Sotto Traccia numero 16 agosto settembre 2005 Poste Italiane spedizione in A.P.-70%-Brescia cronaca economia costume periodico di cultura www.bedizzole.bcc.it a cura della banca di bedizzole turano valvestino La nostra storia è disponibile per i Soci in tutti i punti operativi della BCC sul territorio editoriale 2 L’importanza del legame privilegiato con il territorio LA FORZA NELLE ORIGINI La capacità di gestire il rapporto quotidiano con la base.Da qui si riparte Numero speciale questa edizione di Sotto Traccia, perché speciale ed unica è l’occasione di festeggiare un 110° compleanno. Nel 1895 nasceva la CRA di Bedizzole che nel 1974, fondendosi con la consorella di Turano Valvestino, creava i presupposti per un significativo sviluppo territoriale, oggi caratterizzato dalla presenza, su quarantasei comuni di competenza, di quattordici filiali. Ma se in questi 110 anni sono cambiate masse amministrate, necessità, generazioni di soci ed amministratori, indispensabile è rimarcare come non siano mutati i principi ispiratori della nostra attività, radici fatte di solidarietà e socialità, sensibilità alle reali esigenze di un territorio che ci vede protagonisti da sempre. Così, per mantenere vivo il ricordo di ciò che è stato e di come questa Banca abbia, con sensibilità e responsabilità, concorso alla creazione di quel bene comune di cui oggi può godere questa novero complesso degli interventi sul territorio. Casuale, ma significativo, il fatto che questa occasione di rimarcare la valenza e l’attualità delle nostre origini avvenga in un momento in cui tutto il movimento della cooperazione di credito si appresta ad interrogarsi sul proprio futuro. Nel prossimo convegno di Federazione Lombarda, così come poi in occasione del Congresso Nazionale di Federcasse di Parma, a Dicembre 2005, il tema centrale sarà infatti costituito da un importante interrogativo: come garantire coesione di sistema nel ampia comunità, ecco questo libro, Credito Cooperativo, presupposto che riassume il percorso ultra indispensabile alla sua difesa ed alla centenario della Cassa Rurale, oggi messa in sicurezza dei significativi Banca di Credito Cooperativo. Un risultati raggiunti, rispettando atto dovuto, realizzato per dare autonomia e territorialità, funzione man forte alle nuove generazioni di sociale e sviluppo del territorio? soci che da poco sono entrate a fare La ricerca di una risposta non può parte di questo mondo, un modo prescindere dalla considerazione interessante per dare lustro ad una che la crescita quasi esponenziale Banca sempre in primo piano nel di questi anni è derivata anche dalla capacità delle Casse Rurali di mantenere, addirittura di rafforzare, un legame privilegiato con il territorio e le sue componenti. Un periodo che ha visto le BCC rimanere, in un contesto bancario sempre più aggregato e asettico rispetto alle sollecitazioni dal basso, uniche banche davvero locali, capaci di gestire, nel rapporto quotidiano con il socio-proprietario, quelle informazioni non codificabili a cui un grande gruppo bancario non può accedere. Il mantenimento di questo legame che ha radici lontane, il coinvolgimento sempre più attivo delle comunità in cui operiamo, condividendone progetti, attese ed esigenze, costituiscono fin da ora l’impegno e la garanzia del nostro futuro. Vanni Zecchi editoriale Tra i soci fondatori nel 1914 anche la CRA e il Comune di Bedizzole ARCHEOLOGIA DELL’AUTOTRASPORTO Sostennero la Società Bresciana Autotrasporti, antesignana dei servizi di trasporto pubblico L’occasione della presentazione del libro sul 110° anniversario di costituzione che, grazie agli interventi del dott. Marcello Zane e del prof. Pietro Cafaro ci ha permesso di ripercorrere alcuni passaggi significativi della nostra storia, mi stimola ad aggiungere un altro tassello della vita della Banca nei primi anni del Novecento. A meno di vent’anni dalla sua nascita, la giovane Cassa Rurale di Bedizzole mostrava il proprio dinamismo partecipando attivamente alla nascita di alcune iniziative di carattere comprensoriale. Tra queste, in data 31 luglio 1914, veniva costituita la Società Bresciana Autotrasporti anonima cooperativa a capitale illimitato, con sede amministrativa a Salò e direzione tecnica e garage a Desenzano. E’ la stessa società che attraverso le varie trasformazioni dei decenni successivi ha garantito i trasporti pubblici della Valtenesi e per Brescia. Come non riportare la memoria alle mitiche corriere della ditta Nicolini che negli anni Sessanta e Settanta portavano ogni mattina studenti e operai delle industrie (OM, Sant’Eustachio, ATB, ecc. ) da Bedizzole e dintorni verso la città capoluogo. E’ singolare notare che ben 18 dei primi 29 sottoscrittori di azioni della Cooperativa di Autotrasporti erano di Bedizzole; in prima fila anche due enti, il Comune di Bedizzole e appunto la nostra Cassa Rurale. Tra i nomi dei bedizzolesi che parteciparono alla sottoscrizione si segnalano alcuni dei pionieri e protagonisti dell’esperienza di cooperazione di credito a Bedizzole: Chiodi Giovanni, amministratore e Presidente della Cassa Rurale dal 1895 al 1919; Bulgarini dott. Zeffiro, amministratore dal 1895 al 1912; Chiodi Domenico amministratore dal 1895 al 1903; Frambi Giuseppe, amministratore e cassiere dal 1916 al 1920; Chiodi Paolo, socio dal 1896; Gorini avv. Carlo, sindaco della Cassa nel biennio 1910-1911. E ancora tra gli altri, a titolo personale, l’ avv. Francesco Gioia, sindaco di Bedizzole per un cinquantennio e padre di quel Giuseppe Gioia, presidente della Cassa Rurale di CAMPAGNA SOTTOSCRIZIONE NUOVE AZIONI 2005 Bedizzole dal 1926 al 1956. Un altro tassello, si diceva all’inizio, ad una storia che dura da 110 dieci anni e che ha lasciato dietro di sé iniziative come quella della Società B r e s c i a n a Autrosporti che, seppur smarrite nella nostra memoria storica, hanno contribuito allo sviluppo delle nostre Comunità e alla diffusione dello stile della cooperazione. Di tutti quei nomi che fin dai difficili esordi della Cassa Rurale diedero fiducia ad una avventura dagli esiti imprevedibili, non si può che attestarne anche nel caso della costituzione della Società Autotrasporti, l’intraprendenza, la capacità di coinvolgere persone e istituzioni attorno ad un progetto comune e soprattutto una grande lungimiranza. Saper guardare avanti e farlo nello stile che ci caratterizza può essere l’invito che riecheggia dal nostro passato. Seguendo la positiva esperienza degli scorsi anni che hanno visto una crescente adesione da parte dei Soci, continua la Campagna di Sottoscrizione Nuove Azioni 2005 riservata a chi intendesse acquisire nuove azioni della Banca di Credito Cooperativo incrementandone il numero già in proprio possesso. E’ importante sottolineare che con l’entrata in vigore del nuovo Statuto deliberato nell’Assemblea dei Soci del maggio 2005, il Socio che acquista nuove azioni non è più tenuto al versamento della relativa quota di sovrapprezzo. Anche questa Iniziativa Sociale intende primariamente consolidare quel vincolo di unione e reciprocità tra la Compagine Sociale e la propria Banca contribuendo alla crescita del Capitale Sociale che ad oggi rappresenta l’1,5 % del Patrimonio aziendale. La sottoscrizione di nuove azioni, consente inoltre di poter beneficiare di una rendita che nel corso del 2004, in virtù della distribuzione dei dividendi e della rivalutazione del valore nominale delle azioni, passate da Euro 27,05 a Euro 27,59, ha segnato un rendimento netto del 4,18 % sul valore nominale delle azioni. L’invito è pertanto quello di rivolgersi presso la propria filiale di appoggio che sarà disponibile ad accogliere la sottoscrizione e per ogni eventuale informazione o chiarimento. pagina a cura di Mario Pizzatti iniziative di gruppo Dalle BCC bresciane. un aiuto ai dipendenti di aziende in crisi PRONTO SOCCORSO AZIENDE IN CRISI Finanziamenti, senza interessi e senza spese, per anticipare i contributi della Cassa Integrazione Guadagni Il Presidente Azzi: "Nei momenti di forti difficoltà economiche il Credito Cooperativo dà risposte concrete alle persone e alle famiglie." Nei giorni scorsi, presso il Palazzo Broletto di Brescia, è stato firmato un protocollo di accordo tra le Banche di Credito Cooperativo della provincia di Brescia, la Provincia di Brescia, le rappresentanze sindacali, i curatori delle aziende in crisi e l'INPS. Le tre società sono Fomb di Brescia - fonderia cerchi in lega, Orizio Paolo di Rodengo Saiano macchine per maglieria e Simonelli di Sarezzo - trafileria ottone. In concreto, le undici BCC bresciane, a richiesta dei lavoratori, erogheranno finanziamenti individuali che non saranno soggetti a tassi di interesse né a spese di alcun tipo. I tempi di