Sotto
Traccia
numero 16 agosto settembre 2005
Poste Italiane spedizione in A.P.-70%-Brescia
cronaca
economia
costume
periodico di
cultura
www.bedizzole.bcc.it
a cura della
banca di bedizzole turano valvestino
La nostra storia è disponibile per i Soci in tutti i
punti operativi della BCC sul territorio
editoriale
2
L’importanza del legame privilegiato con il territorio
LA FORZA NELLE ORIGINI
La capacità di gestire il rapporto quotidiano con la base.Da qui si riparte
Numero speciale
questa edizione
di Sotto Traccia,
perché speciale
ed unica è
l’occasione di
festeggiare un
110° compleanno.
Nel 1895 nasceva
la CRA di
Bedizzole che nel
1974, fondendosi
con la consorella
di Turano
Valvestino,
creava i
presupposti
per un significativo sviluppo
territoriale, oggi caratterizzato
dalla presenza, su quarantasei
comuni di competenza, di quattordici
filiali. Ma se in questi 110 anni sono
cambiate masse amministrate,
necessità, generazioni di soci ed
amministratori, indispensabile è
rimarcare come non siano mutati
i principi
ispiratori
della nostra
attività,
radici fatte
di solidarietà
e socialità,
sensibilità
alle reali
esigenze di
un territorio
che ci vede
protagonisti
da sempre.
Così, per
mantenere vivo
il ricordo di
ciò che è stato
e di come
questa Banca
abbia, con
sensibilità e
responsabilità,
concorso alla
creazione
di quel bene
comune di
cui oggi può
godere questa
novero complesso degli interventi
sul territorio.
Casuale, ma significativo, il
fatto che questa occasione di
rimarcare la valenza e l’attualità
delle nostre origini avvenga in un
momento in cui tutto il movimento
della cooperazione di credito si
appresta ad interrogarsi sul proprio
futuro. Nel prossimo convegno di
Federazione Lombarda, così come
poi in occasione del Congresso
Nazionale di Federcasse di Parma,
a Dicembre 2005, il tema centrale
sarà infatti costituito da un
importante interrogativo: come
garantire coesione di sistema nel
ampia comunità, ecco questo libro,
Credito Cooperativo, presupposto
che riassume il percorso ultra
indispensabile alla sua difesa ed alla
centenario della Cassa Rurale, oggi
messa in sicurezza dei significativi
Banca di Credito Cooperativo. Un
risultati raggiunti, rispettando
atto dovuto, realizzato per dare
autonomia e territorialità, funzione
man forte alle nuove generazioni di
sociale e sviluppo del territorio?
soci che da poco sono entrate a fare
La ricerca di una risposta non può
parte di questo mondo, un modo
prescindere dalla considerazione
interessante per dare lustro ad una
che la crescita quasi esponenziale
Banca sempre in primo piano nel
di questi anni è derivata
anche dalla capacità delle
Casse Rurali di mantenere,
addirittura di rafforzare,
un legame privilegiato
con il territorio e le sue
componenti. Un periodo che
ha visto le BCC rimanere,
in un contesto bancario
sempre più aggregato
e asettico rispetto alle
sollecitazioni dal basso,
uniche banche davvero
locali, capaci di gestire, nel
rapporto quotidiano con il
socio-proprietario, quelle
informazioni non codificabili
a cui un grande gruppo
bancario non può accedere.
Il mantenimento di questo
legame che ha radici lontane,
il coinvolgimento sempre più
attivo delle comunità in cui
operiamo, condividendone
progetti, attese ed esigenze,
costituiscono fin da ora
l’impegno e la garanzia del
nostro futuro.
Vanni Zecchi
editoriale
Tra i soci fondatori nel 1914 anche la CRA e il Comune di Bedizzole
ARCHEOLOGIA DELL’AUTOTRASPORTO
Sostennero la Società Bresciana Autotrasporti, antesignana dei servizi di trasporto pubblico
L’occasione della presentazione del libro
sul 110° anniversario di costituzione che,
grazie agli interventi del dott. Marcello
Zane e del prof. Pietro Cafaro ci ha
permesso di ripercorrere alcuni passaggi
significativi della nostra storia, mi stimola
ad aggiungere un altro tassello della vita
della Banca nei primi anni del Novecento.
A meno di vent’anni dalla sua nascita,
la giovane Cassa Rurale di Bedizzole
mostrava il proprio dinamismo partecipando
attivamente alla nascita di alcune iniziative
di carattere comprensoriale. Tra queste,
in data 31 luglio 1914, veniva costituita la
Società Bresciana Autotrasporti anonima
cooperativa a capitale illimitato, con sede
amministrativa a Salò e direzione tecnica
e garage a Desenzano. E’ la stessa società
che attraverso le varie trasformazioni dei
decenni successivi ha garantito i trasporti
pubblici della Valtenesi e per Brescia.
Come non riportare la memoria alle mitiche
corriere della ditta Nicolini che negli anni
Sessanta e Settanta portavano ogni mattina
studenti e operai delle industrie (OM,
Sant’Eustachio, ATB, ecc. ) da Bedizzole e
dintorni verso la città capoluogo.
E’
singolare
notare
che
ben
18 dei primi 29
sottoscrittori di azioni
della Cooperativa di
Autotrasporti erano
di Bedizzole; in prima
fila anche due enti, il
Comune di Bedizzole
e appunto la nostra
Cassa Rurale. Tra i
nomi dei bedizzolesi
che
parteciparono
alla sottoscrizione si
segnalano alcuni dei
pionieri e protagonisti
dell’esperienza
di
cooperazione
di
credito a Bedizzole:
Chiodi
Giovanni,
amministratore
e
Presidente della Cassa
Rurale dal 1895 al 1919;
Bulgarini dott. Zeffiro,
amministratore
dal 1895 al 1912;
Chiodi
Domenico
amministratore
dal 1895 al 1903;
Frambi
Giuseppe,
amministratore
e
cassiere dal 1916 al 1920; Chiodi Paolo,
socio dal 1896; Gorini avv. Carlo, sindaco
della Cassa nel biennio 1910-1911. E ancora
tra gli altri, a titolo personale, l’ avv.
Francesco Gioia, sindaco di Bedizzole per
un cinquantennio e padre di quel Giuseppe
Gioia, presidente della Cassa Rurale di
CAMPAGNA
SOTTOSCRIZIONE
NUOVE AZIONI 2005
Bedizzole dal 1926 al 1956.
Un altro tassello, si diceva all’inizio,
ad una storia che dura da 110 dieci anni
e che ha lasciato dietro di sé iniziative
come
quella
della
Società
B r e s c i a n a
Autrosporti
che,
seppur
smarrite
nella
nostra memoria
storica,
hanno
contribuito allo
sviluppo
delle
nostre Comunità
e alla diffusione
dello stile della
cooperazione.
Di tutti quei
nomi che fin
dai
difficili
esordi
della
Cassa
Rurale
diedero fiducia
ad una avventura
dagli
esiti
imprevedibili,
non si può che
attestarne anche
nel caso della
costituzione
della
Società
Autotrasporti,
l’intraprendenza,
la capacità di coinvolgere persone e
istituzioni attorno ad un progetto comune
e soprattutto una grande lungimiranza.
Saper guardare avanti e farlo nello stile
che ci caratterizza può essere l’invito che
riecheggia dal nostro passato.
Seguendo la positiva esperienza
degli scorsi anni che hanno visto
una crescente adesione da parte
dei Soci, continua la Campagna di
Sottoscrizione Nuove Azioni 2005
riservata a chi intendesse acquisire
nuove azioni della Banca di Credito
Cooperativo incrementandone il
numero già in proprio possesso.
E’ importante sottolineare che con
l’entrata in vigore del nuovo Statuto
deliberato nell’Assemblea dei Soci
del maggio 2005, il Socio che
acquista nuove azioni non è più
tenuto al versamento della relativa
quota di sovrapprezzo.
Anche questa Iniziativa Sociale
intende primariamente consolidare
quel vincolo di unione e reciprocità
tra la Compagine Sociale e la propria
Banca contribuendo alla crescita
del Capitale Sociale che ad oggi
rappresenta l’1,5 % del Patrimonio
aziendale.
La sottoscrizione di nuove azioni,
consente inoltre di poter beneficiare
di una rendita che nel corso del
2004, in virtù della distribuzione dei
dividendi e della rivalutazione del
valore nominale delle azioni, passate
da Euro 27,05 a Euro 27,59, ha
segnato un rendimento netto del
4,18 % sul valore nominale delle
azioni.
L’invito è pertanto quello di
rivolgersi presso la propria filiale
di appoggio che sarà disponibile
ad accogliere la sottoscrizione e
per ogni eventuale informazione o
chiarimento.
pagina a cura di Mario Pizzatti
iniziative di gruppo
Dalle BCC bresciane. un aiuto ai dipendenti di aziende in crisi
PRONTO SOCCORSO AZIENDE IN CRISI
Finanziamenti, senza interessi e senza spese, per anticipare
i contributi della Cassa Integrazione Guadagni Il Presidente
Azzi: "Nei momenti di forti difficoltà economiche il Credito
Cooperativo dà risposte concrete alle persone e alle famiglie."
Nei giorni scorsi, presso il Palazzo Broletto di Brescia, è stato firmato un protocollo di accordo tra le Banche di Credito Cooperativo
della provincia di Brescia, la Provincia di Brescia, le rappresentanze sindacali, i curatori delle aziende in crisi e l'INPS.
Le tre società sono Fomb di Brescia - fonderia cerchi in lega, Orizio Paolo di Rodengo Saiano macchine per maglieria e Simonelli di
Sarezzo - trafileria ottone.
