gestire e vivere la sicurezza è un dovere di TUTTI
“ D.Lgs. n. 626, 19 settembre 1994 “
“ Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro “
“ La comparazione “
Realizzato da:
Cav. Rag. MARCELLO SANTOPIETRO
Funzionario Vigilanza Ispettiva I.N.A.I.L. – Caserta
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La normativa italiana in materia di
Igiene e sicurezza sul di lavoro
ha subito, negli anni, una profonda evoluzione, passando da una concezione
impositiva dei tradizionali metodi di prevenzione tecnica, delineati nei D.P.R.
n. 547 /55 e n. 303/56, ad un sistema di sicurezza globale che pone l’uomo, anziché la
macchina, al centro della nuova organizzazione della sicurezza aziendale, con il
conseguente coinvolgimento attivo di tutte le parti interessate al processo
prevenzionale, identificato nel D. Lgs. n. 626.1994 -.
Alle norme che disciplinano il singolo rischio specifico si affiancano disposizioni che
puntano sulla prevenzione globale dei rischi connessi allo svolgimento di un insieme
di attività produttive.
Il recepimento delle direttive comunitarie, intese ad armonizzare le varie leggi degli
Stati membri dell’EU ha portato in parte a compimento la dolorosa gestione della
sicurezza.
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Il Decreto Legislativo
n. 626/94 e n. 494/96,
superando la logica della frammentarietà degli interventi
a favore della prevenzione, hanno posto al centro del
sistema prevenzionale il principio della
“ partecipazione e collaborazione
tra il datore di lavoro e lavoratore”,
soggetti
protagonisti della sicurezza
e salute nei luoghi di lavoro.
L’informazione del rischio da lavoro, le cause e
modalità di accadimento degli infortuni e delle
malattie professionali rilevate statisticamente,
costituisce la base di preparazione della
“ cultura della prevenzione “.
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Lo Stato, attraverso le sue strutture di informazione, consulenza ed assistenza,
assume il ruolo di collaboratore del datore di lavoro, lasciando
all’ Imprenditore l’organizzazione e la gestione dell’attività lavorativa in sicurezza.
Il legislatore, per la prima volta nel
nostro paese,ha inteso disciplinare
compiutamente l’intero sistema della
La
NOVITA’
PREVENZIONE,
dove le parti del rapporto di lavoro
“ Datore
di lavoro e
Lavoratori “
Con il
prevenzione
sono chiamate a svolgere
un ruolo finalizzato al
raggiungimento dell’obiettivo comune
della
venga organizzata dal
sicurezza
basso
nei luoghi
di lavoro.
D. Lgs. 626/94
il Legislatore
vuole che la
e non più impostata
dall’ alto.
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La
CULTURA
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Come implementare le procedure previste dal D. Lgs. n. 626.94
Conformità
legislativa
Analisi
del
rischio
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Si valuta lo stato di applicazione della normativa antinfortunistica,
il cui rispetto, oltre a evitare pesanti sanzioni, è prerequisito
all'applicazione del D.Lgs. 626/94; nell'ambito dell'analisi vengono
proposti gli eventuali interventi di adeguamento necessari.
E’ l'adempimento fondamentale previsto dal D.Lgs. 626/94, consiste
nell'esame sistematico dei processi produttivi aziendali individuando
e valutando i rischi ad esso connessi, sia di tipo tecnologico (macchine,
impianti) sia di tipo sanitario che organizzativo.
La metodologia di valutazione tiene conto anche di quanto previsto
dalle linee guida emanate dagli enti di controllo per i diversi settori
produttivi, l'analisi viene riportata nel Documento di valutazione
previsto dall’ art. 4 del D.Lgs. 626/94, che costituisce la base e il
cardine per ogni successivo adempimento gestionale.
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Come implementare le procedure previste dal D. Lgs. n. 626.94
Definizione
del piano
di sicurezza
Viene definito un piano di intervento mirato alla riduzione del livello
di rischio, o al suo mantenimento se considerato residuo.
Il piano è parte integrante del Documento di valutazione previsto
dall’ art. 4 del D.Lgs. 626/94 e costituisce una linea guida aziendale
nell'ottica del miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Formazione
permanente
Il D.Lgs. 626/94 impone la formazione per i lavoratori, che non deve
essere limitata ad un generico intervento iniziale, ma deve essere
continua e capillare, così da far crescere la “Cultura della Sicurezza”,
riconosciuta come valido mezzo di prevenzione.
Il D.Lgs. 626/94 impone un continuo aggiornamento e manutenzione
del sistema di gestione della sicurezza, prevedendo l'obbligo di
Manutenzione
revisioni periodiche del documento di valutazione (riunioni periodiche,
del sistema indicazioni del medico competente, corretta applicazione del piano
di sicurezza).
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Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro
In risposta alla vasta emanazione di norme in materia antinfortunistica, spesso
complesse nelle fasi di analisi del rischio, le aziende sono ricorse all’utilizzo
volontario di “ sistemi di gestione della sicurezza – SGS –” strumenti risultati
più efficaci nel soddisfare i molteplici dispositivi-requisiti di legge.
Indirettamente si è creata una convergenza tra la legislazione cogente ed una
normativa volontaria.
Un fenomeno ben presente non soltanto nella sicurezza sul lavoro, ma anche in
ambiti differenti.
Sistema gestione - Parte di un’organizzazione utilizzata per sviluppare ed attuare
la propria politica ambientale e/o di qualità e/o di salute e sicurezza sul lavoro.
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I sistemi gestionali
SGQ
Sistema di Gestione per la Qualità: Insieme di elementi tra loro correlati
o interagenti, per stabilire politica ed obiettivi e per conseguire tali
obiettivi, che l’azienda ha istituito per guidare e tenere sotto controllo la
propria organizzazione con riferimento alla qualità.
SGA
Sistema di Gestione Ambientale: Parte del sistema di gestione generale
che comprende la struttura organizzativa, le attività di pianificazione,
le responsabilità, le prassi, le procedure, i processi, le risorse per
elaborare, mettere in atto, conseguire, riesaminare e mantenere attiva
la politica ambientale.
SGS
Sistema di Gestione della sicurezza (e della Salute): rappresenta lo
strumento gestionale con cui un’azienda si prefigge l’obiettivo di
mitigare i potenziali effetti dei rischi per la salute dei lavoratori e per
l’ambiente circostante derivanti dall’impiego di sostanze e processi
produttivi pericolosi. Il pilastro portante di un SGS si basa
sull’organizzazione strutturata delle attività svolte all’interno
aziendale, mediante il coinvolgimento di tutte le componenti aziendali.
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I sistemi gestionali
SGQ
Qualità
SGA
migliora
Ambiente
SGS
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Salute
Sicurezza
• l’immagine aziendale
• la economicità aziendale
con la
- razionalizzazione del ciclo produttivo
- riduzione degli sprechi
- l’aumento della soddisfazione del cliente
• l’immagine ambientale dell’azienda
• strumenti per
“ ottimizzare l’utilizzo delle materie prime “
- ridurre le emissioni
- realizzare risparmi energetici
• l’immagine aziendale per il rispetto della
persona e permette di
- prevenire i rischi cui sono esposti i
lavoratori
- diminuire infortuni sul lavoro
- diminuire le malattie professionali,
- ridurre i premi assicurativi
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Il sistema gestionale integrato
L’insieme del personale, delle responsabilità, delle risorse e delle
procedure impiegate dall’azienda per raggiungere e mantenere gli
obiettivi in termini di qualità, sicurezza degli impianti, salute dei
lavoratori e rispetto ambientale
Ambiente
SGA
Qualità
SGQ
Salute
SGI
Pur avendo scopi diversi, tuuti prevedono:
• Una responsabilizzazione dell’impresa;
• Un impegno di miglioramento continuo;
• L’autocontrollo;
• La conformità ad impegni assunti
Il ciclo PDCA si conclude e si riavvia per tutti
e tre i sistemi con il riesame della direzione
SGS
Sicurezza
Tutti i sistemi:
• Si basano sul concetto di miglioramento continuo;
• Adottano un approccio fondato sul ciclo PDCA;
• Prevedono un’analisi di partenza.
Esso permette di gestire in un unico sistema gli aspetti di:
Qualità, Sicurezza, Ambiente.
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Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro
Normative
Legislazione
Cogenti
Volontarie
UNI-INAIL
“Linee guida per un sistema di gestione
della salute e sicurezza sul lavoro”
D.Lgs. 195.03
D.M. 09.08.2000
D.Lgs. 231.01
Linee guida per l’attuazione
del sistema di gestione della sicurezza
D.Lgs. 334.99
OHSAS 18001:99
“Occupational Health and Safety”
D.Lgs. 494.96
ISO 14000 e succ.ve
D.Lgs. 626.94
“Sistemi di gestione ambientale”
ISO 9000: 2000 e succ.ve
- Sistemi di gestione della qualità -
D.Lgs. 277.91
UNI 10617
D.P.R. 303.56
D.P.R. 547.55
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“ ha fatto nascere in Italia il concetto del SGSL”
(applicabile per i rischi di incidenti rilevanti)
BS 8800
Igiene e sicurezza
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(utilizzata fino agli anni ’90)
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SGSL
Di seguito alcune indicazioni su:
Igiene e Sicurezza - Evoluzione normativa in Italia
D.Lgs. n. 626, 19 settembre 1994 (articoli per la comparazione)
Il “ Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro “ (descrizione)
OHSAS 18001 - Occupational Health (salute) and Safety (sicurezza) Assessment Series
(punti di comparazione con il D.Lgs. 626.94)
UNI-INAIL: “ Linee Guida per un Sistema di Gestione della salute e Sicurezza
sul Lavoro “ (passaggi significativi del documento e punti di comparazione con il D.Lgs. 626.94)
SINCERT - IL REGOLAMENTO TECNICO RT-12
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Evoluzione normativa
Costituzione Italiana
Codice civile
art. 35: La Repubblica tutela il lavoro
in tutte le sue forme ed applicazioni.
Cura la formazione e l’elevazione
professionale dei lavoratori.
Promuove e favorisce gli accordi e le
organizzazioni internazionali intesi
ad affermare e regolare i diritti del
lavoro. …
Art.41: L’iniziativa privata economica
è libera.
Non può svolgersi in contrasto con
l’utilità sociale o in modo da recare
danno alla:
• sicurezza,
• alla libertà,
• alla dignità umana ….
art.2060: Il lavoro è tutelato in tutte le
sue forme organizzative ed esecutive,
intellettuali, tecniche e manuali.
art. 2087: L’imprenditore è tenuto ad
adottare nell’esercizio dell’impresa le
misure che, secondo le particolarità del
lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono
necessarie a tutelare l’integrità fisica e
la personalità morale dei lavoratori.
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Miglioramento
continuo !
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Evoluzione normativa
D.P.R. n. 547, 27 Aprile 1955 :
D.P.R. n. 303, 19 Marzo 1956:
Norme per la prevenzione degli infortuni
sul lavoro.
