LE GAMMOPATIE MONOCLONALI. IDENTIFICAZIONE E FOLLOW UP: UN’ANALISI TRA EVIDENZA MEDICA E SOSTENIBILITA’ ECONOMICA Dott Antonio Di Nicola TSLB U.O.C. Patologia Clinica, Azienda Ospedaliera San Filippo Neri, Roma Elemento comune di un gruppo di malattie relativamente ampio, è la proliferazione clonale di elementi B linfocitari, più o meno maturi ed in grado di sintetizzare/secernere Immunoglobuline (Ig) e loro frammenti. Queste proteine, presenti nel siero e/o urine, generalmente migrano nella regione gammaglobulinica del tracciato elettroforetico(EP) sierico, da cui il termine di Gammopatie Monoclonali (GM). La GM può essere un sintomo collegato a determinate patologie, che in ordine di probabilità, ma anche in relazione all’entità della Componente Monoclonale(CM), sono rappresentate dalle MGUS( di incerto significato per il 65%), Mieloma Multiplo (15%) e la Macroglobulinemia di Waldenstrom e l’Amiloidosi. Centrale è il ruolo del settore delle siero-proteine del Laboratorio di Patologia Clinica, per l’inquadramento delle GM attraverso: Elettroforesi; Immunofissazione (IFE, più sensibile e specifica); Immunochimica (ricerca di immunoglobuline, catene leggere, beta2microglobulina). Queste analisi contribuiscono a determinare l’iter diagnostico, che si compone di tre fasi: 1) Identificazione; 2) Tipizzazione(caratterizzazione immunologica); 3) Follow up ( diagnosi differenziale, stratificazione del rischio, monitoraggio, valutazione terapia). Scopo dello studio è stato quello di determinare il costo di ciascun esame coinvolto nelle tre fasi di cui sopra, verificare l’appropriatezza delle richieste, determinare eventuali sprechi economici e studiare un nuovo iter diagnostico che contemporaneamente costituisca una migliore allocazione delle risorse. Per determinare il costo degli esami, sono stati presi in considerazione i seguenti costi: reagenti, provette, generali ed amministrativi imputati al laboratorio, personale (medico e tecnico), personale ausiliario e delle pulizie esterni all’azienda. Poiché i costi forniti erano calcolati sulla base del personale, tutti i valori sono stati riportati al “costo per minuto”, in modo da poterli confrontare col tempo strumentale impiegato per ciascun esame. Alla fine abbiamo ottenuto i seguenti costi: Elettroforesi: 42,991 € IFE siero: 403,487 € Catene Leggere siero: 276,654 € Catene leggere urine: 123,292 € Soffermandoci ai soli prelievi interni, abbiamo verificato il numero di ripetizioni e richieste improprie per ciascun esame, per l’anno 2011, ottenendo come risultato medio di risorse impropriamente utilizzate: Elettroforesi: 46.946,172 € per un totale di 75.517,744 € anno. IFE+Catene Leggere siero e urine: 28.571,572 € Per superare questa situazione, è importante muoversi in due direzioni principali: REFLEXTESTPEREP 1- Educazione Sanitaria: attraverso corsi ed opuscoli esplicativi sulle motivazione di richiesta degli esami, INIZIO 2- Up-Grade LIS: attivare funzioni nel programma gestionale del laboratorio che blocchino le ripetizioni STOP NORMALE RICHIESTAEP EP secondo tre vincoli: incompatibilità, temporale, variabilità biologica. Il recupero di tali risorse, ci offre la possibilità di costruire BANDA/IPO? una diversa organizzazione dell’iter diagnostico, che punti a considerare: NOTIZIECLINICHE - Elettroforesi come test di ingresso sia con sospetto o meno clinico di malattia; IFESIERO Valutare nei - Caratterizzazione della CM sospetta mediante test modi possibili l’entità: riflesso di IFE sierica e urinaria; CMPOSITIVA - Area sotto la N EG A T IV A IF E U R IN E - In caso di positività, per completare l’inquadramento, curva nel tracciatoEP si effettuano: misura di CM, Catene Leggere, dosaggio -Dosaggio nefelometrico delle Immunoglobuline con test immunochimica. FLC STOP