Diabete di tipo 1 1 Diabete di tipo 1 diabete derivante da distruzione autoimmune delle cellule 10% dei casi di diabete 0,4% della popolazione USA (1:300) età giovanile 1A. Autoimmune 1B. Idiopatico IDDM (insulin-dependent diabetes mellitus) = tendenza a sviluppare chetoacidosi in assenza di terapia insulinica 2 Diabete di tipo 1 fattori genetici: malattia poligenica (> 20 geni coinvolti) Finlandia 40:100.000/anno, Giappone 1-2:100.000/anno meno frequente in popolazioni di origine non caucasica maggiore associazione con certi antigeni HLA topi NOD (non-obese diabetic) associazione con altre patologie autoimmuni * * Graves’ disease, Hashimoto’s thyroiditis, Addison’s disease, vitiligo, celiac sprue, autoimmune hepatitis, myasthenia gravis, 3 pernicious anemia Incidence rate of type 1 diabetes in children less than 15 years old (per 100,000) in various populations. 4 Diabete di tipo 1 fattori ambientali: incidenza nei Paesi più colpiti (x4 negli ultimi 30 anni) incidenza in giapponesi occidentalizzati incidenza in bambini non allattati al seno concordanza bassa (25-50%) in gemelli monozigoti infezioni virali (rosolia, coxsackie, parotite, CMV, EBV, etc.) 5 Incidence rate of type 1 diabetes in children in the white population of the United States from 1900 to 1976. 6 Normal pancreatic islet of Langerhans surrounded by normal exocrine pancreatic acinar tissue. Insulitis of an islet of Langerhans in a patient who will eventually develop type I diabetes mellitus. The presence of the lymphocytic infiltrates in this edematous islet suggests an autoimmune mechanism for this process.7 Diabete di tipo 1 evoluzione lenta (5-10 anni dopo esposizione al virus, quando > 90% cellule è distrutto) comparsa di autoanticorpi: •anti-IA-2 (islet antigen 2, una tirosina fosfatasi) •anti-GAD65 (glutamic acid decarboxylase) •anti-insulina •anti-carbossipeptidasi H 8 9 brain Diabetic ketoacidosis liver muscle adipose tissue 10 Blue: more common in type 1 11 12 Diabete di tipo 2 diabete non associato a distruzione autoimmune delle cellule 90% dei casi di diabete 5% della popolazione USA (minoranze e donne più colpite), 40% indiani Pima, 34% micronesiani di Nauru insorgenza dopo i 40 anni (eccetto maturity-onset type diabetes of the youth, MODY, 5-10%) 80% pazienti sono obesi NIDDM (non-insulin-dependent diabetes mellitus) = non si osserva chetoacidosi in assenza di terapia insulinica (la chetoacidosi è prevenuta dall’insulina endogena) 13 Diabete di tipo 2 fattori genetici: malattia poligenica concordanza alta (80-100%) in gemelli monozigoti (40% tra fratelli, 30% nella prole) elevata prevalenza in certi gruppi etnici (Pima, Nauru) topi ob/ob, topi db/db, ratti fa/fa fattori ambientali: obesità addominale (accumulo di grasso viscerale) aumentato apporto calorico dieta ricca di grassi ridotto esercizio fisico fumo gravidanza iperglicemia 14 Incidence of type 2 diabetes according to body mass index (BMI) in a large cohort of US women followed up for 14 years. BMI 18.5-25: normal BMI 25-30: overweight BMI > 30: obese 15 Diabete di tipo 2 associazione con: ipertensione dislipidemia (aumento dei TG plasmatici, aumento del colesterolo LDL, diminuzione del colesterolo HDL) aumento di fattori protrombotici ed antifibrinolitici microalbuminuria cardiopatia ovaio policistico stato infiammatorio sistemico cronico sindrome metabolica o sindrome X 16 17 18 19 obesità, etc. NEFA ciclo di Randle insulino-resistenza iperinsulinismo IGT (pre-diabete) NEFA lipotossicità iperglicemia dopo OGT disfunzione cellula β glucotossicità diabete iperglicemia a digiuno 20 amylin (islet amyloid polypeptide, IAPP, diabetes-associated peptide) 22 23 24 25