SOCIETÁ MULTICULTURALE E SCUOLA
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LEZIONE INTERDISCIPLINARE DI PEDAGOGIA, FILOSOFIA,
ANTROPOLOGIA, EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA.
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DESTINATARI: Alunni di una classe V Liceo delle Scienze Umane (17/18 anni). Nella
classe sono presenti un ragazzo indiano (Sampat), una ragazza marocchina (Amina) e un
ragazzo dislessico.
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OBIETTIVI
Conoscenze:
Cogliere il nucleo teoretico e metodologico della pedagogia interculturale.
Conoscere le principali leggi che a livello italiano, europeo e mondiale regolano il diritto
all’istruzione.
Conoscenza della teoria dell’inclusione di Habermas.
Conoscenza della pedagogia “complessa” di Edgar Morin.
-
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Competenze:
elaborare un pensiero critico sul problema dei diritti umani e civili.
sapere impostare una tematica a livello interdisciplinare.
comprendere e descrivere secondo l’ottica delle Scienze sociali aspetti della contemporaneità
saper analizzare, decodificare, interpretare i fenomeni sociali, scegliendo gli approcci
disciplinari più opportuni.
valorizzare le differenze, sapendosi mettere in rapporto con “l'altro", cogliendone il punto di
vista.
Trarre spunto da ricerche tipo per formulare ipotesi di intervento socio psico-pedagogico.
PREREQUISITI:
-conoscenza dei caratteri generali delle diverse culture.
- conoscenza della teoria evoluzionista e del suo superamento in antropologia.
- conoscenza del sistema scolastico italiano e delle politiche dell’istruzione europee.
MEZZI E STRUMENTI:
LIM; libri di testo e fotocopie fornite dall’insegnante; PC e internet.
SPAZI , TEMPI, METODOLOGIE:
Spazi: aula con LIM, aula multimediale.
Tempi: 2 ore lezione partecipata + 4 ore esposizione elaborati creati in modalità di cooperative
learning.
MODALITÁ DI VERIFICA:
- quesiti scritti e orali.
valutazione dell’elaborato creato in modalità di cooperative learning.
VALUTAZIONE:
- La valutazione si baserà sulle risposte ai quesiti della verifica sommativa, ma anche sugli
interventi in classe avvenuti nel corso della discussione. Gli indicatori della valutazione sono:
Proprietà espositiva e terminologica
capacità di dare definizioni adeguate.
capacità di sintesi e collegamento.
e-twinning
gemellaggio con un Liceo di Tübingen, Germania.
I ragazzi inseriranno nel sito web della scuola il
report elaborato durante l’attività di cooperative
learning.
“Tutti gli esseri umani
nascono liberi ed uguali in
dignità e diritti...”
art.1 della Dichiarazione universale dei diritti
dell’uomo (adottata dall’Assemblea generale
dell’ONU il 10/12/1948).
Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo
art.26 : "Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione
deve essere gratuita per quanto riguarda le classi elementari e
fondamentali. L’istruzione elementare deve essere
obbligatoria...".
Dichiarazione dei
Diritti del Fanciullo
(ONU, 1959)
Dichiarazione universale
dei diritti dell’uomo
(ONU, 1948)
diritto all’istruzione
Linee guida per l'accoglienza e
l'integrazione degli alunni stranieri.
(C.M. n.24, 1/03/2006)
Convenzione
internazionale sui
diritti dell’infanzia
(ONU, 1989)
Costituzione Italiana
(1948)
Art. 34
La scuola è aperta a tutti.
L'istruzione inferiore,
impartita per almeno otto
anni, è obbligatoria e
gratuita.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari
dignità sociale e sono eguali
davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza,
di lingua, di religione, di
opinioni politiche, di
condizioni personali e
sociali.