rimborso di detti finanziamenti saranno correlati ai tempi di liquidazione, da parte dell'INPS di Brescia, dei contributi di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria. Si tratta di un primo, immediato segnale di sostegno a oltre quattrocento dipendenti ed alle loro famiglie, che hanno perso la sicurezza e la serenità di un lavoro e di uno stipendio a seguito dello stato di crisi delle tre società bresciane. Molti di questi lavoratori non percepiscono lo stipendio dal mese di dicembre 2004. L'Avv. Alessandro Azzi, Presidente della Federazione Lombarda delle BCC e di Federcasse, afferma: "La provincia di Brescia, così come avviene a livello nazionale ed internazionale, vive una contingenza economica particolarmente difficile ed è stato sentito quindi come un dovere per le Banche di Credito Cooperativo bresciane non far mancare il sostegno alla nostra gente. La funzione anticiclica delle BCC, soprattutto nei momenti meno favorevoli, è la logica conseguenza del nostro essere Banche caratterizzate da uno stile cooperativo e mutualistico. Questo ci rende differenti rispetto agli altri Istituti di Credito." Le Banche di Credito Cooperativo, legate capillarmente al territorio, sono i naturali sensori delle esigenze della comunità, delle difficoltà economiche del territorio e dei bisogni primari che la collettività esprime. La prima esperienza del Credito Cooperativo nella provincia bresciana risale a più di centodieci anni fa. Oggi le BCC bresciane possono contare su una rete dill Banche, 165 sportelli, 136 comuni presidiati, 21.400 soci, 1.274 dipendenti, 5.135 milioni di euro di raccolta diretta e 4.536 milioni di euro di impieghi. immagini centodecimo speciale borsa di studio Grande traguardo per la XIV edizione SUPERATA QUOTA 1000 L’iniziativa conferma l’impegno della BCC a favore dell’istruzione Nell’anno delle celebrazioni per l’importante traguardo dei 110 anni di costituzione della Banca di Bedizzole Turano Valvestino, anche l’occasione della Borsa di Studio può vantare un suo piccolo spazio celebrativo, qualcosa di più di una semplice curiosità statistica. L’edizione 2005 del concorso riservato agli studenti meritevoli taglia e supera il traguardo delle 1.000 (mille!) borse di studio distribuite dal 1992, anno nel quale la BCC, prima fra le banche del territorio, decise di avviare questa iniziativa. Mille storie, mille volti che negli anni hanno raccolto l’invito della BCC, hanno salito i pochi gradini del palco del Teatro don Gorini per ricevere una stretta di mano ed un attestato per poi continuare la loro avventura nel mondo della scuola e della professione. Per gli studenti forse un fugace quanto speriamo positivo ricordo, per la Banca il rinnovarsi di un impegno che affonda le sue radici nella propria storia e nei propri valori. L’impegno della BCC verso l’istruzione e la cultura ha radici lontane, ce lo ricorda il volume storico pubblicato quest’anno dalla Banca. Fin dai primi anni di vita una particolare attenzione degli amministratori dell’allora Cassa Rurale di Bedizzole fu rivolta a favorire e a estendere, oltre che l’accesso al credito di contadini e fittavoli, anche l’istruzione sulle tecniche e gli strumenti della “moderna agricoltura” di inizio Novecento attraverso conferenze e lezioni di tecnica agraria tenute nei locali della Banca. Nel corso di tutta la sua storia poi la Banca non ha mai abdicato ad una sua precisa funzione “educativa” rinnovando l’invito nei decenni a declinare le forme della cooperazione. Il nuovo corso aperto quattordici anni fa con la borsa di Studio ha visto incrementarsi negli anni il livello qualitativo e la quantità di studenti coinvolti a cui quest’anno va il merito di aver conseguito risultati al limite dell’eccellenza. Delle n. 140 domande presentate, al termine di una spiacevole quanto necessaria opera di selezione sulla base del merito, ne verranno premiati 86 secondo le tradizionali categorie dei Figli di Soci, a cui saranno destinate n. 50 borse, e dei Figli di Clienti con n. 36 borse di Studio erogate a loro favore per un totale di oltre 33.000 Euro. Saranno premiati n. 17 studenti delle scuole medie inferiori che nel corso del passato anno scolastico hanno ottenuto la votazione di “ottimo”, n. 37 studenti delle scuole superiori di cui ben 10 che hanno conseguito il diploma di maturità con il massimo dei voti, n. 5 di istituti superiori professionali e n. 27 studenti universitari che rappresentano ben ventiquattro facoltà diverse, da filosofia a medicina, da lingue straniere a ingegneria fino alle più nuove lauree nel campo dell’educazione e della comunicazione. Attraverso le premiazioni sono rappresentati ben 28 istituti superiori diversi distribuiti su un vasto ambito territoriale che va dal Basso all’Alto Garda trentino, toccando la città di Brescia, la Valsabbia e la Valtenesi, a dimostrazione di una presenza della BCC e della sua compagine sociale sempre più estesa e capillare. L’appuntamento conclusivo della manifestazione come ogni anno culminerà con la premiazione degli studenti e l’invito a tutti i giovani che hanno raggiunto i requisiti minimi di partecipazione. La serata è fissata per VENERDÌ 30 SETTEMBRE 2005 PRESSO IL TEATRO DON GORINI DI BEDIZZOLE A tutti i Soci e clienti la Banca estende un particolare invito a partecipare per dare ancora una volta il senso di una Banca che, nonostante i 110 anni di età, intende investire sul futuro dando credito all’impegno e alle capacità delle giovani generazioni. Istituto Comprensivo "A. Calini" - Bedizzole Istituto Comprensivo di Vobarno Istituto Comprensivo Statale "A. Fleming" - Mazzano Sc. Media "G. Verga" - Prevalle Sc. Media Paritaria "Paola di Rosa - Lonato Sc. Media Statale "F. Glisenti" - sez. Idro Sc. Media Statale "G. Bertolotti" - Gavardo Sc. Media Statale "G. D'Annunzio" - Salò Sc. Media Statale di Manerba d/G Scuola Media Paritaria "E. Medi" - Salò Isituto Tecnico Industriale "L. Cerebotani" - Lonato Istituto Professionale "C. De Medici" - Gardone R. Istituto Professionale "C. Golgi" - Brescia Istituto Professionale "P. Sraffa" - Brescia Istituto Tecnico Commerciale "A. Lunardi" - Brescia Istituto Tecnico Commerciale "C. Battisti" - Salò Istituto Tecnico Commerciale "C. Battisti" - Salò Istituto Tecnico Commerciale "L. Einaudi" - Chiari Istituto Tecnico Industriale "L. Galvani" - Flero Istituto Tecnico Industriale Statale "B. Castelli" - Brescia Liceo "Don Milani" - Montichiari Liceo "G. Bagatta" - Desenzano d/G Liceo Artistico "M. Olivieri" - Brescia Liceo Linguistico "Paola di Rosa" - Lonato Liceo Linguistico "Piamarta" - Brescia Liceo Scientifico "E. Fermi" - Salò Liceo Scientifico "Leonardo" - Brescia Liceo Scientifico "N. Copernico" - Brescia Liceo Sociopsicopedagogico "V. Gambara" - Brescia Accademia delle Belle Arti di Brescia Accademia di Belle Arti di Bologna Univ. Cattolica del Sacro Cuore - fac. Lettere e Filosofia Univ. Cattolica del Sacro Cuore - fac. Lingue e Letterarture Straniere Univ. Cattolica del Sacro Cuore - fac. Scienza della Formazione Univ. Cattolica del Sacro Cuore - fac. Scienze Linguist. e Letterat. Straniere Degli Studi di Modena e Reggio Emilia - fac. Lettere e Filosofia Univ. degli Studi di Trieste - fac. Scienze Politiche Università "Bocconi" - fac. Economia Internazionale Università degli Studi di Bergamo - fac. Lingue e Letterature Straniere Università degli Studi di Brescia - fac. Giurisprudenza Università degli Studi di Brescia - fac. Ingegneria Università degli Studi di Brescia - fac. Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Genova - fac. Ingegneria Nautica Università degli Studi di Milano - fac. Biotecnologie Università degli Studi di Milano - fac. Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Padova - fac. Farmacia Università degli Studi di Padova - fac. Lettere e Filosofia Università degli Studi di Padova - fac. Psicologia Università degli Studi di Parma - fac. Scienze Matem. Fisiche Naturali Università degli Studi di Pavia - fac. Scienze Matem. Fisiche Naturali Università degli Studi di Verona - fac. Lettere e Filosofia Università di Bologna - fac. Lettere e Filosofia Università IULM - fac. Relazioni Pubbliche Univ. Scuole medie Scuole medie superiori Università Andreoli Elia Bettini Marco Bocchio Lucio Camozzi Federico Facchetti Giulia Fantoni Silvia Galvani Marta La Rovere Andrea Laffranchi Elisa Leali Maria Grazia Mendini Alessandro Pasini Francesco Podavini Ettore Prandini Giada Rizzonelli Marta Rubbi Mario Zambelli Francesca Alboraletti Scilla Bazzoli Angelo Bersanini Luca Bertasio Cristina Bignotti Elisa Bodei Alice Bodei Fabrizia Bottarelli Mirco Cetti Marzia Chiodi Cristina Comaglio Sara Cuccuru Laura Filippini Alice Franceschini Michela Franza Michele Gazzurelli Jessica Gazzurelli Luisa Gosetti Paola Grezzini Roberto Ider Margherita Lancellotti Silvia Lobertini Silvia Maioli Marialisa Marenda Francesca Panni Francesca Papa Ilaria Pasini Francesco Pasini Laura Pavoni Luca Pelizzari Laura Pizzatti Laura Saramondi Francesca Scalvini Francesca Schiff Federico Serzina Nadia Sganzerla Alice Stagnoli Alessia Uggeri Valentina Veronesi Giacomo Vianini Paolo Lucas Zanelli Marta Zilioli Valentina Amadei Alessandro Avanzi Giovanna Beccia Paola Berardi Isabella Boletti Alessandra Bonomini Anna Cherubini Marta Diversi Valentina Fontanella Benedetta Gamba Pamela Lievi Giacomo Loda Elena Malo Elvia Maruelli Marcello Mora Antonello Pezzotti Annamaria Pezzotti Ilaria Pizzatti Giovanni Ragnoli Elisabetta Redaelli Stefania Rosini Sandra Schirato Annalisa Signorini Chiara Staffoni Roberta Veronesi Valentina Viani Elena Zatti Laura storie Riflessioni e valori da una storia salodiana a lieto fine SOLIDARIETA’ TSUNAMI Khanti e la sua famiglia,ospiti di una famiglia,sorridono e piangono dopo il maremoto Il maremoto dell’Oceano Indiano è stato uno dei più eclatanti disastri naturali registrati fra la fine del XX secolo e l’inizio degli anni 2000, causando oltre 280 mila morti. La risposta umanitaria da parte dei privati alla sciagura asiatica è stata immediata da tutte le parti del mondo. Ma anche i legami personali di amicizia hanno trovato nella sciagura fonte di consolidamento. Ne sono una testimonianza Damith (9 anni), Ubudu ( 7 anni) e Iruni (3 anni) e con i genitori Kanthi (la mamma) e Dammika (il papà). Sono passati oramai quasi quattro lustri da quando Mauro (Ndr: socio della nostra banca) ed Elena trascorsero il loro viaggio di nozze in Sri Lanka: si innamorano immediatamente del paesaggio, dei profumi, dei colori che la terra asiatica esprimeva, ma soprattutto rimasero colpiti dalla semplicità dei modi, dalla sincerità delle parole, dalla cordialità dei gesti che la gente locale rivolgeva ai turisti, non in quanto tali, ma perché anch’esse persone amanti dello loro terra. Nacque cosi una sincera amicizia con l’allora bambina Kanthi e la sua famiglia, mantenuta negli anni, rafforzata nel tempo con i ricordi e con nuove emozioni (il suo matrimonio, la natività di Damith Pubudu e Iruni, il trasloco da una simil-baracca il legno e bambù per passare ad una prima casa di di due stanze in mattoni ecc.). Ma quindici e più anni di solidarietà a distanza, di comunicazioni cartolari, di telefonate rese emozionate dalla lontananza erano ancora nulla dinnanzi agli accadimenti ed alle apprensioni di quel 26 dicembre. Khanti era in casa con la piccola neonata Iruni, Dammika al lavoro nel piccolo paese di mare, Pubudu e Damith a scuola. L’onda anomala ha distrutto la loro dimora, il loro lavoro, reso invivibile la loro terra, allontanato definitivamente persone care (madre, fratelli, amici). Mauro era riuscito a mettersi in contatto con Kanthi diversi giorni dopo e si era offerto di mandare aiuti economici, ma la sua risposta era stata drammaticamente e pietosamente semplice: “come puoi mandarmi aiuti che qui non c’è più nulla … la scuola, la banca, la posta, l’ospedale o ogni altro edificio pubblico sono ammassi di fango e macerie?”. Nasce così l’idea di aiutare la famiglia fino a che la vita nello Sri Lanka ritorni a livelli minimi di accettabilità. Ecco allora che parte una gara di solidarietà, tutta privata, costruita li per li in pochi giorni, per far si che Kanthi e famiglia possano essere ospitati in Italia, a Salò, nella casa di Mauro ed Elena. Il quotidiano imbarazzo della famiglia di Kanthi piacevolmente accompagna i loro sorrisi, la loro naturale cortesia ed i loro modi pacati. E’ per loro imbarazzo vedere un letto con lenzuola e coperta, usare pentole e gas domestico senza limiti, vedere funzionare e poter usare una doccia quotidianamente, aver la possibilità di cambiare scarpe ed abiti (frutto della solidarietà di amici e parenti di Mauro ed Elena) quasi ogni giorno: nulla a che vedere con gli spartani talami a pavimento dei loro villaggi o con le loro vettovaglie lise Il maremoto ha avuto la sua origine e il suo sviluppo nell’arco di poche ore in una vasta area della terra: ha riguardato l’intero sud-est dell’Asia, giungendo a lambire le coste dell’Africa orientale. Tutto ha avuto inizio alle ore 00:58:53 del 26 dicembre 2004 quando un violentissimo terremoto - circa 9,0 gradi della scala ML della magnitudo locale - ha colpito l’Oceano Indiano al largo della costa nord-occidentale di Sumatra (Indonesia). Tale terremoto è risultato il più violento degli ultimi quarant’anni, cioè dal sisma che colpì l’Alaska (USA) il 27 marzo del 1964, ed ha provocato centinaia di migliaia di vittime, sia direttamente sia attraverso il conseguente maremoto manifestatosi attraverso una serie di onde anomale alte fino a 15 mt. che hanno colpito sotto forma di giganteschi tsunami vaste zone costiere dell’area asiatica tra i 15 minuti e le 10 ore successive al terremoto. Gli tsunami hanno colpito e devastato parti delle regioni costiere dell’Indonesia, dello Sri Lanka, dell’India, della Thailandia, della Birmania, del Bangladesh, delle Maldive giungendo a colpire le coste della Somalia e del Kenya (ad oltre 4.500 km dall’epicentro del sisma). E’ stato individuato il Progetto, sostenuto con i fondi raccolti dal sistema delle Banche di Credito Cooperativo, che prevede, in particolare, l’“adozione” di una comunità di pescatori nel distretto di Chilaw, nel sud ovest dello Sri Lanka. Nella estrema periferia di questa cittadina il maremoto ha travolto in pieno le baracche che sorgevano a poche decine di metri dalla costa. Le vittime, in termini di morti, fortunatamente non sono state moltissime, mentre i danni sono totali. Esistono diverse centinaia di sfollati che si trovano adesso nella necessità di ricominciare da capo. L’idea di progetto individuato dalla Caritas (che agirà in collaborazione con le Diocesi locali) prevede un sostegno integrato con un piano di ricostruzione e riadattamento delle case distrutte o danneggiate, di costruzione di asili, centri giovanili e, naturalmente, di ripresa delle attività economiche. Questa tragedia, informa la Caritas, si presenta anche come un’occasione per accompagnare gli abitanti di questi distretti verso uno sviluppo duraturo delle loro condizioni di vita e lavoro, che erano già molto difficili prima del maremoto. In questo, giocherà un ruolo fondamentale la capacità di creare nuove attività economiche, che siano in grado di dare un lavoro a chi lo ha perduto ed anche a chi non lo ha mai avuto. Saranno implementati programmi di microcredito in favore dei pescatori e dell’indotto della pesca (piccoli commercianti, piccole aziende di conservazione) ma anche per orientare verso ulteriori strade da percorrere, per non relegare un’intera comunità ad un solo settore (ci sono ipotesi di uno sviluppo turistico dalle moltissime potenzialità, come anche attività artigianali o commerciali). In tutto ciò sarà importante il sostegno, anche consulenziale, del Credito Cooperativo. Tutto il programma sarà seguito in maniera diretta da un operatore della Caritas che si stabilirà proprio a Chilaw, in coordinamento con il governo locale e con Caritas Sri Lanka, che ha segnalato questa situazione di bisogno. E’ utile infine, proprio per il livello e l’ampiezza del progetto (i cui tempi di realizzazione saranno almeno biennali) mantenere elevata l’attenzione sul programma di “raccolta fondi” attraverso l’utilizzo del conto corrente n. 30001 intestato a CARITAS ITALIANA - causale “Maremoto in Asia” (presso Iccrea Banca ABI 8000 CAB 03200 CIN “N”) oppure attraverso il NUMERO VERDE 800 – 145145 riservato ai possessori di Carta di Credito Cooperativo. CIFRE … PER RICORDARE e logore. Ma il nostro modo di vivere, agiato, benestante e consumistico, non è mai in alcun modo fonte di invidia nei loro pensieri. Sebbene scottati da una disgrazia che ha tolto loro ogni bene personale, effetti cari e ricordi di una vita, l’ottimismo rimane la base del loro vivere e ringraziano continuamente ciò che la vita regala loro ogni giorno. A molti di noi, abituati a discutere del massimo scoperto troppo alto o del basso tasso avere sul libretto, questa loro filosofia di vita è incomprensibile. Ma la serenità d’animo che esprimono da forse loro ragione ? Una serenità d’animo che tuttavia ben nasconde le loro passate e presenti paure: i bimbi, fra tutti i possibili esempi, ancora si svegliano di notte, piangenti, perché vedono sempre quell’onda che li ha trasportati per chilometri e per ore dalla scuola dove erano in quel momento, ancora non si riesce a far giocare questi bimbi nelle acque del nostro tranquillo lago, non riescono a vedere l’acqua in modo