TAOISMO Storia e fondatore Il taoismo religioso o popolare apparve sotto la dinastia degli Han. Verso il quinto secolo d.C., il taoismo si consolidò come chiesa con le sue strutture gerarchiche opposte a quelle buddhiste e confuciane. Tuttavia il taoismo, anche quando si organizzò in “chiesa” e si inserì nella vita cinese, non divenne mai religione di stato. È attribuita a Laozi la scrittura del Tao Te Ching (testo sacro taoista), ed egli stesso è considerato il fondatore del Taoismo. Egli sviluppò il concetto di Tao, solitamente tradotto come la Via, un concetto il cui significato è strettamente collegato all'ordine cosmico dell'universo: La Via è la Natura. Le divinità l primo (Puro Giada) è il sovrano del Cielo. Il secondo (Puro Superiore) è il regolatore dell’alternanza cosmica e del flusso del tempo. Il terzo (Puro Supremo), che s’identifica con lo stesso Lao Tzu, dimora nel terzo Cielo e gli si deve rispetto reverenziale per aver predicato agli uomini la dottrina del Tao. Ricordiamo poi altre importanti divinità come le Quattro Maestà, l’Impetatore Giallo e i Re Dragoni; Xi Wang Mu (Regina Madre d’Occidente), dea della fecondità e guardiana dei frutti dell’immortalità; Yi l’atciere, Huang Di, antenato di tutti i cinesi; Matsu (Tin Hau), dea del Cielo e del mare… Il culto Il culto collettivo, guidato dai preti, si fonda essenzialmente su inni di glorificazione rivolti al Tao o più in specifico alle varie divinità. Riti sacrificali sono fortemente esclusi. Le cerimonie possono includere offerte di incenso, cantici e inni, musica e benedizioni. Il manuale liturgico utilizzato è il Canone taoista che contiene vari tipi di liturgia che vengono applicati in base alle ricorrenze: ad esempio la liturgia della pioggia e quella dell'acqua, la liturgia del fuoco, quella del Signore del Cielo e quella del Nuovo anno. I riti taoisti sono di solito celebrati in precise date stabilite dal calendario cinese, anche se la venerazione personale può essere quotidiana . Il culto alle divinità ha una particolare preminenza nella religione taoista. Un rituale compiuto generalmente dai fedeli è il baibai , che consiste nel pregare dinanzi ad un altare avendo fra le mani dei bastoncini di incenso Luoghi di culto Inizialmente il culto taoista si svolgeva all'aperto. Con il passare del tempo si è tuttavia sempre più concentrato in templi che hanno forti somiglianze con quelli buddhisti. Sono di solito consacrati a specifiche divinità ma è possibile invocarvi collettivamente anche più forze divine. In cinese, il termine utilizzato per indicare i templi taoisti è guan (o kuan), traducibile come "osservare", "contemplare", "intuire". Questo significato accentua la funzione mistica del luogo di culto, in cui il fedele non va solo per assistere ai rituali, ma anche e soprattutto per contemplare la natura, riflettendo sul concetto di divinità fortemente permeato in essa. L'edificio di culto è caratterizzato da un cortile, una sala principale in cui è custodita la rappresentazione della divinità, e più sale minori o giardini. I templi sono i luoghi di culto dei paesi e vengono utilizzati non solo per i servizi ritualistici, ma anche per feste di ogni tipo, I testi sacri Il TAO TEH - CHING. È l'opera fondamentale del taoismo ed è attribuita a Lao-tzu, composta di cinquemila parole e scritta su richiesta di Yin-Hsi, mentre l'autore si accingeva a lasciare il suo paese. Il testo è diviso in 81 paragrafi e fu ufficialmente riconosciuto nel 678 a.C., sotto la dinastia dei T'ang. Il Tao Teh-ching è opera di notevole valore poetico, parte in prosa ritmica, parte in versi liberi. * Il CHUANG -TZU. È la raccolta di dialoghi, aneddoti, e apologhi scritti da Chuang-tzu, vissuto tra il 369 e il 286 a.C. L'opera sviluppa ed espone la dottrina fondamentale del taoismo. Il Chuang-tzu è diviso in 33 capitoli, tutti ricchissimi e coloriti per la capacità dell'autore di evocare e descrivere il mondo mitico taoista con un linguaggio fresco e brillante. Per tale ragione Chuang-tzu è ritenuto il più grande scrittore della Cina antica. * Il LIEH - TZU. È la raccolta di scritti filosofici e metafisici del taoismo, attribuita a Lieh-tzu, vissuto nel IV-III sec. a.C. Il testo è diviso in otto capitoli. Le festività religiose Nel capodanno lunare, o Festa di Primavera, si concentra ogni tipo di cerimonia religiosa, spettacolo ed esibizione sia in forma pubblica sia in forma privata. In casa propria si tiene un banchetto familiare in onore degli antenati e dei membri della famiglia che vivono lontano. Il banchetto è solitamente accompagnato da canti di prosperità e di benedizione per il nuovo anno. Le persone usano indossare abiti nuovi in attesa dell'esplosione di fuochi artificiali, che segnalano l'inizio del nuovo periodo lunare. Ci sono poi tutta una serie di feste minori: il quindicesimo giorno del primo mese dell'anno cinese ricorre la festa delle lanterne (o delle luci) che viene celebrata con processioni ed esposizioni di lanterne e danze di draghi; il terzo giorno del terzo mese è la festa della purificazione, che consiste nella manutenzione delle tombe … L’idea della vita della morte della sofferenza e dell’aldilà Una volta che l'essere umano giunge alla consapevolezza di essere una scintilla dell'enorme potenziale di cui l'universo è costituito, egli trova la vera felicità, la realizzazione di se stesso, il vero senso della vita Compresa la sua immortalità l'essere umano capisce che la morte è in realtà un'illusione, un preconcetto, dato che così come in vita, anche dopo il trapasso ma soprattutto dopo il trapasso egli sarà in pieno allineamento con il Tao. Abitudini alimentari Come vale per le pratiche di altre religioni orientali, il vegetarianesimo è predominante (se non esclusivo) nella dieta dei taoisti; oltre ai cereali integrali i cibi suggeriti consistono in verdura, frutta, semi e noci, tofu, soia, erbe e tè. La dieta taoista è molto semplice, il suo scopo è quello di mantenere sano il corpo e la sua energia yin e yang, in modo da poter essere in armonia con la natura e dunque con il Tao. La musica La musica è in sostanza un vero e proprio modo di comunicare al Tao stesso. La musica rituale si suddivide essenzialmente in due tipologie, il tono yin e il tono yang, le quali vengono utilizzate in rituali di tipo diverso. I due generi sono il riflesso dell'idea teologica dell'armonia yin e yang che caratterizza tutte le cose che esistono. Le musiche possono essere accompagnate anche da canti, intonati sia da parte dei sacerdoti sia dei fedeli che assistono alle celebrazioni.