Dopo aver discusso ampiamente sul significato e le caratteristiche dei
diritti umani nelle organizzazioni e nelle strutture normative di tanti
Paesi nel mondo,
ed aver, inoltre, preso coscienza del valore che
ciascuna
persona assume solo per il fatto di appartenere alla comune
famiglia umana,
Il nostro gruppo ha ritenuto opportuno soffermarsi sul PRINCIPIO DI
NON DISCRIMINAZIONE per una mozione da presentare al
Parlamento Europeo
Noi, giovani della “Primavera d’Europa”, riuniti a Vicenza per una comune riflessione sul
principio di non discriminazione, parte e fondamento del paradigma dei diritti umani che
auspichiamo abbia una sempre più ampia diffusione nelle coscienze e nella pratica di ogni
persona e di ogni Paese
Considerato
Il valore universale dei diritti umani, che competono a ciascuno di noi come appartenente alla comune
famiglia umana
Considerato
Che il paradigma dei diritti umani si pone a fondamento di ogni società democratica
Considerato
Che l’Unione Europea riconosce nel paradigma dei diritti umani la base su cui costruire il suo percorso
di unificazione
Considerato
Il valore riconosciuto dall’Unione Europea alla persona come titolare e fine dei diritti fondamentali
Considerata inoltre
La leggerezza con cui questi diritti spesso vengono disattesi da singoli o da
nazionali
istituzioni locali o
In qualità di cittadini europei titolari di diritti civili, politici e sociali,
NOI minorenni, in forza della Convenzione internazionale sui diritti
dei minori del 1989 e NOI maggiorenni, in forza dei due patti del
1966
DENUNCIAMO
che ogni tipo di discriminazione nasce principalmente
dall’IGNORANZA, intesa come la non conoscenza
volontaria
(frutto di giudizi pregiudiziali) e/o
involontaria (frutto di assenza di informazione)
dell’individuo o del gruppo, che si sente minacciato dal
diverso, inteso come sconosciuto, provando paura e/o
attivando reazioni mirate e distruttive, spesso
incontrollabili, che fanno parte della nostra stessa
natura umana.
Noi abbiamo rilevato principalmente questi
tipi di discriminazione possibile:
 Razziale
 Tendenza sessuale
 Di genere
 Religiosa
 Di classe
 Legata ai disabili
 Caratteristiche somatiche
 Rivolta verso le minoranze etniche
Abbiamo quindi individuato la normativa di riferimento a sostegno del principio
di non discriminazione nei suoi vari aspetti
A carattere internazionale
 Dichiarazione Universale dei diritti umani
 Patto internazionale, sui diritti economici, sociali e culturali.
 Patti internazionale sui diritti civili e politici.
 Dichiarazione sul diritto e la responsabilità degli individui dei gruppi degli organi della società di
promuovere e proteggere le libertà fondamentali e i diritti umani universalmente riconosciuti.
 Autodeterminazione e altri diritti dei popoli, diritti dei popoli indigeni e delle minoranze.
 Dichiarazione sul diritto dei popoli alla pace.
 Dichiarazione sul diritto delle persone appartenenti alle minoranze nazionali o etniche, religiose e
linguistiche.
 Prevenzione e lotta alla discriminazione.
 Convenzione internazionale sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale.

Dichiarazione sull’eliminazione di tutte le forme d’intolleranza e discriminazione fondata sulla religione
o il credo.

Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne (e i suoi
protocolli). Convenzione sui diritti dell’infanzia (e i suoi protocolli).

Progetto di elementi di una convenzione estesa e integrale sulla protezione e promozione dei diritti e
della dignità delle persone con disabilità
A carattere Internazionale Regionale
In Europa:
Consiglio d’Europa
- Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle
libertà fondamentali
- Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali
- Convenzione europea sull’esercizio dei diritti dei minori
- Carta europea della partecipazione dei giovani alla vita comunale e
regionale.
Unione Europea
Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (Carta di Nizza) – 2000
europea.
Inserita come seconda parte nel trattato per l’istituzione di una costituzione
In particolare abbiamo considerato:
CAPO III – “UGUAGLIANZA”
Art. 21; 22; 23; 24; 25; 26
La NOSTRA MOZIONE:
per eliminare la discriminazione occorre per prima cosa individuare le persone più esposte al falso
indottrinamento e alla falsa conoscenza
Chiediamo quindi:
maggiore competenza nell’informazione, ovvero migliorare il SAPER FARE INFORMAZIONE
per raggiungere CIASCUNO rispettandone la cultura ,in modo tale che il primo diritto della
persona sia essere informato dei propri diritti per SAPERLI VIVERE e per imparare a
RISPETTARLI.
Chiediamo inoltre di:
investire energia nella RICERCA di efficaci modalità e strumenti per la resa di tale
informazione.
Il nostro gruppo, dopo una discussione collegiale,
ritiene necessario un POTENZIAMENTO delle ASSOCIAZIONI, intese come RIUNIONI DI
PERSONE finalizzate alla PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI, ed in particolare del
PRINCIPIO DI NON DISCRIMINAZIONE.
A questo proposito ricordiamo la DICHIARAZIONE SUL DIRITTO E LA RESPONSABILITA’ DEGLI
INDIVIDUI, DEI GRUPPI E DEGLI ORGANI DELLA SOCIETA’ DI PROMUOVERE E PROTEGGERE LE
LIBERTA’ FONDAMENTALI UNIVERSALMENTE RICONOSCIUTI sancita dall’Assemblea Generale delle
NAZIONI UNITE nella risoluzione 53/144 dell’8 Marzo 1999.
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Tanja Gvozdic (Croatia)
Valentina Kristancic (Slovenia)
Ana Tanhofer (Slovenia)
Alexandra Carina Blescun (Romania)
Mihaela Ruxandra Gheorghe
(Romania)
Azra Halavac ( Austria)
Anda Patricia Serfezeu (Romania)
Elisa Motta (Italia)
Andrea Ricci (Italia)
Giorgia Reggiani (Italia)
Greta Lugoboni (Italia)
TUTOR: Amelia Goffi
Cristiana Pagliarusco
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Diapositiva 1 - marilena beltramini