positivo. Potrei continuare per ore a descrivere le emozioni di questa storia di solidarietà, di sostegno e fratellanza, così come volutamente non ho accennato alle noie burocratiche ed ai disagi personali che accompagnano una storia di integrazione sociale. Sarebbe facile cadere in una dietrologia giornalistica ed asserire che è più semplice entrare in Italia su barche clandestine dal mare, che ufficialmente tramite i canali legali.. Ma non è mia intenzione tediare alcuno, tantomeno coloro estranei alla vicenda. Mi auguro invece che, come quando si conclude un film o si termina un libro (magari del genere catastrofico, quale è stato lo tsunami), rimanga in bocca a tutti noi quel retrogusto di lieto fine e che questo dolce sapore ci faccia sempre più riflettere sulle fortune della nostra società. BCC E CARITAS ADOTTANO UN’INTERA COMUNITA’ DI PESCATORI NELLO SRI LANKA servizi a cura di Luca Galvani in viaggio con la bcc Impressioni e commenti nella cronaca di una giovane collega LA BANCA PER RACCONTI Il consueto viaggio da Bedizzole a Valvestino in compagnia di Dirigenza e Neoassunti Alle 14.00 non era caldo solo il pomeriggio di venerdì 26 agosto, ma calda era anche l’atmosfera che si respirava in piazza XXV Aprile a Bedizzole. L’incontro organizzato dal direttore generale e dal responsabile del personale per noi nuovi componenti dello staff BCC faceva trasparire un clima sereno e amichevole. “Devi provvedere alla tua crescita, indipendentemente da quanto sia alto tuo padre” (Proverbio irlandese): se questo è vero, è vero anche che per iniziare a crescere bisogna nascere, bisogna sapere quali sono le nostre origini, bisogna entrare nello spirito di coloro che ci hanno preceduto e capire…forse perché è solo capendo da dove si è partiti che si sa valutare meglio dove si vuole arrivare. Credo che sia questo il motivo di fondo per il quale siamo andati in Valvestino, calandoci direttamente nella storia di questa banca, rivivendo tutte le sue esperienze, i suoi problemi e le sue trasformazioni dalle origini fino a oggi. La storia italiana e in parte europea, dalle Casse Rurali e Artigiane, che tutti si ricordano sicuramente, alla moderna legge sulla privacy, ci mostra quanto questa istituzione sia sempre vissuta in mezzo alla gente, nei nostri paesi e sulle nostre strade cittadine, nelle nostre campagne e nelle periferie circostanti per sostenere quei valori popolari che altrimenti non sarebbero arrivati dove sono o si sarebbero persi strada facendo. Lo spirito che l’anima è perciò sempre lo stesso, nella convinzione che tutti i nostri clienti questo spirito lo sentono. Rita Levi Montalcini disse che “il segreto per avere successo duraturo non è quello di concentrarsi su se stessi, ma sul mondo che ci circonda, in particolare sul modo con cui aiutare gli altri”. Senza scopo di lucro e con un orientamento mutualistico, la nostra banca vive ormai da 110 anni e penso possa confermare questo pensiero. Attraverso le parole del nostro direttore, che, con grande coinvolgimento emotivo e non senza particolari di esperienza vissuta direttamente sul campo, abbiamo così avuto modo di chiarire dentro di noi ancor meglio qual è lo scopo e la finalità del Credito Cooperativo, che, oltre al conto corrente, offre anche un aumento…quello di una crescita personale e culturale. Quando alla fine del racconto noi nuove matricole siamo state chiamate ad esprimere un nostro personale parere sui primi mesi di lavoro, senza riserve e in un ambiente, decisamente fuori dalle righe, che ben si prestava al libero sfogo dei nostri pensieri, quello che è emerso, fra le molte altre cose, è stato che tutti, entrando per la prima volta nel nuovo luogo di lavoro, abbiamo assaporato un’atmosfera insolitamente familiare…quel genere di atmosfera che si può trovare in un campo da calcio quando i giocatori formano insieme una grande squadra. Da cassiera nuova assunta, nonostante la matematica, con un calcolo un po’ fantasioso ma allo stesso tempo reale, posso dare ragione a chi sostiene che “il tutto è maggiore alla somma delle parti”. Alida Delpero Il loro canto libero E LA BANCA PER SLOGAN Pensieri in libera esposizione a cura di chi comincia l’avventura in BCC la banca siamo noi bcc di bedizzole: la banca che ti sorride la banca non è un’ entità astratta Ed un sorriso lo si può richiedere, ma se si creano anche i presupposti per poterlo regalare, ritengo sia molto meglio. Quest aspetto imprescindibile della nostra BCC è stato colto appieno dai nostri vertici Infatti non si sono limitati a sottolineare l'importanza che il rapporto con il cliente riveste in una realtà fortemente territorializzata come la nostra, ma a Turano hanno saputo creare un clima, tale per cui, la serenità e l'entusiasmo che hanno avvolto i neo-assunti, sono stati soltanto la logica conseguenza del modo in cui loro hanno saputo rapportarsi con noi E credo sia proprio quest entusisasmo che ha decretato l'affermazione della nostra realtà bancaria e di cui noi dobbiamo farci veicoli oggi. Magari non saremo ancora a metà dell'opera, ma certamente questo è stato per me come credo per i miei colleghi che affrontano con me questa nuova esperienza, un ottimo ed incoraggiante inizio. Giovanni Banalotti La storia della BCC in amalgama con il territorio bedizzole CENTODIECI IN UN LIBRO Oltre un secolo di ricordi raccontati da Marcello Zane. Un convegno e due concerti per festeggiare un’istituzione dalle radici appassionatamente collegate alla società locale Un libro per il territorio e per la sua storia. E due spettacolari concerti della Banda Cittadina di Salò e della fanfara dei Bersaglieri di Bedizzole. Gran Festa a Bedizzole per il compleanno ultracentenario della Banca di Bedizzole Turano Valvestino un tempo denominata Cassa Rurale ed Artigiana. I 110 anni di vita della Banca di Bedizzole Turano Valvestino, sono stati dunque festeggiati con una pubblicazione che ne racconta la storia profondamente radicata nella tradizione locale. A fare da contorno al libro scritto da Marcello Zane, un interessante dibattito dedicato a “L’idea della cooperazione, oltre l’utilitarismo individuale”. Durante il dibattito uno spaccato ultracentenario di storia economica con il contributo del Professor Pietro Cafaro dell’Università Cattolica di Milano, di Marcello Zane, del Presidente della BCC Vanni Zecchi, del Direttore Generale Mario Pizzatti, il coordinamento di Gaia Mombelli ed il saluto del Sindaco di Bedizzole Roberto Tagliani. Nell’esposizione delle tesi durante l’incontro, le affinità temporali delle crisi. Quella di fine ottocento “Con il problema del grano importato dall’America – come ha ricordato il prof. Cafaro – che determinò le grandi difficoltà per gli agricoltori dell’epoca.” E quella attuale con questa Cina, sempre più vicina “che preoccupa le imprese occidentali del terzo millennio”. A sostegno e difesa ancora una volta questo movimento cooperativo particolare, identificato nel logo Cassa Rurale ed Artigiana. Organizzazione osservata scetticamente da più di cent’anni, che ancora resiste e che, anzi “oggi conta nel suo complesso nazionale – ha spiegato Mario Pizzatti – il maggior numero percentuale di sportelli bancari in Italia”. Una bella soddisfazione, accorpata in quel puzzle collettivo e dinamico che è il Credito Cooperativo Italiano. Tra i tasselli progettuali anche quelli narrati a proposito di Bedizzole. Uno schema preciso di crescita che dai primi del Novecento ha determinato la nascita delle CRA oggi chiamate BCC. Ma il libro di Zane, aldilà delle indagini storiografiche sull’istituto, rivela l’anima vera di questo tipo di istituzioni e forse il loro segreto. “Un segreto che sta probabilmente proprio nel fatto di appartenere al territorio nel suo insieme”, come ha spiegato Marcello Zane durante il suo intervento. Un territorio che ancor oggi rappresenta il vero fulcro dell’azione, non solo di taglio economico, messa in campo da questo tipo di istituzioni. Non è poco, visti i riscontri complessi dell’evoluzione bancaria e finanziaria della nostra epoca. Panorama in cui le BCC recitano oggi un ruolo di primo piano, specialmente nell’ottica di aiuto e crescita sia dell’impresa che, come sempre, del territorio. Da dove ripartire dunque e quali le prospettive future? “Nient’altro che dalla continuazione, in chiave moderna, con gli strumenti adeguati ai nostri tempi – ha concluso il Presidente Vanni Zecchi – di quello che i nostri predecessori hanno saputo trasmetterci dal 1895 ad oggi.” La cronaca ricorda poi i due appuntamenti celebrativi con gli ensemble musicali della Fanfara dei Bersaglieri di Bedizzole, guidata da Comandante Aldo Bettini e della Banda Cittadina Salò, diretta dal maestro Paolo Ghisla. Diversi contenuti musicali per