CONVEGNO“NUTRIZIONE E STILI DI VITA IN ETA’ SCOLARE ALLERGIE ED INTOLLERANZE ALIMENTARI FACCIAMO UN PO’ DI CHIAREZZA La allergia alle PLV Elio Novembre Azienda Ospedaliero-Universitaria A. Meyer Firenze Capannori 26 ottobre 2013 Classificazione delle reazioni avverse agli alimenti La reazione IgE mediata PREVALENZA DELL’ ALLERGIA ALIMENTARE Nel bambino: 2 – 8% Nell’ adulto: 2% Alimenti principalmente coinvolti: Latte vaccino: 2% Uovo: 1.3% Arachidi 0.5% J. M. Spergel. Pediatr. Clin. North Am 2002; 40, 73-96 STORIA NATURALE DELLA APLV Milk tolerant pateints (percent) • Studio prospettico di 10 anni • Challenge annuali 100 92 85 85 90 80 70 70 60 50 50 50 40 30 20 10 0 1 year 2 years 3 years 5 & 10 years Age Host A Pediatr Allergy Immumol 1994;5(5Suppl):1 Host A et al J Allergy Clin Immunol 1997;99:S490 Diagnosi di allergia alimentare IgE-mediata TESTS PER LA DIAGNOSI DI ALLERGIA ALIMENTARE Prick Test Prick by Prick RAST Dosaggio allergeni ricombinanti IMMUNOCAP ALLERGEN MICROARRAY ISAC Diete di eliminazione Diete mirate Si elimina esclusivamente un alimento sospetto Diete oligo antigeniche Si elimina gran parte degli alimenti a rischio Diete elementari Con formule ipoallergeniche o idrolisati parziali o spinti LE DIETE NELLA ALLERGIA ALIMNTARE: • Diete di eliminazione devono durare lo stretto necessario. Diete superiori a 3-6 mesi devono tener conto di eventuali squilibri nutrizionali (in particolare di un adeguato apporto adeguato di calcio nelle diete prive di latte vacciono ) ALLERGIA ALIMENTARE E DIETE Dieta inappropriata a base di riso e mela in un bambino con dermatite atopica e allergia alimentare Novembre E, et al. Allergy 2003;58:88-9. Diagnosi di allergia alimentare IgE-mediata TPO positivo …in caso di TPO positivo deve essere raccomandata la dieta di esclusione e una nuova valutazione dopo 12 mesi... È l’azione ( ad esempio un trattamento sperimentale) superiore alla non azione (o al trattamento corrente)? ..il rischio di una qualsiasi azione deve essere discusso con i genitori (consenso informato) SINTOMI DELLA ALLERGIA ALIMENTARE Reazioni generalizzate Anafilassi Reazioni cutanee Orticaria/angioedema ( Dermatite atopica Reazioni respiratorie Rinocongiuntivite Edema laringeo Asma Reazioni gastroenteriche Anafilassi gastrointestinale Sindrome Orale Allergica Gastroenterite eosinofila (con RGE) Samson HA. J Ped Gastr Nutr 2000; Spergel JM. Ped Clin North Am 2002 Orticaria da assunzione di latte vaccino SINTOMI PREMONITORI DI ANAFILASSI •Calore, parestesie o prurito sul cuoio capelluto, piante dei piedi, palme delle mani, genitali, meato acustico •Eritema cutaneo diffuso •Senso di nodo o di costrizione in gola •Prurito orale e/o faringeo •Congestione nasale •Raucedine •Senso di gonfiore delle labbra / lingua Novembre E et al. “Anafilassi nel bambino” In: Vierucci A. Allergologia Pediatrica, 2003 Criteri diagnostici per Anafilassi CRITERIO 1 La anafilassi è molto probabile se viene soddisfatto uno dei seguenti 3 criteri Esordio acuto (da minuti a alcune ore) con coinvolgimento della cute o delle mucose o di entrambe (ad es. orticaria generalizzata, prurito o flushing, rigonfiamento di labbra, lingua, ugola) + almeno uno dei seguenti Compromissione respiratoria (ad es. dispnea, broncospasmo, stridore, riduzione del PEF, ipossiemia) Riduzione della pressione arteriosa o sintomi di disfunzione di organo (ad es. ipotonia, sincope, incontinenza) Sampson HA et al, J Allergy Clin Immunol 2006; 117: 391-7 La anafilassi è una emergenza medica potenzialmente mortale………………. Anaphilaxis in children: clinical and allergological features Novembre E, et al. Pediatrics 1998;101(4):1-8. ALIMENTI IMENOTTERI 11(9%) FARMACI 10 ESERC.FISICO 9 IDIOPATICA 6 VACCINI 2 ADDITIVI ITS 1 LATEX 1 1 54 (57%) La gestione della anafilassi da allergia alimentare 1)Terapia di emergenza 2) Diagnosi eziologica 3) Esclusione allergene “offending” PERCORSI DIAGNOSTICO-TERAPEUTICI DIFFERENTI • Intraospedalieri (DEA) • Extraospedalieri (Famiglie, Scuola) 1. Diagnosi sicura. 2. Allontanare la causa, se individuata. 3. Valuta ABC (airways, breathing, circulation). 4. Cerca aiuto (chiamare 118) 5. Somministra adrenalina 6. Porre il paziente in posizione supina con le estremità inferiori rialzate. 