Corso di ragioneria generale ed applicata
Prof. Paolo Congiu
A. A. 2011 - 2012
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OPERAZIONI IN TITOLI
 Fondi (pubblici e privati) = crediti fruttiferi in denaro o quote
fruttifere di capitale.
 Beni fungibili = titoli della stessa emissione hanno le stesse
caratteristiche e sono sostituibili.
Classificazione dei titoli
PUBBLICI
In base all’emittente
PRIVATI
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In base alla
durata
In base al
reddito
In base alla
circolazione
• a breve (max 12 mesi)
• a media (1-5 anni)
• a lunga (oltre 5 anni)
• predeterminato (obbligazioni)
• variabili (azioni)
• misto (obbligazioni con premio)
• nominativi
• al portatore
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VALORE DEI TITOLI
 Valore Nominale (VN): importo scritto sul titolo (per i titoli a
reddito predeterminato  base di calcolo interessi).
 Valore di Emissione (VE): importo che il sottoscrittore versa
all’emittente.
Se VE = VN emissione alla pari
Se VE < VN emissione sotto la pari
Se VE > VN emissione sopra la pari
N.B. Azioni e obbligazioni convertibili: solo alla pari o sopra la
pari.
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VALORE DI RIMBORSO:
quello di restituzione al momento di
estinzione al possessore.
Generalmente = VN
VALORE DI MERCATO:
prezzo di negoziazione del titolo sul
mercato mobiliare.
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REGIME FISCALE DEI TITOLI
Interessi e proventi su titoli possono essere soggetti a:
nessun prelievo alla fonte;
imposta sostitutiva (12,50%);
ritenuta (12,50% oppure 27%).
Per quanto riguarda i percettori, distinguiamo i soggetti:
NETTISTI
LORDISTI
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 NETTISTI (subiscono l’imposta sostitutiva e il loro provento è “al
netto”).
Si tratta di:
 privati cittadini;
 enti non commerciali;
 imprese individuali.
N.B. Se sono imprese, scomputano l’imposta sostitutiva in
dichiarazione dei redditi.
 LORDISTI (non subiscono alcun prelievo e il loro reddito verrà
tassato in dichiarazione dei redditi).
Si tratta delle società ed enti commerciali.
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Ritenuta a titolo d’imposta (definitiva) per:
persone fisiche
enti non commerciali
Il reddito da titoli non va denunciato in dichiarazione.
Ritenuta a titolo d’acconto per:
imprese individuali
società ed enti commerciali
L’interesse o provento viene dichiarato e la ritenuta subita viene
detratta, cioè considerata come un acconto d’imposta.
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Regime
Titoli
Percipienti
Imposta
•Obbligazioni
sostitutiva •Titoli similari
emessi da banche
e società quotate
•Titoli debito
pubblico
Nettisti
(residenti)
Lordisti
Trattamento
•Prelievo definitivo
No mod. Unico
•Eccezione: se
conseguiti in
attività comm.li
reddito e
scomputo imposta
sostitutiva
•Se depositati presso
intermediari
autorizzati, NO
prelievo e si dichiara
il reddito lordo
•Se non sono
depositati imposta
sostitutiva(acconto
d’imposta)
Regime
Titoli
Percipienti
Ritenuta
Obbligazioni private e
similari non emessi da
società quotate o da
banche
Da chiunque posseduti:
- scadenza > 18 mesi
ritenuta 12,50%
- scadenza < 18 mesi
ritenuta 27%
MODALITA’ DI QUOTAZIONE DEI TITOLI
a) Quotazione PERCENTUALE: riferita a 100,00 € di valore
nominale (V.N.).
Esempio:
CCT nominali € 10.000,00 quotati 101,50
100: 101,50 = 10.000,00 : x
x = € 10.150,00
b) Quotazione UNITARIA: riferita all’intero titolo
(valore di mercato).
AZIONI
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CORSI
 Corso SECCO: valore capitale senza interessi (obbligazioni,
BTP, CCT).
Prezzo + i: occorre aggiungere gli interessi maturati dall’ultima
data di godimento.
 Corso TEL QUEL (T.Q.): valore capitale + cedola in corso di
maturazione.
Usato per pochi titoli del debito pubblico.
Di fatto, le azioni di s.p.a. sono quotate a T.Q. (includono un
sovrapprezzo per gli utili maturati).
 Corso EX CEDOLA: nel giorno in cui vengono pagati gli interessi
o dividendi.
Non è usato nelle negoziazioni.
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CALCOLO DEGLI INTERESSI
Alla data di compravendita del titolo, l’acquirente riconosce al
venditore la quota interessi già maturata, perché alla prossima data di
godimento incasserà l’intera cedola interessi.
Si passa perciò dal CORSO SECCO al CORSO TEL QUEL.
CALCOLO DEI GIORNI
È effettuato sulla base dell’anno CIVILE  giorni di calendario.
