30 milioni di euro, JpMorgan per 20 milioni di euro, Pirelli per 11 milioni di euro, la Fiduciaria Orefici per 25 milioni di euro, Ubi Banca per 25 milioni, In- Dell’Utri, si allungano i tempi per l’estradizione Alberto Zanconato I controlli della polizia a Milano In carcere il “Madoff” della Bocconi Una truffa da 600 milioni di euro dependent Global Managers per 5 milioni, Simgest per 3 milioni, Russian Agricultural Bank per 20 milioni, la finanziaria Ker Capital Inc per 61 milioni, Ubs di Monaco per 6 milioni. Per non parlare di tante altre società e banche, tra cui Carige, che hanno perso cifre non ancora quantificate. E gli inquirenti non sono riusciti a capire cosa abbia fatto l’ex professore coi soldi finiti nella sua società di gestione di hedge fund, la Dynamic Decisions. Si sa soltanto che 40 milioni di euro sono finiti in Cina. Da film anche un altro particolare dell’inchiesta: la sede della società statunitense Asseterra, ritenuta la centrale operativa per mettere a segno le truffe, era in una roulotte che si trovava in un parcheggio “in un sobborgo di Phoenix (Usa)”. Micalizzi, definito nell’ordinanza firmata dal gip Stefania Pepe una persona «senza scrupoli, incurante delle regole e incline a delinquere», sarebbe stato il promotore di ben due associazioni per delinquere: con il primo gruppo avrebbe basato i suoi raggiri sull’emissione di un finto bond “da 10 miliardi di dollari” promettendo investimenti straordinari quando il mercato nel 2008 crollava; con la seconda banda, invece, per le truffe avrebbe utilizzato false fideiussioni. Micalizzi, ricostruisce il pm nella richiesta d’arresto, «sulla scena economico-finanziaria da ben oltre un decennio e accredi- tato dalla autorevolezza conferitagli dall’essere docente di Finanza Aziendale» alla Bocconi, ha reagito alla «doccia fredda della caduta della Lehman Brothers» e alle «conseguenze di una insana bolla speculativa, fondata sul nulla ed esplosa mietendo innumerevoli vittime», virando verso «attività francamente delinquenziali». Il pm sottolinea poi come il fatto di essere stato «docente alla prestigiosa Bocconi abbia aperto a Micalizzi numerose porte e, forse, da sola questa circostanza può spiegare l’incomprensibile concessione di fiducia perpetuata dal mercato nonostante i numerosi e pubblici insuccessi dello stesso nell’ambito della gestione finanziaria». PUGLIA A 11 anni dallo Zambia per due gambe nuove BARI - Le sono state amputate le gambe, divorate dal fuoco a causa di un incidente domestico avvenuto nel suo villaggio, quando aveva cinque mesi. Ieri ha compiuto 11 anni e una grande famiglia decine, decine e decine di persone - che l’ha accolta in Puglia dove ogni due-tre anni le vengono cambiate le protesi e viene curata. È la storia di Christine (il nome è di fantasia) che arriva dallo Zambia in Puglia per poter camminare: grazie alla gara di solidarietà dei cittadini dei Comuni di Laterza, Castellaneta e Ginosa e anche a medici e infermieri del Centro Medico Riabilitativo Fondazione Salvatore Maugeri di Marina di Ginosa, può contare su protesi che le permettono di muoversi tra i percorsi non sempre agevoli del suo villaggio, giocare con i co- etanei, frequentare la scuola al pari dei compagni. In Puglia un’intera comunità, grazie ai calorosi inviti del parroco e alla disponibilità di una famiglia, ogni 2-3 anni, si mobilita per accogliere la piccola e pagare le spese necessarie al soggiorno, suo e di sua madre, e, in parte, anche quelle per l’acquisto delle nuove protesi. Christine in Italia e in particolare nella comunità di Laterza-Castellaneta, ha trovato amici, medici, ortopedici, parrocchiani che ormai da una decina d’anni hanno preso a cuore il suo caso. La dedizione delle suore comboniane che prestano aiuto nel villaggio dello Zambia e l’impegno in Puglia della famiglia di Rocco Gravina, coinvolto già in altri progetti umanitari in Zambia, hanno permesso a Christine di poter ricevere in questi anni cure adeguate e soprattutto protesi in grado di permetterle di camminare. È così che all’età di 3, 5 e 9 anni, per un mese, la sua casa è diventata la comunità di Laterza-Castellaneta, con il parroco di Ginosa don Renzo sempre accanto a lei insieme al signor Gravina. Christine viene coccolata da tutti, anche dai medici e dagli infermieri del Centro Medico Riabilitativo di Marina di Ginosa di Fondazione Maugeri: tutti che si prodigano per lei e la sua mamma. Il soggiorno periodico è necessario per preparare e adattare le nuove protesi che devono essere sempre sostituite con la crescita di Christine. In questi giorni la bambina è di nuovo in Puglia: all’età di undici anni, dopo due anni dall’ultima vi- WE ARE READY! ARE YOU? your sita, è tornata in Italia dove si fermerà fino a fine maggio, ovvero il tempo necessario per poter permettere la realizzazione delle protesi e fare in modo che Christine si adatti ad esse. I cittadini pugliesi, tra l’altro, oltre a sostenere economicamente la bambina e la mamma per le visite periodiche, i viaggi e il soggiorno, raccolgono i soldi necessari per permettere, tra le altre cose, a Christine di frequentare la Crested Crane Academy, la scuola inglese di Lusaka. «E la ricompensa più attesa, oltre ai sorrisi di Christine che a breve avrà gli esami finali di quinta elementare, è poter vedere come, grazie a questo impegno, - raccontano medici e infermieri - possa muoversi quotidianamente senza impedimento». BEIRUT - Si allungano rispetto alle previsioni dei giorni scorsi i tempi per la consegna dal Libano di Marcello Dell’Utri, che a questo punto non potrà avvenire oggi, come invece avevano ipotizzato le autorità di Beirut. Una fonte dell’ufficio giuridico della presidenza della Repubblica libanese ha detto che non ci sono notizie sul decreto di estradizione che, secondo quanto previsto venerdì scorso dal ministro della Giustizia Ashraf Rifi, avrebbe potuto essere firmato a breve dal capo dello Stato, Michel Sleiman. E anche se il via libera al decreto dovesse essere dato domani, sarebbero comunque necessari “alcuni giorni” per organizzare il trasferimento, hanno fatto notare altre fonti qualificate a Beirut. Dell’Utri, arrestato il 12 aprile scorso all’Hotel Phoenicia di Beirut e condannato il 9 maggio con sentenza definitiva a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, ha detto due giorni fa di avere raccomandato ai suoi avvocati libanesi di non frapporre ostacoli o cercare di ritardare l’estradizione. E in Libano non vi sono state prese di posizione politiche contro la consegna dell’ex senatore all’Italia, dopo il parere favorevole dato la settimana scorsa in un brevissimo arco di tempo dal Procuratore generale presso la Cassazione, Samir Hammud. «Non vi è stata nessuna pressione di carattere politico, né dall’Italia né in Libano», aveva sottolineato lo stesso ministro Rifi, assicurando che per Beirut si tratta di «una normale estradizione». Ma la decisione finale si inquadra in un momento convulso per il sistema politico libanese. Il presidente Suleiman concluderà il suo mandato domenica 25 maggio e il suo successore non è ancora stato eletto da un Parlamento dove le forze politiche contrapposte sembrano essere ancora lontane da un’intesa. Se la carica dovesse rimanere vacante, sarebbe il Consiglio dei Ministri ad assumere collegialmente le funzioni del Capo dello Stato, e quindi anche a dover dare l’approvazione finale all’estradizione, nel caso Suleiman non avesse firmato prima il decreto. All’uscita di una riunione del Consiglio dei Ministri venerdì al palazzo del Grand Serail, Rifi aveva detto di essere in procinto di preparare il decreto di estradizione, precisando che poi il documento avrebbe dovuto essere firmato dal ministro delle Finanze (per i costi dell’operazione), dal primo ministro e, appunto, dal presidente della Repubblica. E ad una domanda sui tempi di queste procedure, aveva detto di non escludere che Dell’Utri avrebbe potuto essere in Italia già giovedì di questa settimana. Book ad campaign today! Call 416 782 9222 ext 201 GIOVEDI 22 MAGGIO 2014 • CORRIERE CANADESE 8 ESTERI Claudio Salvalaggio MOSCA - La crisi tra Russia e Occidente legata all’Ucraina, la peggiore dalla guerra fredda, ha spinto Putin a voltarsi verso la Cina per trovare un secondo mercato di sbocco al gas russo neutralizzando almeno in prospettiva la minaccia di sanzioni, soprattutto in campo energetico: dopo dieci anni di faticosi negoziati, Mosca e Pechino hanno irmato infatti a Shanghai uno storico accordo per una fornitura trentennale di 38 miliardi di metri cubi l’anno, a partire dal 2018. Una intesa che vale 400 miliardi di dollari, come ha sottolineato l’ad di Gazprom, Alexiei Miller. Si tratta del «contratto più grosso in tutta la storia dell’industria del gas nella storia russa e sovietica», come ha evidenziato lo stesso Putin, che ha suggellato con la sua presenza la irma del contratto tra Gazprom e la cinese Cnpc, avvenuta alle 4.00 ora cinese: un indizio dell’urgenza del leader del Cremlino, deciso a non tornare da Shanghai senza aver concluso il negoziato per giocare meglio la sua partita a scacchi con un Occidente che sembra voltargli le spalle. Anche ieri il vicepresidente Usa Joe Biden è tornato a minacciare nuove sanzioni contro la Russia se saboterà le presidenziali ucraine di domenica. Il presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso, dal canto suo, ha preannunciato un “buonissimo pacchetto” di misure per ridurre la dipendenza energetica europea dalla Russia e ha chiesto a Putin di non interrompere le forniture di gas inché sono in corso le discussioni a tre (Ue, Russia, Ucraina) sul debito ucraino per il meta- Vladimir Putin insieme al presidente cinese Xi Jinping Gas, accordo tra Russia e Cina da 400 miliardi di dollari no russo. Né Bruxelles né Mosca comunque possono cambiare a breve i loro rapporti energetici: ad entrambe servono almeno quattro anni, rispettivamente per la commercializzazione dello shale gas Usa in Europa e per l’inizio delle forniture alla Cina. Nella