7.Somministrare ossigeno se necessario (6-8 L/min.). 8. Stabilire un accesso venoso e stabilizzare il volume circolante se necessario: Sol Sal 10 ml/kg)+ farmaci 2a linea (CS o antiH1 9. Massaggio cardiaco se necessario 10. Monitorare i segni vitali ogni 2-5 minuti e stare sempre vicino al paziente. Chiamare anestesista se necessaria rianimazione Adrenaline autoiniettabili disponibili in Italia In Toscana a carico del SS Adrenalina autoiniettabile PIANO TERAPEUTICO ANAFILASSI La Prescrizione (Ospedale, PdF) deve essere accompagnata da: : • adeguato addestramento sull’uso dello strumento • dettagliato piano terapeutico in caso di reazione allergica • riferimenti telefonici utili Numero di dosi • dibattuto • 2 dosi possono essere indispensabili nei casi ad alto rischio Follow-up nei bambini con anafilassi 1) La “scuola” dell’adrenalina (è sicura, efficace, indispensabile in molte situazioni) 2) Gli alimenti “nascosti” (alimenti e luoghi a rischio, le denominazioni fuorvianti, le etichette ingannevoli, le contaminazioni) 3) I piani personalizzati di prevenzione e terapia per le scuole (piani scritti, sopralluogo, indagine su abitudini e percorsi alimentari) Corsi di educazione personale scolastico (lezioni frontali, audiovisivi) Anafilassi a scuola • Il ruolo delle associazioni Anafilassi a scuola: le diete Problemi non risolti con la normativa allergeni (etichettatura) • Le etichette sono molto più complesse e a volte illeggibili • La legislazione regolamenta gli ingredienti ma non considera le tracce “accidentali” • Non esiste una soglia clinica condivisa che consenta di definire rapidamente un limite di legge (e comunque gli allergeni sono molti) • Non esistono metodiche analitiche ufficiali e limiti di determinazione che in qualche modo possano essere accettati come zero analitico (corsa a chi vende il kit più sensibile) • Ci sono ancora dubbi sulle esenzioni LE INTOLLERANZE ALIMENTARI INTOLLERANZA ALIMENTARE Apparato gastro-intestinale. G-I Cute Difficoltà diagnostiche legate a: - Reazioni spesso ritardate - Mezzi diagnostici insufficienti - TPO poco standardizzato (standard, “lungo”) ALLERGIA VS INTOLLERANZA La dose scatenante differenzia in modo sostanziale le allergie dalle Intolleranze alimentari Allergia = mg Intolleranza = gr La allergia può causare reazioni gravi e immediate (anafilassi) Classificazione delle reazioni avverse agli alimenti Esempi di intolleranze dovute a deficit enzimatici -Carboidrati (lattasi, saccarasi ) -Amine biologiche (DAO) -Altre (fruttosio ecc.) Deficit di lattasi - Fino al 70 % della popolazione mondiale ha una non- persistenza della lattasi - Notevoli variazioni etniche : perdita dell’8090% nei primi 3-4 anni nei cinesi e giapponesi, netta diminuzione dopo 18-20 anni nei nord- europei. Conseguenze del deficit di lattasi Lattosio non assorbito dai batteri intestinali Fermentazione colon Produzione di acidi grassi a catena corta, idrogeno, metano C02 Aumento tempo transito intestinale e della pressione intracolica Meteorismo e dolori addominali (Lomer 2008) Classificazione delle reazioni avverse agli alimenti Histamine fish poisoning (HFP) Sindrome sgombroide • Forma simil- allergica di intossicazione alimentare (orticaria, eritema diffuso, nausea, vomito, diarrea,crampi addominali, cefalea, palpitazioni, sapore metallico, ipotensione) • Dovuta ad ingestione di pesce non ben conservato (crescita di batteri che trasformano la istidina in istamina per mezzo di istidin-decarbossilasi) • Le analisi chimiche del pesce implicato generalmente rivelano livelli elevati di istamina Classificazione delle reazioni avverse agli alimenti Reazioni non immunologiche ad alimenti (Intolleranze o pseudo allergie) - Sono la maggioranza di tutte le reazioni al cibo (15% - 20%), causate da: - amine biologiche (istamina, tiramina, serotonina etc.), - additivi *solfiti (presenti nel vino e nei farmaci ), * sodio glutammato (flavor enhancer), * coloranti and conservanti ( tartrazina, benzoati, sorbati etc.), * dolcificanti (aspartame), INTOLLERANZA AD AMINE BIOGENE (ISTAMINA) - Aumentata produzione (allergie, mastocitosi, fermentazione batterica) - Aumentata ingestione (cibi ricchi di istamina,o istidina) - Ridotta