Rossi chiama Prandelli «Mister sto bene, portami ai mondiali» La lista dei convocati del Brasile: fuori Kakà e Robinho. A pag. 11 Il nuovo $1.00 Più tasse nella Gta (prezzo più alto fuori) ■ Anno 02 ■ N. 88 www.corriere.com Giovedi 8 Maggio 2014 Stipendi d’oro ai consiglieri di Vaughan Tra benefit, rimborsi spese e gettoni di presenza la “città sopra Toronto” è quella con le buste paga più alte della Gtha Leonardo N. Molinelli TORONTO - Sono quelli di Vaughan i consiglieri comunali che guadagnano di più nella Gtha. Gli otto membri che, insieme al sindaco Maurizio Bevilacqua, formano il Consiglio comunale della città sopra Toronto hanno infatti guadagnato nel 2013 una media di quasi 145 mila dollari. 144,764.95 per l’esattezza. Una cifra che comprende, oltre allo stipendio, anche rimborsi spese, beneit e gettoni di presenza nei consigli d’amministrazione delle aziende pubbliche controllate dalla Città e che è il frutto della divisione tra il costo complessivo del Consiglio comunale e il numero di persone che lo compone. SEGUE A PAGINA 3 CALCIO VIOLENTO «I club rompano coi gruppi ultrà» La protesta dei senatori del Movimento 5 Stelle nell’aula del Senato Senatori M5S in manette in aula A Palazzo Madama va in scena la clamorosa protesta. Calderoli: vado a cercare un fabbro ARTICOLO A PAGINA 7 UCRAINA Frenata di Putin sul referendum SEGUE A PAG. 6 IMMIGRAZIONE Moratoria sui permessi, ecco chi rischia Tutto quello che c’è da sapere dopo il blocco delle Lmo voluto da Jason Kenney Mario Cagnetta ARTICOLO A PAG. 8 ROMA - Non c’è stata «alcuna trattativa». Davanti al Parlamento Angelino Alfano ribadisce che le istituzioni non sono scese a patti con i violenti e che la inale di Coppa Italia si è giocata per preciso volere delle autorità e per la «situazione d’incertezza». TORONTO - Verrà accettata la mia Lmo oppure no dopo la moratoria decisa da Jason Kenney nel Food Service Sector? In questi giorni sono stati molti gli italiani a chiamarci preoccupati che la nuova misura possa in qualche modo rovinare il loro sogno di poter restare in Canada a lavorare. SEGUE A PAG. 2 NATURAL ORIGINAL CANADIAN MAPLE TASTE™ All of our can-Natur™ products are great flavour enhancers for any dessert, ice-cream, fruit, fruit salads, toast, cereal, granola, oatmeal, pancakes, waffles, yogurt mixes, muffins, cakes and pies, as a natural sweetener for tea, coffee or chamomile and even as an ingredient for salmon, pork and other meat dishes! “Available at: Walmart Superstores, Sobeys, Freshco, Sobeys Urban Fresh, Foodland Ontario and Safeway” MUSICA Mina, in arrivo la nuova attesa antologia ARTICOLO A PAG. 10 GIOVEDI 8 MAGGIO 2014 • CORRIERE CANADESE 2 CANADA IMMIGRAZIONE Moratoria sui permessi, ecco chi è a rischio La sospensione nel food services sector colpirà anche tanti italiani in attesa della Lmo o che avevano chiesto il rinnovo del work permit (segue dalla prima) Employment and social development Canada ha pubblicato sul proprio sito una serie di domande e risposte applicate caso per caso a ciascuna tipologia per evitare che possa esserci della confusione in materia o che si creino aspettative erronee sulla possibilità di restare o meno in Ontario senza un permesso. Che cos’è una moratoria. La moratoria è un ritardo o una sospensione in questo caso di una attività o di una legge. Nello specifico qui è stato sospeso il programma per i lavoratori temporanei, i TFW, nel settore Food Service. La sospensione durerà fino a quando non sarà risolto il problema con una revisione del programma. Le ragioni della moratoria. Nei giorni scorsi il governo è stato messo in guardia riguardo a un possibile abuso in Alberta di questo programma. In pratica alcune compagnia, tra cui McDonald, licenziavano i canadesi (che devono sempre avere la priorità su qualsiasi occupazione disponibile, ndr) per assumere i lavoratori stranieri e pagarli di meno. Le categorie coinvolte nella moratoria. Inizialmente si pensava che fossero solo i “burger flipper” a essere colpiti. E invece non è così: la lista diffusa dall’Esda interessa anche chef, cuochi, Retail Trade Managers, Retail Trade Supervisors, Cleaning Supervisors, macellai, tagliatori di carne e i pescivendoli, maitre d’hotel e hostes, bartender, guardie di sicurezza, personale di pulizia anche specializzato, rappresentanti vendita e specialisti tecnici. Gli interessati. Chi si trova in Canada con un permesso di lavoro temporaneo valido nel settore del Food Services potrà continua- re a lavorare secondo le modalità stabilite. Anche chi ha ottenuto l’approvazione da parte di Citizenship and Immigration Canada ma non è ancora arrivato in Canada non verrà toccato. E potrà ottenere il permesso una volta che entrerà in Canada. Diversa è la situazione per chi invece aveva una pratica in corso e non aveva ottenuto il via libera al permesso: questi ultimi riceveranno una notifica che li avviserà della sospensione della loro domanda fino a quando non verrà presa una decisione riguardo alla Labour Market opinion. Quindi è inutile anche presentarsi al confine visto che è di fatto tutto sospeso e le autorità canadesi non possono più decidere in materia almeno fino a quando il governo non avrà fatto chiarezza. Gli altri casi. Come detto l’ESDC non esaminerà più non soltanto le nuove domande di assunzione per i lavoratori stranieri ma anche quelle che erano state precedentemente inviate e che erano in attesa di una risposta. Inoltre, ogni Lmo positiva senza nome che non era stata utilizzata dal datore di lavoro deve considerarsi bloccata e non utilizzabile sempre all’interno del Food Services Sector. Quanto durerà questa moratoria? La moratoria durerà fino a quando non verrà conclusa la re- visione del programma sui Temporary Foreign Worker. I rimborsi. I datori di lavoro che hanno pagato i $275 di tasse per la presentazione della domanda ma non hanno ricevuto risposta, verranno rimborsati. Cosa succede per chi non è in Canada ma aveva una richiesta in corso e attendeva una risposta? Come detto non potrà ottenere il work permit perché la sua domanda è stata sospesa. Dovrà aspettare la conclusione della revisione del programma e la rimozione della moratoria. Cosa succede per le estensioni del permesso per chi lavora in Canada?. Anche in questo caso la Lmo, Labour Market Opinion, verrà sospesa fino a nuovo ordine per il settore del Food Services. La differenza è che questi ultimi potranno usufruire dello status di “implied” se la loro richiesta di rinnovo era stata presentata prima della data di scadenza del loro permesso. Ciò vuol dire che potranno restare in Canada e continuare a lavorare per lo stesso datore di lavoro segnato sul loro permesso temporaneo. Lo status di “Implied” durerà fino a quando non verrà presa una decisione sul rinnovo del loro work permit. Cosa succede per chi ha un permesso in scadenza ma non ha ancora chiesto il rinnovo. Il permesso di lavoro non potrà essere rinnovato sulla base della sospensione attualmente in corso. E questo vale anche quando ci si presenta davanti al confine. Chi è in questa situazione deve lasciare il Canada alla scadenza del suo permesso a meno che non riesca a ottenere un’altra autorizzazione a lavorare o ottenere l’idoneità per un altro status in Canada. L’INTERVENTO «Tfwp e replacement workers, il governo attacca il ceto medio» TORONTO - Da una parte il blocco dei permessi nel settore del Food services per evitare che i lavoratori stranieri sostituiscano i canadesi con stipendi più bassi. Dall’altra la possibilità per le aziende di ricorrere ai “replacement workers” quando i dipendenti sono in sciopero. Sembra strano ma entrambe le cose, apparentemente in contraddizione, avvengono nella stesso Paese: il Canada. Nella stessa provincia, l’Ontario e forse anche a pochi metri di distanza tra loro. Per l’mpp ndippino France Gelinas, irmatario della proposta per abolire il ricorso ai “replacement workers”, «si tratta di un disegno preciso contro la classe media da parte dei conservatori a livello federale e anche a livello provinciale visto che è per colpa loro se in Ontario il ricorso ai crumiri è ritornato a essere legale negli anni 90» ed è colpa loro se il ricorso ai lavoratori temporanei ha portato a questi abusi. Ma veniamo ai fatti prendendo come riferimento due multinazionali molto conosciute: la prima è McDonald, leader mondiale, nel settore dei fast food. La seconda è invece la Crown Holdings, un colosso statunitense che ha oltre 149 stabilimenti in 41 Paesi nel mondo per un totale di 21.900 dipendenti. La catena di Fast-Food ha avuto problemi in Alberta perché si è scoperto che licenziava i canadesi per rimpiazzarli con i lavoratori stranieri e pagarli così di meno. Sopra, l’mpp ndippina France Gélinas; a destra, i dipendenti della Crown Holdings di North York durante un picchetto Il governo conservatore, per mano del ministro all’occupazione Jason Kenney, è subito intervenuto e ha sospeso tutti i permessi di lavoro temporanei nel settore del Food Services. La misura, da molti avvocati giudicata eccessiva e da altri applaudita, ha punito così non soltanto gli imprenditori furbi ma anche i datori di lavoro onesti. Resta il fatto che anche agli occhi dell’Ndp l’abuso del TFWP ha arrecato in questi anni non pochi danni ai canadesi e al ceto medio, indebolito dalla caccia ai lavoratori stranieri per abbassare i salari. Il caso della Crown Holdings a guardarlo bene non è molto diver- so. La multinazionale che produce contenitori per il cibo e le bevande è nell’occhio del ciclone per le recenti lotte con i lavoratori e i sindacati. Nello stabilimento di North York infatti i lavoratori sono in sciopero da settembre perché l’azienda nel corso delle trattative per il rinnovo contrattuale ha detto di voler pagare i neo assunti il 40 per cento in meno rispetto ai dipendenti in organico. Tradotto, ciò signiica $13 circa contro i $23 di media. Ma non è inita qui: per far fronte allo sciopero ad oltranza, la compagnia ha chiamato dei lavoratori dall’Alberta da un altro loro stabi- limento non sindacalizzato. E altri sono arrivati dagli Stati Uniti. La Crown Holdings li ha chiamati “replacement workers” mentre per i dipendenti si tratta di “Scab workers” ovvero di crumiri. Qui però nessuno è intervenuto per interrompere una pratica che di sicuro porterebbe a un abbassamento consistente dei salari. Nessuna sospensione, nessun provvedimento è arrivato. Anzi, i dipendenti della Crown Holdings dello stabilimento di North York si sono lamentati della scarsa attenzione da parte dei politici sia a livello provinciale che a livello federale. Proprio l’mpp France Gelinas aveva proposto di emendare l’Ontario Labour Relations Act per proibire il ricorso ai “Replacement workers” ma la sua mozione non è mai passata. Per lei si è trattato della seconda bocciatura visto che ci aveva provato anche prima a farla approvare. «Il ricorso ai replacement workers è illegale in Québec e in British Columbia ormai da anni - ha detto Gélinas al Corriere - E lo era anche qui in Ontario prima che i Conservatori lo rendessero legale negli anni 90. Il problema è che in Ontario anche i liberali non hanno mai voluto afrontare questo problema che ormai da tempo ha assunto delle proporzioni davvero rilevanti. Manca un osservatorio, mancano dati e nessuno è in grado di avere una stima delle aziende che ricorrono ai “replacement workers” quando i loro dipendenti sono in sciopero». Il fatto più grave per Gelinas però è stata la totale assenza dei liberali, da 10 anni ormai al governo e sempre restii ad affrontare il problema e a ripristinare il vecchio sistema per proibire il ricorso a questa pratica. «È da dieci anni che abbiamo questa proposta sul tavolo e viene respinta - conclude - Avremmo voluto maggiore attenzione da parte loro perché i conservatori da sempre hanno agito per indebolire il ceto medio e da parte loro non c’è stata sufficiente attenzione alle conseguenze di questa politica nei confronti delle famiglie dell’Ontario». (M.Cagn) CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 8 MAGGIO 2014 3 CANADA Il consigliere più pagato nel 2013 a Vaughan è stata Marilyn Iafrate con oltre 162mila dollari, più di quanto è lo stipendio base di un parlamentare. La meno pagata è stata Deb Schulte con quasi 113mila dollari (segue dalla prima) A dirlo sono i numeri del report sulle inanze della Città approvato dal Consiglio comunale di Vaughan lo scorso 18 marzo. Un report che testimonia come la marea di denaro pubblico speso in stipendi “monstre” non si limiti ai soli sindaci, dei quali il Corriere Canadese ha scritto ieri, ma anzi riguardi anche i consiglieri. Non è solo a Vaughan infatti che i membri dei Consigli comunali guadagnano molto, ma anche nelle altre principali città della Greater Toronto and Hamilton Area. A Toronto per esempio la paga media per un consigliere nel 2013 è stata di circa 129mila. A Brampton invece i 10 consiglieri si sono portati a casa quasi 120 mila dollari a testa, mille dollari in più degli 11 colleghi di Mississauga con i loro quasi 119 dollari. Più contenuti i costi a Markham e Hamilton, dove le cifre sono di quasi 98mila e oltre 72 mila dollari, anche se la Città del ferro non ci ha fornito i dati su beneit e spese. Ovviamente parliamo sempre di medie, ovvero della somma di stipendi, beneit e altro pagata dal Comune ai propri consiglieri divisa per il numero di questi ultimi. Vediamo però nel dettaglio la situazione città per città. Vaughan - Come detto questa è la città con la media stipendi più alta. I consiglieri sono otto e il loro stipendio base è di 73,660.30 dollari, escluso il vice sindaco Gino Rosati che guadagna 81,026.86 dollari. A goniare la cifra sono rimborsi spese, beneit e gettoni dei consigli d’amministrazione. È grazie a Città Consiglieri Stipendio base Cifra massima TOTALE MEDIA Vaughan 8 73,660.30 162,524.48 1,158,119.61 144,764.95 Toronto 44 104,548 133,096 5,687,072 129,251.64 Brampton 10 72,362.94 141,092.71 1,198,880.28 119,888.03 Mississauga 11 81,614 120,110.40 1,446,921.59 118,627.72 Markham 12 71,587 105,595 1,172,544 97,712 Hamilton 15 72,640.80 n/a 1,089,612 72,640.80 In alto da sinistra, il Consiglio comunale di Toronto, i membri del Consiglio di Vaughan e il Consiglio di Brampton L’INCHIESTA È a Vaughan il Consiglio comunale più caro della Gtha questi infatti che i consiglieri riescono quasi a raddoppiare, in media, il loro stipendio base. Aggiungendo agli stipendi queste entrate il consigliere che guadagna di più è Marilyn Iafrate, che nel 2013 si è portata a casa 162,524.48 dollari grazie a oltre 20mila dollari di beneit, quasi 45 mila dollari di rimborsi spese e quasi 21mila dollari di stipendi (o gettoni di presenza) da (New) Vaughan Holdings Inc., la ora dissolta Vaughan Holdings Inc. e Hydro-Vaughan Energy Corp.. Non male, se si pensa che lo stipendio base di un parlamentare è di 160 mila dollari. Dietro la Iafrate, ma sempre oltre la media del Consiglio, ci sono poi Rosanna De Francesca (156,252. 