In concreto, le undici BCC bresciane, a richiesta dei lavoratori, erogheranno finanziamenti individuali che non saranno soggetti a
tassi di interesse né a spese di alcun tipo. I tempi di rimborso di detti finanziamenti saranno correlati ai tempi di liquidazione, da
parte dell'INPS di Brescia, dei contributi di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria. Si tratta di un primo, immediato segnale
di sostegno a oltre quattrocento dipendenti ed alle loro famiglie, che hanno perso la sicurezza e la serenità di un lavoro e di uno
stipendio a seguito dello stato di crisi delle tre società bresciane. Molti di questi lavoratori non percepiscono lo stipendio dal mese
di dicembre 2004.
L'Avv. Alessandro Azzi, Presidente della Federazione Lombarda delle BCC e
di Federcasse, afferma: "La provincia di Brescia, così come avviene a livello nazionale ed internazionale, vive una contingenza
economica particolarmente difficile ed è stato sentito quindi come un dovere per le Banche di Credito Cooperativo bresciane non
far mancare il sostegno alla nostra gente. La funzione anticiclica delle BCC, soprattutto nei momenti meno favorevoli, è la logica
conseguenza del nostro essere Banche caratterizzate da uno stile cooperativo e mutualistico. Questo ci rende differenti rispetto
agli altri Istituti di Credito."
Le Banche di Credito Cooperativo, legate capillarmente al territorio, sono i naturali sensori delle esigenze della comunità, delle
difficoltà economiche del territorio e dei bisogni primari che la collettività esprime.
La prima esperienza del Credito Cooperativo nella provincia bresciana risale a più di centodieci anni fa. Oggi le BCC bresciane
possono contare su una rete dill Banche, 165 sportelli, 136 comuni presidiati, 21.400 soci, 1.274 dipendenti, 5.135 milioni di euro di
raccolta diretta e 4.536 milioni di euro di impieghi.
immagini centodecimo
speciale borsa di studio
Grande traguardo per la XIV edizione
SUPERATA QUOTA 1000
L’iniziativa conferma l’impegno della BCC a favore dell’istruzione
Nell’anno delle celebrazioni per l’importante traguardo dei 110 anni di costituzione della Banca di Bedizzole Turano Valvestino, anche l’occasione della Borsa di
Studio può vantare un suo piccolo spazio celebrativo, qualcosa di più di una semplice curiosità statistica. L’edizione 2005 del concorso riservato agli studenti
meritevoli taglia e supera il traguardo delle 1.000 (mille!) borse di studio distribuite dal 1992, anno nel quale la BCC, prima fra le banche del territorio, decise
di avviare questa iniziativa. Mille storie, mille volti che negli anni hanno raccolto l’invito della BCC, hanno salito i pochi gradini del palco del Teatro don Gorini
per ricevere una stretta di mano ed un attestato per poi continuare la loro avventura nel mondo della scuola e della professione. Per gli studenti forse un
fugace quanto speriamo positivo ricordo, per la Banca il rinnovarsi di un impegno che affonda le sue radici nella propria storia e nei propri valori.
L’impegno della BCC verso l’istruzione e la cultura ha radici lontane, ce lo ricorda il volume storico pubblicato quest’anno dalla Banca. Fin dai primi anni
di vita una particolare attenzione degli amministratori dell’allora Cassa Rurale di Bedizzole fu rivolta a favorire e a estendere, oltre che l’accesso al credito di
contadini e fittavoli, anche l’istruzione sulle tecniche e gli strumenti della “moderna agricoltura” di inizio Novecento attraverso conferenze e lezioni di tecnica
agraria tenute nei locali della Banca. Nel corso di tutta la sua storia poi la Banca non ha mai abdicato ad una sua precisa funzione “educativa” rinnovando l’invito
nei decenni a declinare le forme della cooperazione.
Il nuovo corso aperto quattordici anni fa con la borsa di Studio ha visto incrementarsi negli anni il livello qualitativo e la quantità di studenti coinvolti a
cui quest’anno va il merito di aver conseguito risultati al limite dell’eccellenza. Delle n. 140 domande presentate, al termine di una spiacevole quanto necessaria
opera di selezione sulla base del merito, ne verranno premiati 86 secondo le tradizionali categorie dei Figli di Soci, a cui saranno destinate n. 50 borse, e dei
Figli di Clienti con n. 36 borse di Studio erogate a loro favore per un totale di oltre 33.000 Euro. Saranno premiati n. 17 studenti delle scuole medie inferiori
che nel corso del passato anno scolastico hanno ottenuto la votazione di “ottimo”, n. 37 studenti delle scuole superiori di cui ben 10 che hanno conseguito il
diploma di maturità con il massimo dei voti, n. 5 di istituti superiori professionali e n. 27 studenti universitari che rappresentano ben ventiquattro facoltà
diverse, da filosofia a medicina, da lingue straniere a ingegneria fino alle più nuove lauree nel campo dell’educazione e della comunicazione. Attraverso le
premiazioni sono rappresentati ben 28 istituti superiori diversi distribuiti su un vasto ambito territoriale che va dal Basso all’Alto Garda trentino, toccando la
città di Brescia, la Valsabbia e la Valtenesi, a dimostrazione di una presenza della BCC e della sua compagine sociale sempre più estesa e capillare.
L’appuntamento conclusivo della manifestazione come ogni anno culminerà con la premiazione degli studenti e l’invito a tutti i giovani che hanno raggiunto
i requisiti minimi di partecipazione.
La serata è fissata per
VENERDÌ 30 SETTEMBRE 2005
PRESSO IL TEATRO DON GORINI DI BEDIZZOLE
A tutti i Soci e clienti la Banca estende un particolare invito a partecipare per dare ancora una volta il senso di una Banca che, nonostante i 110 anni di età,
intende investire sul futuro dando credito all’impegno e alle capacità delle giovani generazioni.
Istituto Comprensivo "A. Calini" - Bedizzole
Istituto Comprensivo di Vobarno
Istituto Comprensivo Statale "A. Fleming" - Mazzano
Sc. Media "G. Verga" - Prevalle
Sc. Media Paritaria "Paola di Rosa - Lonato
Sc. Media Statale "F. Glisenti" - sez. Idro
Sc. Media Statale "G. Bertolotti" - Gavardo
Sc. Media Statale "G. D'Annunzio" - Salò
Sc. Media Statale di Manerba d/G
Scuola Media Paritaria "E. Medi" - Salò
Isituto Tecnico Industriale "L. Cerebotani" - Lonato
Istituto Professionale "C. De Medici" - Gardone R.
Istituto Professionale "C. Golgi" - Brescia
Istituto Professionale "P. Sraffa" - Brescia
Istituto Tecnico Commerciale "A. Lunardi" - Brescia
Istituto Tecnico Commerciale "C. Battisti" - Salò
Istituto Tecnico Commerciale "C. Battisti" - Salò
Istituto Tecnico Commerciale "L. Einaudi" - Chiari
Istituto Tecnico Industriale "L. Galvani" - Flero
Istituto Tecnico Industriale Statale "B. Castelli" - Brescia
Liceo "Don Milani" - Montichiari
Liceo "G. Bagatta" - Desenzano d/G
Liceo Artistico "M. Olivieri" - Brescia
Liceo Linguistico "Paola di Rosa" - Lonato
Liceo Linguistico "Piamarta" - Brescia
Liceo Scientifico "E. Fermi" - Salò
Liceo Scientifico "Leonardo" - Brescia
Liceo Scientifico "N. Copernico" - Brescia
Liceo Sociopsicopedagogico "V. Gambara" - Brescia
Accademia delle Belle Arti di Brescia
Accademia di Belle Arti di Bologna
Univ. Cattolica del Sacro Cuore - fac. Lettere e Filosofia
Univ. Cattolica del Sacro Cuore - fac. Lingue e Letterarture Straniere
Univ. Cattolica del Sacro Cuore - fac. Scienza della Formazione
Univ. Cattolica del Sacro Cuore - fac. Scienze Linguist. e Letterat. Straniere
Degli Studi di Modena e Reggio Emilia - fac. Lettere e Filosofia
Univ. degli Studi di Trieste - fac. Scienze Politiche
Università "Bocconi" - fac. Economia Internazionale
Università degli Studi di Bergamo - fac. Lingue e Letterature Straniere
Università degli Studi di Brescia - fac. Giurisprudenza
Università degli Studi di Brescia - fac. Ingegneria
Università degli Studi di Brescia - fac. Medicina e Chirurgia
Università degli Studi di Genova - fac. Ingegneria Nautica
Università degli Studi di Milano - fac. Biotecnologie
Università degli Studi di Milano - fac. Medicina e Chirurgia
Università degli Studi di Padova - fac. Farmacia
Università degli Studi di Padova - fac. Lettere e Filosofia
Università degli Studi di Padova - fac. Psicologia
Università degli Studi di Parma - fac. Scienze Matem. Fisiche Naturali
Università degli Studi di Pavia - fac. Scienze Matem. Fisiche Naturali
Università degli Studi di Verona - fac. Lettere e Filosofia
Università di Bologna - fac. Lettere e Filosofia
Università IULM - fac. Relazioni Pubbliche
Univ.
