ULTRAFILTRAZIONE MEDIANTE ACCESSO
PERIFERICO: RUOLO CENTRALE
DELLA GESTIONE INFERMIERISTICA
A.O. Carlo Poma - Mantova
Dip. Cardio Toraco Vascolare
S.C. Cardiologia-Utic Pieve di Coriano
Resp. Dr Maria Cristiana Brunazzi
C. I. Chiara Marcomin
5 aprile 2014
SCOMPENSO CARDIACO
- Lo scompenso cardiaco è diventato un importante
problema di salute pubblica nei paesi occidentali,
soprattutto nella popolazione > 65 anni ( Sdr
cardiogeriatrica).
- Il paziente con scompenso cardiaco va incontro a
riospedalizzazioni che comportano elevati costi sanitari.
- Lo scompenso cardiaco è causa di elevata mortalità e
morbilità, di disabilità, perdita/riduzione
dell’autosufficienza .
EVENTI ACUTI E PROGRESSIONE DELLO
SCOMPENSO CARDIACO
SCOMPENSO CARDIACO
ULTRAFILTRAZIONE:
RAZIONALE E OBIETTIVI TERAPEUTICI
• Riduzione congestione sistemica e/o polmonare in
tempi più brevi rispetto la terapia tradizionale
diuretica
• Miglioramento dei sintomi in acuto e cronico
• Riduzione delle riospedalizzazioni per insuffucienza
cardiaca
• Controllo della omeostasi elettrolitica (maggiore
capacità a rimuovere liquidi isotonici)
INDICAZIONI ALLA SCUF
Slow continuous ultrafiltration
Rimozione di quantità elevate di liquidi
dove non siano richieste necessità di
depurazione.
CRITERI DI INCLUSIONE
ALMENO TRE CRITERI PRESENTI
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•
INCREMENTO PONDERALE: 2 Kg IN 3 GIORNI
EDEMI DECLIVI :+++/++++
III° TONO
RX TORACE : SEGNI DI CONGESTIONE
POLMONARE
• AUMENTO BNP > 500
• ECG PATOLOGICO
• TURGORE GIUGULARE - EPATOMEGALIA
CRITERI DI ESCLUSIONE
• RX TORACE : NEGATIVO PER STASI POLMONARE
• BNP ED ECG NELLA NORMA
• SCARSA COMPLIANCE DEL PAZIENTE E/O NON
ACCETTAZIONE DEL CONSENSO INFORMATO
• PRESSIONE ARTERIOSA < 90 MMHG E/O INSTABILITA’
EMODINAMICA
• DOSE FUROSEMIDE IN ATTO < 25% DELLA DOSE
MASSIMA RACCOMANDATA DALLE LINEE GUIDA E/0
TERAPIA MEDICA NON OTTIMALE
• CONTROINDICAZIONE CLINICA CERTA ALLA TERAPIA
CON ANTICOAGULANTI
TARGET DELL’ULTRAFILTRAZIONE:
ACCESSO PERIFERICO
• Sottrarre 1200 – 1500 ML di liquidi per seduta
• Durata della seduta: 8 - 12 ORE
• Una seduta ogni tre giorni fino al ripristino del
peso corporeo antecedente l’episodio di
scompenso e/o risoluzione della sintomatologia
APPARECCHIATURA
APPARECCHIO DI PRIMA
GENERAZIONE
può essere programmato per eseguire:
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Ultrafiltrazione continua lenta = SCUF
(slow continuous ultrafiltration)
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Emofiltrazione continua veno-venosa
= CVVH (continuous veno-venous
hemofiltration)
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Emodialisi continua veno-venosa =
CVVHD (continuous veno-venous
hemodialysis)
•
Emodiafiltrazione continua venovenosa = CVVHDF (continuous venovenous hemodiafiltration)
APPARECCHIATURA
APPARECCHIO DI
ULTIMA GENERAZIONE
ESEGUE SOLO
ULTRAFILTRAZIONE
COSA E’ RIMASTO UGUALE?
(nell’utilizzo delle due diverse apparecchiature)
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Procedure molto simili
SOFTAIR TUTOR : guida l’operatore
Allestimento apparecchiatura
Impostazione dei parametri
Eparinizzazione e controllo della coagulazione
Controllo delle pressioni e del filtro
Controllo dei parametri vitali, temperatura, peso,
ECG, eventuali piccole emorragie
• Consenso informato alla procedura (atto medico)
COSA E’ CAMBIATO?
ACCESSO VENOSO
VENA CENTRALE
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Consenso informato
Posizionamento CVC
Rx Torace di controllo
Limite ai movimenti
Controllo punto
inserzione, pervietà e
medicazione sec.
protocolli
VENA PERIFERICA
(ago speciale)
• Vena grosso calibro
• Controllo punto inserzione,
pervietà e medicazione sec.
protocolli
• Flebiti?
RISORSE LIBERATE
CON LA NUOVA MODALITA’
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Medico per CVC
Tecnico radiologo per rx torace al letto
Radiologo per refertazione
Materiale per CVC
Infermiere di dialisi (alcuni centri)
Tempo infermiere di Cardiologia
…….TEMPO
INFERMIERE
MINORE DISAGIO PSICOFISICO DEL
PAZIENTE
Migliorato con la nuova modalità !
• Minore Imponenza della macchina
• Procedura non invasiva (posizionamento CVC)
• Minore limitazione alla mobilizzazione
durante tutto il tempo dell’ultrafiltrazione (per
la presenza di un CVC che si potrebbe
sposizionare o piegare)
• Minore durata della procedura
CRITICITA’
(con apparecchi di prima generazione)
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Complicanze emocoagulative
Coaguli nel circuito
Ipotensione
Ipotermia
Riduzione compliance del paziente
Presenza di bolle d’aria nel circuito
Rilevazione fuga di sangue
CRITICITA’
(con apparecchi di ultima generazione)
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Vena periferica da reperire
Coaguli nel circuito
Ipotensione
Complicanze emocoagulative
Minori e Meno frequenti
NUOVA MODALITA’ DI ULTRAFILTRAZIONE
ALL’INIZIO L’ABBIAMO
UN OSTACOLO ……
L’ABBIAMO
CONSIDERATA
. …MA, INSIEME
SUPERATO!
“INSIEME”……PUNTI DI FORZA
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Gruppo di professionisti multidisciplinare
Motivazione al miglioramento competenze professionali
Volontà del team a migliorare il percorso dello sc
Consapevolezza del miglioramento psicofisico del paziente
Supporto dei nostri Responsabili di Struttura
Supporto Tecnici apparecchiatura
Supporto della Struttura Formazione
Supporto della Struttura di
Psicologia Clinica
VALORE AGGIUNTO ALLA QUALITA’
ASSISTENZIALE NELLA GESTIONE QUOTIDIANA
DEL PAZIENTE CON SCOMPENSO CARDIACO
RUOLO CENTRALE DELL’INFERMIERE
gestione del
paziente
gestione
apparecchiatura
Libera risorse umane e materiali
Migliora la qualità assistenziale
Rapporto
costi/benefici
Politica
economico/
sanitaria
Riflessioni finali…….
Si educa molto con quello che si dice,
ancora di più con quello che si fa,
molto di più con quello che si è.
Ignazio di Antiochia
Grazie dell’attenzione !
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Chiara Marcomin (Pieve di Coriano)