fretta di chiudere con Pe- chino, Putin ha dovuto cedere sul prezzo, che non è stato svelato ma che è stato facilmente calcolato: circa 350 dollari per mille metri cubi, contro i 480 all’Ucraina. Ma quella siglato ieri in presenza anche del presidente cinese Xi Jinping è qualcosa di più di un contratto record con un partner strategico anche politica- mente, in funzione anti-americana: è il riorientamento geopolitico dell’export del gas russo verso il maggior consumatore di energia del pianeta (che potrà così ridurre la sua dipendenza dall’inquinante carbone) e il più importante partner commerciale singolo della Russia, con un interscambio commerciale di 90 miliardi di dollari nel 2013, da portare a 200 nei prossimi dieci anni. Una svolta accompagnata da una serie di accordi che aprono ulteriormente ai cinesi le porte dell’economia russa, in particolare nel settore delle infrastrutture e delle materie prime. Il contratto per il gas si accompagna infatti ad investimenti per lo sviluppo di giacimenti russi e per la costruzione dei gasdotti ino alla Cina, per un totale di 55 miliardi di dollari da parte di Mosca e di almeno 20 da parte di Pechino (che compensa così il buon prezzo per il gas): «Sarà il sito di costruzioni più grande del mondo senza alcuna esagerazione», ha evidenziato Putin, che si è appena lasciato alle spalle a Sochi una Olimpiade da 50 miliardi di dollari. Il metano sarà portato nella Cina nordorientale attraverso il gasdotto ‘La forza della Siberia’, già in costruzione dal 2007: 4000 km di tubi per un volume sino a 61 mld di metri cubi di gas l’anno, estratti da due giacimenti della Siberia occidentale (diversi da quelli usati per l’Europa) e portati sino a Vladivostok. Si tratta di riserve per 3 mila mld di metri cubi, che possono garantire per 50 anni il mercato domestico russo e quello estero. Putin ha annunciato anche l’inizio di colloqui con Pechino per il gasdotto dell’Altai, 2600 km di tubi che dovrebbero collegare i giacimenti della Siberia occidentale alla Cina occidentale, con una volume sino a 30 miliardi di metri cubi l’anno. Dopo il nord stream e il south stream, l’Aquile bicipite russa allunga così i suoi artigli energetici anche sulla Cina, consolidando le basi di una partnership strategica destinata a segnare la geopolitica dei prossimi decenni. KIEV Vigilia del voto presidenziale ad alta tensione in Ucraina Giuseppe Agliastro S pesso il passato affiora nella nostra mente improvvisamente. D’un tratto si ricorda un luogo, una persona, un profumo. E di colpo si provano pur se in modo meno intenso sensazioni piacevoli, paura, gioia, dolore per qualcosa che è successo tanto tempo prima. I ricordi però fanno parte di noi, sono il nostro bagaglio di esperienza, di vita. Di ricordi gli italiani emigrati in Canada all’indomani della fine della II Guerra mondiale ne hanno da vendere. La loro è una storia nella storia: hanno lasciato la loro casa, il loro Paese, la loro famiglia. Hanno viaggiato su navi alla volta del Canada, un Paese grande e sconosciuto dove costruire un futuro di benessere per sé e per i propri figli. Sono stati momenti importanti nella loro vita, momenti che vogliamo ricordare sulle nostre pagine: proprio per questo vi chiediamo di andare alla ricerca delle fotografie che vi ritraggono in partenza dall’Italia, sulle navi che solcavano l’oceano stipati di persone accomunate dallo stesso sogno e con negli occhi la stessa paura, l’arrivo al molo di Halifa- x, il viaggio sui treni diretti in ogni parte del Canada. Eppoi ancora i matrimoni nelle prime chiese italiane di Toronto: la St. Agnese, la San Francesco d’Assisi, la St. Anthony e così via. Vi chiediamo di inviarci e condividere con noi le fotografie dei vostri momenti più importanti: un matrimonio, la nascita di un figlio o di un nipotino e così via. Ma non saranno solo le fotografie ad aiutarci a ricostruire la vostra storia, la nostra storia: se conservate ancora le lettere scritte alla vostra fidanzata, alla moglie, ai genitori rimasti in Italia, inviatecele. Ricostruiremo, attraverso le vostre testimonianze, l’arrivo della nostra comunità in Canada. In queste foto e in questi scritti c’è tutta la nostra storia. Una storia della quale noi tutti siamo orgogliosi. Potete inviare la copia delle vostre foto o delle vostre lettere al Corriere Canadese, 2700 Dufferin St, Suite 90, M6B 4J3, Toronto o all’indirizzo email [email protected] KIEV - Vigilia di presidenziali ad alta tensione in Ucraina. A quattro giorni dalle elezioni che decreteranno il successore del deposto Viktor Ianukovich, almeno due dei 35,5 milioni di cittadini ucraini chiamati alle urne rischiano di non poter esercitare il proprio diritto di voto. L’est del Paese continua infatti a essere in parte controllato dalle milizie ilorusse che secondo i media locali hanno in mano più di un terzo delle commissioni elettorali distrettuali delle regioni “separatiste” di Donetsk e Lugansk, e cioè ben 13 su 34. Per cercare di assicurare il regolare svolgimento delle elezioni (o almeno qualcosa che gli si avvicini), le autorità ucraine hanno annunciato che domenica schiereranno 75.000 uomini, di cui 55.000 poliziotti e 20.000 “volontari”. Ma contro i ilorussi che Kiev accusa di “terrorismo” con il sostegno del Cremlino - si è adesso schierato apertamente anche il super-oligarca Rinat Akhmetov, l’uomo più ricco d’Ucraina e probabilmente l’uomo più potente del turbolento Est. Dopo aver inutilmente tentato di convincere gli insorti a sgomberare gli ediici occupati e aver messo in piedi una milizia non armata composta dai dipendenti delle sue imprese, il miliardario vicino al controverso ex presidente Ianukovich ha invitato i suoi operai a protestare contro i separatisti ogni giorno alle 12 davanti alle sedi delle fabbriche, evocando il rischio di un “genocidio” nell’est. Ma ha anche chiesto ai sostenitori dell’unità dell’Ucraina - che non sono pochi neanche nelle regioni “separatiste” - di suonare i clacson delle loro auto sempre a mezzogiorno in segno di protesta. E martedì, inoltre, centinaia di persone si sono riunite nello stadio dello Shakhtar Donetsk (il cui patron è lo stesso Akhmetov) per manifestare contro i pro-Mosca e per la ine delle violenze. Alcuni dei dimostranti hanno persino sventolato la bandie- ra ucraina, un gesto che da almeno un mese a questa parte era diventato impossibile per paura delle rappresaglie dei ilorussi. Certo qualche taferuglio c’è stato, e i media raccontano di alcune auto dei sostenitori di Kiev assaltate dai ilorussi, ma la protesta continua e il re del carbone e dell’acciaio Akhmetov - le cui imprese hanno bisogno di stabilità, economica ma anche politica - potrebbe riuscire dove i militari di Kiev hanno inora fallito. Intanto permane il giallo sul ritiro delle truppe russe alla frontiera con l’Ucraina. Secondo Mosca, i soldati a cui Vladimir Putin lunedì ha ordinato il ritiro nelle loro basi permanenti hanno già smantellato le loro tende da campo e sono in cammino verso le caserme di partenza. Ma Usa e Nato hanno espresso forti perplessità sulla veridicità delle parole del presidente russo. E lo stesso ha fatto il ministero degli Esteri ucraino, anche se appena qualche ora prima le stesse Guardie di frontiera di Kiev avevano invece confermato l’assenza di forze russe entro dieci chilometri dal conine. Washington ha comunque deciso di mettere le cose in chiaro, e da Bucarest il vice presidente Usa Joe Biden ha minacciato nuove sanzioni contro la Russia se questa saboterà le presidenziali di domenica. Il Cremlino da parte sua ha seri dubbi sulla regolarità di un voto “al suono dei cannoni”, ma anche se non è ben chiaro se riterrà le presidenziali legittime o meno (forse tutto dipenderà da un possibile compromesso con Kiev sull’assetto costituzionale, visto che Mosca punta a trasformare l’Ucraina in uno Stato federale e quindi a dare più potere ai governi locali). Il ministero degli Esteri russo oggi ha deinito le elezioni “un passo nella giusta direzione”. Il governo ucraino però di federalismo non ne vuole sentir parlare. CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 22 MAGGIO 2014 9 ESTERI ISRAELE «I due palestinesi uccisi da proiettili veri» Tea Party, schiaffo nel Supertuesday Aldo Baquis Ugo Caltagirone RAMALLAH - Dopo la divulgazione di immagini video riprese da una telecamera di sicurezza, diventa adesso un caso internazionale l’uccisione di due adolescenti palestinesi avvenuta giovedì alle porte di Ramallah (Cisgiordania) da parte di militari israeliani impegnati a disperdere una manifestazione. Israele si trova adesso sulla difensiva dopo che Stati Uniti ed Onu gli hanno chiesto di fare piena luce sull’episodio: in particolare di chiarire se non sia stato fatto un uso sproporzionato della forza. Anche l’Unione Europea ha espresso preoccupazione. Ieri il direttore del pronto soccorso dell’Ospedale di Ramallah, dott. Samir Saliba, ha detto che contrariamente a quanto descritto dal portavoce militare israeliano, Nadim Nawara (17) e Mohammed Taher (15) sono stati colpiti da proiettili veri, non da proiettili rivestiti di gomma. Da parte sua la Ong israeliana B’Tselem ha rivelato di aver potuto ricostruire l’intera dinamica dell’incidente grazie alle immagini riprese da quattro telecamere, per tre ore consecutive. Dodici ore complessive di sequenze che, ha detto la portavoce Sarit Michaeli, sono a piena disposizione della magistratura militare israeliana, che nei giorni scorsi ha aperto un’inchiesta sull’operato dei soldati. Queste immagini, secondo la Michaeli, confermano a posterio- NEW YORK - Un sonoro schiafo ai Tea Party, un trionfo per i candidati di punta, quelli appoggiati dall’establishment del partito repubblicano. Questo il responso del Supertuesday, il super martedì in cui negli Usa si è votato per le primarie in ben sei Stati, in vista delle elezioni di metà mandato del prossimo novembre. Quelle in cui sarà rinnovata la Camera, attualmente in mano alla destra, e un terzo del Senato, a maggioranza democratica. Il