Scuole medie
Scuole medie superiori
Università
Andreoli Elia
Bettini Marco
Bocchio Lucio
Camozzi Federico
Facchetti Giulia
Fantoni Silvia
Galvani Marta
La Rovere Andrea
Laffranchi Elisa
Leali Maria Grazia
Mendini Alessandro
Pasini Francesco
Podavini Ettore
Prandini Giada
Rizzonelli Marta
Rubbi Mario
Zambelli Francesca
Alboraletti Scilla
Bazzoli Angelo
Bersanini Luca
Bertasio Cristina
Bignotti Elisa
Bodei Alice
Bodei Fabrizia
Bottarelli Mirco
Cetti Marzia
Chiodi Cristina
Comaglio Sara
Cuccuru Laura
Filippini Alice
Franceschini Michela
Franza Michele
Gazzurelli Jessica
Gazzurelli Luisa
Gosetti Paola
Grezzini Roberto
Ider Margherita
Lancellotti Silvia
Lobertini Silvia
Maioli Marialisa
Marenda Francesca
Panni Francesca
Papa Ilaria
Pasini Francesco
Pasini Laura
Pavoni Luca
Pelizzari Laura
Pizzatti Laura
Saramondi Francesca
Scalvini Francesca
Schiff Federico
Serzina Nadia
Sganzerla Alice
Stagnoli Alessia
Uggeri Valentina
Veronesi Giacomo
Vianini Paolo Lucas
Zanelli Marta
Zilioli Valentina
Amadei Alessandro
Avanzi Giovanna
Beccia Paola
Berardi Isabella
Boletti Alessandra
Bonomini Anna
Cherubini Marta
Diversi Valentina
Fontanella Benedetta
Gamba Pamela
Lievi Giacomo
Loda Elena
Malo Elvia
Maruelli Marcello
Mora Antonello
Pezzotti Annamaria
Pezzotti Ilaria
Pizzatti Giovanni
Ragnoli Elisabetta
Redaelli Stefania
Rosini Sandra
Schirato Annalisa
Signorini Chiara
Staffoni Roberta
Veronesi Valentina
Viani Elena
Zatti Laura
storie
Riflessioni e valori da una storia salodiana a lieto fine
SOLIDARIETA’ TSUNAMI
Khanti e la sua famiglia,ospiti di una famiglia,sorridono e piangono dopo il maremoto
Il maremoto dell’Oceano Indiano è stato uno
dei più eclatanti disastri naturali registrati
fra la fine del XX secolo e l’inizio degli anni
2000, causando oltre 280 mila morti. La
risposta umanitaria da parte dei privati alla
sciagura asiatica è stata
immediata da tutte le parti
del mondo. Ma anche i legami
personali di amicizia hanno
trovato nella sciagura fonte di
consolidamento. Ne sono una
testimonianza Damith (9 anni),
Ubudu ( 7 anni) e Iruni (3
anni) e con i genitori Kanthi (la
mamma) e Dammika (il papà).
Sono passati oramai quasi
quattro lustri da quando Mauro
(Ndr: socio della nostra banca)
ed Elena trascorsero il loro
viaggio di nozze in Sri Lanka:
si innamorano immediatamente
del paesaggio, dei profumi, dei colori che la
terra asiatica esprimeva, ma soprattutto
rimasero colpiti dalla semplicità dei modi, dalla
sincerità delle parole, dalla cordialità dei gesti
che la gente locale rivolgeva ai turisti, non
in quanto tali, ma perché anch’esse persone
amanti dello loro terra. Nacque cosi una
sincera amicizia con l’allora bambina Kanthi e la
sua famiglia, mantenuta negli anni, rafforzata
nel tempo con i ricordi e con nuove emozioni (il
suo matrimonio, la natività di Damith Pubudu e
Iruni, il trasloco da una simil-baracca il legno e
bambù per passare ad una prima casa di di due
stanze in mattoni ecc.). Ma quindici e più anni di
solidarietà a distanza, di comunicazioni cartolari,
di telefonate rese emozionate dalla lontananza
erano ancora nulla dinnanzi agli accadimenti
ed alle apprensioni di quel 26 dicembre.
Khanti era in casa con la piccola neonata Iruni,
Dammika al lavoro nel piccolo paese di mare,
Pubudu e Damith a scuola. L’onda anomala ha
distrutto la loro dimora, il loro lavoro, reso
invivibile la loro terra, allontanato
definitivamente persone care
(madre, fratelli, amici). Mauro era
riuscito a mettersi in contatto
con Kanthi diversi giorni dopo e
si era offerto di mandare aiuti
economici, ma la sua risposta
era stata drammaticamente e
pietosamente semplice: “come
puoi mandarmi aiuti che qui non
c’è più nulla … la scuola, la banca,
la posta, l’ospedale o ogni altro
edificio pubblico sono ammassi
di fango e macerie?”. Nasce
così l’idea di aiutare la famiglia
fino a che la vita nello Sri Lanka
ritorni a livelli minimi di accettabilità. Ecco
allora che parte una gara di solidarietà, tutta
privata, costruita li per li in pochi giorni, per
far si che Kanthi e famiglia possano essere
ospitati in Italia, a Salò, nella casa di Mauro
ed Elena. Il quotidiano imbarazzo della famiglia
di Kanthi piacevolmente accompagna i loro
sorrisi, la loro naturale cortesia ed i loro
modi pacati. E’ per loro imbarazzo vedere un
letto con lenzuola e coperta, usare pentole e
gas domestico senza limiti, vedere funzionare
e poter usare una doccia quotidianamente,
aver la possibilità di cambiare scarpe ed abiti
(frutto della solidarietà di amici e parenti di
Mauro ed Elena) quasi ogni giorno: nulla a che
vedere con gli spartani talami a pavimento
dei loro villaggi o con le loro vettovaglie lise
Il maremoto ha avuto la sua origine e il suo
sviluppo nell’arco di poche ore in una vasta area
della terra: ha riguardato l’intero
sud-est
dell’Asia,
giungendo
a lambire le coste dell’Africa
orientale. Tutto ha avuto inizio
alle ore 00:58:53 del 26 dicembre
2004 quando un violentissimo
terremoto - circa 9,0 gradi della
scala ML della magnitudo locale
- ha colpito l’Oceano Indiano al
largo della costa nord-occidentale
di Sumatra (Indonesia). Tale
terremoto è risultato il più violento
degli ultimi quarant’anni, cioè dal
sisma che colpì l’Alaska (USA) il 27
marzo del 1964, ed ha provocato
centinaia di migliaia di vittime,
sia direttamente sia attraverso
il
conseguente
maremoto
manifestatosi attraverso una serie
di onde anomale alte fino a 15 mt. che hanno
colpito sotto forma di giganteschi tsunami
vaste zone costiere dell’area asiatica tra i 15
minuti e le 10 ore successive al terremoto. Gli
tsunami hanno colpito e devastato parti delle
regioni costiere dell’Indonesia, dello Sri Lanka,
dell’India, della Thailandia, della Birmania, del
Bangladesh, delle Maldive giungendo a colpire
le coste della Somalia e del Kenya (ad oltre
4.500 km dall’epicentro del sisma).
E’ stato individuato il Progetto, sostenuto con i fondi raccolti dal sistema delle Banche di Credito
Cooperativo, che prevede, in particolare, l’“adozione” di una comunità di pescatori nel distretto di
Chilaw, nel sud ovest dello Sri Lanka. Nella estrema periferia di questa cittadina
il maremoto ha travolto in pieno le baracche che sorgevano a poche decine di
metri dalla costa. Le vittime, in termini di morti, fortunatamente non sono state
moltissime, mentre i danni sono totali. Esistono diverse centinaia di sfollati che
si trovano adesso nella necessità di ricominciare da capo. L’idea di progetto
individuato dalla Caritas (che agirà in collaborazione con le Diocesi locali)
prevede un sostegno integrato con un piano di ricostruzione e riadattamento
delle case distrutte o danneggiate, di costruzione di asili, centri giovanili e,
naturalmente, di ripresa delle attività economiche. Questa tragedia, informa
la Caritas, si presenta anche come un’occasione per accompagnare gli abitanti
di questi distretti verso uno sviluppo duraturo delle loro condizioni di vita e
lavoro, che erano già molto difficili prima del maremoto. In questo, giocherà
un ruolo fondamentale la capacità di creare nuove attività economiche, che
siano in grado di dare un lavoro a chi lo ha perduto ed anche a chi non lo
ha mai avuto. Saranno implementati programmi di microcredito in favore dei
pescatori e dell’indotto della pesca (piccoli commercianti, piccole aziende di
conservazione) ma anche per orientare verso ulteriori strade da percorrere,
per non relegare un’intera comunità ad un solo settore (ci sono ipotesi di uno
sviluppo turistico dalle moltissime potenzialità, come anche attività artigianali o commerciali).
In tutto ciò sarà importante il sostegno, anche consulenziale, del Credito Cooperativo. Tutto il
programma sarà seguito in maniera diretta da un operatore della Caritas che si stabilirà proprio a
Chilaw, in coordinamento con il governo locale e con Caritas Sri Lanka, che ha segnalato questa
situazione di bisogno. E’ utile infine, proprio per il livello e l’ampiezza del progetto (i cui tempi di
realizzazione saranno almeno biennali) mantenere elevata l’attenzione sul programma di “raccolta
fondi” attraverso l’utilizzo del conto corrente n. 30001 intestato a CARITAS ITALIANA - causale
“Maremoto in Asia” (presso Iccrea Banca ABI 8000 CAB 03200 CIN “N”) oppure attraverso il
NUMERO VERDE 800 – 145145 riservato ai possessori di Carta di Credito Cooperativo.
