Volterra 28 Giugno 2012 The Summer School - Il paziente diabetico anziano: dalle comorbilità al trattamento Problematica del paziente diabetico anziano: inquadramento epidemiologico e clinico” Giovanni Zuliani Dipartimento di Medicina Clinica & Sperimentale Sezione di Medicina Interna, Gerontologia & Nutrizione Clinica Università degli Studi di Ferrara AGENDA CENNI DI DEMOGRAFIA L’APPROCCIO AL PAZIENTE ANZIANO IL DIABETICO ANZIANO Comorbidità Disabilità Patologie associate al diabete Spettanza di vita OBIETTIVI TERAPEUTICI NEL DIABETICO ANZIANO Mantenere il paziente asintomatico Prevenire le complicanze a breve/lungo termine Garantire la qualità di vita CENNI DI DEMOGRAFIA Evoluzione della popolazione italiana per classi di età dal 1950 al 2020 7 Numeri indice: 1950=1 6 5 4 3 2 1 Lori et al. 1995, modificata 0 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 2020 Popolazione italiana per classi di età 2010 Evoluzione della popolazione italiana 1950-2020 Lori et al. 1995 Percent Surviving Survival curves for U.S.A. population 100 1998 80 1950 1900 60 40 20 0 0 10 20 30 40 50 Age 60 70 80 90 100 Fattori responsabili dell’ invecchiamento delle popolazioni • Fertilità – Le popolazioni con elevata fertilità hanno una bassa proporzione di soggetti anziani. – Le proiezioni relative all’aumento percentuale dei soggetti ultra sessantacinquenni riflettono principalmente la riduzione di fertilità verificatasi negli anni passati • Riduzione del tasso di mortalità – L’effetto della riduzione dei tassi di mortalità dipende dall’età nella quale tale riduzione si verifica. – La riduzione dei tassi di mortalità infantile non si traduce in un invecchiamento della popolazione Consiglio Nazionale delle Ricerche Progetto Finalizzato Invecchiamento Lo Studio ILSA Italian Longitudinal Study on Aging Studio ILSA: patologie ed età Studio ILSA: disabilità nelle attività di base Studio ILSA: disabilità nelle attività strumentali Studio ILSA: funzioni cognitive ed età Studio ILSA: depressione ed età Studio ILSA: titolo di studio Studio ILSA: disabilità in almeno 1 attività quotidiana e scolarità Studio ILSA: cause di morte per sesso Living arrangements of community-dwelling persons > 65 years, U.S.A. 1997 Alone With spouse With other relatives With nonrelatives Women 65-74 years 75-84 years 85 years and over Men 65-74 years 75-84 years 85 years and over 0 20 40 60 Percent 80 100 Possible Scenarios for Future Morbidity and Longevity Morbidity Death Present morbidity 65y 80 y Life Extension 65y 90 y Shift to the right 68 y 90 y Compression of morbidity Fries et al. 2003; Ann Intern Med, modificato 70 y 90 y L’APPROCCIO AL PAZIENTE ANZIANO IL MODELLO BIOMEDICO TRADIZIONALE 1. Valutazione della malattia principale 2. Anamnesi (remota, prossima) 3. Esame obiettivo (per apparati) 4. Esami di laboratorio 5. Esami strumentali 6. Diagnosi 7. Terapia PROBLEMI NELLA APPLICAZIONE DEL MODELLO BIOMEDICO AL PAZIENTE GERIATRICO 1. Presentazione aspecifica-atipica della malattia (1 sintomo: molte cause – astenia, febbre, confusione, perdita di peso) 2. Comorbidità: più patologie croniche spesso “intricate” tra loro (BPCO & scompenso; demenza & depressione) 3. Esame obiettivo «positivo» (soffio cardiaco, crepitii basali polmonari) 4. Anormalità di laboratorio di incerto significato (VES, FR) 5. Deficit cognitivi - difficoltà di comunicazione 6. Problemi non strettamente medici (sociali, affettivi, economici) che influenzano fortemente lo stato di salute (isolamento, depressione, povertà) SPESSO VALUTARE UN PAZIENTE ANZIANO E’ ASSAI PIU’ DIFFICILE CHE VALUTARE UN PAZIENTE ADULTO Tempo visita (m’) età > 65 anni Tempo dedicato alla visita da parte dei medici di famiglia o specialisti in base all’età del paziente Tempo visita (m’) età 45-65 anni Kane RL et al. 1981, modificato Medico di famiglia e paziente anziano in USA DIFFICOLTA’ VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE Valutazione multidimensionale: concetto di multidisciplinarità nella valutazione del soggetto anziano. I diversi aspetti del paziente (fisico, mentale, funzionale, sociale, economico ed emotivo) vengono considerati e integrati in un piano coordinato di assistenza. Vengono coinvolte diverse figure professionali: - Geriatra e altri medici specialisti - Infermiere professionale - Fisioterapista - Psicologo - Terapista occupazionale - Dietista VMD GERIATRICA DOMINI DI VALUTAZIONE 1. Stato di salute fisica 2. Funzioni cognitive 3. Stato di salute psico-affettiva 4. Situazione socio-ambientale 5. Stato funzionale (disabilità) LA DISABILITA’ Nella medicina geriatrica l’interesse è rivolto non solo alla funzione d’organo (cuore, rene, cervello) ma soprattutto alla capacità da parte del soggetto di gestire in modo autonomo la propria persona. La perdita della capacità di vivere autonomamente svolgendo le normali funzioni indica la comparsa di DISABILITA’. Model of