messaggio uscito dalle urne - a partire dai due stati chiave del Kentucky e della Georgia - è chiaro, anche guardando alla corsa per la Casa Bianca del 2016: gli elettori repubblicani, nonostante la crescente disafezione per il Congresso e la politica di Washington, sembrano essersi stancati della politica urlata e votata allo scontro della destra più estrema e conservatrice, che negli ultimi anni ha tenuto in ostaggio il partito. Basta con la strategia del “non si fanno prigionieri”, sfociata nelle sonore sconitte nelle presidenziali 2012 e nelle elezioni statali e comunali del 2013. È presto dire se un’era è inita, ma il declino dei Tea Party è oramai nei fatti. Sembra chiudersi una parabola iniziata nel 2010, col movimento populista che favorì la vittoria repubblicana nel voto di midterm, sull’onda delle proteste per il salvataggio delle banche e la riforma sanitaria di Barack Obama. Ma la destra ostile al dialogo - spiegano gli osservatori - paga ora il suo estremismo, quello che lo scorso ottobre ebbe come conseguenza lo shutdown, la paralisi del governo federale, portato sull’orlo della bancarotta con gravi conseguenze economiche e sul fronte dell’occupazione. Così, nel Kentucky il senatore Mitch McConnell, attuale leader della minoranza repubblicana al Senato, ha facilmente liquidato l’imprenditore Matt Bevin, sponsorizzato dall’ala più conservatrice del partito. E ora si appresta allo scontro più costoso, a suon di migliaia di dollari, della prossima campagna elettorale: quello con Alison Lundergan Grimes, 35 anni, giovane emergente del partito democratico, attuale segretaria di Stato in Kentucky e obamiana di ferro. «Un voto per lei è un voto per il presidente», ha più volte detto McConnell. Un gruppo di militari israeliani ri la descrizione della morte dei due adolescenti (e del ferimento di altri due loro compagni) già raccolta nei giorni scorsi da volontari di B’Tselem sul terreno e nell’ospedale di Ramallah. «La loro morte - ha detto il dott. Saliba - è stata sicuramente dovuta all’utilizzo di pallottole vere e non a proiettili di acciaio rivestiti di gomma». «Secondo la mia esperienza, la possibilità che un proiettile di gomma possa portare al decesso à praticamente nulla, anche se esploso ad un metro di distanza» ha aggiunto il primario palestinese mostrando una serie di fotografie di palestinesi feriti da ‘rubber bullets’. Secondo il primario, Nawara è arrivato all’ospedale già morto. Il referto parla di una massiccia emorragia interna dovuta alla ‘’frattura delle pareti del cuore’’ e al danneggiamento del polmone sinistro. Taher, colpito alla schiena, ha riportato ‘’una lacerazione di dieci centimetri della vena cava’’ ed è arrivato all’ospedale già in stato di arresto cardiaco. Un portavoce militare israeliano ha affermato che negli incidenti in questione i militari hanno fatto ricorso a mezzi non letali, come appunto proiettili rivestiti di gomma e gas lacrimogeni. THAILANDIA Il dialogo dopo il via libera alla legge marziale Alessandro Ursic BANGKOK - Dopo la proclamazione della legge marziale, l’esercito thailandese ha organizzato una prima riunione tra varie controparti nel tentativo di trovare una via di uscita da una crisi costata inora 28 morti e 800 feriti. Un compromesso sembra però lontano: e sebbene la presenza militare a Bangkok sia minore, i militari non hanno dato nessuna rassicurazione per quanto riguarda la durata del provvedimento che di fatto - sebbene neghino si tratti di un golpe - li ha messi alla guida del Paese. Il generale Prayuth Chan-ocha ha convocato rappre- sentanti dell’esecutivo ad interim, del partito di governo e dell’opposizione, esponenti del Senato e della Commissione elettorale, nonché esponenti dei movimenti extraparlamentari delle “camicie rosse” fedeli all’ex premier Thaksin Shinawatra e della protesta anti-governativa attiva dallo scorso novembre. Nonostante un clima disteso, non si è giunti ad alcuna conclusione, e un secondo incontro è già stato programmato per giovedì. Alla riunione non era però presente il primo ministro ad interim Niwatthamrong Boonsongpaisan, uicialmente trattenuto fuori città da “altri impegni”. Un’assenza che la dice lunga sulla sostanziale irrilevanza dell’esecutivo in tale delicato momento, tanto più che il provvedimento di legge marziale è stato deciso dalle forze armate senza neanche consultare il premier. Tra l’altro, all’esecutivo è stato impedito di utilizzare il quartier generale di crisi che l’ospitava da novembre, quando i manifestanti avevano iniziato ad assediare il palazzo del governo. È inoltre diicile capire cosa possa costituire un compromesso raggiungibile, data la divergenza di obiettivi tra le due parti. Il campo fedele a Thaksin - che ha da poco visto destituita la sorel- la Yingluck dalla guida del governo per via giudiziaria - vorrebbe tornare a elezioni il prima possibile perché è convinto di poterle vincere grazie al solido consenso nel popoloso nord rurale. L’opposizione, espressione della borghesia monarchico-nazionalista di Bangkok e del sud, propone invece vaghe “riforme” prima di tornare alle urne, che ha boicottato lo scorso febbraio e dove non vince da vent’anni. Nel frattempo, il Senato propone di nominare un premier “neutrale” per uscire dall’impasse, ma i “rossi” sentono odore di sotterfugio per imporre un governo gradito all’élite tradizionale. STATI UNITI EGITTO Condanna a 3 anni per Mubarak Pedopornografia, 70 arresti IL CAIRO - Ha ascoltato la sentenza, impassibile, seduto sulla sedia a rotelle. Tre anni di reclusione per l’ex presidente egiziano Hosni Mubarak, condannato per corruzione, insieme ai suoi due igli Alaa e Gamal, ai quali sono invece stati inlitti quattro anni. A quasi tre anni e mezzo dalla sua destituzione, l’ex rais, 86 anni, torna ancora una volta protagonista con la condanna in primo grado inlittagli dalla Corte d’Assise del Cairo, tenuta all’Accademia di polizia, per aver stornato fondi pubblici per l’equivalente di 13,5 milioni di euro attingendo al bilancio del palazzo presidenziale. Un verdetto che arriva a pochi giorni dal più importante appuntamento politico dell’anno: le elezioni presidenziali, previste per lunedì 26 e martedì 27, e che con tutta probabilità saranno vinte dall’ex generale e ministro della Difesa Abdel Fattah al Sisi, autore della cacciata del presidente Mohamed Morsi, espressione dei Fratell musul- mani, nel luglio dello scorso anno. M u b a rak risulta imputato anche in altri processi. Tra questi quello sulla morte di centinaia di manifestanti avvenuta durante la rivolta del gennaio del 2011, dove è accusato di “complicità in omicidio” e dove rischia l’ergastolo. Per questa accusa, Mubarak era già stato condannato al carcere a vita nel giugno del 2012, insieme al suo ex ministro dell’Interno Habib al Adli. Ma nel gennaio dello scorso anno la Corte di Cassazione egiziana aveva annullato la sentenza e disposto un nuovo processo. Vuoi per il ruolo avuto nei suoi 30 anni di regime e per la sua forte e indiscussa personalità, i processi che vedono imputato “l’ultimo Faraone”, sono sempre stati un vero e proprio evento mediatico sia in Egitto sia all’estero, seguiti in diretta tv da una gran massa di persone. Nell’estate del 2011 era comparso in barella all’interno della gabbia degli imputati. NEW YORK - Maxiretata delle autorità federali a New York e dintorni contro la pedopornograia: in manette sono ine oltre 70 persone, tra cui diversi insospettabili, come un funzionario di polizia, un rabbino, un leader dei boy scout, un paramedico, un infermiere, e anche la mamma di un neonato. Secondo le accuse, le persone arrestate si scambiavano in rete, con il sistema peer-to-peer, un’enorme mole di immagini pedopornograiche, in cui compaiono bambini e ragazzini di età compresa tra pochi mesi e 17 anni. Nel corso delle indagini, andate avanti per cinque settimane, sono stati anche sequestrati quasi 600 computer, tablet e smartphone con circa 175 terabyte di memoria. Anche per questo, l’operazione, che viene descritta come la piuù vasta del genere mai condotta a New York, non è ancora completata, poiché gli agenti stanno anco- ra esaminando il materiale sequestrato, che viene visionato anche dal Centro nazionale per i bambini scomparsi o sfruttati, il cui direttore John Ryan, ha afermato che ogni immagine viene considerata “come la foto di una scena del crimine, perché questo è quello che sono”. Alcune delle persone arrestate, hanno reso noto le autorità, avevano accesso a bambini, anche se contro di loro al momento non sono state formulate accuse di abusi. Il capo dei boy scout, ad esempio, che era anche allenatore di una squadra di baseball giovanile, o il rabbino, che ha dei igli, cosi’ come un’atra persona, che con telecamere nascoste ilmava segretamente gli amici dei suoi igli. La pedopornograia «non è qualcosa che viene consumata solo da sbandati disoccupati che vivono nella cantina dei loro genitori», ha afermato uno degli investigatori che hanno condotto le indagini, James Hayes. GIOVEDI 22 MAGGIO 2014 • CORRIERE CANADESE 10 FOCUS IL CENTENARIO G ande Guerra, da Londra a Trieste a piedi Alessandra Magliaro ROMA - Da Dartford nello Stanstead a Trieste passando per Canterbury, Dover, Houtquerke, Lille, Cambra, Reims, Sedan, Verdun, Metz, Strasburgo, Stoccarda, Ulm, Augusta, Monaco di Baviera, ino a varcare le nostre Alpi da Innsbruck, scendendo giù dal Brennero per Brunico, San Candido, Sappada, Paluzza, Moggio di Sotto, Kobardi, Cividale del Friuli, Gorizia, Monfalcone, Silvia. Un viaggio nella memoria e al tempo stesso un omaggio ai soldati che combatterono e morirono nella Grande Guerra, 20 milioni di persone. Ci ha pensato un trentenne triestino, Nicolò Giraldi partito dalla Gran Bretagna che in due mesi conta di raggiungere la sua città. Il suo viaggio, intitolato “La Grande Guerra a piedi da Londra a Trieste”, diventerà un libro e un documentario. A seguirlo sarà il regista Luca Severi, mentre sui canali social dedicati ci sarà una diretta con