CIFRE … PER
RICORDARE
e logore. Ma il nostro modo di vivere, agiato,
benestante e consumistico, non è mai in alcun
modo fonte di invidia nei loro pensieri. Sebbene
scottati da una disgrazia che ha tolto loro ogni
bene personale, effetti cari e ricordi di una
vita, l’ottimismo rimane la base del loro vivere
e ringraziano continuamente ciò che la vita
regala loro ogni giorno. A molti di noi, abituati
a discutere del massimo scoperto troppo alto
o del basso tasso avere sul libretto, questa
loro filosofia di vita è incomprensibile. Ma la
serenità d’animo che esprimono da forse loro
ragione ? Una serenità d’animo che tuttavia
ben nasconde le loro passate e presenti paure:
i bimbi, fra tutti i possibili esempi, ancora si
svegliano di notte, piangenti, perché vedono
sempre quell’onda che li ha trasportati per
chilometri e per ore dalla scuola dove erano in
quel momento, ancora non si riesce a far giocare
questi bimbi nelle acque del nostro tranquillo
lago, non riescono a vedere l’acqua in modo
positivo. Potrei continuare per ore a descrivere
le emozioni di questa storia di solidarietà, di
sostegno e fratellanza, così come volutamente
non ho accennato alle noie burocratiche ed ai
disagi personali che accompagnano una storia
di integrazione sociale. Sarebbe facile cadere
in una dietrologia giornalistica ed asserire
che è più semplice entrare in Italia su barche
clandestine dal mare, che ufficialmente tramite
i canali legali.. Ma non è mia intenzione tediare
alcuno, tantomeno coloro estranei alla vicenda.
Mi auguro invece che, come quando si conclude
un film o si termina un libro (magari del genere
catastrofico, quale è stato lo tsunami), rimanga
in bocca a tutti noi quel retrogusto di lieto fine
e che questo dolce sapore ci faccia sempre più
riflettere sulle fortune della nostra società.
BCC E CARITAS ADOTTANO UN’INTERA
COMUNITA’ DI PESCATORI NELLO SRI LANKA
servizi a cura di Luca Galvani
in viaggio con la bcc
Impressioni e commenti nella cronaca di una giovane collega
LA BANCA PER RACCONTI
Il consueto viaggio da Bedizzole a Valvestino in compagnia di Dirigenza e Neoassunti
Alle 14.00 non era caldo solo il pomeriggio
di venerdì 26 agosto, ma calda era anche
l’atmosfera
che
si respirava in
piazza XXV Aprile
a Bedizzole.
L’incontro
organizzato
dal direttore
generale e dal
responsabile del
personale per noi
nuovi componenti
dello staff BCC
faceva trasparire
un clima sereno e
amichevole.
“Devi provvedere
alla tua crescita,
indipendentemente
da quanto sia alto tuo padre” (Proverbio
irlandese): se questo è vero, è vero
anche che per iniziare a crescere bisogna
nascere, bisogna sapere quali sono le
nostre origini, bisogna entrare nello
spirito di coloro che ci hanno preceduto
e capire…forse perché è solo capendo da
dove si è partiti che si sa valutare meglio
dove si vuole arrivare.
Credo che sia questo il motivo di fondo
per il quale siamo andati in Valvestino,
calandoci direttamente nella storia di
questa banca, rivivendo tutte le sue
esperienze, i suoi problemi e le sue
trasformazioni dalle origini fino a oggi.
La storia italiana e in parte europea, dalle
Casse Rurali e Artigiane, che tutti si
ricordano sicuramente, alla moderna legge
sulla privacy, ci mostra quanto questa
istituzione sia sempre vissuta in mezzo
alla gente, nei nostri paesi e sulle nostre
strade cittadine, nelle nostre campagne e
nelle periferie circostanti per sostenere
quei valori
popolari che
altrimenti
non
sarebbero
arrivati dove
sono o si
sarebbero
persi strada
facendo.
Lo spirito
che l’anima
è perciò
sempre lo
stesso, nella
convinzione
che tutti i nostri clienti questo
spirito lo sentono.
Rita Levi Montalcini disse che
“il segreto per avere successo
duraturo non è quello di
concentrarsi su se stessi, ma
sul mondo che ci circonda, in
particolare sul modo con cui
aiutare gli altri”.
Senza scopo di lucro e con un
orientamento mutualistico, la
nostra banca vive ormai da 110
anni e penso possa confermare
questo pensiero.
Attraverso le parole del
nostro direttore, che, con
grande coinvolgimento emotivo e
non senza particolari di esperienza vissuta
direttamente sul campo, abbiamo così
avuto modo di chiarire dentro di noi ancor
meglio qual è lo scopo e la finalità del
Credito Cooperativo, che, oltre al conto
corrente, offre anche un aumento…quello
di una crescita personale e culturale.
Quando alla fine del racconto noi nuove
matricole siamo state chiamate ad
esprimere un nostro personale parere
sui primi mesi di lavoro, senza riserve
e in un ambiente, decisamente fuori
dalle righe, che ben si prestava al libero
sfogo dei nostri pensieri, quello che è
emerso, fra le molte altre cose, è stato
che tutti, entrando per la prima volta nel
nuovo luogo di lavoro, abbiamo assaporato
un’atmosfera insolitamente familiare…quel
genere di atmosfera che si può trovare
in un campo da calcio quando i giocatori
formano insieme una grande squadra.
Da cassiera nuova assunta, nonostante
la matematica, con un calcolo un po’
fantasioso ma allo stesso tempo reale,
posso dare ragione a chi sostiene che “il
tutto è maggiore alla somma delle parti”.
Alida Delpero
Il loro canto libero
E LA BANCA PER SLOGAN
Pensieri in libera esposizione a cura di chi comincia l’avventura in BCC
la banca siamo noi
bcc di bedizzole: la banca che ti sorride
la banca non è un’ entità astratta
Ed un sorriso lo si può richiedere, ma se si creano anche i presupposti per poterlo regalare, ritengo sia molto meglio.
Quest aspetto imprescindibile della nostra BCC è stato colto appieno dai nostri vertici
Infatti non si sono limitati a sottolineare l'importanza che il rapporto con il cliente riveste in una realtà fortemente
territorializzata come la nostra, ma a Turano hanno saputo creare un clima, tale per cui, la serenità e l'entusiasmo che hanno avvolto
i neo-assunti, sono stati soltanto la logica conseguenza del modo in cui loro hanno saputo rapportarsi con noi
E credo sia proprio quest entusisasmo che ha decretato l'affermazione della nostra realtà bancaria e di cui noi dobbiamo farci
veicoli oggi.
Magari non saremo ancora a metà dell'opera, ma certamente questo è stato per me come credo per i miei colleghi che affrontano
con me questa nuova esperienza, un ottimo ed incoraggiante inizio.
Giovanni Banalotti
La storia della BCC in amalgama con il territorio
bedizzole
CENTODIECI IN UN LIBRO
Oltre un secolo di ricordi raccontati da Marcello Zane. Un convegno e due concerti per
festeggiare un’istituzione dalle radici appassionatamente collegate alla società locale
Un libro per il territorio e per la sua
storia. E due spettacolari concerti della
Banda Cittadina di Salò e della fanfara
dei Bersaglieri di Bedizzole. Gran
Festa a Bedizzole per il compleanno
ultracentenario della Banca di Bedizzole
Turano Valvestino un tempo denominata
Cassa Rurale ed Artigiana. I 110 anni
di vita della Banca di Bedizzole Turano
Valvestino, sono stati dunque festeggiati
con una pubblicazione che ne racconta
la storia profondamente radicata nella
tradizione locale. A fare da contorno
al libro scritto da Marcello Zane, un
interessante dibattito dedicato a “L’idea
della cooperazione, oltre l’utilitarismo
individuale”. Durante il dibattito uno
spaccato ultracentenario di storia
economica con il contributo
del Professor Pietro Cafaro
dell’Università Cattolica di Milano,
di Marcello Zane, del Presidente
della BCC Vanni Zecchi, del
Direttore Generale Mario Pizzatti,
il coordinamento di Gaia Mombelli
ed il saluto del Sindaco di Bedizzole
Roberto Tagliani. Nell’esposizione
delle tesi durante l’incontro, le
affinità temporali delle crisi. Quella
di fine ottocento “Con il problema
del grano importato dall’America
– come ha ricordato il prof. Cafaro
– che determinò le grandi difficoltà per
gli agricoltori dell’epoca.” E quella attuale
con questa Cina, sempre più vicina “che
preoccupa le imprese occidentali del terzo
millennio”. A sostegno e difesa ancora
una volta questo movimento cooperativo
particolare, identificato nel logo Cassa
Rurale ed Artigiana. Organizzazione
osservata scetticamente da più di
cent’anni, che ancora resiste e che, anzi
“oggi conta nel suo complesso nazionale
– ha spiegato Mario Pizzatti – il maggior
numero percentuale di sportelli bancari
in Italia”. Una bella soddisfazione,
accorpata in quel puzzle collettivo e
dinamico che è il Credito Cooperativo
Italiano. Tra i tasselli progettuali anche
quelli narrati a proposito di Bedizzole.
Uno schema preciso di crescita che dai
primi del Novecento ha determinato la
nascita delle CRA oggi chiamate BCC.
Ma il libro di Zane, aldilà delle indagini
storiografiche sull’istituto, rivela l’anima
vera di questo tipo di istituzioni e
forse il loro segreto. “Un segreto che
sta probabilmente proprio nel fatto di
appartenere al territorio nel suo insieme”,
come ha spiegato Marcello Zane durante
il suo intervento. Un territorio che ancor
oggi rappresenta il vero fulcro dell’azione,
non solo di taglio economico, messa
in campo da questo tipo di istituzioni.