Norme generali per l’igiene del lavoro
Art. 4 - I datori di lavoro, i dirigenti ed i
preposti che eserciscono, dirigono o
sovraintendono alle attività indicate all'art. 1,
devono, nell'ambito delle rispettive
attribuzioni e competenze:
a) attuare le misure di sicurezza previste dal
presente decreto;
b) rischi specifici cui sono esposti e portare a
loro conoscenza le norme essenziali di
prevenzione mediante affissione, negli
ambienti di lavoro, di estratti delle presenti
norme o, nei casi in cui non sia possibile
l'affissione, con altri mezzi;
c) disporre ed esigere che i singoli lavoratori
osservino le norme di sicurezza ed usino i
mezzi di protezione messi a loro disposizione.
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Art.4 - I datori di lavoro, i dirigenti e i
preposti che esercitano, dirigono o
sovraintendono alle attività indicate all'art. 1,
devono, nell'ambito delle rispettive
attribuzioni e competenze:
a) attuare le misure di igiene previste nel
presente decreto
b) rendere edotti i lavoratori dei rischi
specifici cui sono esposti e portare a loro
conoscenza i modi di prevenire i danni
derivanti dai rischi predetti;
c) fornire ai lavoratori i necessari mezzi di
protezione;
d) disporre ed esigere che i singoli lavoratori
osservino le norme di igiene ed usino i mezzi
di protezione messi a loro disposizione.
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Evoluzione normativa
Legge n. 833, del 23 dicembre 1978 : Istituzione del Servizio sanitario Nazionale.
Art. 2 - Gli obiettivi
Il conseguimento delle finalità di cui al precedente articolo è assicurato mediante:
2) La prevenzione delle malattie e degli infortuni in ogni ambiente di vita e di
lavoro;
5) La promozione e la salvaguardia della salubrità e dell’igiene dell’ambiente
naturale di vita e di lavoro;
Il servizio sanitario nazionale nell’ambito delle sue competenze persegue:
b) la sicurezza del lavoro, con la partecipazione dei lavoratori e delle loro
organizzazioni, per prevenire ed eliminare condizioni pregiudizievoli alla salute e
per garantire nelle fabbriche e negli altri luoghi di lavoro gli strumenti ed i servizi
necessari;
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Evoluzione normativa
articoli per la comparazione
D.Lgs. n. 626, 19 settembre 1994 :
Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE,
90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE, riguardanti il miglioramento
della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro".
Art. 4 - Obblighi del datore di lavoro, del dirigente e del preposto
Comma 1 - Il datore di lavoro, in relazione alla natura dell'attività dell'azienda
ovvero dell'unità produttiva, valuta tutti i rischi per la sicurezza e per la salute dei
lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi
particolari, anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei
preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro (1).
comma 2/ c) - il programma delle misure ritenute opportune per garantire il
miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza.
(1) Comma così sostituito dall'art. 21, comma 2, L. 1° marzo 2002, n. 39.
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D.Lgs. n. 626, 19 settembre 1994
Evoluzione normativa
articoli per la comparazione
Art. 4 - Obblighi del datore di lavoro, del dirigente e del preposto
comma 4 - Il datore di lavoro:
a) designa il responsabile del servizio di prevenzione e protezione interno o esterno
all'azienda secondo le regole di cui all'art. 8;
b) designa gli addetti al servizio di prevenzione e protezione interno o esterno
all'azienda secondo le regole di cui all'art. 8;
comma 5 – Il datore di lavoro adotta le misure necessarie per la sicurezza e la salute
dei lavoratori, e in particolare:
a) designa preventivamente i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di
prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di
pericolo grave e immediato, di salvataggio, di pronto soccorso e, comunque, di
gestione dell'emergenza;
b) aggiorna le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e
produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e della sicurezza del lavoro,
ovvero in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e
della protezione;
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D.Lgs. n. 626, 19 settembre 1994
Evoluzione normativa
articoli per la comparazione
Art. 5 -Obblighi dei lavoratori
Comma 1 - Ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della
propria salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui
possono ricadere gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua
formazione ed alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.
Art. 7 - Contratto di appalto o contratto d'opera
Comma 1 - Il datore di lavoro, in caso di affidamento dei lavori all'interno
dell'azienda, ovvero dell'unità produttiva, ad imprese appaltatrici o a lavoratori
autonomi:
b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti
nell'ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di
emergenza adottate in relazione alla propria attività.
Art. 8 - Servizio di prevenzione e protezione
comma 2 - Il datore di lavoro designa all'interno dell'azienda ovvero dell'unità
produttiva, una o più persone da lui dipendenti per l'espletamento dei compiti di
cui all'articolo 9, tra cui il responsabile del servizio in possesso di attitudini e
capacità adeguate, previa consultazione del rappresentante per la sicurezza.
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D.Lgs. n. 626, 19 settembre 1994
Evoluzione normativa
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Art. 9 - Compiti del servizio di prevenzione e protezione
comma 4 - Il servizio di prevenzione e protezione è utilizzato dal datore di lavoro.
Art. 11 - Riunione periodica di prevenzione e protezione dai rischi
comma 1 - Nelle aziende, ovvero unità produttive, che occupano più di 15
dipendenti, il datore di lavoro, direttamente o tramite il servizio di prevenzione e
protezione dai rischi, indice almeno una volta all'anno una riunione cui
partecipano:
a) il datore di lavoro o un suo rappresentante;
b) il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
c) il medico competente ove previsto;
d) il rappresentante per la sicurezza.
Comma 2 - Nel corso della riunione il datore di lavoro sottopone all'esame dei
partecipanti:
a) il documento, di cui all'art. 4, commi 2 e 3;
b) l'idoneità dei mezzi di protezione individuale;
c) i programmi di informazione e formazione dei lavoratori ai fini della sicurezza e
della protezione della loro salute.
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D.Lgs. n. 626, 19 settembre 1994
Evoluzione normativa
articoli per la comparazione
Art. 17 - Medico competente
comma 1/q) - comunica, in occasione delle riunioni di cui all'art. 11, ai
rappresentanti per la sicurezza, i risultati anonimi collettivi degli accertamenti
clinici e strumentali effettuati e fornisce indicazioni sul significato di detti
risultati;
Art. 21 - Informazione dei lavoratori
comma 1 - Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva
un'adeguata informazione su: i rischi, … sulle misure di protezione adottate, …
sulle procedure di pronto soccorso, lotta antincendio ed evacuazione dei lavoratori
…
Art. 22 - Formazione dei lavoratori
comma 1 - Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore, ivi compresi i
lavoratori di cui all'art. 1, comma 3, riceva una formazione sufficiente ed
adeguata in materia di sicurezza e di salute, con particolare riferimento al proprio
posto di lavoro e alle proprie mansioni.
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D.Lgs. n. 626, 19 settembre 1994
Evoluzione normativa
articoli per la comparazione
Art. 38 - Formazione ed addestramento
comma 1 - Il datore di lavoro si assicura che:
b) i lavoratori incaricati dell'uso delle attrezzature che richiedono conoscenze e
responsabilità particolari di cui all'art. 35, comma 5, ricevono un addestramento
adeguato e specifico che li metta in grado di usare tali attrezzature in modo idoneo
e sicuro anche in relazione ai rischi causati ad altre persone.
Formazione
continua
Art. 43 - Obblighi del datore di lavoro
comma 5 - In ogni caso l'addestramento è indispensabile:
a) per ogni DPI che, ai sensi del decreto legislativo 4 dicembre 1992, n. 475,
appartenga alla terza categoria;
b) per i dispositivi di protezione dell'udito.
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SGS - Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro
Gli infortuni sul lavoro rappresentano da sempre un grande problema sociale e un
significativo costo per la collettività e per le aziende: in questo contesto si inquadra
l’emanazione di nuove norme che, superata una fase di solo prevenzione infortuni,
tende a “ organizzare “ la gestione della sicurezza.
I sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro sono considerati strumenti
determinanti per creare ambienti di lavoro qualitativamente più sani e sicuri.
Per migliorare le condizioni di sicurezza, in ogni processo e attività aziendale si
dovrebbero determinare non solo i rischi e le conseguenti misure di prevenzione
da attuare, ma anche l’influenza che l’applicazione di queste azioni ha sulle
problematiche di sicurezza residue di tutti i processi correlati, sull’efficienza del
SGS adottato e sul raggiungimento degli obiettivi prefissati, per porre in atto
eventuali rimedi o nuovi obiettivi.
La gestione della sicurezza dei lavoratori viene pertanto considerata un’attività
integrata alla produzione e strettamente connessa ai risultati da raggiungere,
compresa l’immagine che l’azienda vuole dare di sé.
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SGS - Sistema di Gestione Sicurezza sul Lavoro
Adottare un SGS significa disporre di uno strumento per:
1.
Conoscere e mantenere sotto controllo gli aspetti della sicurezza connessi alle
attività svolte
2.
Individuare le prescrizioni legali cogenti e recepirle correttamente ed
integralmente;
3.
Stabilire e mantenere precise responsabilità;
4.
Adottare le procedure necessarie per la gestione operativa della sicurezza ed il
monitoraggio dei fattori rischio;
5.
Individuare e soddisfare le necessità e gli obblighi di formazione;
6.
Mirare alla riduzione al minimo possibile dei rischi aziendali, coinvolgendo le
parti interessate nel processo di miglioramento.
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SGS - Sistema di Gestione Sicurezza sul Lavoro
La realizzazione degli obiettivi di salute e sicurezza nelle aziende non comporta
l’obbligo né la necessità di adozione di sistemi di gestione della sicurezza.
Un “ SGS “ sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro integra
obiettivi e politiche per la salute e sicurezza nella progettazione e gestione di
sistemi di lavoro e di produzione di beni o servizi.
Il “ SGS “ definisce le modalità per individuare, all’interno della struttura
organizzativa aziendale, le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse
per la realizzazione della politica aziendale di prevenzione, nel rispetto delle
norme di salute e sicurezza vigenti.
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SGS - Sistema di Gestione Sicurezza sul Lavoro
potrà avere successo perché fermo restando
il rispetto delle norme di legge:
• il monitoraggio è effettuato preferibilmente con personale interno all’impresa/
organizzazione
• non è soggetto a certificazione da terzi imposta da legge;
• è economicamente giustificabile, in quanto produce anche economie di gestione;
• si adatta alle specifiche caratteristiche dell’impresa/organizzazione;
• migliora le capacità di adattamento all’evoluzione di leggi, regolamenti e norme
di buona tecnica;
• non è sottoposto, in quanto tale, al controllo delle Autorità di vigilanza;
• coinvolge i lavoratori e i loro rappresentanti nel sistema di gestione.
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SGS - principio della volontarietà
Si tratta di uno strumento nuovo nel campo della salute e sicurezza sul lavoro,
con numerose implicazioni di ordine tecnico, organizzativo e procedurale, la cui
eventuale imposizione dall'esterno attraverso schemi organizzativi uguali per tutti
o obblighi di certificazione comporterebbe tra l'altro difficoltà di gestione con
riferimento a tipologie, dimensioni e caratteristiche delle differenti realtà aziendali.