l’hastag #girostoria. La stessa presidenza del Consiglio dei ministri lo seguirà online nell’ambito degli eventi dedicati al centenario della Prima guerra mondiale. L’itinerario scelto da questo giornalista non è casuale, sono luoghi storici, insanguinati in quegli anni, contesi metro per metro in una guerra estenuante e che fu Immagini d’epoca della Grande Guerra storicamente una carneicina. «Dopo i primi giorni in Inghilterra, superato il Canale della Manica, sconinerò tra Francia e Belgio, lungo quella linea denominata più tardi Fronte Occidentale - racconta Giraldi - Percorrerò il fronte valicando di tanto in tanto il conine, a dimostrazione di quello che non c’è più - apparentemente - e cercando di captare il più possibile la visione della gente sull’Europa che si sta costruendo. Qual è la memoria del conlit- to in queste zone di terra?». E aggiunge: «Addentrandomi in Italia dal Brennero, arriverò a ridosso di Caporetto (Kobarid). Scendendo a valle verso Cividale del Friuli, mi addentrerò in quelle zone così vicine a noi, eppur così poco conosciute. Come vivono le scuole friulane ed isontine la Prima Guerra Mondiale? Il Sacrario di Redipuglia ed altri luoghi simbolo vengono utilizzati per trasmettere la memoria? Quali sono le condizioni in cui versano queste pietre miliari del passato? Nella settimana successiva giungerò a Trieste, luogo simbolo, assieme a Trento, della Grande Guerra e di un percorso risorgimentale italiano iniziato sessant’anni prima». Dice Giraldi, che è laureato in storia moderna e corrispondente da Londra per la Voce del Popolo, quotidiano italiano della minoranza in Slovenia e Croazia. «Alla ine del viaggio mi piacerebbe riuscire a rispondere a più domande possibili attraverso le parole dei veri protagonisti, di chi intravede in questa ricorrenza un’occasione per divulgare, ainché si mantenga la sua memoria e la memoria di un conlitto che causò la morte di milioni di persone». L’obiettivo principale di questo progetto, infatti, è quello di raccontare la storia dal punto di vista di quelle persone che ogni giorno rivivono in prima persona la Grande Guerra: chi lavora nei musei, chi fa la guida nei cimiteri e nei sentieri lungo il fronte occidentale, studiosi e ricercatori di diversi paesi e diverse culture, gli ultimi testimoni ovvero quelli che “possiedono” le storie raccontate dai loro genitori e tantissimi altri. FESTIVAL DELLA STORIA L’iniziativa del Quattro giorni “nelle trincee” ROMA - ‘’Trincee’’ è il titolo scelto per la X edizione di èStoria, il Festival Internazionale della Storia che quest’anno, da ieri al 25 maggio, sarà dedicato a Gorizia al centenario della Grande Guerra. La manifestazione, diretta da Adriano Ossola e organizzata dall’Associazione culturale èStoria, vuole portare al centro della scena la storia come motivo di dialogo e Gorizia come luogo d’incontro. Quattro giorni no stop in cui la città sarà animata da oltre 100 eventi tra convegni, presentazioni, dialoghi, mostre, proiezioni di ilm, laboratori e altre iniziative. Alla Grande Guerra 1914-1918 è così dedicato il Convegno d’apertura gdel Comitato Storico Internazionale presieduto da Paolo Mieli in apertura del Festival, che vede riuniti alcuni fra i maggiori studiosi mondiali, per ofrire una prospettiva globale sul signiicato del centenario. Novità di quest’anno “Più libri più liberi Circus”, la vetrina dell’editoria indipendente in tour, frutto dell’accordo tra è Storia ed la Fiera della piccola editoria dell’AIE: 62 editori, migliaia di titoli nel cuore della città e ancora incontri con gli autori, convegni, indagini, laboratori per bambini. Poi l’omaggio ‘’Amo chi legge…e gli regalo un libro’’ in occasione delle celebrazioni della Grande guerra. A caratterizzare questo primo Circus ci sarà anche un incontro nazionale sul futuro dell’editoria indipendente. E poi importanti testimonianze come quella di John Hemingway, nipote di Ernest Hemingway, intervistato da Stefano Salis: un nipote che racconta se stesso e il celebre nonno di ‘’Addio alle armi’’, sui cui luoghi guiderà anche una visita. La Storia in testa sarà poi un percorso di presentazioni editoriali, dibattiti, incontri commemorativi e mostre, tra cui un ricordo di Enrico Berlinguer con Walter Veltroni e la cerimonia di consegna del Premio Friuladria ‘’Il romanzo della Storia’’ a Max Hastings, ex reporter di guerra e autore di numerosi libri di successo e di documentari storici. Giuseppe Battiston, Massimo Popolizio, Luciano Virgilio, Anita Kravos e Quirino Principe tra gli altri, saranno i protagonisti della sezione Leggere la guerra: reading di poesia e narrativa (E. Hemingway, E. M. Remarque, S. Zweig ed E. Jünger). Ogni giornata inizierà con le Colazioni con la Storia, a cura di Giorgio Dell’Arti: una lettura e un commento guidati per approfondire le notizie del giorno e interpretare, in modo critico, e con occhio storico ciò che accade intorno a noi. Nell’anno del centenario, Giorgio Dell’Arti aprirà una inestra anche sui giornali del 1914. E ancora iniziative per i bambini, gastronomia, cinema, teatro e gli “Aperitivi con la Storia”. Uno spazio importante sarà dedicato al cinema, con la proiezione di grandi ilm dedicati a quell’evento, più The Battle of the Somme, il primo documentario realizzato durante la Guerra. LA RUBRICA Pensierini quotidiani Nilo Ristora “Se i prati sono così belli a primavera è perché ci sono molte piccole erbe che hanno desiderato essere soltanto parte anonima nella grande dolcezza delle cose” (E. Mounier). Contro la smania di emergere per essere notati e visibili, nessun rimedio è più eicace della bellezza armoniosa che ci dona un prato iorito: nessun iore vuole primeggiare, ma solo dal colore di ciascuno dipende l’incanto della distesa iorita. A che giova essere qualcuno se attorno a noi abbiamo creato il deserto o, al massimo, una schiera di ammiratori petulanti? Verso il voto PROGRAMMI, CONFRONTO E IDEE I l Corriere Canadese potrebbe essere la vostra vetrina, il modo di pubblicizzare per iscritto, in italiano e in inglese, le vostre piattaforme elettorali, i vostri progetti, le vostre iniziative. Il Corriere Canadese è a vostra disposizione giornalmente, gratuitamente. Approfittatene. Siamo in una fase elettorale per le elezioni Comunali, cosiddette amministrative, e anche per quelle provinciali in Ontario. Quelle federali, anche se per legge dovrebbero tenersi nella primavera del 2015, potrebbero avvenire se il governo decidesse di forzare la mano. Vogliamo presentare questo invito per iscritto per dare ai nostri lettori la possibilità di conoscere la ragion d’essere – le piattaforme – delle formazioni politiche, ma soprattutto, come si adeguano alle esigenze nostre comunitarie (se in effetti ci siano delle divergenze da quelle “mainstream”), o perché dovrebbero interessarci certi temi come cittadini. Stesso invito per i singoli esponenti partitici (eletti o candidati per “nomi- nations”/elezioni). Vorremmo far conoscere chi siete e cosa fate, oppure cosa intendete fare, per la comunità. Vale anche per i candidati e eletti alle amministrative (City/Regional Councils, e ai provveditorati agli studi (Boards of Education). Per piacere non inviateci i soliti testi preparati e precotti – i “talking points”. Inoltre, vi preghiamo di limitarvi a 400 parole. Intendiamo pubblicare in inglese e in italiano; quindi, sulle 400 battute per l’uno e 400 per l’altro. Non pubblicheremo dei pareri considerati attacchi ad hominem verso un rivale. La nostra redazione si manterrà sempre il diritto di commentare: in questo caso i commenti, come posizione del giornale, non avranno firme; come parere personale saranno firmati dall’autore. Sono ben accette anche lettere da parte dei lettori che potrebbero dare il via e alimentare il dibattito. Saranno ovviamente pubblicate solamente le lettere firmate. CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 22 MAGGIO 2014 11 «Io come Schillaci? Magari» Immobile sogna il mondiale e il Borussia Dortmund. Nel frattempo si sposa COVERCIANO Insulti razzisti Balo: «Solo qui» Ciro immobile FIRENZE - Ha già centrato i primi obiettivi che si era preissato, vincere la classiica dei marcatori della A con 22 reti («Ho vinto anche quella di B ma per mio padre non conta» sorride) ed entrare nel gruppo dei 30 pre-Mondiali. Ma la scalata di Ciro Immobile non è inita: vuole andare in Brasile, «magari per fare come Schillaci nel ‘90» dice dopo che lo stesso Prandelli ha lanciato il paragone; e sogna di giocare in Champions con il Borussia Dortmund. «Un club molto importante e l’idea di sostituire Lewandowski mi stimola tantissimo. Il mio agente sta valutando, vedremo». Nel mezzo c’è il matrimonio venerdì con Jessica che le ha già dato una iglia, Michela: il suo volto tatuato campeggia sul braccio sinistro del 24enne attaccante insieme alla dichiarazione d’amore alla compagna, “Ovunque tu sarai io ci sono”. Insomma è un momento d’oro per Immobile nato nello stesso anno in cui esplodeva in azzurro Schillaci al quale viene sempre più accostato: «Io come lui? Magari. È un paragone che non mi mette ansia, anzi mi fa solo piacere, si parla di un attaccante che ha fatto la storia del calcio italiano anche se a me piace molto pure Cavani». Immobile è carico a pallettoni: «Non so se posso diventare uno Sauna artificiale per gli azzurri U n ambiente artiiciale per ricostruire il clima della Foresta amazzonica. Gli azzurri l'hanno ribattezzata “Manaus”, come la città in cui debutteranno contro l'Inghilterra in Coppa del mondo (il 14 giugno, alle 18 locali, la mezzanotte italiana). Una specie di sauna, in una costruzione in legno, in cui vengono riprodotte le condizioni di caldo e umidità che gli Azzurri troveranno proprio a Manaus. A torso nudo, e col cardiofrequenzimetro, le prime prove. degli uomini simbolo di questa Nazionale, di certo sono arrivato qui deciso a giocarmi questa chance al 200%, per dimostrare che quanto fatto in campionato non è stato un caso». Gol e rendimento che hanno permesso al Torino di inseguire