Università per Stranieri di Perugia CVCL Centro per la Valutazione e le Certificazioni Linguistiche Il Quadro nella prospettiva della valutazione linguistica: come elaborare una prova Lorenzo Rocca Articolazione delle 4 ore Quadro: breve introduzione e (soprattutto) lettura critica Tecniche di verifica: costruzione delle prove e valutazione della competenza linguistica Attività in gruppi di lavoro Restituzione e tavola rotonda Che cos’è il Quadro? (Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue) • Un riferimento comune aspecifico e generico atto a: 1. Descrivere saper fare attraverso la lingua 2. Definire e promuovere una meta lingua 3. Definire e condividere livelli di competenza 4. Promuovere un approccio orientato all’azione Obiettivi del Quadro • Offrire una ‘cornice’ comune, una meta-lingua • Promuovere e facilitare la cooperazione fra istituzioni in paesi diversi • Descrivere i livelli per facilitare confronti fra sistemi diversi e per favorire la trasparenza ↓ e quindi • Fornire anche una base affidabile per il riconoscimento reciproco, anche di titoli linguistici I livelli del QCER 6 livelli → standard comuni Individuati in base a criteri di positività Non sono i soli livelli possibili ↓ sono solo i più riconoscibili Profili disomogenei Leggo Scrivo Ascolto Parlo B2 … senza considerare le sotto abilità! Forum intergovernativo Strasburgo deve essere contestualizzato nella specifica situazione di uso ha una natura generale: non essendo rivolto a una lingua particolare, richiede necessariamente un’interpretazione, un adattamento e un’integrazione in relazione al contesto della lingua e cultura di riferimento Febbraio 2007 CEFR = Cornice, non Quadro Diverse utenze e diverse priorità in un contesto e con riferimento ad una L2/LS descrittori funzioni n. generali n. specifiche morfosintassi Il compito così descritto è: lessico Lettura critica del Quadro Affermazioni e relativi dubbi Tutti parlano di Quadro da quasi 20 anni. Nuova (meta) lingua franca: vuol dire appiattimento? Meno creatività? Eccessiva standardizzazione? A volte salti troppo ampi: necessità di livelli potenziati? Dove, in particolare? Forse va rinnovato? Va rivisto? Va ampliato? wwww.coe.int Validation of Extended Set of CEFR Illustrative Descriptors 2015 Il Quadro pone al centro l’apprendente. Ma in classe ho più di un apprendente e spesso i livelli fra corsisti sono (troppo) disomogenei? Che cosa posso fare? Io uso il Quadro rapportandolo alla mia classe e pertanto in un contesto di apprendimento formale. In che misura devo anche considerare l’apprendimento non formale e informale che avviene fuori dalla mia classe? Apprendimento formale Apprendimento erogato in un contesto organizzato e strutturato, appositamente progettato come tale L’apprendimento formale è intenzionale dal punto di vista del discente Apprendimento non formale Apprendimento erogato nell’ambito di attività pianificate, sebbene non specificamente concepite per l’apprendimento stesso L’apprendimento non formale è intenzionale dal punto di vista del discente Apprendimento informale Apprendimento risultante dalle attività della vita quotidiana legate al lavoro, alla famiglia o al tempo libero Non è strutturato in termini di obiettivi di apprendimento, di tempi o di risorse Nella maggior parte dei casi l’apprendimento informale non è intenzionale dal punto di vista del discente Il Quadro è stato pensato per adulti. Ma allora per i bambini/ragazzi funziona? O è per caso “V.M.”? Il Quadro è stato pensato per la lingua della comunicazione … e alla lingua dello studio chi ci pensa? B1 III media? B2 maturità? Il Quadro è stato pensato per apprendenti (decisamente) scolarizzati. Discrimina perché propone saper fare troppo legati ad alta scolarità (soprattutto per la fascia C)? Quanta lingua e quanta (anche) cultura? Il Quadro non aiuta nella definizione di livelli di analfabetismo: che cosa c’è prima dell’A1? Il Quadro è stato pensato per apprendenti europei (o globalizzati). E il rifugiato somalo? E la richiedente asilo siriana? E la ricongiunta dal Perù? I descrittori possono essere utilizzati in contesti migratori? Se l’obiettivo è la competenza NON linguistica bensì interculturale, il Quadro funziona? Possiamo usarlo per descrivere una lingua per l’integrazione? Attività di familiarizzazione Formazione di gruppi di lavoro Scala globale del Quadro: evidenziare parole ed espressioni chiave Sillabo: prima il meaning poi il form Fascia A Orientamento morfosintattico Strutture inanalizzate Formule Riesce (no monitor) Paratassi Significato denotativo Dalla Fascia B Riflessione “meta” (via via più consapevole) È in grado (monitor) Ipotassi Significato connotativo Il Quadro nel language testing Il test È uno strumento di misurazione avente come obiettivo: elicitare un campione di performance, un comportamento fornire cioè una misura che funga da indicatore della competenza Tipologie di test 1. 2. Per l’analisi dei bisogni (al momento dell’accoglienza) Diagnostico, di controllo, di profitto in itinere Progressivo di livello (per es. Toefl) di piazzamento, d’ingresso / placement – entry test Di fine corso, profitto finale (legato a Sillabo)