ETICA DELL’AMBIENTE Buona sera, abbiamo affrontato il tema dell’ETICA DELL’AMBIENTE sin dall’anno scorso, la nostra classe con l’ausilio del prof Trimarchi, ha partecipato ad un corso proprio su questo argomento che è riuscito a porre in noi degli interrogativi a cui, in condizioni normali, non avremmo pensato. Etica deriva dal greco ethos, e significa comportamento, costume; è l’insieme dei criteri e dei principi che orientano l’agire dell’uomo. Si richiama al “giudizio di valore”, secondo cui un’azione è buona o meno. Forse adesso vi chiederete: <<Ma cosa c’entra l’etica con la nostra catastrofica situazione ambientale?>> … Ebbene, è il punto essenziale che sta all’origine di ogni nostro comportamento,giusto o sbagliato che sia, nei confronti del mondo in cui siamo chiamati a vivere. A proposito di ciò esiste proprio una scienza:L’ECOLOGIA. IL RAPPORTO UOMO-AMBIENTE è un tema che ha origini antichissime … ma nonostante tutto oggi è molto, forse anche troppo, attuale. A causa dell’industrializzazione, l’uomo, con le sue stesse macchine, ha messo in pericolo la sua stessa sopravvivenza sul pianeta. Infatti si registrano notevoli diminuzioni delle superfici coltivabili, deforestazioni, estinzione di specie animali ecc. Tutti problemi che derivano direttamente dalle scelte di ciascuno di noi. Inoltre, secondo le teorie di alcuni studiosi del settore come Rachel Carson e Barry Commoner, le principali responsabilità del degrado ambientale sono attribuite a fattori economici , politici e sociali; perchè con la nascita e lo sviluppo della specie umana la tecnica veniva utilizzata come “dominio” sulla natura. A questo punto sembra indispensabile evidenziare l’esigenza di una morale di responsabilità in cui l’individuo sia in grado di giustificare le scelte che compie e di farsi carico delle conseguenze che da esse possono derivare anche e soprattutto rispetto agli altri. Le generazioni future diventano, così, soggetti di diritti. Per questo gli uomini del nostro tempo devono impegnarsi a salvaguardare l’ambiente circostante in modo da presentarlo intatto alle generazioni future. È giusto sottolineare la necessità di acquisire una nuova consapevolezza delle radici dell’umanità, e per questo motivo la relazione di dominio porta alla catastrofe ambientale e quindi è dovere dell’uomo avere una nuova relazione con la natura. Oggi, dopo secoli di sfruttamento dell’ambiente, conosciamo bene quali sono gli effetti negativi che questo ha provocato su tutto in nostro pianeta. Ed è quindi DOVERE INDEROGABILE di ognuno di noi cercare i contribuire all’arresto del processo di inquinamento della terra, perché tutti siamo chiamati ad impegnarci e ad assumere un atteggiamento responsabile e non aspettare che queste decisioni vengano prese dalle istituzioni, in quanto TUTTI NEL NOSTRO PICCOLO, CAMBIANDO STILE DI VITA, POSSIAMO RENDERE GRANDI LE NOSTRE AZIONI per salvaguardare e migliorare quello che ci sta intorno, perché ormai non è sufficiente mantenere questo stato ambientale date le condizioni . Perciò bisogna diventare CITTADINI ATTIVI!!! Vorrei concludere dicendo che assumere un comportamento etico è l’unica soluzione per garantire un AMBIENTE SOSTENIBILE alle generazioni future ed è solo in questo modo che CI GUADAGNEREMO TUTTI IN POSITIVO! Perché riusciremo ad avere benefici dei 3 DONI che la natura ci pone “su di un piatto d’argento” e di cui dimentichiamo troppo spesso l’esistenza, che sono: BELLEZZA , SALUTE & ECONOMIA Jonas: Il principio di responsabilità L’avvicinamento alla situazione limite dettata dagli equilibri ambientali ripropone come oggettiva l’esigenza di un rinnovato impegno etico dell’uomo Il principio di responsabilità è riconoscimento di tale necessità. La tecnica conduce a pratiche distruttive o manipolatorie (cioè basata su una manipolazione illimitata della natura inanimata e vivente, fino a un manipolazione genetica). L’etica sorge da un nuovo senso del pericolo, da una minaccia che grava sulla prospettiva stessa dell’umanità, per il carattere irreversibile delle trasformazioni indotte dalla tecnica nei