degradazione (deficit DAO) I recettori dell’Istamina MacGlashan D. JACI 2003 H -r H11-r Ampiamente distribuiti HIC H2-r Ampiamente distribuiti Emopoietico Intracellulare H3-r Sistema nervoso H4-r Emopoietico, Intestinale Effetti della stimolazione del recettore H1 RINITE ASMA Vasodilatazione Vasopermeabilità Contrazione muscol.liscia AEDS Attivazione ghiandolare IPERSECREZIONE Neurosensoriale Vasodilatazione attiv.ghiandolare prurito broncostruzione ANAFILASSI Togias A. JACI 2003 SINTOMI DA AMINE BIOGENE (ISTAMINA) - Aumentata produzione (allergie, mastocitosi, fermentazione batterica) - Aumentata ingestione (cibi ricchi di istamina,o istidina) - Ridotta degradazione (deficit DAO) CIBI AD ELEVATO CONTENUTO ISTAMINICO • Pesce affumicato o in scatola* (salmone, acciughe, tonno) • Formaggi fermentati* (camembert, cheddar, emmenthal ) • Salcicce, insaccati, pancetta affumicata • Crauti, spinaci * Contengono anche elevate quantità di tiramina Gli additivi alimentari Per "additivo alimentare" si intende qualsiasi sostanza, normalmente non consumata come alimento in quanto tale e non utilizzata come ingrediente tipico degli alimenti, indipendentemente dal fatto di avere un valore nutritivo, aggiunta intenzionalmente ai prodotti alimentari per un fine tecnologico nelle fasi di produzione, di trasformazione, di preparazione, di trattamento, di imballaggio, di trasporto o immagazzinamento degli alimenti, che si possa ragionevolmente presumere diventi, essa stessa o i suoi derivati, un componente di tali alimenti direttamente o indirettamente DM n. 209 del 27.02.1996 Intolerance to food additives: does it exist? Turner P and Kemp A J Pediat Child Health 2010 Orticaria da farmaci in sciroppo: ruolo del sodio benzoato - 89 bambini studiati (TC, TPO) - 8( 9%) allergici al farmaco - 9 (11%) allergici all’eccipiente (sodio benzoato) Mori F, Barni S, Novembre E. Current Drug Safety 2012 Classificazione delle reazioni avverse agli alimenti Intolleranza al latte Gluten sensitivity Allergia e Intolleranza al latte (APLV/IPLV) - Il latte è una delle più comuni cause di allergia nei primi anni di vita e può persistere anche nell’età adulta. - Una allergia IgE mediata (APLV) è responsabile di circa il 60% delle reazioni avverse al latte. - I pazienti con reazioni non-IgE mediate (IPLV), non hanno anticorpi di tipo IgE nel sangue, non hanno tests cutanei positivi e non presentano intolleranza al lattosio. - I sintomi clinici di questi pazienti sono normalmente ritardati, da 1 ora a giorni dopo la introduzione e interessano prevalentemente il tratto G-I (nausea, diarrea, dolori addominali, meteorismo) o cutaneo (DA e orticaria). - Il meccanismo patogenetico delle reazioni non-IgE mediate non è ancora conosciuto. ( Hochwallner Allergy 2011) La “gluten sensitivity” • • • • Disordine funzionale , morfologico e immunologico caratterizzato da: Diarrea Dolori addominali Meteorismo - risponde alla esclusione del glutine dalla dieta ma non ha le caratteristiche tipiche della Malattia Celiaca (autoanticorpi specifici, differente grado di enteropatia) - nessun criterio diagnostico disponibile Fasano A. 2011 . da differenziare dalla allergia al grano, e dalla celiachia Boettcher E et al, 2013 INTOLLERANZE: METODI DIAGNOSTICI NON STANDARDIZZATI Test citotossico (Cytotest o test di Bryan o test leucocitotossico) Test di provocazione neutralizzazione sottocute e sublinguale Kinesiologia applicata Test del riflesso cardiaco-auricolare Pulse test Test bioelettronici o test EAV Biorisonanza Hair analysis Diagnosi differenziale delle malattie associate a intolleranza alimentare - MICI, - Pancreatite cronica, - Gastroenterite eosinofila, - Mastocitosi sistemica, - Malattia Celiaca, CONCLUSIONI - - - Le allergie alimentari sono sufficientemente definite nella patogenesi, diagnosi, trattamento. Le maggiori difficoltà consistono in un adeguata prevenzione e trattamento delle emergenze a casa e a scuola L’universo delle intolleranze è invece ambiguo e fluido, la diagnosi impegnativa , “time consuming” e non standardizzata. Il ruolo delle amine biogene e degli additivi è dibattuto Alcune intolleranze alimentari (GS) sono al momento senza spiegazione patogenetica. GRAZIE PER L’ATTENZIONE