una spettacolarità esclusiva ribadita in Piazza 25 aprile e al Teatro Don Gorini. Da una parte le movenze atletiche dei fiati piumati a dare velocità al suono. Dall’altra lo swing originale del complesso salodiano, capace di attrarre con gusto un pubblico variegato. Un bel finale per un grande compleanno. turano valvestino Un percorso attrezzato sarà realizzato tra il Benaco e il lago d’Idro DUE LAGHI UNA CAPANNA Unire nel segno della natura due lembi di territorio. Arrivano da qui le origini valvestinesi della BCC Nome in codice "Viaggio tra i due laghi". Ovvero un percorso escursionistico da disegnare tra il Garda e la Valsabbia. La terra dove nel 1921 nacque la Cassa Rurale ed Artigiana. L’ambizioso progetto intende realizzare un itinerario attrezzato che attraverserà il territorio a cavallo tra il Garda e il lago d’Idro. L’iniziativa è promossa dal Gruppo di azione locale (Gal) GardaValsabbia e nasce nell’ambito dell’iniziativa comunitaria in materia di sviluppo rurale "Leader Plus", alla quale hanno aderito sia la Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano che la Comunità Montana di Valle Sabbia. Il percorso, con progetto a cura Consorzio Forestale della Valvestino, consisterà in una direttrice principale di 112,7 chilometri (64,12 sull’Alto Garda e 48,58 in Valsabbia) e una serie di percorsi ad anello (178,01 chilometri sull’Alto Garda e 94,60 in Valsabbia) che incrocian, la direttrice principale e permettono di frequentare aree di pregio ambientale sotto ogni punto di vista (fauna, flora, archeologia industriale, cultura locale, interazioni storiche, siti religiosi, ecc.) Il progetto, prevede un cofinanziamento da parte dell’Unione europea con i fondi Leader Plus, comporterà uno sforzo finanziario di oltre mezzo milione di euro, 265.500 di competenza della Comunità dell’Alto Garda, 237mila per la Valle Sabba. Il Gal assegnerà poi alle due Comunità i contributi per eseguire gli interventi previsti. Il percorso partirà da Salò e raggiungerà Bagolino passando attraverso i Comuni di Gardone, Toscolano Maderno, Gargnano, Tignale, Magasa, Valvestino, Capovalle, Treviso, Idro, Lavenone e Pertica Bassa. Altri fiannaziamenti sono destinati alla promozione, che prevede un opuscolo illustrativo con le mappe del percorso, la predisposizione di un viaggio inaugurale, fino alla realizzazione di un cortometraggio in formato Dvd. Obiettivi di fondo della creazione del percorso sono quelli che insistono sulla valorizzione di questo il territorio sia dal punto di vista economico che da quello culturale e di rispetto ecologico. calvagese Bilancio positivo per la rassegna itinerante sponsorizzata dalla Banca di Bedizzole TERRACQUEE EMOZIONI In scena musica teatro e..cibo “Fretàda” recitata a Mocasina Gran ripresa autunnale di «Acque e Terre Festival», serie di concerti, spettacoli, incontri tra fiume, colline e lago. Il tema della rassegna si è dunque concluso con le «Memorie di Terra». Obiettivo del festival è stato quello di tessere un legame significativo dell’ambiente con la musica e il teatro. Sede degli appuntamenti di settembre sono state alcune cascine (Maestri di Calcinato, Papa di Ponte San Marco), il Parco delle Rimembranze, il Circolo Ippico di Gavardo e l’antico rito del racconto serale. «Elemento portante delle rappresentazioni - si legge nelle note di presentazione - è il cibo, preparato e consumato dai teatranti e dal pubblico in un legame che ha il sapore di momenti antichi e densi di significati. La seconda sezione sarà legata all’oralità. Protagonisti saranno personaggi del teatro di narrazione, che offriranno al pubblico luoghi e momenti intensi di sapori, tradizioni e memorie». Un generale “Tutto esaurito” ha caratterizzato l’intera rassegna iniziata come si ricorderà con l’analisi spazio scenica dei viaggi sull’Acqua. Gli appuntamenti di «Acque e Terre Festival», ideati da Vittorio Pedrali e Ilaria Tameni, con la consulenza di Umberto Fanni per le scelte musicali, hanno visto protagonisti i Comuni di Bedizzole, Calcinato, Calvagese, Gavardo, Nuvolera, Rezzato e Villanuova sul Clisi. Il gruppo Crucifixus-Teatro Telaio a Calvagese con «La fretàda dei Apostoi per «Acque e Terre Festival» Nonostante la pioggia e il vento, la Piazza di Mocasina ha ospitato così il gruppo bresciano che è potuto andare in scena anche grazie alla collaborazione dello staff della Trattoria da Bruna. “La fretàda dei Apostoi” ovvero, “Detti storielle e leggende condite con frittata, vino e salame» per la regia di Bano Ferrari. Mangiare la frittata degli apostoli significava diventare sapienti e furbi. Questa la radice concettuale di base che sostiene lo spettacolo Una fettina di questa "frittata della sapienza", col cibo della tradizione, viene così offerta agli spettatori, che si accomodano con gli attori come in un’osteria, ascoltando i racconti che un tempo venivano narrati nelle stalle durante l’inverno. Le storie sono state raccolte da attenti curatori, come Don Lino Ertani, che negli anni ’60 pubblicò una ricca raccolta di «bòte camune». Bano Ferrari, clown e attore dalla verve trascinante, è affiancato da alcuni giovani attori, studenti dell’Università Cattolica di Brescia: Chiara Cervati, Carla Coletti, Camilla Corridori, Maurizio De Virgilis, Ettore Giuradei, Silvia Necchini e Gabriele Zamboni. Lo spettacolo è stato allestito anche a Bedizzole nel cortile del Centro Sociale. soiano/valtenesi Armonie sotto la Rocca conclude con l’Orchestra di Budapest NOTE IN PUNTA DI LAGO L’istrionica esibizione del direttore e pianista Tamas Vasary Con una grande partecipazione di pubblico si è conclusa la lunga serie di iniziative delle «Sette Giornate del Garda», culmine del Festival «Armonie sotto la Rocca » promosso dall’associazione Soldano nei comuni di Lonato, Gardone Riviera, Moniga e Manerba. Nel palazzetto dello sport manerbese si è esibita dunque l’Orchestra Sinfonica della Radio di Budapest conTamas Vasary direttore e pianista solista . Una serata speciale. Dedicata interamente a Chopin. Vasary, grande pianista, ha affrontato le partiture con scioltezza, producendosi in sonoritàmolto apprezzate dal pubblico. L’orchestra ungherese, già apprezzata in altre occasioni a Brescia (Ricordiamo il concerto al Teatro Grande sponsorizzato dalle Banche di Credito Cooperativo bresciane) si è confermata compagine di alto livello. L’istrionico Vasary ha dunque sottolineato con piglio energico, l’emozionante serata, con tutte le sezioni dell’orchestra che hanno avutola possibilità di mostrare le loro ottime qualità . Il pubblico ha così tributato all’orchestra e al direttore, ovazioni da stadio. Vasary ha risposto con simpatica verve e nel suo effervescente italiano. Poi i bis, generosi e molto acclamati dagli spettatori.In precedenza Vasary si era esibito per un pubblico selezionato ed attento nella suggestiva cornice del Battello Italia, in navigazione su un lago non particolarmente calmo, ma comunque tale da consentire una serata che ha associato al gusto della grande musica (Beethoven e Chopin) i sapori del Garda. Grande soddisfazione per l’esito dell’intera rassegna è stato espresso dal Direttore Artistico e valente pianista bresciano Daniele Alberti. A Soiano la 14^ Edizione del Palio PUEGNAGO BOTTE DOC Settimo successo per la super equipe Il Team di Puegnago vince la quattordicesima edizione del Palio delle botti della Valtenesi. Un successo completo ottenuto superando la blasonata squadra del Polpenazze (sette vittorie al suo attivo e due Palii definitivamente aggiudicati). Al terzo posto un sorprendente San Felice del Bennaco, che ha messo in fila Moniga, Padenghe, Soiano e Manerba. Un foltissimo pubblico ha assiepato il tracciato della gara che da via Castellana portava i concorrenti a percorrere via Ciucani e poi via San Michele, piazza Umberto e nuovamente via Ciucani, prima dell’arrivo in via Castellana. Sulla griglia di partenza figuravano tutte e sette le squadre rappresentative dei sette Comuni della Valtenesi. Ottima ed efficiente l’organizzazione garantita dal Gruppo podistico Felter di Puegnago, insieme all’Assessorato allo sport del Comune di Puegnago. Puegnago ha così ottenuto una vittoria che va ad aggiungersi alle altre datate 1993, 1994, 1995 e 2004 e ad un palio definitivo. Nota di merito anche per i giovanissimi concorrenti che hanno dato vita alla prima edizione del «mini palio delle botti», che ha visto primeggiare la squadra di Padenghe, seguita da Puegnago e da Moniga. Confermato il successo di una manifestazione molto originale nata quattordici anni fa per volontà del Lions Club Valtenesi con l’intento di promuovere la Valtenesi. L’appuntamento per la prossima edizione del Palio delle Botti sarà ospitata da Puegnago. gargnano Erogati dal Ministero