- PERIODICO BIMESTRALE DELLE ASSOCIAZIONI DI POVO DIRETTORE RESPONSABILE Paolo Giacomoni - Iscrizione Tribunale di Trento nr. 817 del 19.04.1994 Spedizione in abbonamento postale, comma 27 art. 2 Legge 259/95 - Filiale di Trento - Sede via Sale, 1 - Povo (TN) Fotocomposizione LIFE (Trento) - Tipografia AOR (Trento) - Marzo 1997 - Anno IV - N. 1 _ «Biffi 5wem e»« m^ TRAMONTIN TRENTO - LAMAR DI GARDOLO Tel. 0461/990000 - Fax 0461/990040 L tuttapovo dettene Bimestrale di informazione delle associazioni del sobborgo di Povo Via Sale, 1 c/o Centro Civico Editore proprietario "Club Interassociativo Tuttapovo" Iscrizione Tribunale di Trento n. 817 del 19.04.1994 Anno IV - N. 1 - Marzo 1997 Direttore Responsabile: Paolo Giacomoni Presidente: Sergio Nichelatti Redazione: Mariano Andreatta, Roberto Bortolotti, Mara Cagol, Alberto Ciresa, Chia ra Giacomoni, Giancarlo lanes, Sergio Ni chelatti, Andrea Tornasi, Elisabetta Tornasi Hanno collaborato a questo numero: Matilde Cagol, don Renzo Zeni, Alessan dro Franceschini, Matilde Grassi, Elisa betta Alberti, don Ludovico Maule, Matteo Foradori, Stefano Ricci Fotocomposizione: LIFE - Trento Stampa: Tipografia AOR Copertina: Sprè: casetta di campagna - Fo to di Sergio Nichelatti Sommario pag. 3 Buona Pasqua! pag. 4 Vincente anche nella squadra allenatori pag. 5 Primo bilancio della stagione invernale su gli sci pag. Gita alle "Cinque Terre" Margherita Grazioli pag. Filodrammatica Concordia pag. Spazio aperto A proposito di Internet - 3- puntata Help pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. Lo scoiattolo Codarossa e la folletta Remi 10 11 12 14 15 16 17 18 18 Grande successo per il Carnevale 1997 E dulcis in fundo... Carnevalando in rima La chiesa di S. Pantaleone a Oltrecastello Umberto Moggioli (pittore) Il libro 11 Febbraio 1997 Auguri a... Auguri a... Assemblea annuale e programmi attività 1997 pag. 20 Grande partecipazione alla gara sociale. Risultati e classifiche pag. 22 Spazio Circoscrizione pag. 24 Ciao Saveria! Cristo Regni! pag. 25 Assemblea e Festa del Donatore. Una ab binata positiva pag. 26 Il disco - Litfiba: mondi sommersi pag. 26 La concimazione della pianta pag. 27 Spicchi di cronaca poèra pag. 29 Progetto Chernobyl '97 pag. 29 Donna e moglie pag. 30 Le ricette di Matilde pag. 31 Le ACLI ricordano CASSA RURALE di POVO e VIGO CORTESANO, TRENTO Sul teatro Concordia, risponde il Comitato di Gestione. È con viva soddisfazione che notiamo il pubblico interesse diuna cittadi na di Povo verso il nostro teatro. Èquindi con spirito collaborativo e pia no che il comitato di gestione vuoleesporre alcune considerazioni. La ri strutturazione del teatroè statarealizzata graziealle idee e all'impegno del volontariato pur con i contributi in solido di enti pubblici e privati. Sem pre nello spirito del volontariato è nato il comitato di gestione, alla costi tuzione del quale era stata pubblicamente invitata tutta la popolazione. Porte aperte ancora oggiquindi, a chiunque voglia entrare nel comitato stes so, non però solamente con le parole ma con l'apporto di idee e contem poraneamente di tempo e lavoro. Gestire, tradotto in pratica, significa de dicare tempo per aprire il teatro, riscaldarlo, curare le pulizie far funzio nare le attrezzature, le luci, tenere la cassa, il guardaroba, dare assistenza, procurare permessi e denunce, garantire la sorveglianza, nonché eviden temente pensare, strutturare e organizzare le variemanifestazioni non con improvvisazione come è stato detto dal direttore del nostro giornale, ma con professionalità come diciamo noi. La mancanza di idee innovative ovviamente deve tener conto anche del tempo, dei costi e delle energieche una decina di persone può dedicare a titolo completamente gratuito. Rite niamo che 16 spettacoli teatrali, 21 serate cinematografiche, 9 riunioni te nute da varie associazioni per incontri culturali, sportivi e vari, tenuti nel 1996 siano sotto questo aspetto un impegno di tutto valore: Si è peraltro anche segnalato, con lettera scritta, al sindaco di Trento, la disponibilità della struttura per ulteriori manifestazioni. Ci è gradita l'occasione per estendere ancora una volta a tutti l'invito ad un nuovo concorso di idee e manualità conseguenti. Ricordiamo in proposito che la prossima riunione del comitato si terrà il 14 aprile 1997 alle ore 20.30 presso l'Oratorio e sarà con vivo piacere che incontreremo la signoraLaura L. per prendere conoscenze altre alle velate critiche, delle sue idee e della sua disponibi lità. Per il comitato di gestione - Carlo Giacomoni Prendiamo certamente attodella disponibilità del Comitato di gestione del Teatro Concordia alla collaborazione rispetto alla gestione ed alle idee per qualificare ulteriormente questa struttura. Comprendiamo anche il ri sentimento rispetto alle "velate critiche" sullo scorso numero di Tuttapovo. Non è certamente facile in un sobborgo come il nostro, impegnarsi in un qualsiasi tipo di attività "diservizio", sia essa sportiva, culturale, politi ca o ricreativa senza incorrere in critiche, sospetti, illazioni, invidie e sar casmo. Una delle cause probabilmente è che il tessuto associazionistico locale, pur vivo e ricco, può contare su un relativamente ristretto nume ro di persone. Il che fa diventare ogni realtà associativa, non per colpa sua, un "circolo chiuso", abbastanza impermeabile a contributi esterni e quindi soggetto ad incomprensioni spesso ingiustificate. La soluzione al problema è estremamente difficile, e questo stesso giornale è nato in un certosensoproprio per tentare di risolvere questa annosaquestione. Il di battito intorno all'utilizzo del teatro Concordia, come su altre questioni del sobborgo, cifanno ben sperare per ilfuturo. Nelfrattempo aspettia mo altri contributi! (pg) Scrivete al direttore: Paolo Giacomoni Via Bovino, 39 38050 POVO (TN) tuttapovo t»7 Buona Pasqua i ^^mmmmmm^m^^^^mi i^^^^^mmmm Desiderio di vita per te e per la gente che ami Nessuno è mai tornato indietro, ci ripetiamo; e che mai vorresti caduta ma nonostante tutto per l'inveir della morte. rincalza una voce: "son vivi!". Vita spezzata per Ada, di botto, mentre la notte più lunga sembrava poter regalare il sogno di vittoria sul tempo; Non è solo una voce che nasce dalla tua povertà dell'amore infranto che non si dà pace. vita spezzata per Mauro quando ancora doveva E' anche soprattutto alla moglie ed ai ragazzi, al lavoro ed al paese; che ritornato dai morti vita spezzata per Flora Maria la voce di Cristo annuncia la vita: e goder dell'incanto della terra; "Non abbiate paura... io vado a prepararvi un posto!" "Padre, dove sono io voglio che siano anche quelli che mi hai dato". vita spezzata per Silvio E' l'annuncio della Chiesa nascente: mentre all'alba "Se non esiste resurrezione dai morti, parlava con Angelica ignaro di ritornar nella notte. neanche Cristo è resuscitato!" Resta il dolore Vita che è vera di là come una malattia e la nostalgia come ma che può essere più vera anche qua, per non cadere nel rischio vestito del cuore. di vivere solo a metà Ritornano tanti dubbi perché se qui non c'è amore e infiniti "perché?" e se non ci lasciamo amare ma anche il desiderio dalla vita che è Dio, della vita se fosse possibile. siamo già morti dentro nel cuore. nata troppo presto per poter restare tra i suoi "Tutti riceveranno la vita in Cristo!" Don Renzo Zeni ittapovo CASSA RURALE di POVO e VIGO CORTESANO, TRENTO U.S. POVO SCANIA Vincente anche nella squadra allenatori Sergio Segatta, AH. Allievi Regionale. Tony Battistata, 1° Categoria. Dario Valcanover, AH. Giovanissimi Re gionale. Sicuramente uno dei punti di for za del Povo Scania sono gli allena tori! Sono oltre 120 i ragazzi che mi litano nelle sei squadre del sobbor go, con età che varia dai 6 ai 30 an ni, seguit costantemente da 15 alle natori e un massaggiatore. I 6 alle natori responsabili sono muniti di patentino per l'abilitazione all'inse gnamento del gioco del calcio, sia a livello giovanile che dilettantistico. Una squadra veramente invidiabile vista l'enorme difficoltà nel reperire persone che dedicano il loro tempo con serietà e dedizione allo sport co me volontariato. Ricordiamo che queste persone sono quasi tutte da Povo e due di loro sono ancora in attività come calciatori nella prima squadra (Roberto Andreatta e Anto nello Aquilini). Un fiore all'occhiel lo per rU.S.Povo Scania che vuole ringraziare attraverso Tuttapovo que ste persone eccezionali per aver te nuto alto il nome della Società e del sobborgo con le loro squadre in tut ti i campi del Trentino. Antonio Battistata, 1° categoria; Sergio Segatta, Allievi Regionali; Dario Valcanover, Giovanissimi Re gionale; Roberto Andreatta, Esor dienti; Alfredo Gasperi, Pulcini; Ser gio Rensi, Primi calci. Allenatori portieri/ Marco Gislimberti, Adriano Tornasi, Franco Bort Massaggiatore, Paolo Cagol Preparatori atletici: Antonello Aquilini, Giuseppe Dascola, Enzo Mariz, Gianfranco Decadi, Gian paolo Segatta, Domenico Pegoretti. 1" Roberto Andreatta, AH. Esordienti. Alfredo Gasperi, AH. Pulcini. Sergio Rensi, AH. Primi Calci. PER LE INSERZIONI PUBBLICITARIE SU tuttapovo TELEFONARE AL NUMERO 0461/811026 CASSA RURALE di POVO e VIGO CORTESANO, TRENTO tuttapovo G.S. MARZOLA Primo bilancio della stagione invernale sugli sci L a stagione invernale 96/97 sta volgendo al termine ed è giun ria di Maria Canins nella Millegrobbe e il doppio successo ai campionati ita de prestigio. Infatti fra le donne ha vin to il momento di trarre alcuni liani master di Dobbiaco, dove Paolo quest'anno in Coppa del Mondo e fra i maschi ha vinto il campione del Mon do ed Olimpico Marco Albarello. A ri conoscimento del nostro impegno la FISI nazionale ha assegnato allo Sci Club Marzola l'organizzazione dei Campionati Italiani Ragazzi che si ter parziali consuntivi della stagione tra stro Sci Club, sia fra i residenti di Po Sommavilla ha conquistato un lusin ghiero 2° posto assoluto. Ora l'appun tamento per i veterani è sulle nevi di Folgaria dove si svolgeranno i cam pionati mondiali master e dove lo Sci Club Marzola sarà rappresentato fra le donne da Maria Canins e fra gli uo vo che dell'intero comune di Trento. mini da Berlanda, Bonvecchio, Bonal- scorsa dai fondisti dello Sci Club Mar zola sulle nevi del Trentino. Il primo fatto positivo è stato quello di poter constatare il progressivo aumento dei partecipanti all'attività promossa da no Ha infatti avuto notevole successo il di e Sommavilla. L'attività invernale corso di avviamento allo sci di fondo, del Marzola spazia anche nell'orga nizzazione di gare e vogliamo ricorda re qui la 32a edizione del Trofeo "Amici della Montagna" (che ha dato origine al Marzola!) e che anche que svoltosi durante le vacanze natalizie e attuato in collaborazione con il comu ne di Trento, sulle piste delle Viote, che ha consentito a molti ragazzini di apprendere i primi rudimenti dello sci con i materiali (sci-scarponcini, ecc.) messi a disposizione dal Marzola. E proseguita, con sempre maggiore ri st'anno ha raccolto alle Viote il me glio del fondismo italiano e ha iscritto nell'albo d'oro altri due nomi di gran to l'azzurra Sabina Valbusa, distintasi ranno sulle nevi delle Viote il 15 e 16 marzo 1997. Per due giorni il Monte Bondone vedrà sfidarsi più di trecento ragazzi e ragazze, provenienti da tutta Italia, per la conquista del titolo italia no di categoria. Un grande onore per il Marzola, ma anche un grande impegno logistico ed organizzativo che cerche remo di onorare al meglio, sicuri che questa manifestazione darà lustro alla nostra società, ma anche a Povo. scontro numerico e di risultati, l'atti vità agonistica di ragazzi e ragazze che sotto l'attenta ed esperta guida degli istruttori Baldo, Weiss e Ferrari hanno dimostrato che anche i "cittadini" pos sono competere ad armi pari con i val ligiani nelle competizione sciistiche. Questo va a merito degli istruttori, ma non va dimenticato lo spirito che ha animato i nostri giovani atleti che han no sempre dimostrato impegno e vo lontà negli allenamenti. Un plauso e un ringraziamento va inoltre rivolto a quel gruppo di genitori che ha, con passione, affrontato levatacce e freddo intenso per poter portare i ragazzi sul le piste del Trentino. I nostri giovani atleti si sono distinti con numerose vit torie e altrettanti piazzamenti nelle va rie gare del circuito a loro dedicato ed hanno ottenuto un significativo 2° po sto con Michele Marchi e un 3° posto con la staffetta maschile ai campiona ti zonali trentini. Per non fare torto a nessuno, prossimamente forniremo un resoconto dettagliato dell'intera attività giovanile. Ci piace però qui ricordare la gara sociale svoltasi alle Viote 1'11 febbraio che ha visto radunati una ot tantina di giovani, che dopo essersi confrontati sulle piste, ha festeggiato l'ultimo giorno di carnevale con una grande grostolada. Il gruppo di fondi sti più "anziani" ha svolto un'intensa attività amatoriale ed agonistica che li ha visti partecipare a molte gare cul minate con parecchie vittorie. Fra i ri sultati di prestigio ricordiamo la vitto Nella foto: "Il campione del Mondo ed Olimpico Marco Albarello, primo classificato al la 32a edizione del Trofeo Amici della Montagna organizzato dallo S.C.Marzola - Vio te del Bondone 06.01.97" CASSA RURALE di POVO e VIGO CORTESANO, TRENTO Gita alle "Cinque Terre La Sezione Sat di Povo organizza il 17 e 18 maggio un'interessante gi ta alle "Cinque terre" sulla riviera li gure. Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, le "Cinque terre" appunto, sono uno dei posti più suggestivi della Liguria e del nord Italia, una lunga passeggiata sulla costa e nell 'immediato entroter ra che non mancherà di affascinare i partecipanti che aspettiamo numero si. Questo il programma: 1° giorno - Ore 12.00 ritrovo dei partecipanti a Povo (o in luogo da convenire) e partenza via autostrada per Verona, Mantova, Sabbionetta, CASSA RURALE di POVO e VIGO CORTESANO, TRENTO Panna, la Cisa. Arrivo a Portovene- re, visita del borgo (se vi interessa la guida, sono L.6.000 ca per persona). Proseguimento per La Spezia, siste mazione in Hotel e pernottamento. La cena nel ristorante comprende: pri mo, secondo, contorni, dessert, " di vinoe minerale. 55 dell'itinerario circa 2,30 - 3.00 ore. Pranzo libero in serata e rientro a Po vo da Riomaggiore. Quota di partecipazione per per sona L. 170.000 - La quota compren de: Pulman Gt da Povo - Riomag giore e ritorno - Pedaggi autostrada li - Hotel a La Spezia, sistemazione in stanze doppie con bagno - Tratta mento mezza pensione - 2° giorno - Prima colazione in Ho tel, partenza con il treno per Riomaggiore. A piedi: "via dell'Amore" fino a Manarola (1 Km, questa è la parte che ha dato il nome "via dell'Amore"). Da Manarola prose guimento a piedi per Corniglia - Ver Informazioni e prenotazioni: sede Sat ogni giovedì dalle ore 20.30 alle nazza - Monterosso al mare. Durata ore 22.30. iill:i|»o CASA DI RIPOSO ti MARGHERITA GRAZIOLI' C o m e ogni anno, anche que st'ultimo Natale è stato ral legrato in Casa di Riposo grazie a tanti momenti di incontro e di festa ed anche grazie ad un am biente rinnovato per l'occasione: il Presepe ne è una testimonianza vi sibile. In particolare il contributo del gruppetto di giovani volontari, coor dinato dal dipendente Pio Bort, è diventato ancor più prezioso per la doppia disponibilità nella accurata preparazione di due Presepi nelle Case di Riposo: nella sede di Povo è stato fatto in un angolo della sala pluriuso, nella sede staccata di Vil la O' Santissima in un atrio centra // presepe nella sede di Povo. le, entrambi luoghi molto frequen tati. Nei Presepi, accanto al muschio come prato, disseminato di perso naggi e di pecore, stretti intorno a Gesù Bambino, accanto alle ruvide cortecce che formavano la capanna, la bianca segatura ed il chiaro dei sassi donavano una maggiore lumi nosità a tutto l'insieme, quasi a vo ler sottolineare lo splendore e l'im portanza di questo momento. I due Presepi hanno accompagnato la vi ta dei nostri Ospiti e dei loro fami gliari per tutto il periodo natalizio, un periodo che ci riporta al calore, alla partecipazione ed alla serenità, uniti intorno alle classiche rappre sentazioni della Natività. Il presepe a Villa O'Santissima. È calato il sipario sulla Rassegna "Isidoro Trentin " che ha decretato un notevole successo di pubblico. Le ultime rappresentazioni in particola re hanno toccato "il tutto esaurito". Dopo un av vio in sordina, quindi, la direzione ha un motivo in più per essere soddisfatta e guardare con fidu cia ai prossimi impegni. E già in cantiere un nuo vo lavoro "Pitost che 'n funeral", brillante testo di Elio Fox. Il debutto avverrà a metà marzo nel teatro di Calceranica nell'ambito di una selezio ne di quattro lavori che verranno presentati in sei località diverse. Il migliore lavoro di ogni rasse gna concorrerà alla finale del "Sipario d'Oro". Nel mese di maggio la Compagnia si concederà un doveroso break per trascorrere una settimana nel la terra olandese. CASSA RURALE di POVO e VIGO CORTESANO, TRENTO Vi ricordiamo che questo è un centro aperto tutti i giorni dalle 16.30 alle 18.30, le proposte sono diverse: LUNEDI giochi vari e atti vità manuali MARTEDÌ giochi di gruppo MERCOLEDÌ film GIOVEDÌ VENERDÌ palestra giochi ed attività manuali • Corso di speleologia: "Viaggio al centro della terra" - Organizzato in collaborazione con l'Uisp Lega Montagna di Trento. In questi giorni si da il via al cor so di speleologia aperto a tutti i ra gazzi e ragazze della scuola media. Sono previste 2 lezioni teoriche, do ve si potrà scoprire in che modo si sono formate le grotte e si verrà a conoscenza degli ultimi materiali uti lizzati in questo campo. Andremo poi in palestra di roccia per impara re ad utilizzare questo materiale e per fare le prime esperienze da sca latori. Infine esploreremo due grotte: la "Bigonda" in Valsugana e il "Bus de la spia" in Val di Non che ci da ranno l'opportunità di avventurarci in questi ambienti sconosciuti. Vi ri cordiamo che questo corso , che ri scuote un notevole successo, verrà organizzato anche il prossimo anno. Le iscrizioni le trovate presso la sede di Spazio Aperto. vuole entrare nella rete è quello della presunta diffi coltà nell'uso dei programmi di navi gazione e del timore di "perdersi" nei centinaia di migliaia di siti. Se avete avuto la pazienza di seguire le due puntate precedenti, probabilmente avrete capito che la difficoltà consi ste soltanto nel primo approccio e nel comprendere quelle due o tre cose in dispensabili per effettuare il primo gi ro. Abbiamo poi all'interno della rete stessa, numerosi strumenti che ci aiu tano a trovare velocemente quello che stiamo cercando senza giri inutili e di spendiosi per le nostre povere tasche: sono i cosiddetti "motori di ricerca", dei veri e propri siti dove attraverso ecc. • A fine estate Grande Gioco: di vertimento assicurato. contentati: Elisabetta, Alessandra, David • 'ultimo giorno di scuola faremo una mega festa sulla nostra ma gnifica terrazza. • Ogni settimana ricordatevi di con trollare il volantino che illustra le attività offerte da Spazio Aperto in quei giorni una parola chiave, abbiamo accesso ad archivi sterminati. Ad esempio, se Ricordiamo l'indirizzo di Spazio Aperto: Spazio Aperto (cooperativa Kaleidoscopio) via Sommarive, 4 38050 Povo tei. 811188 miano soldi e fatica. Alcuni di questi sono anche specializzati su singole materie. Provate ad esempio Minerva (http://www.powerlink.it/minerva), dedicato a chi lavora nel campo del diritto. Oppure Talenti (http://www.vol.it/TALENTI) rea lizzato da Video On Line e dedicato dobbiamo effettuare una ricerca sco al mondo dello spettacolo. Altri inte lastica sul ragno tibetano, non faccia mo altro che collegarci ad uno di que sti motori (ad esempio: http://www.yahoo.com) e digitare nell'apposita casella "ragno tibetano". Nell'arco di qualche secondo, dopo aver "sfogliato" centinaia di migliaia di documenti, compariranno a video gli indirizzi di tutti i siti in cui si par la del ragno tibetano. A quel punto non ci resta che curiosare in questi documenti finché troviamo quello che ci interessa, che possiamo subito stampare o salvare sul nostro hard di ressanti motori italiani sono Multisoft sk. Oltre ai blasonati motori di ricer ca stranieri come Yahoo ed Altavista (http://www.altavista.com), anche in Italia abbiamo a disposizione parec chi di questi strumenti che ci rispar CASSA RURALE di POVO e VIGO CORTESANO, TRENTO I moduli di iscrizione si ritirano presso Spazio Aperto • A fine Luglio riparte "monta che nen", giro cicloturistico. I moduli di iscrizione presso la sede di Spazio Aperto • Non dimenticatevi poi delle gite in montagna, al lago, in piscina, Che dire di più ... vi aspettiamo ! A PROPOSITO DI INTERNET U n o dei primi ostacoli per chi me. Volete anche qualche anticipazio ne del programma estivo? Eccovi ac TERZA PUNTATA di Paolo Giacomoni ([email protected]) • Dal 28 Giugno al 12 Luglio ci aspettano 15 giorni di mare insie 8 (http://www.multisoft.it/ricerca.htm) , quello del CNR di Milano (http://www.mi.cnr.it/IGST/) o le pa gine gialle della Società Editrice Eu ropea (http ://www.cercainternetit/). Ricordatevi di inserire nel vostro bookmarks (o "preferiti" in Explorer), gli indirizzi dei siti che usate più di frequente, in modo da non essere co stretti ogni volta a digitare tutta la ri ga di comando. Buon viaggio! I giovani musicisti di Povo chie dono aiuto! Vogliono vivacizza re il panorama sociale del sob borgo ma, per questo, hanno biso gno di sostegno. "A Povo manca un posto dove suonare. Nel paese ci sono ben quattro gruppi musica li giovanili, ma non vengono valo qualcosa." La mancanza di spazi di aggregazione è un problema senti to dalla popolazione giovanile. Per la periferia il problema pare accen tuarsi. "A Trento -spiega Rensi- i gruppi musicali possono utilizzare la cantina delle scuole Manzoni co una passione per la musica rock. me sala prove. Perché non fare lo stesso anche a Povo?" La proposta insomma è di aprire i battenti del la scuola elementare ai gruppi rock del sobborgo, che hanno bisogno di un posto dove poter provare le can zoni e gli arrangiamenti. I ragazzi sperano così di poter sfruttare gli Lamentano la mancanza di una sa scantinati della struttura nelle ore rizzati. Trovare un luogo in cui suonare, in cui esercitarsi è un'im presa impossibile: il sobborgo non ci lascia spazio!" E la protesta di Adriano Rensi e Roberto Debiasi, due ventenni abitanti di Povo, con la prove e, per questo, chiedono serali. "All'inizio -commentano- aiuto al Comune di Trento e alla avevamo pensato di utilizzare an circoscrizione. "La musica -dice che noi la sala delle Manzoni, ma Debiasi- può essere un efficace ele mento di attrazione per i giovani. Nel '95 venne organizzato un con certo rock presso il teatro parroc il fatto è che noi vogliamo stare nel sobborgo." Rensi e Debiasi conti nuano la loro "battaglia musicale". Pensano ad un possibile concerto da organizzarsi in una zona ancora chiale Concordia: vennero circa 400 persone. Da allora però non è stato più possibile organizzare so anno a Villazzano dagli obietto ri di coscienza del Comune. Si pro getta inoltre la creazione di un'as sociazione di musicisti del sobbor go: progetti a lungo termine, che si scontrano inevitabilmente con la carenza di spazi disponibili. "Noi ci teniamo alla valorizzazione del la vita sociale di Povo, ma le ma nifestazioni musicali non sono fa cilmente gestibili: il teatro parroc chiale non è adatto, lo stesso vale per la sala della circoscrizione e per il neonato centro sociale Radon, sottoposto ad una ferrea regola mentazione degli orari. A tutto ciò si aggiunge -dicono- il fatto che la gente non vede di buon occhio la nostra musica. Troveremmo così tante difficoltà nell'individuare uno spazio se, invece del rock, suonas simo valzer?" da individuare, sull'onda del suc cesso di quello organizzato lo scor A.T. LO SCOIATTOLO CODAROSSA E LA FOLLETTA REMI C'erano una volta due scoiat toli adulti che volevano avere un figlio. Abitavano in un tronco tagliato, addobbato con dei ra mi di edera, qualche ghianda, delle noci, rami di pino. Davanti per realizzare il loro sogno, fin ché un bel giorno la signora trò esaudire ogni tuo desiderio. Mi vuoi tenere con te?". Il pic diede alla luce uno scoiattolino colo che chiamarono Codarossa. Il portò a casa, dove però non la fece vedere ai suoi genitori con vinto che non gliel'avrebbero la sciata. Un giorno il piccolo si arrabbiò con i genitori e pensò: l'acqua limpida, il cui fruscio era una perfetta ninna-nanna per i piccoli. Prepararono una stanza tappezzata di margheri tine, funghetti, qualche filo d'er piccolo si divertiva a giocare nelle foreste dei Pirenei e a vol te faceva stare in pensiero i suoi genitori, a causa dei tardi rien tri. Un giorno si perse e si rifu giò in una grotta dove i folletti gli fecero scoprire un passaggio segreto. Mentre giocava, balla ba, rosmarino e rametti di lam va, suonava, insomma si diver poni e