35mm x 24mm 35mm x 24mm VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 ANNO IV N. 820 Sicilia: no all’apertura di un centro ottico troppo vicino a un altro Rispetto delle distanze tra esercizi e del rapporto con il numero di abitanti sono alla base della sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa per la regione siciliana, che ha così risolto la controversia tra Ottica New Line e Fotottica Media Vision di Campobello di Mazara, in provincia di Trapani Come riportato dal sito web locale castelvetranonews.it, la querelle nasce alla fine del 2009 a Campobello di Mazara, una quarantina di chilometri a sud est di Marsala, quando Vincenzo Accardi, titolare di Ottica New Line, ha impugnato l’autorizzazione comunale per l’apertura di un punto vendita, molto vicino al suo, rilasciata in favore di Fotottica Media Vision di Natale Fabrizio Luppino, alla quale, secondo Accardi, era stata concessa in violazione della legge regionale del 2004 che detta i limiti, quantitativi e di distanza, per l’apertura di nuovi esercizi di ottica. Il Cga, il massimo organo competente in materia e operante in Sicilia, ha ribaltato la sentenza di primo grado del Tribunale amministrativo di Palermo, che aveva dato ragione a Luppino sulla base del decreto Bersani. In secondo grado tale decreto è stato disapplicato. Il Consiglio di giustizia amministrativa ha, infatti, recepito una pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, investita della questione dallo stesso Cga. In sostanza, gli ottici risultano accomunati, per taluni aspetti, alle farmacie, per le quali sono previsti limiti quantitativi e di distanza, ossia insediamento di un solo centro ottico ogni 8 mila abitanti ed esistenza di una distanza minima di 300 metri rispetto agli esercizi ottici esistenti, con «l’obiettivo generale attinente alla tutela della salute, nonché, in particolare, con gli obiettivi miranti ad assicurare una ripartizione equilibrata degli esercizi di ottica nel territorio nazionale e a garantire un rapido accesso a tali esercizi», si legge nella sentenza della Corte di Giustizia Europea. «La sentenza costituisce un precedente assoluto e sancisce la piena vigenza della normativa regionale 12/2004 e dei limiti quantitativi e di dislocazione degli esercizi di ottica all’interno dei comuni dalla stessa previsti – ha dichiarato a castelvetranonews.it Fabrizio Genco, il legale di Accardi che ha seguito tutti i gradi di giudizio - Il Consiglio di Giustizia e la Corte di Giustizia Europea hanno, per la prima volta, affermato come, nel bilanciamento tra i diritti costituzionalmente garantiti alla salute e alla libertà di stabilimento, debba essere data preminenza al primo, in considerazione della peculiarità dell’attività degli ottici, che coinvolge con certezza anche la salute degli utenti. La sentenza non potrà che produrre effetti sull’intero territorio regionale, dal momento che potrebbe comportare l’adozione di provvedimenti in autotutela». Essilor: il Tour della Vista è un punto di partenza «La crescente attenzione dei consumatori nei confronti di questo tipo di iniziative è uno stimolo per continuare ad accendere i riflettori sullo screening visivo con la professionalità e la sensibilità che contraddistingue la nostra azienda per garantire una vita migliore attraverso una vista migliore», commenta in una nota Alessandra Barzaghi, marketing manager della filiale italiana del gruppo oftalmico «Rinnoviamo l’entusiasmo nell’aver confermato il nostro supporto a Commissione Difesa Vista in un’iniziativa così importante a sostegno della prevenzione visiva e sempre più avvalorata da dati tangibili, in considerazione del numero di persone che si sono avvicinate a tale iniziativa. La continuità dell’azione è altresì elemento portante e centrale, frutto della preziosa sinergia di più partner, ma estremamente significativo e che ci auguriamo possa avere un seguito, essendo il delicato tema della prevenzione e della correzione visiva ancora troppo sottovalutato da molti». Così la stessa Barzaghi e Roberto Tripodi, product manager di Essilor Italia, analizzano nella nota gli esiti del recente Tour della Vista, di cui Essilor è stata partner nei circa 5.200 screening visivi effettuati, «grazie all’utilizzo, da parte degli ottici volontari presenti, della sofisticata apparecchiatura professionale Visiotest (nella foto) di esclusiva della multinazionale francese e ampiamente impiegata nell’ambito della medicina specialistica e preventiva», si legge ancora nel comunicato di Essilor Italia. 