Non è poco, visti i riscontri complessi
dell’evoluzione bancaria e finanziaria
della nostra epoca. Panorama in cui le
BCC recitano oggi un ruolo di primo piano,
specialmente nell’ottica di aiuto e crescita
sia dell’impresa che, come sempre, del
territorio. Da dove ripartire dunque e
quali le prospettive future? “Nient’altro
che dalla continuazione, in chiave moderna,
con gli strumenti adeguati ai nostri tempi
– ha concluso il Presidente Vanni Zecchi
– di quello che i nostri predecessori hanno
saputo trasmetterci dal 1895 ad oggi.” La
cronaca ricorda poi i due appuntamenti
celebrativi con gli ensemble musicali della
Fanfara dei Bersaglieri di Bedizzole,
guidata da Comandante Aldo Bettini e
della Banda Cittadina Salò, diretta dal
maestro Paolo Ghisla. Diversi contenuti
musicali per una spettacolarità esclusiva
ribadita in Piazza 25 aprile e al Teatro
Don Gorini. Da una parte le movenze
atletiche dei fiati piumati a dare velocità
al suono. Dall’altra lo swing originale del
complesso salodiano, capace di attrarre
con gusto un pubblico variegato. Un bel
finale per un grande compleanno.
turano valvestino
Un percorso attrezzato sarà realizzato tra il Benaco e il lago d’Idro
DUE LAGHI UNA CAPANNA
Unire nel segno della natura due lembi di territorio. Arrivano da qui le origini valvestinesi della BCC
Nome in codice "Viaggio tra i due laghi".
Ovvero un percorso escursionistico da
disegnare tra il Garda e la Valsabbia. La
terra dove nel 1921 nacque la Cassa Rurale
ed Artigiana. L’ambizioso progetto intende
realizzare un itinerario attrezzato che
attraverserà il territorio a cavallo tra
il Garda e il lago d’Idro. L’iniziativa è
promossa dal Gruppo di azione locale
(Gal) GardaValsabbia e nasce nell’ambito
dell’iniziativa comunitaria in materia di
sviluppo rurale "Leader Plus", alla quale
hanno aderito sia la Comunità Montana
Parco Alto Garda Bresciano che la
Comunità Montana di Valle Sabbia. Il
percorso, con progetto a cura Consorzio
Forestale della Valvestino, consisterà
in una direttrice principale di 112,7
chilometri (64,12 sull’Alto Garda e 48,58
in Valsabbia) e una serie di percorsi ad
anello (178,01 chilometri sull’Alto Garda
e 94,60 in Valsabbia)
che incrocian, la
direttrice principale
e permettono di
frequentare aree di
pregio ambientale
sotto ogni punto
di vista (fauna,
flora, archeologia
industriale, cultura
locale, interazioni
storiche, siti
religiosi, ecc.) Il progetto, prevede un
cofinanziamento da parte dell’Unione
europea con i fondi Leader Plus,
comporterà uno sforzo finanziario di
oltre mezzo milione di euro, 265.500
di competenza della Comunità dell’Alto
Garda, 237mila per la Valle Sabba. Il
Gal assegnerà poi alle due Comunità i
contributi per eseguire gli interventi
previsti. Il percorso partirà da Salò
e raggiungerà Bagolino passando
attraverso i Comuni di Gardone,
Toscolano Maderno, Gargnano,
Tignale, Magasa, Valvestino,
Capovalle, Treviso, Idro, Lavenone e
Pertica Bassa. Altri fiannaziamenti
sono destinati alla promozione, che
prevede un opuscolo illustrativo
con le mappe del percorso, la
predisposizione di un viaggio
inaugurale, fino alla realizzazione di un
cortometraggio in formato Dvd. Obiettivi
di fondo della creazione del percorso sono
quelli che insistono sulla valorizzione di
questo il territorio sia dal punto di vista
economico che da quello culturale e di
rispetto ecologico.
calvagese
Bilancio positivo per la rassegna itinerante sponsorizzata dalla Banca di Bedizzole
TERRACQUEE EMOZIONI
In scena musica teatro e..cibo “Fretàda” recitata a Mocasina
Gran ripresa autunnale di «Acque e Terre Festival», serie di
concerti, spettacoli, incontri tra fiume, colline e lago. Il tema
della rassegna si è dunque concluso con le «Memorie di Terra».
Obiettivo del festival è stato quello di tessere un legame
significativo dell’ambiente con la musica e il teatro. Sede degli
appuntamenti di settembre sono state alcune cascine (Maestri di
Calcinato, Papa di Ponte San Marco), il Parco delle Rimembranze,
il Circolo Ippico di Gavardo e l’antico rito del racconto serale.
«Elemento portante delle rappresentazioni - si legge nelle note
di presentazione - è il cibo, preparato e consumato dai teatranti
e dal pubblico in un legame che ha il sapore di momenti antichi e
densi di significati. La seconda sezione
sarà legata all’oralità. Protagonisti
saranno personaggi del teatro di
narrazione, che offriranno al pubblico
luoghi e momenti intensi di sapori,
tradizioni e memorie». Un generale “Tutto
esaurito” ha caratterizzato l’intera
rassegna iniziata come si ricorderà
con l’analisi spazio scenica dei viaggi
sull’Acqua.
Gli appuntamenti di «Acque e Terre Festival», ideati da Vittorio
Pedrali e Ilaria Tameni, con la consulenza di Umberto Fanni per
le scelte musicali, hanno visto protagonisti i Comuni di Bedizzole,
Calcinato, Calvagese, Gavardo, Nuvolera, Rezzato e Villanuova sul
Clisi.
Il gruppo Crucifixus-Teatro Telaio a Calvagese con «La
fretàda dei Apostoi per «Acque e Terre Festival» Nonostante
la pioggia e il vento, la Piazza di Mocasina ha ospitato così il
gruppo bresciano che è potuto andare in scena anche grazie
alla collaborazione dello staff della Trattoria
da Bruna. “La fretàda dei Apostoi” ovvero,
“Detti storielle e leggende condite con
frittata, vino e salame» per la regia di
Bano Ferrari. Mangiare la frittata degli
apostoli significava diventare sapienti e
furbi. Questa la radice concettuale di base
che sostiene lo spettacolo Una fettina di
questa "frittata della sapienza", col cibo
della tradizione, viene così offerta agli
spettatori, che si accomodano con gli attori
come in un’osteria, ascoltando i racconti
che un tempo venivano narrati nelle stalle durante l’inverno. Le
storie sono state raccolte da attenti curatori, come Don Lino
Ertani, che negli anni ’60 pubblicò una ricca raccolta di «bòte
camune». Bano Ferrari, clown e attore dalla verve trascinante,
è affiancato da alcuni giovani attori, studenti dell’Università
Cattolica di Brescia: Chiara Cervati, Carla Coletti, Camilla
Corridori, Maurizio De Virgilis, Ettore Giuradei, Silvia Necchini
e Gabriele Zamboni. Lo spettacolo è stato allestito anche a
Bedizzole nel cortile del Centro Sociale.
soiano/valtenesi
Armonie sotto la Rocca conclude con l’Orchestra di Budapest
NOTE IN PUNTA DI LAGO
L’istrionica esibizione del direttore e pianista Tamas Vasary
Con una grande partecipazione di pubblico si è conclusa la lunga serie
di iniziative delle «Sette Giornate del Garda», culmine del Festival
«Armonie sotto la Rocca » promosso dall’associazione Soldano nei comuni
di Lonato, Gardone Riviera, Moniga e Manerba. Nel palazzetto dello
sport manerbese si è esibita dunque l’Orchestra Sinfonica della Radio di
Budapest conTamas Vasary direttore e pianista solista . Una serata speciale.
Dedicata interamente a Chopin. Vasary, grande pianista, ha affrontato le
partiture con scioltezza, producendosi in sonoritàmolto apprezzate dal
pubblico. L’orchestra ungherese, già apprezzata in altre occasioni a Brescia
(Ricordiamo il concerto al Teatro Grande sponsorizzato dalle Banche di
Credito Cooperativo bresciane) si è confermata compagine di alto livello.
L’istrionico Vasary ha dunque sottolineato con piglio energico, l’emozionante
serata, con tutte le sezioni dell’orchestra che
hanno avutola possibilità di mostrare le loro
ottime qualità . Il pubblico ha così tributato
all’orchestra e al direttore, ovazioni da stadio.
Vasary ha risposto con simpatica verve e nel
suo effervescente italiano. Poi i bis, generosi e
molto acclamati dagli spettatori.In precedenza
Vasary si era esibito per un pubblico
selezionato ed attento nella suggestiva cornice
del Battello Italia, in navigazione su un lago non
particolarmente calmo, ma comunque tale da
consentire una serata che ha associato al gusto
della grande musica (Beethoven e Chopin) i
sapori del Garda. Grande soddisfazione per
l’esito dell’intera rassegna è stato espresso
dal Direttore Artistico e valente pianista
bresciano Daniele Alberti.
A Soiano la 14^ Edizione del Palio
PUEGNAGO BOTTE
DOC
Settimo successo per la super equipe
Il Team di Puegnago vince la quattordicesima edizione
del Palio delle botti della Valtenesi. Un successo
completo ottenuto superando la blasonata squadra
del Polpenazze (sette vittorie al suo attivo e due
Palii definitivamente aggiudicati). Al terzo posto
un sorprendente San Felice del Bennaco, che ha
messo in fila Moniga, Padenghe, Soiano e Manerba.
Un foltissimo pubblico ha assiepato il tracciato della
gara che da via Castellana portava i concorrenti a
percorrere via Ciucani e poi via San Michele, piazza
Umberto e nuovamente via Ciucani, prima dell’arrivo in
via Castellana. Sulla griglia di partenza
figuravano tutte e sette le squadre
rappresentative dei sette Comuni
della Valtenesi. Ottima ed efficiente
l’organizzazione garantita dal Gruppo
podistico Felter di Puegnago, insieme all’Assessorato
allo sport del Comune di Puegnago. Puegnago ha così
ottenuto una vittoria che va ad aggiungersi alle
altre datate 1993, 1994, 1995 e 2004 e ad un palio
definitivo. Nota di merito anche per i giovanissimi
concorrenti che hanno dato vita alla prima edizione del
«mini palio delle botti», che ha visto primeggiare la
squadra di Padenghe, seguita da Puegnago e da Moniga.