Legge 27 maggio 1991, n. 176
Ratifica ed esecuzione della convenzione sui diritti del
fanciullo,
fatta a New York il 20 novembre 1989
Art. 29
1. Gli Stati parti convengono che l'educazione del fanciullo deve avere come finalità:
c) sviluppare nel fanciullo il rispetto dei suoi genitori, della sua identità, della sua lingua
e dei suoi valori culturali, nonché il rispetto dei valori nazionali del paese nel quale
vive, del paese di cui può essere originario e delle civiltà diverse dalla sua;
Art. 30
Negli Stati in cui esistono minoranze etniche, religiose o linguistiche oppure persone di
origine autoctona, un fanciullo autoctono o che appartiene a una di tali minoranze non
può essere privato del diritto di avere una propria vita culturale, di professare e di
praticare la propria religione o di far uso della propria lingua insieme agli altri membri
del suo gruppo.
In che modo una società può rispondere ai fenomeni di immigrazione
e convivenza tra popoli di diverse culture?
monoculturalismo
cultura omogenea
maggioritaria,
che chiede alle
minoranze di
uniformarsi
pluralismo culturale
nucleo culturale
comune accettato
da tutti, differenze
tollerate in ambito
privato.
multiculturalismo
compresenza di culture diverse,
riconosciute in modo paritario
nell’ambito non soltanto della
sfera privata, ma anche
(ed è l’aspetto essenziale)
di quella pubblica.
CONCETTO DI
MULTICULTURALITA’
Secondo l’interpretazione in senso
antropologico, il concetto di
multiculturalità si può sintetizzare
come l’insieme delle norme e
regole, dei costumi e delle
abitudini, delle opere e degli
artefatti di differenti società che si
confrontano in un unico contesto
geografico e storico.
“L’educazione dovrà fare in modo che l’idea di unità della specie
umana non cancelli l’idea della sua diversità e che l’idea della sua
diversità non cancelli l’idea della sua unità. Vi è una unità umana. Vi è
una diversità umana. L’unità non è solo nei tratti biologici della
specie homo sapiens. La diversità non è solo nei tratti psicologici,
culturali, sociali dell’essere umano”
E. Morin, I sette saperi necessari all’educazione del futuro, trad. di
S. Lazzari, Cortina, Milano 2001, p. 56.
MULTICULTURA
INTERCULTURA
compresenza, su uno stesso territorio, di popoli
differenti per etnia, lingua e cultura. Questo termine
non contiene giudizi di valore, limitandosi a indicare
una realtà sempre più diffusa attualmente,
che vede diverse popolazioni insieme, senza che
questo presupponga necessariamente un confronto,
uno scambio e un incontro.
impegno nel ricercare forme, strumenti, occasioni per
sviluppare un dialogo tra le culture e un confronto
costruttivo e creativo, che presuppongano la capacità
di promuovere situazioni di comparazione di idee,
valori, culture differenti, nella ricerca di punti di
incontro che valorizzino le diversità e le differenze,
Obiettivo dell’educazione interculturale:
● Stimolare la nascita di un proficuo dialogo che porti all’incontro di
soggettività diverse;
● Prendere coscienza che educarsi in prospettiva interculturale non
significa perdere la propria identità, smarrirsi nell’altro, ma anzi
comprendere che l’altro, con la sua differenza, costituisce per ciascuno di
noi un’occasione di arricchimento.
L’integrazione scolastica in Europa
modello integrato
modello separato
i bambini immigrati sono inseriti in classi composte da
bambini della loro stessa età (o di età inferiore a seconda
dei casi) dell’istruzione ordinaria. Misure di supporto
(essenzialmente di natura linguistica) sono applicate su
base individuale per ogni alunno durante il normale orario
scolastico. In alcuni casi è previsto, in aggiunta all’offerta
ordinaria, anche un insegnamento extracurricolare. In
questi casi, gli alunni immigrati ricevono delle lezioni al
di fuori del normale orario scolastico ma sempre
all’interno delle strutture scolastiche.
• accordi transitori: i bambini immigrati sono organizzati
in gruppi separati dagli altri bambini (nella loro scuola)
per un periodo ti tempo limitato in modo che possano
ricevere
un’attenzione particolare adattata ai loro bisogni.
