Mobbing e le Culture d’Impresa Daniele Ranieri Resp. Salute e Sicurezza Cgil di Roma e del Lazio 1 Il mobbing viene generalmente considerato un fenomeno sociale inerente alle relazioni tra le persone , le cui cause in massima parte risalgono a comportamenti e stati d’animo disturbati, quali: • Sadismo • Cattiveria • Autoritarismo • Invidia e gelosia professionale • Arrivismo, ecc. Scarse le ricerche sulle motivazioni economicosociali 2 Le cause del mobbing sono relative alle caratteristiche umane o le caratteristiche del mondo produttivo e sociale? Gli assetti competitivi del mercato Caratteristiche umane •Leymann •P.McCharty •A.Casilli •D. De Masi •H.Ege •T.Field •M.F.Hirigoyen •R.Gilioli 3 Eppure nella maggior parte dei casi sono entrambe le motivazioni a trovarsi alla radice del fenomeno mobbing 4 Perché il Mobbing viene studiato dalla metà degli anni ‘70 e definito a partire dagli anni ’80? 5 H. Leymann (come prima di lui il medico svedese Heinemann) inizia dallo studio del bullismo per poi accorgersi che esistono fenomeni simili nel mondo lavorativo 6 Serendipity * quando si scopre una cosa non cercata e imprevista mentre se ne sta cercando un'altra. *Alla metà del 1700 l'inglese Horace Walpole coniava il termine dopo aver letto la favola dei «Principi di Serendip». Serendip è il nome antico dello Sri Lanka 7 Se ne è stata notata la “somiglianza” con il bullismo è probabilmente perché quei fenomeni sul posto di lavoro iniziavano a rendersi sempre più visibili. Erano, cioè quantitativamente in crescita. E per quale motivo erano in aumento in quegli anni ? 8 Mentre Leymann studia il mobbing (nel decennio 1975 – 1985) cosa accade nel mondo? 1974 Shock petrolifero 1976 Muore Mao 1977 Nasce Apple II ( primo Pc di massa) 1979 Crisi economica ed elezione di Margaret Thatcher 1981 Elezione di Ronald Reagan 1982 Viene definito il Protocollo TCP/IP cioè nasce Internet 1985 sale al potere Gorbaciov 9 L’economia e il mercato si modificano velocemente e con esso si modifica il modello competitivo (le culture, l’organizzazione e le relazioni sociali aziendali) 10 La cesura è talmente netta che nasce il concetto di post-moderno che si applica • All’industria (post industrialismo) • All’arte (postmoderno) • Alla politica (postcomunismo e postdemocrazia) • A ……………………… Da allora tutto è post qualcosa 11 In quegli anni, quindi, non si modifica tanto l’animo umano, quanto le società e i modelli produttivi 12 Nella postmodernità mutano: • Le politiche industriali •Le culture d’impresa • I processi produttivi • Le modalità comunicative e relazionali • le politiche sindacali L’impresa torna al centro della società 13 Il pubblico deve farsi impresa Reductio ad unum Il cittadino deve farsi consumatore 14 Muta il linguaggio e appaiono con crescente frequenza nuove parole downsizing Impegno (motivazione) Senso di appartenenza flessibilità Adattamento Disponibilità 15 Downsizing A questo indirizzo possono essere ricondotte tutte quelle metodologie di intervento sulla struttura organizzativa che puntano allo snellimento, all'appiattimento della gerarchia, alla riduzione dei costi, alla ristrutturazione dei processi di produzione, all'efficienza operativa. 16 Centralità del paradigma economico (impresa) + Downsizing + (privatizzazioni e tagli) Maggiore utilizzo lavorativo + (saturazione o sfruttamento) Adesione ai valori e ai principi dell’azienda = Nuove Politiche del personale (Gestione Risorse) (Adattamento/adeguamento conformistico/marginalizzazione /espulsione) 17 Il cambiamento non è di per sé negativo, anzi può essere un’utile stimolo al miglioramento, alla rottura delle routine e alla obsolescenza delle conoscenze. Presenta però delle difficoltà da superare 18 Il processo comporta tre momenti di difficoltà: 1. Le scelta del modello organizzativo/relazionale 