Corso di Nursing Edizione 2007
LA
MALNUTRIZIONE
NELL’ANZIANO
Marina Turci
Roberto De Gesu
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SI
NO
Quando si parla di
malnutrizione…
In realtà…
• Il 16% degli anziani che vivono nella
collettività consuma < 1000 calorie al
giorno
• L’iponutrizione colpisce fino al 50% dei
pazienti ricoverati in strutture di
lungodegenza
…e va ad aggravare un problema
parafisiologico
I problemi nutrizionali dell’anziano fragile
Anoressia, denutrizione e perdita di peso sono
condizioni preoccupanti e ad alto rischio,
rilevate da un medico attento nel corso di
occasionali visite domiciliari, ma delle quali la
letteratura si occupa ancora poco (in genere ci
si preoccupa di questa triade sintomatologica
solo quando interessa soggetti anziani
ricoverati o istituzionalizzati).
Eppure l’anoressia e la perdita di peso negli
anziani che molto spesso vivono soli in casa,
tante volte con scarso o nullo supporto sociale o
con difficoltà economiche rappresentano una
difficoltà seria e impegnativa alla cui soluzione il
medico di medicina generale può dare un
contributo rilevante.
I problemi nutrizionali dell’anziano fragile
Secondo i dati più recenti l’anoressia e la perdita di peso
interessano circa l’11% degli ultrasettantenni.
Esiste una anoressia fisiologica nell’anziano dovuta ad
una ridotta assunzione di cibo per controbilanciare la
diminuzione della attività fisica e del metabolismo tipica
di questa età.
Ciò aumenta il rischio di una grave perdita di peso
che a sua volta determina uno stato carenziale di
energia e proteine che è presente in circa il 10% dei
pazienti ambulatoriali con più di 70 anni.
Modificazioni con l’invecchiamento dei principali componenti
corporei
100%
90%
80%
70%
grasso
acqua
massa cellulare
minerali ossei
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
età 25
età 70
• La diminuzione della massa corporea
porta ad una riduzione proporzionale del
metabolismo basale, quindi del consumo
energetico a riposo
• Anche la spesa energetica totale
dell’anziano si riduce in quanto diminuisce
l’attività fisica
• L’apporto calorico medio nell’uomo di 30 è
di 2700 calorie. Scende a 2100 a 80 anni
Fattori metabolici, fisiologici e biochimici che
influenzano lo stato nutrizionale dell’anziano
Principali cause di anoressia in pazienti
ambulatoriali anziani
Cause mediche: neoplasie, infezioni (candidosi
esogaea, TBC), ipertiroidismo asintomatico,
colecistopatie, disturbi dentari-di
masticazione-salivari e di deglutizione, diete
terapeutiche (ipocolesterolemizzanti,
iposodiche o asodiche, diete per diabetici),
riduzione di gusto e olfatto
Farmaci: digossina, teofillina, antibiotici,
antimicotici, antitumorali, FANS e aspirina,
vitamine D ed E in eccesso; uso di
psicofarmaci: neurolettici, antidepressivi.
