CORSO AGGIORNAMENTO IN BIOETICA ED ETICA MEDICA LA MEDICINA NEL RISPETTO DELLA DIGNITA’ DELLA PERSONA UMANA GLI ATTEGGIAMENTI SOCIALI E L’ANZIANO BIOETICA DELLA FASE TERMINALE DELLA VITA DOTT.G.F.HERMANN REPUBBLICA DI SAN MARINO 22-23 MAGGIO 2009 I DIECI PAESI A MAGGIORE LONGEVITA’ 1) GIAPPONE 2) HONG KONG 3) ISLANDA 4) SVIZZERA 5) AUSTRALIA 6) SPAGNA 7) SVEZIA 8) ISRAELE 9) MACAO 10) FRANCIA Longevita’:durata della vita oltre al termine ordinario IN NESSUN LUOGO AL MONDO L’ASPETTATIVA DI VITA E’ ALTA COME IN GIAPPONE 79 ANNI PER GLI UOMINI E 86 PER LE DONNE. OKINAWA BATTE IL PRIMATO IN QUANTO A LONGEVITA’ SULLE ALTRE ISOLE GIAPPONESI. IN ALTRE NAZIONI UN NUMERO SEMPRE MAGGIORE DI PERSONE RAGGIUNGE UN ETA’ ELEVATA,MA E’ UNA VECCHIAIA TORMENTATA DA UN NUMERO INFINITO DI DISTURBI CHE PER MOLTI ANNI E’ DESTINATA A DIPENDERE DAI FARMACI. E’ FACILE CAPIRE QUALI BENEFICI TRARREBBERO GLI INDIVIDUI E LA SOCIETA’ SE FOSSE POSSIBILE PROLUNGARE LA FASE PRODUTTIVA DELLA VITA UMANA E, ALL’OPPOSTO RIDURRE IL PIU’POSSIBILE LA FASE DELLA SOFFERENZA. PILLOLA DELL’IMMORTALITA’ PER IL PROLUNGAMENTO BIOLOGICO DELL’ESISTENZA? MITO DELL’ETERNA GIOVINEZZA? RICORDIAMO IL MONITO DEL PONTEFICE BENEDETTO XVI: “SE L’UOMO VIVE SOLO BIOLOGICAMENTE NON SVILUPPA TUTTE LE POTENZIALITA’ DEL SUO ESSERE” CENTO ANNI :LE REGOLE PER ARRIVARCI 16 CONSIGLI PER INVECCHIARE BENE E PIU’ TARDI POSSIBILE NON DORMIRE TROPPO CERCA DI ESSERE OTTIMISTA FAI DI PIU’ L’AMORE COCCOLA UN ANIMALE OCCHIO AL COLESTEROLO E FATTORI DI RISCHIO METABOLICI I SOLDI CONTANO SMETTI DI FUMARE RIDI,RIDI,RIDI PIU’ ANTIOSSIDANTI MUOVITI SEMPRE CONTROLLA LO STRESS PERDI I CHILI DI TROPPO FRENA LA RABBIA FAI UN BUON MATRIMONIO PREGA O MEDITA APPENA PUOI ESERCITA LA FANTASIA E TIENI LA MENTE ATTIVA QUALI SONO I SEGRETI DI LUNGA E BUONA VITA DEGLI ABITANTI DI OKINAWA? L’INFLUENZA DI CONFUCIO CHE CHIEDE RISPETTO NEI CONFRONTI DELLA VECCHIAIA I VECCHI GIAPPONESI GUARDANO ALLE PROPRIE RADICI E CONTINUANO IL CONTATTO CON GLI ANTENATI L’ATTENZIONE A COME NUTRI IL TUO CORPO OGNI GIORNO LEGAME O RETICOLO SOCIALE A MAGLIE STRETTE GRANDE CAPACITA’ DI SUPERARE I DOLORI STABILITA’EMOTIVA PERSONALITA’ RESISTENTE ALLO STRESS DI UNA COSA GLI SCIENZIATI SONO CONCORDI: IL SEGRETO DEGLI ANZIANI DI OKINAWA NON E’ DA CERCARE NEI GENI O QUANTO MENO LA GENETICA NON E’ DECISIVA. LA QUESTIONE GENETICA OGGI IN ITALIA CI SONO 10.000 