l’Europa ino all’ultima giornata («Che dispiacere saltare la gara di Firenze, a Cerci dopo il rigore sbagliato ho consigliato di guardare avanti») e a lui di attirare l’attenzione di grandi club come il Borussia Dortmund: «Donati e Caldirola mi hanno parlato benissimo della Bundesliga, è solo diicile la lingua ma noi napoletani sappiamo farci capire da tutti». Parole che sanno di addio: «Col presidente Cairo i rapporti sono ottimo, lui sa quello che voglio e a cosa ambisco per la mia crescita anche persone». Nell’attesa darà battaglia per far parte dei 23 che voleranno in Brasile: «Mi sento un attaccante moderno che non solo segna ma aiuta anche la squadra, merito del lavoro di Ventura. La concorrenza è tosta, lì davanti siamo in sette e tutti forti, penso a Rossi che se fosse stato bene sempre sarebbe stato un osso duro per il titolo di capocannoniere. Ognuno di noi è deciso a mettere in diicoltà il ct e per lui non sarà facile scegliere, di sicuro io farò il possibile per non avere rimpianti». FIRENZE - «Io ho sentito tanti cori belli per Mario, uno solo brutto non fa notizia». Cesare Prandelli ha cercato subito di placare le acque dopo l’insulto, “Negro di m...a”, rivolto a Balotelli durante l’allenamento degli azzurri da un giovane pseudotifoso, assiepato all’esterno di Coverciano insieme ad altri due ragazzi. All’ofesa sentita distintamente da tutti i presenti l’attaccante ha reagito pronunciando fra i denti ai compagni di squadra, in particolare a Marchisio che stava correndo accanto a lui: «Solo a Roma e a Firenze sono così scemi» mentre il centrocampista juventino lo sollecitava a non dargli troppo peso. Secondo Mediaset Balotelli sarebbe stato sentito anche dire rivolto a chi lo aveva insultato: «Se continuate esco e vi spacco il muso». Immediato l’intervento dei carabinieri di stanza a Coverciano e non è escluso che il servizio d’ordine dentro e fuori il Centro tecnico federale venga potenziato nei prossimi giorni. La parola d’ordine nel clan azzurro è tenere il proilo basso, lo stesso giocatore dopo un primo accenno di nervosismo ha continuato ad allenarsi restando anche sul campo da solo per un lavoro diferenziato con il preparatore Renzo Casellato mentre dall’esterno alcune ragazze lanciavano il coro “Mario Mario” e un grup- po di bambini ospiti a Coverciano lo applaudivano di continuo. A ine allenamento Balotelli si è fermato a irmare autograi e a farsi fotografare senza rilasciare commenti. Non sono mancati invece quelli del presidente Figc Giancarlo Abete e del vicesindaco di Firenze Dario Nardella che hanno deinito l’episodio “inaccettabile”. E dal ritiro Ciro Immobile ha aggiunto: «È triste sentire nel 2014 certi insulti, penso anche a quelli contro noi napoletani. Ma forse parlandone troppo si inisce per dar troppo risalto». ITALIA ANTOGNONI: ROSSI IMPORTANTE PER LA NAZIONALE Programma pre mondiale Collovati: «Servono polemiche per esaltarsi» COVERCIANO - I i test isico-atletici termineranno oggi. Gli azzurri avranno tre giorni liberi (23, 24 e 25 maggio) con rientro il 26 per il ritiro vero e proprio. Dopo quasi 10 giorni di duro lavoro, il 5 giugno l'Italia prenderà un aereo da Fiumicino, con destinazione Rio de Janeiro. La squadra di Prandelli alloggerà e si allenerà a Mangaratiba, piccolo centro dello stato di Rio de Janeiro, a circa 100 Km a sud della capitale. Durante il ritiro la nazionale afronterà tre amichevoli, con Irlanda, Lussemburgo e un test con la Fluminense. Le prime due gare saranno disputate durante la fase di preparazione di Coverciano, con “trasferta” a Londra e Perugia. La terza invece, una semplice sgambata con la squadra carioca, sarà disputata a Volta Redonda, nello stadio della “Flu”. Ecco luoghi e date: 31 maggio a Londra, Irlanda-Italia; 4 giugno a Perugia, Italia-Lussemburgo. ll 5 giugno partenza per il Brasile dove l'8 giugno a Volta Redonda, Vale do Paraíba Fluminense (Rio de Janeiro), Fluminense-Italia. Dopo ritiro, preprazione e amichevoli per la nazionale italiana inizierà il vero Mondiale, con l'esordio contro l'Inghilterra il 14 giugno alle ore 18 locali, ovvero le sei del pomeriggio a Toronto. MILANO - Le polemiche per gli esclusi, e i pronostici sfavorevoli, sono ricorrenti quando la Nazionale si prepara a un grande torneo: se lo ricordano bene Giancarlo Antognoni e Fulvio Collovati, due titolari dell’Italia campione del Mondo 1982. «Non siamo mai partiti favoriti, quindi va bene così. Sono convinto - ha sorriso Collovati, a margine del convegno “La Nazionale di calcio e i Mondiali: fra passato e futuro è sempre Brasile”, organizzato dal Gruppo lombardo giornalisti sportivi - che qualche polemica arriverà nei prossimi giorni, se non altro per scaramanzia. C’è troppo buonismo verso la Nazio- nale, servono le polemiche, così il gruppo si unisce, si esalta e arrivano le grandi prestazioni. Può essere una strategia vincente». Secondo Collovati, per la squadra di Cesare Prandelli «il problema principale sarà quello di superare il primo turno, perché Inghilterra e Uruguay sono forti e forte è anche la tensione». «Se l’Italia va agli ottavi - è convinto l’ex difensore - poi tutto può succedere. Le polemiche per gli esclusi? Anche nel 1982 ci furono polemiche sull’asse nord-sud, quando fu convocato Selvaggi al posto del capocannoniere Pruzzo». «È il risultato inale che vale, dà il giudizio sulle scelte del ct - ha notato Antognoni -. Tagliare sette giocatori dai 30 non sarà facile per Prandelli. Giuseppe Rossi? Il ct lo sta valutando, se è in condizioni ottimali è importante per l’Italia. Comunque penso che gli azzurri faranno bella igura in Brasile». GIOVEDI 22 MAGGIO 2014 • CORRIERE CANADESE 12 SPORT Le partite “a rischio” solo di giorno Roma si prepara per il prossimo campionato: Black List per evitare incidenti come nella finale di Coppa Italia ROMA - Tolleranza zero con i violenti e con gli ultrà. A tal punto da mettere nero su bianco, e prima che una partita di calcio diventi un “nodo” di ordine pubblico, una lista di match “caldi” che si dovranno giocare solo di giorno. Insomma una vera e propria “black list” ragionata e messa in atto ad inizio di campionato in modo da non dare vantaggio a chi allo stadio va per creare disordini e tensioni. L’ipotesi studiata in queste ore prenderà forma e consistenza nei prossimi giorni quando i responsabili della Prefettura di Roma, di concerto con il Viminale, e quelli dell’osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive e la Lega Calcio, si riuniran- no per dare il via alla Black List della capitale che in breve diventerà un modello nazionale da applicare in tutte le città dove saranno previste partite di calcio a rischio tensioni o incidenti. Insomma, a distanza di pochi giorni dalla presentazione del piano Roma Sicura del ministro Angelino Alfano, ancora una “stretta”sull’endemico problema degli stadi violenti. Come a dire mai più situazioni come quella che ha vissuto Roma prima dell’incontro della inale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli, quando si è deciso di alzare il “tiro” della follia e usare una pistola. Mai più tifosi feriti, mai più tragedie come quella di Ciro Esposito, ancora ricove- rato in gravi condizioni. La stretta sugli ultrà, a livello nazionale, arriverà presto con provvedimenti che lo stesso ministro Alfano ha preannunciato “durissimi”, come il “Daspo a vita” ma intanto Roma cerca di diventare “pioniere” di una azione preventiva che possa far tornare lo stadio un luogo per famiglie e bambini. Fare la “lista” delle partite a rischio ad inizio campionato, è stato spiegato, potrebbe essere utile per non dover decidere di volta in volta quale match giocare di giorno. E nella “black list” preventiva degli incontri “caldi” che si giocheranno allo stadio Olimpico nel prossimo campionato en- treranno “senza ombra di dubbio” tutti gli incontri di calcio in occasione dei quali, durante la scorsa stagione, ci sono stati scontri o incidenti. E dentro lo stadio Olimpico dall’inizio del prossimo campionato sarà adottato il pacchetto di misure di sicurezza messo a punto nel capitolo ultrà del Piano Roma. «Ci sarà un sistema coordinato di azioni attorno allo stadio Olimpico e una segmentazione dei settori all’interno dello stadio per garantire una maggiore sicurezza, il potenziamento del servizio di videosorveglianza e delle vie d’alusso, il raforzamento dei controlli sulle attività commerciali», aveva spiegato il ministro pochi giorni fa. QUI INTER SI LAVORA PER IL FUTURO Juve, spunta l’ipotesi Drogba Mazzarri: «Resto» TORINO - Primi passi per costruire la Juve che verrà. E spunta dalla Francia questa ipotesi: Didier Drogba. Risolta la questione allenatore con la permanenza di Antonio Conte, i dirigenti bianconeri hanno iniziato a muoversi per assicurare al tecnico uomini nuovi. Nei limiti delle possibilità economiche. Ieri tra tecnico e dirigenza sarebbe dovuto andare in scena un primo vertice inalizzato al mercato, ma non è stato così: il presidente Agnelli non era in sede, l’ad Marotta era a Milano e l’allenatore è tornato solo nel primo pomeriggio da Roma. Il vertice è solo rinviato. Ci sarà. E le idee sono chiare. La nuova Juventus non prenderà forma da una rivoluzione, come aveva auspicato l’arteice dei tre scudetti consecutivi, ma da un rinnovamento della rosa con ritocchi mirati. Sia Conte, sia la società concordano sul fatto che la squadra vada rinfrescata con l’innesto di energie nuove e di giocatori adatti per cambiare il sistema di gioco. L’intento sarebbe quello di tornare al 4-3-3 già sperimentato in passato, ma poi abbandonato proprio per mancanza di interpreti adeguati. Ecco allora aperta la caccia juventina agli esterni possibili, ofensivi e difensivi. Per il reparto arretrato, confermato a destra Lichtsteiner, sembra attendibile la voce che dà co- Didier Drogba, classe 1978, secondo voci francesi interesserebbe alla Juventus me possibile per la fascia sinistra l’arrivo a Torino del francese Evra dal Manchester Utd. Piace molto anche il laziale Lulic. Più articolato