Disablement Process (WHO) • Pathology – Disease, injury, congenital/development condition • Impairments – Dysfunction and structural abnormalities in specific body system (musculoskeletal, cardiovascular, etc.) • Functional Limitations • DISABILITY – Restrictions in basic physical or mental actions (ambulate, reach, grasp, climb stairs, speak, see standard print) – Difficulty doing activities of daily living (personal care, household management, taking drugs, hobbies) Verbrugge LM and Jette AM. Soc Sci Med. 1994 Basic Activities of Daily Living (BADL): INDICE DI KATZ L’Indice di Katz valuta 6 attività che consentono la gestione di bisogni fisiologici e sicurezza fondamentali della persona e la cui compromissione determina dipendenza. Tali attività furono selezionate da Sidney Katz nel 1963 secondo una sequenza gerarchica che corrisponde allo sviluppo funzionale infantile e indagano, in ordine di complessità decrescente, la capacità del soggetto di: 1. 2. 3. 4. 5. 6. lavarsi (fare il bagno) vestirsi utilizzare il gabinetto spostarsi controllare la continenza alimentarsi Instrumental Activities of Daily Living (IADL): scala di LAWTON-BRODY E’ costituita da 8 funzioni più complesse che richiedono competenza nell’uso di strumenti. Le attività considerate sono: 1. usare il telefono 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. fare la spesa preparare i pasti curare la casa lavare la biancheria usare i mezzi di trasporto assumere i farmaci gestire il denaro Short Physical Performance Battery (SPPB) – Developed at the National Institute on Aging (NIA) by Jack Guralnik for use in the Established Population for the Epidemiologic Studies of the Elderly (EPESE) – Timed standing balance (up to 10 seconds) • • • Side-by-side stand Semi-tandem stand Tandem stand – Timed 4-meter walk – Chair rise • • Single Timed multiple (5) chair rises Death Rates According to SPPB Performance Age and Sex Adjusted 15 Deaths per 100 Person–Years 12,3 10,0 10 7,2 5,6 6,4 6,2 5,7 5 4,2 3,6 2,7 2,5 2,0 1,3 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Performance Test Summary Score Guralnik et al. New England Journal of Medicine PERCHE’ VALUTARE LA FUNZIONE DI UN ANZIANO ? 1. DIAGNOSI: la comparsa di nuova disabilità (es. incapacità di deambulare, vestirsi, incontinenza) è spesso l’unico o il primo sintomo-indicatore della comparsa di una nuova malattia. 2. PROGNOSI: lo stato funzionale basale, così come le modificazioni dello stato funzionale nel tempo costituiscono predittori assai importanti della evoluzione della malattia nel paziente anziano (oltre a età e comorbidità). 3. TRATTAMENTO: la misurazione del livello di autonomia del soggetto in diverse aree è molto più utile della lista delle diagnosi mediche nel pianificare il trattamento medico e le necessità assistenziali future. UTILITA’ DELLA VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE «QUANTO» E’ MALATO E «DI QUANTE» CURE NECESSITA UNO DI QUESTI PAZIENTI ANZIANI CON DIABETE TIPO 2 ? • Diabetico in trattamento dietetico • Diabetico in trattamento con antidiabetici orali • Diabetico in trattamento con insulina • Diabetico con depressione • Diabetico con nefropatia • Diabetico con retinopatia • Diabetico con neuropatia periferica • Diabetico con piede diabetico Un approccio NON GLOBALE al paziente anziano determina troppo spesso: - Uso errato/eccessivo di farmaci (1 sintomo = 1 farmaco) - Uso errato/eccessivo di specialisti (!) - Uso errato/eccessivo di esami ematochimici e strumentali - Senso di impotenza - Frustrazione degli operatori Schema terapeutico giornaliero basato sulle linee-guida di pratica clinica Donna anziana affetta da: • artrosi • ipertensione • diabete • osteoporosi • BPCO 13 diverse molecole 18 somministrazioni + terapia al bisogno Boyd et al. JAMA 2005 Schema terapeutico giornaliero basato sulle linee-guida di pratica clinica • Alterazione della abitudini quotidiane • ↓ compliance/aderenza • Interaz. farmacologiche • reazioni avverse • “prescribing cascade” 13 diverse molecole 18 somministrazioni + terapia al bisogno Boyd et al. JAMA 2005 END OF STUDY OUTCOMES OF GERIATRIC EVALUATION AND MANAGEMENT UNITS Odds Ratio 0.2 0.5 1.0 2.0 5.0 Applegate US Gilchrist UK Mortalità totale Harris AUS Powell CAN Rubenstein US Teasdale US Applegate US Ritorno a domicilio Harris AUS Rubenstein US Teasdale US VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE GERIATRICA • La VMD utilizza una vasta gamma di test e scale di valutazione standardizzati e validati a livello internazionale. • La VMD si affianca al normale inquadramento nosologico delle malattie (non lo sostituisce) permettendo un approccio completo e approfondito al soggetto sul piano medico, funzionale, cognitivo e sociale. PARADIGMA DELLA VMD: STATO FUNZIONALE vs GUARIGIONE ALTO Grado di Consenso MEDICINA DELLA SEMPLICITA’ MEDICINA DELLA COMPLESSITA’ Stato di malattia del giovane-adulto