30 dollari), Michael Di Biase (151,750.33 dollari), Sandra Yeung Racco (149,291.88 dollari), Alan Shelfman (148,508.79) e Tony Carella (147,596.61 dollari).Gli unici due che stanno sotto la media sono il vicesindaco Rosati e la consigliera regionale Deb Schulte. Rosati, nonostante lo stipendio di partenza più alto, nel 2013 ha guadagnato 129,528.35 dollari. A batterlo è solo la Schulte, che si limita a 112,666.87 dollari. Toronto - Sono 44 i consiglieri comunali e nel 2013 sono costati alla Città quasi 5milioni e 700mila dollari. Lo scorso anno infatti il guadagno medio di ogni consigliere è stato di 129,251.64 dollari. Cifra che non tiene conto dei soldi che i consiglieri ricevono per pagare il loro staf e le spese per il loro uicio. Soldi con i quali la media di ogni consigliere andrebbe oltre i 375 mila dollari. Lo stipendio base dei consiglieri a Toronto è di 104,548 dollari, cui vanno aggiunti i beneit che per la maggior parte dei consiglieri sono 26,729 dollari. La cifra che la maggior parte dei consiglieri torontini arriva a guadagnare è quindi di 131,277 dollari. Oltre quella cifra ci sono otto consiglieri (Ainsle, Augimeri, Crisanti, De Baeremaeker, Lindsay Luby, Milczyn, Parker e Perruzza) che ricevono alcune centinaia di dollari da Agenzie, Corporations e altri enti. I consiglieri meno pagati, esclusi Holyday e Leon che si sono dati il cambio ad agosto dopo l’elezione del primo a Queen’s Park, sono invece Frank Di Giorgio, il deputy mayor Norm Kelly e Ron Moeser con 116,430 dollari. Appena superiore (117,036) invece il guadagno di Raymond Cho. Un dato curioso è la diferenza di guadagno all’interno dello stesso Consiglio in base ai voti presi. Se infatti ci sono consiglieri come Mary-Margaret McMahon o Michael Thompson che con i loro oltre 15mila voti si prendono rispettivamente 8,66 e 8,68 dollari a voto ricevuto, il meno votato del consiglio, ovvero James Pasternak con 3159 voti, ne prende 41.56. Dietro di lui Frank Di Giorgio con 32.02 dollari a voto, Gary Crawford con 29.89 e Anthony Perruzza con 27.79. Brampton - Nella città della Peel Region i consiglieri sono 10 e il loro stipendio base è 72,362.94 dollari. A questo però vanno aggiunti il pagamento della pensione, i beneit e i rimborsi spese (comprese le spese per la gestione dell’uicio elettorale). È con queste aggiunte che la più pagata, Vicky Dhillon, arriva a 141 mila dollari anche grazie a oltre 52mila dollari di rimborsi spese. La meno pagata è invece Sandra Hames con 104 mila dollari e nessun versamento per $BMMGPSBOBQQPJOUNFOU $BMMGPSBOBQQPJOUNFOU A Toronto i consiglieri comunali hanno uno stipendio base di quasi 105 mila dollari, ma con i beneit arriva ino a 131,277dollari per quasi tutti. I meno pagati sono Moeser, Di Giorgio e il Deputy mayor Kelly la pensione (come John Hutton). Recordman del pagamento della pensione è invece Bob Callahan con quasi 24mila dollari. Appena sopra la media di 119,888.03 dollari il consiglieri che si candida a sindaco John Sanderson. Mississauga - Lo stipendio base per i consiglieri della sesta città del Canada è di 81,614 dollari. A questi vanno aggiunti poi i 21,192.40 dollari di beneit che vanno a nove degli consiglieri. Solo Patricia Mullin (18,836.20 dollari) e Ron Starr (7,239.14 dollari) hanno preso meno nel 2013. Per questo sono gli unici due a non toccare la cifra di 120,110.40 dollari di guadagni totali degli altri nove colleghi. Non fanno parte del conto le spese per la gestione del proprio ward. Markham - I 12 consiglieri di Markham hanno uno stipendio base di 71,587 dollari cui vanno aggiunti 19,686 dollari di beneit. Diverso il discorso per il vice sindaco Jack Heat che guadagna 78,746 di stipendio e 21,655 dollari in beneit. A questi soldi vanno poi sommati i rimborsi spese che però non vanno oltre gli ottomila dollari di tre consiglieri. Detto che la media è di 97,712 dollari a consigliere, il più pagato nel 2013 è stato Heath con 105,595 dollari, mentre il meno pagato è stato Joe Li (91,273 dollari). Hamilton - Nella città del ferro i consiglieri guadagnano quasi 73 mila dollari che per un terzo della cifra sono esentasse. Non abbiamo invece i dati sui beneit e i rimborsi spese nonostante li avessimo richiesti. [email protected] GIOVEDI 8 MAGGIO 2014 • CORRIERE CANADESE 4 I FATTI DEL GIORNO SUTTON HIGH SCHOOL DI GEORGINA Botte e insulti razzisti contro uno studente TORONTO - Di pugni e insulti a sfondo razzista ne sono volati tanti durante l’intervallo nel cortile della Sutton High School di Georgina. Ad essere accusati di aggressione sono stati ben quattro ragazzi: in un video girato nel mese di aprile si vedono due studenti, uno dei quali di colore, che si prendono a pugni mentre sullo sfondo altri giovani urlano insulti razzisti. «La cosa più triste di tutta la vicenda è proprio quella degli insulti contro mio figlio PJ - dice Charles Makuto, padre del 17enne picchiato e offeso - da quando ci siamo trasferiti in questa cittadina lo scorso ottobre la vita di mio figlio è diventata difficile, è continuamente oggetto di episodi di bullismo». Una situazione insostenibile, ormai, secondo il padre del ragazzo. «È difficile avere a che fare con tutto questo - continua amareggiato il genitore - avvertiamo una pressione incredibile e soffro tantissimo per le angherie che mio figlio subisce». Non è comunque nuova ad episodi di razzismo la Sutton High School della cittadina dell’Ontario il cui nome era apparso sui giornali nel febbraio del 2013 dopo che a numerosi studenti venne proibito di indossare accessori con impressa la “Confederate flag”, una immagine a lungo associata con il razzismo e l’abuso. È da allora che, secondo la preside dell’istituto Dawn Laliverte, sono stati messi in atto programmi per educare gli studenti sul razzismo, “razzismo che non sarà tollerato”. Ma il problema non è poi così “grande” secondo la preside Laliverte: «Ad essere responsabili di queste azioni è un gruppo molto picco- lo di studenti», dice. Non è dello stesso parere la African Canadian Legal Clinic secondo cui “non si fa abbastanza per prevenire il verificarsi di incidenti di questo tipo in questa comunità”. «Non stanno fa- cendo abbastanza e dovrebbero invece mandare un messaggio chiaro e forte ad altri nella stessa scuola che magari condividono lo stesso punto di vista - dice senza giri di parole Roger Love della African Canadian Legal Clinic - dovrebbero dire loro che azioni di questo genere non sono tollerate in alcun modo, forma o contenuto». È dello stesso parere anche Charles Makuto che ritiene che il York Regional School Board non ha fatto abbastanza e che nessuna misura è stata adottata per proteggere suo figlio. «Che cosa stanno aspettando? - si chiede il genitore aspettano la morte di qualche altro ragazzo? É questo che vogliono?». I quattro studenti responsabili dell’atto di bullismo sono stati sospesi per un periodo ma sono ormai tornati a seguire le lezioni. Nelle foto Charles Makuto, padre dello studente vittima di bullismo Da questa estate si potrà pagare il parcheggio con il cellulare CRONACA NERA Uomo arrestato per violenze sessuali avvenute negli anni ’90 TORONTO - Michael Kachanovsky, 48 anni, residente a Lindsay, dovrà comparire in tribunale il 26 maggio. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale per fatti che risalgono al periodo compreso tra il 1990 e il 1994 quando allenava la squadra di hockey giovanile Streetville Minor Hockey Association e faceva parte dei Big Brothers and Big Sisters of Peel. L’indagine prosegue: chiunque sia in possesso di informazioni può telefonare alla polizia al 905-453-2121 o a Crime Stoppers all’1-800-222-8477. ¬ La Waterloo Regional Police ha confermato che il corpo trovato nel Nith River, a sud di Haysville, è quello di Robbie Reiner, il bimbo di cinque anni scomparso dalla sua casa di New Hamburg il 26 dicembre del 2013. La polizia ritiene che il bimbo sia uscito di casa e sia caduto nel iume annegando. La riva e le acque del iume sono state setacciate nei mesi scorsi dagli agenti dell’Opp e dalla squadra sommozzatori ma le ricerche non avevano dato alcun esito. ¬ Un detenuto del carcere Hamilton-Wentworth Detention Centre è deceduto, si presume, per una overdose di droga. Negli ultimi giorni l’intervento dei paramedici nel carcere è stato richiesto per ben 12 volte per soccorrere detenuti che presentavano sintomi di overdose di sostanze stupefacenti. L’uomo, sul cui cadavere verrà condotta una autopsia, è deceduto la notte di martedì. TORONTO - A partire da questa estate pagare il parcheggio usando il proprio telefono cellulare sarà possibile. Il consiglio della città di Toronto ha approvato un piano che permetterà ai cittadini di utilizzare il proprio cellulare per informare il Toronto Parking Authority (TPA) sul luogo dove hanno parcheggiato l’auto e per quanto tempo rimarrà in quel parcheggio. Chiunque abbia intenzione di usufruire di questo servizio dovrà creare un conto con il Toronto Parking Authority dove registrerà la targa del veicolo e darà le informazioni necessarie per il pagamento. Dopodichè si potrà usare il cellulare per informare il TPA del luogo dove si trova parcheggiata l’auto: l’automobilista riceverà quindi un numero di conferma anziché un biglietto di carta. Gli addetti ai parcheggi potranno quindi, tramite la targa, sapere se il pagamento è stato effettuato e non dovranno più controllare se la ricevuta di carta è stata apposta sul cruscotto. Il vicesindaco di Toronto Norm Kelly ha affermato che questo sistema innovativo entrerà in funzione a partire da questa estate in 130 parcheggi di proprietà della città: entro il 2015 si potrà pagare tramite il proprio cellulare in 18mila parcheggi di Toronto. Grazie alla generosità di un nostro benefattore, ofriamo a tutti coloro che si abbonano per 1 Anno, un orologio (da uomo o da donna, valore di $50) 1 Anno a soli $ 199 +HST Chiamate subito. Oferta limitata. Edizioni dal lunedì al venerdì, con consegna gratuita a domicilio Chiamate oggi al 416-782-9222 2700 Duferin St. Unit 90, Toronto Editore - Consorzio M.T.E.C. Consultants Italia, nr 86 Via Maria, 03100 Frosinone. E M.T.E.C. Consultants Limited. 3800 Steeles Ave. W., Suite 300, Vaughan Ont., Canada www.corriere.com Redazione: Corriere Canadese Italia, nr 86 Via Maria, 03100 Frosinone. Canada, 2700 Duferin St., Unit 90. Toronto, On, M6B 4J3 Amministrazione: L'On. Joe Volpe, Presidente Francesco Veronesi, Direttore Nicola Sparano, Vice-Direttore K.T. WEB Printing Ltd. 287 Bridgeland Ave. Toronto, On, M6A 1Z6 CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 8 MAGGIO 2014 5 OPINIONI L'ANALISI Venire a lavorare in Canada: no alle false illusioni MARIO CAGNETTA V olete venire a lavorare in Canada? Sappiate che la cosa non è semplice e anche il classico spirito avventuriero animato da tanta buona volontà può non bastare ad assicurarvi il tanto agognato work permit. Scrivo questo fondo perché da tanti mesi ricevo telefonate, email di tante persone. Tanti ragazzi che non ne possono più della crisi economica in Italia, della mancanza di opportunità e vogliono trasferirsi con l’illusione di trovare finalmente il posto adatto dove realizzare le proprie aspirazioni. Il Canada è un Paese che ha assicurato ricchezza e benessere negli anni passati a tantissimi emigranti, italiani compresi. Per rendersene conto basta guardare le bellissime case di Woodbridge per capire che questa nazione può offrire delle opportunità che attualmente l’Italia se le sogna. Ma queste opportunità possono offuscare la vista agli aspiranti nuovi emigranti, creare delle amare illusioni e soprattutto farvi spendere un sacco di soldi per poi trovarvi con un pugno di mosche in mano. Quindi prima di buttarsi forse è meglio riflettere bene su quello che si sta cercando e su quello che realmente è disponibile nella co- siddetta terra promessa. Entrare in Canada non è facile. I posti disponibili per la working holiday visa sono appena mille e i sei mesi a disposizione non sono rinnovabili. L’altra via è quella di venire qui, magari proprio grazie a questo permesso vacanza-lavoro, trovare un’occupazione e restare qui. Ma anche in questo caso, stando almeno alle telefonate che ricevo ogni settimane, dovete mettervi in testa una cosa ben precisa: la mentalità italiana di trovare sempre le scorciatoie, qui non esiste. Se pensate di venire in Canada, di lavorare in nero o che qualcuno vi dia un permesso fitti- zio, il Canada non è il Paese che fa per voi. Di datori di lavoro disposti a violare le regole ne troverete molti anche qui, il problema è che qui i controlli funzionano e le autorità sono molto restie a concedere facilmente il loro lasciapassare. Senza considerare che se vi “beccano” rischiate grosso, persino l’arresto. Se pensate poi che conoscere il tizio, caio o sempronio di turno possa in qualche modo favorirvi, rinunciate in partenza a fare le valigie. Il Canada, almeno riguardo alla politica migratoria, non è il Paese delle raccomandazioni, dei favori e delle regole che possono LA RUBRICA “Come è sempre tardi per amare!” (Salvatore Quasimodo). Non bisogna attendere il momento buono per amare una persona, per fare del bene a qualcuno: ogni momento è quello buono; se lo perdi, hai perso per sempre una bella occasione che non si ri- dosi di aver trovato la giusta scorciatoia che bypassa le regole. Tantissimi ristoratori onesti hanno rinunciato o stanno rinunciando al Temporary Foreign Worker Program proprio perché molto costoso e poco propenso a concedere permessi facili. Il Canada, nel bene o nel male, non è l’Italia dove per molti motivi questa mentalità di passare la fila e di trovare scorciatoie su tutto si è radicata. Qui il permesso non lo otterrete perché conoscete qualcuno all’immigrazione, perché avete amicizie importanti in politica o perché vi credete più furbi degli altri. Non avrete nessun favore da nessuno. Il work permit lo avrete perché un funzionario, svolte le opportune ricerche ed esaminata puntigliosamente la vostra pratica, ha stabilito che per quel preciso lavoro non esiste nessun canadese in grado di occupare quella posizione. Il sudore, la buona volontà, il fatto che siete bravissime persone e soprattutto dei grandi lavoratori a loro non interessa. Fatevene una ragione. Anche perché ritrovarsi con nulla in mano dopo aver speso migliaia di euro per venire qui, lavorato ed essere stati sfruttati dai cialtroni di turno non è sicuramente un’esperienza da augurare a nessuno. Per noi italiani, infatti, non è necessario migrare tanto lontano per trovare qualcuno che si prende gioco dei nostri sogni e della nostra voglia di riscatto. [email protected] corriere.com