è invece il discorso per il reparto ofensivo. Per gli esterni d’attacco i nomi sono noti: Sanchez, su tutti, e Nani. Con entrambi la Juve sarebbe già d’accordo, ora bisogna convincere anche i rispettivi club, Barcellona e Manchester United. Per Sanchez, valutato attorno ai 25 milioni, il Barcellona potrebbe tentare di inserire nell’afare Vidal (con conguaglio favorevole ai bianconeri) o Llorente (più improbabile). Per Nani serve l’intesa con lo United, data al momento per molto diicile. Un rinforzo, poi, servirà in mezzo al campo, soprattutto se verrà valutata una cessione eccellente, come Vidal, soprattutto, o Pogba. In questo caso le voci di mercato portano a far circolare i nomi di Candreva dalla Lazio, dell’argentino Pereyra dell’Udinese, e del giovane talento francese Rabiot dal Psg. Dalla Francia, intanto, è rimbalzata come possibile questa ipotesi: secondo l’Equipe, la prospettiva di un Drogba in bianconero è consistente. L’attaccante ivoriano del Galatasaray è un vecchio pallino bianconero, l’interesse è concreto come le discussioni con l’agente del giocatore. Drogba potrebbe essere il rinforzo di esperienza che la Juve va cercando in chiave Champions Champions League. In questo caso la Juve sarebbe pronta a prendere in considerazione le cessioni non solo di Quagliarella e Vucinic, ma anche di Giovinco e Osvaldo. Tanto più che - per fare cassa - i bianconeri prendono in seria considerazione l’ipotesi di Ciro Immobile al Dortmund, valutato 18-20 milioni. MILANO - Sicurissimo di restare. La conferenza stampa al Meazza di Walter Mazzarri parte con un assunto: non ci saranno avvicendamenti in panchina all’Inter, sia con un accordo in scadenza nel 2015 che in caso di eventuale prolungamento. Dall’anno di transizione, appena concluso, si passerà all’anno uno della nuova era. Il messaggio del tecnico è chiaro: se l’obiettivo sarà o meno il ritorno in Champions dipenderà dalle idee della società. Per ora l’Inter è di nuovo in Europa, come sottolinea più volte Mazzarri difendendo con orgoglio il suo operato in dodici mesi travagliati. Da oggi parte un progetto che prevede tante novità in rosa, la più importante sarà l’assenza dei reduci del “Triplete”, Zanetti in primis. Nelle settimane prima del prossimo ritiro estivo si susseguiranno gli incontri tra allenatore e dirigenza per programmare il mercato e capire se mettere nero su bianco un nuovo accordo. E’ uno dei temi di cui si parlerà con Thohir al suo ritorno in Italia verso ine mese. «Sono sicurissimo di restare, anche perché - dice Mazzarri - ho un contratto. Il presidente Thohir mi ha chiamato, felice del risultato, dopo che avevamo conquistato matematicamente l’ingresso in Europa, un obiettivo che la scor- sa estate non era così scontato. Per il rinnovo si vedrà in base a certe dinamiche, l’importante è che ci sia grande stima con la società. Nell’annata in cui ero in scadenza con il Napoli ho fatto comunque benissimo». All’orizzonte si proila una stagione con diversi innesti, visti gli otto calciatori in scadenza che non ci saranno più. Il tecnico avrà il compito di non far pesare, all’interno dello spogliatoio, l’assenza di giocatori come Zanetti, la cui gestione dell’addio al Meazza è stato tra i punti di contrasto con la piazza. «Il giocatore - dice ancora Mazzarri - sapeva tutto e i ischi di San Siro erano circoscritti a questo episodio, ma i risultati mi hanno dato ragione perché quando è entrato ha dato il suo contributo. Ringrazio i campioni che ci hanno lasciato per averci dato una mano quest’anno, nel prossimo toccherà a me trasmettere una certa mentalità». Il tecnico non si sbilancia troppo in chiave mercato, attende di fare il punto con la dirigenza ma lascia trapelare la volontà di assicurarsi un “metodista alla Luiz Gustavo”, centrocampista del Wolfsburg e della nazionale brasiliana. «A Pinzolo - annuncia proveremo la difesa a quattro ed è chiaro che un giocatore del genere aiuterebbe in questo senso». DOMANI RESOCONTO SU MILAN-BENFICA Bob Vieri aveva tre anni quando suo padre giocava per Metros Croazia Alessandro Nesta, Franco Baresi e Paolo Maldini al ricevimento dell'Embassy Grand (Foto Corriere- Tony Pavia) TORONTO - Bob Vieri ha ricordato che lui aveva tre anni quando il padre Bob giocò a Toronto, nella nella Metros Croazia. Franco Baresi e Paolo Maldini hanno detto che sono sempre felici di trornare a Toronto, dove hanno disputato diverse amichevoli nel Milan di Arrigo Sacchi. Alessandro Nesta, che ha chiuso la sua carriera con il Montreal e che ha già giocato al BMO Field ha detto che «su quel cam- Bobo Vieri stringe la mano a Joe D'Urso; riconoscibile nella foto anche Pietro Vierchowod (Foto Corriere- Tony Pavia) po si prende sempre parecchio freddo». Le “vecchie glorie” del Milan e del Benica si sono concessi, all'Embassy Grand, ai propri tifosi regalando foto-opp e autograi per circa un'ora e mezza. Ieri sera hanno giocato la loro amichevole in onore di Eusebio. Nell'edizione di domani ampio foto servizio. CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 22 MAGGIO 2014 13 SPORT Impresa Rogers, abbandona Matthews 2014 L’australiano vince con 10 secondi sul gruppo. Ulissi perde terreno SAVONA - Se Cadel Evans si fosse mai illuso di portare la maglia rosa ino alla ine contando su qualche alleato nel gruppo, da ieri ha dovuto rivedere i suoi piani. L’australiano, che nella Collecchio-Savona di ieri ha difeso con autorità il suo primato in classifica, ha capito l’aria che tira nei suoi confronti quando, con il fido Steve Morabito a terra per una caduta, ha chiesto agli uomini della Androni che tiravano di rallentare: «In questi casi deve prevalere il lato umano - spiega a fine gara - perciò ho chiesto di rallentare. Ma loro hanno continuato ad andare forte». E a poco serve ricordargli come si comportò la sua Bmc dopo la maxi caduta di Montecassino: «Ma era una situazione diversa - replica la maglia rosa – lì eravamo a 10 km dall’arrivo ed era giusto che prevalesse la logica dei risultati per cui siamo valutati. Ma oggi (ieri, ndr) eravamo a 80 km, che cosa cambiava?». «Noi non siamo vassalli di nessuno» tuona di rimando il manager della Androni Giocattoli, Gianni Savio, nel concitato dopo gara. La polemica di Evans rischia di far passare in secondo piano la tappa vinta dall’australiano d’Italia (per via della moglie Alessia) Michael Rogers, nel giorno in cui il connazionale Michael Matthews, in rosa per sette giorni, saluta il giro per i problemi alla schiena. È proprio Rogers, a 20 km dal traguardo di Savona, a centrare la fuga giusta dopo una serie di tentativi tutti vanificati dal gruppo. Il tre volte campione del mondo a cronometro con questa vittoria L'arrivo solitario di Michael Rogers mette alle spalle la brutta vicenda per cui era stato squalificato dopo essere risultato positivo al clenbuterolo. Un verdetto contro il quale Rogers ha fatto ricorso vedendo la squalifica annullata solo alla vigilia del Giro, e dopo aver dimostrato che la sostanza proibita era presente nel cibo mangiato in Cina dove è comunemente utilizzata negli allevamenti di bestiame. Evans, Rogers, Matthews: è un giro che parla molto australiano con tre vittorie di tappa (la Orica nella crono a squadre iniziale, Matthews a Montecassino, Rogers oggi) e con Evans e lo stesso Matthews che si sono divisi la maglia rosa. «È che facciamo un gran lavoro su pista» – prova a spiegare lo stesso Rogers. Chi esce con le ossa rotte dalla tappa di ieri, e non solo metaforicamente, sono Diego Ulissi e Michele Scarponi. Il toscano cade scendendo da Passo Cento Croci rimediando una botta al fianco e 4 minuti e mezzo di ritardo che lo fanno precipitare in classifica in 21ª posizione, a oltre 6 minuti da Evans. Per Scarponi, che valuterà dopo la crono l’ipotesi del ritiro, è un calvario continuo: anche ieri ha preso 18’. Oggi tappa verità con la “crono dei vini”, da Barbaresco a Barolo, 42 km attraversando le Langhe. Un’occasione buona per i cronoman per accumulare distacco sugli scalatori in vista delle prove di montagna all’orizzonte. Cadel Evans fiuta l’occasione e annuncia con un pizzico di malizia: «Non guardo gli altri. Penso solo a fare una buona cronometro cercando di accumulare quanto più vantaggio possibile». Su una cosa tutti dono d’accordo: chi sbaglia questa tappa contro il tempo difficilmente potrà contare su prove d’appello: il gruppo è stanco dopo dieci giorni di Giro caratterizzati da cadute e maltempo. Ce la farà solo chi ha ancora gamba. E proprio il maltempo, dopo tre giorni di tregua, potrebbe tornare a farsi vivo domani rendendo tutto ancora più duro. DOMENICA A MONTECARLO Raikkonen: «Vediamo se la Ferrari è competitiva» McLaren, conosce bene le insidie del circuito e non si sbilancia in previsioni. «Molti elementi possono condizionare il risultato - ha spiegato Raikkonen nella conferenza stampa di ieri - ma spero di poter fare meglio rispetto alle ultime gare e di portare a casa dei punti pesanti. È troppo presto, però, per dire se saremo competitivi, tanto più con queste nuove vetture». «Noi - ha proseguito - stiamo lavorando duro. La F14T vettura in Spagna era meglio che nei Gp precedenti, ma il sesto e il settimo posto non sono i risultati che vogliamo. Su questa pista c’è un po’ meno grip e le vetture sono più diicili da guidare, ma prima di preoccuparci vediamo cosa suc- cede nelle prime prove libere». Lui e Fernando Alonso - che da parte sua prevede una Red Bull più vicina alle Mercedes su in circuito così lento - lavorano sodo per aiutare lo sviluppo della Ferrari ma, ammette Kimi, «stiamo migliorando pian piano perché non è facile risolvere i problemi che abbiamo». Alonso, intercettato da un reporter di Autosport, ha detto che a Maranello per ora non ci sono stati molti cambiamenti nella gestione e che il nuovo team principal, Marco Mattiacci, «sta imparando a conoscere la situazione della squadra e l’ambiente della Formula 1. Deve fare esperienza prima di prendere decisioni», ha concluso lo spagnolo. Questo l’ordine d’arrivo della undicesima