Prof Gianluca Perseghin 10 lezioni Esame scritto con 3 domande “aperte” a partire da Febbraio 2010 Libro di testo: Igiene Generale della Scuola e dello Sport di A Boccia e G Ricciardi Idelson-Gnocchi Ed Calendario delle Lezioni 1 1) 5/10/09 ore 8:30 Presentazione del corso, definizione di Sanità Pubblica, Igiene, Educazione Sanitaria e Prevenzione 2) 19/10/09 ore 8:30 Principi di epidemiologia: malattie infettive e malattie cronico degenerative, fattori causali, di rischio e di protezione, Mortalità, Morbidità e altri tassi 3) 26/10/09 ore 8:30 Indagini epidemiologiche 4) 26/10/09 ore 14:30 Epidemiologia malattie cronico degenerative: malattie cardiovascolari 5) 2/11/09 Epidemiologia malattie cronico degenerative: malattie cardiovascolari Calendario delle Lezioni 2 6) 9/11/09 ore 8:30 Epidemiologia malattie cronico degenerative: Obesità 7) 9/11/09 ore 14:30 Epidemiologia malattie cronico degenerative: Diabete 8) 16/11/09 ore 8:30 Epidemiologia malattie cronico degenerative: Tumori 9) 30/11/09 ore 8:30 Epidemiologia delle malattie cronico degenerative: Osteoporosi 10) 14/12/09 ore 8:30 Simulazione esame Principi di epidemiologia Studio della popolazione allo scopo di 1) Comprendere le cause di una patologia 2) Fornire elementi per programmazione, organizzazione e gestione di interventi sanitari Principi di epidemiologia Indagini epidemiologiche 1)Indagini descrittive 2)Indagini analitiche 3)Indagini sperimentali 1) Indagine descrittiva Descrive la distribuzione di condizioni fisiologiche o patologiche 1) Localizzazione geografica (dove?) 2) Andamento nel tempo (quando?) 3) Caratteristiche di chi si ammala (chi?) 1) Indagine descrittiva dove? Localizzazione geografica Continente, regione, paese, città Ambiente rurale o urbano Ambiente interno o esterno Ambiente lavorativo 1) Indagine descrittiva quando? Andamento nel tempo Annuale (eventi: infarto, ictus, cancro) Stagionale (allergie) Giornaliero (andamento della temperatura) Fasi dell’esistenza (pre vs post menopausa) 1) Indagine descrittiva chi? Caratteristiche di chi si ammala Età (pediatrica, geriatrica) Sesso Razza Occupazione (malattie professionali) Livello sociale (ruolo del livello culturale) Stato civile Stato nutrizionale (malnutrizione, obesità) 1) Indagine descrittiva Raccolta dei dati? Si basano su statistiche correnti raccolte da organizzazioni istituzionalmente delegate a questo compito 1) Ufficio Comunale (Anagrafe) 2) Organizzazioni Sanitarie (cartelle cliniche) 3) Specifiche Istituzioni (ISTAT, INPS) 1) Indagine descrittiva Oggetto 1) Malattie infettive (epidemie) 2) Malattie cronico-degenerative (analisi dei fattori di rischio) 3) Management sanitario: Allocazione delle risorse 2) Indagine analitica Verifica ipotesi (che emergono dagli studi descrittivi) e tenta di identificare i fattori causali 2) Indagine analitica Cerca di quantificare un rapporto di associazione tra un sospetto fattore causale e una patologia, nonché i potenziali mezzi di controllo e prevenzione a) Studi trasversali b) Studi caso-controllo c) Studio a coorte 2a) Studi trasversali Descrive un fattore di rischio o una malattia nel presente (lo fotografa in uno specifico istante) Permette di stabilire la “prevalenza” di malattie e quindi di valutare l’allocazione delle risorse da parte delle Autorità Sanitarie 2a) Studi trasversali Esercizio fisico e geometria cardiaca Perseghin, Alberti, La Torre Am Heart J, 2007 2b) Studi caso-controllo Disegnati per stabilire associazioni causali tra i fattori di rischio di una patologia 2b) Studi caso-controllo Si mettono a confronto 2 gruppi di soggetti Gruppo 1: i casi (affetti dalla patologia) Gruppo 2: i controlli (praticamente identici ai casi per caratteristiche quali sesso, età, condizioni economicosociali ma che non sono affetti dalla patologia) 2b) Studi caso-controllo Di solito è retrospettivo Si parte da una condizione di malattia e guardando al passato (documentazione clinica, interviste, questionari) si cerca di individuare delle differenze tra il gruppo di studio e il gruppo di controllo 2b) Studi caso-controllo condizione di malattia = mortalità cardiovascolare differenze tra il gruppo di studio (i morti per cause CV) e il gruppo di controllo (i sopravvissuti o i morti per altre cause) stabilite retrospettivamente Perseghin G et al Diabetes Care, 2009 2c) Studi “a coorte” Anche in questo caso disegnati per stabilire associazioni causali tra i fattori di rischio di una patologia 2c) Studi “a coorte” Si mettono anche in questo caso a confronto 2 gruppi di soggetti Gruppo 1: i casi (affetti dalla patologia) Gruppo 2: i controlli (praticamente identici ai casi per caratteristiche quali sesso, età, condizioni economicosociali ma che non sono affetti dalla patologia) 2c) Studi “a coorte” L’approccio però è prospettivo o longitudinale In medicina è evidenza estremamente solida per valutare l’efficacia di trattamenti (il gruppo 1 riceve la terapia di cui si vuole stabilire l’effetto il gruppo 2 riceve il placebo o la terapia standard attualmente disponibile) 2c) Studi “a coorte” Ridker PM et al N Engl J Med, 2008 3) Indagine sperimentale Verificare e validare l’associazione causa-effetto tra - fattore di rischio e patologia - misurare gli effetti sulla collettività di interventi - misurare gli effetti si servizi idonei alla prevenzione, cura e riabilitazione 3) Indagine sperimentale - Su animali Sull’uomo Volontari Popolazione Gruppo di ammalati Condizioni: 1) Non controllate (calamità naturale) 2) Controllate Pieno rispetto dell’Etica Medica (principi e regole che devono guidare i medici nell’esercizio della professione) 3) Indagine sperimentale Fase I: esperienze sugli animali Fase II: Esperienza su volontari (caratteristiche relative aqlla tossicità, farmacocinetica e farmacodinamica) Fase III: su malati (per stabilire effetto terapeutico) Fase IV: (post marketing) su pazienti per gli hardpoints e eventi avversi Riduzione dell’incidenza del diabete di tipo 2 con intervento sullo stile di vita vs. farmaci Diabetes Prevention Program Research Group NEJM 346:393, 2005 Reduction in the Incidence of Type 2 Diabetes with Lifestyle Intervention or Metformin Diabetes Prevention Program Research Group NEJM 346:393, 2005