more, che sarebbe servi ta per i piccoli che un giorno tiva con loro, conobbe una folletta di nome Remi che gli dis se: "Ciao! Io sono magica, po- a loro c'era un ruscello con sarebbero nati. Fecero di tutto luÉlapovo Codarossa accettò e lo "Vorrei che cadesse loro il mi nestrone sul capo! ". Così la fol letto esaudì il suo desiderio e i genitori lo sgridarono. Ancora oggi lo scoiattolo è in cerca del la folletto, che si sa, essendo magica, non si fa mai prendere. Erika Andreatta. CASSA RURALE di POVO e VIGO CORTESANO, TRENTO QUI OLTRECASTELLO Grande successo per il Carnevale 1997 La tradizione della polenta, luganeghe e mascherine continua... altrettanti fortunati vincitori. Onore, merito e soprattutto onere di aver tenuto viva que sta simpatica tradizione e di averla continuata anche que st'anno, è del Comitato della Chiesa: il Presidente Guido Merz, il cassiere Achille Ianes, la segretario Franca Giovannini e tutti gli altri componenti: Maria Bertotti, Paola Bonvec- chio, Adriano Gasparoli, Ago stino Vedovelli e Albino Mol- trer. Successo sorprendente quindi con affluenza superiore alle precedenti edizioni, com plice il bel tempo e i nuovi re Alcune foto del Carnevale di qualche anno fa. U n grosso successo ha registrato quest'anno il Carnevale di Oltre castello. Domenica 9 febbraio, in un bel pomeriggio di sole, sono affluite sulla piazza tan te persone e un notevole nu mero di maschere e mascheri ne. Più di centoventi queste ul time, una decina delle quali, le più belle e originali, scelte da una apposita giuria, sono state premiate, dopo lunga e segui ta sfilata. E' stato questo il momento più vivace e interes sante della festa: ma quello più gustoso e forse ancora più par tecipato è stato quello della di stribuzione della polenta e "lu ganeghe". Ben tre polente so no incrementato la popolazio no state preparate, cotte a pun ne locale. Gli ingredienti della tino e fatte sparire una dopo l'altra in poco tempo. "Polen ta e luganeghe", del resto è il piatto speciale offerto da Ol trecastello per il Carnevale, se riuscita festa sono: allegria, torte, caramelle per tutti i bam bini oltre alla decantata "pie tanza gialla". Forse nonostan condo una bellissima tradizio ne che affonda le sue radici nel tempo. Da almeno trenta anni, l'ultima domenica di Carneva le, la piazza si veste di ban dierine e la gente si r itrova in sieme per un pomeriggio di al legria. Anche quest'anno si è te il progresso e la modernità che avanzano a grandi passi, le cose semplici e autentiche resistono alla sfida del tempo e sono ancora in grado di ri chiamare tanta gente per tra scorre insieme alcune ore di divertimento in clima di ami allestita la ruota della fortuna cizia, simpatia e sana allegria. che ha distribuito tante torte ad (A.P). CASSA RURALE di POVO e VIGO CORTESANO, TRENTO sidenti della frazione che han 10 tuttapovo E DULCIS IN FUNDO .... CARNEVALANDO IN RIMA JJ - Da Vienna in via; -Che strada avete fatto? - L'ho trovata fatta; - Asino che siete! - Asino il mio cavallo! - Ma Voi, avete un cavallo? - Anzi, ne ho due; - E lo volete vendere? - Lo venderei sicuro; - Quanto volete? - Cento monete; Pensiamo di fare cosa gradita riportando una vecchia filastrocca di carnevale a due voci che risale ai primi del secolo. Il rife rimento alla città di Vienna come luogo di provenienza che la mascherina voleva far credere è collegabile al fatto che il Trenti no, fino al 1918, faceva parte dell'Impero Austro - ungarico. - Oh, pur che le possa spendere! Siete maritato? - Maritato sicuro! - Eia bella? - Bella assai! - Eia ricca? - Quanto mai! - La baceresti? "La mascherina di Vienna" - La bacerei sicuro! Riportata a memoria da Natalina Bernar- - Come faresti? dinatti - Poci poci bella nina! - Va là, va là mascherina, che ti conosco! - Oh Mascherina, così sola! che sei vestita in rosso, che sei vestita in - Meglio sola che mal accompagnata! - Come sei sgarbata! - Io son come son e non son per Lei giallo, mascherina fammi un ballo! lascia che vada dietro ai fatti miei! _ Oh le tue mani incanarite, le tue tenere e delicate, come fa il bottier al latte! _ D'una truffa, d'una ladra, d'una came riera, quando andrai fuor dall'uscio un secchio d'acqua ti slancierò addosso! - Da che paese vieni? tuttapovo CASSA RURALE di POVO e 11 VIGO CORTESANO, TRENTO / LUOGHI E LA MEMORIA /1 LA CHIESA DI S. PANTALEONE A OLTRECASTELLO a cura di Alessandro Franceschini il rapido dislivello che collega Ponte Alto ad Oltrecastello, do L'architettura anonima. Le po aver superato il primo nucleo costruzioni firmate dal tempo che contengono l'essenza del abitato che costituisce la villa di vissuto. Scorci testimoni della nostra storia. Architetture che non hanno né costruttori né co struito: un muro, una scrosta tura, un piccolo fregio. Viaggio nell'architettura spontenea di Povo e dintorni. sotto, e affiancato la spina di ca se che la collega idealmente al la villa di sopra, lo sguardo è improvvisamente rapito da una minuscola ma deliziosa archi tettura: la chiesetta di San Pan- taleone. Lo scorcio prospettico è affascinante e invita a soffer Percorrendo la parte alta di via Marchesoni e salendo lungo marsi un attimo proprio nell'immediata piazzetta davan- ti alla chiesa dove è piacevole respirare l'aria della collina e dominare l'intorno, approprian dosi della vitalità del paese, pa lesata dalla profusione di fiori dalle finestre e dalla biancheria stesa. La chiesa sembra sbucare dal complesso architettonico al le sue spalle, che con i suoi molteplici fronti risulta intera mente insistere sull'edificio sa cro. Il locale congregazionale si compone sostanzialmente di tre volumi che si susseguono pro spetticamente dando un senso di apertura della chiesa verso l'edificio retrostante: la nava ta, la torre campanaria e la sa crestia. La facciata è costitui ta da un portale in pietra af fiancato da due finestrelle qua drate, secondo lo stile più vol te seguito nella costruzione delle chiesette nella comunità di Povo (chiesa di S. Agata, di S. Rocco, di s. Carlo, di S. Antonio di Padova...), e so vrastato da una finestra a lu netta. Dopo aver gustato l'in sieme viene quasi naturale af facciarsi ad una delle due fi nestre per vedere l'interno. La pianta è di forma rettangolare, ottenuta dall'allineamento di due quadrati sopra i quali in sistono due volte a crociera ri bassate, e divisi da due lesene laterali. Il pavimento in pietra ( scacchiera in amonitico ros so e bianco di Trento) defini sce l'ampiezza dell'aula e met te in evidenza l'altare ligneo addossato alla parete finale della navata, priva di abside.. Non conosciamo molto sul passato dell'edificio, ed è pos sibile delineare la sua storia solo in maniera frammentaria e intuitiva. È quasi certo, co- La chiesetta di S. Pantaleone. CASSA RURALE di POVO e VIGO CORTESANO, TRENTO 12 tuttapovo munque, che la chiesa sorse in epoca tardo-medievale come succursale della chiesa parroc chiale di Povo, allo scopo di creare un punto di preghiera facilmente accessibile agli abi tanti , e per ovviare alla cesu ra visiva determinata dal dos so di S.Agata tra la chiesa pievana e Oltrecastello. La prima fonte scritta risale al 1579 quando la chiesa, allora dedi cata a S. Rocco, venne visita ta dal principe vescovo e car dinale Lodovico Madruzzo. All'origine prima dell'edificio troviamo molto probabilmente una sacra edicola (capitèl), collocata nell'incrocio fra le due stade principali del paese: quella che portava a Povo e quella che portava a Trento. L'edificio fu in seguito am pliato per un ex-voto contro la peste o semplicemente per mo nome spesso nel corso dei se coli: da S. Rocco (1579) a S. Pantaleone (1708), a S.Seba stiano (1769), ai SS. Sebastia no e Fabiano (1784) e infine nuovamente a S. Pantaleone fino ai giorni nostri. Docu mento importante di studio per il passato della chiesetta è la tela conservata nella chiesa di Oltrecastello raffigurante San Pantaleone che invoca la pro tezione dell'abitato adagiato ai suoi piedi. La pittura ad olio è molto curata nel dettaglio e permette di distinguere la chie setta, rappresentata isolata dal le altre case e già volumetri camente definita, priva di tor re campanaria e di sacrestia e sovrastata da un campanile a vela sopra la facciata. Verso la fine del 700 viene aggiunta la sacrestia e infine nell'ottocen il to la torre campanaria. Il re stauro eseguito nel 1992, ha 1500. La chiesetta cambierà messo rimedio a un dissesto tivi ecclesiastici durante edilizio che era cominciato do po la costruzione della nuova chiesa, e che aveva visto la chiesa abbandonata a se stessa per molti anni. La chiesa si presenta oggi come un piace vole vuoto armonico incasto nato nel tessuto urbano del vecchio centro storico del pae se, anche se la costruzione del la nuova strada fra Povo e Ol trecastello ha tolto l'importan za che la piazzetta aveva un tempo. Salute , dunque al vian dante saggio! Salute a quelle persone che giunte davanti a testimonianze come questa, sanno assaporare l'odore della polvere, il grido che alzano le crepe quando si aprono, il con sunto dei gradini in pietra o il fulgente di una semplice ma niglia in ferro, come un espe rienza di un impareggiabile bellezza, come il senso vero del guardare e dell'imparare. FAMIGLIA COOPERATIVA Anch'io socio Essere socio della Cooperativa significa: - RISPARMIO Il socio della Cooperativa dispone nell'arco dell'anno di una lunga serie di tagliandi per acquistare prodotti a prezzi as solutamente scontati. - DIRITTO ALLA SICUREZZA Il socio è tutelato nei suoi acquisti dalla politica commer ciale della Cooperativa che pone al centro dei suoi obiettivi la salute del consu matore. Per aderire alla Cooperativa i nuovi soci devono versane una quota sociale di lire 50.000. La quota si versa una sola volta ed è valida per sempre. ittapo v o CASSA RURALE di POVO e 13 VIGO CORTESANO, TRENTO PERSONAGGI DI CASA NOSTRA UMBERTO MOGGIOLI (pittore) Francesco del Deserto; al margine quasi paludoso di Burano, proprio in mezzo alla gente più umile e salma stra del luogo. E fu a quelle fine- di Giancarlo IANES I l tramonto del 1996, appena sa lutato, è coinciso con il 110. an strucole - scrisse G. Damerini - che niversario della nascita del pit tore trentino Umberto Moggioli, al la cui figura è stata dedicata recen temente (si è conclusa 12 gennaio) una Mostra organizzata dalla Fon dazione della Cassa di Risparmio di le visioni della sera, dell'alba, e i va pori della sera forati dal primo quarticello di luna e dalle prime stelle, ne fecero... il pittore d'acque e di cieli, liricamente crepuscolare, co sì sensibile ai toni e ai rapporti de licati, così pronto a raccoglierne e renderne l'incanto.". Da qui la sin tesi di alcune tappe fondamentali della vita di Moggioli. Nel 1907 con "Vecchio giardino" entra a 21 anni Modena e dal Centro Studi "Lodo vico Antonio Muratori". La Mostra avrebbe meritato sicuramente più at tenzione da parte "degli addetti ai la vori", vista l'importanza dell'avve nimento che ha fatto confluire a Mo alla Biennale di Venezia. Nel 1909 dena una cinquantina di opere pro venienti da varie località, corredate da lavori di Umberto Boccioni, Gi no Rossi, Tullio Garbari e Pio Se- meghini artisti "Cà Pesaro". Figlio di Costante Moggioli ed Elena Mar chi di Povo, Umberto nacque a Tren to in vicolo San Marco nel 1886. Fin dalla scuola elementare "el Moggiolet" manifestò subito la predisposi zione alla pittura, tanto che il suo maestro in un colloquio con la ma dre disse: "ne faccia un pittore, non se ne può cavar altro...". Gli fu inti mo amico e compagno nei primi ci menti pittorici, Benvenuto Disertori. Di animo buono e sbarazzino, Um berto seguì l'istinto di "pituràr" che gli scoppiava dentro e che "sfoga va" sulle prime rudimentali tavolet te, talvolta in compagnia dell'amico Disertori. Oggetto delle sue "atten zioni" era quasi sempre la natura che attraverso il miracolo delle meta morfosi cromatiche producevano in lui sempre nuovi e passionali stimo li artistici. Proprio da una tavoletta dipinta in compagnia dell'amico ne derivò un'episodio che lo fece ap prodare alla conoscenza del mondo artistico. Saputo che in quei giorni a Trento erano ospiti della baronessa Turcatti, Bartolomeo Bezzi e Euge nio Prati, già affermati pittori del mondo artistico trentino, con audacia e coraggio si presentò al cospetto de gli illustri personaggi per un parere su quella tavoletta intrisa di esplo sioni di colore primaverile. Il giudi- Umberto Moggioli. zio ..."scommetto che te l'hai piturà dopo