La politica di gestione della sicurezza, gli obiettivi di miglioramento a valle della
valutazione dei rischi, l'organizzazione e le risorse tecniche ed economiche
finalizzate alla realizzazione del sistema ed al conseguimento degli obiettivi di
miglioramento devono rimanere nell'ambito delle attribuzioni e delle responsabilità
esclusive dell'imprenditore.
La vigilanza da parte delle Autorità competenti si esplica esclusivamente sulla base
della normativa vigente.
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Sistema di Gestione Sicurezza sul Lavoro
Procedura – processo
dotarsi di un sistema organizzativo
Ogni organizzazione deve:
deve scegliere un modello di gestione
Anche in questo caso
viene utilizzato il ciclo
di Deming
PLAN - pianificare
ACT - agire
DO - eseguire
CHECK - controlla
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Sistema di Gestione Sicurezza sul Lavoro
Procedura – processo
Nella ciclicità del modello del Sistema
di Gestione Sicurezza è insito il
miglioramento continuo.
PLAN
partendo dall'analisi e valutazione dei rischi correlati alle attività
svolte, l’azienda definisce una politica per la sicurezza e pianifica
le azioni per raggiungere gli obiettivi prefissati
DO
consiste nell'attuazione e nel funzionamento delle azioni
pianificate secondo le tempistiche definite dalla pianificazione
CHECK
consiste nella verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati
e nell'apertura di azioni correttive in risposta ad eventuali
difformità rispetto a quanto stabilito dalla pianificazione
ACT
consiste nel riesame e nella riedizione della politica della sicurezza
e/o della pianificazione per recepire gli obbiettivi raggiunti e le
difficoltà incontrate in precedenza. Tale fase rappresenta il punto
di arrivo del primo ciclo PLAN - DO - CHECK - ACT
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Considerazione:
La fase attuativa del ciclo produttivo
genera sempre elementi ulteriori da
pianificare, realizzare, verificare, eseguire
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Deduzione:
la circolazione
è in
Principio
dinamico
del
continuità
miglioramento
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PDCA
Principio dinamico
della continuità del miglioramento
R
i
e
s
a
m
e
Do
Plan
Pianificazione
Realizzazione
Operazione
Monitoraggio
Act
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Chech
adottato nelle norme per i sistemi di gestione
della sicurezza e salute sui posti di lavoro
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M
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g
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o
r
a
m
e
n
t
o
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Conoscenza, Apprendimento e Qualità
L’acquisizione e lo sviluppo di conoscenza permettono
una strategia di qualità di successo
PLAN
Creare
conoscenza
DO
Gestione della
conoscenza
Imparare e
migliorare
ACT
CHECK
Distribuire
conoscenza
Misurare gli
effetti
Adattamento del ciclo Plan-act-do-check/pianificare-agire-fare-verificare
di miglioramento continuo di Deming per permettere che la gestione della
conoscenza sia una parte integrale della strategia di qualità di
un’organizzazione.
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SGS
La procedura
Informazione, formazione, addestramento
e consapevolezza del personale
descrive in dettaglio la pianificazione e lo svolgimento delle attività,
Attività di sensibilizzazione estesa a tutto il personale dell’organizzazione ed
attuata con continuità e periodicamente; si svolge in base ad un programma
che può ripetersi o essere modificato in base al riesame annuale.
Informazione fornita a tutti i lavoratori dell’organizzazione sia al momento
della assunzione sia in occasione di ogni variazione di mansione o delle
condizioni di esposizione a rischio; viene fornita in modo documentabile e
ripetuta periodicamente.
Gli argomenti oggetto di formazione, proposti dal RSPP nel programma di
informazione, formazione e addestramento comprendono le istruzioni
operative, gli aspetti di SSL significativi, i programmi di SSL, le prestazioni
di SSL e ogni altro aspetto del SGS.
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Riesame e modifiche – il riesame dei programmi di sensibilizzazione,
di informazione, di formazione e addestramento viene effettuato a seguito
di altri possibili eventi o situazioni che lo rendano necessario.
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Necessita
Costituzione
Italiana
Codice
civile
affiancare
alla normativa
D.P.R. 547
D.P.R. 303
D.Lgs. 626
Direttive
CEE
“ comportamenti morali e volontari “
Sistemi
OHSAS 18001
UNI-Inail
di
gestioni
Linee Guida SGSL
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ISO 9000
integrabili
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ISO 14000
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SGSL – OSHSAS 18001 e UNI-INAIL costituiscono dei punti di riferimento
OHSAS 18001 rappresenta il principale standard per qualunque organizzazione
che intenda attuare un SGSL, il suo punto di forza è rappresentato dalle clausole
sulla pianificazione e controllo, requisiti indicati nel D.Lgs. 626.94 e successive
integrazioni e/o quello esplicitato dal D.Lgs. 334.99 -.
E’ stata sviluppata per essere compatibile con le ISO 9000 e 14000 (requisiti di
Qualità e tutela dell’Ambiente) allo scopo di facilitare l’integrazione dei sistemi
qualora l’organizzazione lo desideri -.
L’UNI
e
l’INAIL
hanno elaborato le
“Linea guida per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro”, che
sono un prezioso documento che ha cercato di contribuire alla realizzazione di
un modello italiano sui SGSL. Tale documento prevede l’instaurazione di un
sistema integrabile con le ISO 9000 e 14000, non è soggetto a certificazione; il
monitoraggio è svolto preferibilmente interno alla struttura. In questo modo si è
pensato di fornire alle aziende delle linee guida per poter usufruire degli incentivi
della prevenzione, di cui all’art. 23 del D.Lgs. n. 38 del 2000
(Asse n. 5 dedicato alle aziende che intendono adottare un sistema di gestione della sicurezza sul lavoro).
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Gestione della Sicurezza
Livello
Nazionale
Livello
Internazionale
OHSAS 18001/2
Linee Guida per i sistemi
di Gestione della Salute
e della sicurezza dei
Lavoratori (SGSL)
(certificabili)
SGSL –”UNI-INAIL”
BS 8800
La loro stesura è stata suggerita dall’INAIL, per promuovere
una riduzione del fenomeno infortunistico e soprattutto per
favorire lo sviluppo dei “programmi e progetti in materia di
sicurezza ed igiene sul lavoro, promossi dal dal D.Lgs. n. 38
del 2000 art. 23, i quali prevedono una linea specifica di
finanziamento per l’implementazione di sistemi di gestione
aziendali della sicurezza.
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Che cosa è OHSAS 18001 ?
Occupational Health and Safety Assessment Series
L'OHSAS 18001 è una specifica che definisce i requisiti necessari per l’adozione
di pratiche gestionali orientate alla sicurezza e salute sul lavoro.
È stata sviluppata in risposta all'esigenza delle aziende di soddisfare i loro
obblighi in termini di salute e sicurezza in modo efficiente.
La specifica OHSAS 18001
segue il ciclo
• Pianificare
• Attuare
• Controllare
• Riesaminare
con l'accento costante
sul miglioramento continuo.
La specifica si pone come strumento efficace per completare e razionalizzare l’applicazione
di un sistema gestionale fornito dal D.Lgs. 626.94 e successive integrazioni e/o quello
esplicitato dal D.Lgs. 334.99 -. E’ stata sviluppata per essere compatibile con le ISO 9000 e
14000 (requisiti di Qualità e tutela dell’Ambiente) allo scopo di facilitare l’integrazione
dei sistemi qualora l’organizzazione lo desideri
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Che cosa è la certificazione OHSAS 18001 ?
Occupational Health and Safety Assessment Series
È una Certificazione appositamente studiata per aiutare le aziende a formulare
obiettivi e politiche a favore della Sicurezza e della Salute dei Lavoratori (SSL),
secondo quanto previsto dalle normative vigenti e in base ai pericoli ed ai rischi
potenzialmente presenti sul posto di lavoro.
La certificazione OHSAS 18001 definisce i requisiti di un Sistema di Gestione
della SSL (Sicurezza e della Salute sul Lavoro)
Tali requisiti verranno implementati dall'azienda e verificati da un Ente
qualificato a rilasciare il relativo Certificato di Conformità.
Lo standard OHSAS 18001, frutto del lavoro congiunto di Enti di Normazione
Nazionali, Enti di Certificazione e consulenti esperti in materia, è stato
sviluppato per rispondere ad una precisa domanda del mercato che chiedeva
con insistenza uno standard univoco per i Sistemi di Gestione della SSL.
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La specifica OHSAS 18001- Componenti del sistema di gestione della
S&SL
comprende le seguenti clausole, corrispondenti a cinque capisaldi
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Corrispondenza fra OHSAS 18001 e 626.94
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Corrispondenza fra OHSAS 18001 e 626.94
La specifica OHSAS 18001 sia per la corrispondenza ad alcuni dettami del D.Lgs. 626.94
che per specifici requisiti propri è compatibile con gli standard ISO 9001 (Sistemi di Gestione
della Qualità) e ISO 14001 (Sistemi di Gestione Ambientale).
I tre sistemi, facendo sinergia tra loro, permettono alle aziende di definire un unico piano
di miglioramento.
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La specifica OHSAS 18001
Occupational Health and Safety Assessment Series
4.2 Adozione di una politica per la gestione della sicurezza;
Tale politica dovrà:
a. essere appropriata alla natura e alla misura dei rischi di Salute e
Sicurezza sul Lavoro dell’organizzazione;
b. includere l’impegno a un miglioramento continuo;
c. includere l’impegno di rispettare almeno la legislazione vigente in
tema di Salute e Sicurezza sul Lavoro e gli altri requisiti sottoscritti
dall’organizzazione;
d. essere documentata, realizzata e mantenuta;
e. essere comunicata a tutti i dipendenti al fine di rendere i dipendenti
consapevoli dei propri obblighi individuali in tema di Salute e
Sicurezza sul Lavoro;
f) …
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La specifica OHSAS 18001
Occupational Health and Safety Assessment Series
4.3 Pianificazione
Costituisce la fase in cui si determinano i requisiti che l’organizzazione deve
soddisfare e si stabiliscono gli obiettivi e traguardi che vuol conseguire, ed
infine si predispone un programma da raggiungere
4.3.1 Identificazione dei pericoli, valutazioni e controllo
L’organizzazione dovrà stabilire e mantenere delle procedure per:
l’identificazione dei pericoli, valutazione dei rischi e l’implementazione delle
delle necessarie misure di controllo.
(D.Lgs. 626/94 - art. 4 comma 1)
Queste dovranno includere:
• le attività di routine e le attività straordinarie;
• le attività di tutto il personale che ha accesso al luogo di lavoro
(inclusi fornitori e visitatori);
• le strutture del luogo di lavoro, siano esse fornite dall’organizzazione o
da altri.