Tuttavia, possono assistere ad alcune lezioni nelle classi
ordinarie insieme agli altri alunni;
• misure a lungo termine: sono costituite classi speciali
all’interno della scuola per uno o più anni scolastici, e
spesso bambini immigrati sono raggruppati insieme in
base alle loro competenze nella lingua di insegnamento
(insegnamento intermedio, avanzato).
modello
integrato
modello
separato
nessuna
misura di sostegno
Danimarca
Germania
Ungheria
Spagna
Romania
Belgio
G.Bretagna
G.Bretagna
Malta
Polonia
Francia
Lituania
Francia
Irlanda
Italia
Paesi Bassi
Austria
Paesi Bassi
Rispetto delle differenze in queste attività:
Belgio (assenze da scuola giustificate per motivazione religiosa).
Italia (alunni di religione ebraica possono assentarsi il sabato).
Germania, Svezia, Norvegia (alunni possono ottenere permesso per assenze).
Germania e Svezia: le scuole possono prevedere attività fisica separata tra
maschi e femmine e, ove non è possibile, esenzione dall’attività.
Finlandia: esenzione per gli alunni i cui genitori non accettano attività fisica
mista.
Svezia: lo Stato concede alle scuole di vietare l’uso del burqa.
Gran Bretagna: è concesso alle donne mussulmane di indossare il velo e ai sikh
il turbante.
Francia: è bandito ogni ostentazione di simboli religiosi.
Spagna, Finlandia e Svezia: provvedimenti per adattare i menu delle mense ai
precetti religiosi e culturali degli alunni immigrati.
Integrazione scolastica alunni stranieri in Italia
la presenza di alunni stranieri è molto disomogenea e
differenziata sul territorio nazionale. La concentrazione di
alunni stranieri è molto più elevata nelle aree del Centro e
del Nord del Paese, in particolare nel Nord-Est ed investe
non solo le grandi città, ma anche i piccoli centri. Tra le
regioni, a primeggiare è la Lombardia con 184.592 alunni
stranieri, seguita da Veneto (89.367), Emilia Romagna
(86.944), Lazio (72.632) e Piemonte (72.053).
Nel 2001 erano meno di 200mila, oggi sono quasi
800mila. Dal numero degli studenti di cittadinanza
non italiana si capisce quanto e come sia cambiata
negli ultimi dieci anni la società italiana. E soprattutto
la scuola italiana. Oggi gli studenti senza passaporto
italiano rappresentano l'8,4%. I più numerosi sono i
ragazzi romeni (141.050), seguiti dagli albanesi
(102.719) e dai marocchini (95.912). In crescita
soprattutto gli alunni moldavi (+ 12,3%) e ucraini (+
11,7%) nelle scuole primarie e quelli filippini nelle
scuole medie (+8,5%) e superiori (+11,2%).
I minori stranieri sono soggetti all‘obbligo scolastico;
l‘iscrizione alle classi della scuola dell‘obbligo va accolta in
qualsiasi momento dell’anno, in coincidenza con il loro arrivo
sul suolo nazionale
(D.P.R. n.394/99, art. 45, C.M. del 23/03/2000 n.87 e C.M. del
05/01/2001, n.3).
Essi vanno accolti anche se sprovvisti di permesso di soggiorno
o privi di documentazione (art. 45 del DPR n.394/99).
mediatore
culturale
figura-ponte per la facilitazione del dialogo fra la
cultura di origine e la cultura di accoglienza
(DPR 394/99, capo VII, art. 45).
4 aspetti:
• amministrativo e burocratico (l'iscrizione)
• comunicativo e relazionale (prima conoscenza)
• educativo-didattico (proposta di assegnazione
alla classe, accoglienza, educazione interculturale,
insegnamento dell'italiano seconda lingua).
• sociale (rapporti e collaborazioni con il
territorio).
Il Collegio docenti delibera la costituzione di una COMMISSIONE ACCOGLIENZA
STUDENTI STRANIERI, composta da docenti, che collabora con il Dirigente
scolastico per gli aspetti di sua pertinenza e con un referente designato all’interno della
Segreteria alunni per gli aspetti amministrativi.
• accoglie gli alunni neoarrivati e/o neoiscritti e le loro famiglie.
• accerta e valuta le competenze linguistico-espressive degli alunni in Italiano L2.
• funge da tramite tra la scuola ed il territorio su delega del DS .
• formula proposte per l’organizzazione di percorsi formativi per il personale docente e
non docente.
• verifica (annualmente) ed integra o modifica, se necessario, il protocollo di
accoglienza.