CENTENARI. NEL 2050 SARANNO 200.000, DICONO LE STIME. LA SCIENZA PROMETTE DI REALIZZARE IL SOGNO PIU’ ANTICO DELL’UOMO: UNA VITA LUNGHISSIMA ED IN BUONA SALUTE GRAZIE AI GENI E AD UN CORRETTO STILE DI VITA. IL GENE CHE CONTROLLA L’INVECCHIAMENTO E’ UNO DEI 30.000 DEL GENOMA UMANO SI CHIAMA Sch E PRODUCE DUE PROTEINE UGUALI: LA p52 CHE REGOLA LA CRESCITA CELLULARE E LA p66 CHE QUANDO VIENE BLOCCATA PROLUNGA LA VITA. QUANDO LA p66 SI ATTIVA, PER INFLUENZA GENICA O AMBIENTALE PROVOCA GUAI ALLA CELLULA CHE INVECCHIA O MUORE. IL GENE QUANDO VIENE FOSFORILATO AUMENTA LA QUANTITA’ DI RADICALI LIBERI CHE PROVOCANO DANNI AL MITOCONDRIO E ALLE MEMBRANE CITOPLASMATICHE. CI SONO CIRCA 50 GENI COINVOLTI NEL PROCESSO DELL’ INVECCHIAMENTO COME L’ApoE:CHI POSSIEDE UNA MUTAZIONE HA MINORI PROBABILITA’ DI RAGGIUNGERE L’ETA’ AVANZATA,O IL GENE CETP,CHE INFLUENZA POSITIVAMENTE IL METABOLISMO DEL COLESTEROLOE ALTRI CHE CONTROLLANO I FATTORI DI RISCHIO O I GENI SIRT (sirtuine) CHE CONTROLLANO L’ENERGIA NELLE CELLULE. L’ANZIANO FRAGILE • E’ VULNERABILE DI FRONTE ALLE NOXE DI VARIA NATURA ENDOGENE ED ESOGENE • HA UNA AMBIGUITA’ DEL RAPPORTO COL PROPRIO CORPO CONCENTRAZIONE/ESTRANIAZIONE • HA MODIFICAZIONI DELLE CAPACITA’ INTELLETTIVO AFFETTIVE CHE MODIFICANO LE CAPACITA’ DI ADATTAMENTO • HA UNA INEVITABILE DIPENDENZA IN UNA SOCIETA’ CHE MAL TOLLERA LA VULNERABILITA’ LO STRESS PSICOSOCIALE NELL’ANZIANO LO STRESS PSICOSOCIALE DELL’ANZIANO PROVOCA ALTERAZIONI DEL COMPORTAMENTO E DEL SUO STATO EMOZIONALE COGNITIVO. ORMONI E CITOCHINE HANNO INFLUENZA SUL SISTEMA IMMUNITARIO E SUL COMPORTAMENTO (SISTEMA DI RITORNO) MALATTIE CRONICHE INFLUENZANO IL SISTEMA PNEI (PSICONEUROENDOCRINOIMMUNITARIO) E FAVORISCONO L’INFIAMMAZIONE CRONICA , CHE A SUA VOLTA PROVOCA DEPRESSIONE. I FARMACI UTILIZZATI, SPESSO CON TROPPA PRODIGALITA’, MANTENGONO L’INFIAMMAZIONE CRONICA E POSSONO DARE ITERAZIONI BIOCHIMICHE CHE AGGRAVANO IL FEED BACK ENDOCRINO-ORMONALE. NELL’ANZIANO I SISTEMI DI REAZIONE E RESISTENZA AGLI EVENTI STRESSORI QUOTIDIANI SONO DISREGOLATI E QUINDI LE RISPOSTE PER L’ALLOSTASI NON PERMETTONO UNA RISPOSTA ADEGUATA:IL SOGGETTO ANZIANO PERDE AUTOSTIMA E SI FA’ COINVOLGERE NELLE CREDENZE DI PAURA E IPOCONDRIA . LA CULTURA GIOVANILISTICA IL TIMORE CHE HA L’UOMO DI DIVENTARE VECCHIO GENERA UN SENTIMENTO DIFFUSO DI INTOLLERANZA/DISPREZZO CHE IN ALCUNI CASI SUSCITA SENTIMENTI