Stato di malattia dell’anziano-grande vecchio BASSO MEDICINA DEL CAOS Scompenso terminale Semplifica-risolvi No semplifica/risolvi: - Comorbidità - Multifattorialità Diagnosi Individuare obiettivi possibili Linee guida vincolanti No autoreferenzialità Valutazione multidimensionale Linee guida di supporto Azioni multiple Competenza «geriatrica» Senso clinico Cura Cura-Assistenza Assistenza Guarigione Miglioramento ↓ Progressione Miglior risultato possibile Massima autonomia e/o qualità di vita No sofferenza No accanimento Salvaguardia dignità Plsek & Greenhalgh 2001, modificato ALTO Grado di Consenso MEDICINA DELLA SEMPLICITA’ MEDICINA DELLA COMPLESSITA’ Stato di malattia del giovane-adulto Stato di malattia dell’anziano-grande vecchio BASSO MEDICINA DEL CAOS Scompenso terminale Semplifica-risolvi NO semplifica/risolvi: - Comorbidità - Multifattorialità Diagnosi Individuare obiettivi possibili Linee guida vincolanti No autoreferenzialità Valutazione multidimensionale Linee guida di supporto Azioni multiple Competenza «geriatrica» Senso clinico Cura Cura-Assistenza Assistenza Guarigione Miglioramento ↓ Progressione Miglior risultato possibile Massima autonomia e/o qualità di vita No sofferenza No accanimento Salvaguardia dignità Plsek & Greenhalgh 2001, modificato ALTO Grado di Consenso MEDICINA DELLA SEMPLICITA’ MEDICINA DELLA COMPLESSITA’ Stato di malattia del giovane-adulto Stato di malattia dell’anziano-grande vecchio BASSO MEDICINA DEL CAOS Scompenso terminale Semplifica-risolvi NO semplifica/risolvi: - Comorbidità - Multifattorialità Diagnosi Individuare obiettivi possibili Linee guida vincolanti No autoreferenzialità Valutazione multidimensionale Linee guida di supporto Azioni multiple Competenza «geriatrica» Senso clinico Cura Cura-Assistenza Assistenza Guarigione Miglioramento ↓ Progressione Miglior risultato possibile Massima autonomia e/o qualità di vita No sofferenza No accanimento Salvaguardia dignità Plsek & Greenhalgh 2001, modificato IL PAZIENTE DIABETICO ANZIANO Prevalenza di diabete nel mondo e in Italia nell’anno 2000 per sesso ed età 16 14 12 Uomini Donne Mondo 10 Wild S, et al. Diabetes Care 2004 8 6 4 2 80 + 0 019 20 -2 4 25 -2 9 30 -3 4 35 -3 9 40 -4 4 45 -4 9 50 -5 4 55 -5 9 60 -6 4 65 -6 9 70 -7 4 75 -7 9 16 14 Uomini Donne 12 Italia % 10 8 6 4 2 80 + 9 75 -7 4 70 -7 9 65 -6 4 55 -6 4 45 -5 4 35 -4 4 25 -3 4 0 15 -2 Fonte: ISTAT 2007 014 % Eterogeneità dello stato di salute nei diabetici anziani - Comorbidità - Stato funzionale - Patologie specifiche associate al diabete - Spettanza di vita ©2006. American College of Physicians. All Rights Reserved. Numero di patologie presenti in un individuo Gravità delle patologie Comorbidità sintomatologia risposta al trattamento possibilità di recupero prognosi Punteggio Patologia 1 infarto miocardico insufficienza cardiaca congestizia vasculopatia periferica vasculopatia cerebrale demenza BPCO connettivopatie malattia ulcerosa diabete mellito 2 emiplegia insufficienza renale cronica diabete con danno d’organo neoplasia 3 cirrosi epatica Patologie e iperglicemia nel paziente anziano Infezioni (es. vie urinarie, vie respiratorie, vie biliari, influenza) Ictus Infarto miocardico Interventi chirurgici Interventi ortopedici Ustioni Farmaci con potenziale effetto “diabetogeno” nell’anziano Tiazidici Calcio-antagonisti Difenilidantoina Furosemide Beta-bloccanti Clonidina Tiroxina Fenotiazine Corticosteroidi Oppioidi Salbutamolo Isoniazide Rifampicina Androgeni ed Estroprogestinici Interaction between comorbidity and age-related changes in older people Functional decline Chronic Diseases DIABETES Disability Falls ↓Functional reserve Cognitive impairment Instituzionalization Aging Process Death 65 yrs Age 100 yrs Disabilità • Di tutti i soggetti > 65 anni: – 60% sono in buona salute – 40% non sono “sani": • la maggior parte > 75 anni • 30%: disabilità - difficoltà nella mobilità • 15-20%: disabilità - difficoltà nella attività domestiche o nella gestione della persona • 5%: vive in Residenza Sanitaria Assistita ©2006. American College of Physicians. All Rights Reserved. Prevalence of Inability in Physical Tasks and BADLs among non-institutionalized U.S. Men Age > 60 with and without Diabetes (NHANES III) Prevalence % 30 No Diabetes Diabetes 20 Adjusted* OR, 95%CI 2.7 (1.7-4.2) 10 0 Walking 1/4 mile Housework Climbing steps Overall * Adjusted for age ethnicity, education and BMI Gregg et al., Diabetes Care 2000 Yearly incidence (%) Yearly incidence of inability to do physical and household tasks among women aged > 65 with and without diabetes (Study of Osteoporotic Fractures) 16 14 12 10 8 6 4 2 0 No Diabetes Diabetes Adjusted HR 1.4 (1.2-1.6) Gregg et al., Diabetes Care 2002 Prevalence of inability to do 1 or more physical task in non-institutionalized U.S. men aged > 60, by age and diabetes duration 50 40 30 80+ 20 70-79 10 0 60-69 no DM DM <5 