Esercizi per valutare la conoscenza dell’italiano L2
Esercizio 1: completa con le seguenti parole
porta – finestre – ragazzi – quaderno – Giovanni – libro –uscire – posso - dove – buongiorno – vicino –
destra – vai –dov’è - ciao
(in classe)
Prof Perosi:
Buongiorno …………………………! Entrate e sedetevi, per favore
Ragazzi: Buongiorno prof!
Prof Perosi:
Sara, chiudi la ……………….. per favore. Michele e Giovanni, voi aprite le
………………………..
Omar:
Professore, dove posso sedermi?
Prof Perosi:
C’è un posto vicino a …………. Siediti là. Loro si siedono in fondo. Prendete il
………………..di italiano e il ………………………
Anna e Fatima:
Prof, noi non abbiamo il quaderno, abbiamo solo il libro
Omar:
Prima di cominciare, prof, ………………… andare in bagno?
Prof Perosi:
Sì, tu puoi …………………….. Noi ti aspettiamo
Esercizio 2: rileggi il dialogo, poi cancella l’espressione sbagliata
1. Uscite / entrate e sedetevi, per favore
2. Posso andare / posso venire in bagno
3. Loro si siedono / si alzano in fondo
4. Io sono / io mi chiamo Omar
5. Siamo / abbiamo il libro
6. C’è / non c’è il professore
7. Buongiorno / ciao prof
8. Lontano / vicino all’ingresso c’è la segreteria
SEGRETERIA
La segreteria, dotata di una modulistica
bilingue si fa carico di:
• consegnare il Riepilogo informativo
bilingue sugli indirizzi e sulle regole
della scuola
• comunicare l’arrivo del nuovo alunno
straniero ai docenti referenti (Funzione
strumentale o altro componente della
Commissione Accoglienza) e la data del
primo incontro tra la famiglia e gli
insegnanti della Commissione accoglienza ;
• richiedere copia autentica o conforme
dei titoli di studio in possesso dello studente
ed eventuale traduzione e valutazione di tali
titoli all’Ufficio Immigrazione del Comune
CONSIGLIO DI CLASSE
Sulla base delle indicazioni della Commissione
accoglienza e dei dati raccolti sulle competenze
e abilità degli alunni, il Cdc definisce le linee di
programmazione didattico-educativa,
predisponendo, se necessario, un PEP (Piano
Educativo Personalizzato) con identificazione
delle discipline prioritarie e relativi contenuti
ed obiettivi essenziali, indicazione dei tempi
per l’attivazione delle altre discipline, corsi di
supporto ecc.;
• Il Cdc individua un tutor tra i docenti e un
tutor tra pari, a rotazione, al fine di agevolare il
percorso di socializzazione e integrazione .
Piano Educativo Personalizzato (P.E.P.) per studenti non italofoni
(in riferimento al D.P.R. 394/99 art. 45 Il Collegio dei docenti definisce “il necessario
adattamento dei programmi di insegnamento, in relazione al livello di competenza dei
singoli allievi”.)
SCHEDA DATI
(deve compilarla il Referente Intercultura con l’aiuto della Segreteria)
Cognome e Nome:…………………………………………………..
Classe:………………
Luogo e data di
nascita:…………………………………………………………………….
Data di arrivo in Italia (mese e anno):………………………………………………
Data di ingresso nella scuola italiana (mese e
anno):………………………………………
Scolarità pregressa:
- nel paese d’origine (numero totale di anni di scuola): .........................
- nel paese d’origine (ultima classe frequentata):………………………………………
- in Italia (ultima scuola e classe frequentata): ……..…………………….………….
Lingua d’origine:………………………………..
Lingue studiate oltre a quella d’origine:…………………………………………….