dell’Ambiente per interventi preventivi FINANZIAMENTI ANTI FRANA 1 milione 870/mila Euro alla Comunità Montana Parco Alto Garda lL Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio eroga alla Comunità Montana Parco Alto Garda bresciano un finanziamento di 1 milione e 870mila euro per attuare una serie di interventi di difesa del suolo e di messa in sicurezza di abitati ed infrastrutture. Si tratta di opere tese a prevenire il rischio dovuto ad eventuali dissesti idrogeologici, problema che da sempre preoccupa il versante nordoccidentale del Benaco. La Comunità Montana , presieduta da Bruno Faustini ha approvato lo scorso 24 giugno una convenzione con il Siit (Servizi integrati infrastrutture e trasporti) della Regione Lombardia per l’affidamento allo stesso della funzione di stazione appaltante relativamente alla realizzazione di un pacchetto di opere, per un totale di oltre 10 milioni di euro, mirate alla riduzione del rischio idrogeologico sul territorio del Parco. Grazie a questa convenzione, e dopo la proposta inoltrata dall’ente altogardesano, il Ministero dell’ambiente ha concesso il cospicuo contributo. La somma sarà utilizzata per dare attuazione al primo stralcio di un programma più articolato di interventi. Il primo stralcio di opere prevede lavori nei Comuni dell’Alto Garda bresciano: Salò ( 1 milione e 223mila euro), Tremosine (280mila euro), Gargnano (216mila euro) e Limone sul Garda (150mila euro). Convenienza Leasing Nautico 100 MIGLIA STAND La Bcc in collaborazione con AGRILEASING Visite guidate nella famosa limonaia costruita nel 1754 e ristrutturata nel 1984 AGRUMI NEL PRATO DELLA FAME Si possono incontrare i giardinieri che tramandano le antiche e tradizionali tecniche di coltivazione Visite guidate particolari alla limonaia del Prà de’ la Fam di Tignale. Sono state proposte nell’ambito della mostra «Le mele d’oro sul Garda», promossa dal Comune di Riva. Una serie di eventi speciali, durante i quali i visitatori hanno potuto incontrare personalmente i "giardinieri" che ancora tramandano le tecniche agricole tradizionali». Il Prà de’ la fam è un giardino settecentesco considerato per posizione e dimensioni uno dei più suggestivi dell’intero bacino gardesano. Costruito dalla famiglia Parisini di Gargnano a partire dal 1754, si estende lungo una striscia di terra a lago nel territorio di Tignale, tra le foci dei torrenti Baès e Piovere. Una parte della limonaia, il "Giardino nuovo", è stata ristrutturata nel 1984 dalla Comunità montana Parco Alto Garda bresciano, ente che ne detiene il comodato d’uso fino al 2020. La struttura è visitabile con regolarità fino a ottobre rivolgendosi in Comunità montana (0365.71449), Elisa Bersanini da Muscoline alle sponde del Reno ogni mercoledì (10-12), venerdì (15-17) e domenica (10-12). Attualmente La limonaia è oggetto di interessamento da parte del GAL GARDAVALSABBIA e dalla Regione Lombardia per un ulteriore progetto di recupero per la riqualificazione dal punto di vista architettonico e di implementazionedelle funzioni didattico-comunicative con la creazione di un percorso di visita. Leggendaria e singolare l’origine del nome della struttura. Secondo la tradizione risalirebbe alle difficoltà dei pescatori costretti dalla burrasca ad approdare alla piccola spiaggia antistante la limonaia e a rimanervi poi, senza cibo fino al ristabilirsi delle condizioni climatiche. muscoline COLONIA E I GIOVANI NELLA STORIA Giornate memorabili, con l’onore di stare sul palco vicino al Papa durante la messa Elisa Bersanini sul palco accanto al Papa per rappresentare Brescia alla Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia. Una bella soddisfazione tutta da raccontare. Giornate intense in terra germanica. Intense di fede e spiritualità speciali, marchiate a fuoco con la passione giovanile. Il tragitto di Elisa è simile a molti altri provenienti dagli angoli più sperduti d’Europa e del mondo. La partenza in pullman insieme agli amici dell’Oratorio di Muscoline ed agli altri ragazzi delle Parrocchie di Paitone e Villanuova Sul Clisi. A Colonia ci arrivano in orario perfetto. L’accoglienza dei volontari e subito la destinazione nella palestra – alloggio di destinazione. Una bella dormita, poi colazione a base di krapfen e visita alla spettacolare cattedrale di Colonia. Fede e turismo in una complessiva ed attraente dinamica di emozioni. Un viaggio on the road sulle ali dei valori dell’aggregazione con l’universo giovanile, lanciati con il consueto appassionato feeling da Giovanni Paolo II. Ad accogliere il popolo giovanile questa volta lo sguardo di Benedetto XVI. Tante messe e tanti ragazzi in campo. Tante feste come quella per gli italiani allo stadio. Tante magliette da scambiare nel linguaggio tradizionale del regalo e dell’interazione senza pregiudizi. Con l’impressione precisa di vedere l’italianità fortemente presente da tutte le parti del mondo. Forza ecumenica del nostro sole speciale. Poi tutti assiepati sulle rive del Reno, in attesa di vedere il Papa ed ascoltare il suo discorso. Ed infine la grande emozione di stare sul grande palco a Marienfelde. In prima fila alla messa. Soddisfatta tensione. Devoluta a tutto il mondo. Per un ricordo eccezionale di una ragazza come tante tornata a Muscoline con un pezzo di storia importante nello zaino della memoria personale. nuvolento 5 Comuni contro l’ammodernamento di Italcementi a Mazzano I DUBBI SULL’AMPLIAMENTO Nuvolento,Nuvolera, Paitone, Prevalle e Serle lanciano l’allarme Il Coordinamento territoriale ambientale dei Comuni di Nuvolento, Nuvolera, Paitone, Prevalle e Serle esprime parere negativo sul progetto di ammodernameto e ampliamento della Cementeria Italcementi Spa di Rezzato-Mazzano. Sulla base delle analisi effettuate, che hanno tenuto conto dello Studio di valutazione di impatto ambientale (Via) redatto dal Politecnico di Milano, i cinque Comuni hanno espresso parere negativo al progetto in questione. Il documento con le conclusioni, sottoscritto dai sindaci dei Comuni, è stato già inoltrato alla Regione, alla Provincia ed ai Comuni di Mazzano e Rezzato. «Il progetto di ampliamento dell’Italcementi - recita il documento - è orientato ad ottenere un notevole incremento della capacità produttiva, che passerebbe dalle attuali 2.300 tonnellate giornaliere a 4.000 t/giorno, con conseguente aumento dei consumi delle risorse necessarie (energia, calcare da estrarre nella cava e frantumare, acqua di processo etc..) e del traffico veicolare (stimato un + 27%) in entrata (per materie prime, combustibili, servizi...) ed in uscita (prodotto finito)». «L’Italcementi prevede che il forno sia utilizzato per lo smaltimento di rifiuti, tra cui rifiuti pericolosi quali le ceneri di Probabile età dell’edicola il XVIII secolo. DEVOZIONE E RESTAURO Recuperati gli affreschi del trittico di via Medici nei pressi di Palazzo Cantoni Concluso il restauro dell’edicola a tre nicchie di via Medici. Pur nello spazio ristretto l’intervento rende possibile la visione di questo affresco di grande qualità artistica. A sinistra è ritratto San Girolamo, al centro c’è l’immagine dell’apparizione della Madonna di Caravaggio, mentre nella nicchia di destra appare San Domenico nella caratteristica iconografia che lo rappresenta con un giglio bianco. Costruzione e affreschi sono di epoca indefinita, presumibilmente ascrivibili alla fine del XVIII secolo. La santella è collocata all’imbocco di un breve slargo e unisce due distinti fabbricati creando un caratteristico "volto". L’architettura a rilievo è realizzata in stucco. Una copertura con travetti e assito di legno fa da supporto ai coppi. All’inizio degli anni ’80 la struttura è stata oggetto di un intervento conservativo. mentre Gli affreschi si presentavano, nonostante un restauro conservativo risulta da centrali elettriche e le sabbie di purificazione degli olii esausti, senza alcuna indicazione delle quantità, delle modalità di stoccaggio e movimentazione, né delle precauzioni adottate per evitare la dispersione ambientale di tali materiali e le modalità di intervento in caso di sversamento accidentale di tali rifiuti o di contaminazione del suolo o del sottosuolo». Le maggiori preoccupazioni riguardano l’inquinamento atmosferico che, secondo la valutazione del Politecnico di Milano, è considerato un aspetto critico anche in riferimento ai possibili danni alla salute sulle popolazioni residenti . Inoltre, viene evidenziato la situazione critica generale della zona per quanto riguarda l’inquinamenti dell’aria. Secondo quanto affermano gli amministratori dei cinque comuni firmatari del documento esistono dunque concreti motivi di preoccupazione. Per questo motivo si appellano e confidano nella saggezza e lungimiranza del