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La specifica OHSAS 18001
Occupational Health and Safety Assessment Series
(D.Lgs. 626/94 - art. 4 comma 2/a-b-c))
4.3.2 Prescrizioni legali e altre
L’organizzazione dovrà stabilire e mantenere delle procedure per identificare
e conformarsi ai requisiti legislativi e agli altri requisiti di SSL che sono
applicabili. L’organizzazione dovrà tenere tali informazioni aggiornate.
Dovrà comunicare le più importanti informazioni sui requisiti legali e di altro
tipo ai propri dipendenti e alle altre parti interessate attinenti.
Direttive comunitarie
Prescrizioni
legali
D.P.R. n. 547, 27 Aprile 1955
D.P.R. n. 303, 19 Marzo 1956
D.Lgs. n. 626, 19 settembre 1994
e altre
D. Lgs. n. 155, 26 Maggio 1997
D. Lgs. n. 334, 17 agosto 1999
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La specifica OHSAS 18001
Occupational Health and Safety Assessment Series
(D.Lgs. 626/94 - art. 4 comma 2/a-b-c))
4.3.4 Programma della direzione per la S&SL
L’organizzazione dovrà stabilire e mantenere un programma di SSL per
raggiungere i suoi obiettivi.
Nel definire e riesaminare i propri obiettivi, un’organizzazione dovrà
considerare i propri requisiti legali e di altro genere, i propri rischi e pericoli
in tema di salute e sicurezza sul lavoro, le proprie opzioni tecnologiche, i propri
requisiti finanziari, operativi e di attività, e le opinioni delle parti interessate.
Gli obiettivi dovranno essere coerenti con la politica di Salute e Sicurezza sul
Lavoro, incluso l’impegno al miglioramento continuo.
Il programma dovrà includere la documentazione:
delle responsabilità e delle autorità definite per il
raggiungimento degli obiettivi nelle relative
funzioni e ai relativi livelli dell’organizzazione;
i mezzi con cui ed i tempi entro cui gli obiettivi
devono essere raggiunti.
Possono essere necessari uno o più programmi
per raggiungere gli obiettivi e i traguardi stabiliti.
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La specifica OHSAS 18001
Occupational Health and Safety Assessment Series
4.4 Attuazione e funzionamento
4.4.1 Struttura e responsabilità
I ruoli, le responsabilità e le autorità del personale che:
• gestisce,
(D.Lgs. 626/94 - art. 4 comma 4/a e b)
• esegue e
• verifica
Attività che influenzano i rischi di SSL delle attività, delle strutture e dei
processi dell’organizzazione devono essere definite, documentate e comunicate
al fine di facilitare la gestione della SSL.
(D.Lgs. 626/94 - art. 8 comma 2 e art. 9 comma 4)
La responsabilità ultima per la salute sul lavoro resta dell’Alta Direzione.
L’organizzazione dovrà designare un membro dell’Alta Direzione con la
specifica responsabilità di assicurare che il sistema di gestione della SSL sia
propriamente implementato in modo conforme ai requisiti in tutte le sedi
dell’organizzazione.
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La specifica OHSAS 18001
Occupational Health and Safety Assessment Series
4.4.1 Struttura e responsabilità
Tutti quelli che hanno responsabilità di gestione dovranno dimostrare il loro
impegno per la continuità del miglioramento della prestazione della SSL.
(D.Lgs. 626/94 - art. 5 comma 1)
4.4.2 Formazione, sensibilizzazione e competenze
Il personale dovrà essere competente per svolgere i compiti
che possono avere un impatto
sulla SSL sul luogo di lavoro.
La competenza dovrà essere
definita in termini adeguata:
istruzione,
formazione
segue
e/o esperienza.
(D.Lgs. 626/94 - art. 21 comma 1
e art. 22 comma 1)
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La specifica OHSAS 18001
Occupational Health and Safety Assessment Series
4.4.2 Formazione, sensibilizzazione e competenze
L’organizzazione dovrà definire e mantenere delle procedure per assicurare
che il personale che lavora ad ogni funzione e livello sia consapevole:
• dell’importanza della conformità alla politica, alle procedure di SSL e ai
requisiti del “ Sistema di Gestione della SSL “;
• delle conseguenze effettive o potenziali per la SSL delle loro attività e dei
benefici per la SSL del miglioramento delle prestazioni personali;
• dei propri ruoli e responsabilità nel perseguire la conformità alla politica,
alle procedure di SSL e ai requisiti del “ Sistema di Gestione della SSL “,
inclusi la predisposizione di ogni cosa per le emergenze ed i requisiti di
risposta;
• delle conseguenze potenziali, dello scostamento dalle specifiche procedure
operative.
(D.Lgs. 626/94 - art. 38 comma 1/b e art. 43 comma 5)
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La specifica OHSAS 18001
Occupational Health and Safety Assessment Series
4.4.3. Consultazione e Comunicazione
• L’organizzazione dovrà avere delle procedure per assicurare che le
informazioni relative alla SSL siano comunicate al/dal personale e
alle/dalle altre parti interessate.
• Il coinvolgimento del personale e le disposizioni relative alle consultazioni
dovranno essere documentate e le parti interessate dovranno essere
informate.
(D.Lgs. 626/94 - art. 7 comma 1/b)
Prevenzione
Consultazione
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Comunicazione
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La specifica OHSAS 18001
Occupational Health and Safety Assessment Series
4.4.5. Controllo della documentazione e dei dati
L’organizzazione dovrà definire e mantenere procedure per il controllo di
tutti i documenti e i dati richiesti dalle specifiche OHSAS al fine di garantire
che:
a. possano essere localizzati;
b. siano periodicamente riesaminati e corretti a seconda del caso ed
approvati in termini di adeguatezza dal personale autorizzato;
c. le versioni correnti dei documenti e i dati pertinenti siano disponibili
in tutti i luoghi in cui si svolgono le operazioni indispensabili all’efficace
funzionamento del sistema di gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro;
d. i dati e i documenti obsoleti siano prontamente eliminati da tutti i punti
di emissione e punti di utilizzo o altrimenti protetti da eventuale utilizzo
involontario;
c. siano adeguatamente identificati i documenti e dati di archivio conservati
a fini legali o di salvaguardia della conoscenza, o per entrambi gli scopi.
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La specifica OHSAS 18001
Occupational Health and Safety Assessment Series
4.5 Controlli e azioni correttive
4.5.1 Sorveglianza e misurazione
Preparazione di misure atte a individuare, prevenire e controllare i possibili
eventi accidentali “ indicatori/ indice infortuni: frequenza e gravità e mancati incidenti “ ed emergenze;
4.5.2 Infortuni, incidenti, non-conformità ad azioni correttive e preventive
Definizione e realizzazione di controlli sistematici (infortuni, incidenti, non
conformità, azioni correttive e preventive) e periodici sull‘adeguatezza del
sistema gestionale;
4.5.3. Registrazioni
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La specifica OHSAS 18001
4.5.4 Audit
L' audit di sicurezza è uno strumento che permette ad un'azienda di conoscere
la propria situazione in relazione alle leggi vigenti nel campo della prevenzione
infortuni, che obbligano, tra l'altro, a valutare i rischi infortunistici e lo stato di
adeguatezza dei propri impianti .
L’Audit Interno Sicurezza favorisce un dialogo continuo
fra la direzione e lo staff operativo con l’obiettivo di
identificare comportamenti e/o situazioni di rischio sul
luogo di lavoro e di comprenderne l’origine per evitare
che possano verificarsi infortuni futuri.
Il coinvolgimento di tutti, dagli operai alla direzione,
è un aspetto importante del processo di auditing
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audit del sistema di gestione della SSL
In un audit di sicurezza si analizzano in profondità tutti gli aspetti,
tecnici e organizzativi, che possono essere determinanti nel definire
lo stato della sicurezza aziendale e il livello di consapevolezza nella
gestione delle problematiche.
Vengono visionati i documenti tecnici relativi ad impianti e
attrezzatura, eseguite,se il caso lo richiede, analisi ambientali,
analizzati gli infortuni e valutato il grado di sicurezza delle
macchine.
Grande importanza viene data all'analisi dei comportamenti,
fondamentale per comprendere il grado di consapevolezza e
di conoscenza delle problematiche da parte dei lavoratori.
L' analisi è la base per poter intraprendere le corrette ed efficaci
azioni mirate alla risoluzione delle problematiche antinfortunistiche
e alla minimizzazione del rischio, nel rispetto delle leggi cogenti.
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audit del sistema di gestione della SSL
definire un piano di intervento, strutturato per
gradi di urgenza, per la messa in conformità della
situazione aziendale e per la riduzione dei pericoli
1
Il conoscere
la propria situazione
nei confronti della
sicurezza
consente di...
minimizzare il rischio e fornire garanzie
per i dipendenti circa la continuità
dell'impresa nell'azione prevenzionale.
2
3
4
5
<<<
individuare con
precisione i costi
per la sicurezza
prevenire eventuali sanzioni amministrative
e/o penali previste in campo infortunistico
aumentare la propria competitività: il lavoratore è una
importante risorsa aziendale, la sua salvaguardia si
traduce in una riduzione dei costi (meno giornate
perse, minori spese assicurative...), per non dire che
una maggiore consapevolezza nello svolgimento delle
proprie mansioni si può tradurre in qualità e
miglioramento del prodotto.
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La specifica OHSAS 18001
Occupational Health and Safety Assessment Series
4.6 Riesame della direzione
… miglioramento continuo ...
• L’Alta Direzione dell’organizzazione dovrà riesaminare il sistema di gestione
della SSL ad intervalli da essa prestabiliti per assicurare la sua continua
adeguatezza ed efficacia;
• Il processo di riesame da parte dell’Alta Direzione dovrà assicurare che siano
state raccolte tutte le informazioni necessarie perché la direzione possa svolgere
la sua valutazione;
• Questo Riesame dovrà essere documentato
(D.Lgs. 626/94 - art. 11 comma 1)
Riunione periodica di prevenzione e protezione dai rischi
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La specifica OHSAS 18001
Occupational Health and Safety Assessment Series
4.6 Riesame della direzione
Il Riesame della Direzione dovrà valutare
anche la possibile necessità di cambiamenti:
nella politica
negli obiettivi
negli altri elementi del
sistema di gestione della SSL
alla luce dei risultati
(D.Lgs. 626/94 - art. 11 comma 2/a-b e c))
degli audit del sistema
di gestione della SSL
del mutare delle circostanze
dell’impegno per la continuità
del miglioramento
(D.Lgs. 626/94 - art. 17 comma 1/a)
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La specifica
OHSAS 18001 secondo il ciclo DEMING
PLAN – pianificare
DO – eseguire
“ Direzione “
• Visione, strategie
“ Struttura “
• Implementazione del programma
• Politica
• Opportunità
(mercato, tecnologia, …)
• Analisi delle condizioni iniziali
• Obiettivi di miglioramento
• Vincoli
• Eventuale per GSA
ACT – agire
CHECK – controllo
“ Struttura “
• Revisione e Azioni correttive
“ Funzioni designate “
• Convalida
• Verifica
• Monitoraggi
• Self-Audit
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La specifica
OHSAS 18001 – esempio di schema applicativo
Rappresentante
della Direzione
Requisiti di legge
Politica
Requisiti legali
e altre obbligazioni
Obiettivi di S&SL
Opzioni tecnologiche
Programma di S&SL
Requisiti finanziari,
operativi e di busines
Posizioni delle parti
interessate
Monitoraggio e Audit
Monitoraggio e Audit
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Identificazione dei pericoli,
valutazione, classificazione
e controllo dei rischi
SVILUPPO/AVVIO
DEL SISTEMA
• Struttura e responsabilità
• Formazione, sensibilizzazione
e competenze
• Coinvolgimento e Comunicazione
• Documentazione del sistema
• Controllo della documentazione
• Controllo operativo
• Preparazione alle emergenze
e risposta
• Controlli e azioni correttive
• Sorveglianza e misurazioni
• Investigazioni infortuni e incendi,
azioni prevenzionali e corr.ve,
non-conformità,
• Registrazioni
Certificazione
di terza parte
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UNI-INAIL:
“Linee Guida per un Sistema di Gestione della salute e Sicurezza sul Lavoro“
Si tratta di un documento elaborato dalla UNI e dall'INAIL che costituisce
"un valido aiuto per le imprese che intendono volontariamente adottare un sistema di
gestione della sicurezza", definendo "le modalità per individuare, all'interno della
struttura organizzativa aziendale, le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse
per la realizzazione della politica aziendale, nel rispetto delle norme di salute e sicurezza
vigenti".