DM 5-14 DM 15+ Gregg et al., Diabetes Care 2000 Survival curves of the association between diabetes and risk of developing mobility / BADL disability Women's Health and Aging Study Mobility Disability (N=393) 1.00 BADL Disability (N=559) P = 0.002 1.00 0.75 0.75 0.50 0.50 0.25 0.25 0.00 0.00 0 6 12 18 24 30 36 Months P = 0.006 0 6 12 18 24 30 36 Months Without diabetes With diabetes Volpato et al., Diabetes Care, 2003 Functional decline in peripheral arterial disease: associations with ABI and leg symptoms Adjusted Associations Between Baseline Ankle Brachial Index (ABI) Categories and Inability to Walk for 6 Minutes Continuously at 2-Year Follow-up McDermott et al., JAMA 2004 Age > 85 years accelerates Large-Fiber Peripheral Nerve Dysfunction and diabetes contributes even in the oldestold. Women's Health and Aging Study Variable Mild Neur vs. normal OR 95% CI Moderate Neur vs. normal Severe Neur vs. normal OR OR 95% CI 95% CI 75-84* 1.9 1.2-3.0 85+ * 6.5 3.6-11.7 7.5 3.8-14.9 13.3 7.0-25.4 Diabetes† 1.8 1.01-2.9 2.4 1.4-4.3 1.6 0.91-2.8 Height (cm) 1.1 1.02-1.1 1.03 0.99-1.09 1.1 1.05-1.2 2.2 1.2-3.8 2.6 1.5-4.5 *vs. 65 -74; † vs. no report of diabetes Resnick et al., JGMS 2001 % Unable to complete task Inability to complete a single chair stand by nerve dysfunction category. Women’s Health and Aging Study p<.001, 2 test for trend 35 30.6 30 25 20 17.9 18.9 Mild Dysfunction Moderate Dysfunction 15 10 8.8 5 0 Normal Function Severe Dysfunction Level of Peripheral Nerve Dysfunction Resnick et al., Diabetes Care 2000 Riduzione percentuale dell’Odds Ratio tra diabete e disabilità dopo aggiustamento per potenziali mediatori Modello completo Arteriopatia periferica Neuropatia periferica Disabilità nel movimento Depressione Ipertensione Disabilità nelle BADL Obesità Grave limitazione nel cammino Alterazione del visus Ictus SPPB Cardiopatia ischemica 0 20 40 60 80 100 Volpato et al. Diabetes Care 2002 Potential long-term impact of diabetes on aging-related morbidity Diabetes Obesity Hyperglycemia Hypoglycemia Eye Disease Renal Disease Neuropathy Coronary Heart Disease Stroke Lower Extremity Disease Functional Disability - physical - cognitive - social - psychological (musculoskeletal, other) PATOLOGIE ASSOCIATE AL DIABETE NELL’ANZIANO Declino cognitivo nell’anziano diabetico • La funzioni cognitive: – – – – – – – – – – Memoria Funzioni prassiche Linguaggio Funzioni gnosiche Orientamento spaziale/temporale Attenzione Astrazione Ragionamento Abilità visuo-spaziali Funzioni esecutive Age-adjusted association between metabolic syndrome and risk of cognitive impairment (4 years) among 4895 women Yaffe, K. et al. Arch Neurol 2009 Risk of progression from Mild Cognitive Impairment to dementia by diabetes status ↑35% Adjusted for age, sex, and education Diabetes effect Xu, et al. Diabetes, 2010 TUTTE LE DEMENZE DEMENZA VASCOLARE M. DI ALZHEIMER Viewpoint Demonstrating the case that AD is a vascular disease: epidemiologic evidence Lenore J. Launer Diabetes AD: Direct toxicity 1. Hyperglycemia leads to advanced glycated end products (AGEP). Experimentally, AGEP have been shown to impair vascular and endothelial function, damage proteins, DNA and mitochondria, and increase free radicals and inflammatory responses. 2. Further, receptors on AGEP may mediate amyloid toxicity to microglia and astrocytes (Yan et al. 1996). AGEP colocalize with amyloid deposition (Dickson et al., 1996) and may contribute to neurofibrillary tangle formation (Ledesma et al., 1994). 3. Hyperglycemia also alters the metabolism of glucose in a way that reduces the production of acetylcholine, which is involved in AD. Ageing Research Reviews 2002; 1: 61–77 Viewpoint Demonstrating the case that AD is a vascular disease: epidemiologic evidence Lenore J. Launer Diabetes & AD: Common pathways 1. INSULIN may act as a neurotropic factor and modulator of neurotransmitter activity (Brass et al. 1992). Insulin may prevent hyperphosphorylation of Tau, inhibiting the formation of neurofibrillary tangles (Hong and Lee 1997). These functions may be disturbed if there are insulin signaling defects. 2. Both deposition of pancreatic and brain amyloid are age dependent, show immunoreactivity for ApoE (Charge et al., 1996), and disturb intracellular calcium levels (Kawara et al., 2000). 