Pensierini quotidiani Nilo Ristora essere facilmente raggirate grazie a un po’ di furbizia. Qui si entra se si ha una richiesta di lavoro da parte di un datore che ha chiesto una Labour Market Opinion. La concessione del work permit non è così semplice così come non è assolutamente facile aggirare i regolamenti sempre più severi. La furbizia mettetela da parte. Gli annunci del governo conservatore e la recente moratoria nel Food Service Sector non lasciano spazio a margini di manovra: il governo canadese, si legge in uno dei tanti documenti dell’esecutivo Harper, nel 2013 ha introdotto diverse riforme tra le quali una moratoria sulle Labour Market Opinion accelerate, ha posto seri obblighi ai datori di lavoro riguardo al pagamento degli stipendi, si è concesso il diritto di sospendere, revocare o rifiutare di esaminare le domande per i TFW per tutelare al meglio i lavoratori canadesi, ha ristretto l’utilizzo delle lingue straniere che non siano l’inglese e il francese, e ha aumentato la lunghezza e la portata degli annunci pubblicitari necessari per concedere al datore di lavoro la possibilità di accedere al programma perché nessun canadese ha risposto alla sua richiesta di lavoro. Questo significa, come è stato più volte scritto, che riuscire a entrare in Canada è diventato difficilissimo. Non credete quindi ai datori di lavoro che vi offrono illusioni e che vogliono vendervi un permesso facile vantan- presenterà più. L’amore non ha bisogno di preparativi, non deve essere annunciato, non richiede visibilità. L’amore si dona, anche all’improvviso e solo così accende e contagia. Perché l’amore è come l’epidemia: inluenza tutti quelli che lui può contagiare. Immunizzarsi dall’amore è come vestirsi di freddo, quando attorno brucia il gelo. A Real “Hit” on line These are how many people are visiting us at corriere.com every month Month Apr 2014 Mar 2014 Feb 2014 Totals KBytes 34,521,542 38,305,962 13,503,211 86,330,715 Summary by Month Monthly Totals Visits Pages Files Hits 56,269 713,943 778,453 1,355,566 52,222 552,131 643,678 1,079,569 25,007 229,821 309,987 529,606 133,498 1,312,173 1,571,228 2,964,741 Generated by Webalizer Version 2.21 NB as of May 3 2014 Webalizer Version 2.21 reports smashing success for Corriere Canadese on line edition. In March, Corriere’s first complete month on the web, 52,222 visitors generated 1,079,569 hits! Those visitors were responsible for 552,131 page views and opening 643,678 files. When added to the totals available for February and April, the total number of visitors to Corriere Canadese online edition is 133,498 who generated a total of 2,964,741 hits. And we have not advertised our site. Moreover, we are still in the process of modification and improvement. Maximize your outreach. Advertise with us. Tel: 416-782-9222 Email: [email protected] GIOVEDI 8 MAGGIO 2014 • CORRIERE CANADESE 6 ITALIA CALCIO E VIOLENZA Alfano: ora i club rompano con gli ultrà (segue dalla prima) Ma il ministro dell’Interno non può negare quel che tutti hanno visto in televisione e che mezzo Parlamento gli rinfaccia. E così rilancia: si dice «indignato per i tentativi di strumentalizzare i fatti accaduti», assicura che la gravità di quanto avvenuto «non è stata mai minimizzata né sottovalutata», deinisce il «culmine dell’inciviltà» i ischi all’inno di Mameli. E, soprattutto, rivendica che quel «dialogo», così lo deinisce nell’aula della Camera, tra il capitano del Napoli Marek Hamsik e il leader degli ultrà, «su richiesta del Napoli» e autorizzato dalle autorità di polizia che «non hanno rilevato controindicazioni», ha «corrisposto ad una scelta di gestione dell’ordine pubblico che non può considerarsi una forma di cedimento alle frange più oltranziste del tifo». Con l’unico scopo di «stemperare la tensione». Scelta che ha dato i suoi frutti visto che l’incontro si è «concluso paciicamente senza incidenti di nessun tipo». Per il titolare del Viminale, dunque, «è infondato» che il dispositivo di sicurezza abbia fatto «registrare lacune», sia dentro sia fuori lo stadio. La zona scelta per far parcheggiare gli autobus dei tifosi Una foto tratta dalla pagina Facebook di Daniele De Santis del Napoli era la più vicina al loro settore e già utilizzata in passato per le stesse inalità e non «corrisponde al vero» che le frange più estreme degli ultrà della Roma frequentino quella zona. Le 1.486 unità delle forze di polizia hanno quindi fatto il loro dovere e, anzi, hanno evitato che la situazione degenerasse e che De Santis «riportasse ferite ancor più gravi». Il loro impegno, dice dunque il ministro «è stato rilevantissimo e va elogiato senza alcuna riserva». Parole che deludono metà dell’Aula, da Sel alla Lega che auspica il «prossimo Daspo» proprio per il ministro. E deludono anche chi alla Camera non c’era, come il presidente del Coni Giovanni Malagò. «Chiamatela tratta- tiva o dialogo - dice il numero uno dello sport italiano - ma la comunicazione tra il capitano del Napoli, le persone preposte alla sicurezza e il tifoso c’è stata. Purtroppo c’è stata anche in passato e noi, io da presidente del Coni, non possiamo accettarla». Anche per Forza Italia «è chiaro a tutti che c’è stata un’interlocuzione e una consultazione. Ai limiti - afer- ma Capezzone - di una vera e propria resa ai violenti». Alfano, sottolinea invece Sel «è stato burocratico, lacunoso e inconcludente perché sabato non c’è stata alcuna azione di prevenzione contro la violenza», mentre i cinque stelle accusano il ministro di «incompetenza: voi siete quelli della trattativa Stato-maia e oggi della trattativa Stato-ultrà». Per Ignazio La Russa il ministro deve dimettersi perché «sarebbe stato più credibile dire che la trattativa in certi casi è indispensabile». Attacchi a cui il ministro non replica. Intanto l’impianto accusatorio della Procura di Roma ha sostanzialmente retto al passaggio degli interrogatori di garanzia. Per tre degli arrestati per gli scontri di Tor di Quinto, prima della inale di Coppa Italia, il gip ha convalidato gli arresti disponendo il carcere per Daniele De Santis, l’ultrà della Roma ritenuto la persona che ha sparato e ferito gravemente Ciro Esposito, che invece torna libero, anche se ricoverato all’ospedale Gemelli. Obbligo di irma per Alfonso Esposito e Gennaro Fioretti, gli altri due tifosi napoletani arrestati. Per De Santis resta l’accusa di tentato omicidio: è l’uomo, secondo gli inquirenti, che ha fatto fuoco con la Beretta ferendo i tifosi azzurri. LA RICOSTRUZIONE NAPOLI L’agguato, dai fumogeni agli spari Tifo-camorra, le indagini ROMA - Tutto inizia attorno alle 18.20 di sabato scorso in viale Tor di Quinto, «allorché un funzionario di polizia, impegnato in un servizio di scorta ad un gruppo di autobus che trasportavano tifosi del Napoli, notava la presenza di 3 persone ferite e, nel darne segnalazione, chiedeva soccorsi». Nell’aula della Camera, il ministro dell’Interno Angelino Alfano ripercorre gli attimi di follia prima di Napoli-Fiorentina. Questo il ilm dell’agguato a Ciro Esposito nella ricostruzione del titolare del Viminale: Daniele De Santis «avrebbe lanciato all’indirizzo di un autobus che trasportava un gruppo di tifosi del Napoli un fumogeno, inveendo ad alta voce contro gli occupanti in maniera provocatoria e colpendo il veicolo con calci e pugni». A quel punto, prosegue Alfano, «numerosi tifosi napoletani pre- senti sulla scena, si indirizzavano minacciosi verso il De Santis, che tentava la fuga ripiegando verso una stradina laterale da cui era giunto e nei cui paraggi si trova il circolo ricreativo presso il quale lavora». Uno dei testimoni sentiti dalla Digos ha afermato che De Santis, «nel darsi alla fuga, sia caduto a terra, rischiando di essere così raggiunto dai suoi inseguitori». «Temendo il peggio - aggiunge Alfano nella ricostruzione - avrebbe sparato alcuni colpi di pistola verso i tifosi che lo rincorrevano. Il video, che non riprende la persona che ha sparato, riproduce distintamente il rumore di quattro colpi esplosi in rapida successione». «Al termine del suo tentativo di fuga - dice ancora il ministro - De Santis veniva raggiunto dai tifosi napoletani che lo percuotevano violentemente, procurandogli diverse fratture. Solo il sopraggiungere delle forze dell’ordine ha impedito che l’uomo potesse riportare conseguenze ancora più gravi». Inine, sulla partecipazione di altri soggetti agli scontri e al ferimento di Esposito, Alfano aferma in Aula che «un testimone che ha segnalato la presenza di tre persone che indossavano caschi da motociclista, ha escluso la loro partecipazione all’azione violenta». «Tuttavia - conclude - gli approfondimenti che si stanno svolgendo chiariranno se efettivamente il De Santis abbia agito da solo o in concorso con altri, e in quale fase dell’azione». La ricostruzione fornita dal ministro si basa sui verbali delle forze dell’ordine e dai ilmati delle telecamere a circuito chiuso ora in mano agli inquirenti. NAPOLI - I rapporti tra i gruppi ultrà, la Società Calcio Napoli e i giocatori, nonché i contatti tra gli stessi gruppi e gli ambienti della criminalità, già da tempo al centro di indagini, saranno oggetto di nuovi approfondimenti da parte della Procura di Napoli alla luce dei fatti di sabato scorso a Roma. Gli inquirenti intendono in particolare accertare eventuali pressioni o minacce nei confronti dei giocatori, una ipotesi già formulata in relazione a una serie di rapine avvenute in passato che hanno visto come vittime sia alcuni calciatori sia le loro compagne. In particolare, a quanto si è appreso, i magistrati intenderebbero interrogare nuovamente il collaboratore di giustizia Salvatore Russomagno, il quale, nel corso del processo per la rapina a Valon Behrami, riferì che nelle aggres- sioni erano coinvolti esponenti dei gruppi ultrà, che intendevano punire i calciatori che si riiutavano di partecipare ad eventi organizzati dai tifosi. Ad alcuni giocatori furono fatti ritrovare gli orologi rapinati pochi giorni prima: una circostanza che viene approfondita è quella relativa ai precedenti per ricettazione di orologi di Ciro De Tommaso, il padre del capo tifoso Gennaro, soprannominato ‘a carogna. Un altro aspetto dell’inchiesta riguarda i biglietti che la società fornisce ai tifosi organizzati sotto le vari sigle: secondo indiscrezioni, la polizia avrebbe trasmesso un’informativa sottolineando il fatto che la Società Calcio Napoli aveva consegnato centinaia di biglietti nonostante il parere contrario delle forze dell’ordine che evidenziavano problemi di sicurezza sulla trasferta. LE REAZIONI LA DIFESA I tifosi partenopei: era un’imboscata Lo zio di Esposito: fango contro di noi NAPOLI - “Un’imboscata” ai tifosi napoletani, con Daniele De Santis come “esca”, condotta con lancio di bombe carta e poi a colpi di pistola. È il racconto di quanto sarebbe accaduto sabato scorso a Roma postato sulla pagina Facebook del Club Napoli Milano Partenopea, i cui sostenitori si trovavano a Tor Di Quinto sul pullman proveniente dal capoluogo lombardo e attaccato dall’ultrà romanista. Dall’interno del mezzo è stato girato un video - reso pubblico due giorni fa - che mostra gli ultrà napoletani armati di bastoni che entrano ed escono dal “Ciak”, il circolo dove De Santis si era rifugiato, tra scoppi, iammate, urla e fumo. “Un caso malaugurato ha voluto che il nostro bus si fermasse davanti al Ciak Village dove è avvenuto l’agguato ai tifosi del Napoli - si legge nel post - davanti ai inestrini notiamo una persona molto in sovrappeso (De Santis, ndr) agitare e accendere quello che ci era apparso un bengala. Dopo averlo lanciato, lo stesso è caduto a pochi centimetri dal nostro pullman: ha fatto un tremendo botto che ci ha fatto saltare dallo spavento. Con noi c’erano dei bambini e delle donne: non vi racconto il loro spavento”. “Dopo tanto insistere e provocare un gruppo di tifosi si è avvicinato e il tipo è fuggito all’interno del Ciak Village seguito dal gruppo di tifosi del Napoli”. “Appena varcato il cancello aperto, succede il inimondo - si legge ancora nel post - i ragazzi tifosi del Napoli sono stati bersaglio di 5/6 bombe carta che sono scoppiate tutte insieme, si è alzata una cortina di fumogeni per non far capire e vedere nulla di quello che stava accadendo, frastornando anche l’esca del commando ultras romanista che è caduto a terra ed è stato colpito da qualche calcio e pugno dai tifosi furiosi che erano caduti nell’imboscata. In mezzo al fumo si sono sentiti 2 o 3 colpi secchi (probabilmente i colpi di pistola)”. NAPOLI - Obiettivo: «Smontare la macchina del fango lanciata contro di noi». Vincenzo Esposito, zio di Ciro, il giovane napoletano ferito da un colpo di pistola negli scontri prima di Fiorentina-Napoli, tiene una conferenza stampa e attacca frontalmente «le false ricostruzioni del Questore di Roma», del quale chiede le dimissioni. «In un Paese civile - aferma - sarebbe già stato rimosso». Esposito incontra i media in un locale della Galleria Principe, occupato dagli attivisti del Centro sociale “Insurgencia”. Abbiamo testimoni oculari dell’accaduto, dice. «A sparare - aggiunge riferendo il racconto dei testimoni - sono stati in due e gli ultrà romanisti erano almeno 5-6. Hanno aspettato che gli ultrà del Napoli fossero passati e poi hanno attaccato un pullman di napoletani sul quale c’erano donne e bambini. Ciro li ha difesi, ecco perché è stato colpito». Il racconto dell’accaduto sarebbe stato fatto ai familiari di Ciro Esposito da un ultrà del Napoli, («che non ha parlato e non parlerà con la polizia», precisa Vincenzo Esposito) e da una donna che, invece, è stata ascoltata dalla Digos di Roma. «Non è vero che Ciro sia sceso da un pullman per afrontare i romanisti. Lui è arrivato in auto con degli amici. Ci sono foto che lo testimoniano». Sulla circostanza relativa all’esistenza di una seconda pistola che avrebbe fatto fuoco contro i tifosi del Napoli, la Procura di Roma e la Polizia hanno già afermato che non vi è alcun riscontro. Vincenzo Esposito, 58 anni, militante di sinistra dichiarato, ex segretario regionale della Fiom-Cgil, accusa l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. «Ha protetto Daniele De Santis, che si candidò in una lista che lo sosteneva, gli hanno aidato la gestione di una struttura sportiva, di una discoteca della Roma-bene». Ringraziamenti, invece, per il sindaco di Napoli De Magistris. «Ci ha chiamato per esprimerci solidarietà». CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 8 MAGGIO 2014 7 ITALIA NAPOLI - «In cambio del mio passaggio al centrodestra, l’ex senatore Antonio Tomassini mi ofrì una somma di denaro che, mi disse, non avrebbe cambiato la vita del presidente Berlusconi, ma la mia sì». A parlare, davanti al Tribunale di Napoli, è l’ex senatore Paolo Rossi e, con la sua