Il sistema si propone di:
• ridurre progressivamente i costi complessivi della salute e sicurezza sul lavoro
minimizzando i rischi cui possono essere esposti i dipendenti o i terzi;
• aumentando l’efficienza e le prestazioni dell’impresa;
• contribuire a migliorare i livelli di salute e sicurezza sul lavoro;
• migliorare l’immagine interna ed esterna dell’impresa.
I principi di base, le finalità e le modalità di questo sistema, in linea con le direttive
comunitarie ha maggiormente enfatizzato la centralità delle risorse umane e il loro
coinvolgimento.
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UNI-INAIL:
“Linee Guida per un Sistema di Gestione della salute e Sicurezza sul Lavoro“
Punti principali:
• Adozione volontaria del sistema da parte dell’impresa e non assoggettabilità
del SGSL e dei suoi contenuti applicativi ai poteri di vigilanza;
• Non applicabili alle industrie a rischio di incidente rilevante (D.Lgs. 334/99)
• Non sono una norma o una specifica tecnica da utilizzare a scopo di
certificazione di parte terza
• Integrabilità con il sistema di gestione per la qualità (serie ISO 9000) e per
l’ambiente (serie ISO 14000);
• L’impostazione logica è data dal cerchio di Deming (pianificazione, attuazione,
monitoraggio e riesame del sistema), dalla gestione sistematica e per processi
delle organizzazioni, e dall’approccio al miglioramento continuo;
La pubblicazione delle linee guida SGSL rappresenta nel nostro paese una
svolta essenziale nell’evoluzione culturale dell’approccio alle problematiche
di salute e sicurezza sul lavoro SSL.
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Linee Guida – UNI – INAIL
La sequenza ciclica Deming in una azienda
diventerà una spirale per la gestione di un SGSL
“ Sistema di Gestione della salute e Sicurezza sul Lavoro “
Esame
iniziale
Riesame e
miglioramento
Politica
Fonti: UNI-INAIL
Monitoraggio
Sensibilizzazione
Azione
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Pianificazione e
organizzazione
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UNI–INAIL:
“Linee Guida per un Sistema di Gestione della salute e Sicurezza sul Lavoro“
Di seguito alcuni punti che trovano corrispondenza con il D. Lgs. n. 626.94
4. La politica per la salute e la sicurezza sul lavoro
La politica per la salute e la sicurezza sul lavoro dovrebbe essere definita e
documentata dal vertice aziendale.
Dovrebbe includere, tra l’altro:
1.
l’impegno al rispetto della legislazione e degli accordi applicabili …
2.
l’impegno al miglioramento continuo ed alla prevenzione
3.
l’impegno a far sì che i lavoratori siano sensibilizzati e formati per
svolgere le loro responsabilità in materia di sicurezza e salute sul lavoro
4.
l’impegno a riesaminare periodicamente la politica stessa.
(D.Lgs. 626/94 - art. 3 comma 1/d)
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UNI–INAIL:
“Linee Guida per un Sistema di Gestione della salute e Sicurezza sul Lavoro“
5. Pianificazione
1.
2.
Definizione degli obiettivi finalizzati al mantenimento ed al miglioramento
del sistema
Determinazione dei criteri di valutazione idonei a dimostrare l’effettivo
raggiungimento degli obiettivi stessi
(D.Lgs. 626/94 - art. 4 comma 2)
6. Compiti e Responsabilità
Il datore di lavoro può individuare un soggetto, dotato di adeguata capacità ed
autorità a cui affidare, in tutto o in parte, il compito, indipendentemente da
ulteriori responsabilità aziendali, di coordinare e verificare che il sistema di
gestione della salute e sicurezza sul lavoro sia realizzato in conformità al presente
documento.
(D.Lgs. 626/94 - art. 4 comma 4)
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UNI–INAIL:
“Linee Guida per un Sistema di Gestione della salute e Sicurezza sul Lavoro“
8. Informazione, formazione, addestramento, consapevolezza
L’azienda dovrebbe definire e mantenere attive le modalità per assicurare che il
personale sia consapevole:
a.
b.
dell’importanza della conformità delle proprie azioni rispetto alla politica
ed ai requisiti del sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro
delle conseguenze che la loro attività ha nei confronti della salute e
sicurezza sul lavoro
Nel sistema di gestione della sicurezza e salute sul lavoro lo svolgimento dei compiti
che possono influenzare la salute e la sicurezza sul lavoro dovrebbe richiedere
adeguata verifica di competenza del personale addetto. L’azienda si dovrebbe
attivare affinché i lavoratori siano sufficientemente competenti per partecipare
realmente al funzionamento del sistema.
(D.Lgs. 626/94 - art. 4 comma 5 e art. 22)
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UNI–INAIL:
“Linee Guida per un Sistema di Gestione della salute e Sicurezza sul Lavoro“
9. Comunicazione, flusso informativo e cooperazione
Maggiore è la condivisione delle informazioni e la partecipazione attiva alla
gestione del sistema, maggiore sarà la probabilità di prevenire gli infortuni e
le malattie correlate al lavoro.
A questo scopo si dovrebbe realizzare un’adeguata comunicazione interna per
sviluppare la cooperazione fra tutti i livelli aziendali, finalizzata alla raccolta e
alla diffusione delle informazioni.
(D.Lgs. 626/94 - art. 21)
La circolazione delle informazioni all’interno dell’azienda è un elemento
fondamentale per garantire livelli adeguati di consapevolezza ed impegno
riguardo alla politica adottata in tema di sicurezza e salute del lavoro.
(D.Lgs. 626/94 - art. 5 comma 2)
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UNI–INAIL:
“Linee Guida per un Sistema di Gestione della salute e Sicurezza sul Lavoro“
11. Integrazione della salute e sicurezza nei processi aziendali e gestione operativa
L'azienda dovrebbe individuare e definire anche (...) precise disposizioni alle
funzioni aziendali interessate in materia di manutenzione normale e straordinaria
(D.Lgs. 626/94 - art. 32 comma 1)
12. Monitoraggio
“Il monitoraggio costituisce una fase fondamentale del sistema , perché consente
ad ogni operatore, prima di ogni altro, di tenere sotto controllo la propria attività,
riscontrando eventuali anomalie rispetto agli standard di processo, non solo in
termini di SSL, ma anche in termini produttivi e qualitativi …”
13. Riesame
“Il riesame del sistema consente al vertice dell’azienda di ottenere gli elementi
quantitativi e qualificativi atti a consentire una corretta e documentata
valutazione sul funzionamento del sistema e sul raggiungimento degli obiettivi
dell’azienda e sulla adeguatezza degli obiettivi stessi.”
(D.Lgs. 626/94 - art. 11 comma 2/a-b-c e art. 17 comma 1/a)
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SINCERT - IL REGOLAMENTO TECNICO RT-12
Perché SINCERT RT- 12
La prima risposta proviene dalla legislazione europea “Direttiva 89/391“ e nazionale
“ D.Lgs. n. 626/94”, ma le sole misure “tecniche” di natura impositiva a volte sono
risultate insufficienti se non inserite in un contesto di scelta consapevole ed impegno
spontaneo di tutti i soggetti interessati .
In ambito internazionale, sono stati sviluppati strumenti volontari che hanno
conquistato ben presto una considerevole affermazione, proprio perché impostati
in un’ottica di gestione per il miglioramento, alla base del quale stanno l’impegno
e la partecipazione delle risorse umane coinvolte.
Tali strumenti sono rappresentati, fra gli altri, dai documenti normativi OHSAS
18001:1999 ed OHSAS 18002:2000 (il primo una Specifica Tecnica ed il secondo una Linea Guida).
In Italia nel 2001 è stato redatto un documento “UNI–INAIL: Linee Guida per un
Sistema di Gestione della salute e Sicurezza sul Lavoro“ che afferma la necessità di
un approccio sistemico alla gestione dei rischi relativi alla salute e sicurezza sul
lavoro, basato soprattutto sulla consapevolezza e partecipazione delle risorse umane.
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SINCERT - IL REGOLAMENTO TECNICO RT-12
Il documento SINCERT RT- 12
I contenuti del Regolamento tecnico pur ispirandosi alle raccomandazioni contenute
nelle “Linee Guida UNI-INAIL” non introducono sostanziali requisiti aggiuntivi
rispetto alla specifica tecnica “OHSAS 18001:1999”, ma rappresentano utili criteri
per la efficace verifica e la credibile dimostrazione della conformità alle prescrizioni
di riferimento normativo, favorendo altresì l’uniformità di approccio da parte degli
Organismi di certificazione.
Pertanto, le disposizioni del Regolamento RT-12 si collocano in piena armonia
con la specifica OHSAS 18001:1999, rappresentando un importante strumento
ai fini dell’applicazione ottimale del riferimento normativo.
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SINCERT - IL REGOLAMENTO TECNICO RT-12
Alcuni aspetti del Regolamento tecnico SINCERT RT- 12
Ai fini del rilascio della certificazione, deve essere riscontrata, non solo l’esistenza
documentata del sistema di gestione, ma anche e soprattutto la sua efficacia, atteso
che tale efficacia si sostanzia principalmente nella comunicazione intesa a favorire
la partecipazione attiva di tutti i lavoratori e l’acquisizione della consapevolezza,
dalle quali discendono i comportamenti virtuosi che, soli, possono ridurre il rischio
delle attività lavorative.
Le modalità e relative competenze di valutazione devono tenere conto delle diversità
esistenti nei diversi settori merceologici e nelle diverse realtà aziendali.
Sono stati definiti con precisione i criteri di campionamento da adottare nella
programmazione e pianificazione degli audit, in modo da garantire l’uniformità di
approccio da parte dei diversi Organismi di Certificazione.
