Elasticità
L’elasticità della domanda al prezzo misura la reattività della domanda al prezzo
∆Q
var iazione proporzionale della quantità
∆Q P
Q
η=
=
=
per variazioni finite
∆P ∆P Q
var iazione proporzionale del prezzo
P
dQ P
η=
per variazioni infinitesime
dP Q
L’elasticità è il prodotto di due componenti a) la derivata della funzione di domanda, (sempre
negativa per i beni non di Giffen) e il rapporto fra prezzo e quantità (positivo), quindi è sempre
negativa e generalmente si considera solo il valore assoluto.
Determinanti della elasticità della domanda al prezzo
Se, ad esempio, il prezzo aumenta
Effetto Sostituzione
P⇑
Q⇓
Bene normale
Q⇓
Bene Inferiore
Q⇑
Effetto Reddito
1) ESISTENZA DI BENI SOSTITUTI
L’effetto sostituzione provocato da una variazione del prezzo sarà generalmente ridotto/elevato
nel caso di beni per i quali NON ci sono sostituti stretti/ci sono sostituti stretti. Se un bene non
può essere sostituito nel soddisfacimento di un bisogno, allora la domanda reagirà, ceteris
paribus, poco alla variazione del prezzo. IN GENERALE IL VALORE ASSOLUTO DELL’ELASTICITÀ
CRESCERÀ ALL’AUMENTARE DELLA DISPONIBILITÀ DI PRODOTTI SOSTITUTIVI.
Spesso vi può essere una forte differenza fra l’elasticità di un prodotto merceologico, ad
esempio, la benzina (non particolarmente elevata), e l’elasticità di una specifica marca di
benzina (molto più elevata). La benzina in quanto tale ha pochi sostituti, la benzina Esso ha,
invece, un certo numero di sostituti strettissimi se non perfetti (le altre marche di benzina)
2) QUOTA DELLA SPESA TOTALE DEL CONSUMATORE
L’effetto reddito causato dalla variazione del prezzo di un prodotto è tanto più importante
quanto maggiore è la quota della spesa complessiva destinata all’acquisto del prodotto in
questione. Alcuni beni (il sale, le candele, le puntine da disegno etc.) rappresentano una quota
talmente ridotta della spesa complessiva che l’effetto reddito causato dalla variazione del prezzo
è praticamente nullo. Altri beni (l’appartamento in affitto, l’automobile, la mensa universitaria
per etc.) rappresentano una quota considerevole nella spesa di un consumatore e quindi una
variazione del prezzo può causare un rilevante effetto reddito. IN GENERALE, QUANTO È PIÙ
PICCOLA LA QUOTA DELLA SPESA COMPLESSIVA DESTINATA AD UN CERTO BENE, TANTO MENO
ELASTICA SARÀ LA DOMANDA.
3) SEGNO DELL’EFFETTO REDDITO
Se l’effetto reddito ha lo stesso segno dell’effetto sostituzione (beni normali), esso lo rafforza
inducendo una variazione della quantità domandata maggiore. Al contrario un bene inferiore ha
un effetto reddito di segno opposto a quello sostituzione e quindi parzialmente compensa la
variazione indotta dalla variazione del prezzo. IN GENERALE, A PARITÀ DELLE ALTRE CONDIZIONI
UN BENE NORMALE AVRÀ UNA ELASTICITÀ PIÙ ELEVATA RISPETTO AD UN BENE INFERIORE.
4) TEMPO
La presenza di sostituti dipende in modo evidente dall’arco di tempo considerato. Un aumento
del prezzo del gasolio per riscaldamento domestico, ad esempio, è difficile che comporti una
forte riduzione del consumo nel breve periodo perché il gasolio, dato il tipo di impianto
adottato, è difficilmente sostituibile. Nel lungo periodo, tuttavia, un aumento del prezzo del
gasolio può, come è accaduto in Italia, portare all’adozione di impianti che utilizzano
combustibili meno cari. IN GENERALE, A PARITÀ DELLE ALTRE CONDIZIONI L’ELASTICITÀ DELLA
DOAMDA AL PREZZO TENDE AD ESSERE MAGGIORE NEL LUNGO PERIODO CHE NEL BREVE PERIODO.
ELASTICITÀ E SPESA TOTALE
LA SPESA TOTALE PER L’ACQUISTO DI UN BENE SARÀ UGUALE AL
ACQUISTATA E IL PREZZO PAGATO
PRODOTTO
FRA LA QUANTITÀ
ST= PQ
Come varia la spesa totale al variare del prezzo?
dQ(P)
PdP
dP
Esso ha due componenti una positiva Q(P) [effetto prezzo] e una negativa [effetto quantità]
dQ(P)
P (a causa dell’inclinazione negativa della funzione di domanda)
dP
L’effetto finale dipenderà da quale effetto avrà la prevalenza.
Calcoliamo il differenziale totale della spesa totale: dST = Q(P)dP +
Dividiamo tutto per dP e otteniamo
dST
dQ(P)
 dQ(P) P 
= Q( P ) + P
= Q(P) 1 +
= Q(P)[1 + ε] = Q(P)[1 − ε ]
dP
dP
dP Q 

Quindi la spesa totale aumenta all’aumentare del prezzo se e solo se ε < 1 ovvero se la funzione di
domanda è rigida, allora l’effetto quantità è modesto e l’effetto prezzo domina.
Al contrario la spesa totale diminuisce all’aumentare del prezzo se e solo se ε > 1 ovvero se la
funzione di domanda è elastica, allora l’effetto quantità è elevato e l’effetto prezzo sovrasta l’effetto
prezzo.
ALTRE ELASTICITÀ INTERESSANTI
L’ELASTICITÀ
ELASTICITÀ AL REDDITO
DELLA DOMANDA AL REDDITO MISURA LA REATTIVITÀ DELLA DOMANDA AL
REDDITO
∆Q
var iazione proporzionale della quantità
∆Q R
Q
ηR =
=
=
∆R ∆R Q
var iazione proporzionale del reddito
R
dQ R
ηR =
per variazioni infinitesime
dR Q
ηR < 0
ηR > 0
ηR > 1
LA
QUANTITÀ DOMANDATA VARIA
DIREZIONE OPPOSTA AL REDDITO
BENI INFERIORI
IN
LA QUANTITÀ DOMANDATA VARIA NELLA
STESSA DIREZIONE DEL REDDITO
BENI NORMALE
LA
QUANTITÀ DOMANDATA REAGISCE PIÙ
CHE PROPORZIONALMENTE AL REDDITO
BENI DI LUSSO
ELASTICITÀ INCROCIATA
L’ELASTICITÀ INCROCIATA
MISURA LA REATTIVITÀ DELLA DOMANDA DI UN BENE AL PREZZO DI
UN ALTRO BENE
∆Q x
Q
∆Q x Py
var iazione proporzionale della quantitàdi x
per variazioni finite
ηxy =
= x =
∆Py
var iazione proporzionale del prezzo di y
∆Py Q x
Py
ηxy =
dQ x Py
dPy Q x
η xy < 0
η xy = 0
η xy > 0
LA QUANTITÀ DOMANDATA DI X VARIA IN
DIREZIONE OPPOSTA AL PREZZO DI Y
BENI COMPLEMENTARI
LA QUANTITÀ DOMANDATA DI X NON VARIA
SE VARIA IL PREZZO DI Y
BENI INDIPENDENTI
LA QUANTITÀ DOMANDATA DI X VARIA
NELLA
STESSA
DIREZIONE
DELLA
VARIAZIONE DI Y
BENI SOSTITUTIVI
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Determinanti della elasticità della domanda al prezzo