3. The HPA plays a central role in the regulation of cortisol. Diabetes and Metabolic Syndrome are associated with perturbed HPA (Bjorntorp 1999). Hypercortisolism has long been hypothesized to damage hippocampal neurons (Sapolsky et al., 1986) leading to functional consequences (McEwen and Sapolsky, 1995; Wooley et al., 1990). Ageing Research Reviews 2002; 1: 61–77 Alzheimer’s Disease as a vascular disorder Nosological evidence J.C. de la Torre Low Stroke 2002; 33: 1152-1162 Vascular dementia and Alzheimer disease: relationship with fasting glucose and insulin level Glicemia basale (mg/dl) 120 * Insulina basale (mU /ml) 15 * 80 10 40 5 0 0 LOAD DV Controlli * * LOAD DV Controlli p < 0.05 vs. controlli: ANCOVA aggiustata per sesso, BMI e albumina Carantoni et al. Dementia 2000 Carantoni, Zuliani, et al.: Dementia Cogn Dis 2000 Trail Making Test (TMT) Forma A Forma B Influenzato da: età, scolarità, velocità motoria degli arti superiori e acuità visiva Insulin Resistance and Executive Dysfunction in Older Persons: the InCHIANTI study Abbatecola A. et al, JAGS 2004 Executive function correlates with walking speed in older persons: the InCHIANTI study Ble’, Volpato, Zuliani, JAGS 2005 Possibili Meccanismi Fisopatologici Obesità Iperglicemia Declino cognitivo nel diabete Ipoglicemia Apo –ε4 Kodl, C. T. et al. Endocr Rev 2008, modificata Arch Neurol 2009 LE CADUTE NEL PAZIENTE DIABETICO ANZIANO ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’ SEZIONE EUROPEA: CADUTE INCIDENZA DI FRATTURE ED ETA’ Modificazioni età-correlate e cadute Apparato osteo-muscolare - Riduzione tono e trofismo muscolare - Riduzione escursione articolare Apparato Visivo - Riduzione acuità visiva - Riduzione visione notturna - Riduzione tolleranza all’abbagliamento - Riduzione accomodazione Sistema nervoso - Allungamento tempi di reazione - Riduzione riflessi di raddrizzamento - Riduzione sensibilità tattile - Riduzione sensibilità vibratoria DIABETE PATOLOGIE ASSOCIATE A CADUTE NELL’ANZIANO - Arteriosclerosi cerebrale e periferica - Parkinsonismi - Insufficienza vertebro-basilare - Demenza - Ipotensione ortostatica - Alcune aritmie - Diabete e ipoglicemia - Anemie - Artrosi del ginocchio e dell’anca - Depressione e sindromi ansiose Odds of falls, and performance in lowest quartile on gait speed, lower extremity function, and balance associated with diabetes among older U.S. adults* SPPB Women Men Walking speed 2.1 (1.5, 2.9) 1.5 (1.0, 2.2) Chair stands 1.4 (1.0, 1.8) 1.3 (0.8, 2.0) Tandem stand 1.9 (1.4, 2.5) 1.2 (0.7, 2.3) Any falls 1.6 (1.2, 2.1) 1.3 (0.8, 1.9) Injurious falls 2.0 (1.3,3.2) 0.9 (0.7, 1.9) * controlled for age, ethnicity, income, education, BMI Gregg et al., Diabetes Care 2000 Physiologic subsystems that influence walking performance Bones and Joints Muscles mass & strength Peripheral nervous system Disease (Diabetes) Walking Central nervous system Energy production and delivery Perceptual system Ferrucci et al. JAGS 2000; modified LA DEPRESSIONE NEL PAZIENTE DIABETICO ANZIANO • 42 studi - 21.351 soggetti • 20 studi con gruppo di controllo • 3 studi sul diabete tipo 1, 8 studi diabete tipo 2, 9 studi entrambi i gruppi • Depressione: diagnosi clinica o scale autosomministrate Anderson RJ et al. Diabetes Care, 2001 Prevalenza di Depressione % Associazione tra diabete e depressione: metanalisi di studi trasversali 60 Controlli Diabete 50 40 OR (95% CI) 1.9 (1.4-2.5) 2.1 (1.9-2.4) 30 20 10 0 Diagnosi clinica Scala di valutazione dei sintomi Diabetes Mellitus, Glycemic Control, and Incident Depressive Symptoms Among 70-79-Year-Old Persons: The Health ABC Study Maraldi et al. Arch Intern Med 2007 Bidirectional Association Between Depression and Type 2 Diabetes Mellitus in Women (Nurses’ Health Study: 1996-2006) Pan, A. et al. Arch Intern Med 2010;170:1884-1891. Pan A. et al., Arch Intern Med 2010 Pathogenesis of Age-related Diabetes Complication: Interaction between Diabetes and the Aging Process Multi-systemic effects of Diabetes Comorbidity Multi-systemic age-related impairment Homeostasis and cross-systems compensation • Cognitive decline • Dementia • Depression • Functional decline • Falls • Fracture • Disability Frailty Spettanza di vita nell’anziano ? ©2006. American College of Physicians. All Rights Reserved. Lubitz et al. N Engl J Med 2003 OBIETTIVI TERAPEUTICI NEL DIABETICO ANZIANO California Healthcare Foundation - American Geriatrics Society (AGS): Panel on improving care for elders with diabetes 2003 EUGMS: Linee Guida Cliniche per il Diabete Mellito Tipo 2 Gruppo di Lavoro Europeo sul Diabete nell’Anziano 2001-2004 Clinical Practice Guidelines for the Prevention and Management of Diabetes in Canada 2003 AMD – SID: Standard italiani per la cura del diabete mellito 2009-2010 Fattori socio-culturali che inflenzano negativamente il trattamento del diabete nell’anziano Bassa scolarità Pregiudizi culturali Basso livello economico Solitudine e isolamento Inacessibilità ai presidi socio-sanitari Obiettivi del trattamento del diabete Mantenere il paziente “asintomatico” Prevenire le complicanze a breve termine Prevenire le complicanze a lungo termine Garantire la qualità della vita Obiettivi trattamento del diabete nell’anziano: mantenere il paziente “asintomatico” Vanno distinti: 1. Soggetti diabetici anziani “sani”, cioè senza importante comorbidità/disabilità 2. Soggetti diabetici anziani “fragili” e/o con comorbidità, che dovrebbero essere considerati individualmente sulla base dello