tappa del Giro d’Italia di ciclismo, da Collecchio a Savona, di 249 km. 1) Michael Rogers (Aus) in 5 h 48’ 07’’ (+ 10” abbuono); 2) Simon Geschke (Ger) a 10’’ (+ 6” abbuono); 3) Enrico Battaglin (Ita) s.t. (+ 4” abbuono); 4) Wilco Kelderman (Ned) s.t.; 5) Gianluca Brambilla (Ita) s.t.; 6) Moreno Moser (Ita) s.t.; 7) Ryder Hesjedal (Can) s.t.; 8) Matteo Rabottini (Ita) s.t.; 9) Fabio Arevalo (Col) s.t.; 10) Al Vuillermoz (Fra) s.t. Classifica generale: 1) Cadel Evans (Aus) in 48 h 39’ 04’’; 2) Rigoberto Uran (Col) a 57’’; 3) Rafal Majka (Pol) a 1’10’’; 4. Domenico Pozzovivo (Ita) a 1’20’’; 5) Steve Morabito (Svi) a 1’31’’l; 6. Fabio Aru (Ita) a 1’39’’; 7)Wilco Kelderman (Ola) a 1’44’’; 8) Nairo Quintana (Col) a 1’45’’; 9) Robert Kiserlovski (Cro) a 1’49’’; 10) Ivan Basso (Ita) a 2’01’’; 21) Diego Ulissi (Ita) a 6’04’’; 22) Cunego (Ita) a 6’35’’; 55) Scarponi (Ita) a 41’19’’. ROMA - Le vie di Montecarlo tornano a trasformarsi nella pista più afascinante della Formula 1, dato che «vincere qui - ha detto ieri Nico Rosberg - è secondo per importanza solo al trionfo nel Mondiale». Il tedesco della Mercedes, già vincitore l’anno scorso, è favorito d’obbligo con Lewis Hamilton, grazie alla straripante superiorità delle Frecce d’Argento (cinque successi e quattro doppiette inora) che dovrebbe confermarsi anche sul Principato, mentre gli altri, Ferrari compresa, ha spiegato Kimi Raikkonen, devono aspettare oggi per conoscere quanto sono competitive. Il inlandese di Maranello, vittorioso a Monaco nel 2005 con la LA TAPPA DI OGGI MONTREAL A NEW YORK, SENZA PRICE È QUASI MISSION IMPOSSIBLE La cronometro dei vini NEW YORK - Missione quasi implossibile per Montréal questa sera al Madison di New York. I Ca- ARRIVO E CLASSIFICA Diego Ulissi scende al 21o posto SALSOMAGGIORE TERME È una delle tappe che i big della classiica considerano decisive ai ini del traguardo inale, ma anche tra le più spettacolari. Sabato arrivano le grandi montagne e la tappa di oggi è un antipasto che potrebbe risultare indigesto a molti. La tappa di oggi 22 maggio, con partenza a Barbaresco, e arrivo a Barolo, è una crono di 42 chilometri tra i vigneti più prestigiosi del Piemonte. Si pedalerà fra i vigneti del Piemonte, di qui la deinizione di “crono dei vini”, da Barbaresco a Barolo, attraversando le Langhe. Un’occasione buona per chi va forte a cronometro per accumulare distacco sugli scalatori in vista delle prove di montagna in arrivo. Nei primi 12 km si sale leggermente ino a Boscasso, gran premio della montagna di quarta categoria (a 650 metri), dove sarà preso il primo intertempo. Poi c’è una discesa molto velo- ce e tecnica nella prima parte, ino a Manera, quindi lunghi rettilinei verso Alba dove è previsto il secondo rilevamento cronometrico. Alla ine di questa corsa verrà stabilita la nuova griglia di partenza alla vigilia della seconda e decisiva parte del Giro, quella delle grandi montagne. Sia Barbaresco che Barolo non vantano precedenti al Giro. Carabinieri in bicicletta al Giro d’Italia. Succede alla vigilia della 12ª tappa Barbaresco -Barolo: il comandante della Legione Piemonte e Valle d’Aosta, generale Gino Micale, ha promosso una collaborazione con l’Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero per un evento celebrativo sia del Giro, sia del bicentenario dell’Arma. Carabinieri (fuori servizio) e appassionati inforcano le loro biciclette per percorrere i 42 chilometri della cronometro, lungo i saliscendi dei celebri vigneti. COLORADO MINNESOTA ST. LOUIS nadiens sono senza vittorie (2-0) senza il portiere Carey Price. Una terza vittoria americana sareb- be quasi la ine dei sogni di gloria. Ieri sera Chicago e Los Angeles hanno giocato gara 2. 3 4 BOSTON 4 2 2 4 1 0 DETROIT 3 1 4 0 TAMPA BAY CHICAGO 4 4 MONTRÉAL ANAHEIM 4 4 PITTSBURGH DALLAS SAN JOSE LOS ANGELES 2 3 3 4 4 0 2 3 4 COLUMBUS 2 4 NY RANGERS 2 PHILADELPHIA GIOVEDI 22 MAGGIO 2014 • CORRIERE CANADESE 14 CLASSIFIED Tel: 416-782-9222 - Fax: 416-782-9333 - Email: [email protected] - Sito web: www.corriere.com CERCASI AIUTO CERCASI AIUTO HOUSEKEEPERS CLEANING needed in apt. used for temporary stays. Hours are Mon. to Fri. approx. 8:00-4:00. Some weekends. Applicants must speak some English. Having own car would be an asset. Interested persons please call 905-889-4224 Red Rooster Chef - (Portuguese Cuisine): Permanent F/T, $18.00/hr 37hrs/wk, starts ASAP. 2 vacancies, 1-2 years’ experience prepare full Portuguese Cuisine. Must be prepared to work irregular shifts. 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In serata cercate di organizzare qualche incontro tra amici curando di non invitare chi vi spesso vi irrita o TORO vi contraddice. Salute, benessere e fascino. Gratificante il lavoro. Soldi in arrivo. Belle 22 APR - 21 MAG sorprese in amore. Sarai amato e discretamente corteggiato. Umore allegro. Elimina ciò che non ti serve più, ma non abbandonare o trascurare gli animali. Buone idee per risolvere un problema. Se sei uno studente ottimi risultaii con il minimo sforzo. GEMELLI Oggi vi sentite particolarmente curiosi. Mi22 MAG - 21 GIU steri e segreti vi affascineranno. Ma attenti a non rivelare i vostri. Una persona vicina a voi è particolarmente gelosa di tutto quello che fate: non date molta importanza alla cosa ma cercate di non esporvi troppo alle facili lusinghe con le CANCRO quali vi tenta. Provate a non considerare nemici coloro che credete tali e che 22 GIU-21 LUG come magari sono dalla vostra parte. LEONE 22 LUG-21 AGO Se la pazienza non è il vostro forte cercate di abituarvi alla tolleranza: con o senza gli altri dovete abituarvi a guardare le cose sotto vari aspetti e punti di vista. Notizie in arrivo per posta o via telefono: per alcuni saranno notizie attese da tempo, per altri ordinaria amministrazione. In ogni caso non fatevi trovare impreparati. I nati di vernerdi tra le 11,00 e le 13,00 potrebbero ritrovarsi a fare i conti con il passato e il riemergere delle loro storie. Ricordate che basta un attimo a ritrovarsi nel passato. VERGINE Non buttatevi giù. Cercate di tenere duro 22 AGO-21 SETT perchè presto una situazione si sbloccherà del tutto. Venere in buon aspetto vi regalerà il sorriso in amore e vi sentirete appagati e appaganti. Solo in serata qualche piccolo neo BILANCIA potrebbe infastidirvi. più comprensivi con chi vi sta 22 SET-21 OTT Mostratevi accanto. Un giorno potrebbe tornarvi utile. Dovete prendere il coraggio a quattro mani e chiarire subito, anzi prima, la vostra situazione sentimentale: non tergiversate e se avete qualcosa da farvi perdonare chiedete SCORPIONE scusa subito senza accampare scusa, se 22 OTT-21 NOV dovreste ricevere le scuse di qualcuno pretendentele senza se e senza ma. Fate tesoro della vostra esperienza e dei consigli che avete ricevuto fin qui e agite di conseguenza sia per problemi d'amore sia per problemi economici. Oggi potrebbe esSAGITTARIO serci una ventata di novità in amore: se fino 22 NOV-21 DIC a ieri sembrava che i vostri sentimenti contassero poco, ecco che da oggi ci potrebbe essere un inveresione importante. Sappiate cogliere al volo le occasioni che vi vengono offerte oggi : in amore però siate prudenti e fatevi furbi come volpi. Un amico vi deluderà molto: soprattutto CAPRICORNO sarà molto polemico e questo non lo sop22 DIC-21 GEN porterete. Oggi ti sentirai di larghe vedute ma allo stesso tempo ti piacerà spettegolare di una situazione imbarazzante e ridicola che riguarda qualche tuo amico. Amori incerti per ACQUARIO i nati di mercoledi : tutto sembra traballare e 22 GEN-21 FEB nulla sembra essere certo. Per gli altri normale routine con Venere gradevolemente favorevole. Oggi Venere potrebbe farvi desistere dall'amore: in fondo vi sentite oggetti che gli altri possono manipolare facilmente. Esci con un amico che non vedi da molto tempo. Soidi da assicurazioni, eredità, gioco PESCI o investimenti. Un bonifico o un vaglia. 22 FEB-21 MAR CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 22 MAGGIO 2014 15 CLASSIFIED CERCASI AIUTO M.C. JANITORIAL SYSTEMS Variabile Temporali is looking for couples to work in the evening cleaning offices in Toronto and Richmond Hill area. Tel: 905-889-4224 18o (21) 11o 17o (17) 9o CERCASI AIUTO SuperClean - Cleaning supervisor: Permanent F/T, $20.00/hr 40hrs/wk, starts ASAP. 1-2 Years’ experience managing environmental and hazardous products. Employer: Super Clean Building Maintenance, by By E-mail: [email protected], By Fax: (289) 464-5106 Tricolore-Cook (Italian Regional): Permanent F/T, $18.00/hr, 40hrs/wk, starts ASAP. 1-2 Years’ experience & provide references confirm cooking Calabrese Cuisine. Employer: Tricolore Bar & Caffe, by Mail: 1240 St Clair Ave W, Toronto, ON M6E 1B7, By Fax: (416) 654-3951 427 Auto-Autobody technician - refinishing (filling and painting): Permanent F/T, $20.20/hr, 40hrs/ wk, starts ASAP. 1-2 Years’ experience filling, painting skills. Must provide reference confirm skills. Employer: 427 Auto Collision Ltd., by Mail: 395 Evans Ave, Toronto, ON M8Z 1K8, By Fax: (416) 253-1692 Maple-Marble Mechanic (Multi-task cutting, laying granite & Stone): Permanent F/T, $33.05/ hr, 20 vacancies, 40hrs/wk, starts ASAP. 3-5 Years’ experience on large projects including high rise. Employer: Maple Terrazzo Marble & Tile Inc., by Mail: 16 Nixon Road, Bolton, ON L7E 1K3, By Fax: (905) 857-6010 Bento's Auto - Automotive electrical technician: Permanent F/T, $22.00/hr 40hrs/ wk, starts ASAP. 2 vacancies, 2-3 years’ experience working with new European electrical system. Employer: Bento's Auto & Tire Centre Ltd, by Mail: 2000 Dundas St. West, Toronto, Ontario M6R 1W6, By Fax: (416) 588-225 TAVOLA CALDA in woodbridge CERCA AIUTANTE. Chiamate al 905-851-1551 e chiedete di Franco Springwood-Carpenter: Permanent F/T, $30.00/hr 40hrs/wk, 3 vacancies starts ASAP. 2-3 Years’ experience multitasks - Finisher, Trim, Cabinet. Must have references. Employer: Springwood Carpentry Inc. by Mail: 39 Indian Road Crescent, Toronto, ON M6P 2E9 or by fax: (416) 516-6860 