che l'ha piovù" è stata la più bella conferma dell'apprezzamento del lavoro che il giovane Umberto s'aspettasse. Quell'occasione coinci se anche con l'apertura di nuove prospettive Bezzi e Prati gli procu zetti alla Mostra di Cà Pesaro. Strin ge amicizia con il trevigiano Gino Rossi . Nel 1911 decora ad affresco la casa Baisi a Trento. Nel 1912 è presente con quattor dici tele ad una Collettiva di Palaz rarono un "mecenate", Antonio Tam- zo Pesaro; tele che costituiscono una bosi che gli provvedera una piccola pensione per poter entrare all'Acca si intriso di nomi altisonanti e di pro "vera e propria grande rivelazione". Nel 1913 partecipa a Cà Pesaro con quattro paesaggi. Nel 1913/14 è pre sente alle Esposizioni della Seces vata fama, certamente lo turbò. sione a Roma. L'umile temperamento del giovane Umberto mescolate a quell'"odore" professionale che si respirava sulla città lagunare e la presa visione di opere così diverse dal suo "pittura re", provocarono in lui sentimenti di Nel 1914 con "Primavera" parte cipa alla X Internazionale. Nel 1915 prima della dichiarazione di guerra demia di Venezia. Quel mondo, co crisi e di ricerca di una propria di mensione. La scuola accademica al la fine diede a Moggioli un tempe ramento più forte e deciso. La sua vena artistica tuttavia, così impulsi va ed unica prevalse dai tanti possi bili condizionamenti. Lasciò dunque che l'istinto trovasse la sua soddi sfazione. L'importante era pitturare. Il resto, la fama, la gloria, non era no per lui. A vent'anni si trasferì a Burano, abitando con la sua compa gna Anna Fontanazzi di Cavalese, in una modesta abitazione "...donde l'occhio spaziava sulla laguna di San CASSA RURALE di POVO e VIGO CORTESANO, TRENTO gli vengono affidati i lavori di re stauro del salone del palazzo della Magnifica Comunità di Cavalese. Con "Sole d'inverno" partecipa alla Biennale ed è presente con 27 boz 14 lavora a Verona con Cesare Battisti e poi si arruola quale volontario d'artiglieria allo scoppio della me desima, per la redenzione della sua terra e parte per il fronte della Vallagarina. Un anno dopo, causa ma lattia, viene riformato. Nel 1917 di viene collaboratore del pittore An tonio Rizzi e si trasferisce a Roma presso Villa Strohlfern dove vive un fecondo periodo artistico. Nel 1918 durante l'estate è ospite del musici sta roveretano Riccardo Zandonai. Il 26 gennaio 1919 muore a Roma, pochi giorni dopo aver contratto la febbre spagnola. A soli trentadue anni scompare così uno dei talenti della pittura contemporanea italia- tuttapovo sferì in una casa di Burano, deno frequentarono assiduamente la Ca sa. La Fraglia degli Artisti Venezia ni apposero sulla casetta di Burano una lapide bianca a ricordo di Um berto Moggioli con l'aggettivo di "Francescano", per ricordare a co minata poi Cà Moggioli. Molti arti sti amanti della laguna ma anche ammiratori ed amici di Moggioli loro che ammirano ancora oggi le sue opere che la sua non fu vita in trisa di gloria e fama, ma umile esi na. Nel 1920 i resti mortali di Um berto Moggioli vennero tumulati nel cimitero di Trento. La vedova Anna in memoria del defunto marito rac colse gran parte delle opere e le tra stenza, quasi nascosta nel grigio dell'isola di San Francesco del De serto, ma piena di luce, naturale ri flesso della sua anima. (tratto da "Umberto Moggioli pit tore" di Riccardo Maroni e Carlo Piovan per gentile concessione del la nipote dell'artista, la signora Franca Moggioli Graffer). IL LIBRO di Elisabetta Alberti (Responsabile sala pubblica lettura di Povo) millenaria ironia ebraica, SuperTex è un libro divertente, che ha il pregio di mostrare, con insolita vivacità, uno U n a cara amica, dedita per di letto alle buone letture, mi ha consigliato tempo addietro un libretto, scritto da un olandese, Leon De Winter, che ha ambientato la sua storia in un' assonnata Amsterdam, un sabato mattina. Max Breslauer, rampollo di un impero tessile che pro duce magliette di infima qualità, si ri trova ancora una volta sul lettino di una garbata psicanalista, dopo aver in vestito con la sua sfavillante Porsche un ragazzino ebreo chassidico, che, di buon'ora, andava con la famiglia alla sinagoga. L'incidente innesca nell'uo mo, ebreo anche lui, una nutrita serie di dubbi sulla propria posizione in se no alla famiglia ed all'intera cultura ebraica. Tutti, intorno a lui, sembra no rimproverargli la poca fede: il fra tello, scomparso da pochi giorni a Ca sablanca, dove si era recato per con cludere un affare, la precedente fi danzata che lo ha lasciato per vivere l'ortodossia in Israele, il padre, re centemente passato a miglior vita. Narrato con il brio che nasce dalla tuttapovo spaccato della quotidianità di una fa miglia benestante ebrea della nostra epoca. Un'ultima cosa, rispetto a que sto libro: mi permetto di dissentire con il recensore die "Die Zeit", che, sulla quarta di copertina, scrive: "...in SuperTex (De Winter) sa costruire un'atmosfera molto prossima allo Ze no Cosini di Svevo."...Pur nulla to gliendo allo scrittore triestino, Leon De Winter è, a parer mio, molto, ma molto più vispo!... Altro libro parti colare è Sola andata di Didier van Cauwelaert, nato a Nizza e curiosa mente, anche lui come De Winter, sceneggiatore. Il libro ha vinto nel 1994 il Goncourt, il più importante premio letterario di Francia, ed è una storia che prende le mosse dai mec canismi perversi di un certo tipo di politica razziale. Aziz, il protagoni sta, deve il suo nome arabeggiante da cui è stato allevato, marocchino per i francesi, comunque francese per gli arabi che popolano Nizza, un gior no Aziz viene arrestato e rispedito nella "sua terra", o almeno in quella che tale appare dai documenti, rigo rosamente falsi. Aiutato dal ricordo dell'unico libro che abbia mai posse duto, Aziz darà voce alla propria leg genda, ed a quella del poliziotto che lo accompagna, (addetto umanitario, viene definito dal protocollo...), fino al curioso epilogo, in una cittadina della Lorena, tra disoccupazione e fabbriche che chiudono, "dove i fan tasmi si ostinano a fabbricare ghisa". Libri veloci, ben scritti, per nulla pre tenziosi: nelle classifiche non entre ranno mai... all'esser stato trovato in una Citroen SuperTex / Leon De Winter Milano: Marcos y Marcos, 1996 - da un vecchio zingaro: "...La mac £ 22.000 china era una Ami 6 di razza Citroen, e allora, per ricordo, mi hanno chia mato Ami sis..." Francese per i Rom Sola andata / Didier van Cauwelaert - Milano: Tea Due, 1997 - £ 14.000 CASSA RURALE di POVO e 15 VIGO CORTESANO, TRENTO RACCONTO 11 Febbraio 1997 di STEFANO RICCI L a luna disegnava nel cielo un sorriso beffardo. Il ge lido vento di tramontana diversi, senza tuttavia allarmarli o tura vissuta fra quella gente incre impaurirli e, soprattutto, senza ri schiare l'incolumità degli astro nauti. Alcuni indigeni, scelti di vol ta in volta in luoghi diversi, erano stati prelevati da robot-analisti e trattenuti per un breve periodo nel dibile, così diversa da come loro s'incaricava di tener pulito quel magico fondale trapunto di stelle. le navette laboratorio, dove veni La navicella si sollevò silenzio Amnes veniva cancellato dalle lo samente sopra la cima degli al beri. Rimase ferma per un attimo ro menti ogni ricordo relativo a quella sorta di rapimento. I due mondi si presentavano del tutto simili anche se il pianeta da con quistare appariva, per così dire, più primitivo. La vegetazione era più rigogliosa e l'aria più ricca di particelle pure e nutritive. La tem peratura media più elevata ed il sottosuolo più ricco di minerali, forse anche perché meno sfrutta to. Era il posto ideale per fondar vi colonie ed espandere la propria potenza intergalattica. L'unico problema (come accade spesso, da che mondo é mondo) era rap presentato da quel popolo di idio ti. Gente primitiva, con un'intel ligenza sviluppata solo al 20%, rozza e chiusa nelle proprie torri di cemento, poco incline alla so cializzazione e, per giunta, vio lenta e crudele. Dagli studi com piuti emergeva un essere che, a parte l'aspetto ripugnante, non avrebbe mai accettato una qual siasi relazione positiva con i di versi, con gli alieni. Si sarebbe interminabile, come se dovesse scegliere da che parte dirigersi. In fine, con un sibilo sinistro, scom parve proprio in bocca alla luna, disegnando una labile striscia ros sastra. Il viaggio di ritorno pare, di solito, più breve. Le certezze sul mondo familiare cui ci si dirige prendono il posto dell'ansia pro vata al momento del lancio verso l'ignoto. Questo permette di ab bandonarsi sulle poltroncine, guar dare distrattamente il grande schermo aperto sullo spazio ed af fidarsi al pilota automatico. Una rotta già tutta calcolata, non esi stono imprevisti: stanno final mente tornando a casa! A dire il vero gli imprevisti erano esclusi, da quelli del Sistema Centrale, per l'intera missione. Quella pri ma esplorazione era stata prepa rata e pianificata in ogni minimo particolare. Loro, i professori, non lasciano nulla all'approssimazio ne. Il lancio del primo equipag gio di astronauti verso quel mon do gemello era stato preceduto da un meticoloso programma di rico gnizione attraverso l'invio di di verse sonde, osservazioni con tele scopi spaziali, raccolta ed analisi dei materiali. C'era stato perfino un accurato progetto per lo studio vano esaminati. Quindi, col gas s'aspettavano di trovarla. E pensa vano anche ai grandi professori del Sistema Centrale, a tutti i loro stu di, alle analisi fatte, ai progetti co loniali forse, ormai, andati defini tivamente in fumo. Erano sbarcati, secondo programma, un pomerig gio assolato nei pressi di un pic colo villaggio. L'astronave, a cau sa della velocità, era atterrata non vista e restava celata in una folta boscaglia. Si erano preparati ad uscire controllando tutto l'equi paggiamento, ed in modo partico lare le armi. Si erano infine in camminati lungo la strada polve rosa che conduceva al paese. Un rumore sgradevole echeggiava nell'aria ed un acre odore si diffon deva intorno a loro. Erano giunti nei pressi della piazza, guardinghi, pronti a difendersi dal possibile at tacco dei locali, quando un grup po di bambini chiassosi, per nulla impauriti, si era avvicinato e ri dendo li aveva sospinti verso un gran capannello di persone in fe sta. Il computer per la traduzione simultanea riusciva, a stento, a captare poche frasi sconnesse in quella allegra baraonda: "che bel li mai visti fighissimi dove... presi....". Erano sta ti letteralmente trascinati dalla folla. Abbracciati, acclamati, por tati in trionfo. Sembrava che fos quindi trattato di sottometterli ed sero stati attesi ed erano stati ac utilizzarli come schiavi. Con una colti come amici. Ed ora erano lì, razza così inferiore non ci sareb ancora attòniti ed increduli, con bero stati problemi. Ma, a quel punto, forti di tutte le informazio ni necessarie, non si poteva ri mandare oltre una missione esplo rativa compiuta da un vero equi paggio. I due astronauti pensava tutti gli occhi fissi sul grande schermo dell'astronave, desidero si soltanto di stringere al più pre sto le proprie compagne tra i ten tacoli. Intanto, sotto il sorriso bef degli abitanti di quel pianeta vivo. Non era stato semplice: si trattava no a tutto questo, mentre la navi fardo della luna, nella piazza di Oltrecastello si spengevano gli ul di conoscere il metabolismo, la cella scivolava silenziosa verso ca timi fuochi d'un indimenticabile cultura e la psiche di esseri tanto sa. E pensavano alla strana avven martedì grasso. CASSA RURALE di POVO e VIGO CORTESANO, TRENTO 16 tuttapovo Angelo e Angelina Moser. Era il 25 gennaio 1947 e nevicava. Nella chiesa di Povo Angelo Moser e Angelina Malpaga coronavano il loro sogno d'amore. "Dopo la cerimonia scesero in slitta a Trento per recarsi a ... Sardagna perfesteggiare! Prese ro una carrozza pagando 5 lire per loro ed altre 5 lireper i testimoni. La strada verso Sardagna era coperta di neve e ad un tratto la carrozza si bloccò, proseguirono a piedi e con molta fatica raggiunsero la metafeli ci. Per il ritorno però non e 'eranopiù soldi e così scesero a piedi, in una giornata che non avrebbero più di menticato. " . Da queste brevi righe, inviateci dai figli, emergono gli sten ti e le difficoltà del primo dopoguer ra ma anche la semplicità di una vita grama ma forse più felice di ora. In occasione delle loro "Nozze d'oro" insiemeai figli, alle nuore, ai nipoti ed ai numerosi parenti, giungano anche gli auguri di Tuttapovo! Per il40° Anniversario di