Confermato il successo di una manifestazione molto
originale nata quattordici anni fa per volontà del Lions
Club Valtenesi con l’intento di promuovere la Valtenesi.
L’appuntamento per la prossima edizione del Palio delle
Botti sarà ospitata da Puegnago.
gargnano
Erogati dal Ministero dell’Ambiente per interventi preventivi
FINANZIAMENTI ANTI FRANA
1 milione 870/mila Euro alla Comunità Montana Parco Alto Garda
lL Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio eroga alla Comunità
Montana Parco Alto Garda bresciano un finanziamento di 1 milione e
870mila euro per attuare una serie di interventi di difesa del suolo e
di messa in sicurezza di abitati ed infrastrutture. Si tratta di opere
tese a prevenire il rischio dovuto ad eventuali dissesti idrogeologici,
problema che da sempre preoccupa il versante nordoccidentale del
Benaco. La Comunità Montana , presieduta da Bruno Faustini ha approvato lo scorso 24
giugno una convenzione con il Siit (Servizi integrati infrastrutture e trasporti) della
Regione Lombardia per l’affidamento allo stesso della funzione di stazione appaltante
relativamente alla realizzazione di un pacchetto di opere, per un totale di oltre 10
milioni di euro, mirate alla riduzione del rischio idrogeologico sul territorio del Parco.
Grazie a questa convenzione, e dopo la proposta inoltrata dall’ente altogardesano, il
Ministero dell’ambiente ha concesso il cospicuo contributo. La somma sarà utilizzata
per dare attuazione al primo stralcio di un programma più articolato di interventi. Il
primo stralcio di opere prevede lavori nei Comuni dell’Alto Garda bresciano: Salò ( 1
milione e 223mila euro), Tremosine (280mila euro), Gargnano (216mila euro) e Limone
sul Garda (150mila euro).
Convenienza Leasing Nautico
100 MIGLIA
STAND
La Bcc in collaborazione con
AGRILEASING
Visite guidate nella famosa limonaia costruita nel 1754 e ristrutturata nel 1984
AGRUMI NEL PRATO DELLA FAME
Si possono incontrare i giardinieri che tramandano le antiche e tradizionali tecniche di coltivazione
Visite guidate particolari alla limonaia
del Prà de’ la Fam di Tignale. Sono state
proposte nell’ambito della mostra «Le
mele d’oro sul Garda», promossa dal
Comune di Riva. Una serie di eventi
speciali, durante i quali i visitatori
hanno potuto incontrare personalmente
i "giardinieri" che ancora tramandano le
tecniche agricole tradizionali». Il Prà
de’ la fam è un giardino settecentesco
considerato per posizione e dimensioni
uno dei più suggestivi dell’intero bacino
gardesano. Costruito dalla famiglia
Parisini di Gargnano a partire dal 1754,
si estende lungo una striscia di terra a
lago nel territorio di Tignale, tra le foci
dei torrenti Baès e Piovere. Una parte
della limonaia, il "Giardino nuovo", è stata
ristrutturata nel 1984 dalla Comunità
montana Parco Alto Garda bresciano,
ente che ne detiene il comodato d’uso
fino al 2020. La struttura è visitabile con
regolarità fino a ottobre rivolgendosi
in Comunità montana (0365.71449),
Elisa Bersanini da Muscoline alle sponde del Reno
ogni mercoledì (10-12), venerdì (15-17)
e domenica (10-12). Attualmente La
limonaia è oggetto di interessamento
da parte del GAL GARDAVALSABBIA
e dalla Regione Lombardia per un
ulteriore progetto di recupero per
la riqualificazione dal punto di vista
architettonico e di implementazionedelle
funzioni didattico-comunicative con
la creazione di un percorso di visita.
Leggendaria e singolare l’origine del nome
della struttura. Secondo la tradizione
risalirebbe alle difficoltà dei pescatori
costretti dalla burrasca ad approdare
alla piccola spiaggia antistante la limonaia
e a rimanervi poi, senza cibo fino al
ristabilirsi delle condizioni climatiche.
muscoline
COLONIA E I GIOVANI NELLA STORIA
Giornate memorabili, con l’onore di stare sul palco vicino al Papa durante la messa
Elisa Bersanini sul palco accanto al Papa
per rappresentare Brescia alla Giornata
Mondiale della
Gioventù di
Colonia. Una bella
soddisfazione
tutta da
raccontare.
Giornate intense in
terra germanica.
Intense di fede
e spiritualità
speciali, marchiate
a fuoco con la
passione giovanile.
Il tragitto di
Elisa è simile a molti altri provenienti
dagli angoli più sperduti d’Europa e del
mondo. La partenza in pullman insieme agli
amici dell’Oratorio di Muscoline ed agli
altri ragazzi delle Parrocchie di Paitone e
Villanuova Sul Clisi. A Colonia ci arrivano in
orario perfetto. L’accoglienza dei volontari
e subito la destinazione nella palestra –
alloggio di destinazione. Una bella dormita,
poi colazione a base di krapfen e visita
alla spettacolare cattedrale di Colonia.
Fede e turismo in una complessiva
ed attraente dinamica di emozioni.
Un viaggio on the road sulle ali
dei valori dell’aggregazione con
l’universo giovanile, lanciati con il
consueto appassionato feeling da
Giovanni Paolo II. Ad accogliere
il popolo giovanile questa volta
lo sguardo di Benedetto XVI.
Tante messe e tanti ragazzi
in campo. Tante feste come
quella per gli italiani allo stadio.
Tante magliette da scambiare nel
linguaggio tradizionale del regalo
e dell’interazione senza pregiudizi. Con
l’impressione precisa di vedere l’italianità
fortemente presente da tutte le parti
del mondo. Forza ecumenica del nostro
sole speciale. Poi tutti assiepati sulle
rive del Reno, in attesa di vedere il Papa
ed ascoltare il suo discorso. Ed infine la
grande emozione di stare sul grande palco
a Marienfelde. In prima fila alla messa.
Soddisfatta tensione. Devoluta a tutto il
mondo. Per un ricordo eccezionale di una
ragazza come tante tornata a Muscoline
con un pezzo di storia importante nello
zaino della memoria personale.
nuvolento
5 Comuni contro l’ammodernamento di Italcementi a Mazzano
I DUBBI SULL’AMPLIAMENTO
Nuvolento,Nuvolera, Paitone, Prevalle e Serle lanciano l’allarme
Il Coordinamento territoriale ambientale
dei Comuni di Nuvolento, Nuvolera,
Paitone, Prevalle e Serle esprime parere
negativo sul progetto di ammodernameto
e ampliamento della Cementeria
Italcementi Spa di Rezzato-Mazzano.
Sulla base delle analisi effettuate,
che hanno tenuto conto dello Studio di
valutazione di impatto ambientale (Via)
redatto dal Politecnico di Milano, i cinque
Comuni hanno espresso parere negativo
al progetto in questione. Il documento
con le conclusioni, sottoscritto dai
sindaci dei Comuni, è stato già inoltrato
alla Regione, alla Provincia ed ai Comuni
di Mazzano e Rezzato. «Il progetto di
ampliamento dell’Italcementi - recita
il documento - è orientato ad ottenere
un notevole incremento della capacità
produttiva, che passerebbe dalle attuali
2.300 tonnellate giornaliere a 4.000
t/giorno, con conseguente aumento
dei consumi delle risorse necessarie
(energia, calcare da estrarre nella cava e
frantumare, acqua di processo etc..) e del
traffico veicolare (stimato un + 27%) in
entrata (per materie prime, combustibili,
servizi...) ed in uscita (prodotto finito)».
«L’Italcementi prevede che il forno sia
utilizzato per lo smaltimento di rifiuti,
tra cui rifiuti pericolosi quali le ceneri di
Probabile età dell’edicola il XVIII secolo.
DEVOZIONE E RESTAURO
Recuperati gli affreschi del trittico di via Medici nei pressi di Palazzo Cantoni
Concluso il restauro dell’edicola a
tre nicchie di via Medici. Pur nello
spazio ristretto l’intervento rende
possibile la visione di questo affresco
di grande qualità artistica. A sinistra
è ritratto San Girolamo, al centro
c’è l’immagine dell’apparizione della
Madonna di Caravaggio, mentre nella
nicchia di destra appare San Domenico
nella caratteristica iconografia che
lo rappresenta con un giglio bianco.
Costruzione e affreschi sono di epoca
indefinita, presumibilmente ascrivibili
alla fine del XVIII secolo. La santella è
collocata all’imbocco di un breve slargo
e unisce due distinti fabbricati creando
un caratteristico "volto". L’architettura
a rilievo è
realizzata in
stucco. Una
copertura con
travetti e assito
di legno fa da
supporto ai
coppi. All’inizio
degli anni ’80
la struttura è
stata oggetto
di un intervento
conservativo.
mentre Gli
affreschi si
presentavano,
nonostante un restauro conservativo
risulta da centrali elettriche e le sabbie
di purificazione degli olii esausti, senza
alcuna indicazione delle quantità, delle
modalità di stoccaggio e movimentazione,
né delle precauzioni adottate per
evitare la dispersione ambientale di tali
materiali e le modalità di intervento
in caso di sversamento accidentale
di tali rifiuti o di contaminazione del
suolo o del sottosuolo». Le maggiori
preoccupazioni riguardano l’inquinamento
atmosferico che, secondo la valutazione
del Politecnico di Milano, è considerato
un aspetto critico anche in riferimento ai
possibili danni alla salute sulle popolazioni
residenti . Inoltre, viene evidenziato
la situazione critica generale della
zona per quanto riguarda l’inquinamenti
dell’aria. Secondo quanto affermano
gli amministratori dei cinque comuni
firmatari del documento esistono dunque
concreti motivi di preoccupazione. Per
questo motivo si appellano e confidano
nella saggezza e lungimiranza del Comune
di Mazzano che dovrà decidere sul
progetto.
prevalle
generale realizzato nei primi anni 80,in
uno stato alterato e precario. Così Michele
Massarelli ha completato il restauro
completo.