JMC Sheet Metal- Roofer (flat, metal deck installer - assistant foreman): Permanent F/T, $31.95/hr 40hrs/wk, Starts ASAP. At least 5 Years’ experience metal deck installing, read prints, welding. Must be prepared to work on projects throughout Ontario. Employer: J M C Sheet Metal Ltd. Apply by Mail: 105 Islay Cres, Maple, ON L6A 2B9, or Email:[email protected] Capela-Tilesetter (Multi-task setting, cutting, and marble mechanic): Permanent F/T, $33.05/hr, 8 vacancies, 40hrs/wk, starts ASAP. 2-3 Years’ experience and Must provide references of multi-task ability. Employer: Capela Surfaces Inc., by Mail: 52 Ascott Ave, Toronto, ON M6E 1E7, By Fax: (416) 656-6069 Oliveira J-Drywall installer and finisher (Framing): Permanent F/T, $34.00/hr, 40hrs/wk, starts ASAP. 1-2 Years’ experience installs and finishes drywall. Must be fully qualified carpentry framing. Employer: Oliveira J Enterprise Inc., by Mail: 187 Torii St, Woodbridge, ON L4L 5L6, By Fax: (905) 553-4988 Salischaria Pavao-Master Butcher - butcher shop (Sausage maker): Permanent F/T, $20.40/hr 40hrs/wk, 15 vacancies, starts ASAP. 2-3 Years’ experience in master butcher and make special Portuguese sausage. Employer: Salischaria – Pavao, by Mail: 1435 Dundas Street West, Toronto, Ontario M6J 1Y7, by Fax: (416) 533-3395 Old Orchard-Marble mechanic (Multi-task Tilesetter): Permanent F/T, $31.00/hr 40hrs/wk, 2 vacancies, Starts ASAP. 1-2 Years’ experience marble mechanic with multi-task ability in tile laying, tile setting, ceramic & stone. Employer: Old Orchard Construction Ltd. Apply by Mail: 609 Marlee Ave. Ste 2, Toronto, ON M6B 3J6, or by Fax: (416) 847-0387 Innovative Content-Craftsperson (Wood,stone, textile, marble): Permanent F/T, $19.00/hr 36hrs/wk, 2 vacancies, starts ASAP. 1-2 Years’ experience handles wood, stone, textile, and marble. Reference needed to confirm applicants have commercial experience. Employer: Innovative Content Solutions Inc., by Mail: 900 Caledonia Road, suite 11&12, Toronto, ON M6B 3Y1, By Fax: (647) 352-7801 REGAL CALL Vince (416)-802-0710 ADS TRIM-Carpenter (Trim): Permanent F/T, $30.00/hr, 40hrs/wk, starts ASAP. 2 vacancies, 3-5 Years’ experience & provide references confirm trim carpenter experience in restorations.. Employer: ADS Trim Carpentry Ltd, by Mail: 10 Teignmouth Ave, Toronto, ON M6E 1S5, By Phone between 11:30 and 17:00 at (416) 316-3798 COMPRO/VENDO COMPRO ORO ARGENTO, OROLOGI, QUADRI, PORCELLANE E TANTI ALTRI OGGETTI. Axpor-Carpenter (Framing and Forming): Permanent F/T, $31.00/ hr, 40hrs/wk, starts ASAP. 3-5 Years’ experience & provide references confirm both framing, forming skills and high-rise experience. Employer: Axpor Carpentry Ltd, by Mail: 1238 Dundas St. West, Toronto, ON M6J 1X5, By Fax: (416) 534-4899 Luso CanadianMarble mechanic: Permanent F/T, $36.77/hr 40hrs/ wk, starts ASAP. 3-5 Years’ experience marble mechanics, masonry work - marble installation. Employer: Luso Canadian Masonry Ltd, by Mail: 312 Westmoreland Ave., Toronto, Ontario M6H 3A5, by Fax: (416) 533-1366 Triple E Construction Carpenter (Multi-task drywall): Permanent F/T, $30.00/hr, 40hrs/wk, starts ASAP. 1-2 years’ experience & provide references confirm finish, trim, frame carpentry and install, finish drywall experience. Employer: Triple E Construction & Design Inc., by Mail: Bldg A-1075 Meyerside Dr., suite 7, Mississauga, ON L5T 1M3, By E-mail: [email protected] Biggs & Narciso Carpenter (Multi-Task also Cement Forming): Permanent F/T, $31.00/hr, 40hrs/wk, starts ASAP. 3 vacancies, 3-5 Years’ experience working with asbestos, and other dangerous substances. Must confirm prior experiences with abatement and references. Employer: Biggs & Narciso Construction, by Mail: 181 Bentley St, suite 14, Markham, ON L3R 3Y1, By Fax: (905) 470-9102 Tyco’s-Carpenter, framing (Forming): Permanent F/T, $31.00/hr, 40hrs/wk, starts ASAP. 2 vacancies, 3-5 Years’ experience & provide references confirm both framing, forming skills experience. Employer: Tycos Construction Ltd, by Mail: 681 Coldstream Ave, North York, ON M6B 2L6, By Fax: (416) 757-5854 Two by Eight-Carpenter (Framing and Forming): Permanent F/T, $31.00/hr, 40hrs/ wk, starts ASAP. 3-5 Years’ experience & provide references confirm both framing and forming skills. Employer: Two By Eight Carpentry Ltd, by Mail: 36 Christina Ciccolini Court, Woodbridge, ON M8Z 5K8, By Fax:(905) 553-7933 N. Piccoli Construction Cement mason, highways & streets (Forming): Permanent F/T, $31.00/hr, 40hrs/wk, starts ASAP. 1-2 years’ experience & provide references confirm forming and finishing experience. Employer: N. Piccoli Construction Ltd, by Mail: 1933 Gore Road, suite 2, London, ON N5W 6B9, By fax: (519) 473-9676 Polcan-Cement finisher (Carpentry Framing): Permanent F/T, $31.00/hr, 40hrs/wk, starts ASAP. 3-5 years’ experience & provide references confirm for finishing and framing ability. Employer: Polcan Construction By Mail: 318 Erie Ave., Brantford, ON N3S 2H8 By Fax: (519) 512-0389 Paula’s BBQ - Cook (Portuguese Cuisine): Permanent F/T, $18.00/hr 40hrs/wk, starts ASAP. 1-2 Years’ experience Portuguese cuisine cook/chef. Employer: Paula's BBQ Takeout Ltd., by Mail: 430A Horner Ave., Etobicoke, ON M8W 2B1, By Fax: (416) 503-3168 Alliance-Carpenter (Architectural hardscape forming and finishing: Permanent F/T, $33.98/ hr 35hrs/wk, 10 vacancies, starts ASAP. 2-3 Years’ experience and must have reference for architectural hardscape forming and finishing. Employer: Alliance Site Construction Ltd, by Mail: 91 Parr Blvd., Bolton, ON L7E 4E3, By Fax: (905) 951-5286 LOANS $$ $$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$ $ MONEY FOR YOU! Home Owner Loans for Any Purpose! ➢ Mortgage arrears ➢ Tax arrears ➢ Income tax ➢ Self employed / no proof of income ➢ Debt consolidation ➢ Power of sale / Bankruptcy ➢ Bank turndown? Large commercial funds also available $$ $$$ $ $ StonecastConcrete mason (Forming): Permanent F/T, $30.25/hr, 3 vacancies, 40hrs/ wk, starts ASAP. 3-5 Years’ experience and must provide references in specialty restoration, residential commercial. Employer: Stonecast Contracting Ltd, by Mail: 3167 Regional Road, suite 8, Grassie, ON L0R 1M0, By Fax: (905) 309-3205 409 Collision Centre- Autobody technician - collision: Permanent F/T, $25.00/hr 40hrs/ wk, starts ASAP. 2 vacancies, more than 5 years’ experience auto body technician collision. Employer: 409 Collision Centre, by Mail: 147 Belfield Road, Etobicoke, Ontario M9W 1G8, By Fax: (416) 2426820 Custom Fences and Decks TIBERIO 647-866-5040 Salischaria Pavao-Master Butcher - butcher shop (Sausage maker): Permanent F/T, $20.40/hr 40hrs/wk, 15 vacancies, starts ASAP. 2-3 Years’ experience in master butcher and make special Portuguese sausage. Employer: Salischaria – Pavao, by Mail: 1435 Dundas Street West, Toronto, Ontario M6J 1Y7, by Fax: (416) 533-3395 Ontario Concrete-Cement finisher (Architectural Forming): Permanent F/T, $33.98/hr 40hrs/ wk, starts ASAP. 2-3 Years’ experience architectural cement finishing and carpentry forming work. Employer: Ontario Concrete Forming, by Mail: 155 Glover Road, Hannon, ON L0R 1P0, By Fax: (905) 692-0392 G&D-Mason, Cement (Bricklayer): Permanent F/T, $33.82/hr 40hrs/wk, 3 vacancies starts ASAP. 2-3 Years’ experience, and must provide references confirming the abilities in decorating stone with cement. Employer: G & D Construction by Mail: 6 Dufferin Street, Barrie, ON L4N 2J7 or by fax: (705) 722-9080 CERCASI DONNA per preparazione pasti per una persona sola. 2/3 ore al giorno, dopopranzo. Zona Dufferin & Lawrence. Chiamare al 416-543-5969. $ $ $$$$$$$$$$$ La Curva-Flat roofer (Commercial Roofer): Permanent F/T, $23.55/hr, 40hrs/wk, 6 vacancies, starts ASAP. 3-5 Years’ experience & provide references confirm flat commercial roofing experience. Employer: La Curva Holdings Inc., by Mail: 14 Paulson Road, Toronto, ON M6M 2H3, By Fax: (416) 763-1095 ATTIVITÀ di DRY CLEANER cerca sarta con esperienza. Telefonare al: 905-851-9953 ext 301 FENCES&DECKS $ $$$$$$$$$$$$$$$$$ $ Domani Oggi CERCASI AIUTO $ Toronto $ $$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$ $ IL METEO LET US HELP Alliance-Cement finisher (High Rise-architectural Forming): Permanent F/T, $33.98/hr 40hrs/wk, 10 vacancies, starts ASAP. 2-3 Years’ experience high rise architectural cement forming work. Employer: Alliance Site Construction Ltd, by Mail: 91 Parr Blvd., Bolton, ON L7E 4E3, By Fax: (905) 951-5286 ONTARIO –WIDE FINANCIAL 1-416-925-3974 www.Ontario-WideFinancial.com FSCO Lic # 12456 SCUOLA GUIDA Are you dynamic, energetic and a self starter? Interested in maximizing earnings through sales? Italian is an asset. Call 416 782-9222 ext 201 SCUOLA GUIDA DIPLOMAT Chiamateci per qualsiasi problema Joe (905)-850-9025 PERSONAL Preghiera alla Madonna del Perpetuo Soccorso Spirito Santo Tu mi illumini su tutto e mi mostri la strada per raggiungere tutti i miei ideali. Tu che mi dai il dono divino di perdonare e dimenticare il male che mi viene fatto e che sei in ogni istante della mia vita al mio ianco. Io, in questo piccolo dialogo, voglio ringraziarTi per tutto e confermare ancora una volta che mai mi separerò da Te respingendo ogni tentazione anche le più grandi. Voglio stare con Te e con tutti i miei cari nella Tua gloria perpetua. Amen. Per grazia ricevuta, -. -. Dite questa preghiera 3 volte per tre giorni consecutivi senza rivelare il vostro desiderio. Dopo 3 giorni il vostro desiderio sarà esaudito, non importa quanto diicile esso sia. Promettete di pubblicare questa preghiera immediatamente dopo aver ricevuto la grazia. Giocate al Our Mother of Perpetual Help Sudoku COME GIOCARE: Esiste una sola regola per giocare a Sudoku: bisogna riempire la scacchiera in modo tale che ogni riga, ogni colonna e ogni riquadro contengano i numeri dall’1 al 9. La condizione è che nessuna riga, nessuna colonna o riquadro presentino due volte lo stesso numero. 3 4 La soluzione di ieri Le soluzione 3 4 16 GIOVEDI 22 MAGGIO 2014 • CORRIERE CANADESE