Matrimonio di Raffaele lanes e Pia Trentini, le figlie cihanno fatto avere una simpatica poesia, rigorosamente in dialetto. Auguri anche ai co scritti del 1929, che han no festeggiato lo scorso "El Rafaele el nevasu e zo dai "Casòti" en bicicleta e l'era uno dei pù "fighi" de Pòo (la Pia la diseva) La Pia l'era lapù bela de Vilazan (tuti i lo diseva). Le guere, se sa, no le è sol dei grandi anca Pòo e Vilazan i gaveva le so bataglie autunno le loro 67 pri mavere. Li vediamo nel la foto della loro Prima causade elpù dele volte da le so done.... tegnude ben strète come fussa i sotesori Comunione negli anni '30 e pimpanti nelle campagne del sobborgo qualche mese fa. La dif ferenza si nota appena!! Lu la butà zo i muri che li divideva enviadose ensema sule strade dela vita. L'amor el vinze su tut se ghe el vigor e i 40 anni de amor i continuaancor." Con sincero affetto le fiòle CASSA RURALE di POVO e Ila,» o v o 17 VIGO CORTESANO, TRENTO Il giorno 5 aprile i coniugi Maria e Pietro Giovannini di Oltrecastello festeggiano il loro 38° anniversario di matrimonio, tante felicitazioni ed un mondo di auguri da tutta la fami glia ed in particolare dai figli Paola, Giuseppe Cagol e lerta Degasperi. Nozze d'oro anche per Giuseppe Ca gol e lerta Degasperi di Oltrecastello Andrea, Roberta e Maria Grazia, dal genero Flavio e dai nipotini Veroni ca e Daniel. che insieme ai figli ed ai nipoti hanno festeggiato questa importante ricorren za, lerta e Giuseppe si sono sposati a Povo il 15 febbraio 1947. Auguri an Maris e Pietro Giovannini. che dalla redazione! Il 14 febbraio i figli Italo, Ines e Giuseppe assieme a nipoti e parenti hanno festeggiato l'ottantanovesimo (89°) compleanno della loro mamma, signora Nicolini Vittoria ved. Campregher. Auguri anche da tuttapovo. Francesco Micheletti e Rosalia Pe- drotti hanno festeggiato il 23 febbraio il loro quarantesimo anno di matrimonio attorniati da tutta la famiglia. Eccoli nel la foto al momento del loro matrimo nio, una testimonianza significativa sia dal punto di vista affettivo, sia da quel lo storico. Auguri! POLISPORTIVA POVO 95 ASSEMBLEA ANNUALE E PROGRAMMI ATTIVITÀ 1997 C o m e è ormai consuetu della Ciclismo che ha visto la parte stagione sportiva si tengono le assemblee che han no lo scopo di fare un bilancio cipazione di nostri associati al dell'attività svolta e per getta nata Trentina di Duathlon con re le basi per il futuro. il sempre verde Arrigo Rossi e la partecipazione all'Autunbike con castagnata alla Fontana dei dine /• f all'inizio Il 6 marzo anche la Polo- Adelina Toscana. Adelina Toscana ved. Belluta il 27 gennaio scorso ha festeggiato assieme ai famigliari l'invidiabile traguardo del 90° compleanno. Nata ad Andalo nel ziative promosse dalla Lega sportiva UISP Povo 95, presso la baracca degli Alpini, ha te nuto la propria assemblea. Il presidente del gruppo ciclistico la mitica 9 Colli, a Bicincittà, alla Gara Sociale, alla Combi Gai. Dal punto di vista organiz zativo è da archiviare con sod Bruno Pedrini ha tenuto la re disfazione per il risultato la lazione sull'attività 96 che no Povo-Cimirlo Memorial Paolo nostante siano emerse delle Pisoni che ha visto al via una Alfonso Belluta (morto nel 1990 all'età difficoltà è stato un'anno da di 92 anni!). I figli, le nuore e i nipoti le rinnovano vivissimi auguri per mol considerare positivo. Oltre al la partecipazione alle varie ini- sessantina di partecipanti sud divisa nelle varie categorie. Per il 1997 sono previsti de- 1907 Adelina si è trasferita a Povo nel 1945 in seguito al matrimonio con ti anni sereni e in buona salute. CASSA RURALE di POVO e VIGO CORTESANO, TRENTO 18 tuttapovo Autunbike '96 alla baita Fontana dei Gai. gli appuntamenti che ricalcano co della Sardegna, al viaggio a gruppo di nostri associati ha l'attività del 1996. In aprile viaggio a Laigueglia con escursioni ciclistiche lungo le coste liguri, il gruppo ciclisti co sarà inoltre presente alla Meckenheim, all'Autunbike e partecipato alla gara di Slalom sarà organizzata anche la gara Gigante di Pampeago mentre ciclistica amatoriale Povo-Ci- quest'anno a Falcade saremo presenti con una nostra rap manifestazione di Solidarietà, l'adesione all'UISP (Unione il 25 maggio a Trento, deno minata Bicincittà, dove i fondi Italiana Sport per Tutti) che promuove lo sport come fatto raccolti sociale che mira oltre all'atti saranno devoluti mirlo Memorial Paolo Pisoni. All'assemblea è stata ribadita all'AISM (Associazione Italia vità sportiva anche a obbietti na Sclerosi Multipla). In giu gno gita ciclistica con pranzo vi sociali e di solidarietà. a Valdobbiadine , ci saranno escursioni e gite domenicali, un gruppo di nostri associati parteciperà al giro Cicloturisti- ^^ 4! ^ #^^i ^V^L ^m ^ X^^U^ft ^w W^v • ^^ ^"1F tuttapovo presentanza. Questo è possibi le anche per la forma di tesse ramento all'UISP che da la possibilità agli sportivi di fare più discipline sportive con una sola tessera. Chi volesse ade rire alle nostre iniziative o tes Oltre all'attività prevalente che è il ciclismo vengono or ganizzate altre discipline serarsi alla UISP lo può fare telefonando a Campregher Ita nell'ambito UISP come Ne- lo (Tel. 810126) o a Bruno Pe- veuisp dove l'anno scorso un drini (Tel. 811088). LO SPORT UISP È contro l'intolleranza ed il razzismo E oer la solidarietà e la non violenza È contro il doping e il fanatismo È oer l'ambiente e la dualità della vita E contro l'emarginazione e la solitudine PER ISCRIZIONI E INFORMAZIONI TELEFONARE A SERGIO NICHELATTI 811026 BRUNO PEDRINI 811088 E per tutti e tutte le età CASSA RURALE di POVO e 19 VIGO CORTESANO, TRENTO G.S.A - POVO Grande partecipazione alla gara sociale Risultati e classifiche VALLES in Val Pusteria, in una splendida giornata di sole primaverile e con la par tecipazione di circa quattrocento persone, domenica 2 marzo si è svolta la gara sociale del A G.S.A. - POVO. Sulla collaudata pista Schawandt, con una lun ghezza di 787 m e n° 23 porte, partenza a quota 1450 ed arrivo a 1375 m, hanno gareggiato, in un'unica manche ben 209 atleti suddivisi in 14 ca tegorie, per aggiudicarsi il titolo di campione del G.S.A. Il titolo in palio è stato vinto dall'atleta RENZO GAIGA che ha ottenuto il miglior tempo assoluto mentre alla Lady MARTA ZUCCHELLI, quale più assidua partecipante alle attività del G.S.A è sta to rivolto un ricordo particolare. Sostenuti da una folta tifoseria tutti gli atleti han no primeggiato nello stile e nella velocità La gara è iniziata con gli allievi del corso di sci e nella categoria mista bambini sono saliti sul po dio lanes Daniele, Oliva Federico e Lunelli Al berto. Nelle successive categorie riservate ai ragazzi hanno ottenuto i migliori tempi: fra le coccinelle Cagol Roberta, Baldessari Va lentina e Giacomoni M. Grazia; fra i giovani Franceschini Stefano, Cagol Danie le e Mariz Claudio; e fra le gazzelle Giovannini Monica, Cagol Ros seppe e Baldessari Franco; fra gli amatori hanno primeggiato Bertotti Ga sella e Zanotti Stefania. briele, Parisi Giordano e Rosa Stefano; Ben più impegnate agonisticamente sono state le gare disputatesi fra la categoria delle miss vinta da Zanetti Danila, Gardumi Anna e da Menotti Va lentina e quella delle lady vinta da Polo Maria Grazia, da Cagol Carla e da Pucher Laura. In campo maschile, fedeli alla tradizionale com petitività dei migliori Alpini con atleti allenati da numerose partecipazioni a gare organizzate dall' A.N.A, hanno primeggiato: nei super pionieri Nichelatti Aldo, Pontalti Flavio mentre fra i seniores si sono distinti Baldessari An drea, Campregher Giuliano e Corn Mirco. A Gaiga Renzo che ha primeggiato nella nuova categoria riservata agli atleti che partecipano a ga re con punteggio F.i.s.i. spetta il primato nella ve locità con il miglior tempo assoluto. Sul medesimo podio sono saliti anche Polo Ezio e Baldessari Massimiliano. Al successo della manifestazione e della lun ghissima premiazione che si è svolta presso la Ca e Merzi Bruno; sa delle Associazioni di Valles, hanno contribuito nei pionieri Svaldi Giorgio, Campregher Giusep pe e Cagol Roberto; negli juniores Franceschini Davide, Bonvecchio Diego e Bernardinatti Daniele; nei gentleman Tornasi Stefano, Baldessari Giu la Famiglia Cooperativa di Povo; il Panifìcio Maffioletti di Ciré di Pergine; il Bar Cavallino; la ditta Trento Ortofrutta di Cagol Fabrizio; la ditta Auto delta di Zordan Romeo; il Salumificio Marsilli di Rovereto; la Macelleria Furlani Mario; la Birreria CASSA RURALE di POVO e VIGO CORTESANO, TRENTO 20 I ulla|ì Open; la ditta Alimentari Brugnara di Pergine; l'Azienda Agricola Dell'Elmo Saracini Carlo; la Bottega del Fiore di Merz Roberto; La Sportiva di Calceranica; la ditta Dolomiti Gomme di Trento; la ditta Famu di Gardolo; la ditta Bertoni Mario; la Marchi Alessio; maestro Bonvecchio Vittorio, Bertoldi Ermanno, Righi Tiziano e Cagol Debora. Il miglior tempo assoluto è stato ottenuto dal gio vane atleta Oliva Federico. ditta Martinelli Luigi e C; l'Azienda Agricola Ma- Si da notizia inoltre che nella assemblea del 7 so Loch di Baldessari Marco; il Salumificio Uni- febbraio u.s. è stata approvata la attività organizza bon di Reggio Emilia e la ditta Sportler di Trento. ta e svolta dalla direzione del G S A Povo nel cor La perfetta organizzazione, la collaborazione de so del 1996 ed è stato approvato anche il bilancio gli Alpini, la maestria dei cuochi e la ospitalità of consuntivo. ferta presso la Casa delle Associazioni di Valles, Nel corso della assemblea è stato parzialmente hanno contribuito al successo della giornata sulla rinnovato il direttivo con la elezione di GIULIO neve e della Gara Sociale del G.S.A.- POVO, con COSER e con la riconferma di GIACOMONI fermando 1' interesse dei soci e degli abitanti di PO VO all'attività proposta ed attuata dalla Direzione del Gruppo Sportivo Alpini. CARLO, LUNELLI VITTORIO e di ZAMBOTTI Sabato 1 marzo si è concluso anche il corso di sci iniziativa proposta dal G S A Triveneto e ten dente a far conoscere ai ragazzi l'ambiente milita re alpino, i programmi addestrativi ed un po' anche la vita di caserma partecipando alla settimana di "naja" presso la Caserma del 6° Alpini a San Can alpino, organizzato dal G S A sul monte Bondone ed i maestri che hanno seguito il gruppo di piccoli atleti hanno organizzato una gara di slalom fra tut ti gli allievi. Alla presenza di un folto gruppo di genitori e di sostenitori fra gli atleti affidati al: maestro Rivis Fabrizio, Camin Chiara, Bannò Ste fano, Merz Luca; maestro Pagnusat, Catepano Simone, Rensi Pao la e Gennara Valentina; OTTONE. Si informa infine che è stata data adesione alla dido. La esperienza di "naja" per giovani, di età com presa fra i 15 ed i 18 anni, verrà organizzata nell'ul tima settimana di giugno. Il gruppo sarà seguito da personale militare e da un accompagnatore del GSA Povo. maestro Prada Luigi, Perotti Sara, Lunelli Alber Dovendo necessariamente coordinarsi con i GSA to e Piccoli Matteo; maestro Trepin Primo, Reali Lue Michele, Recla Andrea e Mariz Nicola; maestro Dalvit, Oliva Federico, Sterni Matteo e ittapovo del triveneto si informa che prenotazioni dovranno essere fatte pervenire presso la sede entro e non ol tre il 15 aprile p.v.. Un saluto a tutti. CASSA RURALE di POVO e 21 VIGO CORTESANO, TRENTO ASILO NIDO DI OLTRECASTELLO SONO INIZIATI I LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DELL'EDIFICIO EX SCUOLA ELE Situazione demografica MENTARE DI OLTRECASTELLO PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO "MICRONIDO". LA STRUTTURA A FINE LAVORI, POTRÀ' OSPITARE 10BAMBINI DI ETÀ INFERIORE AI 18 MESI E 10 BAMBINI DI ETÀ SUPERIORE AI 18 MESI. La Circoscrizione di Povo al 01 gennaio 1996 contava 4.488 abi tanti ed al 31 dicembre 1996 ri sultavano residenti 4.430 persone con un saldo negativo di 58 unità. Nella valutazione di questi dati va considerato che la Casa di Riposo "M.Grazioli" ha trasferito, fino a ultimazione dei lavori di ristruttu razione, parte dei propri ospiti presso Villa "O Santissima" in lo calità Man S.Antonio di Trento con un decremento degli ospiti presso l'edifìcio sede di 83 unità. Considerando questo dato come provvisorio, si deduce che la po polazione del sobborgo continua il suo trend di crescita ormai costan MENTO E SISTEMAZIONE DI VIA MADONNINA CON LA REALIZZA ZIONE DEL RELATIVO MARCIAPIE DE. te negli anni, con un incremento teorico di 25 unità. Si riportano al cuni dati relativi alla situazione de mografica: Mostra fotografica A NOME DEL permanente CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONALE Matrimoni: n. 38 di cui 34 reli giosi e 4 civili; Nati: n.54 confermando un dato medio di 50 nati all'anno dopo il 1990 ed a fronte di un dato medio degli anni '80 di 30 nati all'anno; Morti: n.81 dato elevato rispetto alle nascite, da valutare consi derando la presenza della Casa di Riposo; Auguri La Circoscrizione su proposta della Commissione Cultura E MIO PERSONALE e Giovani e grazie alla collabora zione dell'ARCI, ha inteso pro PORGO I TUTTI VOI L'AUGURIO DI muovere la realizzazione di una "Mostra fotografica permanente". Essa raccoglie in alcuni volumi il prezioso materiale fotografico dell'archivio storico dell'ARCI e Pubblicazioni di matrimonio: n.38. delle preziose testimonianze for ALLARGAMENTO E SISTEMA ziani. Tale raccolta è depositata in biblioteca ove può essere con sultata da tutti e specialmente dai giovani, che avranno così la pos BUONA PASQUA nite dal Circolo Pensionati e An ZIONE DELLA VIA MADONNINA SI COMUNICA CHE A BREVE INI sibilità di conoscere la storia del ZERANNO I LAVORI DI ALLARGA- la Comunità in cui vivono. CASSA RURALE di POVO e VIGO CORTESANO, TRENTO IL PRESIDENTE DELLA CIRCOSCRIZIONE - Luigino Maule • tuttapovo PARCHEGGIO PUBBLICO IN LOCALITÀ' SALE' IL PARCO PARCHEGGIO DI SA LE', INIZIATO DA POCO, DO VREBBE RISOLVERE IN VIA DEFINITIVA IL PROBLEMA DEI POSTI MACCHINA E VIABILITÀ' DI DEL NUCLEO DI ANTICA ORIGINE DI SALE'. IL MINI PARCO ANNESSO, DARÀ UNA RISPOSTA DI SERVIZIO AI BIMBI DELLA ZONA. PROGETTO GIOVANI La Commissione Cultura e Giovani ha attivato all'interno del programma Culturale 1997 un capitolo denominato "Progetto Giovani". Questa iniziativa ha il duplice scopo di aiutare le associazioni all'incontro con i giovani e di of frire a quest'ultimi un'occasione per conoscere le numerose associazioni presenti sul territorio. Per iniziare quindi ab biamo deciso di incontrarci con tutte le associazioni, persone e soprattutto giovani interessati mercoledì' 2 aprile 1997 alle ore 20.30 presso il Centro Radon di Oltrecastello (Baracca vicino al campo da calcio) 1/C aàfeettùim& *ua*teno4i. IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE CULTURA E GIOVANI (Alessandrini Nicola) CALENDARIO MANIFESTAZIONI - PERIODO: Pasqua - 15 luglio DATA nel corso del mese di aprile ASSOCIAZIONE MANIFESTAZIONE LUOGO ARCI in collaborazione con il Ciclo di incontri con gruppi di luoghi vari Comune cittadini su "Raccolta differenziata dei rifiuti e loro smaltimento" 24 maggio ARCI con Scuola elementare Azienda Forestale Circoscrizione escursione Storico Naturalistica una domenica di giugno ARCI Festa campestre Fontana dei Gai 30-31 maggio ANA Povo Trofeo Tonini collina 1° giugno SAT ATNA Gita 5 terre Liguria collina Maranza - Chegul - Fontana Gai corso di yoga per principianti corso di chitarra moderna corso per vederci meglio corso di giornalismo corso massaggio dell'anima corso di shiatsu corso di sciamanismo gruppo di meditazione new age corso di cucina naturale, vegetariana e macrobiotica . . . . . apovo CASSA RURALE di POVO e VIGO CORTESANO, TRENTO RICORRENZE "Ciao Saveria! Cristo Regni!" SAVERIA SEGATTA don Luigi Demattè le domandò di assumere il compito di "Delegata a dieci anni dalla scomparsa fanciulli" nel nuovo ramo di A.C. In memoria di sorto da poco. Accettò. Iniziò così una vera, lunga, serena primavera, per i ragazzi della collina. Con en tusiasmo si dedicò al suo apostolato tra i ragazzi, i suoi "fanciulli", co me gelosamente li chiamò sempre. I gruppi da seguire ed animare erano tre, secondo le diverse età: le Fiam materna; le Fiamme Verdi, le prime "fanciulli" di Povo, Franco Giacomoni e Giuliano Pecoretti, vinsero tre classi elementari; le Fiamme Ros questo premio. Gli anni passavano me Bianche, i bimbi della scuola se, la quarta e quinta elementare. Co me albero rigoglioso il Gruppo di ra gazzi di A.C. conobbe col passare del tempo, soprattutto dopo la guer ra nel 1945, uno sviluppo notevole. iao Saveria!" Un tem "C po, per gli abitanti dell'attuale via Madon La casa della Saveria aprì le sue por te, e la grande cucina di famiglia di venne la "cucina" di casa di tutti i ragazzi. Il "lavoro" apostolico della nina, era abituale in tutte le ore del Saveria, infatti, non era limitato giorno, sentire voci squillanti di ra gazzi, e non solo, che passando gri "all'adunanza" davano: "Ciao, Saveria". Conosciu ta da tutti e da tutti amata, era certo una delle persone più note del sob borgo. Nessuno tralasciava di salu tarla, come nessuno era tralasciato dal suo saluto e dal suo cuore gran de. Nacque il 25 agosto 1908 a Po vo, secondogenita di una famiglia ricca di fede, una famiglia che negli mino di crescita nella fede, Album che diventava vera "Agenda" di vi ta per i diversi "impegni" che pro poneva secondo i tempi dell'Anno liturgico. All'attività di compilazio ne degli Album era legato un "con corso": "Il premio Roma". Tale pre mio, uno per ogni diocesi italiana, era assegnato all'Album migliore e consisteva in un viaggio a Roma e incontro con il Papa. Anche due settimanale nelle veloci e la Saveria non tralasciava di "inventare" sempre nuove occa sioni di impegno d'amore per i suoi "fanciulli", ed anche l'estate quan do le attività parrocchiali segnavano un poco il passo e non c'erano le adunanze, ecco gli "incontri del gio vedì", la Messa vissuta assieme e poi un momento di gioco nel piazzale dell'oratorio. Nell'anno 1962, XXV dell'Associazione di Povo, alcuni stanze dell'oratorio, dove seguendo l'itinerario di fede dell'Anno liturgi co e le sue Feste i ragazzi erano con dotti per mano alla conoscenza viva del Signore che cammina con la sua Chiesa; tale insegnamento richiede va una personale ed attenta interio "ex fanciulli" ormai già padri di fa miglia vollero manifestare con un se gno la loro gratitudine alla loro "De legata" facendole dono di una cate nina e medaglietta d'oro che recava la scritta: "A Saveria gli ex fanciul rizzazione che avveniva nella "co fecero il dono di un giradischi "... per ascoltare le canzoni che più ama struzione" di un Album, che passo passo aiutava a far proprio il cam li di Povo 1937-1962", insieme le va...". Restìa alle onoreficienze e al- anni sarebbe divenuta numerosa. Nel tempo della sua gioventù, fino al 1942, lavorò presso la scuola di me todo (ex asilo Pedrotti). In seguito alla morte della mamma ne assunse il compito e l'eredità di servizio tra i suoi famigliari. Lasciò così la sua attività e divenne l'anima della sua casa che di giorno in giorno, sareb be diventata "famiglia" non solo per i suoi congiunti ma per quanti avreb bero bussato a quella porta. Il suo impegno infatti non si chiuse tra le mura domestiche dove certo non si risparmiava, ma si aprì alla Comu nità cristiana di Povo. Accettò di di ventare presidente della G.F. (Gio ventù femminile) di Azione Cattoli ca, carica e impegno che conservò sino al 1937, anno in cui il parroco Saveria (a sinistra) con i suoi bambini d Azione Cattolica in una foto di fine anni Trenta. CASSA RURALE di POVO e VIGO CORTESANO, TRENTO 24 tutta le pubbliche manifestazioni Saveria veria con voce gioiosa e squillante accettò tali doni con il solo deside rispondeva: "Sempre!" Messa così, dalle vicende del tempo, apparente mente in "pensione" la Delegata non ta con l'immagine dolce della Ma "tradì" la sua fedeltà ai giovanissimi ci che gridavano passando: "Ciao, Saveria", o "Cristo regni!". Ma la sua voce buona non si è spenta: Lei dalla pace della Casa del suo Signo re non cessa di ripetere "Sempre!". dre di Dio, che lei sempre portò, fu per la "Delegata", sempre in servi zio, più cara ed ambita di qualunque medaglia al valore. Il suo impegno continuò, fedele, silenzioso e pa ziente fino all'anno 1968, quando come in tutta la Diocesi il gruppo e la cucina della sua casa, resa un Sì, Lei ormai vede e sa che il Si Fanciulli cessò. Ma non smise di ri che con diuturna fedeltà aveva ser suonare (e non solo sulle labbra dei vito, Saveria fu chiamata da Lui al l'affetto di allora: "Ciao, Saveria. Ri ragazzi) il tipico saluto del gruppo Fanciulli: "Cristo regni", a cui Sa la pace eterna il 18 marzo del 1987. Per via Madonnina si spensero le vo- posa nella luce. Arrivederci al Clan della Gioia nell'eternità". (L.M.) rio di "far felici" i suoi ragazzi ormai così grandi. Certo quella medagliet poco più piccola dalla ristrutturazio ne che era stata fatta, si riaprì acco gliente ed ospitale per i "corsi di un cinetto" ai quali parteciparono nu merose ragazze del paese. Benvolu ta da tutti ed amata dal suo Signore, gnore regna e tutti invita alla Sua fe sta. La Comunità sentì un vuoto nel cuore e nel paese. Ma è certo che ancora molti, io lo faccio ogni gior no, passando nel vecchio cimitero di Povo accanto alla tomba dove Save ria riposa con i suoi, sussurrano con AVIS POVO Assemblea e Festa del Donatore. Una abbinata positiva quino Tarolli, il quale ha illu rmerm strato l'attività consuntiva del la sezione nel corso del 1996. U: * Vi Le donazioni sono state 210. I donatori effettivi risultano es sere 166 oltre a 95 sospesi per un totale di 261. Nel corso del 1996 si sono avuti cinque nuo vi donatori. Fra le attività svolte da se gnalare lo spettacolo "Voci e suoni alla ribalta", passerella di • .TflR^OJ wÈmj r1'^. artisti locali, la distribuzione di the/brulè la Vigilia di Natale che ha avuto notevole succes so, la Festa del Donatore e la L e passate esperienze as pazione. Così è nata l'idea di collaborazione con il giornali no locale "Tuttapovo" dove viene pubblicizzata la donazio ne di sangue e vengono date sembleari non sono mai abbinare l'Assemblea annuale state prodighe di partecipanti. Me diamente 18 persone compren con la Festa del Donatore, pur distinguendo autonomamente le due proposte ma creando di fat sive del direttivo a fronte di to una occasione in due. I ri tario. Quali gradi ospiti sono in 250 aderenti formali. Se mai ci sultati sono stati sicuramente tervenuti Giancarlo Brendolan si può consolare sul fatto che in rappresentanza del'AVIS na zionale e Paolo Tognoni presi blee, le ovvie considerazioni soddisfacenti, specie per quan to riguarda l'aspetto ricreativo ma carente per quanto riguarda la partecipazione dei giovani e dei "premiati" in genere, a cui la "Festa" era maggiormente in fatte su questo stato di cose dirizzata. particolarmente anche nelle altre realtà associa zionistiche ben poche riescono a far partecipare un cospicuo numero di associati alle assem hanno indotto il Direttivo a tro vare strade diverse di parteci ittapovo informazioni di carattere sani dente dell'Avis comunale. Tra i temi trattati i corsi di aggiornamento tenuti rispetti vamente a Bedollo, Pinzolo e Trento voluti per "istruire" di- L'assemblea è stata introdot ta dal Presidente dell'AVIS, Pa- CONTINUA A PAG. 28 CASSA RURALE di POVO e VIGO CORTESANO, TRENTO LITFIBA - MONDI SOMMERSI Qualcuno (Andrea Silenzi su Repubblica) lo ha definito il miglior disco dei Litfiba! Ed un po' per pigrizia, un po' perché è una delle migliori recensioni che abbiamo letto su questo di sco, riportiamo integralmente proprio l'articolo di Silenzi, pub blicato su Repubblica in gennaio. "La grandezza dei Litfiba ri siede probabilmente nella loro anima vagante, irrequieta, che scoraggia in partenza qualsiasi tentazione di arrendevole ap pagamento. A ben vedere, i dischi dei Litfiba non si somiglia no mai: ciò che li unisce è quel marchio sonoro inconfondibile che li rende assolutamente unici. Mondi sommersi è la testi monianza di un ennesimo cambio di rotta che ha portato il di stacco (temporale) dalle tastiere di Antonio Aiazzi ad una ela borazione compositiva meno affidata all'istinto e più "ragio nata". Sovra incisioni, campionamenti di "grooves" che ani mano un disco avvolgente, sfaccettato, ricco di richiami al pas sato ma decisamente addentrato nel futuro. Mondi sommersi è •iti*»*., il sminila del Litfiba pensiero: un rock vicino (non solo tempo ralmente) a Spirito, ma anche imparentato con certe intuizioni new Wave del vecchio "17 re" (e non solo nella travolgente "L'esercito delle forchette" e nella ricercatezza rit mica de "La regina di cuori"). Melodia, tecnologie, istinto, ritmi, ironia, inquietudine, aggressività. Il rock non è più solo chitarra, e Pelù e Renzulli (produttori dell'album insieme a Richard Guy), hanno compreso che l'ingres so alla musica del Duemila sarà consentito solo a chi accetta di rimettersi in discussione e di aggiornare ogni ca pitolo della propria creatività ...". Che altro dire di