Localizzazione al tatto del tronco del pudendo quindi liberazione completa del tronco e dei rami collaterali con il dito Risciacquo delle aperture tramite soluzione fisiologica Sutura della pelle Decorso post-operatorio • Uscita dal reparto di chirurgia dopo uno o due giorni • Ritorno al proprio domicilio o preferibilmente in casa di cura per 10 giorni in modo da assicurare il riposo. Complicazioni • Ematomi ai glutei nell’11,6% dei casi • Pollachiuria nel 9,3% dei casi associata a una incontinenza urinaria nel 4,7% dei casi nelle 48 ore seguenti l’intervento Risultati • Valutati per Scala Analigica Visiva (VAS): asintomatici e/o VAS 80% • 77% dopo 2 giorni • 84% dopo un mese • 89% dopo 3 mesi Vantaggi • Nessuna resezione dei legamenti quindi nessun • • • • rischio di destabilizzazione della cintura pelvica e sindrome del muscolo piriforme Nessuna resezione alla cieca quindi nessun rischio di lesioni o resezioni del pudendo e/o dle nervo elevatore dell’ano Rapidità del miglioramento clinico (77% dopo soli due giorni) Rischio scarso o nullo di fibrosi postoperatoria Rischio scarso o nullo di aggravamento della patologia del pudendo Discussione • 89% di risultati positivi dopo 3 mesi: il canale di Alcock è poco o per nulla responsabile dei dolori nella nevralgia del pudendo • Assenza di resezione di legamenti quindi il legamento sacro-spinale non sembra presentare conflitti con il pudendo Conclusioni Questa nuova metodologia chirurgica di decompressione dei nervi pudendali : 1. Sembra presentare dei risultati incoraggianti 2. Pochi o nessun rischio di aggravare la patologia pudendale 3. Nessuna conseguenza sulla statica pelvica