Allergia/intolleranza alimentare:
una terapia possibile
Federica Fumagalli
Asl 2 Savona
23/05/2015
REAZIONI AVVERSE
AD ALIMENTI
TOSSICHE
NON TOSSICHE
NON
IMMUNOMEDIATE
IMMUNOMEDIATE
IgE mediate
Non IgE mediate
Enzimatiche
Farmacologiche
Indefinite
PREVALENZA ALLERGIA ALIMENTI
• La prevalenza è più alta nei bambini che nell’adulto
• La prevalenza della sensibilizzazione primaria è costate nel tempo, quella secondaria
sembra aumentare nel tempo
Muraro A. Allergy 2014
QUADRI CLINICI
REAZIONI IgEMEDIATE
CUTANEE
RESPIRATORIE
ORTICARIA
ANGIOEDEMA
ASMA E RINITE DA
INGESTIONE
ORTICARIA DA
CONTATTO
ASMA E RINITE DA
INALAZIONE
GASTROINTESTINALI
SINDROME ORALE
ALLERGICA
REAZIONE
IMMEDIATA
GASTROINTESTINALE
SISTEMICHE
ANAFILASSI
Sintomi sistemici
Sindrome orale
allergica
Lipid Transfer Potein
•
•
•
•
•
•
Anafilassi
Asero R. Clin Exp Allergy. 2009
Anafilassi da esercizio fisico
Sindrome orale allergica
Asma
Congiuntivite
Orticaria da contatto
Consigli al paziente
Allergy 2014
gravidanza
No dieta per madri in gravidanza o
che allattano
bambino
ad alto rischio della sensibilizzazione e lo sviluppo di allergia
No effetto
sulla prevenzione
somministrando pre o probiotici in gravidanza o allattamento
Allattamento al seno per i primi 4-6
mesi per tutti i bambini (a rischio e non)
Formula ipoallergenica per
bambini ad alto rischio (documentato
effetto preventivo se usato nei
primi 4 mesi)
allattamento
Prevenzione
primaria: dieta
Fiocchi A. WAO Journal 2015
Introduzione degli alimenti durante lo
svezzamento, dopo i 4 mesi di età secondo
i normali schemi per tutti i bambini,
senza restrizioni/esposizioni “forzate”
bambino
gravidanza
ECZEMA: Effetto preventivo dei probiotici somministrati a donne in gravida,
,
allattamento,
bambini ad alto rischio di sviluppo di allergia
Fiocchi A. WAO Journal 2015
Prevenzione
primaria
allattamento
bambino
Anafilassi
Immunoterapia orale e immunoterapia
sublinguale per alimenti
• SLIT: somministrazione
per via sublinguale
dell’estratto dell’alimento.
• Si somministrano dosi da
mcg a mg
• Più effetti collaterali, ma
meno gravi che nella OIT
• OIT: somministrazione
dell’alimento mescolato
con altro alimento
veicolo.
• Si somministrano dosi da
mg a g.
Anafilassi da alimenti indotta da esercizio fisico (FDEIA)
Grano
Gamberi
Frutti a guscio
Vegetali
Campionato mondiale di trasposto della moglie
Fattori di rischio per reazioni gravi
•
•
•
•
•
Asma, mastocitosi
Pregressa reazione anafilattica severa
Età
Trattamento farmacologico concomitante
Tipo di alimento
Valutazione del rischio
Paziente allergico a LTP
I test allergologici da Lei effettuati, hanno evidenziato una sensibilizzazione a proteine vegetali, resistenti a
cottura e digestione gastrica, contenute negli alimenti qui sotto segnalati:
•
LTP
Pesca, prugna, mela, albicocca, ciliegia, nocciola, castagna, uva, lattuga, asparago, grano, orzo, birra, senape,
noce, arachide, mais
Le manifestazioni cliniche determinate dalla allergia a queste proteine alimentari sono: prurito alla bocca o al
palato, disturbi gastrointestinali, orticaria e angioedema. In rari casi si può arrivare a manifestazioni molto
gravi, come lo shock anafilattico. Per evitare le reazioni più gravi, seguire le indicazioni:
•
•
•
•
EVITARE succhi di frutta
EVITARE aperitivi alla frutta o comunque contemporanea assunzione di alcolici
EVITARE contemporanea assunzione di farmaci anti infiammatori (es aspirina, voltaren..)
EVITARE di mangiare gli alimenti incriminati subito prima o dopo attività fisica intensa
•
Necessita dieta di esclusione
SI ___________________
NO__________________
•
Necessita terapia d'urgenza con adrenalina
SI____________________
NO____________________
…nel paziente sensibilizzato, ma non
sintomatico
• Non deve essere messo a dieta di esclusione
• Evitare FANS, acolici, esercizio fisico
Paziente allergico a semi e noci
I test allergologici da Lei effettuati, hanno evidenziato una sensibilizzazione a proteine vegetali, resistenti a
cottura e digestione gastrica, contenute negli alimenti qui sotto segnalati:
•
NOCI E SEMI
Noce, nocciola, mandorla, anacardo, sesamo, soia, legumi, lupino, girasole, noce americana, arachide
Le manifestazioni cliniche determinate dalla allergia a queste proteine alimentari sono: prurito alla bocca o al
palato, disturbi gastrointestinali, orticaria e angioedema. In rari casi si può arrivare a manifestazioni molto
gravi, come lo shock anafilattico. Per evitare le reazioni più gravi, seguire le indicazioni:
•
•
•
•
EVITARE succhi di frutta
EVITARE aperitivi alla frutta o comunque contemporanea assunzione di alcolici
EVITARE contemporanea assunzione di farmaci anti infiammatori (es aspirina, voltaren..)
