Nietzsche
Parole chiave
Dionisiaco




Dire di sì alla vita
Manifestazione immediata della vitalità
Ebbrezza
Immergersi nelle cose senza prendere le
distanze da esse
 Musica
 Lato notturno dell’esistenza
Apollineo
 Dire di no alla vita
 Mediazione intellettuale che si frappone
alla vita
 Lucidità
 Distacco dalle cose per comprenderle
 Scultura
 Lato diurno dell’esistenza
Senso tragico dell’esistenza
 La fusione dell’Apollineo e del
Dionisiaco permette il miracolo della
tragedia Attica, massima
rappresentazione della condizione
umana, caratterizzata dall’assenza
di scopo, senso, finalità
Decadenza
 Lo sviluppo della filosofia a
partire da Socrate e Platone
segna la fine della sintesi
Apollineo/Dionisiaco e l’inizio
della decadenza dell’Occidente
Morte di Dio
 Dio è morto, siamo stati noi ad ucciderlo,
ma ci sentiamo soli.
 La paura di prenderci le nostre
responsabilità ci spinge ad affidarci
ancora a degli dei a cui intimamente non
crediamo: per millenni crederemo ancora
in qualche dio, ma questo non toglie che
Dio è morto
Disincanto
 Non crediamo più nella
possibilità di dare un senso al
mondo affidandoci a qualcuno
(un dio, la ragione metafisica, la
scienza) che opera al nostro
posto.
Superuomo
 Chi non fa ricorso a queste forme di
consolazione è chi va oltre l’uomo così
come l’abbiamo conosciuto finora, il
superuomo (oltreuomo).
 L’uomo è una corda tesa tra la bestia e il
superuomo.
 Il superuomo è qualcosa verso cui si
tende, non qualcosa che già si è.
Le tre metamorfosi
 Il cammello è l’uomo che vive portandosi
sulle spalle il peso del suo senso di
colpa.
 Il leone ribalta i valori, ma facendo il
contrario di quello che fa il cammello è
ancora subalterno alla morale.
 Il bambino va oltre il bene e il male,
perché ignora la morale, non è immorale,
è amorale.
Trasvalutazione dei valori
 Il bene e il male non esistono.
 Quelli che definiamo valori non sono altro
che le regole che nel tempo gli uomini si
sono dati
 Bisogna sciogliere le catene che
costringono l’uomo a vivere all’interno dei
vincoli della morale, trasformare i valori
su cui si fonda la sua vita.
Genealogia della Morale
 Bisogna ricostruire il percorso storico che
ha portato all’affermazione di alcuni valori
rispetto ad altri.
 L’etica dei signori è quella che si afferma
con la forza.
 L’etica degli schiavi con la solidarietà.
Il Risentimento
 Tipico dello schiavo è il risentimento: non
potendo vivere alla pari del signore lo
invidia e cerca di danneggiarlo con
metodi subdoli.
 La casta dei sacerdoti si fa portavoce
dell’etica degli schiavi.
La casta sacerdotale
 I sacerdoti, inventando le regole della morale,
impediscono ai signori di manifestare la loro
forza.
 Popolo ebraico come popolo sacerdotale (radice
dell’antisemitismo).
 Platone ha raffinato il ragionamento, ma è stato
il cristianesimo a renderlo universale (la colpa
maggiore è del cristianesimo non degli ebrei,
anche se Gesù è considerato positivamente,
perché ha vissuto secondo principi dionisiaci).
 Cristianesimo: Platonismo delle plebi.
Eterno Ritorno
 Non c’è senso nell’esistenza, degli individui e
del mondo.
 Non siamo orientati verso il conseguimento di
un fine.
 Tutto avviene secondo un casuale scontro tra
elementi ciascuno dei quali tende
semplicemente a ottenere ciò che vuole.
 Gli elementi che compongono il mondo non
sono però infiniti, per cui il loro succedersi
porta, inevitabilmente, a tornare a qualcosa
che è già stato.
 Il tempo è ciclico, non lineare.
Nichilismo
 Nihil: nulla. Se si pone il nulla al centro della propria
riflessione ci si colloca nel nichilismo. Due tipi di
nichilismo.
 Passivo: quello di chi dice di no alla vita, che annulla la
propria esistenza rivolgendosi verso qualcosa che non
c’è (l’aldilà, un futuro migliore, ecc.).
 Attivo: quello che dice di sì alla vita, che non ritiene
che ci sia qualcosa oltre la vita terrena (rimanere fedeli
alla terra).
 Non c’è alternativa al nichilismo, bisogna solo
sceglierne uno.
Volontà di potenza
 L’impulso originario, irrazionale, che spinge
all’affermazione del sé. Non sopravvivenza, ma
dominio, su di sé e sugli altri.
 Proprio perché basata sull’egoismo è
individuale, non riguarda classi, popoli o razze
(proiettando l’individuo verso traguardi collettivi
da raggiungere lo riporterebbe nell’etica degli
schiavi e nel nichilismo passivo).
Ipotesi interpretativa
 È la nuova sintesi di apollineo
e dionisiaco: capacità di
disciplinare i propri impulsi
vitali per affermare il dominio
sugli altri
Prospettivismo I
 Non ci sono fatti ma solo interpretazioni.
 Se è il punto di vista individuale che permette di
entrare in rapporto con il mondo (rivoluzione
copernicana),
 Se il mondo esiste in quanto nostra rappresentazione
(Schopenhauer),
 Se il mondo non ha alcun senso se non quello che gli
diamo,
 e conoscere significa inserirsi nel mondo per
dominarlo,
 Allora tutto gira intorno alla prospettiva in cui ci
collochiamo in rapporto al mondo.
Prospettivismo II
 Se anche l’io è un caos originario senza scopo
e senza senso neanche la parola “io” ha più
senso.
 Il centro ordinatore dell’esperienza non è l’io
penso, è la volontà di potenza.
 È vero quello che si compie nel mondo, non
quello che del mondo si pensa.
 Per questo è tanto importante scegliere le
azioni da compiere: se costruiamo il mondo in
cui viviamo abbiamo noi la responsabilità di
quello che facciamo
Dio è morto e la
volontà di potenza
ha preso il suo
posto
Scarica

Nietzsche