testimonianza e con quella di Anna Finocchiaro, all’epoca capogruppo Pd a Palazzo Madama, è entrato ieri nel vivo il processo per la presunta compravendita dei senatori. Nel processo, in corso davanti ai giudici della prima sezione del tribunale, sono imputati Silvio Berlusconi e Valter Lavitola. Rossi ha confermato l’incontro con Tomassini, avvenuto alla ine di agosto del 2006, di cui Finocchiaro aveva parlato ai giudici napoletani poco prima di lui. Tomassini disse a Rossi che Berlusconi aveva indicato lui e tre o quattro senatori per «veriicare la disponibilità di passare all’altra parte del campo». «Mi chiese - ha detto Rossi se ero disposto a non votare la iducia, o a non partecipare al voto, per far cadere il governo Prodi». I tentativi erano indirizzati verso i senatori della maggioranza dell’area di centro e del Sudtiroler Volkspartei. «Disse che se c’era la disponibilità lui stesso in 24 ore mi avrebbe accompagnato da Berlusconi a Villa Certosa in Sardegna. Si parlò di soldi, di disponibilità economica. Di soldi che, mi disse, non avrebbero cambiato certo la vita di Berlusconi ma avrebbero cambiato sicuramente la mia». Rossi ha parlato anche di promesse nell’ambito di Mediaset e dell’in- Senatori M5S si ammanettano in Aula Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi Compravendita senatori, Rossi: soldi per passare da Berlusconi formazione. Circostanza che sia lui sia Finocchiaro non avevano riferito ai pm durante le indagini preliminari e che per tale motivo è stata oggetto di contestazione da parte dei legali della difesa. Prima di Rossi, Finocchiaro, rispondendo alle domande dei pm Henry John Woodcock e Alessandro Milita, ha ricordato di aver denunciato la vicenda in aula dopo aver appreso da parlamentari del centrosinistra dei tentativi che sarebbero stati messi in atto dall’ex Cavaliere per determinare la crisi del governo che si reggeva su una maggioranza assai esile. Ha spiegato, in particolare, che il senatore Randazzo le riferì di essere stato avvicinato all’aeroporto di Fiumicino da un imprenditore che lavorava in Australia, il quale gli propose un incontro con Berlusconi. Il parlamentare le disse poi di aver riiutato l’oferta. FIRENZE Donna crocefissa, stesso Dna su tre casi FIRENZE - C’è un maniaco seriale a Firenze e nei dintorni, che da qualche anno approccia le prostitute, si apparta con loro sempre nei soliti due posti (Ugnano e Calenzano), le sevizia con un bastone, le ferisce, ino a ucciderne una il 5 maggio scorso, la romena Andrea Cristina Zamir di 26 anni. Lo dice il Dna. Il Racis dei carabinieri ha trovato lo stesso codice genetico sulla saliva lasciata sul nastro adesivo usato per bloccare le vittime in tre aggressioni distinte: c’è lo stesso Dna, uguale, il 17 luglio 2011 in un’aggressione a Calenzano, il 28 marzo 2013 a Ugnano e il 21 febbraio 2014 ancora a Calenzano. Una “irma” indiscutibile che conferma che il maniaco è seriale almeno per tre dei sette episodi su cui al momento magistratura e forze dell’ordine stanno indagando. Quanto al Dna, ora gli inquirenti potrebbero decidere di estendere lo stesso esame anche alle indagini della polizia sull’omicidio della romena ventiseienne. Bisogna vedere se il maniaco ha lasciato reperti utili alle indagini scientiiche anche due giorni fa, comunque l’iniziativa sembra decisiva per avere una prima certezza e stabilire che è lo stesso aggressore. Potrebbe aumentare il numero dei sette episodi considerati inora: i cinque denunciati alle forze di polizia dal 2006 ad ora dalle stesse prostitute vittime; uno è quello dell’omicidio a Ugnano del 5 maggio scorso; un settimo è stato testimoniato due mesi fa a Ugnano dai residenti. Ieri infatti diverse prostitute sono andate negli uici di carabinieri e polizia per ricordare di strani clienti e di strani fatti inora ta- ciuti. Alcuni racconti sono stati di nuovo verbalizzati. Gli stessi investigatori rileggono denunce di “donne di vita”, per rapina o aggressione, in cui l’aspetto delle sevizie sessuali non emergeva perbene ma piuttosto si evidenziava la sottrazione di un telefonino o percosse per tenerle bloccate. L’indagine è comunque complessa. Sembra diicile, per esempio, avere un identikit attendibile tanto che sarà a Firenze un uiciale donna dei carabinieri del Racis, psicologa, per sentire di nuovo le prostitute che hanno denunciato episodi di violenza e sevizie ma che per certi loro disagi personali, come la tossicodipendenza, non hanno saputo dare descrizioni univoche dell’aggressore. Dai loro racconti viene fuori un cliente che, negli anni, si sarebbe avvicinato proponendo un “gioco erotico”. Ma quale? L’uomo non lo diceva mai, annunciando soltanto che avrebbero dovuto rimanere nude e che poi avrebbe agito lui. La modalità è quella che sta emergendo: le donne - scelte fra quelle più esili e minute, quindi facilmente aggredibili - venivano legate con nastro adesivo o corda e seviziate con bastoni. Qualcuna riusciva a liberarsi, un’italiana rimase ferita nel 2013 e fu curata in ospedale, Andrea Cristina Zamir due giorni fa è morta. Ha avuto un’agonia rapida, ha detto l’autopsia fatta ieri mattina a Careggi. La causa del decesso è stata un’emorragia interna, dovuta proprio alle sevizie inlitte con oggetti di legno, alcuni ritrovati nei luoghi delle aggressioni. In tutta la zona continua la caccia all’uomo da parte degli inquirenti. ROMA - Manette, magliette, catene: è ancora una giornata di bagarre al Senato ad opera dei Cinque Stelle che contestano la iducia sul maxiemendamento sul decreto sul lavoro e inscenano una delle loro manifestazioni di protesta. Iniziativa che cala in un clima già surriscaldato dalle analoghe proteste di Sel e Lega, con i senatori del Carroccio che sventolano inte banconote da 80 euro per contestare le misure iscali del governo e Sel che innalza cartelli contro il contestato provvedimento sul lavoro. Proteste che si saldano l’una con l’altra all’insegna della denuncia contro la nuova “schiavitù” del precariato. E che solo l’ironia del presidente di turno, il leghista Roberto Calderoli, fa scemare facendo ritornare la calma. La bagarre inizia dopo che la senatrice Cinque Stelle Nunzia Catalfo conclude la sua dichiarazione di voto e annuncia: «Oggi non ci muoviamo, ci dovrete portare via con la forza». I suoi colleghi iniziano a sbottonarsi le camice e a mostrare magliette con su scritto “Schiavi mai”. Calderoli li prende in giro: «Ricordo a tutti che gli spogliarelli non sono consentiti e quando ci sono certi isici sono anche sconsigliati», li gela. Ma la protesta non è inita. I senatori M5s si ammanettano ai banchi e si incatenano. Segue una specie di trattativa, tra botta e risposta, tra il capogruppo pentastellato e il vicepresidente del Senato che arriva anche a minacciare anche l’arresto. «Qui è possibile certamente esprimere il dissenso ma il circo mai» dice. Poi interrompe la seduta e si rivolge ai commessi: «Chiedo di recuperare i tronchesini per liberare i colleghi. Intanto sospendo la seduta e vado a cercare un fabbro». Più tardi è lo stesso Calderoli a raccontare: «Noi possiamo disporre il richiamo e successivamente l’allontanamento dall’aula e con l’uicio di presidenza prevedere una serie di sospensioni di partecipazione ai lavori del Senato». Ma questo «è quello che loro cercano per poter fare campagna elettorale con i camper». La seduta riprenderà poco dopo «essendo state ritrovate le chiavi...» delle manette. Ma già prima la precedente presidente di turno, Valeria Fedeli, aveva dovuto interrompere la seduta per consentire ai commessi di rimuovere i cartelli di Sel contro la “nuova schiavitù”. VENEZIA TORINO Duello per proprietà isola Poveglia Troppi litigi: lezioni di buon vicinato VENEZIA - È una guerra impari, almeno sulla carta, con un obiettivo comune: la proprietà dell’isola veneziana di Poveglia. Da una parte il Golia della situazione, una società immobiliare, celata dietro la sigla “User 10801”, che ha messo sul piatto un’oferta di oltre 513mila euro. Dall’altra l’Associazione “Poveglia per tutti” con i suoi 160mila euro, raccolti a tempo record con sottoscrizioni on-line e collette quasi porta a porta per far rimanere l’isola nelle mani dei cittadini veneziani. La prima fase dell’asta indetta dal Demanio per l’acquisizione per 99 anni del piccolo fazzoletto di terra incastonato nella laguna può dirsi virtualmente conclusa ieri, con l’apertura delle buste elettroniche. Delle tre oferte pervenute solo due sono state ritenute valide, una terza è stata scartata per documentazione insuiciente. Ora c’è tempo ino al 13 maggio per rilanciare. E non è detto che a soccombere sia necessariamente “Poveglia per tutti”, anche se non riuscirà a sorpassare la più corposa proposta economica della società immobiliare, intenzionata a creare a pochi passi dal centro storico un nuovo hotel di lusso. Il pallino resta infatti nelle mani del Demanio, che potrebbe riiutare entrambe le proposte, non ritenendole congrue con il valore di mercato dell’area. Da più parti si fa notare che anche 513mila euro non si avvicinano neppure lontanamente alla stima fatta per l’isola. In attesa di capire cosa accadrà, “Poveglia per tutti” si sta attrezzando alla nuova tenzone. «Non sappiamo chi sia dietro la sigla “User 10801”, mentre dietro a noi ci sono oltre duemila persone che crescono ogni giorno e sono disposte a metterci la faccia» dice combattivo Lorenzo Pesola, a nome dell’associazione. «Per noi sarà una lotta contro il tempo - aggiunge - per riuscire a raccogliere il denaro che manca a raggiungere l’altra oferta. Invitiamo tutti a sostenerci, dando la loro adesione». TORINO - Troppe beghe condominiali che, quando non iniscono in modo drammatico, approdano in tribunale o rendono la vita impossibile. Tuttavia c’è un’altra strada possibile: far crescere l’educazione dando lezione di “buon vicinato”. Accadrà a Torino dalla prossima settimana. Professori saranno i vigili del Nucleo di Prossimità della Polizia Municipale. Nei quartieri dove si registra il maggior numero di conlitti da pianerottolo, verranno organizzati corsi su poche e semplici regole che, se rispettate, possono funzionare per ristabilire un clima di convivenza civile. Secondo i dati nazionali, in Italia sono 2 milioni i “dispetti” più o meno gravi che i condomini si fanno reciprocamente ogni anno. Di questi, 350mila trovano una soluzione amichevole grazie al giudice di pace, mentre 200mila arrivano agli avvocati con relativo seguito giudiziario. La gamma di casi in questione è ampissima: dalla vicina che passa l’aspirapolve- re a orari improbabili all’inquilino che tiene lo stereo a tutto volume ino a tarda notte, da chi abbandona la spazzatura fuori dal cassonetto a chi parcheggia l’auto dove non dovrebbe, a chi porta a spasso il cane senza guinzaglio e non pulisce quando sporca in cortile. Piccoli-grandi problemi di coabitazione che, spesso, possono sfociare in vere e proprie liti. Ora la Polizia Municipale con i propri agenti è pronta a scendere in campo con una serie di incontri nei quartieri. Due ore a lezione per ripassare il regolamento di condominio e per provare a risolvere situazioni critiche. Si aggiunge al progetto di rieducazione condominiale, la Festa dei Vicini, manifestazione europea dal 2003 a cui Torino aderisce ogni anno. Si terrà sabato 7 giugno coinvolgendo le circoscrizioni. Promossa dall’associazione European Neighbour’s Day, ha lo scopo di favorire la convivialità, la solidarietà sociale e il rispetto tra chi abita nello stesso palazzo. GIOVEDI 8 MAGGIO 2014 • CORRIERE CANADESE 8 ESTERI Claudio Salvalaggio MOSCA - Ad un passo dall’abisso della guerra civile in Ucraina, che ieri ha registrato altri 4 morti a Mariupol, lo zar Putin fa il “beau geste” che riaccende le speranze di paciicazione e mette il turbo alla Borsa di Mosca (+4% circa): rivolgendosi direttamente per la prima volta ai separatisti ilorussi del Donbass, ha chiesto il rinvio del loro referendum indipendentista previsto l’11 maggio «per creare le condizioni necessarie al dialogo» diretto tra Kiev e i rappresentanti del sud-est, nella convinzione che questo sia «l’elemento chiave della soluzione» della crisi. La prima reazione uiciale di Kiev è stata comunque dura: «Putin vende fumo» perché non si può rinviare «ciò che non era previsto», ha commentato il premier Arseni Iatseniuk, negando qualsiasi legittimità della consultazione. Ma uno dei leader dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, Denis Pushilin, ha annunciato che la proposta di Putin verrà messa al voto oggi al consiglio popolare: «Noi rispettiamo la posizione di Putin, lui è un politico molto equilibrato». Diicile che venga respinta. Non è questo l’unico segnale distensivo del leader del Cremlino dopo le «ampie convergenze» registrate in un incontro a Mosca con il presidente di turno dell’Osce, Didier Burkhalter, che a sua volta ha proposto ai quattro irmatari dell’accordo di Ginevra (Usa, Russia, Ue e Ucraina) una road map con «passi concreti» e quattro punti principali: cessate il fuoco, de-escalation della tensione, dialogo tra le parti interessate e presidenziali. Il presidente russo Vladimir Putin Ucraina, apertura di Putin: «Rinviare il referendum» Putin ha aperto anche alle presidenziali del 25 maggio, per le quali Burkhalter ha promesso l’invio sino a mille osservatori: «Sono un passo nella direzione giusta, ma non possono risolvere nulla se tutti i cittadini non capiranno come saranno garantiti i loro diritti dopo le elezioni». Il presidente russo ha annunciato inoltre che le truppe russe sono state ritirate dal conine ucraino e si trovano ora in non meglio precisati poligoni per «esercitazioni regolari». «Il ripiegamento è facilmente veriicabile con i moderni mezzi di ricognizione, dallo spazio si vede tutto», ha sottolineato. Ma il Pentagono e la Casa Bianca smentiscono: «Non abbiamo visto alcun cambiamento», ha commentato un portavoce della Difesa americana, il colonnello Steve Warren. Putin si è detto d’accordo anche con la proposta, avanzata dalla cancelliera tedesca Angela Merkel in un colloquio telefonico della scorsa settimana di organizzare sotto forma di tavola rotonda un dialogo tra Kiev e i rappresentanti dell’Ucraina sud-orientale. La Merkel ha invitato anche il miliardario e candidato favorito per la presidenza ucraina, Petro Poroshenko, ieri in visita a Berlino, al dialogo con i separatisti ilo-russi. Tra le condizioni poste da Putin per la distensione, c’è però lo stop immediato da parte di Kiev all’operazione militare nel sudest, come chiesto anche dal consiglio comunale di Donetsk. Ope- razione che negli ultimi due giorni di fatto è entrata quasi in stallo, a parte il blitz con cui ieri l’esercito ha riconquistato il municipio di Mariupol, sul mare di Azov, uccidendo quattro ribelli e arrestandone 16. Ma