processi naturali e per gli effetti a lungo termine Etica-Essere- Futuro Dall’essere per la morte nasce il sì alla vita, l’autoaffermazione dell’essere. Il senso dell’essere, la dimensione ontologica costitutiva dell’etica per il rispetto della dignità della persona umana. Gli uomini del nostro tempo devono impegnarsi a salvaguardare le condizioni che permettono la continuità della specie umana e le possibilità di sopravvivenza alle generazioni future. L’etica globale si configura anche come etica della conservazione del mondo, della minimizzazione del rischio,( Remo Bodei) da contrapporre all’etica del progresso, cioè all’ideale utopico del marxismo. Engels: L'uomo e la natura(1876) “L'animale si limita a usufruire della natura esterna, e apporta ad essa modificazioni solo con la sua presenza; l'uomo la rende utilizzabile per i suoi scopi modificandola: la domina. Questa è l'ultima, essenziale differenza tra l'uomo e gli altri animali, ed è ancora una volta il lavoro che opera questa differenza. Non aduliamoci troppo tuttavia per la nostra vittoria umana sulla natura. La natura si vendica di ogni nostra vittoria. Ogni vittoria ha infatti, in prima istanza, le conseguenze sulle quali avevamo fatto assegnamento; ma in seconda e terza istanza ha effetti del tutto diversi, imprevisti, che troppo spesso annullano a loro volta le prime conseguenze. Le popolazioni che sradicavano i boschi in Mesopotamia, in Grecia, nell'Asia Minore e in altre regioni per procurarsi terreno coltivabile, non pensavano che così facendo creavano le condizioni per l'attuale desolazione di quelle regioni, in quanto sottraevano ad esse, estirpando i boschi, i centri di raccolta e i depositi dell'umidità. Gli italiani della regione alpina, nel consumare sul versante sud gli abeti così gelosamente protetti al versante nord, non presentivano affatto che, così facendo, scavavano la fossa all'industria pastorizia sul loro territorio; e ancor meno immaginavano di sottrarre, in questo modo, alle loro sorgenti alpine per la maggior parte dell'anno quell' acqua che tanto più impetuosamente quindi si sarebbe precipitata in torrenti al piano durante l'epoca delle piogge. Coloro che diffusero in Europa la coltivazione della patata, non sapevano di diffondere la scrofola assieme al tubero farinoso. Ad ogni passo ci viene ricordato che noi non dominiamo la natura come un conquistatore domina un popolo straniero soggiogato, che non la dominiamo come chi è estraneo ad essa, ma che noi le apparteniamo con carne e sangue e cervello e viviamo nel suo grembo: tutto il nostro dominio sulla natura consiste nella capacità, che ci eleva al di sopra delle altre creature, di conoscere le sue leggi e di impiegarle in modo appropriato. E, in effetti, comprendiamo ogni giorno più esattamente le sue leggi e conosciamo ogni giorno di più quali sono gli effetti immediati e quelli remoti del nostro intervento nel corso abituale della natura. In particolare, dopo i poderosi progressi compiuti dalla scienza in questo secolo, siamo sempre più in condizione di conoscere, e quindi di imparare a dominare anche gli effetti naturali più remoti, perlomeno per quello che riguarda le nostre abituali attività produttive. Ma quanto più ciò accade, tanto più gli uomini non solo sentiranno, ma anche sapranno, di formare un'unità con la natura, e tanto più insostenibile si farà il concetto, assurdo e innaturale, di una contrapposizione tra spirito e materia, tra uomo e natura, tra anima e corpo, che è penetrato in Europa dopo il crollo del mondo dell'antichità classica e che ha raggiunto il suo massimo sviluppo nel cristianesimo. BELLEZZA Perché in ogni angolo del mondo ci sono posti stupendi… SALUTE Soltanto rispettando e amando la natura potremo avere un’aria più pulita e di conseguenza la nostra salute non può che migliorare. ECONOMIA L’ecosistema ci offre economia nella misura in cui riusciamo, con le nostre strutture, a non deturpare il territorio in modo da creare turismo in determinate zone, perché il turista sia propenso a visitare u territorio deve trovarlo in buone condizioni!!!