Esclusa l’ultima data di godimento
Compresa la data di negoziazione
Aggiungendo 3 giorni di borsa aperta
N.B. Il calcolo delle cedole avviene invece in base all’anno
COMMERCIALE (con tutti i mesi di 30 giorni).
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ESEMPIO
In data 6 aprile si acquistano tramite banca € 15.000 nominali di BTP
godimento 1/5 – 1/11.
Calcolo giorni rateo:
Novembre
30-1 = 29
Dicembre
31
Gennaio
31
Febbraio
28
Marzo
31
Aprile
6
giorni borsa
3
TOTALE
159
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Calcolo interessi con “giorni effettivi su giorni effettivi”.
Per cui:
Al numeratore: giorni effettivi su cui si
calcolano gli interessi.
Al denominatore: giorni effettivi del periodo
di godimento in cui avviene la negoziazione.
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ESEMPIO
Il 18/5 (martedì) la EMIL s.p.a. acquista € 1.000,00 nominali di BTP
5% godimento 1/2 - 1/8 al corso di 99,85 + i, provvigione 0,25% sul
corso secco.
Il 1/8 successivo il compratore incasserà l’intera cedola dal 1/2 al 1/8.
All’acquisto dovrà versare al venditore:
 Valore capitale dei titoli (corso secco)
 Rateo interessi dal 1/2 al 21/5 (18/5 + 3 giorni borsa)
Giorni maturati dal 1/2 al 21/5: 27 (28-1)+ 31 + 30 + 21 = 109
Durata semestre dal 1/2 al 1/8 = 181 giorni
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 Corso secco:
100 : 99,85 = 1.000,00 : x
€ 1.000,00 x 99,85
= € 998,50
X=
100
 Interessi maturati:
tasso semestrale: 5% : 2 = 2,5%
€ 1,00 x 2,5 x 109
= € 0,015055  € 0,01506
I=
18.100
€ 0,01506 x €1.000,00 = € 15,06 Interessi maturati totali.
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 Commissioni:
998,50 x 0,25% = € 2,50
Corso Secco
998,50
+ Interessi
15,06
Corso Tel Quel
1.013,56
+ Commissioni
2,50
Costo totale
1.016,06
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CONTO TITOLI A COSTI E COSTI
CARICO
(Al costo di acquisto)
SCARICO
(Al costo di acquisto)
La differenza esprime un UTILE o una PERDITA su titoli.
Nel bilancio troviamo (secondo i casi):
 provento oppure onere straordinario;
 provento oppure onere finanziario.
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ESEMPIO
Acquisto di titoli per € 1.000,00
a) vendita di titoli (valore d’acquisto = € 300) a € 250;
b) vendita di titoli (valore d’acquisto = € 400) a € 460.
SCRITTURE
_______________
_______________
Titoli
a Banca c/c
_______________
_______________
Diversi
a Titoli
Banca c/c
Perdita su titoli
_______________
_______________
Banca c/c
a Diversi
a Titoli
a Utile su titoli
_______________
_______________
1.000
300
250
50
460
400
60
20
Nei conti interessati, si avrà:
TITOLI
1000
300
400
PERDITE SU TITOLI
50
BANCAC/C
250
1000
460
UTILE SU TITOLI
60
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Se, a fine esercizio, si ipotizza una perdita di valore per 20, si rileverà:
_______________ 31/12 ________________
Svalutazione titoli a Fondo Svalutazione
Titoli
_______________
_________________
20
N.B. Se si ipotizza un aumento di valore, non si effettua alcuna
rilevazione (PRUDENZA).
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CONTO TITOLI A COSTI, RICAVI E RIMANENZE
CARICO
(Al costo di acquisto)
SCARICO
(Al prezzo di vendita)
ESEMPIO
Acquisto di titoli per
€ 1.000,00
Vendita di titoli al prezzo di € 700,00
_______________
Titoli
_______________
Banca c/c
_______________
SCRITTURE
_______________
a
Banca c/c
_______________
a Titoli
_______________
Il c/Titoli mette a confronto valori eterogenei, va perciò
“assestato”.
1.000
700
Se dall’inventario al 31/12 risultano Rimanenze finali (RF) di
titoli VALUTATE AL COSTO per 400, avremo:
DARE
AVERE
Costi d’acquisto + R.I.
Ricavi di vendita + R.F.
R (Ricavi) + RF – D = Utile (perdita) lordo
Per cui:
700 + 400 – 1.000 = € 100 Utile lordo
Al 31/12 si rileva:
_______________
Titoli
_______________
______________
a Utile su titoli
______________
100
Nei conti interessati, si avrà:
TITOLI
1000
100
700
UTILE SU TITOLI
100
Il saldo del c/Titoli verrà epilogato a S.P.
________________ 31/12 _______________
Stato Patrimoniale
a Titoli
Finale
________________
_______________
N. B. Se RF di titoli = 0, avremo:
________________
_______________
Perdita su titoli
a
Titoli
________________
_______________
400
300
Nei conti interessati si avrà:
TITOLI
1000
700
300
PERDITA SU TITOLI
300
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PERDITA su titoli