resta congelato l’assedio alla roccaforte della protesta, Slovianks, nei cui pressi ieri si è fatto vedere anche il premier Arseni Iatseniuk per incoraggiare i soldati. E sempre ieri vicino a Sloviansk c’è stato un altro segnale di distensione, con il primo scambio di prigionieri: tre uiciali dell’unità speciale anti-terrorismo ucraina Alfa in cambio di tre esponenti ilorussi, tra cui il governatore popolare dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, Pavel Gubarev. Una liberazione, quest’ultima, che ha ricevuto il plauso di Putin, secondo cui però ora devono essere rilasciati “tutti i detenuti politici”. La tensione comunque rimane alta. Anche la città ucraina orientale di Kharkiv, come già Kiev e Odessa, ha deciso infatti di cancellare la parata del 9 maggio che celebra la vittoria sovietica contro il nazismo: lo ha annunciato il governatore (ilo Kiev) della regione Igor Baruta. Trattandosi di una festa patriottica, il “Giorno della vittoria” è occasione di vanto per russi e ilorussi ma non per tutti gli ucraini: in particolare non per i nazionalisti, che tra i loro ‘eroi’ hanno Stepan Bandera, alleato dei nazisti. Intanto Kiev si consola incassando la prima tranche di un prestito biennale di 3,19 miliardi di dollari nell’ambito di un piano di aiuti di 17 miliardi di dollari deciso recentemente dal Fmi. Ma a ine mese c’è da pagare la salatissima bolletta del gas a Gazprom. L’iniziativa del L’iniziativa del Corriere: foto e lettere testimoni della nostra storia Verso il voto PROGRAMMI, CONFRONTO E IDEE S pesso il passato affiora nella nostra mente improvvisamente. D’un tratto si ricorda un luogo, una persona, un profumo. E di colpo si provano pur se in modo meno intenso sensazioni piacevoli, paura, gioia, dolore per qualcosa che è successo tanto tempo prima. I ricordi però fanno parte di noi, sono il nostro bagaglio di esperienza, di vita. Di ricordi gli italiani emigrati in Canada all’indomani della fine della II Guerra mondiale ne hanno da vendere. La loro è una storia nella storia: hanno lasciato la loro casa, il loro Paese, la loro famiglia. Hanno viaggiato su navi alla volta del Canada, un Paese grande e sconosciuto dove costruire un futuro di benessere per sé e per i propri figli. Sono stati momenti importanti nella loro vita, momenti che vogliamo ricordare sulle nostre pagine: proprio per questo vi chiediamo di andare alla ricerca delle fotografie che vi ritraggono in partenza dall’Italia, sulle navi che solcavano l’oceano stipati di persone accomunate dallo stesso sogno e con negli occhi la stessa paura, l’arrivo al molo di Halifa- x, il viaggio sui treni diretti in ogni parte del Canada. Eppoi ancora i matrimoni nelle prime chiese italiane di Toronto: la St. Agnese, la San Francesco d’Assisi, la St. Anthony e così via. Vi chiediamo di inviarci e condividere con noi le fotografie dei vostri momenti più importanti: un matrimonio, la nascita di un figlio o di un nipotino e così via. Ma non saranno solo le fotografie ad aiutarci a ricostruire la vostra storia, la nostra storia: se conservate ancora le lettere scritte alla vostra fidanzata, alla moglie, ai genitori rimasti in Italia, inviatecele. Ricostruiremo, attraverso le vostre testimonianze, l’arrivo della nostra comunità in Canada. In queste foto e in questi scritti c’è tutta la nostra storia. Una storia della quale noi tutti siamo orgogliosi. Potete inviare la copia delle vostre foto o delle vostre lettere al Corriere Canadese, 2700 Dufferin St, Suite 90, M6B 4J3, Toronto o all’indirizzo email [email protected] I l Corriere Canadese potrebbe essere la vostra vetrina, il modo di pubblicizzare per iscritto, in italiano e in inglese, le vostre piattaforme elettorali, i vostri progetti, le vostre iniziative. Il Corriere Canadese è a vostra disposizione giornalmente, gratuitamente. Approfittatene. Siamo ormai in una fase pre-elettorale, almeno per le elezioni Comunali, cosiddette amministrative, e probabilmente anche per quelle provinciali. Quelle federali, anche se per legge dovrebbero tenersi nella primavera del 2015, potrebbero avvenire se il governo decidesse di forzare la mano. Vogliamo presentare questo invito per iscritto per dare ai nostri lettori la possibilità di conoscere la ragion d’essere – le piattaforme – delle formazioni politiche, ma soprattutto, come si adeguano alle esigenze nostre comunitarie (se in effetti ci siano delle divergenze da quelle “mainstream”), o perché dovrebbero interessarci certi temi come cittadini. Stesso invito per singoli esponenti partitici (eletti o candidati per “nominations”/elezioni). Vorremmo far conoscere chi siete e cosa fate, oppure cosa intendete fare, per la comunità. Vale anche per i candidati e eletti alle amministrative (City/Regional Councils, e ai provveditorati agli studi (Boards of Education). Per piacere non inviateci i soliti testi preparati e precotti – i “talking points”. Inoltre, vi preghiamo di limitarvi a 400 parole. Intendiamo pubblicare in inglese e in italiano; quindi, sulle 400 battute per l’uno e 400 per l’altro. Non pubblicheremo dei pareri considerati attacchi ad hominem verso un rivale. La nostra redazione si manterrà sempre il diritto di commentare: in questo caso i commenti, come posizione del giornale, non avranno firme; come parere personale saranno firmati dall’autore. Sono ben accette anche lettere da parte dei lettori che potrebbero dare il via e alimentare il dibattito. Saranno ovviamente pubblicate solamente le lettere firmate. CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 8 MAGGIO 2014 9 ESTERI PORTOGALLO Nigeria, uccisi trecento civili dal Boko Haram Maddie, via libera agli scavi nel resort Alessandra Carlini LONDRA - Un vestito, un’arma, o qualsiasi altro indizio che possa far luce sulla scomparsa di Maddie McCann. Questo vuole cercare Scotland Yard nel resort di Praia de Luz, in Portogallo, dove la bimba britannica è scomparsa nel maggio 2007, all’età di tre anni, mentre era in vacanza con la famiglia. Le autorità portoghesi hanno dato il loro via libera ai colleghi inglesi e le ricerche serviranno, spiegano i media britannici, anche ad escludere l’ipotesi più angosciante: che vicino al residence sia seppellito il corpo della piccola. Ipotesi sulla quale Scotland Yard sta cercando di mantenere il massimo riserbo, ma che è tornata ieri con forza, rilanciata dal Sun di Londra. Secondo il tabloid, infatti, Kate McCann, la madre di Maddie, aveva sognato, in un terribile incubo, che il corpo della piccola era stato seppellito in una collina vicino al resort. Kate ne aveva parlato con l’ispettore Ricardo Paiva, due mesi dopo la sparizione della bimba. «Mi diede l’impressione di pensare che Madeleine fosse morta», aveva dichiarato in seguito Paiva. Fatto sta che la collina dell’incubo è stata inserita fra i siti che ora verranno passati al setaccio. Sono almeno tre per il Daily Mirror, quattro per il Sun, e coprono una zona grande come tre campi di calcio, intorno agli appartamenti del residence Ocean Un’immagine della piccola Maddie Club, in cui la famiglia alloggiava. Le ricerche condotte dalla polizia portoghese subito dopo la scomparsa erano state superficiali: erano stati usati i cani e non, come faranno invece gli agenti di Scotland Yard, potenti rilevatori per individuare oggetti sottoterra. Verranno ripercorsi con grande attenzione tutti i luoghi dove la piccola è stata, dall’appartamento dove ha dormito l’ultima notte, alla spiaggia, fino ad un terreno incolto che si trova non lontano dal resort. A complicare i quadro, sembra che la collaborazione tra le autorità inglesi e portoghesi non sia totale. Secondo alcuni media portoghesi, la polizia locale avrebbe ne- gato a Scotland Yard l’autorizzazione a perquisire le case di tre sospetti scassinatori che potrebbero essere coinvolti nella vicenda di Maddie. La polizia di Londra non ha voluto commentare queste voci. In passato però non erano mancate le divergenze, e talvolta gli scontri, su come operare sul caso da parte delle due forze dell’ordine. SIRIA I ribelli lasciano Homs dopo due anni Lorenzo Trombetta BEIRUT - Homs, un tempo terza città siriana e centro industriale del Paese, è caduta quasi del tutto in mano alle forze del presidente Bashar al Assad e ai suoi alleati jihadisti sciiti libanesi. È cominciata ieri l’evacuazione delle prime decine degli oltre mille irriducibili, che per circa due anni hanno resistito all’assedio medievale imposto dal regime siriano e dagli Hezbollah ilo-iraniani a quella che dal 2011 era stata deinita la “capitale della rivoluzione”. A meno di un mese dalla sicura vittoria di Assad alle elezioni presidenziali, è così deinitivamente aperto il corridoio che collega Damasco - il centro del potere - alla regione costiera, solidale col regime e protetta dalla Russia e dall’Iran. L’evacuazione dei miliziani anti-regime è avvenuta su tre bus scortati da veicoli e da personale dell’Onu, in base a un accordo negoziato per settimane. Questo prevede, tra l’altro, che i combattenti lascino la Città vecchia di Homs, per lo più distrutta dagli incessanti raid aerei e bombardamenti di mortai, attraverso dei corridoi sicuri verso la campagna, controllata in parte dai ribelli. Le autorità di Damasco hanno confermato l’avvio dell’evacuazione, precisando che quando Homs sarà svuotata dei miliziani, le forze lealiste procederanno alla boniica del territorio. Intanto il capo dell’opposizione in esilio, Ahmad Jarba, in visita a Washington, ha chiesto agli Stati Uniti “armi eicaci” per poter vincere la guerra contro il regime di Assad. Per Jarba, da più parti deinito molto vicino alla casa reale saudita, gli armamenti permetterebbero alle forze dell’opposizione in Siria di “far fronte agli attacchi, tra i quali bombardamenti aerei, con l’obiettivo di cambiare l’equilibrio di forze sul territorio”. Ma secondo gli analisti, inora il sostegno militare americano non è stato diretto alla caduta del regime di Damasco, bensì si è limitato al tentativo di creare una fascia di sicurezza che protegga i suoi alleati regionali: Israele e Giordania. Questo mentre una vasta controfensiva di milizie qaediste contro ribelli anti-regime è da oggi in corso nella regione siriana orientale di Dayr az Zor, al conine con l’Iraq. Secondo fonti interpellate via Skype, i miliziani dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isis) hanno attaccato stamani postazioni di insorti attorno alla città di Dayr az Zor e nelle campagne circostanti. A Homs rimangono ancora un migliaio di miliziani. LAGOS - Un ennesimo massacro - almeno trecento le vittime - per mano dei miliziani islamici di Boko Haram fa ripiombare la Nigeria in un incubo che sembra senza ine, così come la capacità della setta terroristica di colpire impunemente, come ha fatto un paio di giorni fa a Gamborou Ngala, nel nord-est del Paese, quasi al conine con il Camerun. Nel piccolo centro gli integralisti islamici sono arrivati a decine, armati ino ai denti, a bordo di pick-up, per attaccare quelli che ai loro occhi sono i simboli del potere centrale da abbattere ad ogni costo: uici pubblici, il commissariato di polizia, ma anche negozi ed il mercato all’aperto. Il bilancio provvisorio, reso noto ieri da un uomo politico locale, il senatore Ahmed Zannah, sarebbe di trecento morti, in maggioranza civili e, quindi, inermi, passati per le armi dopo un vero e proprio rastrellamento, casa per casa, uicio per uicio, negozio per negozio. Un ennesimo massacro che, se confermato nella cifra, porta il totale delle vittime di Boko Haram da gennaio ad oggi ad oltre 1.500. L’attacco a Gamborou Ngala non è il primo nella zona, come testimoniano le stragi compiute nel non lontano centro di Maiduguri quasi una città simbolo per la Nigeria. Dietro questi attacchi, secondo alcuni analisti, ci sarebbe la volontà di Boko Haram di colpire quelle comunità che, per ribellarsi alla setta, si sono dotati di unità di autodifesa, intensiicando la collaborazione con l’esercito che, a sua volta, non sembra in grado di dare concretezza alla sua nettissima superiorità numerica ed in termini di armamenti, arrivando sul posto solo dopo che le stragi hanno avuto luogo. Così come lampante è l’impotenza del potere centrale per mettere ine ai continui sequestri di ragazze che, quasi in trecento, sono ancora in mano ai miliziani che le hanno rapite da scuole e case. In tutto il mondo si sono levate voci che condannano i rapimenti e la mobilitazione sembra essere ormai a livello mondiale: dal presidente americano Barack Obama alla Gran Bretagna che ha annunciato l’invio di consiglieri speciali in aiuto al presidente, dalla Francia che ha messo a disposizione una “squadra specializzata” nella ricerca delle ragazze all’Onu che ha presentato un progetto per migliorare la sicurezza nelle scuole. DNA “POTENZIATO” STATI UNITI Passo verso la vita artificiale Primarie, sconfitta del Tea Party ROMA - Ottenuto il primo organismo vivente con un Dna “potenziato”: accanto alle tradizionali lettere che costituiscono “l’alfabeto della vita” ne sono state aggiunte due in più, chiamate X e Y. Si tratta del primo organismo semi-sintetico, capace di replicarsi e mantenere il suo Dna “truccato”, e rappresenta un nuovo fondamentale capitolo della biologia sintetica. Il merito va a un gruppo di ricerca e guidato dall’Istituto di ricerca Scripps il cui lavoro è stato pubblicato sulle pagine di Nature. «È un tipo di vita totalmente nuova - ha spiegato il genetista Edoardo Boncinelli, dell’università Vita e Salute di Milano - che inora non c’era. Si tratta di un lavoro molto rivoluzionario in quanto è la dimostrazione che la vita può essere diversa anche da quella che è stata sin dall’inizio, da 4 miliardi di anni». Quello che hanno fatto i ricercatori statunitensi è stato infatti aggiungere altre due lettere all’alfabeto con cui è scritta la vita all’interno del Dna. Al ianco delle tradizionali 4 lettere, A, C, G e T, i ricercatori sono riusciti a inserire all’interno del genoma di un comune batterio Escherichia Coli due nuove lettere, denominate come X e Y, capaci di essere tollerate e replicate anche nelle generazioni successive. Per farlo, i ricercatori hanno dovuto modiicare il Dna dell’organismo inducendolo a creare una proteina trasportatrice che aiutasse le nuove lettere ad essere inserite in un particolare tratto di genoma. Le nuove basi inserite hanno poi dovuto superare il controllo di alcune speciali molecole “poliziotto” il cui compito è quello di eliminare eventuali difetti nelle catene di Dna. Il prossimo passo delle ricerche sarà ora quello di inserire le nuove basi anche in sezioni di Dna più importanti, ossia tratti che vengono utilizzati dalla cellula come “libretto di istruzioni” per creare nuove proteine. WASHINGTON- L’establishment repubblicano trionfa sui candidati del