Comune di Mazzano che dovrà decidere sul progetto. prevalle generale realizzato nei primi anni 80,in uno stato alterato e precario. Così Michele Massarelli ha completato il restauro completo. Non esistono informazioni documentarie o riferimenti d’archivio che spieghino le origini dell’edicola. Probabilmente la costruzione si lega ad un evento devozionale, rimarcando alte qualità a livello di teologia rappresentativa. Rimane il mistero del perchè dell’ubicazione dell’edicola, all’imbocco di una stradina corta e stretta. Palazzo Cantoni proprio di fronte all’edificio, vorrà dire qualcosa? Per ora la soluzione è lontana. Restano gli affreschi, che oggi si manifestano nella loro bellezza in tutto il loro splendore. Marco Ardigò vince il campionato continentale di Kart a Muro Leccese TRONO EUROPEO PER IL KARTING PREVALLESE Il giovane pilota bresciano alla guida di un mezzo della scuderia Tony Kart Il bresciano Marco Ardigò vince sulla pista salentina il campionato europeo di kart nella classe 100 FA. A contendere fino alla fine il titolo, è stato il marchigiano Cesetti, che ha cercato nelle due manches della finale di togliere punti preziosi al bresciano. A vincere l’ultimo appuntamento europeo della 100 Fa è stato l’inglese Oliver Hoak, che si è aggiudicato entrambe le finali, ma Ardigò ha controllato le due gare (prima finale il bresciano quarto e seconda terzo)senza farsi ingabbiare nella bagarre. Il pilota della Tony-Kart di Prevalle ha tenuto la giusta distanza dagli avversari, controllando prima l’altro inglese Lancaster e poi Cesetti. Già nelle qualifiche Ardigò ha dimostrato il suo valore, con ottimi tempi personali.In questo modo Ardigò è potuto partire in seconda fila. Con questo risultato Tony Kart conferma la grande tradizione tecnica nella affascinante disciplina del Kart agonistico. gavardo 12 Installato a Soprazzocco un distributore automatico di latte fresco BIANCHE EROGAZIONI A GETTONE L’iniziativa ha riscosso molto successo e mette in risalto le grandi qualità organolettiche del latte di giornata Distributore di latte a gettoni. Un euro per avere direttamente in tavola la produzione delle nostre mucche. Accade a Soprazzocco di Gavardo dove è stato installato uno di questi originali dispensatori automatici di nettare bianco. L’idea lanciata con successo a livello nazionale è stata accolta dal signor Alex Poli, giovane ed intraprendente commerciante della frazione di Gavardo che a Soprazocco gestisce un negozio di alimentari. Normale l’iter organizzativo per predisporre il distributore. Permessi, richieste e adeguamento ai severi requisiti previsti dall’ASL poi la partenza per il servizio. Latte fresco dunque a Soprazocco in piazza Garibaldi. Il distributore è in funzione tutti i giorni compresa la domenica, dalle 8 alle 20. Ogni giorno il latte viene sostituito ed è conservato ad una temperatura di 4 gradi. Il prodotto fresco ribadisce le sue qualità organolettiche che derivano dalla sua purezza al netto di conservanti. Così, per chi volesse sfruttare le potenzialità di questo servizio, basta che si rechi con un recipiente al distributore, inserisca la moneta e così via. L’idea di fondo è quella di far conoscere sempre di più le qualità del prodotto che arriva direttamente da una stalla condotta da Tullio Sarzina. Originale e vicino ai nostri tempi il metodo automatico di vendita. Basta 1 euro e l’erogatore entra in funzione. Anche a Gavardo dunque arriva questa novità. Il latte fresco può essere consumato in giornata o il giorno successivo al massimo. Il prodotto deve inoltre essere conservato in frigorifero. Questo tipo di operazione intende favorire la conoscenza del latte fresco e la qualità dei produttori delle stalle di casa nostra. Le dolorose ferite di Clibbio in Valsabbia vobarno ESISTENZA POST TERREMOTO La Chiesa e l’Oratorio completamente inagibili.Ma la vita continua In bicicletta nel cuore di un terremoto. A Clibbio con ANTEA, Associazione Nazionale Terza Età. Una bella gita, per mettere in luce le difficoltà di un territorio che piano piano riprende a correre fra i contrafforti esclusivi dei questa Valle Sabbia tra Vobarno e Sabbio Chiese. Conduce Adelmo Colombo, Presidente di ANTEA. A lui il compito di tracciare le linee di questo piccolo viaggio tra le pietre di valle fino a Clibbio. Qui la grande tenda. Con l’accoglienza vivace di Don Pierluigi Plata, giovane parroco arrivato in frazione dall’esperienza a Bedizzole al Santuario di Masciaga. Collegamento ideale da valutare con attenzione, questo che attraversa il passo della conoscenza di uno spazio oggi martoriato. A Clibbio è successo di tutto. La Chiesa non è agibile e chissà se sarà possibile restaurarla a dovere. Idem per l’edificio scolastico e pure per il bellissimo e funzionale Oratorio dalle grandi sale e dalla storia antica. La tragicità delle crepe si specchia nel dolore contenuto di chi osserva. Difficile trovare spiegazioni. Don Pierluigi, teologo e studioso oltre che parroco attento alle esigenze della comunità, colora con il sorriso della Fede l’incipit della speranza collettiva. Lui ha scritto libri sulla mirabile scienza teologica e qualche spiegazione eloquente di questo divenire tragico al cospetto del divino sicuramente la possiede. Ne racconteremo l’essenza sul prossimo numero, argomentando sul suo ultimo lavoro. Si intitola “L’ultima decisone dell’uomo” ed aiuta a riflettere. Ma ora ci sono le cose da fare. E questa Clibbio già bella e ripulita, ma così drammaticamente lesionata. L’Altare ora è sotto la tenda. Come l’Oratorio che invita il relax degli avventori con un sontuoso spiedo dal profumo e dal sapore inebriante. Al capolinea dell’emozione c’è la rinascita simbolica ed avvincente della festa. Sospesa in questo viaggio esistenziale da trattare con cura. Prima, dopo e comunque nel segno di agonie e gioie, realisticamente manifestate nel lampo sempre sconosciuto del ritmo quotidiano. salò Un aiuto alla Mutuo Soccorso per i dannni del terremoto IDEALITA’ IN CONCERTO Durante l’esibizione dell’orchestra giovanile londinese la consegna del contributo della Banca di Bedizzole Turano Valvestino Una serata caratterizzata da particolari suggestioni quella del 23 luglio a Salò in una piazza Duomo gremita di persone che ha fatto da cornice al concerto della London Simphony School e del violinista Alexander Markov, evento organizzato dal Comune di Salò e dalla Società di Mutuo Soccorso Artigiana e Operaia di Salò. In questo contesto è avvenuta la consegna ufficiale del contributo della BCC a favore della Società di Mutuo Soccorso Artigiana e Operaia di Salò, duramente colpita dal sisma del 24 novembre 2004. A fare gli onori di casa il Presidente della Società di Mutuo Soccorso Pierantonio Pelizzari il quale ha ringraziato a nome dei quasi 400 soci della più antica Società di Mutuo soccorso della provincia. Per la Banca di Bedizzole Turano Valvestino il Presidente Zecchi e i Vice Presidenti Angela Capelli e Caludio Venturini h a n n o rappresentato la volontà della BCC di continuare ad essere vicina alle Comunità con le quali opera con gesti concreti di solidarietà a favore di realtà significative del territorio. Un contributo, sollecitato in particolare dai Soci della filiale di Cunettone di Salò, che intende costituire un intervento straordinario e mirato rispetto a quanto la Banca destina annualmente a beneficenza sul territorio. “Significativo che l’incontro – ha sottolineato nel corso della serata il Presidente della Banca di Bedizzole Turano Valvestino Vanni Zecchi - avvenga tra due realtà sorte nell’800 con lo stesso principio di creare valore attraverso la cooperazione e il mutuo soccorso tra gli associati. Due realtà che ancora oggi ispirano il proprio operare, ciascuna nei propri ambiti, alla responsabilità sociale e alla promozione dello sviluppo locale”. L’iniziativa della Banca di Bedizzole Turano Valvestino a favore della Società di Mutuo Soccorso di Salò – ha ricordato il Direttore Generale dott. Mario Pizzatti - segue un primo intervento attivato nei giorni immediatamente successivi al sisma dello scorso novembre con lo stanziamento di un plafond di 2,5 milioni di Euro, già integralmente sottoscritto, per finanziamenti agevolati a favore di famiglie e attività della zona per i primi interventi di messa in sicurezza e ricostruzione”. Terzo mondiale per il ciclista di Ciliverghe VELO PER LA VITTORIA Marco Velo sosterrà il capitano Petacchi sul circuito di Madrid Chi vincerà il mondiale di ciclismo. O meglio chi l’ha già vinto, visto che andiamo in macchina pochi giorni prima della partenza? Marco Velo da Ciliverghe,sarà comunque della partita. Lui, gigante di provincia, è l’unico bresciano che fa parte della pattuglia azzurra convocata per Madrid. Nelle