Non esistono informazioni documentarie
o riferimenti d’archivio che spieghino
le origini dell’edicola. Probabilmente
la costruzione si lega ad un evento
devozionale, rimarcando alte qualità a
livello di teologia rappresentativa. Rimane
il mistero del perchè dell’ubicazione
dell’edicola, all’imbocco di una stradina
corta e stretta. Palazzo Cantoni proprio
di fronte all’edificio, vorrà dire qualcosa?
Per ora la soluzione è lontana. Restano gli
affreschi, che oggi si manifestano nella
loro bellezza in tutto il loro splendore.
Marco Ardigò vince il campionato continentale di Kart a Muro Leccese
TRONO EUROPEO PER IL KARTING PREVALLESE
Il giovane pilota bresciano alla guida di un mezzo della scuderia Tony Kart
Il bresciano Marco Ardigò vince sulla pista salentina il campionato europeo di kart nella
classe 100 FA. A contendere fino alla fine il titolo, è stato il marchigiano Cesetti, che
ha cercato nelle due manches della finale di togliere punti preziosi al bresciano. A
vincere l’ultimo appuntamento europeo della 100 Fa è stato l’inglese Oliver Hoak, che si
è aggiudicato entrambe le finali, ma Ardigò ha controllato le due gare (prima finale il
bresciano quarto e seconda terzo)senza farsi ingabbiare nella bagarre. Il pilota della
Tony-Kart di Prevalle ha tenuto la giusta distanza dagli avversari, controllando prima
l’altro inglese Lancaster e poi Cesetti. Già nelle qualifiche Ardigò ha dimostrato il suo
valore, con ottimi tempi personali.In questo modo Ardigò è potuto partire in seconda
fila. Con questo risultato Tony Kart conferma la grande tradizione tecnica nella
affascinante disciplina del Kart agonistico.
gavardo
12
Installato a Soprazzocco un distributore automatico di latte fresco
BIANCHE EROGAZIONI A GETTONE
L’iniziativa ha riscosso molto successo e mette in risalto le
grandi qualità organolettiche del latte di giornata
Distributore di latte a gettoni. Un euro per avere direttamente in tavola la produzione delle nostre
mucche. Accade a Soprazzocco di Gavardo dove è stato installato uno di questi originali dispensatori
automatici di nettare bianco. L’idea lanciata con successo a livello nazionale è stata accolta dal signor
Alex Poli, giovane ed intraprendente commerciante della frazione di Gavardo che a Soprazocco
gestisce un negozio di alimentari. Normale l’iter organizzativo per predisporre il distributore. Permessi,
richieste e adeguamento ai severi requisiti previsti dall’ASL poi la partenza per il servizio. Latte
fresco dunque a Soprazocco in piazza Garibaldi. Il distributore è in funzione tutti i giorni compresa
la domenica, dalle 8 alle 20. Ogni giorno il latte viene sostituito ed è conservato ad una temperatura
di 4 gradi. Il prodotto fresco ribadisce le sue qualità organolettiche che derivano dalla sua purezza
al netto di conservanti. Così, per chi volesse sfruttare le potenzialità di questo servizio, basta che si
rechi con un recipiente al distributore, inserisca la moneta e così via. L’idea di fondo è quella di far
conoscere sempre di più le qualità del prodotto che arriva direttamente da una stalla condotta da Tullio
Sarzina. Originale e vicino ai nostri tempi il metodo automatico di vendita. Basta 1 euro e l’erogatore
entra in funzione. Anche a Gavardo dunque arriva questa novità. Il latte fresco può essere consumato
in giornata o il giorno successivo al massimo. Il prodotto deve inoltre essere conservato in frigorifero.
Questo tipo di operazione intende favorire la conoscenza del latte fresco e la qualità dei produttori
delle stalle di casa nostra.
Le dolorose ferite di Clibbio in Valsabbia
vobarno
ESISTENZA POST TERREMOTO
La Chiesa e l’Oratorio completamente inagibili.Ma la vita continua
In bicicletta nel cuore di un terremoto.
A Clibbio con ANTEA, Associazione
Nazionale Terza Età. Una bella gita,
per mettere in luce le difficoltà di un
territorio che piano piano riprende a
correre fra i contrafforti esclusivi dei
questa Valle Sabbia
tra Vobarno e Sabbio
Chiese. Conduce
Adelmo Colombo,
Presidente di ANTEA.
A lui il compito di
tracciare le linee di
questo piccolo viaggio
tra le pietre di valle
fino a Clibbio. Qui la grande tenda. Con
l’accoglienza vivace di Don Pierluigi Plata,
giovane parroco arrivato in frazione
dall’esperienza a Bedizzole
al Santuario di Masciaga.
Collegamento ideale da
valutare con attenzione,
questo che attraversa il
passo della conoscenza di
uno spazio oggi martoriato.
A Clibbio è successo di
tutto. La Chiesa non è agibile
e chissà se sarà possibile
restaurarla a dovere. Idem
per l’edificio scolastico
e pure per il bellissimo
e funzionale Oratorio
dalle grandi sale e dalla
storia antica. La tragicità
delle crepe si specchia
nel dolore contenuto di chi
osserva. Difficile trovare
spiegazioni. Don Pierluigi,
teologo e studioso oltre che
parroco attento alle esigenze
della comunità, colora
con il sorriso della
Fede l’incipit della
speranza collettiva.
Lui ha scritto
libri sulla mirabile
scienza teologica e
qualche spiegazione
eloquente di questo
divenire tragico
al cospetto del divino
sicuramente la possiede. Ne
racconteremo l’essenza sul prossimo
numero, argomentando sul suo ultimo
lavoro. Si intitola “L’ultima decisone
dell’uomo” ed aiuta a riflettere. Ma
ora ci sono le cose da fare. E questa
Clibbio già bella e ripulita, ma così
drammaticamente lesionata. L’Altare
ora è sotto la tenda. Come l’Oratorio
che invita il relax degli avventori
con un sontuoso spiedo dal profumo
e dal sapore inebriante. Al capolinea
dell’emozione c’è la rinascita
simbolica ed avvincente della
festa. Sospesa in questo viaggio
esistenziale da trattare con cura.
Prima, dopo e comunque nel segno
di agonie e gioie, realisticamente
manifestate nel lampo sempre
sconosciuto del ritmo quotidiano.
salò
Un aiuto alla Mutuo Soccorso per i dannni del terremoto
IDEALITA’ IN CONCERTO
Durante l’esibizione dell’orchestra giovanile londinese la consegna del contributo
della Banca di Bedizzole Turano Valvestino
Una serata caratterizzata da particolari
suggestioni quella del 23 luglio a Salò in una
piazza Duomo gremita di persone che ha
fatto da cornice al concerto della London
Simphony School e del violinista Alexander
Markov, evento organizzato dal Comune
di Salò e dalla Società di Mutuo Soccorso
Artigiana e Operaia di Salò. In questo
contesto è avvenuta la consegna ufficiale del
contributo della BCC a favore della Società
di Mutuo Soccorso Artigiana e Operaia di
Salò, duramente colpita dal sisma del 24
novembre 2004. A fare gli onori di casa il
Presidente della Società di Mutuo Soccorso
Pierantonio Pelizzari il quale ha ringraziato
a nome dei quasi 400 soci della più antica
Società di Mutuo soccorso della provincia.
Per la Banca di Bedizzole Turano Valvestino
il Presidente Zecchi e i Vice Presidenti
Angela Capelli
e
Caludio
Venturini
h a n n o
rappresentato
la
volontà
della BCC di
continuare ad
essere vicina
alle Comunità
con le quali
opera
con
gesti concreti
di solidarietà a
favore di realtà
significative
del territorio. Un contributo, sollecitato in
particolare dai Soci della filiale di Cunettone
di Salò, che intende costituire un intervento
straordinario e mirato rispetto a quanto la
Banca destina annualmente a beneficenza
sul territorio. “Significativo che l’incontro
– ha sottolineato nel corso della serata il
Presidente della Banca di Bedizzole Turano
Valvestino Vanni Zecchi - avvenga tra due
realtà sorte nell’800 con lo stesso principio
di creare valore attraverso la cooperazione
e il mutuo soccorso tra gli associati. Due
realtà che ancora oggi ispirano il proprio
operare, ciascuna nei propri ambiti, alla
responsabilità sociale e alla promozione
dello sviluppo locale”. L’iniziativa della Banca
di Bedizzole Turano Valvestino a favore
della Società di Mutuo Soccorso di Salò – ha
ricordato il Direttore
Generale dott. Mario
Pizzatti - segue un
primo
intervento
attivato nei giorni
immediatamente
successivi al sisma
dello scorso novembre
con lo stanziamento
di un plafond di
2,5 milioni di Euro,
già
integralmente
sottoscritto,
per
finanziamenti
agevolati a favore
di famiglie e attività
della zona per i primi interventi di messa in
sicurezza e ricostruzione”.
Terzo mondiale per il ciclista di Ciliverghe
VELO PER LA VITTORIA
Marco Velo sosterrà il capitano Petacchi sul circuito di Madrid
Chi vincerà il mondiale di ciclismo.
