Sapreste costruire il quadrante di un orologio, avendo a disposizione solo carta, matita, righello e cordino? Attività di geometria (prof.ssa Morelli) I ragazzi, per costruire il quadrante di un orologio, mettono alla prova le conoscenze acquisite sul concetto di angolo, avendo a disposizione pochi semplici strumenti: - un foglio di carta di 1m x 1,5m; - un cordino lungo circa 1m; - righelli, matite, penne; - un notes per appunti. I gruppi, sull’ampio pavimento della palestra, si organizzano. Primo problema: tracciare una circonferenza, utilizzando il cordino come compasso. Una volta trovate le posizioni per i numeri 12, 3, 6, 9, ottenute piegando il foglio, si presenta una difficoltà che richiede ingegno e perizia: come individuare le posizioni degli altri numeri? Quanto ci servirebbe il goniometro! L’angolo retto, infatti, deve essere diviso in tre parti uguali. Qualcuno divide in tre parti la corda che collega il 12 con il 3, ma presto si accorge che il metodo non funziona. In un gruppo si ricorre al modello di angolo retto ottenuto piegando la carta: si suddivide il modello in tre parti, che poi si riportano sul foglio. Nei gruppi si discute, si prendono appunti per documentare il proprio procedimento, qualche volta si ricorre all’insegnante per una spinta. Poi arriva un aiuto da un altro gruppo: “Potete fare come noi, abbiamo messo lo spago lungo la linea curva e ci è venuto”. In questo modo si rettifica l’arco e lo si può misurare e dividere in tre parti uguali. Al termine del lavoro, prima di tornare in classe e confrontarsi, si scrive una breve relazione. Ma prof, lei al nostro posto come avrebbe fatto? E se il quadrante dell’orologio fosse quadrato? Luigi è stato il primo a ricordarsi che, sulla quadrettatura, si ottiene una buona approssimazione dei 30° con una inclinazione di 3 contro 5 (non sa ancora che in terza parleremo di coefficienti angolari …) .