Principali cause di anoressia in pazienti
ambulatoriali anziani
Cause psicologiche:
depressione,alcolismo,
demenza
Cause sociali: povertà,
lutti,solitudine,
incapacità di fare la
spesa e/o
cucinare,vicinanza o
meno ai servizi
Valutazione dello stato nutrizionale
1) Indici antropometrici
2) Indici ematochimici
3) Parametri comportamentali
Indici antropometrici
1) Peso
2) Statura
3) Misurazione pliche
4) Misurazione circonferenze
Calcolo del BMI= peso (kg)/ altezza² (m)
<20
sottopeso
20-25 normale
25-29 sovrappeso
>29 obesità
Indici ematochimici
1) Emocromo
2) Proteine totali e elettroforesi delle
proteine
3) Elettroliti
4) Glucosio
5) Creatinina
6) Transferrina
7) Colesterolo
8) trigliceridi
Parametri comportamentali
1) Abitudini alimentari (come e quanto
mangia)
2) Scelta degli alimenti
3) Indipendenza nella preparazione e
nell’assunzione degli alimenti
Valutazione quantitativa della malnutrizione
Malnutrizione
Lieve
Moderata
Grave
% calo ponderale (peso
abituale)
5-15%
16-25 %
> 25%
% calo ponderale (peso
ideale)
10-20%
21-30 %
> 30%
Albuminemia (g/dl)
3,5-2,8
2,7-2,1
< 2,1
Transferrinemia (mg/dl)
200-150
150-100
< 100
Linfociti/mmc
1800-1200
1199800
< 800
La carenza di proteine
‰ può provocare astenia, anoressia, lenta
cicatrizzazione delle piaghe da decubito,
edemi diffusi
‰ Gli esami che la mettono in evidenza
sono una bassa albuminemia e
transferritinemia
‰Le proteine sono presenti nella carne, nel
formaggio, nel pesce, nelle uova e nei
legumi
Fabbisogno giornaliero di proteine
Anziano normale:
1gr/kg peso corporeo ideale
Anziano ricoverato:
(1 gr x 1,1)/ kg peso corporeo ideale
Anziano post-intervento o con infezione:
(1 gr x 1,3)/ kg peso corporeo ideale
Anziano con ustioni gravi e/o sepsi:
(1 gr x 2)/ kg peso corporeo ideale
Esempio: Fabbisogno energetico
nell’anziano
Ecco una formula per calcolare il fabbisogno
energetico totale nei malati e nei ricoverati
Fet = Feb x Fa x Fs
Fet= fabbisogno energetico totale
Feb=fabbisogno energetico basale
Fa= fattore di attività (1,1 in sogg allettato, 1,25 in sogg
attivo
Fs= fattore di stress (1,1 intervento chirurgico, 1,3 stress
settico, 1,2 infezione localizzata, 1,5 piaghe da decubito)
- l’anziano ha dunque un bisogno calorico
inferiore rispetto all’adulto
- D’altra parte, però, non bisogna dimenticare che
esso è più spesso ammalato e quindi necessita
di più calorie
Ruolo dei nutrienti nella dieta
dell’anziano
GLUCIDI 55-60%
LIPIDI 27%
PROTIDI 13-15%
Conseguenze della malnutrizione
nell’anziano
9 Influenza negativa sulla durata e qualità della
vita
9 Diminuzione delle difese immunitarie
9 Aumento di infezioni poco comuni
9 Scarsa risposta agli antibiotici nelle infezioni
più frequenti
9Più lenta guarigione delle ferite e comparsa
piaghe da decubito
Mini
Nutritional
Assessment
(MNA)
Guigoz Y. Vellas et al. 1994
“Mini Nutritional Assessment: a
practical assessment tool for
grading the nutritional state of
elderly people”
Facts
and
Research
in
Gerontology
Supplement 2: 15-59
Mini Nutritional Assessment –MNA : valutazione di screening
Perdita di appetito,
perdita di peso, motricità,
malattie acute e/o stress
psicologici,
problemi neuropsicologici,
indice di massa corporea
Si risponde alla prima parte
del questionario indicando,
per ogni domanda, il
punteggio appropriato; se la
somma del punteggio è
uguale o inferiore a
11 si completa il questionario
per ottenere una valutazione
dello stato nutrizionale
Mini Nutritional Assessment –MNA : valutazione globale
Valutazione dello stato
nutrizionale
Da 17 a 23.5 punti:
rischio di malnutrizione
Meno di 17 punti: malnutrizione
sesso
67%
33%
Maschi
Femmine
età del cam pione
100
90
80
70
60
50
0
10
20
30
BMI
45
40
35
30
25
20
15
0
10
20
30
perdita di peso
perdita peso
>3 kg
10%
10%
56%
24%
perdita peso
non nota
perdita peso
1-3 kg
nessuna
perdita peso
num ero di farm aci assunti
assume più di
3 farmaci/die
52%
48%
non assume
più di 3
farmaci/die
stress o m alattie acute
24%
76%
stress o mal
acute ultimi 3
mesi