più, sentitevelo! (pg) Mondi Sommersi - Litfiba - Emi - Cd L.37.000 - NUTRIZIONE LA CONCIMAZIONE DELLA PIANTA retta per raggiungere dei buoni ri sultati nelle coltivazioni. LA NUTRIZIONE DELLA PIANTA di Matteo Foradori Le piante per crescere hanno bi sogno di certi elementi chimici es senziali; in natura queste sostanze sono presenti in misura maggiore o minore, nel terreno e provengono dal materiale roccioso e dallo svi Carenza di azoto. Primavera, tempo di semina e di lavori nell'orto e in giardino. Ab biamo chiesto ad un esperto di da re ai nostri lettori alcuni suggeri menti per eseguire correttamente i lavori nell'orto. L'argomento trat tato in questo numero è sulla con cimazione del terreno che è molto importante sia fatta in maniera cor luppo e decomposizione del mondo animale e vegetale. Gli elementi in dispensabili all'accrescimento, allo sviluppo e alla produzione che il terreno dovrebbe fornire alle pian te, senza la mancanza di nessuno, sono dodici: Azoto, Fosforo, Po tassio, Calcio, Magnesio (Macroe lementi) e Zolfo, Ferro, Boro, Man ganese, Rame, Zinco, Molibdeno (Microelementi). Le piante durante lo sviluppo vegetativo prelevano le CASSA RURALE di POVO e VIGO CORTESANO, TRENTO 26 Marciume apicale da carenza indotta di calcio. sostanze nutritive dal terreno la sciandolo povero; per questo poi bisognerà provvedere ad una razio nale concimazione. Una razionale impostazione della concimazione è di basilare importanza per il suc cesso delle colture orticole e flori cole sotto il profilo della qualità e della quantità. La concimazione terminata di Azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) con alcuni microele menti che vi si trovano come impu rità. Si possono trovare inoltre dei tritivi nel terreno provoca alla pian ta diverse malformazioni, queste vengono chiamate carenze. Le ca renze si manifestano con diverse concimi contenenti, oltre a N, P, K, sintomatologie a seconda delle pian una quantità equilibrata, conforme al fabbisogno della pianta, di mi croelementi. Il concime organico è di fondamentale importanza per la fertilità del terreno, perché in esso si trovano, in un rapporto equilibrato, te e degli elementi nutritivi mancanti o carenti. tutti i macro e microelementi ne dorisi ferrica. può essere eseguita con del conci me chimico oppure con del conci me organico. I principali concimi chimici contengono una quantità de cessari per lo sviluppo della pianta. La sempre minor disponibilità di concimi organici naturali (torbe, le tame ecc.) rende inoltre opportuno l'uso di concimi contenenti N, P, K più i principali microelementi. La mancanza di uno o più elementi nu Carenza di microelementi. QUARANTANNI FA Spicchi di Cronaca poèra (Tratti da "La voce di Povo) a cura di Giancarlo lanes Ponte Alto,Povo e Villazzano; potrebbe di ventare oltre tutto il classico anello di con giunzione tra nuovi quartieri residenziali, un 1957 Marzo '57: "Sul quotidiano l'Adige so no apparsi, nelle scorse settimane, alcuni ar ticoli riguardanti la futura espansione di Trento. L'argomento interessa anche noi. Ecco il titolo d'uno di questi articoli "La città cerca spaziosulla collina"; e più avan ti si legge: "Quando si affronterà il proble ma del piano regolatore della città, un ele mento essenziale di considerazione sarà pro prio costituito dalla collina di Trento, quell'ondulato meraviglioso ricamodella na tura che da Muralta a Povo e Villazzano e costituisce ancora una miniera inesplorata per dirla nel gergo dei pionieri. Bisognerà di re un giorno se la città dovrà estendersi sul la collina o proseguire definitivamente nel corridoio della vallata fino a far diventare Mattarello e Gardolo autentica periferia cit tadina. Una decisione del genere non si im provvisa: ma ad una soluzione "collinare" indirizziamo tutte le nostre simpatie, come a una grande "riserva" per l'avvenire ...". E in altro punto "una strada dei colli è stata progettata da tempo dall'ing. Sardagno, fra elemento di novità inserito nella vita alle volte un po' stantia dei sobborghi, un mo do di favorire quella funzione di ricambio che pure esiste tra la città e la sua periferia. Un grande passoavanti si è già fatto in que sto senso: da Ponte Alto a Povo, l'anno prossimo si procederà su stradaasfaltata e si dimostrerà ulteriormenteche oggi le distan ze non possono più spaventare...". La cronaca scritta quarantanni fa nu triva grosse speranze per un recupero col linare più integrato alla città. Recupero che in questo lasso di tempo si è avverato forse in maniera più incisiva del previsto. Ilfor te inurbamento collinare luiportato una for te emigrazione dalla città, tant'è che ormai circa il 50%della popolazione cittadina ri siede nei sobborghi. Non tutto è statofaci le. Spesso le scelte urbanistiche non hanno fatto i conti con l'impatto che avrebbe do vuto scontare con le micro comunità esi stenti. Le colate di cemento che hanno im perversato in particolare negli anni settan ta/ottanta sono avvenute non in modo com patibile con l'assetto idro geologico /am bientale ed lianno provocato nonpochipro blemi. Le strategie avviate negli anni no vanta sembrano sovvertire questa tendenza puntando ad una maggior pianificazione edilizia nel rispetto delle tipologie ambien tali e delle peculiarità dei centri di antica origine. L'augurio è che vengano persegui tifino infondo questi parametri soddisfa cendo la fame residenziale con criteri ra zionalicon l'apporto essenziale di strutture e servizi, salvando il tessuto originario da traumi di natura viaria e ambientale, per seguendo concretamente il principio della qualità della vita. Maggio '57: Sono ripresi i lavori della sistemazione della strada Trento - Povo: è ormai condotta a termine la deviazione del tratto della linea ferroviaria che dovrà per mettere la costruzione del sottopassaggio sotto la medesima; è stata pure messa in opera una massiccia ringhiera in ferro sul ponte di Sprè. L'impresa Pedrotti Guido ha già dato inizio alla bitumaturae da Monaco sono pure arrivate le tanto attese putrelle per il sottopassaggio. Tra breve vedremo final mente eliminata la troppo fastidiosa polve re e le lunghe attese alle barre del passag gio a livello. Azienda agricola PRODUZIONE E VENDITA: FORADORI MATTEO Trapianti orticoli - Fiori Via Castel di Pietralcina Piante verdi da esterno ed interno POVO (TN) ill;i|io v o CASSA RURALE di POVO e VIGO CORTESANO, TRENTO ballo ha conferito alla serata Assemblea e festa del Donatore... CONTINUA DA PAG. 25 rigenti di singole Avis sui molteplici aspetti legislati vo/normativi - di carattere sa nitario in primis, ma anche per capire che allo stato attuale è quanto mai necessario accor pare - centralizzare le struttu re per renderle competitive e cercare vie diverse per garan tire una decorosa sopravvi nalistiche, se non approfondi te creino una immagine di storta e negativa su una "ga quel tocco di allegro convivio fra amici, dove fra libagioni e macarena sono stati premiati i seguenti donatori. Diploma (8 donazioni): Ni cola Alessandrini, Lorenzo lassia" molto affollata, dove Baldessari, De Stefano Guido, gravitano cosmi composti da strutture sanitarie, politici, sacche di plasma, personale Carmela Di Renzo, Bruna Fa- medico ma anche volontari. fano Tarolli e Pietro Voltan. liva, Cristoforo Groaz, Natale Gabriele, Luca Saltuari, Ste Medaglie di bronzo (16 do venza dell'AVIS intesa non La verità va perseguita, il do lo colpito, i malati difesi e i volontari incoraggiati, se que solo come una specie di appa ste rato burocratico del donatore ma come ricca fonte di volon realtà da tener presente, la "donazione" acquisterebbe si Pontalti, Giorgio Pucher e tari capaci di esprimersi in di curamente un altro valore. Paolo Rensi. verse forme di collaborazione anche fuori dal campo tradi considerazioni fossero nazioni): Giuliano Bonmassar, Flavio Cattaneo, Paolo Foradori, Maria Grazia Giovanni ni, Patrizia Medaglia d'argento (25 do Il "dopo assemblea" costi tuito da cena con musica e Livio Moratti, nazioni): Cristina Micheletti. zionale. Solo con un "risve glio" delle coscienze, nelle unioni di intenti, nella prepa razione responsabile si potrà continuare un cammino profi cuo in campo volontaristico, troppo spesso "minato" da in teressi di parte, da materiali smo sfrenato e da vuoti di va lori. L'effetto "traffico di sangue", toccato nella discussione am piamente dibattuto sulla stam pa circa un anno fa è quanto mai un esempio lampante di come certe notizie sensazio- 1COSTRUZIONI EDILIZIE M45Ì7TINPI 1 1 rini\i iiicLLi ir 1 È r 38050 POVO (TN) 4 V Via alla Val, 1 1 i tiirzt e r LUlVll CI V. s.N.c. . A 1 Il Il 1 CASSA RURALE di POVO e VIGO CORTESANO, TRENTO 28 1 Tel. 0461/810687 Celi. 0337/452844 ACCOGLIENZA IN FAMIGLIA Progetto Chernobyl '97 simi giorni, attraverso l'atto notarile, avrà l'ufficiale costituzione. Potranno essere soci di "ACCOGLIEN ZA IN FAMIGLIA": le Famiglie, le per sone, gli enti, le associazioni, le istituzioni pubbliche e private che parteciperanno di rettamente e/o come sostenitori alla realiz zazione delle iniziative attivate per conse guire gli scopi in precedenza descritti. A giugno ed agosto 1997 proseguiremo l'iniziativa di accogliere per un mese, ospiti presso altrettante famiglie di Povo - Villaz zano - Martignano - Cognola - Trento - Lavis, oltre sessanta bambini bielorussi "vitti me innocenti" delle conseguenze del disa stro di Chernobyl. N e l maggio '94 alcune Famiglie di Povohanno raccolto con grande en tusiasmo la proposta di Anna Ma ria Reda (maestra della locale scuola ele mentare) di attivarsi peraccogliere tempora neamente nelle proprie case un gruppo di bambini provenienti dalle regioni bielorusse e ucraine colpite dalle disastrose conseguen ze provocate dallo scoppio del reattore nu cleare nella Centrale di Chernobyl. L'accoglienza dei piccoli ospiti nelle no stre Famiglie nel 1995 e nel 1996, il coin volgimento di nuove Famiglie anche di altre Comunità (Villazzano - Trento - Pergine Valsugana - S.Donà - Cognola), ha fatto nasce re e crescere il desiderio di consolidare que sta esperienza. E dal locale "Comitato di Povo per il Pro getto Chernobyr (sorto spontaneamente esclusivamente per coordinare questa ini ziativa) abbiamo intrappreso la stradadi co stituire un organizzazione di volontariato de nominata 'ACCOGLIENZA IN FAMI Per sostenere le iniziative di "ACCO GLIENZA IN FAMIGLIA" vorremmo GLIA" con le seguenti finalità: a.) promuovere, incoraggiare, sostenere e coordinare iniziative di accoglienza temporanea di minori in condizioni di bisogno e/o disagio; b.) promuovere, incoraggiare, sostenere, riuscire a coinvolgere la Comunità locale convinti che un "piccolo contributo di idee, di tempo, di disponibilità, di condivisione, di sostegno, di denaro, donato gratuita mente per i nostri piccoli amici costitui sce un grande dono". coordinare e realizzare direttamente e/o Stiamo già lavorando da diversi mesi per l'accoglienza dei nostri piccoli ospiti, e... se vorrai aiutarci ... contattaci, Ti aspettia tramite i soci iniziative di adozione a distanza di minori; e.) promuovere, incoraggiare, realizzare e coordinare l'invio di aiuti umanitari de stinati ai minori ospitidi strutture pub bliche e private quali orfanotrofi e ospe dali; d.) promuovere e realizzare iniziative di sensibilizzazione delle Comunità locali ai sentimenti e agli ideali di solidarietà a favore di iniziative d'accoglienza. L'organizzazione di volontariato nei pros mo ! Per informazioni sono disponibili: BASON Mario (811139), FILIPPI Carlo (922228), FORTI Maurizio (810224), GADOTTI Loredana (810921), MERZ Andrea (811144), PONTALTI Elio (810435), PO STAI Mariano (811193)RECLA Anna Ma ria (811240), TOMASI Manuela (811364) Grazie a tutti ! DONNA E MOGLIE Dr. Matilde Galassi Molte parole latine sono state ereditate dall'italiano e dalle altre lingue romanze: il portoghese, lo spagnolo (castigliano), il cata lano (parlato inuna zona della Spagna meri dionale, nelle isole Baleari, adAlghero inSar degna), il provenzale (che ebbe una grande letteratura nel Medioevo, ma, nonostante gli sforzi per mantenerlo in vita, è stato ormai sempre più assorbito dalfrancese), ilfrance se, il sardo (che è una lingua a sé, non un dia letto italiano, mentre un dialetto italiano è il còrso), il romeno (che è la lingua dell'antica Dacia, che venne conquistata dai romani nel ilapovo IP sec. d.C. e accolse la lingua latina), forse anche il ladino (parlato in alcune valli del Trentino Alto Adige e nel cantone dei Grigioni in Svizzera; secondo