Nell'educazione tra pari i membri di un certo gruppo sociale sono coinvolti in attività volte a influenzare gli atteggiamenti e i comportamenti del gruppo su alcune tematiche. I pari educano i pari, migliorando l’efficacia del processo e degli esisti educativi perché in possesso dello stesso patrimonio linguistico, valoriale e rituale. Di conseguenza, l’interazione faccia a faccia tra pari, essendo meno inibente e più immediata, è avvertita come meno giudicante. L'educazione tra pari è spesso utilizzata per promuovere il cambiamento a livello individuale attraverso la modificazione della conoscenza, degli atteggiamenti, delle opinioni e infine dei comportamenti dell'individuo. Questa metodologia è una valida opportunità perché rende protagonisti i ragazzi in un percorso di promozione del benessere socio affettivo per sé e per i coetanei. • Introdurre gli allievi nell’ambiente scolastico in modo attivo, favorendo il loro inserimento in reti di amicizia • Aiutare gli allievi più timidi nell’acquisizione di una serie di abilità sociali, attraverso l’imitazione del mentore •Discussione sulla vita nella scuola e sulle regole formali ed informali in essa esistenti; •Supporto emotivo per eventuali difficoltà relazionali, nel caso in cui l’allievo sia coinvolto in situazioni di bullismo, al fine di trovare possibili soluzioni •Condivisione di attività tra il mentore e l’allievo, in modo tale da favorire lo sviluppo di un rapporto di fiducia reciproca; • • • • • Buone abilità comunicative e verbali Status sociale, ossia rispetto degli altri ragazzi Capacità di iniziativa autonoma Adeguato autocontrollo emozionale Forte motivazione all’interazione sociale