stato funzionale e cognitivo EUGMS Linee Guida Cliniche per il Diabete Mellito Tipo 2 Gruppo di Lavoro Europeo sul Diabete nell’Anziano 2001-2004 Obiettivi trattamento del diabete nell’anziano: mantenere il paziente “asintomatico” • Deficit sensoriali visivi o uditivi • Deterioramento cognitivo o demenza • Problemi di mobilità (accesso ai servizi, attività fisica) • Residenza in istituzione • Disabilità • Comorbidità diabetico anziano “fragile” EUGMS Linee Guida Cliniche per il Diabete Mellito Tipo 2 Gruppo di Lavoro Europeo sul Diabete nell’Anziano 2001-2004 Obiettivi trattamento del diabete nell’anziano: mantenere il paziente “asintomatico” Diabetici anziani sani Diabetici anziani fragili e/o con comorbidità HbA1c: 6,5 - 7,5% HbA1c: 7,5 - 9,0% Glicemia a digiuno: 90 - 126 mg/dL Glicemia a digiuno: 126 - 160 mg/dL EUGMS Linee Guida Cliniche per il Diabete Mellito Tipo 2 Gruppo di Lavoro Europeo sul Diabete nell’Anziano 2001-2004 Obiettivi trattamento del diabete nell’anziano: mantenere il paziente “asintomatico” Il rapporto rischio/beneficio nel trattamento intensivo del diabete può essere alterato in modo significativo da: - rischio di ipoglicemia - polifarmaco-terapia - interazioni tra farmaci - interazioni tra patologie e farmaci Nei pazienti fragili, negli anziani con limitata spettanza di vita e nei soggetti in cui i rischi di un trattamento intensivo siano potenzialmente superiori ai benefici è indicato un target di HbA1C attorno a 8%. California Healthcare Foundation/American Geriatrics Society Panel on improving care for elders with diabetes JAGS 2003 Standard Italiani per la Cura del Diabete Mellito 2009-10: raccomandazioni Nei diabetici anziani gli obiettivi glicemici dovrebbero essere individualizzati: Condizioni generali buone: HbA1c 6.5-7.5% Fragilità per complicanze, demenza, comorbilità per cui il rischio di ipoglicemia è elevato e il rischio di un controllo glicemico intensivo supera i benefici attesi: HbA1c 7.5-8.5% Attenzione: il valore di HbA1c nell’anziano può essere sottostimato per incrementata emocateresi splenica malnutrizione calorico proteica anemia Acta Diabetologica Documento di Consenso AMD – Il giornale di AMD 2011 Complicanze micro- e/o macrovascolari Target di HbA1c* • giovane adulto < 45 anni adulto 45÷70 anni anziano > 70 anni ** - - - + < 7% 7-8% + 6.5% < 6.5% + 6.5-7% I valori target di HbA1c proposti sono da intendersi come obiettivi da perseguire in sicurezza, limitando il rischio di ipoglicemia ** Valutare con attenzione il filtrato glomerulare, il possibile rischio di ipoglicemie (particolare cautela nell’impiego di sulfoniluree e glinidi) e l’assetto nutrizionale Evitare l’iperglicemia La possibilità di sviluppare uno stato di grave iperglicemia iperosmolare non-chetosica (Hyperosmolar Hyperglycemic Nonketotic coma – HONK) deve essere sempre considerata nel paziente anziano con o senza diabete noto. – – – – – – Grave iperglicemia Stato confusionale / apatia / sopore / coma Non vi è sostanzialmente chetosi Grave disidratazione Nel 50% dei casi non vi è una precedente diagnosi di diabete (!) Mortalità: 10% - 63% EUGMS Linee Guida Cliniche per il Diabete Mellito Tipo 2 Gruppo di Lavoro Europeo sul Diabete nell’Anziano 2001-2004 Evitare l’ipoglicemia • Complicanza temibile della terapia antidiabetica • Richiede una educazione specifica del paziente e/o del care-giver • Necessità di controlli glicemici regolari • Prudenza nel prescrivere sulfaniluree e/o insulina EUGMS Linee Guida Cliniche per il Diabete Mellito Tipo 2 Gruppo di Lavoro Europeo sul Diabete nell’Anziano 2001-2004 Evitare l’ipoglicemia 74 mg/dl sintomi giovane (66 mg/dl) sintomi anziano (54 mg/dl) 54 mg/dl Tempo di reazione giovane (46 mg/dl) tempo di reazione 34 mg/dl glicemia (mg/dl) Diabetes Care 2005 Obiettivi trattamento del diabete nell’anziano: mantenere il paziente “asintomatico” Nel caso venga prescritto un antidiabetico orale a un soggetto anziano la solfaniurea Clorpropamide (Suguan, Bieuglucon, Bidiabe, ecc.) dovrebbe essere evitata (evidenza II-A). California Healthcare Foundation/American Geriatrics Society Panel on improving care for elders with diabetes JAGS 2003 Gliclazide (Diamicron) [Grado B, Livello 2] e Glimepiride (Amaryl, Solosa) [Grado C, Livello 3] sono le solfaniluree da preferire, poichè sono associate ad un rischio minore di ipoglicemia rispetto alla gliburide. 