alcuni linguisti è un dialetto veneto, secondo altri una lingua a sé). E bene che accanto alle lingue, i dialetti so pravvivano, tanto più che sono esistiti ed esi stono poeti dialettali di alto valore. Eliminare o disprezzare i dialetti, come a volte si è ten tato o si tenta difare, è un grave errore: ogni cittadino italiano dovrebbe sapere parlare e scrivere correttamente in lingua nazionale, sen za per questo cessare di sapere ed amare il proprio dialetto. Ma veniamo all'intenzione del titolo: quello di scoprire il significato e l'esi to in italiano di parole latine, assorbite dalla nostra lingua con mutamenti e spesso con in croci di significato. In omaggio alle donne che l'8 marzo han no celebrato la lorofesta, indaghiamo sull'ori gine di questo nome. In latino troviamo femi na e domina. Domina a sua volta, deriva da un'altra parola latina: domus, "la casa"; domi na è quindi propriamente la "padrona di casa", "la signora dellafamiglia raccolta nella casa". Allo stesso modo il sostantivo maschile corri spondente dominus, è il "padrone di casa". Nei tempi più antichi della storia romana, il domi nus era davvero padrone, in un modo che alla nostra sensibilità morale può sembrare disu mano: egli poteva condannare a morte qual siasi suo schiavo, senza che lo Stato interveCASSA RURALE di POVO e 29 VIGO CORTESANO, TRENTO nisse a processarlo: poteva addirittura decide re se fare vivere e allevare il proprio figlio o se, invece, farlo uccidere. Nel primo caso la sua volontà si esprimeva con l'atto di "solle vare" dal suolo il bambino appena nato, che veniva presentato al padre. Molto altro ci sa rebbe ancora da dire su questi poteri assoluti del "padre padrone" anche nei confronti della moglie e dei figli cresciuti... ma con l'andare del tempo, nell'età repubblicana e ancor di più inquella imperiale, alcuni di questi "diritti" del dominus furono aboliti o, almeno limitati: i co stumi, il senso morale, s'ingentilirono, anche se le leggi continuavano ad essere spietate. Da domina è derivata la parola italiana "donna", che ha però assunto un significato più generi co: non solo padrona, ma qualsiasi donna. In italiano antico, per esempio nei poemi dante schi, si trovaancora il binomio "donna-padro na" e così pure "donno-signore", una parola questa, scomparsa da tempo. Già in latino do mina aveva assunto un significato amoroso: la "signora del miocuore", la "donna da me ama ta"; e "donna" ha mantenuto molto a lungo, fino al secolo scorso, questo significato nella poesia italiana; "la donna mia" (da me amata) è chiamata Beatrice da Dante; e Giacomo Leo pardi intitolò "Alla sua donna" una splendida poesia, rivolta non ad una donna realmente esi stente ma ad una "donna ideale", ad un'inna morata che esisteva solo nella sua fantasia, "al la donna che non si trova", come egli stesso spiegò. In Italiano "femmina" indica (per le creature umane, come per gli animali) il ses so, contrapposto al maschio. Ma, al giorno d'oggi, se un uomo, rivolgendosi ad una si gnora o parlando di lei, la chiama "femmina", rischia di buscarsi un ceffone; la parola ha as sunto un tono dispregiativo, come se di par lasse della femmina di un animale, o di una donna di malaffare, non di una persona degna di tutto rispetto. Anche qui come per il pas saggio da domina a donna è avvenuto un ab bassamento stilistico: la parola, per così dire, è discesa ad un livello di molto minore dignità. In latino, invece, femina (quando non esprime, come in italiano, la semplice denotazione del sesso femminile) è parola di stile alto. Signi fica "gran signora", così come matrona ("la madre di famiglia di rango sociale elevato"). In latino "donna" si dice comunemente mulier. è questa una parola di tono meno alto in con fronto a femina, ma non dispregiativa. In ita liano mulier è diventato "moglie". Anche qui il significato ha subito delle modificazioni; del resto "donna" e "moglie" sono concetti affini, facilmente si passa dall'uno all'altro. In fran cese femme, derivato dal latino femina, signi fica sia "donna" sia "moglie" mentre mulier non ha avuto discendenti in quella lingua. Ma se in latino mulier rappresenta la "donna", co mesi esprime il concetto di "moglie"? Con la parola uxor, che non haperò avuto discendenti in italiano, né in altre lingue derivate dal lati no. Si può ricordare il termine "uxoricidio", che , in linguaggio giuridico indica l'omicidio della moglie, appunto. Esso deriva dalle paro le latine uxore caedo, che significa "tagliare", "uccidere". E i fidanzati? In latino fidanzato e fidanzata sono rispettivamente sponsus e sponsa, i quali derivano dal verbo "spondeo \ che significa promettere, non semplicemente a pa rola ma in forma solenne, come in un contrat to sanzionato religiosamente. Gli sponsi erano quindi "promessi in matrimonio dai genitori", come era usanza dell'epoca (usanza rimasta poi per molto tempo a tuttora esistente in cer ti popoli e gruppi sociali), erano i genitori a combinare i matrimoni tra i figli, che talvolta non si vedevano fino al momento delle nozze. LE RICETTE DI MATILDE TAGLIATELLE AL PROSCIUTTO stemare i mazzetti lessati, versare so SMACAFAM DOLCE (per 4 persone) 400 gr di tagliatelle; 150gr di prosciutto crudo a listarelle; 100gr di burro; sale, pepe; un po' di cipolla; grana grattugiato. pra del burro fuso. A parte cuocere le uova al tegamino, sistemarle con il grana sopra i porri. Ingredienti: 300 gr difarina di grano saraceno; 3 quarti di litro di latte; Fare un soffritto con burro e ci polla, aggiungere il prosciutto, ag giungere le tagliatelle cotte a parte, un po' di pepe e formaggio grana (chi non ha problemi di colesterolo può aggiungere, a fine cottura, del la panna da cucina). PORRI ALLA BISMARK (PER 4 PERSONE) Ingredienti: 16porri; 80 gr di burro; parmigiano grattugiato; 4 uova; sale. Lavare i porri eliminando la par te verde dura, cuocerli a mazzetti le gati con un filo. In una pirofila si- 3 uova; TORTA DI PATATE Ingredienti: 1 Kg e mezzo di patate; 60 gr di burro; 3 uova; 150gr di uva sultanina; 100 gr dipinoli; 100 gr difichi secchi; 1 pizzico di sale; farina quanto basta; 1 pò' di rum. Lessare le patate, passarle nello schiaccipatate (come per il purè), ag giungere il burro, l'uva sultanina ba gnata con un po' di rum e i fichi sec chi tritati. Aggiungere le uova lavo rate a parte con lo zucchero. Imbur rate una tortiera da forno, spargere del pane grattugiato, versare l'impa sto della torta e infornare a tempe ratura media finché non avrà rag giunto un colore dorato. CASSA RURALE di POVO e VIGO CORTESANO, TRENTO 30 1 bicchiere di grappa; 80 gr dipinoli; 80 gr di uva sultanina; 150gr di burro; 1 po' di zucchero; 1 pizzico di sale. Nel latte tiepido si impastano le uo va fino ad otennere una crema; si ag giungono tutti gli altri ingredienti. Si imburra una pirofila da forno, si me scola del pangrattato, si versa il com posto e si cosparge di pangrattato e si fa cuocere a temperatura media come sopra. tuttapovo RICORDIAMO ADA Se n'è andata improvvisamente in si lenzio, ma non c'è dubbio che la sua scomparsa ha suscitato profonda im pressione e cordoglio nelsobborgo. Ada era conosciuta un po' da tutti a Povo, soprattutto per aver gestito fino ad una decina di anni fa il bar di famiglia. Il vecchio "Zano" era così diventato per tutti il "bar dela Ada" e molti ricorda no la sua disponibilità, l'affabilità, la sua profonda umanità. In questi ultimi anni si era dedicata anima a corpo all'assi stenza degli anziani presso la Casa di Riposo di Povo, dove aveva avuto mo do di dimostrare una grande sensibilità neiconfronti di questa particolare fascia d'età. Al marito Silvano, presidente del la Famiglia Cooperativa di Povo,al fra tello Giuliano ed a tutti i parenti giun ga anche se in ritardo, il cordoglio del LE ACLI RICORDANO RUGGERO GIACOMONI MAURO La morte improvvisa, inaspet tata e per questo molto più do lorosa, ha lasciato sgomenti ed increduli tutti quanti avevano avuto modo di conoscerlo. Mau ro aveva solo 45 anni, se n 'è an dato nel pieno di una vita dedi cata alla famiglia ed al lavoro. Si dice sempre così certo, ma chi lo conosceva sa che non è reto rica e non scorderà certo facil mente la sua disponibilità e la sua simpatia. Tutta la redazione, facendosi interprete di un senti mento che è di tutta la popola zione ed in particolare degli "oltrecastelani", è vicina alla mo la redazione e di tutti i lettori di 'Tut glie Nicoletta, ai figli Davide e Stefano, alla madre lerta, al fra tello Franco ed a tutti i parenti in questo periodo di grande do tapovo". lore. Rifugio SEROT tuttapov< Profondo cordoglio ha suscitato in tutta la comunità di Povo la morte dell'amico Ruggero Giacomoni. Sebbene da anni non fosse presente alla vita del sobborgo perché colpito da una grave malattia, rimane sempre vivo in noi aclisti il suo esempio di altruismo, gene rosità e disponibilità. Per più di vent'anni abbiamo potuto apprezzarne le doti umane: si era impegnato in varie cariche nella Direzione, soprattutto promotore in stancabile del servizio di patronato. Pa recchie sono le persone anziane che lo ri cordano presente la domenica mattina nel suo ufficio pronto per il disbrigo delle pra tiche previdenziali ed assistenziali di cui la gente aveva bisogno. Come Direzione del circolo Acli di Povo, interpretando an che il sentimento della comunità, rinno viamo alla famiglia attraverso questo sem plice ricordo le nostre più sentite condo glianze unite ad un sentimento di sincera a profonda gratitudine. di Ticcò Silvana & C. Loc. Serot - RONCEGNO Tel. 0461-764690 • 342097 s.a.s. CASSA RURALE di POVO e 31 VIGO CORTESANO, TRENTO RISPARMIO:... non solo mediante ... il libretto Non moltissimi anni fa, citando la parola "risparmio", la gente, non poca, pensava immediatamente al "li bretto". Una più diffusa informazione ed una più cor retta divulgazione, hanno condotto il risparmiatore ad approfondire le altre molteplici possibilità di valorizza re i propri risparmi. In questa pagina, proponiamo al l'attenzione del lettore alcune forme di risparmio e di investimento che, accanto a quelle più tradizionali, come, appunto, il libretto od il conto corrente od i certificati di deposito, od i titoli di Stato (BOT, BTP, CCT), possono soddisfare efficacemente le diverse esigenze di un sempre più attento risparmiatore. OBBLIGAZIONI "RENDO Sono titoli di credito emessi dalle Cas se Rurali Trentine a durata biennale o triennale, con possibilità di smobilizzo REND in qualsiasi momento. Sono disponibili a tasso variabile con cedole semestrali indicizzate al R1BOR od a tasso fisso. OBBLIGAZIONI POLIZZE PREVIDENZIALI "VETTA" E "PREVICRA Rappresentano un programma di ri sparmio, finalizzato alla costituzione di un capitale o di una rendita vitalizia, che può consentire anche risparmi fi scali, per effetto della componente as sicurativa sulla vita. previCRA fatto- Sono proposte dalla Cassa Rurale a seguito di apposite convenzioni sti pulate con primarie Compagnie di assicurazione che hanno realizzato specifici e speciali prodotti, denomi nati "VETTA" e "PREVICRA". FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO "AUREO" Hanno lo scopo di raccogliere e gesti re il denaro apportato da una colletti vità di risparmiatori, investendo i loro versamenti, tradotti in quote, esclusi denominata "AUREO", ciascuna orien vamente in valori mobiliari. lare o riscuotere i proventi. La società di gestione del Credito Co operativo propone diverse tipologie di fondi, raggruppati in una costellazione Il sottoscrittore può ritirare le sue "quo te" di spettanza in ogni momento. tata verso specifici investimenti (titoli pubblici, obbligazioni, azioni; italiane od estere), con possibilità di accumu GESTIONI PATRIMONIALI Sono l'amministrazione del patrimonio del risparmia tore che affida, tramite la Cassa Rurale, la gestione di una somma di denaro, che sarà utilizzata in operazio ni di acquisto e di vendita di titoli, di esercizio dei re lativi diritti e di reinvestimento degli interessi maturati, allo scopo di ottenere il miglior rendimento possibile, in relazione agli obiettivi di investimento indicati dal cliente. AZIONI Sono titoli di credito rappresentativi di quote di parte cipazione al capitale di una Società. La Cassa Rurale ha attivato presso lo sportello di via Manci a Trento, un apposito e efficiente servizio, dotato di "borsino", che consente ai clienti interessati un accesso assistito, immediato e facilitato a questo mercato. CASSA RURALE di POVO e VICO CORTESANO « trento ////, (&us*a>