DI AGGRESSIVITA’. SORGE QUINDI LA CULTURA DEL RIMANERE GIOVANI - ACTIVE AGING CHE AUMENTA LA DISCRIMINAZIONE CON L’ANZIANO FRAGILE. IL PROBLEMA ETICO DELL’ INTERVENTO SOCIALE E SANITARIO POSSIBILE DISCRIMINAZIONE SULLA BASE DELLA ETA’ CRONOLOGICA NELL’ACCESSO ALL’ASSISTENZA SANITARIA. LA POLITICA I RIDUZIONE/LIMITAZIONE DELLE CURE MEDICHE L’AUMENTO DEGLI ANZIANI COME “PROBLEMA” LA VISIONE DISTORTA PER CUI L’INVECCHIAMENTO SI ASSOCIA NECESSARIAMENTE A MALATTIA PUO’ PORTARE A LIMITARE L’INTERVENTO SOCIALE E SANITARIO SULL’ANZIANO AL QUALE BASTEREBBE UN AMBIENTE SERENO, UN PO’ DI ATTIVAZIONE E BUONA ALIMENTAZIONE. COME SOCIETA’ E COME INDIVIDUI CON DIGNITA’ ETICA,MORALE E RELIGIOSA DOBBIAMO ASSUMERCI LA RESPONSABILITA’ DEL MODO IN CUI CI OCCUPIAMO DI COLORO CHE NON SONO IN GRADO DI ATTENDERE A SE STESSI. IL CONFINE FRA VITA E MORTE IL MORIRE NON E’ SOLO UN DOVERE BIOLOGICO, MA ANCHE UN DIRITTO ETICO LA LIBERTA’ DI UN INDIVIDUO DEVE RIGUARDARE NON SOLO IL SUO PROGETTO DI VITA MA ANCHE IL SUO PROGETTO DI MORTE. LA SCIENZA E LE BIOTECNOLOGIE NON POSSONO EVITARE LA MORTE, MA POSSONO ALLUNGARE LA VITA ANCHE DI DECENNI. UNA QUALITA’ DELLA VITA VISSUTA CON DIGNITA’ E MORALMENTE GRATIFICANTE PORTA AD UNA BELLA VECCHIAIA. BISOGNA SMETTERE DI PENSARE ALLA VECCHIAIA SOLO IN TERMINI DI PERDITA FUNZIONALE. E’ INVECE NECESSARIO RIFERIRSI ALLA VITA AVANZATA COME OCCASIONE PER ESPLORARE. LA STORIA E’PRODIGA DI ESEMPI DI ARTISTI ED INTELLETTUALI CHE DANNO IL MEGLIO IN ETA’ AVANZATA. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE E’RAGIONEVOLE PENSARE CHE NEI PROSSIMI QUARANT’ ANNI LA SCIENZA RIUSCIRA’ AD ALLUNGARE LA VITA MEDIA DI ALTRI 10 ANNI. TUTTO CIO’ CREERA’ GRANDI PROBLEMI DI NATURA ECONOMICA E SOCIALE. SAREMO SEMPRE DI PIU’ E CONSUMEREMO SEMPRE DI PIU’ E QUINDI AVREMO INEVITABILMENTE PROBLEMI DI SMALTIMENTO E PRODUZIONE. . CI SARA’ UNA PROPORZIONE SEMPRE MAGGIORE DI PERSONE IN ETA POST-RIPRODUTTIVA. OCCORRERA’ ANCHE RIORGANIZZARE IL RAPPORTO LAVORO-TEMPO LIBERO, ANCHE PERCHE’ LE MOTIVAZIONI PSICOLOGICHE DEI SESSANTA ANNI NON SONO QUELLE DEI VENTI, NE QUELLE DEGLI OTTANTA SONO QUELLE DEI CINQUANTA. SARA’ NECESSARIO,FORSE GIA’DA OGGI, RIPENSARE LA SOCIETA’ NEL SUO INSIEME, AD UN RINNOVATO VALORE DEL RISPETTO ,DELLA CON-PASSIONE E COOPERAZIONE CON GLI ANZIANI ,RISORSA FONDAMENTALE DELLA CIVILTA’ FUTURA. GRAZIE DELL’ATTENZIONE ARRIVEDERCI