2003 Clinical Practice Guidelines for the Prevention and Management of Diabetes in Canada Obiettivi trattamento del diabete nell’anziano: mantenere il paziente “asintomatico” La Metformina non dovrebbe essere impiegata negli anziani con creatinina elevata (maschi: >1,5 mg/dL; femmine >1.4 mg/dL) o negli anziani con clearance della creatinina ridotta per il rischio di acidosi lattica (evidenza II-B). Negli anziani è indicato un controllo annuale della funzione renale e ad ogni incremento del dosaggio. Sopra gli 80 anni o nei soggetti con ridotta massa muscolare (sarcopenia) è indicata una valutazione della clearance della creatinina (evidenza II-B). California Healthcare Foundation/American Geriatrics Society Panel on improving care for elders with diabetes JAGS 2003 Calcolare sempre il GFR nel paziente anziano, specie se diabetico Obiettivi del trattamento del diabete Mantenere in paziente “asintomatico” Prevenire le complicanze a breve termine Prevenire le complicanze a lungo termine Garantire la qualità della vita Obiettivi trattamento del diabete nell’anziano: prevenire le complicanze Studi epidemiologici e dati dal UKPDS ed altri trials randomizzati condotti su «anziani» con minima comorbidità suggeriscono che una riduzione dell’1% della HbA1C è associata ad una riduzione del 37% delle complicanze MICROvascolari e del 21% degli end-point correlati al diabete. L’anziano SANO con complicanze MICROvascolari rappresenta il soggetto che può trarre i maggiori benefici dal trattamento intensivo della glicemia. California Healthcare Foundation/American Geriatrics Society Panel on improving care for elders with diabetes JAGS 2003 Obiettivi trattamento del diabete nell’anziano: prevenire le complicanze Per quanto riguarda la riduzione della complicanze MACROvascolari nei diabetici anziani, particolare attenzione deve essere posta al trattamento intensivo di Ipertensione e Dislipidemia e all’uso di Aspirina. Infatti i trials randomizzati e le revisioni sistematiche della letteratura hanno prodotto importanti evidenze a favore di questi tipi di trattamento. California Healthcare Foundation/American Geriatrics Society Panel on improving care for elders with diabetes JAGS 2003 Tempo necessario per ottenere un reale beneficio clinico Complicanze MICROvascolari Complicanze MACROvascolari (Mediana anni) (Mediana anni) Controllo di: - Glicemia - Pressione - Lipidi 4.5 4.5 -- -3 da 3 a 6 ©2006. American College of Physicians. All Rights Reserved. NNT per prevenire 1 evento (in persone anni/evento) Controllo Endpoints relati al DM Eventi CV 74-196 ----- Mortalità totale 141-1000 (NS) GLICEMIA Trattamento 11 12-38 19-31 ----- 7-47 57 IPERTENSIONE Tarattamento DISLIPIDEMIA UKPDS 33; UKPDS 34; UKPDS 38; Tuomilehto, 1999; Lievre, 2000; Estacio, 2000; microHOPE, 2000; Estacio, 2000; Sacks, 1996; Elkeles, 1998; Rubins, 1999; Heart Protection Study (CHF/AGS AGS Symposium, May 2003) ©2006. American College of Physicians. All Rights Reserved. Obiettivi trattamento del diabete nell’anziano: prevenire le complicanze Importanza relativa del trattamento intensivo: IPERTENSIONE > DISLIPIDEMIA > IPERGLICEMIA ©2006. American College of Physicians. All Rights Reserved. Total serum cholesterol levels and total mortality risk as a function of age. A report based on the Framingham data TOTAL MORTALITY RATE AGE 40 AGE 50-70 AGE 80 TOTAL CHOLESTEROL Kronmal et al. Arch Intern Med 1993 Clarifying the Direct Relation between Total Cholesterol Levels and Death from Coronary Heart Disease in Older Persons Corti et al. Ann Intern Med 1997 Gliclazide modified release: 30 to 120 mg daily NEJM 2008 All: education + glucose-monitoring equipment + antidiabetic medications Intensive glycemic control group: started on > or = 2 classes of agents NEJM 2008 Both study groups: two oral agents, metformin and rosiglitazone + insulin NEJM 2009 Obiettivi del trattamento del diabete Mantenere in paziente “asintomatico” Prevenire le complicanze a breve termine Prevenire le complicanze a lungo termine Garantire la qualità della vita Screening delle sindromi geriatriche nel diabetico anziano Screening delle sindromi geriatriche = qualità della vita Depressione Il diabetico anziano è a rischio di depressione maggiore e dovrebbe essere sottoposto a screening nel corso della valutazione iniziale specie se vi è un peggioramento inspiegato delle condizioni cliniche (evidenza II-A). California Healthcare Foundation/American Geriatrics Society Panel on improving care for elders with diabetes JAGS 2003 DEPRESSIONE NELL’ANZIANO • Umore depresso: solo nel 40-50% dei casi • Pensieri di morte e suicidio (rischio reale elevato) • Sintomi fisici (astenia, affaticabilità, dispnea, dolore addominale e toracico, insonnia, iporessia, dispepsia) e lamentele di tipo ipocondriaco (65%) • Disturbi cognitivi e psicotici • L’uso di antipsicotici si associa a diabete e obesità. Geriatric Depression Scale Screening delle sindromi geriatriche = qualità della vita Deterioramento cognitivo e demenza Il diabete è associato a declino cognitivo - demenza. Il medico dovrebbe sempre valutare lo stato cognitivo del paziente diabetico anziano usando un test standardizzato nel corso della valutazione iniziale e in caso di peggioramento delle condizioni cliniche. Un peggioramento dello stato cognitivo o funzionale dovrebbe essere considerato di per sé come un peggioramento delle condizioni cliniche (evidenza