Sono state individuate regole stringenti per la gestione delle non conformità maggiori,
che possono riguardare, sia gli aspetti volontari, sia quelli cogenti.
Agli auditor è richiesta una elevata professionalità, in prospettiva garantita anche
tramite conseguimento di apposita certificazione del personale.
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D.Lgs. n. 626,
della sicurezza
19i principi
settembre
1994
I principi
basilari per
la Sicurezza
sul lavoro
La sicurezza
e la salute
sul lavoro sono un
“ diritto ”
e un “dovere”
di tutto il
personale
S&SL
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La sicurezza
e la salute sono
“ affari di tutti ”,
tutti se ne devono
occupare in un
“quadro organizzativo
trasparente”
Non è possibile
demandare a
“ pochi ”
la sicurezza
e la salute di
“tutti”
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Glossario
A
Ag.zia EU per la sicurezza e la salute sul lavoro
Antinfortunistisca Appaltatore ASL ASPP
Denuncia Inf.ni/Malattia
EPI
IMQ
ISO
Esposizione
INAIL
F
Dirigente
DPI
Alta Direzione
B
BSI
E
ECI
H
Fabbricante Formazione
Incidente
Informazione
ISPESL ISSA,AIS,IVSS
L
C
Effetti nocivi
HSE
Infortunio
Preposto
Prevenzione
Registro infortuni
M
Malattia professionale
RLS
SGA SGI SGQ SGS SGSL
T Terzi
P
Organizzazione
Procedura
Riesame
Processo
N
V
PDCA
Posto di lavoro
Requisiti legali
SINCERT
U UNI Unità prod.va
IF
Ambiente
Agente
D
Decibel
DdL
Emissione
IG
EN
ILO - OIL
Inter.ti Org.vi Proc.li di Prev.ne
Miglioramento continuo Monitoraggio Ambientale Biologico
OMS - WHO
I
Silicosi
Lavoratore/i e inc.ti per Pr. Soc.so, Antin.dio, emer.za
LEP,d – LEP,w Luogo di lavoro - sicuro
OHS OHSAS
CEI
Asbestosi
Rischio
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O
Pericolo
R
RSGSL
Sistema di lavoro
Validazione VDR
n.c.
MC
Microclima
Obiettivi
Precauzione
RD Registrazioni
RSPP
S
Sit.ne pericolosa
SG
SPP
Valori Limite di Esposizione
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Glossario: a - c
Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro: L’Agenzia, nata il 27 ottobre 1995 a
Bilbao, in Spagna, si occupa della raccolta, trattamento e diffusione di informazioni di natura
tecnica, economica e scientifica relative alla salute ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Ambiente: Contesto nel quale un'organizzazione opera; comprende l'aria, l'acqua, il terreno,
le risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le loro interrelazioni.
Agente: sostanza chimica, biologica, fisica che può avere degli effetti sulla salute del lavoratore.
Alta Direzione; Vertice: Persona o gruppo di persone che dal livello più elevato di una
organizzazione la guidano e la gestiscono.
Antinfortunistica :riguarda tutto quanto viene fatto per ridurre la probabilità di incidente o
infortunio sul lavoro.
Appaltatore: è il soggetto che si obbliga nei confronti del committente a fornire un’opera e/o
una prestazione con mezzi propri.
Asbestosi :malattia dei polmoni provocata dalla respirazione di polveri contenti amianto.
Può colpire chi lavora con materiali che contengono amianto. L’uso di amianto è stato vietato
da recenti leggi. Possono essere ancora esposti i lavoratori che devono fare manutenzioni su
impianti o che devono togliere materiale che contengono amianto.
A.S.L.: Azienda Sanitaria Locale
ASPP: Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione.
BSI: British Standard Insitute – Ente di normazione inglese (corrispondente UNI)
CEI: Comitato Elettrotecnico Italiano – Svolge attività normativa nel settore elettrico ed
elettrotecnico
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Glossario: d - e
DdL: Datore di lavoro – il soggetto titolare del rapporto di lavoro von il lavoratore o,
comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’organizzazione dell’impresa, ha la responsabilità
dell’impresa stessa ovvero dell’unità produttiva, quale defibita ai sensi della lettera i), in
quanto titolare di poteri decisionali e di spesa (D.Lgs. 626.94, art. 2).
Decibel: unità con cui si misura il rumore. Si abbrevia in dB (o anche in DBA). La normativa
italiana sul rumore negli ambienti di lavoro pone, ad esempio, un limite massimo di 90 decibel
per l’esposizione personale e impone il controllo medico per esposizioni superiori a 85 decibel.
Denuncia di infortunio/denuncia di malattia professionale: comunicazione che il datore deve
inviare all’INAIL quando un lavoratore presenta un certificato di malattia professionale o di
infortunio sul lavoro. Una denuncia simile deve essere inviata anche all’organo di vigilanza
per gli eventuali adempimenti di polizia giudiziaria.
Dirigente: dipendente che ricopre un ruolo caratterizzato da elevato grado di professionalità,
autonomia e potere decisionale ed esplica le sue funzioni al fine di promuovere, coordinare e
gestire la realizzazione degli obiettivi dell’impresa.
DPI: Dispositivo di protezione individuale - qualsiasi attrezzatura destinata ad essere
indossata o tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili
di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro.
Sono dispositivi di protezione personale ad esempio: i caschi, i tappi o le cuffie per le orecchie,
i guanti, i grembiuli, gli stivali, le maschere, le scarpe antinfortunistiche, ecc.
ECI: Environmental Conditions Indicators – Indicatori di qualità ambientale, il cui scopo è
quello di fornire indicazioni circa le condizioni dell’ambiente a livello locale, regionale,
nazionale o globale.
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Glossario: e - f
Effetti Nocivi: sono gli effetti dannosi provocati da una situazione, da un agente chimico o fisico
sulla salute del lavoratore.
Emissione: inquinamento che viene prodotto da una fonte: per es. i fumi che si liberano da
una saldatura, i vapori di solventi da una verniciatura, il rumore che viene prodotto da una
macchina ecc.
EN: European Norm – La sigla EN indica le norme emesse dal “ CEN “ Comitato Europeo di
Normalizzazione responsabile in tutti i campi, eccetto quello elettrotecnico (demandate al
CENFLEC) e quello delle Telecomunicazioni (demandate all’FTSI)
EPI: Environmental Performance Indicators – Indicatori di efficienza (o prestazioni)
ambientali. Gli EPI vengono a loro volta suddivisi in due categorie: i “ MPI - management
Indicators “ e gli “ OPI – Operattions Perfomance Indicators”
Esposizione: si dice esposizione quando c’è un contatto tra un agente chimico o fisico e il
lavoratore. Per es.: quando lavora in un ambiente rumoroso si dice che il lavoratore è esposto
a rumore, quando manipola sostanze chimiche si dice che è esposto a queste...
Si dice esposizione acuta quando avviene in un tempo breve o con alte dosi: gli effetti nocivi
che possono esserci si dicono effetti acuti. Si parla di esposizione cronica invece quando il
contatto avviene durante un tempo lungo: gli effetti sono effetti cronici.
Fabbricante: soggetto che produce e immette sul mercato o in servizio macchine, impianti,
apparecchiature dispositivi (DPR 459/96). Il fabbricante può essere sia interno che esterno
all’organizzazione
Formazione: addestramento che ha lo scopo di rendere esperti e abili in una professione,
in una mansione, nello svolgere un compito.
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Glossario: h - i
HSE: Health, Safety, Environment – Salute, Sicurezza (sul lavoro), Ambiente
IF: Indice di frequenza – E’ un indice della frequenza degli infortuni che hanno interessato
una certa posizione in un certo periodo (di norma un anno). Si misura di solito in giornate
perse per infortunio per milione di ore lavorate.
IG: Indice di gravità – E’ un indice della gravità degli infortuni che hanno interessato una
certa popolazione in un certo periodo di tempo (di norma un anno). Si misura di solito in
giornate perse per infortunio per migliaia di ore lavorate.
ILO,OIL: International Labour Organization - L’OIL, con sede a Ginevra, è un’agenzia
specializzata delle Nazioni Unite che persegue la promozione della giustizia sociale e il
riconoscimento universale dei diritti umani nel lavoro. L’OIL formula, sotto forma di
Convenzioni e di Raccomandazioni, le norme internazionali in materia di lavoro.
Nel sistema delle Nazioni Unite è l’unica organizzazione a struttura tripartita : lavoratori,
imprenditori e governi vi sono rappresentati con pari dignità negli organismi esecutivi.
IMQ: Istituto del Marchio di Qualità
INAIL: Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro. Agisce come un ente
assicuratore dei datori di lavoro, i quali pagano una quota proporzionale al livello di
pericolosità delle lavorazioni che svolgono. E’ l’ente che paga al lavoratore i giorni di assenza
per infortunio o per malattia di origine lavorativa e che eroga la "pensione/rendita" di
invalidità nei casi in cui gli infortuni o la malattia professionale abbiano provocato al
lavoratore una invalidità.
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Glossario: i
Incidente: Evento dovuto a causa fortuita che ha potenzialità di condurre ad un infortunio o di
provocare danni alle cose.
Informazione: atto con cui viene fatto conoscere ai lavoratori quanto devono sapere in merito
ai rischi per la salute e la sicurezza, le misure di prevenzione e di protezione ecc.
Infortunio sul lavoro: evento (danno) che si produce alla persona (lavoratore) e che avviene per
causa violenta (= azione intensa e concentrata nel tempo – fattore che agisce nell’ambito di un
turno di lavoro), in occasione di lavoro. Dall’infortunio può derivare la morte, un’inabilità
permanente al lavoro, parziale o assoluta, un’inabilità assoluta temporanea (di giorni o mesi)
che comporta l’astensione dal lavoro, ma che si conclude con la guarigione clinica senza postumi
permanenti. L’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, in Italia, è gestita dall’INAIL.
Interventi organizzativi di prevenzione: interventi finalizzati a ridurre i rischi fatti attraverso
modificazioni dell’organizzazione del lavoro. Ad esempio: quando un utensile sia fonte di
rischio per chi lo usa e non possa essere modificato può essere fatto usare per un tempo
minore a ciascun lavoratore, alternandoli nell’uso.
Interventi procedurali di prevenzione: interventi di prevenzione dai rischi che agiscono sui
modi di lavorare, ossia sulle procedure. Per es.: si stabilisce qual è il modo più sicuro per
utilizzare un utensile o una sostanza e si prescrive che tutti seguano quella procedura.
Iso: International Standard Organization
ISPESL: Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro. Ente che dipende dal Ministero
della Sanità e che ha il compito di realizzare studi che servano al miglioramento delle condizioni
di igiene e sicurezza sul lavoro. Ha una sede a Roma e sedi periferiche in alcune regioni.
