Lo scopo ultimo dell'epidemiologia veterinaria è quello di: «acquisire dati su cui basare decisioni razionali per la prevenzione ed il controllo delle malattie in popolazioni animali; a ciò segue l'ottimizzazione dello stato di salute e quindi della produttività». Come interpretare i dati Epidemiologia = scienza "eclettica" Si avvale di altre scienze •le scienze biomediche di base •le scienze cliniche •la statistica •la epidemiologia umana •la antropologia •la demografia •la sociologia. si basa sul METODO SCIENTIFICO Il metodo scientifico viene usato nelle scienze naturali a partire dalla "rivoluzione scientifica" del XVII secolo ed è rimasto concettualmente invariato • • • osservazione dei fenomeni naturali avanza per passi successivi fino alle conclusioni utilizza un rigoroso sistema di generazione e verifica di ipotesi Rappresentazione schematica del metodo scientifico Il metodo scientifico si basa non soltanto sull'osservazione, ma su un processo chiamato «ragionamento ipotetico-deduttivo» che è un processo di generazione dell'ipotesi seguito da tentativi di negare l'ipotesi stessa - cioè un processo basato sulla «falsificazione dell'ipotesi» l'impossibilità di rifiutare l'ipotesi rappresenta la prova migliore della sua veridicità Pertanto, la forza di una ipotesi dipende dal grado con cui essa può essere confutata In indagini epidemiologiche "di routine" su argomenti noti lo schema può essere riassunto in 3 fasi: • • • raccolta dei dati elaborazione dei dati interpretazione dei dati (conclusioni) ESEMPIO Veniamo interpellati per accertare la frequenza di mastite subclinica in un grande allevamento di bovine da latte raccoglie i dati (anamnesi) Veterinario visita l'animale per evidenziare i sintomi (analisi di lab. ecc.) elabora i dati (nella sua mente) interpreta gli stessi: diagnosi Questo metodo può avere un inconveniente: • impossibilità di quantificare alcuni parametri es. dolore, zoppia, ecc. In epidemiologia i dati sono molto spesso rappresentati da numeri - sono affetti da una mal. Es. QUANTI animali - nuovi casi si sono verificati - esposti presentano la mal. I "dati" sono numeri ma non soltanto numeri I dati sono numeri in un contesto Il contesto fa si che il numero contenga informazione Da ciò (dal fatto che l'epidemiologia si serve di dati numerici) derivano due conseguenze molto importanti per l'epidemiologia: 1) ricorre più di altre discipline a tabelle e/o grafici in cui riportare i dati numerici. 2) si serve frequentemente di due altre discipline: la matematica e la statistica Con il processo di "analisi" i dati si convertono per mezzo di idonei procedimenti matematici e/o statistici Forma grezza (non interpretabile) comprensibile (interpretabile) Il processo di raccolta-elaborazione-interpretazione dei dati: non è puramente meccanico non può essere "automatizzato" in tutte le sue fasi Nella raccolta nell'elaborazione e - soprattutto - nell'interpretazione dei dati è necessario: ingegno 1 . che il ricercatore sia "in gamba"!?!? intuito discernimento 2 . che abbia una profonda conoscenza della storia naturale della malattia 3 . nonché di tutte le altre discipline mediche di base Le informazioni raccolte sono utili a: • identificare la causa e l'origine delle malattie, soprattutto (ma non soltanto) di quelle diffusibili; • identificare la presenza di determinate malattie in un territorio; • accertare l'assenza di determinate malattie (v. scambi commerciali) in territori indenni ( vale soprattutto per le malattie trasmissibili); • individuare la frequenza e la localizzazione geografica delle malattie; • valutare l'importanza (sanitaria, economica, zoonosica ecc.) delle malattie esistenti in un territorio; • determinare le priorità di intervento, tenuto conto delle risorse disponibili; • pianificare ed implementare piani di controllo e sorvegliarne l'andamento; • soddisfare le richieste di informazioni provenienti da organismi internazionali (es. OIE; ecc.) Per concludere le informazioni sullo stato sanitario di popolazioni animali sono utili ad una ampia gamma di soggetti: - dai semplici proprietari o allevatori - autorità sanitarie periferiche e centrali (nazionali e internazionali) - enti di ricerca