D.MONIZZI,G.GUARNERI CARDIOLOGIA AMBULATORIALE KR Perdita di funzioni organiche e funzionali con l’eta’ ………Le dimensioni del problema Prevalenza di ipertensione(eta’ tra i 65 ed i 94 anni) (>160/95mmHg)(Framingham) =39%m,48%f visite successive(ipertensione persistente reale)= 13%m,16%f ISH > 50% m 2/3 f(eta’>65 anni) Framingham (eta’ 65-89 anni) Kannnel,1991 J.A.Staessen,The Lancet 2000 Relazione Eta’-Ipertensione arteriosa Ipertensione = Ipertensione sistolica isolata “de novo” “Burned out” (evoluzione di una ipertensione diastolica di lunga durata) CLASSIFICAZIONE WHO-ISH 1999 E J. N. C. VI WHO-ISH Ottimale < 120/< 80 Normale JNC VI <120/<80 <130/<85 <130/<85 Alta-normale 130-139/85/89 130-139/85-89 Grado 1(lieve) 140-159/90-99 Stadio 1° 140-159/90-99 (borderline) 140-149/90-94 Grado 2(moderata)160/179/100-109 Stadio 2° 160-179/100-109 Grado 3 (severa)>=180/>=110 Stadio 3° >=180/>=110 Sistolica isolata>=140/<90 borderline 140-149/<90 >=140/<90 Pulse Wave Velocity Systole Predicting cardiovascular risk using conventional vs ambulatory blood pressure in older patients with systolic hypertension.Systolic Hypertension in Europe Trial Investigator. Staessen JA,ET al CONCLUSION: In untreated older patients with isolated systolic hypertension,ambulatory sistolic BP was a significant predictor of cardiovascular risk over end above conventional BP. JAMA 1999 Aug.11;282(6):539-46 Raccomandazioni della BRITISH HIPERTENSION SOCIETY sull’uso dell’ABP -White coat hypertension --Borderline hypertension -Newly diagnosed elderly hypertensives -Nocturnal hypertension -Resistant hypertension -Pregnancy -Low blood pressure -Evaluation of drug treatment Blood Pressure 2000 6 5 4 3 2 1 <50 51-65 >65 0 Total CV Events (x 100 pts-years) Relationship Between Tertiles of PP and Total CV Events clinic PP, mmHg Verdecchia P et al. Hypertension 1998; 32:983-988 Verdecchia. P. et al Hypertension 1998 CONCLUSIONI L’eta’, non costituisce una condizione che esclude il trattamento farmacologico dell’ipertensione, poiche’ l’ipertensione e’ un fattore di rischio nell’anziano. I recenti dati della letteratura ,dimostrano quanto siano importanti per il rischio cardiovascolare nell’anziano, la pressione sistolica ma soprattutto la pressione differenziale misurata con l’ABPM.Si auspicano, dagli addetti alla formazione permanente, interventi con programmi di rieducazione sia per i pazienti che per gli operatori sanitari(ECM). CONCLUSIONI L’abpm risulta uno strumento piu’ utile della misurazione clinica per la valutazione del danno d’organo nell’anziano per l’elevata variabilita’pressoria presente nell’eta’ avanzata.(> impedenza aortica,<riflessi barocettoriali) L’abpm, stratifica i pazienti, che hanno bisogno di un trattamento farmacologico mirato alla difesa della compromissione vascolare(PP24h) L’abpm ,evidenzia meglio il rischio emodinamico(ipotensione posturale e riduzione dei flussi per patologie concomitanti)e farmacologico(sovradosaggio) spesso presente nell’eta’ avanzata E’ opportuno nella terapia dell’ipertensione arteriosa nell’anziano trovare il giusto equilibrio tra il ……….rischio di nuocere per non aver fatto e quello di nuocere per aver fatto troppo. Barbagallo Sangiorgi