PSICOLOGIA
DISTANZA
E
PROFONDITA’
COME FACCIAMO A
PERCEPIRE DISTANZA E
PROFONDITA’
• Ci serviamo di una molteplicità di
indicatori o indici:
• Indicatori binoculari: grazie al lavoro
simultaneo dei due occhi;
• Indicatori monoculari: quando guardiamo
con un occhio solo.
INDICATORI MONOCULARI
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INDICATORI BINOCULARI
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INDICATORI BINOCULARI
• Molto efficaci, utili per la capacità di cogliere la
profondità ed afferrare gli oggetti.
• Per valutare le distanze usiamo 2 meccanismi
binoculari:
1. la convergenza oculare (più l’oggetto è vicino,
maggiomente convergono gli occhi verso
l’interno, più il cervello può calcolare la distanza
dell’oggetto). Valutazione abbastanza precisa, ma
limitata, può servire solo per individuare la
distanza di un oggetto alla volta.
2. Il secondo meccanismo utilizza le informazioni
che arrivano dalle due retine. I due occhi fissano
un oggetto da due punti di vista diversi, lontani
tra loro alcuni centimetri, ciò crea un differente
angolo di visuale.
L’immagine sulla retina sinistra sarà
leggermente diversa rispetto a quella sulla retina
destra, questa è definita: disparità binoculare.
L’entità della disparità binoculare varia con la
distanza dell’oggetto (più è lontano l’oggetto,
meno c’è disparità).
Il cervello ricava così la distanza degli oggetti e
funziona contemporaneamente per più oggetti. E’
utile per farci cogliere gli oggetti a differenti
intervalli da noi, dandoci il senso della profondità,
del rilievo, della tridimensionalità.
Ha un limite: ha scarsa efficacia oltre i 100 metri
(possiamo aiutarci con i stereoscopi, grazie ai
quali, anche oltre i 100 metri, la tridimensionalità
è resa più vivida).
INDICATORI MONOCULARI
• Risultano utili quando osserviamo un
paesaggio, per cogliere una visione
tridimensionale.
• Possiamo scorgere la profondità dentro
quadri (se gli artisti hanno messo in atto gli
accorgimenti basati sugli indicatori
monoculari) e fotografie.
Parallasse di movimento
• Mentre viaggiamo in treno o in auto,
sembra che tutte le cose intorno si spostino
in senso contrario al nostro. Non vanno però
tutte alla stessa velocità: le più vicine
corrono di più. La diversa velocità con cui
gli oggetti sembrano muoversi, ci da la
misura della loro distanza da noi.
IL MOVIMENTO
• Gli occhi di molti animali meno evoluti (rana),
sono sensibili solo al movimento: si limitano a
vedere un corpo solo se si muove, ciò ha per loro
il significato generico di allarme (pericolo
incombente, preda…).
• L’uomo e gli animali superiori hanno una visione
del movimento molto più evoluta: individuano
oggetti che si muovono, ne stabiliscono la
traiettoria, ne calcolano approssimativamente la
velocità.
MECCANISMI DI
PERCEZIONE DEL
MOVIMENTO
• Sono 2 i meccanismi:
1. Il sistema immagine - retina: se un oggetto si
muove, i nostri occhi non lo inseguono, la sua
immagine sulla retina si sposta di conseguenza (i
fotorecettori della retina rimangono lo stesso
impressi dal passaggio dell’oggetto). Al cervello
arrivano in rapida successione segnali da punti
consequenziali della retina, sufficienti per
ricavare la traiettoria e l’aspetto dell’oggetto, ma
anche la velocità dello stesso.
2. Il sistema occhio - testa:mentre un
oggetto si muove possiamo inseguirlo con
gli occhi. Il cervello dispone di due dati:
- il comando impartito agli occhi per farli
spostare,
- dalla retina gli arriva il dato che,
nonostante gli occhi si siano mossi,
l’immagine dell’oggetto sulla retina non si
è spostata, quindi gli occhi hanno
inseguito un oggetto in movimento.
GLI UOMINI PERCEPISCONO
TUTTI ALLO STESSO MODO?
• No, ciascuno vede in un determinato modo.
• I meccanismi di percezione sono innati. Fin dalla
nascita un bambino è capace di percepire il
movimento ed il contorno delle figure.
• Le costanze percettive arrivano dai 3 mesi in
poi.Lo sviluppo della percezione della profondità
compare intorno ai 6 mesi (perché comunque
prima il bambino non gattona e non si sposta,
quindi non gli serve). Quando inizia a spostarsi si
vede che percepisce la profondità.
• Nell’arco dei 6 mesi si sviluppano le costanze e la
profondità.
• Nell’arco dei 6 mesi si sviluppano le costanze e la
profondità.
• Gli indicatori di profondità sono presenti già dai 2
mesi di vita, ma a 6 mesi sono completi.
• Quando inizia ad andare a scuola perde le
costanze, “disimpara” per un periodo. Questo
perché impara a vedere in un dato modo, diverso
da come glielo fanno vedere le costanze.
• Istruendo il bambino, gli si fanno vedere le cose in
modo diverso.
SULLA PERCEZIONE HA
INFLUENZA IL GIUDIZIO DEGLI
ALTRI?
• Si, molti suggerimenti degli altri ci aiutano
a vedere in modo diverso, ad attivare altri
schemi.
• A seconda del modo in cui percepiamo,
vediamo alcune cose e altre no: sono
predisposizioni diverse a vedere prima
l’insieme o i particolari.
• Si parla di STILI COGNITIVI.
ESPERIMENTI
SULL’INFLUENZA SOCIALE E
LA PRECEZIONE
•
•
1.
2.
Hanno dimostrato che l’influenza degli altri conta, anche
se il suggerimento è sbagliato.
ESPERIMENTO: 9 persone ed 1 sola ignara
dell’esperimento. Se le 9 persone danno una versione
“sbagliata”, ad un certo punto si convince anche la 10a
persona ignara, anche se la risposta è palesemente
sbagliata.
Qualcuno dichiara di avere disturbi alla vista;
Altri, sotto la pressione del gruppo, cambiano risposta,
per paura di essere esclusi, messi da parte e derisi.
In realtà non sono persone che percepiscono in modo
diverso.
ESPRIEMENTO DI ASCH
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ILLUSIONI OTTICHE
• Inganni della percezione: quando una
ipotesi pur essendo errata, siamo portati a
crederci.
• Come le illusioni ottico-geometriche.
ILLUSIONI OTTICHE
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FIGURE FLUTTUANTI o
AMBIGUE
• Il nostro cervello è indeciso tra due figure,
non riesce a scegliere, perché tutte e due le
ipotesi sono attendibili.
FIGURE FLUTTUANTI
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Distanza e profondità