Tea Party. È il responso di una prima tornata di primarie in una manciata di stati, in vista del voto di midterm. Un voto che rappresenta una netta battuta d’arresto per il movimento anti-tasse e soprattutto segna una sconitta per le aspirazioni presidenziali del loro leader, il senatore libertario Rand Paul. In particolare, in North Carolina, ha vinto lo Speaker dello Stato, Thom Tillis anche grazie all’impegno fortissimo del “big money”, dei grandi donatori che hanno speso per lui circa 10 milioni di dollari. Tra loro, è scesa in campo la controversa associazione “American For Prosperity”, inanziata dai fratelli Koch, miliardari e nemici giurati di Barack Obama. Ma ha lavorato a suon di spot miliardari anche l’American Crossroads, il Super Pac presieduto dal celebre Karl Rove, il super-consulente politico di George W. Bush, che ha speso a favore Tillis, solo nell’ultimo mese, la cifra record di 1,6 milioni di dollari. Del resto, questa primaria repubblicana in North Carolina non era una partita locale come tante altre. Secondo tutti gli esperti, questo Stato del sud è da anni un importante “laboratorio” politico, le cui dinamiche sono al centro dell’attenzione di tutti. Si tratta di un classico “swing state”: qui nel 2008 venne eletto Barack Obama e nel 2012, malgrado il disastro repubblicano al livello nazionale, votarono a favore di Mitt Romney. Così, a partire da adesso sino al voto di novembre, si contenderanno qui un seggio senatoriale la democratica Kay Hagan, grande supporter della riforma sanitaria di Obama, e appunto Thom Tillis, una vecchia volpe della politica locale, avversato invano da Greg Bannon, vicino a Rand Paul, e un pastore Mark Harris, appoggiato dall’ex governatore dell’Arkansas Mike Huckabee. GIOVEDI 8 MAGGIO 2014 • CORRIERE CANADESE 10 SPETTACOLI MUSICA Mina sceglie Mina, arriva l’antologia-evento Paolo Biamonte ROMA - Solo Mina poteva dare un signiicato nuovo a un’antologia delle sue performance tv. È uno dei materiali più preziosi, citati, imitati e antologizzati della storia dello spettacolo italiano. Di una ricchezza ogni volta capace di sorprendere. Vincendo la sua proverbiale ritrosia “a riguardarsi in bianco e nero e a colori”, come affettuosamente scrive Vincenzo Mollica che ha curato questo cofanetto da collezione, Mina ha dunque messo mano alla sua storia e ha scelto di suo pugno, tra musica e immagini, quello che lei considera il meglio delle sue apparizioni televisive. “I miei preferiti - Mina - Gli anni della Rai” è il titolo di questa raccolta composta da un dvd e da un cd e già in vendita, purtroppo per ora solo in Italia e non in Canada. Si tratta di materiale mai pubblicato inora e il fatto che sia stato selezionato da Mina, che è uno nomi più ricercati e quotati nel collezionismo, dà a questo cofanetto un signiicato particolare. Nel dvd spiccano le performance in programmi che fanno parte del mito della televisione italiana, titoli come “Milleluci”, “Senza Rete”, “Canzonissima”, “Teatro 10”, “Studio Uno”, “Il Musichiere”: per essere sintetici, sono le tappe della carriera di una cantante e di un personaggio che, in assoluto, ha pochi confronti. Basta ascoltare la varietà delle esibizioni: da classici come Un collage di foto di Mina “Grande, grande grande”, “Il cielo in una stanza”, “Brava”, “E se domani”, “Nessuno” a standard come “Georgia On My Mind”, “Night And Day” e “Someday” ino a “Insesatez”. E poi Battisti, De André, Kurt Weill e “Surabaya Johnny”, “chicche” come “Folle banderuola” e “Chihuahua”. In più una serie di duetti che già da soli rappresentano la storia del nostro spettacolo: con Giorgio Gaber, Ugo Tognazzi, Caterina Valente, Vittorio De Sica, Luciano Salce, Totò, Giancarlo Gian- nini, Astor Piazzolla, Franco Cerri, Renato Rascel e Lelio Luttazzi. Sul cd invece ci sono incisi i medley eseguiti a “Teatro 10”, “Musica da sera”, “Studio Uno” e quello con Giorgio Albertazzi voce recitante di “Notte di speranza” insieme a titoli indimenticabili come “Io vivrò senza te”, “Grande grande grande”, “Un colpo al cuore”, “Amor mio”, “La voce del silenzio”, “Insieme”. Un repertorio ricchissimo, capace di soddisfare il collezionista, il fan ino al consumatore non abituale di musica, scritto, diretto e arrangiato da alcuni dei nomi più importanti della canzone italiana (e non). “I miei preferiti - Mina - Gli anni Rai” è il ritratto di un’artista che ha segnato la storia dello spettacolo italiano, un esempio raro di virtuosismo vocale, sex appeal, carisma, naturale capacità di fare intrattenimento, di “essere evento” sempre, anche quando le capitava di essere accanto a dei giganti, vestiva i panni della padrona di casa o della guest star. Ciò che colpisce è che tutto questo è stato realizzato da un personaggio che si è ritirata dalle scene presto, che ha rinunciato ad ampliare la sua carriera dicendo no al cinema, al teatro, all’America. Sia come sia è anche grazie a Mina che certi titoli sono entrati nel mito della televisione e della musica italiana. E bene ha fatto a decidere di scegliere le sue pagine preferite di una vicenda che continua ad andare ben oltre la musica. L'INTERVISTA Rita Pavone: «Me la gioco sempre anche sul palco» Federico Pucci MILANO - Martedì sera al Teatro linear4Ciak di Milano con la prima del tour “Rita is back” è andato in scena il ritorno dal vivo di Rita Pavone, dopo otto anni di lontananza dai palchi (tranne rare ospitate). «Nella vita non ci sono tante certezze, bisogna sempre giocarsela», dice la leggenda del pop italiano dal palco: lei stessa se l’è giocata in due ore e mezza ilate di concerto in cui si sono sentite l’energia e la voce della star di sempre. Uno show che, fra le note dominanti di swing e blues dell’ultimo disco “Masters”, ha lasciato anche spazio al passato glorioso senza scadere però in facili nostalgie, ora con arrangiamenti originali, ora con videoproiezioni che hanno dato nuova vita ai grandi successi acclamati dai fan (dal “Ballo del Mattone” a “Geghegè”, da “Cuore” a “Fortissimo”). Anche quando il tufo nel passato è più evidente, come nel medley dedicato al “Gianburrasca”, il ricordo non è mai banale: «Oltre la “Pappa col pomodoro” c’è un capolavoro televisivo della Rai e musicale di Nino Rota», spiegherà a show concluso Rita Pavone. A contribuire al successo della serata la band di 8 elementi guidata da Enrico Cremonesi e le guest star che hanno impreziosito la data milanese: Enrico Ruggeri (collaboratore ai testi del disco “Masters”) per un duetto di ‘Polvere’, e Loredana Bertè («compagna di giovinezza in dal “Geghegè” - ricorda Rita Pavone - e vera Tina Turner italiana») per un duetto di “In alto mare”. Presenti a Milano il marito Teddy Reno e personalità dello spettacolo come Mara Maionchi, Dori Ghezzi, Paola Iezzi e Platinette: per tutti, vip e no, Rita ha voluto dare il massimo, ora ballando con Manuel Frattini, ora scherzando con i fan che le passano un mar- tello di gommapiuma («devo leccarlo come Miley Cyrus?» scherza la Pavone). A ine concerto, nei camerini c’è soddisfazione: «Stasera è stato come tornare in sella a una bi- cicletta - racconta Rita - ma prima di entrare in scena ho provato l’ansia delle prime volte». E se la carriera dal vivo promette altre soddisfazioni, con il tour “Rita is back” che canterà poi a Bologna per poi proseguire ad Ancona, Napoli, Torino e Padova, e una data oltreoceano a Toronto (22 giugno), anche quella discograica sembra destinata a continuare. «Vorrei fare un disco di duetti con gli artisti che mi hanno aiutato stasera - conclude Rita Pavone - e con altri che in tutti questi anni hanno dichiarato di aver amato la mia musica, tra i tanti Morrissey degli Smiths e Agnetha degli ABBA». LA CANTANTE Arisa: «Non rinnego il passato ma senza orpelli rinasco» Claudia Fascia ROMA - La vittoria all’ultimo Festival di Sanremo con “Controvento” è già accantonata, ora è tempo di prepararsi per l’anteprima del tou. «È stato un mese tranquillo quello passato dopo il Festival - racconta Arisa - Ora però sono un po’ in ansia per il tour, per il repertorio da proporre. Ho voglia di dare il meglio. La concentrazione è tanta quanto l’agitazione». Anche se lei l’agitazione sembra nasconderla bene, considerando che al Festival l’unico momento in cui si emozionò tanto da lasciare il palco non è stata la vittoria ma quando Mara Venier, senza avvertirla, mandò in onda un ilmato di sua madre durante Domenica In dove era ospite. «Sto ancora spettando delle scuse per quel- lo, non ero stata avvertita e la cosa non mi è piaciuta afatto», dice seccamente. Quello che promette è uno «spettacolo bello» con «un’Arisa senza orpelli, perché l’essenzialità è rinascita, senza cambi, per quasi due ore di spettacolo e musica di ila no stop, a tutto ritmo». In scaletta i brani inediti del nuovo album “Se vedo te” (uscito il 20 febbraio per Warner Music) e i vecchi successi, alcuni dei quali sono stati riarrangiati, come “Sincerità” e “Ma l’amore no”. «Qualcuno dice che ho rinnegato il passato, ma non è vero - spiega la cantante di origini lucane Penso solo che fare le stesse cose sempre nello stesso modo alla ine risulti noioso. E allora ho voluto cambiare, di solito lo faccio con le cover di altri, stavolta invece l’ho fatto con le mie canzoni: “Sincerità” è diventata un brano quasi reggae, mentre “Ma l’amore no” ora è una bomba elettronica». Arisa dice di non aver paura del giudizio del pubblico, anche per la risposta avuta mercoledì sera ad Alba (Cuneo) per la data zero del tour: «La gente ha reagito bene. In fondo la musica è divertimento. E un artista deve avere la possibilità di esprimersi, di essere se stesso. Sia per il messaggio che trasmette che per se stessi. Gli artisti stranieri possono fare quello che vogliono, mentre a noi è richiesto di essere sempre un po’ ingessati. Io voglio fare ciò che voglio». Nel “Se vedo te tour” Arisa sarà accompagnata sul palco da Giuseppe Barbera (pianoforte/tastiere), Rafaele Rosati (basso), Giulio Proietti (batteria), Francesco Bruni (chitarre), Gnu Quartet (archi e lauto). «Il pubblico ci vedrà in una versione molto ritmica e piena di energia, inframmezzata da atmosfere delicate. Non ci saranno ospiti, vi dovrete accontentare solo di me», scherza la cantante che la prossima settimana sarà impegnata anche nella promozione di “Barry, Gloria e i Disco Worms”, ilm di animazione per il quale ha prestato la sua voce. «Il doppiaggio mi piace molto - aggiunge - Ti consente di esprimerti attraverso il corpicino di un altro. È la terza volta che mi dedico al doppiaggio, stavolta ho accettato perché mi piace la storia di questi vermetti che abbattono i pregiudizi, incuranti delle avversità». CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 8 MAGGIO 2014 11 PEPITO VUOLE IL MONDIALE Rossi a Prandelli: «Chiamami, sto bene» FIRENZE - «Sto bene, sono pronto per fare tutto, la voglia di tornare protagonista è stata molto più forte della paura». Giuseppe Rossi è tornato. E subito ha ritrovato il gol contro il Sassuolo. «Purtroppo gli avversari ne avevano già segnati quattro - sospira - però è stato bello lo stesso». La dedica come sempre è al padre scomparso qualche anno, oltre a mamma, sorella e idanzata, che erano tutte in tribuna. «E ai tifosi viola che mi sono sempre stati vicini». L’ultima rete l’aveva realizzata al Sassuolo, un girone fa. Poi il 5 gennaio, durante il derby con il Livorno, il nuovo stop per l’infortunio al ginocchio destro, già operato in passato. «Sono stati mesi duri ma ora sto bene e così il ginocchio sorride - mi mancano i 90’ nelle gambe però è la cosa più facile da recuperare». Messaggio neppure troppo velato a Prandelli in vista delle convocazioni per i Mondiali: «Cosa devo fare per convincerlo? Giocare e dimostrare che sto bene isicamente e posso aiutare la Nazionale. Se non dovessi realizzare il sogno? Devo pensare sempre in positivo, voglio e spero di far bene in queste ultime due gare con la Fiorentina. I risultati dei test fatti a Coverciano non li ho ancora visti, se il ct mi chiama sono pronto per fare tutto, non ho paura. Contro il Sassuolo ho subito qualche contrasto ed è stato un bene, in allenamento ne subisco sempre pochi». Intanto Pepito si sente pronto per giocare titolare domenica a Livorno dove ritroverà Rinaudo contro cui si infortunò: «Se lo vedrò gli stringerò la mano, so che il suo è stato solo un intervento di gioco, ci sono stati dei contatti con lui e l’ho ringraziato. Di messaggi di sostegno ne ho ricevuti tanti, non solo dai miei compagni ma pure da colleghi di altri club. Sentire tanto afetto mi ha aiutato». Della sua Fiorentina si dice orgoglioso: «Non siamo stati fortunati, troppe assenze importanti nei momenti chiave ma sono iero di quanto fatto, la squadra già ora è forte, dobbiamo chiudere al 4o posto. Rinforzi? Ne devono parlare l’allenatore e la società, noi giocatori dobbiamo pensare solo a giocare. Non so dove sarebbe arrivata la Fiorentina se ci fossi stato sempre ma gli infortuni fanno parte del calcio. Spero contro il Torino di giocare insieme a Gomez, Mario sta lavorando tanto per esserci». Ieri Montella ha voluto subito tutti in campo e l’attaccante tedesco è tornato in gruppo facendo contrasti e partite. Per il titolo di capocannoniere, classiica che ha guidato a lungo prima dello stop, Rossi tifa per Immobile: «Mi auguro la vinca un italiano e Ciro sta facendo benissimo». Chiusura inevitabile sulla notte di follia della inale di Coppa Italia: «Dispiace tanto per quanto accaduto, non è uno spot bello per noi italiani, per la Serie A, per il calcio italiano in generale. Non so come, ma di certo qualcosa va cambiato e migliorato per evitare che certi fatti si ripetano». MERCATO Valzer panchine, balla anche Conte ROMA- Massimiliano Allegri, Luciano Spalletti, Antonio Conte e Roberto Mancini. È un vero e proprio valzer delle panchine quello che, nei prossimi mesi, movimenterà il calciomercato. Dal Monaco alla Juventus, dal Tottenham al Milan sono infatti molti i posti che potrebbero liberarsi a breve. Il discorso coinvolge anche Claudio Ranieri, ormai vicinissimo all’addio alla squadra del Principato. Il suo posto potrebbe essere preso da Conte se questi dovesse decidere di lasciare la Juve, mentre su Allegri c’è il Tottenham. Spalletti piace a Milan e Juve, con cui ha già avuto dei contatti, mentre Mancini ha un triennale con il Galatasaray, ma sarebbe pronto a rescinderlo in caso di chiamata dalla Torino bianconera. Al Milan, se davvero alla ine Clarence Seedorf andrà via, potrebbe essere promosso Pippo Inzaghi, che ieri, alla guida della Primavera, è stato sconitto dall’Udinese nei play-of del campionato. Sul fronte giocatori, dalla Spagna danno come probabile il passaggio di Alexis Sanchez dal Barcellona alla Juventus, dove potrebbe seguirlo Adriano. I due potrebbero far parte di un discorso più