O meglio chi l’ha già vinto, visto
che andiamo in macchina pochi
giorni prima della partenza? Marco
Velo da Ciliverghe,sarà comunque
della partita. Lui, gigante di
provincia, è l’unico bresciano che
fa parte della pattuglia azzurra
convocata per Madrid. Nelle
cronache sportive si parla molto
delle alleanze pre gara. Si raccanta
di patti segreti con australiani per
il controllo della corsa e l’arrivo
in volata. Strategie. Come è giusto e bello
che sia. Marco dal canto suo ce la metterà
La Mutuo Soccorso a Salò
SOLIDARIETA’
DAL 1859
L’adeguamento alle esigenze
dell’attualità
La società di Mutuo Soccorso Artigiana Operaia
di Salò nasce, prima nella Provincia di Brescia,
la mattina del 2 gennaio 1859. Quel giorno
circa duecento soci si riunivano nella chiesa di
S. Giustina a Salò per partecipare alla prima
adunanza generale della società. Nella chiesa
gremita vi trovavano posto calzolai e fabbri,
falegnami e barcaioli, prestinai e osti, negozianti
al minuto e girovaghi, i giardinieri e i contadini di
Caccavero, lʼattuale Campoverde ; tra gli altri i
rappresentanti di attività ormai dimenticate quali
quelle dei lavoranti in cordelle e in palle da gioco,
chiodaroli e sellai nonché gli ultimi imbiancatori
di refe salodiani.Tra gli altri il gruppo di notabili
che aveva creduto in quel progetto raccogliendo
con straordinario tempismo lʼesempio dei
primi movimenti associativi di solidarietà che
predicavano la compartecipazione e il mutuo
soccorso delle classi operaie ed artigiane. In
unʼepoca nella quale lʼintervento dello Stato in
materia era ancora inesistente, la società mutua
offriva una garanzia di sostentamento nel caso di
forzata assenza dal lavoro evitando allʼartigiano
di dover ricorrere agli istituti di beneficenza
pubblica o privata.
Oggi la “Mutuo soccorso” salodiana, ha
riscoperto e ravvivato la propria vocazione alla
solidarietà, esprimendola in forme e modi consoni
ad una situazione sociale ben diversa da quella
del XIX secolo, che la vide nascere. Ai soci, che
sono il suo primo punto di riferimento, offre una
serie di servizi, che vanno da vantaggi economici
ad occasioni di socializzazione e di crescita
culturale.
Tuttavia estende la propria attenzione anche
al territorio ed a un pubblico più vasto,
concentrandosi in particolare nello sforzo di
stimolare i salodiani a conoscere la storia della
loro comunità, ad apprezzarne e difenderne le
testimonianze, contribuendo a consapevolmente
a disegnare un futuro della città che non tradisca,
ma valorizzi lʼeredità del passato. Questa nuova
finalità istituzionale si manifesta sia attraverso
lʼorganizzazione autonoma di eventi culturali,
sia attraverso il sostegno finanziario di iniziative,
soprattutto editoriali, che abbiano come soggetto
la storia di Salò e il suo territorio.
ciliverghe
tutta per dare sostegno allo sprinter
per eccellenza Alessandro Petacchi.
L’esperienza non manca a Marco
Volo. Questo è il suo terzo mondiale.
Un tempo diverso era il suo ruolo in
corsa. Lavorava da scalatore per un
pezzo da novanta chiamato Marco
Pantani. Questa volta la faccenda è
diversa. Bisogna fare l’apripista alla
furia esplosiva di Petacchi. Ma la
determinazione è la stessa. Reinventata
in quell’ottica di servizio, che nel
ciclismo viene associata alla figura del
gregario, indispensabile per il raggiungimento
della vittoria. Perché il ciclismo è anche
sport di squadra e non solo recita individuale
da raccontare con foto e titolo in prima
pagina. Ecco Marco VElo appartiene a questa
razza unica di lottatori pro campioni. Quei
mediani di pedalata capaci di adattarsi alle
esigenze del fuoriclasse. Così non importa
se la differenza sta nello scalare lo Stelvio
o nel darci dentro con il passo indiavolato
della percorso di pianura. Tutto fa brodo in
previsione vittoria. Le notizie pre mondiale
danno i ragazzi italiani in buona condizione. A
Marco gli auguri speciali dalla sua Ciliverghe.
E che la forza sia con lui.
centenaro
Le rotonde realizzate nel Basso Garda
GIRI DI VITE AL TRAFFICO
Da Desenzano a Sirmione, migliorata viabilità e sicurezza col le rotatorie
Otto rotonde realizzate in pochi mesi
a Desenzano e si appresta ad allungare
ulteriormente l’elenco. Idem a Sirmione
che ha costruito 4 rotatorie ed altre
ne ha in cantiere grazie all’accordo di
programma siglato con l’Amministrazione
provinciale. Ma c’è dell’altro. Presto sarà
dato il via al completamento della messa
in sicurezza della provinciale 572, la
DesenzanoSalò. Con
l’intervento
più
significativo
programmato
nella zona in
territorio
di Moniga
dove verrà
eliminato
l’ultimo
incrocio
regolato da semaforo nel tratto compreso
fra Desenzano e Salò. Quindi le rotonde
al posto di incroci a raso o incroci regolati
da semaforo. Questa la principale
novità per la viabilità di Desenzano che
dall’inizio dell’anno ha realizzato numerose
rotatorie. Nell’ambito di un accordo con
i privati sono spuntate ben 2 rotonde
all’incrocio con via Bezzecca in zona
Viadotto e centro
commerciale Le
vele. Ed ancora
la nuova rotonda
all’incrocio fra
viale Marconi, la
minitangenziale
e viale Andreis
con la strada per
l’ospedale che ha eliminato il
semaforo anche all’ incrocio
della Madonnina. Negli
ultimi mesi sono state poi
costruite la rotatoria di via
Gramsci (che ha consentito
di cambiare la viabilità del
quartiere Capolaterra) e tre rotonde
sull’ex statale 11 nella zona compresa
fra il Biblò e il camping San Francesco.
Altre rotatiorie, in stretta successione
, regolano l’incrocio con via Colli storici
(località Zattera). Quella d’accesso al
quartiere della Tassinara e la successiva
all’altezza del campeggio San Francesco.
Approvato infine dalla giunta di Desenzano
il progetto definitivo della rotatoria
all’incrocio fra via Foscolo e via Venezia a
Rivoltella, considerato fra i più pericolosi
e teatro di incidenti, anche mortali.
Passando al comune di Sirmione ecco le
rotonde di via S. Martino della Battaglia,
su via Colombare, su via Verona all’altezza
dell’ex ristorante Vecchia Lugana. In
programma per il comune della penisola
catulliana altri interventi di riordino
viario. Il più importante riguarda la
rotatoria sulla bretella della tangenziale
che porta a Colombare (incrocio con via
Carlo Marx). I dati dell’amministrazione
provinciale confermano un calo verticale
degli incidenti nelle località dove sono
state realizzate le rotonde.
Il nostro sportello operativo nel Basso Lago/Alto Mantovano a Centenaro di
Lonato
bcc novità
Un nuovo titolo di credito per la solidarietà
OBBLIGAZIONI ETICHE
Parte degli interessi verranno devolute alle Associazioni di
Pubblico Soccorso
Ogni comunità ha un sistema di valori nei quali i suoi membri si riconoscono e in base ai quali indirizzano
i loro comportamenti. Dopo il positivo gradimento dell’Obbligazione Pro Anffas la Banca di Bedizzole e
Turano Valvestino ha scelto di farsi nuovamente e attivamente portavoce dei valori della comunità in
cui è insediata proponendo una nuova obbligazione finalizzata al sostegno delle associazioni di Pubblico
Soccorso che operano quotidianamente sul territorio.
Si tratta di una obbligazione della durata di soli tre anni, che paga annualmente un interesse netto del
2.50% al quale sarà detratto lo 0.20% che verrà destinato alle associazioni di soccorso cui sarà devoluto,
per il primo anno, anche da parte della Banca un ulteriore 0.20%. In particolare, gli enti cui sarà destinato
complessivamente il contributo sul capitale nominale delle obbligazioni sottoscritte saranno il COSP
di Bedizzole, i Volontari Ambulanza Nuvolento, i Volontari Ambulanza A.N.C. Vobarno, l’Associazione
Pubblico Soccorso Prevalle e il Gruppo Volontari del Garda Salò con distaccamento a Valvestino.
L’Obbligazione Pro Associazioni Pubblico Soccorso è sicuramente un investimento da non lasciarsi sfuggire
perché è un investimento che vale anzi vale doppio. Il cliente che sottoscrive l’obbligazione è garantito,
oltre che dalla sicurezza del capitale investito, anche da un tasso di rendimento che difficilmente oggi si
trova sul mercato finanziario e può godere della gratificazione che consegue al compimento di un gesto
concreto di alto valore morale e sociale a favore sia degli altri sia di sé stesso.
Se siete interessati alla sottoscrizione o anche solo a ricevere maggiori dettagli riguardo questo
prodotto potete rivolgervi al vostro sportello di fiducia.
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TURANO VALVESTINO
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hanno collaborato
Giovanni Banalotti, Franco Bertoloni, Francesca Bodei, Sandro Cherubini, Mauro Chiappini, Fabio Chiarini,Alberto Comini, Alida Delpero, Pierangelo Festa, Michela Frera, Luca Galvani, Giordano
Guerra, Anna Leali, Giordano Monari, Oscar Piccinelli, Mario Pizzatti, Giorgio Venturini, Diego Treccani, Giovanni Zatti, Vanni Zecchi.
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Sottotraccia n.16 - Agosto/Settembre 2005 (Download PDF)