202mm x 31mm 35mm x 24mm 35mm x 24mm VENERDÌ 12 DICEMBRE 2014 ANNO IV N. 820 Luisa Redaelli TODAY Dove c’è vita c’è speranza Occhiali solidali, occhiali in affitto, ottici che generano eventi, che lanciano iniziative, che creano blog di discussione su temi specifici. Tanto interessanti sono le iniziative che vedo muoversi nel nostro campo, tante sono quelle che discutiamo e (spesso) realizziamo con i professionisti che seguo Ne sono felice perché ogni dinamica di movimento nutre le energie, stimola il pensiero, alimenta la voglia di fare. Importante è che ci sia alla base di tutto un progetto chiaro, con un piano strategico temporale e un metodo di procedura. Ne parleremo in dettaglio, oggi mi interessa lo spirito che accomuna. La presa di coscienza di un mondo sociale ed economico ormai connotato da usi e consumi attenti alla solidarietà, alla condivisione, alla spesa consapevole e attenta determina la necessità di studiare e proporre soluzioni adeguate. Una nuova creatività imprenditoriale connota il professionista come l’efficace protagonista del suo contesto, con la capacità di attuare e comunicare idee e proposte adatte alla mentalità oggi in essere. La qualità professionale, quando esiste, emerge con vigore, però bisogna essere in grado di far comprendere, all’esterno della sala refrazione e del centro di ottica, quei valori peculiari che potranno farci scegliere, a discapito dello scontista, del negozio “cheap”. Ben vengano i progetti innovatori, ben vengano le proposte dirompenti, tutto ciò che si muove è vitale. Adesso è il momento per essere dinamici, di avere il coraggio di gettare il cuore oltre e impegnarsi. Adesso è il momento d’investire per crescere professionalmente, per cogliere ogni opportunità, per affinare la formazione, per conoscere, per incontrarsi e dialogare. Adesso è il momento per uscire fuori dal camice ingessato e farsi conoscere, anche sperimentando nuove iniziative che coinvolgano il sociale. Lo sconto o la proposta dell’occhiale a prezzo allettante sono messaggi desueti e banali, non bastano più ad attirare il cliente. Sono le idee che attirano, idee che coinvolgono lo spirito sociale, che sono rivolte alla comprensione delle difficoltà quotidiane delle persone e che le aiutano ad avere un servizio. L’occhiale è una necessità, il benessere visivo un diritto per tutti. Conoscere, incontrarsi, dialogare, scambiare idee, progetti, opinioni, sogni e speranze, cercare soluzioni attive, questa è la strada da scegliere. Tutto può essere discutibilissimo o validissimo, ma tutto è utile a rimanere collegati con il mondo reale, a essere vivi in un’etica di mercato attuale. [email protected] Giovanzana: l’acqua potabile è sconsigliata solo per le disposable L’optometrista e costruttore milanese di lenti a contatto su misura ritiene opportune alcune precisazioni in merito all’articolo “Lac: la prevenzione si attacca al packaging”, pubblicato su questo quotidiano il 9 dicembre scorso «Innanzitutto è necessario precisare che i contenuti dell’articolo vanno riferiti alle lenti a contatto morbide (disposable con sostituzione giornaliera, bisettimanale, mensile, ecc) e non alle lenti a contatto rigide, che hanno invece caratteristiche diverse dalle morbide e per questo motivo devono essere utilizzate e gestite in modo differente – spiega a b2eyes TODAY Mario Giovanzana ( nella foto ), che è anche presidente di Ancleco, l’associazione che rappresenta i produttori italiani di lenti a contatto di prescrizione - In particolare, riferendosi al tipo di manutenzione e considerando che la lente rigida non assorbe le sostanze con cui viene a contatto, è impensabile vietarne il risciacquo con acqua potabile, anche perché, data la natura e la consistenza dei detergenti normalmente utilizzati per la pulizia di tali lenti, risulta molto difficoltoso sciacquarle in modo adeguato utilizzando la soluzione salina: peraltro, prima di toccare le lenti è necessario lavarsi le mani, gesto che si compie proprio utilizzando sapone e acqua corrente». Giovanzana ricorda, inoltre, che il decreto legislativo del 3 febbraio 2003, “Guida al corretto utilizzo delle lenti a contatto, avvertenze, precauzioni e rischi collegati all’uso”, nell’allegato A, al paragrafo 11, «sconsiglia l’utilizzo dell’acqua corrente per il risciacquo, ma anche in questo caso si fa riferimento alle lenti a contatto morbide come risulta evidente dal paragrafo 5 dello stesso allegato che recita quanto segue: “Utilizzare lenti a contatto sterili e non oltre il periodo raccomandato” – sottolinea il professionista milanese - Solo le lenti morbide, infatti, possono essere sterilizzate a differenza delle lenti rigide. Al paragrafo 6, l’allegato A precisa inoltre che “al termine del periodo di utilizzo raccomandato nella confezione (giornaliero, bisettimanale, mensile, ecc) le lenti dovranno essere sostituite con un nuovo paio”: anche in questa affermazione si ha un’ulteriore riprova che le uniche lenti a contatto prese in considerazione dal suddetto decreto sono quelle morbide». 38mm x 31mm Direttore responsabile: Angelo Magri Coordinamento redazionale: Francesca Tirozzi E-mail: [email protected] Supplemento al 12 dicembre 2014 reg. presso Tribunale Milano, n. 292, 17-06-2009 © La riproduzione dei contenuti è riservata 38mm x 31mm