EVITARE di mangiare gli alimenti incriminati subito prima o dopo attività fisica intensa
•
Necessita dieta di esclusione
SI ___________________
NO__________________
•
Necessita terapia d'urgenza con adrenalina
SI____________________
NO____________________
Adrenalina
Adrenalina
• 0,01 mg/kg
0,5 mg; 0,3 mg nei bambini
• Può essere somministrata ogni 5-10 minuti
E. Simons JACI 2011
• (Può essere somministrata ev. (1:100.000) 0,1
ml in 100 ml di fisiologica)
pallore, tremore, ansia,
palpitazioni, cefalea, vertigini
Effetti collaterali importanti quando viene iniettata endovena
(aritmie, crisi ipertensiva, edema polmonare)
Effetti adrenalina
Alfa-1
Vasocostrizione arteriole e
sfinteri precapillari
Riduzione edema mucosa
miglioramento della
pervietà delle vie aeree
Incremento della PA
Beta-1
- Contrattilià miocardica
e la durata della diastole
- quindi il flusso delle
coronarie
- frequenza cardiaca
Beta-2
Broncodilatazione
Riduzione del rilascio di
mediatori
DINAMICA DELLE REAZIONI ANAFILATTICHE
Treatment
Treatment
Initial
Symptoms
Antigen
exposure
Late-phase
Symptoms
(rare)
Bi-phasic
Symptoms
(20% - 25%)
10 – 24 hrs
1 – 4 hrs
Time - Hours
Adrenalina
Adrenalina autoiniettabile
indicazioni alla prescrizione
• Pz. Con pregressa
anafilassi quando
l’allergene non sia
eliminabile, non facilmente
eliminabile, non
identificato
• Pz. Con reazioni
sistemiche cutanee se
sono presenti uno o più
fattori di rischio
Fattori di rischio
• Asma non controllato
• L’episodio precedente si è verificato dopo minime
quantità di alimento
• Sensibilizzazione e cibi quali semi, frutta secca,
arachidi, pesci e crostacei
• Reazioni sistemiche da esercizio fisico
• Luoghi con difficoltà di accesso al PS
• Mastocitosi
• IgE>10000
• Pz in trattamento con beta-bloccanti o ACE-inibitori
Non è possibile estrapolare raccomandazioni
sull’uso di anti H1 nell’anafilassi
Non ci sono evidenze per supportare o per sconsigliare l’uso dei
corticosteroidi nell’anafilassi.
Choo KJL, Simons E, Sheikh A. Allergy 2010
Sindrome orale allergica
BETULLA,
NOCCIOLO,
ONTANO
Rosacee (mela, pera, albicocca, pesca, ciliegia, prugna, mandorla), noce,
nocciola, Apiacee (sedano, carota, finocchio, prezzemolo),
Solanacee (pomodoro, peperone, melanzana),
soia, arachide, kiwi, fave.
GRAMINACEE
Rosacee (mela, pera, albicocca, pesca, ciliegia, prugna, mandorla), noce,
nocciola,
Melone, anguria, kiwi, agrumi, arachide, pomodoro, frumento, paprika
COMPOSITE
Sedano, carota, finocchio, peperone, cicoria, tarassaco, banana, castagna,
spezie, pepe verde, erbe aromatiche, olio di girasole, margarina
…….alla sua allergia respiratoria possono essere
associate allergie alimentari.
Mangiando gli alimenti indicati possono presentarsi pruritobruciore alla bocca, palato, gonfiore delle labbra.
• Se la reazione non è grave, non è necessario evitarli del tutto.
• Sono necessarie alcune precauzioni, per evitare reazioni più
gravi:
– Evitare aperitivi alcolici alla frutta o la contemporanea
assunzione di alcolici
– Evitare la contemporanea assunzione di antinfiammatori
– Evitare attività fisica subito dopo aver mangiato
ACARI DELLA
POLVERE
Crostacei, lumache, molluschi, rane
Latex-fruit sindrome
LATTICE
Kiwi, castagna,, avocado, banana, mango, papaia, melone, prugna, pesca.
peperone, pomodoro
REAZIONI AVVERSE
AD ALIMENTI
TOSSICHE
NON TOSSICHE
NON
IMMUNOMEDIATE
IMMUNOMEDIATE
IgE mediate
Non IgE mediate
Enzimatiche
Farmacologiche
Indefinite
Intolleranza ad alimenti
Intolleranza al lattosio
1. Congenita: autosomica dominante estremamente rara con completa
assenza dell’enzima lattasi dalla nascita.
1. Primaria: geneticamente determinata
progressiva riduzione dell’enzima con l’età (non persistenza della lattasi)
(5% nord Europa, 60-80% popolazioni ispaniche e asiatiche)
3.Secondaria è determinata dalla coesistenza di patologie del piccolo
intestino che alterano la mucosa intestinale compromettendo
l’assorbimento del disaccaride.
MICROBIOTA: l’enterotipo è specifico per ciascuno di noi
Eubiosi
Leaky gut
Dieta, stile di vita,
antibiotici, stress
Disbiosi
Leaky gut (iperpermeabilità
dell’intestino)
SIBO e IBS sono legate a
disbiosi che è alla base
delle intolleranze alimentari
Probiotici
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Allergia/intolleranza alimentare: una terapia possibile