Tagli ed “razionalizzazioni”
Meritocrazia
Scuola per tutti
Difesa della scuola pubblica
Tempi pieni e qualità della scuola
I tagli sono stati eseguiti a causa della
crisi economica o per precisa scelta di
razionalizzazione di “sprechi” e di
“punizione” ad una scuola pubblica
inefficiente?
Tabella L.133/08 approvata 6 agosto 2008
La scuola com’era…
La scuola com’ è
27 ore+ mense= 22+ 5+ 2+2 ?
Modulo
22+11= 33
22+22+22= 66:2=33
Tempo Pieno
22+22= 44
24 ore (scelto dal 2-4%)
22+5= 27
40 ore= 44-4
30 ore+ mense (ma il Ministero ne
assegna solo 27)
Un insegnante (unico) + un
pezzo di matematica + una parte
di un altro per la mensa+ uno
spezzone di inglese (che intanto
va in altre 7 classi a coprire i
buchi)+ ?
E’ sostenibile che i cambiamenti sono stati realizzati per
motivi pedagogici? Le esigenze delle famiglie e dei bambini
sono maggiormente tutelate, ora?
I due progetti “sperimentali” sul Merito
Progetto sperimentale per
premiare gli insegnanti che si
distinguono per un generale
apprezzamento professionale
all’interno della scuola
Città: Torino, Napoli, Milano
(bocciata dal 98% delle scuole) –
solo 34 scuole aderenti
Una mensilità al 15-20% dei
“meritevoli”
Nucleo valutazione su base:
-curriculum vitae
-Documento auto-valutazione
-Questionario apprezzamento
genitori e studenti
Progetto sperimentale per la
valutazione delle scuole
Città: Pisa, Siracusa, Massa Carrara
(scuole medie). 100% scuole di Pisa
e Massa hanno votato contro
l’adesione al progetto
Fino a 70.000 € al 25% delle
scuole “meritevoli”
-Criteri:
-Livelli apprendimento (prove INVALSI)
-Verifiche esterne da osservatori
I fondi per la premialità del merito vengono
dal 30% dei tagli effettuati (8 miliardi)
L'ufficio scolastico regionale della
Lombardia vuole far rispettare il tetto
del 30% di alunni stranieri per classe
Stop alle classi di alunni stranieri
"Dal 2011 il limite sarà del 30%"
Anche le scuole famose per l'alto numero
di alunni provenienti da famiglie di
immigrati dovranno adeguarsi alla norma.
Dal prossimo settembre – assicura Colosio – il tetto massimo del 30 per cento di alunni non italiani in ciascuna classe verrà applicato con molto
maggior rigore di quanto è accaduto nel 2010-2011.
«Quest'anno – spiega Colosio – la circolare ministeriale era stata diramata da pochi mesi e le scuole potevano avere avuto difficoltà oggettive
nell’organizzare una migliore distribuzione degli alunni stranieri. Per questo sono state concesse molte deroghe. Per il prossimo settembre invece
sarà sicuramente possibile attrezzarsi al meglio e il numero delle deroghe sarà drasticamente ridotto».
Anche le scuole tante volte al centro delle cronache per una presenza imponente di alunni stranieri, che in qualche caso raggiungono la quasi
totalità di intere classi, dovranno adeguarsi.
In altre parole, persino la scuola di via Paravia, frequentata a stragrande maggioranza da alunni provenienti da famiglie di immigrati, avrà
difficoltà ad ottenere deroghe. La preside è già stata avvertita dalla Direzione regionale e dovrà cercare soluzioni che consentano di abbattere la
percentuale di bambini stranieri.
«Quello
che chiediamo – aggiunge Colosio – non è nulla di speciale. Se un bambino italiano per
andare a scuola deve fare due fermate di autobus invece che una, lo può fare benissimo anche
un alunno proveniente da una famiglia di immigrati».
Insomma: nessuna “deportazione di massa”, ma sicuramente una distribuzione più razionale e più producente sul piano della didattica.
«Anche perché – aggiunge il direttore regionale – è dimostrato che un maggiore equilibrio produce migliori risultati e gli stessi dati dell’Invalsi
confermano che i bambini stranieri inseriti in classi ad alta concentrazione di alunni non italiani rendono di meno».
L’abbiamo visto anche noi che
con loro la scuola diventa più
difficile. Qualche volta viene la
tentazione di levarseli di torno.
Ma se si perde loro la scuola non
è più scuola. E’ un ospedale che
cura i sani e respinge i malati.
Lettera ad una professoressa
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