no stress o
mal acuteultimi
3 mesi
m obilità
letto o
carrozzina
23%
si può alzare
10%
67%
non ha
problemi
disturbi psico affettivi
demenza o
depressione
grave
10%
31%
59%
demenza o
depressione
lieve
no demenza
o
depressione
lesioni da com pressione
28%
non piaghe da
decubito
72%
piaghe da
decubito
pasti al giorno
0%
3%
consuma 1
pasto al
giorno
consuma 2
pasti al giorno
97%
consuma 3
pasti al giorno
tipologia del pasto - 1
consuma almeno un
pasto al giorno a base
di latticini
29%
36%
35%
consuma almeno una
volta la settimana
uova o piatti a base di
legumi
mangia tutti i giorni
carne o pesce
tipologia del pasto - 2
10%
90%
non consuma
almeno due
volte al giorno
frutta o piatti
consuma
almeno due
volte al giorno
frutta o piatti
appetito
7%
65%
28%
grave
riduzione
dell'appetito
negli ultimi tre
mesi
moderata
riduzione
dell'appetito
negli ultimi tre
mesi
nessuna
riduzione
assunzione di liquidi
3%
21%
76%
meno di tre
bicchieri o
tazze di
bevande
assume da
tre a cinque
bicchieri o
tazze di
più di cinque
bicchieri o
tazze di
b
d
assistenza al pasto
mangia con
assistenza
48%
52%
0%
mangia con
difficoltà ma
da solo
mangia da
solo
deglutizione
0%
55%
45%
l'ospite ritiene
di avere
problemi di
deglutizione
l'ospite non
sa se ha
problemi di
deglutizione
l'ospite non
ritiene di
avere
problemi di
Diagramma di flusso per la scelta della via enterale o parenterale
(secondo i criteri condivisi dalla letteratura internazionale)
Sondino naso-gastrico
Complicanze della PEG
•
•
•
•
•
•
Diarrea
Nausea e vomito
Stipsi
Alterazioni elettrolitiche
Broncopolmonite
Infezioni cutanee in corrispondenza della
sonda
PEG
Nutrizione parenterale
Consigli per stimolare l’appetito
‰ Stimolare l’appetito con 1 bicchiere di vino o succo di
frutta;
‰ offrire cibi dolci;
‰ stimolare a bere almeno 1.5 L di acqua/die
‰ offrire piacevoli spuntini privi di controindicazione
(anche gelato);
‰ aumentare attività fisica;
‰ offrire il pasto più importante in qualunque momento
della giornata in cui la persona è più predisposta
Consigli per stimolare l’appetito
‰ offrire cibi familiari,preferiti,semplici, alla giusta
temperatura,teneri;
‰ Servire un alimento per volta
‰ consultare il medico
‰ Esistono utensili e bicchieri con speciali impugnature
se vi sono deficit di prensione
‰ Aiutarsi con alcuni presidi (per es biberon)
‰ Mantenere una presentazione regolare dei pasti.
‰ Essere flessibili negli orari
Consigli per stimolare l’appetito
• Colore dei piatti e delle pietanze diverso da quello
della tovaglia perché i malati fanno fatica a
distinguere oggetti di colore simile posti uno
accanto all’altro;
• usare tovaglie a tinta unita;
• curare la presentazione dei pasti.
• Evitare odori dei detersivi/disinfettanti nella sala
pranzo;
• cucinare cibi con odori “appetitosi”
• Mangiare in luoghi silenziosi, senza distrazioni, si
può provare con musica tranquilla di sottofondo
INTEGRAZIONE
Per aumentare la quota calorico-proteica:
• Aggiungere carni, pesce, formaggio alle
minestre frullati o tritati.
• Usare uova sotto forma di creme o dolci.
• Usare il latte come bibita, come base di
frappè,frullati, per cucinare polenta, semolino
creme di cereali in sostituzione dell’acqua.
• Utilizzare gli integratori alimentari presenti in
commercio
Gli integratori
• Possono essere normocalorici, iperproteici,
ipoproteici o ipercalorici
• Gli ipercalorici sono molto ricchi di glucidi,
quindi bisogna stare attenti agli individui
diabetici
• Sebbene siano composizioni bilanciate non
possono sostituire completamente la dieta se
non per qualche giorno
Per aumentare il consumo di frutta
e verdura
•
•
•
•
•
Sughi a base di verdura
Polpette, polpettoni e frittate con verdura
Dare frutta a merenda
Dare la verdura prima di tutto a pasto
La verdura fresca può essere data anche
grattugiata o tagliata in pezzi molto piccoli
• La verdura non dovrebbe mai essere molto cotta
• Si possono fare frullati o frappè di frutta fresca
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