rento Rise, nmpasto ai vertici Due papabili per la diligenza: Marco Tornasi e (Mancarla Masè Il centro Nuova governante, oggi il rda piocedeià con le nomine. Sotto la lente del board anche la piosìdenza dì Giunchiglia TRENTO — Mediamente periodo di partenze, di stasi (ti noia. Mediamente, appunto. Per Trento Rise l'atmosfera è un'altra e l'estate 2014 offre grandi emozioni. Dopo le dimissioni repentine del direttore generale. Paolo Traverso, dopo la l,doIoro"sa) terza modifica della convenzione die lega l'istituzione die si occupa di innovazione con la Provino», con tanto di ridimensionamento finanziario, oggi il consiglio di amministrazione nominerà ì nuovi vertici. Tant'è che nei corridoi di Povo Ima non solo} qualcuno mormora. Due i potenziali candidati per la direzione generale. D primo: Marco Tornasi, attualmente dirìgente del progetto pei l'innovazione, lo sviluppo dell'lct e l'organizzazione del sistema pubblico provinciale (deleghe più che attinenti 1. La seconda: Giancarla Masè. dirigente generale dell'università. Sul piatto anche la riconferma lo meno) del presidente. Fausto Giunchiglia. Lo schema è sempre Io stesso: tutto accade nello stesso momento. La concatenazione degli eventi, voluta o meno, potrebbe quasi spianare, È andata cosi, più o meno, a Trento Hisc Oggi il board prenderà derisioni importanti. All'ordine del giorno, per capirci, c e un direttore generale da individuare. Il posto, si sa, è vacante. Paolo Traverso ha rimesso il mandato. Motivazione formale: incompatibilità della carica f il do- cente dilige anche il centro Ict della Fondazione Bruno Eessler). Per i più maliziosi, tra le righe e 'era un'altra 1 agkme: ì rapporti, ormai guastati, con Giunchiglia. Diverse le ipotesi sul piatto. Il molo di direttore potrebbe essere affidato in via temporanea a una figura di fiducia. Chi? Marco Tornasi, dice qualcuno. l'ex: diligente della provincia, dallo scorso dicembre ha ricevuto dalla giunta (in occasione del maxi-rimpasto dei dirìgenti) un'incarico spedale: ovvero 3 coordinamento del progetto per l'innovazione, lo sviluppo dell'lct e l'organizzazione del sistema pubblico provinciale. La seconda ipotesi, forse meno praticabile, coinvolge l'università Una candidata plausibile (di cui si parla con insistenza) è Giancarla Masè, attualmente dirigente generale dell'ateneo. E suo incarico è stato prorogato per tre anni da Davide Bassi, praticamente la sua ultima decisione con l'ermellino sulle spalle (prima del passaggio di consegne eoe Daria dePretis). Qualora Masè, die negli anni ha guadagnato fiducia granitica negli uffici provinciali, dovesse trasferirsi a Povo, c'è già chi ipotizza le conseguenze. Atex Peliacani, direttore della divisione pianificazione amministrazione e finanza dell'ateneo, potrebbe raccogliere il suo testimone. Da capire, poi. il destino dei presidente. Fausto Giunchiglia. Qualche settimana ta, la giunta provinciale s'è latta intendere. Tanto che Fassessora Sara Ferrali e il governatore Ugo Rossi parlarono di -cambio della governane?", con tanto di presidente -più orientato a un molo di rappresentanza internazionale-, e una selezione più attenta dei progetti dell'ente: d'ora in poi dovranno essere Vedutati dal comitato scientìfico provinciale per la ricerca. Una formula elegante per far capire ohe, tutto sommato, la stagione dì Giunchiglia poteva chiudersi. Ma l'esito della seduta di oggi potrebbe non essere così scontato. Entro la fine dell'estate, a ogni modo, il piotilo dì Trento Rise potrebbe cambiare sensibilmente. A cominciare dalle competenze che Pìaz zs Dante ha rivisto. Non si dovrà più occupare di ricerca in senso stretto, lo farà Fbk. e nemmeno di didattica, a quello penserà l'uniwisìtà. Altro aspetto non secondario sono le risorse, die calano. Con la manovra di assestamento del bilancio per l'esercizio finanziario 2014 erano già stati rivisti gli stanziamenti a favore dì Trento Bise, con ima riduzione di 16 milioni dì euro. Et totale degli stanziamenti provinciali dal 2011 al 2018 risulterà essete quindi dì 60 milioni di euro. Manica Damaggio