Eventuale corso di Italiano L2 frequentato in Italia Sì No
Frequenta l’ora di religione cattolica Sì No
In Italia vive : con i genitori con altri (specificare): …………………………
Altre informazioni ________________________________________________
OBIETTIVI TRASVERSALI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
- Promuovere l’integrazione e la relazione all’interno della classe di
appartenenza e dell’Istituto
- Valorizzare l’identità culturale e favorire lo scambio e il raffronto delle
esperienze
- Sviluppare autonomia
- Apprendere in maniera efficace applicando metodi e strategie di studio
OBIETTIVI LINGUISTICO-COMUNICATIVI
- Promuovere le competenze linguistico-comunicative per permettere il pieno
inserimento nel contesto della società italiana
- Fornire gli strumenti linguistici necessari per raggiungere il successo
formativo
- Seguire e partecipare alle lezioni delle diverse discipline
MODALITA’ DI VERIFICA
I docenti opteranno per le modalità di verifica che ritengono più opportune, tra
quelle di seguito indicate, in relazione al livello dell’alunno
1. Tempi più lunghi per le prove scritte
2. Lettura del testo della verifica scritta da parte dell’insegnante
3. Riduzione/selezione della quantità di esercizi nelle verifiche scritte
4. Interrogazioni programmate
5. Utilizzo di prove strutturate: risposta chiusa- multipla- V/F- CLOZE – MATCH
6. Uso di strumenti didattici durante le interrogazioni (mappe, schemi, immagini)
7. Fornire schemi, mappe parzialmente costruite per ricostruzioni, riassunti,…
8. Sottoporre testi segmentati in parti brevi con idee chiave evidenziate (colori,
evidenziazioni, sottolineature, figure,…)
9. Utilizzo di testi facilitati
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE
1. Tenere in considerazione la lingua d’origine, i tempi diversi di apprendimento, i tempi del
silenzio dell’alunno
2. La valutazione delle prove scritte e orali tiene conto principalmente del contenuto rispetto
alla forma
3. Valutazione delle conoscenze e non delle carenze
4. Fornire feedback sui risultati (cosa devo fare e come)
5. Dare indicazioni su come attuare miglioramenti
6. Fare capire che gli errori sono sempre migliorabili
SEZIONE MULTICULTURALE DELLA BIBLIOTECA
La Commissione accoglienza promuove la costituzione di una sezione
multiculturale della biblioteca all’interno dell’Istituto che nella raccolta del
materiale faccia spazio a:
libri di divulgazione su paesi e culture differenti, fiabe e le leggende del mondo,
libri in lingua d'origine, libri bilingue, classici tradotti in tutte le lingue, libri
indirettamente multiculturali (racconti, romanzi, narrativa, ecc.), storie di
immigrazione, autobiografie di immigrati, materiali multimediali, materiali per
l'insegnamento/apprendimento dell'italiano L2.
APPROFONDIMENTO
• Si divide la classe in quattro gruppi, affidando loro il
compito di ricercare il materiale che successivamente
verrà rielaborato a casa per la presentazione di un report.
• I quattro gruppi lavoreranno sui seguenti argomenti e con
le seguenti metodologie:
1. FOCUS GROUP
Alcuni ragazzi organizzeranno una raccolta di opinioni ed interventi,
effettuata attraverso il metodo del focus group, all’interno di altre
classi del liceo sul tema
Gli stranieri a scuola: una risorsa o un problema?
2. MODELLI EUROPEI PER
L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA
DEGLI IMMIGRATI
Un secondo gruppo di studenti presenterà alla classe un report
sulle politiche di integrazione scolastica degli immigrati in Francia,
Germania e Gran Bretagna.
Nel report i ragazzi dovranno dimostrare di essere in grado di elaborare
istogrammi, diagrammi a barre, diagrammi a torta.
3. FILOSOFIA E
MULTICULTURALISMO
Il terzo gruppo di studenti relazionerà in classe sul testo di Habermas e
Taylor, Multiculturalismo. Lotte per il riconoscimento.
La loro presentazione servirà a contestualizzare la tematica della
società multiculturale nell’orizzonte filosofico del pluralismo, del
relativismo e della definizione dell’identità.
4. SCOPRIAMO L’INDIA E
IL MAROCCO
Il quarto gruppo che comprende Amina e Sampat illustrerà i punti
salienti della religione induista e musulmana, la vita familiare in
India e in Marocco, e organizzerà un viaggio virtuale in questi due
paesi.
Amina e Sampat illustreranno le dieci parole della loro lingua madre
che vorrebbero che i loro compagni conoscessero,
indicandone i motivi.
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società multiculturale e scuola