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Glossario: i - l
ISSA-AIS -IVSS : The International Social Security Association è un'organizzazione
internazionale che essenzialmente porta insieme istituzioni e corpi amministrativi che trattano
con uno o più aspetti della sicurezza sociale in paesi diversi del mondo, vale a dire tutte le
forme di protezione sociale ed obbligatoria che, da virtù di legislazione o pratica nazionale, è
una parte integrante del sistema di sicurezza sociale di questi paesi.
Lavoratore: persona che presta il proprio lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro con
rapporto di lavoro subordinato anche speciale. Ai fini delle norme diIgiene e Sicurezza sono
equiparati i soci lavoratori di cooperative o di società, anche di fatto, che prestino la loro
attività per conto delle società e degli enti stessi, e gli utenti dei servizi di orientamento o di
formazione scolastica, universitaria e professionale avviati presso datori di lavoro per
agevolare o per perfezionare le loro scelte professionali. Sono altresì equiparati gli allievi degli
istituti di istruzione ed universitari e i partecipanti a corsi di formazione professionale nei
quali si faccia uso di lavoratori, macchine, apparecchi ed attrezzature di lavoro in genere,
agenti chimici, fisici e biologici (D.Lgs. 626.94 art.2). I soggetti di cui al precedente periodo
non vengono computati ai fini della determinazione del numero dei lavoratori dal quale il
presente decreto fa discendere particolari obblighi.
Lavoratori Incaricati per Pronto Soccorso, Antincendio ed Emergenze: lavoratori che sono
incaricati ed addestrati per queste emergenze all’interno dell’azienda
Livello di esposizione personale a rumore (Lep): livello di esposizione a rumore "medio" a
cui un lavoratore è esposto nella giornata lavorativa ( Lep,d ) o nella settimana ( Lep,w ).
Il livello si calcola tenendo conto del tempo di esposizione e del rumore misurato col
fonometro.
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Glossario: l - m
Luogo di lavoro: luogo destinati a contenere posti di lavoro, ubicato all’interno dell’azienda
ovvero dell’unità produttiva, nonché ogni altro luogo nell’area della medesima azienda ovvero
unità produttiva comunque accessibile per il lavoro
Luogo sicuro: luogo nel quale le persone sono da considerarsi al sicuro dagli effetti determinati
dall’incendio o altre situazioni di emergenza. Il luogo sicuro è definito come spazio scoperto
ovvero compartimento antincendio (separato da altri compartimenti mediante spazio scoperto
o filtri a prova di fumo) avente caratteristiche idonee a ricevere e contenere un predeterminato
numero di persone (luogo sicuro statico), ovvero a consentire il movimento ordinato (luogo
sicuro dinamico).
Malattia professionale (tecnopatia): malattia contratta nell’esercizio di un’attività lavorativa e
a causa dell’esposizione prolungata ad un agente nocivo (chimico, fisico, organizzativo …)
presente nell’attività stessa.
Spesso, per manifestarsi, il danno richiede un contatto con l’agente nocivo (= esposizione) di
parecchi anni.
Alcune malattie professionali (es. i tumori professionali) si manifestano anche dopo il definitivo
abbandono dell’attività lavorativa. Come nel concetto di infortunio è insito quello di causa
violenta (che agisce, cioè, entro un turno di lavoro), nella definizione di malattia professionale è
compreso l’elemento della "causalità diluita" cioè dell’azione, espletata in un tempo
(nettamente) superiore ad un turno di lavoro, lenta, prolungata, cronica, di fattori connessi con
il normale svolgimento lavorativo, ma capaci di causare una determinata e, spesso, prevedibile
malattia.
L’assicurazione contro le malattie professionali, in Italia, è gestita dall’INAIL.
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Glossario: m
MC - Medico competente: medico in possesso di uno dei seguenti titoli:
• specializzazione in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica
o in tossicologia industriale o in igiene industriale o in fisiologia ed igiene del lavoro o in
clinica del lavoro o in igiene e medicina preventiva o in medicina legale e delle assicurazioni
ed altre specializzazioni individuate, ove necessario, con decreto del Ministro della sanità di
concerto con il Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica;
• docenza o libera docenza in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e
psicotecnica o in tossicologia industriale o in igiene industriale o in fisiologia ed igiene del
lavoro;
• autorizzazione di cui all’art. 55 del D.Lgs. N. 277/15 agosto 1991 (D.Lgs. 626.94 art. 2).
Microclima: clima di un ambiente in cui si svolgono le attività di vita e di lavoro di una persona
o di un gruppo. Si tratta dell'insieme dei componenti chimico-fisici che caratterizzano l'aria di
un ambiente di lavoro: valori di temperatura, umidità e ventilazione che caratterizzano.
Il microclima è importante per determinare lo stato di benessere del lavoratore durante il
lavoro.
Miglioramento continuo: Processo di accrescimento del sistema di gestione per ottenere
miglioramenti della prestazione complessiva in accordo con la politica dell'organizzazione.
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Glossario: m – n - o
Monitoraggio ambientale: si effettua con la misurazione di inquinanti (polveri, fumi, vapori,
rumore, vibrazioni, calore ecc.) presenti nell’ambiente di lavoro. Le misure servono per avere
una valutazione quantitativa dell’esposizione dei lavoratori. Viene fatto con l’uso di
attrezzature quali pompe per il prelievo di aria (che dopo sarà analizzata in laboratorio),
fonometri per la misura del rumore, rilevatori di gas ecc.
Monitoraggio biologico: viene fatto cercando alcune sostanze nel sangue o nelle urine dei
lavoratori. Serve per capire la quantità di inquinanti che i lavoratori possono aver assorbito
durante il lavoro. Per esempio: si esamina la quantità di piombo sul sangue per capire quanto
un lavoratore sia esposto a piombo, si misurano alcune sostanze sulle urine a fine lavoro per
capire quanto sia esposto a solventi ecc.
n.c. – non conformità: difformità dagli standard adottati o mancato rispetto dei requisiti legali,
dei regolamenti, delle pratiche, delle procedure, delle istruzioni operative, dello schema di
sistema di gestione adottato.
Obiettivi: risultati, in termini di prestazioni di SSL, che una organizzazione stabilisce di
raggiungere.
OHS: Organizational Health & Safety – Corrisponde all’italiana S&SL
OHSAS: Occupational Health & Safety Assessment Series – Sigla che individua le morme
emesse dal BSI (British Standard Insitute) in materia S&SL (Sicurezza e Salute sul Lavoro)
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Glossario: o - p
OMS, (WHO in inglese): L‘Organizzazione Mondiale della Sanità, agenzia delle Nazioni Unite
specializzata per la salute, è stata fondata il 7 aprile 1948, con sede a Ginevra.
L'obiettivo dell'OMS, così come precisato nella relativa costituzione, è il raggiungimento da
parte di tutte le popolazioni del livello più alto possibile di salute, definita nella medesima
costituzione come condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non soltanto
come assenza di malattia o di infermità.
Organizzazione: Gruppo, società, azienda, impresa, ente o istituzione, ovvero loro parti o
combinazioni, associata o meno, pubblica o privata, che abbia una propria struttura funzionale
e amministrativa.
PDCA - Ruota di Deming indica che il miglioramento della qualità avviene attraverso un ciclo
continuo di pianificare (plan), fare (do), controllare (check), agire (action).
Pericolo: proprietà o qualità intrinseca di una determinata entità (sostanza, attrezzo, metodo)
avente potenzialità di causare danni (orientamenti CEE).
Precauzione: Assunzione di cautela per garantire un elevato livello di protezione dall’entità del
rischio ad esso associato
Preposto: dipendente dell'azienda che ha alcune responsabilità di direzione dei lavori o dei
lavoratori senza essere un dirigente (per. esempio un caporeparto, capofficina ecc.).
Anche ai preposti le leggi danno degli obblighi in merito all'igiene e la sicurezza sul lavoro.
Preposto ai lavori: persona responsabile che sovrintende ai lavori. A tale titolo è anche
responsabile delle misure di sicurezza sul luogo di lavoro.
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Glossario: p
Prevenzione: complesso delle disposizioni o misure adottate o previste in tutte le fasi
dell’attività lavorativa per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute
della popolazione e dell’integrità dell’ambiente esterno (D.Lgs. 626/94).
Si può distinguere:
• Prevenzione primaria: azione diretta ad individuare le cause di rischio che possono
determinare una malattia o un infortunio per eliminarle o, se ciò non è possibile, per
attenuarne gli effetti.
• Prevenzione secondaria: consiste nell’effettuare la diagnosi del danno alla salute in una fase
molto precoce: prima cioè che si manifestino i sintomi e, soprattutto, prima che il danno
diventi irreversibile.
• Prevenzione terziaria: insieme di misure (terapeutiche, comportamentali, ecc.) che si
adottano per impedire che un danno, già presente, possa aggravarsi, dare origine a
complicanze, provocare invalidità permanenti, ecc.
Prevenzione Tecnica: interventi che possono essere fatti sulle strutture di un ambiente di
lavoro (es. creazione di muri separatori tra lavorazioni diverse, trattamento antiscivolo di
pavimenti ecc.), sulle macchine e sugli utensili (es. dotazione di fotocellule per l’arresto della
macchina in caso di pericolo, sostituzione di macchine o utensili rumorosi con macchine
silenziate), sulle sostanze utilizzate (es. sostituzione di sostanze pericolose con altre che lo sono
meno, dotazione di sistemi di aspirazione vicino ai punti di emissione delle sostanze ecc.). In
questi casi si dice che la prevenzione viene fatta "alla fonte", cioè proprio dove il rischio si
produce.
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Glossario: p - r
Procedura: Modo specificato per svolgere un’attività o un processo.
Processo: Insieme di attività correlate o interagenti che trasformano elementi in entrata in
elementi in uscita. Gli elementi trasformati possono essere anche informazioni.
Posto di lavoro: postazioni, fisse o variabili, in cui il lavoratore espleta la sua mansione.
RD: Rappresentante della Direzione –
Registrazioni: Documento che riporta i risultati ottenuti o fornisce evidenza delle attività svolte.
Registro Infortuni: documento nel quale il datore di lavoro deve registrare tutti gli infortuni
che avvengono in azienda.
Riesame. Attività effettuata per riscontrare l'idoneità, l'adeguatezza e l'efficacia di qualcosa
a conseguire gli obiettivi stabiliti. Si sottolinea che gli obiettivi devono essere stabiliti
RLS - Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza : persona eletta o designata per
rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza
durante il lavoro (denominato anche rappresentante per la sicurezza).
Viene eletto o nominato dai lavoratori stessi e deve ricevere dal datore di lavoro una
formazione specifica. (D.Lgs. 626.94 art. 2)
Requisiti legali: norme di legge e/o regolamenti di livello comunitario, statale, locale, ed ogni
impegno assunto volontariamente applicabile all’organizzazione in materia di SSL.
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Glossario: r - s
Rischio: probabilità che sia raggiunto il livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego
e/o di esposizione; dimensioni possibili del danno stesso (orientamenti CEE).
Combinazione di probabilità e di gravità di possibili lesioni o danni alla salute in una
situazione pericolosa (Norma UNI EN 292/1991).