III-A). California Healthcare Foundation/American Geriatrics Society Panel on improving care for elders with diabetes JAGS 2003 FATTORI DI RISCHIO PER DEMENZA VASCOLARE Sintesi 16-26 Sono fattori di rischio PRIMARI per DV: 1. Età avanzata 2. Ipertensione 3. Diabete mellito 4. Fibrillazione atriale 5. Infarto miocardico 6. Fumo e Alcool Sintesi 16-27 Sono fattori di rischio SECONDARI per DV: 1. Basso livello di scolarità 2. Allele ε4 di Apo E Deterioramento cognitivo e demenza Salute cognitiva e mentale • Sono stati validati diversi test di screening per le disfunzioni cognitive • Il Mini Mental State Examination (MMSE) testa in maniera efficiente la maggior parte degli aspetti della funzione cognitiva (10-12 m’) Screening delle sindromi geriatriche = qualità della vita Incontinenza urinaria Nell’anziano diabetico i sintomi della incontinenza urinaria dovrebbero essere valutati a scadenza annuale (evidenza III-A). Le donne diabetiche anziane hanno un rischio superiore alla norma di incontinenza urinaria. California Healthcare Foundation/American Geriatrics Society Panel on improving care for elders with diabetes JAGS 2003 Screening delle sindromi geriatriche = qualità della vita Incontinenza urinaria Tra i fattori di rischio di incontinenza urinaria nel diabetici anziano sono inclusi: - poliuria vescica neurogena infezioni delle vie urinarie vaginite da candida coprostasi - fecaloma California Healthcare Foundation/American Geriatrics Society Panel on improving care for elders with diabetes JAGS 2003 Screening delle sindromi geriatriche = qualità della vita Dolore cronico Il medico deve valutare sempre la presenza di dolore cronico nel corso della valutazione iniziale del paziente diabetico anziano (evidenza III-A). I diabetici anziani sono a rischio di dolore neuropatico e molto spesso non vengono trattati. Molti anziani diabetici sono riluttanti nel riferire dolore anche se interrogati (tuttavia una terminologia alternativa, es. bruciore calore – pizzicore - punture, può essere di aiuto). California Healthcare Foundation/American Geriatrics Society Panel on improving care for elders with diabetes JAGS 2003 Obiettivi del trattamento del diabete GARANTIRE LA QUALITA’ DELLA VITA IPOGLICEMIA PREVENZIONE COMPLICANZE A BREVE TERMINE REAZIONI AVVERSE DA FARMACI RISCHI BENEFICI PREVENZIONE COMPLICANZE A LUNGO TERMINE (?!) Rapporto rischio/beneficio nel trattamento del diabete nella popolazione geriatrica BUONA SALUTE ANZIANO GRANDE VECCHIO FRAGILITA’ / DISABILITA’ Rapporto rischio/beneficio nel trattamento del diabete nella popolazione geriatrica BUONA SALUTE ANZIANO GRANDE VECCHIO FRAGILITA’ / DISABILITA’ Rapporto rischio/beneficio nel trattamento del diabete nella popolazione geriatrica BUONA SALUTE ANZIANO GRANDE VECCHIO FRAGILITA’ / DISABILITA’ Rapporto rischio/beneficio nel trattamento del diabete nella popolazione geriatrica BUONA SALUTE ANZIANO GRANDE VECCHIO FRAGILITA’ / DISABILITA’ Spettanza di vita 25 20 15 Spettanza di vita media 10 in anni 5 1 2 3 0 75 Paziente diabetico di 75 anni Spettanza di vita: alta 25 20 15 Spettanza di vita media 10 in anni 5 0 1 • Target HbA1C <7% • Target PA <130/80 • Target LDL<100, HDL >40, TG <150 • Aspirina • Educazione al diabete 2 • Screening periodico 75 Paziente diabetico di 75 anni Spettanza di vita: media 25 20 15 Spettanza di vita media 10 in anni 5 • Target HbA1C <8% • Target PA <140/80 • Riduzione rischio ipoglicemia • Controllo lipidi plasmatici • Aspirina 2 0 75 Paziente diabetico di 75 anni Spettanza di vita: bassa 25 20 15 Spettanza di vita media 10 in anni • Target HbA1C <9% • Evitare controllo glicemico stretto • Target PA <140/80 • Controllo lipidi plasmatici • Aspirina 5 3 0 75 Paziente diabetico di 75 anni Valutazione multidimensionale del soggetto diabetico anziano • • • • • • • • BADL (Katz, Barthel) IADL (Lawton-Brody) Funzioni cognitive (MMSE, SPMSQ, MODA) Stato affettivo (GDS, Hamilton) Comorbidità (Indice di Charlson) Stato nutrizionale (MNA) Supporto sociale Indici prognostici EUGMS Linee Guida Cliniche per il Diabete Mellito Tipo 2 Gruppo di Lavoro Europeo sul Diabete nell’Anziano 2001-2004 Identificare il paziente “geriatrico” con diabete • • • • • • • • • • • Età > 75 aa Comorbilità Politerapia Incontinenza Cadute Problemi nutrizionali Osteoporosi Anemia Sarcopenia Instabilità clinica Patologia a cascata ↑ reazioni avverse ↓ compliance DIABETE Complicanze micro e macrovascolari DECLINO FUNZIONALE e/o COGNITIVO “Take home message” Nel paziente diabetico anziano: • Usare la metodologia geriatrica per la valutazione dello stato funzionale, della comorbidità e della spettanza di vita. • Stabilire i valori e gli obiettivi individuali. • Decidere quali sono le priorità del condividendo, se possibile, le decisioni. trattamento • Valutare attentamente la riduzione del rischio assoluto e iI tempo necessario per ottenerlo. Grazie per l’attenzione …