cronache sportive si parla molto delle alleanze pre gara. Si raccanta di patti segreti con australiani per il controllo della corsa e l’arrivo in volata. Strategie. Come è giusto e bello che sia. Marco dal canto suo ce la metterà La Mutuo Soccorso a Salò SOLIDARIETA’ DAL 1859 L’adeguamento alle esigenze dell’attualità La società di Mutuo Soccorso Artigiana Operaia di Salò nasce, prima nella Provincia di Brescia, la mattina del 2 gennaio 1859. Quel giorno circa duecento soci si riunivano nella chiesa di S. Giustina a Salò per partecipare alla prima adunanza generale della società. Nella chiesa gremita vi trovavano posto calzolai e fabbri, falegnami e barcaioli, prestinai e osti, negozianti al minuto e girovaghi, i giardinieri e i contadini di Caccavero, lʼattuale Campoverde ; tra gli altri i rappresentanti di attività ormai dimenticate quali quelle dei lavoranti in cordelle e in palle da gioco, chiodaroli e sellai nonché gli ultimi imbiancatori di refe salodiani.Tra gli altri il gruppo di notabili che aveva creduto in quel progetto raccogliendo con straordinario tempismo lʼesempio dei primi movimenti associativi di solidarietà che predicavano la compartecipazione e il mutuo soccorso delle classi operaie ed artigiane. In unʼepoca nella quale lʼintervento dello Stato in materia era ancora inesistente, la società mutua offriva una garanzia di sostentamento nel caso di forzata assenza dal lavoro evitando allʼartigiano di dover ricorrere agli istituti di beneficenza pubblica o privata. Oggi la “Mutuo soccorso” salodiana, ha riscoperto e ravvivato la propria vocazione alla solidarietà, esprimendola in forme e modi consoni ad una situazione sociale ben diversa da quella del XIX secolo, che la vide nascere. Ai soci, che sono il suo primo punto di riferimento, offre una serie di servizi, che vanno da vantaggi economici ad occasioni di socializzazione e di crescita culturale. Tuttavia estende la propria attenzione anche al territorio ed a un pubblico più vasto, concentrandosi in particolare nello sforzo di stimolare i salodiani a conoscere la storia della loro comunità, ad apprezzarne e difenderne le testimonianze, contribuendo a consapevolmente a disegnare un futuro della città che non tradisca, ma valorizzi lʼeredità del passato. Questa nuova finalità istituzionale si manifesta sia attraverso lʼorganizzazione autonoma di eventi culturali, sia attraverso il sostegno finanziario di iniziative, soprattutto editoriali, che abbiano come soggetto la storia di Salò e il suo territorio. ciliverghe tutta per dare sostegno allo sprinter per eccellenza Alessandro Petacchi. L’esperienza non manca a Marco Volo. Questo è il suo terzo mondiale. Un tempo diverso era il suo ruolo in corsa. Lavorava da scalatore per un pezzo da novanta chiamato Marco Pantani. Questa volta la faccenda è diversa. Bisogna fare l’apripista alla furia esplosiva di Petacchi. Ma la determinazione è la stessa. Reinventata in quell’ottica di servizio, che nel ciclismo viene associata alla figura del gregario, indispensabile per il raggiungimento della vittoria. Perché il ciclismo è anche sport di squadra e non solo recita individuale da raccontare con foto e titolo in prima pagina. Ecco Marco VElo appartiene a questa razza unica di lottatori pro campioni. Quei mediani di pedalata capaci di adattarsi alle esigenze del fuoriclasse. Così non importa se la differenza sta nello scalare lo Stelvio o nel darci dentro con il passo indiavolato della percorso di pianura. Tutto fa brodo in previsione vittoria. Le notizie pre mondiale danno i ragazzi italiani in buona condizione. A Marco gli auguri speciali dalla sua Ciliverghe. E che la forza sia con lui. centenaro Le rotonde realizzate nel Basso Garda GIRI DI VITE AL TRAFFICO Da Desenzano a Sirmione, migliorata viabilità e sicurezza col le rotatorie Otto rotonde realizzate in pochi mesi a Desenzano e si appresta ad allungare ulteriormente l’elenco. Idem a Sirmione che ha costruito 4 rotatorie ed altre ne ha in cantiere grazie all’accordo di programma siglato con l’Amministrazione provinciale. Ma c’è dell’altro. Presto sarà dato il via al completamento della messa in sicurezza della provinciale 572, la DesenzanoSalò. Con l’intervento più significativo programmato nella zona in territorio di Moniga dove verrà eliminato l’ultimo incrocio regolato da semaforo nel tratto compreso fra Desenzano e Salò. Quindi le rotonde al posto di incroci a raso o incroci regolati da semaforo. Questa la principale novità per la viabilità di Desenzano che dall’inizio dell’anno ha realizzato numerose rotatorie. Nell’ambito di un accordo con i privati sono spuntate ben 2 rotonde all’incrocio con via Bezzecca in zona Viadotto e centro commerciale Le vele. Ed ancora la nuova rotonda all’incrocio fra viale Marconi, la minitangenziale e viale Andreis con la strada per l’ospedale che ha eliminato il semaforo anche all’ incrocio della Madonnina. Negli ultimi mesi sono state poi costruite la rotatoria di via Gramsci (che ha consentito di cambiare la viabilità del quartiere Capolaterra) e tre rotonde sull’ex statale 11 nella zona compresa fra il Biblò e il camping San Francesco. Altre rotatiorie, in stretta successione , regolano l’incrocio con via Colli storici (località Zattera). Quella d’accesso al quartiere della Tassinara e la successiva all’altezza del campeggio San Francesco. Approvato infine dalla giunta di Desenzano il progetto definitivo della rotatoria all’incrocio fra via Foscolo e via Venezia a Rivoltella, considerato fra i più pericolosi e teatro di incidenti, anche mortali. Passando al comune di Sirmione ecco le rotonde di via S. Martino della Battaglia, su via Colombare, su via Verona all’altezza dell’ex ristorante Vecchia Lugana. In programma per il comune della penisola catulliana altri interventi di riordino viario. Il più importante riguarda la rotatoria sulla bretella della tangenziale che porta a Colombare (incrocio con via Carlo Marx). I dati dell’amministrazione provinciale confermano un calo verticale degli incidenti nelle località dove sono state realizzate le rotonde. Il nostro sportello operativo nel Basso Lago/Alto Mantovano a Centenaro di Lonato bcc novità Un nuovo titolo di credito per la solidarietà OBBLIGAZIONI ETICHE Parte degli interessi verranno devolute alle Associazioni di Pubblico Soccorso Ogni comunità ha un sistema di valori nei quali i suoi membri si riconoscono e in base ai quali indirizzano i loro comportamenti. Dopo il positivo gradimento dell’Obbligazione Pro Anffas la Banca di Bedizzole e Turano Valvestino ha scelto di farsi nuovamente e attivamente portavoce dei valori della comunità in cui è insediata proponendo una nuova obbligazione finalizzata al sostegno delle associazioni di Pubblico Soccorso che operano quotidianamente sul territorio. Si tratta di una obbligazione della durata di soli tre anni, che paga annualmente un interesse netto del 2.50% al quale sarà detratto lo 0.20% che verrà destinato alle associazioni di soccorso cui sarà devoluto, per il primo anno, anche da parte della Banca un ulteriore 0.20%. In particolare, gli enti cui sarà destinato complessivamente il contributo sul capitale nominale delle obbligazioni sottoscritte saranno il COSP di Bedizzole, i Volontari Ambulanza Nuvolento, i Volontari Ambulanza A.N.C. Vobarno, l’Associazione Pubblico Soccorso Prevalle e il Gruppo Volontari del Garda Salò con distaccamento a Valvestino. L’Obbligazione Pro Associazioni Pubblico Soccorso è sicuramente un investimento da non lasciarsi sfuggire perché è un investimento che vale anzi vale doppio. Il cliente che sottoscrive l’obbligazione è garantito, oltre che dalla sicurezza del capitale investito, anche da un tasso di rendimento che difficilmente oggi si trova sul mercato finanziario e può godere della gratificazione che consegue al compimento di un gesto concreto di alto valore morale e sociale a favore sia degli altri sia di sé stesso. Se siete interessati alla sottoscrizione o anche solo a ricevere maggiori dettagli riguardo questo prodotto potete rivolgervi al vostro sportello di fiducia. promozioni bcc UFFICIO ESTERO BANCA DI BEDIZZOLE TURANO VALVESTINO servizi aziendali mirati visite a domicilio per definizione necessità individuali consulenza operativa per informazioni rivolgersi alla Sede di Bedizzole tel. 030/68771 ai Signori FERNANDA ARICI ALBERTO AVANZI Sotto Traccia Editore Banca di Bedizzole Turano Valvestino Piazza 25 aprile 13 25081 BEDIZZOLE (BS) Direttore Responsabile Giuseppe Rocca Tipografia FDA EUROSTAMPA SRL Via Molino Vecchio 185 25010 BORGOSATOLLO (BS) tel. 030/2701606 Registrazione Tribunale di Brescia n. 3/03 del 21/01/03 Cellofanatura e Spedizione COOP SERVICE s.c.r.l. 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