RSGLS – Responsabile del SGSL: soggetto incaricato dal Ddl, dotato di adeguata capacità
ed autorità all’interno dell’azienda, a cui è affidato in tutto o in parte il compito,
Indipendentemente da ulteriori responsabilità aziendali, di coordinare e verificare che il
“ SGSL-Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro sia realizzato in conformità
al modello di gestione adottato.
RSPP - Responsabile del servizio di prevenzione e protezione : persona designata dal datore di
lavoro in possesso di attitudini e capacità adeguate. Coordina la strategia aziendale finalizzata
all’eliminazione o riduzione dei rischi, alla prevenzione delle patologie correlate al lavoro, alla
promozione della salute dei lavoratori (D.Lgs. 626.94, art. 2).
Silicosi: malattia respiratoria dovuta al deposito e all’azione di polvere contenente silice nei
polmoni. Può colpire lavoratori che operano nel traforo di gallerie, nelle cave, nella
frantumazione di pietre o che utilizzano la silice.
SG - Sistema di gestione:- Parte del sistema di gestione di un’organizzazione utilizzata per
sviluppare ed attuare la propria politica ambientale e di salute e sicurezza sul lavoro e gestire
i propri aspetti ambientali ed i rischi di salute e sicurezza sul lavoro.
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Glossario: s
SGSL - Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro: definisce le modalità per
individuare, all’interno della struttura organizzativa aziendale, le responsabilità, le procedure,
i processi e le risorse per la realizzazione della politica aziendale di prevenzione, nel rispetto
delle norme di salute e sicurezza vigenti.
SGA – Sistema di Gestione Ambientale: Parte del sistema di gestione generale che comprende
la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le prassi, le
procedure, i processi, le risorse per elaborare, mettere in atto, conseguire, riesaminare e
mantenere attiva la politica ambientale.
SGI – Sistema di Gestione Integrato: L’insieme del personale, delle responsailità, delle risorse e
delle procedure impiegate dall’azienda per raggiungere e mantenere gli obiettivi di
miglioramento definiti in termini di qualità, sicurezza degli impianti, salute dei lavoratori ed
efficienza ambientale.
Esso permette di gestire in un unico sistema gli aspetti di: Qualità, Sicurezza, Ambiente.
SGQ - Sistema di Gestione per la Qualità: Insieme di elementi tra loro correlati o interagenti,
per stabilire politica ed obiettivi e per conseguire tali obiettivi, che l’azienda ha istituito per
guidare e tenere sotto controllo la propria organizzazione con riferimento alla qualità.
SGS – Sistema di Gestione della sicurezza (e della Salute):rappresenta lo strumento gestionale
con cui un’azienda si prefigge l’obiettivo di mitigare i potenziali effetti dei rischi per la salute
dei lavoratori e per l’ambiente circostante derivanti dall’impiego di sostanze e processi
produttivi pericolosi. Il pilastro portante di un SGS si basa sull’organizzazione strutturata delle
attività svolte all’interno aziendale, mediante il coinvolgimento di tutte le componenti aziendali.
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Glossario: s – t - u
SINCERT - Sistema Nazionale per l’Accreditamento degli Organismi di Certificazione e Ispezione
Sistema di lavoro: si compone della combinazione di persone e attrezzature di lavoro, che
agiscono insieme nel processo di lavoro, per eseguire il compito lavorativo, nello spazio di
lavoro all’interno dell’ambiente di lavoro, sotto le condizioni imposte dal compito lavorativo
(norma ISO 6385 del 1981, UNI ENV 26385 del 1991).
Situazione pericolosa: qualsiasi situazione in cui una persona è esposta ad un pericolo o a
più pericoli (Norma UNI EN 292/1991).
SPP – Servizio di prevenzione e protezione: funzione aziendale prevista dal D.Lgs. 626.94 per
assistere il datore di lavoro nell’adempimento delle sue responsabililità in materia di S&SL
Servizio interno dell'azienda costituito dalle persone che si occupano della prevenzione dai
rischi in azienda, per mandato del datore di lavoro (al quale rimane comunque la responsabilità).
In molte situazioni può essere costituito anche da una sola persona. In altri è il datore di lavoro
stesso a svolgere le funzioni del servizio.
Terzi: soggetti diversi dal datore di lavoro, dai dirigenti, dai preposti e dai lavoratori, che
possono, a qualsiasi titolo, trovarsi all’interno dei luoghi di lavoro o che possono essere
influenzati o influenzare le attività lavorative e/o le condizioni di prevenzione.
UNI – Ente Nazionale Italiano di Unificazione: Associazione privata senza scopo di lucro, i cui
soci sono imprese, liberi professionisti, associazioni, istituti scientifici e scolastici, realtà della
Pubblica Amministrazione. Svolge attività mormativa in tutti i settori industriali,
commerciali e del terziario ad esclusione di quello elettrico ed elettrotecnico di competenza
del CEI
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Glossario: u - v
Unità produttiva: stabilimento o struttura finalizzata alla produzione di beni o servizi, dotata
di autonomia finanziaria e tecnico-funzionale (D.Lgs. 626.94 art. 2)
VDR - Valutazione del rischio: valutazione globale della probabilità e della gravità di possibili
lesioni in una situazione pericolosa per scegliere le adeguate misure di sicurezza (Norma UNI
EN 292/1991).
Valutazione dei rischi: insieme delle azioni che il datore di lavoro mette in atto per
conoscere quali rischi sono presenti nell’ambiente di lavoro e per fare una stima di
quanto possano essere di danno ai lavoratori.
Valutazione del rischio di incendio: procedimento di valutazione dei rischi di incendio in
un luogo di lavoro, derivante dalle circostanze del verificarsi di un pericolo di incendio.
Validazione: Conferma, sostenuta da evidenze oggettive, che i requisiti relativi ad una specifica
utilizzazione o applicazione prevista sono stati soddisfatti.
Esempi di validazione di un prodotto possono essere la sua bontà o la sua durata, anche a
prescindere dalle modalità della sua progettazione.
Valori Limite di Esposizione: massimo livello di un agente di rischio a cui può essere esposto un
lavoratore, giorno per giorno per tutta la vita lavorativa, senza che ne derivi un pregiudizio per
la sua integrità biologica. Va sempre ricordato che, a causa della grande variabilità individuale
esistente fra le persone (diverse costituzioni fisiche, abitudini, suscettibilità ad ammalare), tali
limiti possono costituire una garanzia per la maggior parte della popolazione lavorativa, ma
non per la sua totalità. Il rispetto di tali limiti di riferimento è da considerarsi, pertanto,
necessario ma non sufficiente per l’attuazione di una corretta pratica di prevenzione.
<<
ai fini I.N.A.I.L.
Controllo della classificazione INAIL
Si verifica la classificazione INAIL, accertando la corrispondenza fra l'attività
effettivamente esercitata dall'Azienda e le voci di tariffa attribuite dall'INAIL .
L'esito dei controlli stabilisce se l'Azienda paga un premio assicurativo superiore o
inferiore al dovuto; la riduzione del premio è possibile.
Richiesta di riduzione del tasso INAIL per prevenzione
Verifica
• prerequisiti: regolarità contributiva e assicurativa, adempimenti in materia di
sicurezza,
• nonché i requisiti: adozione di particolari misure intese al miglioramento delle
condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. N. 626/94
richiesti dall'INAIL per l'ottenimento della riduzione dei tassi di tariffa ai sensi del
D.M. 12/12/2000, Art. 20 (può variare da un massimo del 15%) o Art. 24
(fino al 10% o 5% ).
D.M. 12.12.00 le “nuove tariffe dei premi “ per l’assicurazione contro gli infortuni e le malattie
professionali e le relative modalità di applicazione, avuto riguardo all’andamento infortunistico
aziendale ed all’attuazione delle norme sulla sicurezza del lavoro di cui alla L.626/94.
Art. 20 - Riduzione del tasso medio nei primi due anni di attività
Art. 24 - Oscillazione del tasso medio per prevenzione dopo i primi due anni di attività
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Considerazioni economiche
sui costi per la prevenzione
e sicurezza sul lavoro.
•Morte - Invalidità
Perdita
di
produzione
Danni
economici
per la collettività
Perdita
diretta
Costi
diretti
Costi
aziendali
•Oneri sanitari
•Riduzione capacità
lavorativa
•Assistenza sanitaria
•Danni alle risorse
•Danni ecologici
•Aumento premio
assicurativo Inail
•Retribuzione
giorni di carenza
•Integrazione c.n.c.
•Rivalsa Inail
•Danni agli impianti
Costi
indiretti
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•Arresto del processo
di formazione
della ricchezza
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•Riduzione rendimento
•Aumento assenteismo
•Crescita
microconflittualità
•Oneri vari
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Costi e Responsabilità
RESPONSABILITA’
CIVILE
L’assicurazione esonera il datore di lavoro
dalla responsabilità civile per infortuni sul lavoro
AUMENTANO
gli INFORTUNI
nell’Azienda ?
SI
Aumento del
tasso
di rischio
Nonostante l’assicurazione permane la responsabilità
civile a carico di coloro che abbiano riportato condanna
penale per il fatto dal quale l’infortunio è derivato
NO
AZIONE
di SURROGA
L’Istituto può esercitare diritto di regresso:
•per somme pagate a titolo di indennità;
•per la somma corrisp.te al valore capitale rendita.
Riduzione del
tasso
di rischio
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La sentenza che accerta la responsabilità civile è
sufficiente a costituire l’Inail in credito verso
la persona civilmente obbligata.
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Indici infortunistici
L'indice di frequenza
E’ definito come il rapporto tra il numero di infortuni ed una misura
dell’esposizione al rischio (ore lavorate) entrambe omogemeamente
delimitate nel tempo e nello spazio (territorio, stabilimento, reparto,
settore, ecc.).
Fz
Indice di frequenza
d
numero infortuni denunciati all’Inail
f’
numero infortuni denunciati all’Inail con inabilità lavorativa da 1 a 3
giorni, escluso quello dell’infortunio
L
numero ore-anno lavorate da dipendenti per i quali ricorre l’obbligo
di assicurazione I.N.A.I.L.
Indice di frequenza
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Fz = d - f'/ L x 106
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Indici infortunistici
L'indice di gravità
E' definito come il rapporto tra la misura della durata dell'inabilità
(giorni persi per infortunio) ed una misura dell'esposizione al rischio
(ore lavorate) entrambi omogeneamente delimitate nel tempo e nello
spazio (territorio, stabilimento, reparto, settore, ecc,).
Gt
K’t
L
tm
Indice di gravità
numero di giornate di inabilità temporanea relative ai casi con
inabilità maggiore di 3 giorni per i quali vige l’obbligo di denuncia all’Inail
numero ore-anno lavorate da dipendenti per i quali ricorre l’obbligo di
assicurazione Inail
tasso medio è il rapporto tra le erogazioni effettuate dall'Inail per infortuni
e la massa salariale.
Indice di gravità
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Gt = K't / L x 103
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SGSL - Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul lavoro