2. La capacità o meno di gestire il cambiamento in tutti i suoi aspetti ( anche umani) 3. Le volontà/capacità di adattamento dei lavoratori (spazi di coinvolgimento democratico) Secondo come vengono risolti questi aspetti si ha o meno un terreno fertile alla comparsa di fenomeni asociali e violenti come il mobbing 19 Il processo di mobbing è quindi funzionale a una strategia finalizzata a: • pressare • Intimorire • perseguitare • isolare • espellere I lavoratori al fine di allinearli (piegarli/subordinarli) alle nuove (e anche ad alcune delle vecchie) politiche aziendali (alla nuove culture d’impresa e organizzative) e nel caso di difficoltà ad isolarli ed espellerli 20 Un messaggio del Chief Executive Officer Gentili colleghi: Sono fermamente convinto della nostra responsabilità nei confronti di tutte le persone con cui lavoriamo: i nostri dipendenti, i nostri clienti, le comunità, e l’ambiente in cui viviamo e lavoriamo. Per ottemperare alle nostre responsabilità, mettiamo in pratica i nostri valori ovvero l’attenzione al cliente, la stima per il nostro personale, la passione per la vittoria, l’innovazione e l’assenza di confini. Nel loro insieme, questi valori determinano la nostra condotta, nel raggiungimento degli obiettivi aziendali, e ci aiutano ad assicurare un comportamento aperto, onesto, etico e fondato sui principi. In risposta al nostro impegno nei confronti della responsabilità aziendale, abbiamo creato un insieme formale di direttive rappresentato dal nostro “Codice etico e di comportamento aziendale” 21 La cultura d’impresa influenza grandemente il clima organizzativo, cioè ciò che si “respira” all’interno del luogo di lavoro. Ciò che regola gli umori, i rapporti tra le persone, la catena delle gerarchie e delle competenze formali e “informali” 22 Altre difficoltà insite nel cambiamento attengono ala cultura d’impresa e al conseguente clima che inducono. In azienda non è indifferente se si è favorevoli o contrari a: • i problemi di genere (considerazione della donna rispetto all’uomo) • a premiare la competenza o la fedeltà • a promuovere la competizione o la collaborazione • se vigono orientamenti democratici o autoritari • ecc. I valori e il clima determinano concretamente lo Stile manageriale 23 L’autorità razionale si fonda sulla competenza e aiuta a crescere coloro che si appoggiano a essa; L’autorità irrazionale si basa sul potere e serve a sfruttare la persona che a essa è asservita (Erich Fromm) 24 Il potere La cultura d’impresa influenza lo stile manageriale e la gestione dei poteri aziendali. Il potere per non assumere caratteristiche autoritarie od oppressive deve essere bilanciato da altri poteri e contenuto da un’etica. 25 È indispensabile la presenza di entrambi gli aspetti ( bilanciamento dei poteri ed etica) L’etica da sola non è sufficiente Carte dei valori, codici etici, codici di comportamento sono importanti, ma solo se accompagnati da un bilanciamento dei poteri e da una loro migliore distribuzione (Parte importante dei poteri sono anche i saperi cioè le competenze e le conoscenze.) 26 Il mobber non agisce solo in preda a sentimenti crudeli, ma spinto dalla necessità di realizzare obbiettivi di efficienza( o presunta tale) aziendale I lavoratori e le loro rappresentanze (il sindacato) rappresentano uno dei poteri che bilanciano trasformando i casi individuali in casi collettivi Il sentimento che facilita questa trasformazione è la capacità di suscitare solidarietà e senso di appartenenza a una comunità 27 Un processo di maggiore democratizzazione aziendale Condivisione di poteri e saperi, sentimenti di rispetto e di solidarietà, favoriscono climi organizzativi sani, ricercano competenza e accrescimento professionale e spingono per culture d’impresa più equilibrate In questi contesti il mobbing non esiste 28