ampio perché uno dei primi due rinforzi che Luis Enrique ha chiesto alla dirigenza del Barcellona è Paul Pogba (l’altro è Kompany, capitano del Manchester City), mentre Messi spinge per avere accanto a sé Aguero. Alla voce attaccanti la Juve potrebbe scrivere anche Berardi, facendo arrivare il talento attualmente “gi- rato” al Sassuolo. Molto attiva anche la Roma, che vorrebbe deinire il futuro di Juan Manuel Iturbe, sul quale c’è sempre l’interessamento anche di Real Madrid e Napoli. Il ds dei giallorossi Sabatini conta di stringere a breve, dopo che il Verona avrà riscattato il giocatore dal Porto per 15 milioni di euro. Quanto a Jackson Martinez, il suo agente Manuel Manzo dice a Radio Crc che deve decidere il Porto. Per Jackson Roma e Napoli sarebbero grandi club. Smentito un interesse romanista per il viola Borja Valero, mentre sarebbe stato oferto l’atalantino Bonaventura. Ma la priorità per la Roma è risolvere il rebus Miralem Pjanic. Se il bosniaco (che chiede 4 milioni netti all’anno di ingaggio) non allungherà il contratto in scadenza nel giugno 2015, la società giallorossa sarà costretto a cederlo al Paris SG o al Barcellona, che si sono già fatte avanti. Ma il presidente James Pallotta, in arrivo nella capitale, è sicuro di convincere il suo centrocampista, facendolo quindi rimanere a Trigoria alle dipendenze di Garcia. Dal Brasile rimbalza la notizia che l’Inter è ormai vicina a Nilton, mediano del Cruzeiro per il quale il club nerazzurro (al quale il calciatore era stato sconsigliato dall’emissario di Moratti in Brasile, Sabatino Durante) ha oferto 5,5 milioni di euro. La società di Belo Horizonte ne chiede invece 7. *Nella foto, Alexis Sanchez che potrebbe passare dal Barcellona alla Juventus. BRASILE Scolari ha scelto i 23, Kakà e Robinho esclusi RIO DE JANEIRO - Nessuna sorpresa nella lista dei 23 convocati del Brasile per i prossimi Mondiali, annunciata ieri dal ct Luis Felipe Scolari. Come previsto, i milanisti Kakà e Robinho, così come l’ex rossonero Ronaldinho, non fanno parte della lista. Fuori anche l’ex interista Philippe Coutinho, nonostante l’ottima stagione disputata nel Liverpool e il fatto che fosse al top delle preferenze degli internauti. Gli “italiani” sono tre: l’interista Hernanes, il romanista Maicon e il napoletano Henrique, “scudiero” di Scolari quando questi allenava il Palmeiras di cui Henrique era il capitano. Tra i convocati anche l’ex interista Julio Cesar, che diventa così il primo giocatore dei Toronto Fc a essere convocato per un Mondiale. Ecco la lista dei convocati della Seleçao: Portieri: Jeferson (Botafogo), Julio Cesar (Toronto Fc) e Victor (Atletico Mineiro); Difensori: Dante (Bayern Monaco/Ger), David Luiz (Chelsea/Ing), Henrique (Napoli/Ita), Thiago Silva e Maxwell (Paris SG/Fra), Daniel Alves (Barcellona/Spa), Maicon (Roma/Ita), Marcelo (Real Madrid/ Spa); Centrocampisti: Fernandinho (Manchester City/Ing), Hernanes (Inter/Ita), Luiz Gustavo (Wolfsburg/Ger), Oscar, Ramires e Willian (Chelsea/Ing), Paulinho (Tottenham/Ing). Attaccanti: Bernard (Shakhtar/Ucr), Fred (Fluminense), Hulk (Zenit/ Rus), Jo (Atletico Mineiro) e Neymar (Barcellona/Spa). SPAGNA Real, addio titolo e paura per Ronaldo MADRID - La matematica dice che la Liga è ancora tutta da decidere, ma il Real lascia a Valladolid una buona dose di speranze. Al José Zorrila inisce infatti 1-1, con i Blancos befati a cinque minuti dalla ine dopo una partita giocata sottotono. Come se non bastasse, preoccupazione per Ronaldo, costretto a uscire dopo dieci minuti per un fastidio muscolare che accende l’allarme a 17 giorni dalla inale di Champions. Real si illude col quinto gol in quattro partite di Sergio Ramos. Ma il gol di Osorio all’85’ gela i sogni di Triplete del Real, che a due giornate del termine, si ritrova a -4 e -1 da Atletico e Barça. FRANCIA Ibra e il Psg di nuovo campioni PARIGI- Il Paris Saint Germain di Ibrahimovic, Cavani e Verratti è campione di Francia per il secondo anno consecutivo. Poco prima di scendere in campo a Parigi contro il Rennes, la squadra di Laurent Blanc si è vista recapitare la matematica certezza del titolo grazie al pareggio per 1-1 tra Monaco e Guingamp nell’altro recupero della 36ª giornata di Ligue 1, in programma ieri. La squadra di Ranieri non può più raggiungere i campioni uscenti anche se perdessero le ultime tre partite (quella di stasera e le prossime due), essendo staccati di sette punti in classiica. Si tratta del quarto titolo nazionale conquistato dal Psg, che in precedenza aveva vinto il campionato nel 1994 e nel 1986. PENALIZZAZIONE Reggina retrocessa in Lega Pro ROMA - La Commissione Disciplinare ha inlitto due punti di penalizzazione (e un’ammenda di 7mila euro) alla Reggina per irregolarità nei pagamenti delle ritenute Irpef e degli emolumenti ai tesserati. Ciò determina che la squadra è matematicamente retrocessa in Lega Pro, in quanto a 5 giornate dalla ine del campionato di Serie B ha 15 punti di distacco dal Novara, avvantaggiato però negli scontri diretti. GIOVEDI 8 MAGGIO 2014 • CORRIERE CANADESE 12 SPORT Roma-Juventus di notte fa paura Comitato sicurezza considera di spostare il match tra le 13 e le 16. Totti e soci con logo Sky ROMA - Dopo i tre turni di squaliica inlitti con l’uso della prova tv, Mattia Destro è pronto a tornare in campo. E curiosamente lo farà indossando una maglietta con sopra il marchio di Sky. La Roma, che nel corso della stagione ha giocato senza main-sponsor (presente solo la scritta “Roma Cares”, fondazione giallorossa che opera nel settore beneico), ha infatti reso noto che nelle ultime due partite di campionato - domenica con la Juventus all’Olimpico e in trasferta a Marassi col Genoa - la squadra di Rudi Garcia scenderà in campo col logo Sky sulla maglia. Il big match, tra l’altro, al momento issato per le 20.45, potrebbe essere anticipato al pomeriggio per motivi di ordine pubblico: è l’ipotesi presa in considerazione dal comitato tecnico per l’ordine pubblico che sta pensando di far disputare la partita tra le 13 e le 16. A chiedere l’anticipo della gara è stato il Codacons, con un’istanza rivolta alla Prefettura di Roma: «Un simile provvedimento si rende necessario per garantire al meglio l’ordine pubblico - afferma l’associazione - I rischi sul fronte della sicurezza sono troppi e troppo elevati per permettere di disputare l’incontro di sera, e le condizioni venutesi a determinare impongono misure d’emergenza». Per quanto riguarda l’iniziativa della sponsorizzazione, spiega la nota difusa da Trigoria, «oltre a raforzare il rapporto privilegiato tra Sky Italia e il calcio italiano, vuole celebrare il ritorno dei giallorossi in Champions League, competizione che per la stagione 2014/15 sarà trasmessa da Sky Sport con 128 partite in esclusiva». Il ritorno in Europa dalla porta principale d’altronde era l’obiettivo dichiarato del presidente James Pallotta, atteso nella Capitale per venerdì, e pronto a gustarsi in tribuna la sida ai rivali bianconeri. L’incontro, per i punti comples- sivi conquistati dalle due squadre (181), si colloca al top visto che nessuna coppia di testa è riuscita a fare meglio nei cinque maggiori campionati europei. A Garcia, però, l’unica cosa che interessa è quella di dimostrare di non essere inferiore a Conte, cancellando in campo il netto ko di Torino (e il recente black-out di Catania) e mantenendo così inviolato lo stadio Olimpico. A seguire la gara di domenica sugli spalti assieme a Pallotta (e all’agente di Pjanic, Michael Becker, con cui andrà discusso in questi giorni il rinnovo di contratto del bosniaco) ci saranno circa 50 mila spettatori. A prescindere dall’orario, Garcia manderà in campo la formazione migliore. Totti domenica vestirà una maglia giallorossa con il logo Sky INTER San Siro prepara la festa per l’addio Zanetti MILANO - I cori e gli ululati razzisti contro Napoli e Mario Balotelli costano alla Curva Nord dell’Inter un altro turno di chiusura. Sabato prossimo contro la Lazio gli ultras nerazzurri sconteranno il primo dei tre accumulati nelle ultime due disposizioni del Giudice Sportivo, in una serata che sancirà l’addio a San Siro di Javier Zanetti. Il club nerazzurro, punito con una multa di 50.000 euro, dovrà quindi aspettare la terza partita in casa del prossimo campionato per avere nuovamente il sostegno del tifo più caldo. Il provvedimento era “annunciato”, dopo che nel derby si erano sentiti distintamente sia i cori anti-napoletani (gli stessi che durante Inter-Napoli erano costati i primi due turni di stop) che quelli in direzione di Mario Balotelli. Non ci sarà quindi parte del pubblico di casa ad assistere all’ultima partita al Meazza di Za- netti, in quella che sarà una sida decisiva in chiave Europa League. Contro la Lazio serve un pronto riscatto per non scivolare sotto il quinto posto, utile a tornare nella seconda competizione continentale per club. «Sicuramente ci sarà tanta emozione dentro di me. Mi auguro che possa essere una grande festa, ma prima - dice Za- netti a Sky Sport - bisogna vincere la partita. Mi dispiace che non sarà presente la Curva, ma credo che il tifoso interista ci sarà come in tante occasioni e ci sosterrà ino alla ine». Il capitano argentino è uno dei giocatori ai quali Mazzarri potrebbe aidarsi per il rilancio. Jonathan è tornato nel derby do- LE SQUALIFICHE Pellissier: 3 turni di stop ROMA - Il Giudice sportivo della Lega di Serie A ha inlitto tre giornate di squaliica all’attaccante del Chievo, Sergio Pellissier, per comportamento scorretto nei confronti di un avversario. Fra i calciatori non espulsi sono stati squaliicati per un turno, il veronese Albertazzi, il laziale Lulic, il cagliaritano Silvestri. Fra i giocatori non espulsi fermati per un giornata Bettanin (ammenda di 2 mila euro) e Greco (Livorno), Abbiati (Milan), Britos e Dzemaili (Napoli), Cambiasso (Inter), Cherubin (Bologna), Conti (Cagliari), Estigarribia (Atalanta), Gazzola e Longhi (Sassuolo), Iturbe (Verona), Okaka (Sampdoria) e Romagnoli (Roma). po tre giornate di assenza e non ha convinto. A centrocampo Kuzmanovic prenderà il posto dello squaliicato Cambiasso. «Mazzarri - commenta Zanetti - era dispiaciuto come tutti noi per aver perso una partita molto sentita come il derby. Se giocherò o meno la prossima gara lo deciderà lui». Solo dopo aver raggiunto l’obiettivo Europa League, Zanetti si siederà nuovamente attorno a un tavolo con Erick Thohir per stabilire con quale ruolo entrare a far parte della dirigenza. I due faccia a faccia precedenti sono serviti a sancire la reciproca volontà di continuare per la stessa strada. «Il presidente - conclude Zanetti - è sempre molto vicino a noi. La prima cosa che mi ha detto è che io ero una leggenda, non solo per questa squadra ma per tutto il calcio mondiale. Questo mi ha fatto un enorme piacere. Io allenatore? Credo che la mia carriera andrà verso un’altra direzione». PUNITA ANCHE LA FIORENTINA Fischi, minacce e invasioni: Napoli due gare senza tifosi ROMA - Dopo la vittoria in Coppa Italia, per il Napoli è arrivato il conto da pagare per la paradossale notte dell’Olimpico: due gare casalinghe senza tifosi. Lo ha deciso il giudice sportivo che ha disposto due partite a porte chiuse del San Paolo per il comportamento dei propri tifosi (“gravemente intimidatorio”), per il numero dei responsabili coinvolti, per le conseguenze lesive a danno delle Forze dell’Ordine e per l’invasione di campo a ine partita. Sanzionata anche la Fiorentina che per i cori anti-Vesuvio dei suoi sostenitori avrà la curva Fiesole chiusa (anche se con la condizionale) per un turno. Diversi i motivi alla base della decisione del giudice Tosel nei confronti della società partenopea che, tra l’altro, conferma le minacce messe in campo dai tifosi sabato scorso. Otto i punti contestati che hanno portato alla rilevanza disciplinare: si parte dalla forzatura di un cancello di pre-iltraggio alle lesioni ai danni di quattro agenti prima della partita. Si passa poi all’oltraggio dell’inno nazionale (a cui hanno partecipato i tifosi di entrambe le squadre) ino alla minaccia di “invadere il campo” (riferita dagli steward ai collaboratori della Procura federale) “qualora il capitano della loro squadra non si fosse recato sotto la curva per parlare con i capi degli ultras”. In tale contesto - ricostruisce il particolareggiato comunicato di Tosel - “il capitano Hamsik trovava come interlocutore un individuo (Genny ‘a carogna, ndr), postosi a cavalcioni della vetrata delimitante la Curva Nord, indossante una maglia di color nero che, nella parte anteriore, esibiva la dicitura “Speziale libero”, spregevolmente allusiva all’uccisione di un Servitore dello Stato. Alla conclusione del “colloquio”, con 45 minuti di ritardo, la gara poteva iniziare. Il lancio di petardi e bengala, nonché l’invasione di campo a ine partita (con tanto di “appropriazione” di palloni, tute ed altri accessori presenti sulle panchine”) dei tifosi napoletani arricchiscono ulteriormente la sanzione disciplinare del San Paolo a porte chiuse che sarà scontata nell’ultima giornata di campionato (in casa col Verona) e nella prima della prossima stagione. Tra le attenuanti, che mitigano in parte la sanzione, il giudice riconosce “la concreta cooperazione fornita dai dirigenti societari alle Forze dell’Ordine”. Sul versante viola, la Fiorentina viene sanzionata per i ischi all’inno nazionale, il ferimento di uno steward e i cori di discriminazione territoriale (è la prima volta per il club dei Della Valle), motivi che hanno indotto il giudice a squaliicare per un turno la curva Fiesole, sia pure con la condizionale. In CO-OPERATION with CANADA’S ITALIAN LANGUAGE DAILY www.corriere.com CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 8 MAGGIO 2014 13 SPORT L'ULSTER CAMBIA COLORE 2014 Pecore rosa per accogliere il Giro BELFAST - Biciclette, vetrine di negozi persino pecore, tutte colorate di rosa, a pochi giorni dal via della corsa cresce in Ulster l’attesa per il Giro d’Italia. Come da tradizione ormai, ogni due anni corsa a tappe italiana organizza la sua grande partenza all’estero e quest’anno i 200 corridori prenderanno il via dall’Irlanda del Nord. Una prima volta raccontata da un reportage del Guardian che ha raccolto le testimonianze degli abitanti della regione. Perché se a Belfast in questi giorni non si parla che dell’arresto del leader Sinn Fein Gerry Adams, nelle aree agricole, lungo le cui strade passerà la carovana rosa, l’argomento del giorno è “the Giro”. «È la prima volta che ospitiamo una gara così importante - le parole di Sandra Hunter, che ha voluto colorare il suo gregge di rosa in onore alla gara -. Gli spettatori che verranno qui acquisteranno il nostro latte e la nostra carne. Si tratta di una grande occasione per il turismo ma anche per noi contadini. Non