La profilassi: applicata al singolo individuo oppure su intere popolazioni comprende misure di tipo "medico" (es. vaccini o farmaci) "sanitario" (es. quarantena, disinfezione) può essere applicata anche a condizioni diverse dalle malattie trasmissibili Ad esempio, una buona razione alimentare costituisce una forma di profilassi nei confronti di malattie metaboliche, nutrizionali o da carenza Per prevenzione si intende insieme di misure di profilassi (non solo mediche ma anche di tipo sociale o economico) rivolte ad evitare l'insorgenza di una malattia in una popolazione sana può essere ampliata fino a comprendere le misure che limitano la progressione e la gravità della malattia, adottate allo scopo finale di eliminarla Il principale ente sanitario internazionale, cioè la "Organizzazione Mondiale della Sanità" (World Health Organization, WHO), ha definito 3 livelli di prevenzione della malattia dell'uomo: Il controllo di una malattia è la riduzione della prevalenza ad un livello tale da rendere la malattia non classificabile fra i problemi sanitari o economici importanti L'eradicazione di una malattia comporta l'eliminazione della malattia in seguito alla eliminazione del relativo agente da una regione, nazione o continente L'eradicazione deve essere differenziata dalla semplice «eliminazione» di una malattia quest'ultima corrisponde alla scomparsa di tutti i casi clinici in una popolazione, il che non implica necessariamente la scomparsa dell'agente eziologico Storia naturale e prevenzione delle malattie infettive Morte Agente eziologico Fase libera Prevenzione primaria Incubazione Malattia clinica Guarigione Cronicizzazione Storia naturale e prevenzione delle malattie cronico - degenerative Fattori di rischio Fase libera Fase di latenza Prevenzione primaria Diagnosi precoce Diagnosi consueta Fase preclinica Malattia clinica Prevenzione secondaria Cronicizzazione Prevenzione terziaria Morte Per popolazione si intende l'insieme delle persone (o degli animali) abitanti un luogo Nel linguaggio epidemiologico, si intende un insieme di individui (di solito della stessa specie) che hanno uno o più attributi in comune gli attributi vengono scelti con criteri arbitrari, ma utili ai fini dello studio che si intende eseguire Una popolazione può essere composta da un numero indeterminato di elementi Ad esempio, è indeterminata la popolazione di tutti i cani vaccinati in passato, e che verranno vaccinati in futuro, con un certo vaccino Molto spesso si studiano popolazioni composte da animali in alcuni casi l'attenzione può essere rivolta, piuttosto che ad un insieme di animali, ad un insieme di altre "unità di interesse", come ad esempio cellule, batteri, ecc Quindi, si potrà studiare una "popolazione di cellule" oppure una "popolazione di batteri" od ancora una "popolazione di allevamenti“, ecc. Livelli organizzativi di popolazioni Il concetto di "popolazione“ è legato a quello di una struttura a differenti LIVELLI DI ORGANIZZAZIONE esempio organuli cellulari cellule organi apparati individui gruppi, mandrie, ecc. province, regioni, ecc Epidemiologia e statistica = concetto "ampio" di popolazione diversi livelli organizzativi l'unità elementare del livello organizzativo prescelto viene detta "Unità di analisi" o "unita di interesse" Mentre la popolazione viene chiamata "popolazione d'interesse" o "popolazione bersaglio" Animali da compagnia, in genere, l'unità d'interesse singolo animale Animali da reddito, in genere, l'unità d'interesse gruppo o l'allevamento Esempio 1.- Vogliamo conoscere la frequenza della malattia "vaiolo ovino". L'obiettivo dello studio è quello di individuare quanti casi di tale malattia sono presenti nelle pecore allevate in una determinata regione. In questo caso Qual è la popolazione di interesse? Qual è l'unità di interesse? Esempio 2.- Stiamo studiando i rapporti fra mastite bovina e produzione di formaggio (caseificazione): Vogliamo individuare l'esistenza di una eventuale associazione fra contenuto di leucociti nel latte e qualità della caseificazioneIn questo caso Qual è la popolazione di interesse? Qual è l'unità di interesse? Non sempre l'unità d'analisi è rappresentata dal singolo animale.