è fantastico per una volta festeggiare qualcosa che non sia strettamente politico?». A Ballyhackamore, cittadina ad est di Belfast che i corridori attraverseranno due volte durante la prova a crono di venerdì, la macchia rosa si è estesa su tutte le vetrine di bar, parrucchieri e ottici locali. Una febbre a 90, di colore rosa, per la bicicletta, che ha contagiato tutta la regione. Così una squadra di cricket, del villaggio di Armagh, ha chiesto, e ottenuto, il permesso di giocare con divise di colore rosa (infrangendo il codice all-white dello sport), mentre l’orario di inizio di alcune funzioni religiose di domenica, quando la corsa arriverà a Dublino, è stato addirittura spostate proprio per consentire ai fedeli di partecipare alla grande festa. Un party che per l’Ulster, martoriato da una sanguinosa guerra civile, rappresenta anche un’imperdibile occasione di auto-promozione davanti ad un pubblico che si stima possa raggiungere gli 800 milioni (il Giro è trasmesso in 165 paesi). «È il più grande evento mai organizzato in Irlanda del Nord - il commento di Alastair Ross, tra gli organizzatori dell’evento -. La conferenza dei G8 dell’anno scorso non ha coinvolto la popolazione locale, il Giro invece copre quasi tutto il territorio nord-irlandese». *In Irlanda si disputeranno le prime tre tappe del Giro. Venerdì prima tappa a Belfast, cronosquadre di 21,7 km. Sabato seconda tappa, Belfast-Belfast di 218 ko. Domenica terza tappa, Armagh-Dublino di 187 km. L'Irlanda, in onore del Giro, ha colorato di rosa perino le pecore. In alto un negozio di bici di Belfast e una pecora rosa DOMENICA, ALONSO SPERA F1, la sfida riprende in Spagna MONTRÉAL-BOSTON 4-2 PK Subban travolge i Bruins MONTRÉAL - PK Subban ed il fattore campo hanno permesso ai Canadiens di Montreal di avere la meglio, per 4-2, sui Bruins di Boston. La storica sida è ora in vantaggio dei canadesi, per due vittorie ad una. Il match winner di gara tre è stato l'attaccante di colore, P.K. Subban, che è esploso davanti al proprio pubblico segnando una rete, fornendo un assist e portando sul ghiaccio una carica incredibile. Il punteggio si è aperto al 10’57 grazie alla rete messa a segno da Tomas Plekanec, smarcato alla perfezione da Thomas Vanek. Subban si è poi scatenato nel box dei penalizzati dopo essere stato punito con un 2 minuti secondo lui ingiusti e, una volta rientrato sul ghiaccio, si è proiettato tutto solo verso Rask regalando il 2-0 a Montréal. Nel periodo centrale il palo ha negato il primo gol a Boston su tiro di Jarome Iginla, mentre sull’altro fronte Dale Weise ha sfruttato un perfetto passaggio di Daniel Briere per portare lo score sul 3-0. Prima della seconda sirena i Bruins sono però tornati in partita grazie ad una perfetta deviazione di Patrice Bergeron, per poi tornare ad una sola lunghezza al 57’44 grazie a Jarome Iginla. Lars Eller ha però chiuso ogni discussione ottenendo il 4-2 a porta vuota e regalando così il vantaggio per 2-1 nella serie ai Ca- ville Predators di Roman Josi e Simon Moser è Peter Laviolette. Il 49enne, vincitore di una Stanley Cup nel 2006 con i Carolina Hurricanes, entrerà in funzione dopo i Mondiali di Minsk, dove riveste il ruolo di headcoach della Nazionale statunitense. *Nella foto, PK Subban nadiens. Anche i Wild di Minnesota hanno fatto valere il fattore casalingo in gara-3 delle semiinali della Western Conference contro i Blackhawks, imponendosi per 40. Il poker calato dai Wild signiica soprattutto che la squadra di Minnesota non è afatto disposta ad uscire di scena senza lasciare il segno. Chicago è avvisato. Per Chicago, ora avanti 2-1 nella serie, si è dunque fermata a sei vittorie la serie positiva in questi playof. Il grande protagonista dell'incontro è stato il inlandese Mikael Granlund autore di due delle quattro reti. Nino Niederreiter, in pista per più di 17', dal canto suo è entrato nel tabellino della partita fornendo l'assist in occasione del secondo gol del innico, giunto al 58'43" a porta vuota. COLORADO 3 4 BOSTON 1 MINNESOTA ST. LOUIS 1 DETROIT 4 1 2 0 TAMPA BAY 2 2 CHICAGO 4 4 MONTRÉAL ANAHEIM 4 4 PITTSBURGH 0 DALLAS SAN JOSE 2 COLUMBUS 2 2 4 NY RANGERS 3 2 LOS ANGELES Predators aidati a Laviolette Il nuovo allenatore dei Nash- ROMA - La gara della svolta, o almeno di un nuovo inizio. Con questa speranza si vive l’attesa del Gran Premio di Spagna che si corre domenica a Barcellona e che apre la seconda fase della stagione di Formula 1. Dopo il Gp della Cina i team hanno avuto a disposizione tre settimane di lavoro e contano di vedere subito dei risultati, con la Mercedes pronta a confermare la sua supremazia e le altre, dalla Ferrari alla Red Bull, decise a ridurre il gap. Se la Rossa ha predisposto numerosi aggiornamenti, la squadra austro-inglese si presenterà con un sostanzioso “upgrade” della monoposto e con una nuova scocca per Sebastian Vettel, autore di un mediocre avvio di stagione. Il capo progettista della Red Bull, Rob Marshall, ha tenuto a spiegare che il nuovo telaio per Vettel era un passo già pianiicato a inizio stagione e che a sua volta l’australiano Daniel Ricciardo ne avrà uno verso il Gran Premio d’Inghilterra a Silverstone, ma non c’è dubbio che il quattro volte campione del mondo si sarà fatto sentire per le “iguracce” rimediate inora. I dominatori delle ultime stagioni non ci stanno a diventare comprimari, ma se a Milton Keynes si è lavorato sodo neanche altrove si è stati con le mani in mano e da venerdì si avranno le prime risposte sulla bontà delle loro scelte. In casa delle Stelle d’Argento gli unici problemi possono nascere dalla crescente rivalità tra Nico Rosberg e Lewis Hamilton, che a Barcellona non ha mai vinto e proverà a fare poker di vittorie per superare il compagno in classiica. Al Montmelò ci sarà però soprattutto un Fernando Alonso desideroso di fare bella igura e almeno bissare il confortante podio ottenuto in Cina. «Correre a casa... L’anno scorso ho avuto il privilegio di vivere grandi emozioni”, ha twittato oggi lo spagnolo, ricordando con nostalgia la sua ultima vittoria in Formula 1. A Maranello c’è prudente ottimismo in vista della gara consci che il lavoro svolto nelle ultime settimane dovrebbe portare dei miglioramenti, in una crescita costante che dovrebbe progredire gara per gara. * TSN darà in diretta le prove libere di venerdì, le qualiiche di sabato e la corsa di domenica, sempre alle 7.55 am ora di Toronto. 4 1 2 PHILADELPHIA GIOVEDI 8 MAGGIO 2014 • CORRIERE CANADESE 14 CLASSIFIED Tel: 416-782-9222 - Fax: 416-782-9333 - Email: [email protected] - Sito web: www.corriere.com CERCASI AIUTO CERCASI AIUTO HOUSEKEEPERS CLEANING needed in apt. used for temporary stays. Hours are Mon. to Fri. approx. 8:00-4:00. Some weekends. 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Qualcuno sta cercando di ristabilire i contatti con voi per motivi che non avete del tutto aferrato: per capirli doGEMELLI vreste mettervi nelle sue scarpe. 22 MAG - 21 GIU Qualcuno potrebbe apprezzare la vostra schiettezza ma non tutti: valutate attentamente quando e in che conteCANCRO sto esprimere apertamente il vostro 22 GIU-21 LUG pensiero. LEONE 22 LUG-21 AGO Siete decisi a non tradire i vostri ideali ma la vostra rettitudine morale potrebbe causare tensioni tra voi e un collega che vorrebbe adottare un approccio più ''disinvolto''. Una persona che si è sempre dimostrata pronta ad aiutarvi oggi potrebbe dichiararsi indisponibile: veriicate che questo riiuto non nasca da un VERGINE risentimento personale. 22 AGO-21 SETT Avete le idee chiare su come afrontare una situazione piuttosto spiacevole ma questo non signiica che siate BILANCIA felici di dovervene occupare. 22 SET-21 OTT Una persona che è abituata a farla da padrone sarà sorpresa quando si accorgerà che voi non siete afatto dispoSCORPIONE sti a farvi mettere i piedi in testa. 22 OTT-21 NOV Avete fatto un passo in dietro per assecondare le manie di protagonismo di qualcuno ma la vostra pazienza SAGITTARIO non è illimitata: oggi intendete ri22 NOV-21 DIC prender il vostro posto. Il modo in cui vi relazionerete con un vostro superiore può fare la diferenza, oggi: sappiate obbedire senza sembraCAPRICORNO re mai sottomessi. 22 DIC-21 GEN Avete programmato ogni cosa, oggi, ma potrebbero esserci un paio di sorprese che scombineranno i vostri detACQUARIO tagliatissimi piani. 22 GEN-21 FEB PESCI 22 FEB-21 MAR È arrivato il momento di soddisfare una certa richiesta: potrete, però, farlo a modo vostro e con i vostri tempi. La soluzione di ieri CORRIERE CANADESE • GIOVEDI 8 MAGGIO 2014 15 CLASSIFIED Pioggie scarse Pioggie scarse 7o 19o 10o is looking for couples to work in the evening cleaning offices in Toronto and Richmond Hill area. Tel: 905-889-4224 LOANS Clinica di Agopuntura Aiuta nel dolore della cervicale, emicrania, depressione, ansia e molto altro. 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Employer: Two By Eight Carpentry Ltd, by Mail: 36 Christina Ciccolini Court, Woodbridge, ON M8Z 5K8, By Fax:(905) 553-7933 Capela-Tilesetter (Multi-task setting, cutting, and marble mechanic): Permanent F/T, $33.05/hr, 8 vacancies, 40hrs/wk, starts ASAP. 2-3 Years’ experience and Must provide references of multi-task ability. Employer: Capela Surfaces Inc., by Mail: 52 Ascott Ave, Toronto, ON M6E 1E7, By Fax: (416) 656-6069 CLEANING S E RV I C E Oliveira J-Drywall installer and finisher (Framing): Permanent F/T, $34.00/hr, 40hrs/wk, starts ASAP. 1-2 Years’ experience installs and finishes drywall. Must be fully qualified carpentry framing. Employer: Oliveira J Enterprise Inc., by Mail: 187 Torii St, Woodbridge, ON L4L 5L6, By Fax: (905) 553-4988 Salischaria Pavao-Master Butcher - butcher shop (Sausage maker): Permanent F/T, $20.40/hr 40hrs/wk, 15 vacancies, starts ASAP. 2-3 Years’ experience in master butcher and make special Portuguese sausage. Employer: Salischaria – Pavao, by Mail: 1435 Dundas Street West, Toronto, Ontario M6J 1Y7, by Fax: (416) 533-3395 Old Orchard-Marble mechanic (Multi-task Tilesetter): Permanent F/T, $31.00/hr 40hrs/wk, 2 vacancies, Starts ASAP. 1-2 Years’ experience marble mechanic with multi-task ability in tile laying, tile setting, ceramic & stone. Employer: Old Orchard Construction Ltd. Apply by Mail: 609 Marlee Ave. Ste 2, Toronto, ON M6B 3J6, or by Fax: (416) 847-0387 Tyco’s-Carpenter, framing (Forming): Permanent F/T, $31.00/hr, 40hrs/wk, starts ASAP. 2 vacancies, 3-5 Years’ experience & provide references confirm both framing, forming skills experience. Employer: Tycos Construction Ltd, by Mail: 681 Coldstream Ave, North York, ON M6B 2L6, By Fax: (416) 757-5854 Fusaro's looking for-Cook (Pizza Maker): Permanent F/T, $15/hr 40hrs/wk, Starts ASAP. 1- Year’ experience of preparing Italian Cuisine. Prepare and cook full course meals. Must have both Banquet and restaurant experience. Food Preparation Specializations: Meat, Poultry, Pasta, Seafood, Pizza. Send resume at: [email protected] Innovative Content-Craftsperson (Wood,stone, textile, marble): Permanent F/T, $19.00/hr 36hrs/wk, 2 vacancies, starts ASAP. 1-2 Years’ experience handles wood, stone, textile, and marble. Reference needed to confirm applicants have commercial experience. Employer: Innovative Content Solutions Inc., by Mail: 900 Caledonia Road, suite 11&12, Toronto, ON M6B 3Y1, By Fax: (647) 352-7801 Biggs & Narciso Carpenter (Multi-Task also Cement Forming): Permanent F/T, $31.00/hr, 40hrs/wk, starts ASAP. 3 vacancies, 3-5 Years’ experience working with asbestos, and other dangerous substances. Must confirm prior experiences with abatement and references. Employer: Biggs & Narciso Construction, by Mail: 181 Bentley St, suite 14, Markham, ON L3R 3Y1, By Fax: (905) 470-9102 409 Collision Centre- Autobody technician - collision: Permanent F/T, $25.00/hr 40hrs/ wk, starts ASAP. 2 vacancies, more than 5 years’ experience auto body technician collision. Employer: 409 Collision Centre, by Mail: 147 Belfield Road, Etobicoke, Ontario M9W 1G8, By Fax: (416) 2426820 Bento's Auto - Automotive electrical technician: Permanent F/T, $22.00/hr 40hrs/ wk, starts ASAP. 2 vacancies, 2-3 years’ experience working with new European electrical system. Employer: Bento's Auto & Tire Centre Ltd, by Mail: 2000 Dundas St. West, Toronto, Ontario M6R 1W6, By Fax: (416) 588-225 N. Piccoli Construction Cement mason, highways & streets (Forming): Permanent F/T, $31.00/hr, 40hrs/wk, starts ASAP. 1-2 years’ experience & provide references confirm forming and finishing experience. Employer: N. Piccoli Construction Ltd, by Mail: 1933 Gore Road, suite 2, London, ON N5W 6B9, By fax: (519) 473-9676 Triple E Construction Carpenter (Multi-task drywall): Permanent F/T, $30.00/hr, 40hrs/wk, starts ASAP. 1-2 years’ experience & provide references confirm finish, trim, frame carpentry and install, finish drywall experience. Employer: Triple E Construction & Design Inc., by Mail: Bldg A-1075 Meyerside Dr., suite 7, Mississauga, ON L5T 1M3, By E-mail: [email protected] ➢ Mortgage arrears ➢ Tax arrears ➢ Income tax ➢ Self employed / no proof of income ➢ Debt consolidation ➢ Power of sale / Bankruptcy ➢ Bank turndown? 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Oltre a non ricevere lo stipendio hanno dovuto sopportare l’umiliazione di non essere ascoltati dalla proprietà. SEGUE A PAGINA gli emiliani in chiave itti» la compagnia rispond e assumendo lavorat ori stranieri 2 LO SCANDALO Temporary Foreign Workers, Ferguson potrebbe indagare sui presunti abusi OTTAWA - Il revisore generale dei conti lascia la porta una possibile indagineaperta per sul programma relativo ai lavoratori stranieri temporanei. La giunta ieri per bocca conferma è dello stesso Michael Ferguson, in richieste presentate risposta alle a Ottawa dal Partito Liberale e dall’Ndp in merito agli abusi emersi. ARTICOLO A PAGINA 2 COSTI DELLA POLITICA To advertise or subscribe call 416-782-9222 Gtha, stipendi d’or o per i sindaci Buste paga e benefici , Fennell e Bevilacq ua i primi cittadini TORONTO - I costi della politica gravano sempre di più sulle tasche dei contribuenti . Il Corriere Canadese avvia oggi sul peso della nostra un’inchiesta classe politica, con un focus sui sindaci della Greater Toronto and rea (Gtha): tra buste Hamilton Afici, Susan Fennell paga e benee vilacqua sono i primiMaurizio Beguadagnano di più. cittadini che ARTICOLO A PAG. più pagati La protesta degli operai L'EVENTO della Crown Holdings CONTROSPORT In vetrina il cibo Made in Italy «Anche i pesci sono un po’ duri di orecchie» A PAG. 13 3 www.corriere.com ARTICOLI A PAG. 10 Avete lavorato c’era rumore? dove Potreste aver diritto Operaio edile? Operaio in fabbrica? Operatore di macchine da cucire etc.? alla copertura del WSIB Lasciate che vi aiutiam o! 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