Attività fisica e salute - agire DARE FORZA ALL'AZIONE DELLA COMUNITA' BOLOGNA, 9 MARZO 2010 Angela Zanichelli Servizio Sanità Pubblica Regione Emilia Romagna 1 PROMOZIONE DELLA SALUTE “Processo che orienta gli individui ad esercitare un maggior controllo sulla propria salute e a migliorarla”. (Carta di Ottawa, OMS, 1986) 2 COMMUNITY EMPOWERMENT PER LA SALUTE La conferenza di Nairobi (2009) dà forza al Community Empowerment, che definisce come “promozione della capacità della comunità di gestire i determinanti della propria salute / benessere / qualità di vita”. 3 COMMUNITY EMPOWERMENT PER LA SALUTE In particolare, si insiste sulla necessità di individuare, valorizzare, utilizzare ed accrescere le competenze e le risorse presenti nella comunità, anche per assicurare la sostenibilità dell'azione. Questa, credo, è una buona base di partenza per il nostro lavoro di “promotori di salute”... 4 COSTRUZIONE DI COMPETENZE (Capacity building) Occorre insomma sostenere lo sviluppo diffuso di conoscenze, abilità, impegno, strutture, sistemi e leadership per rendere la costruzione della salute davvero efficace. 5 A LIVELLO DI COMUNITA' LAVORARE PER: - accrescere consapevolezza dei rischi - alfabetizzare alla salute (health literacy) - facilitare l'accesso alle risorse, anche conoscitive - mettere in atto strategie per favorire identità e coesione nella/della comunità 6 QUALE IL PERCORSO SVOLTO COI PIANI PER LA SALUTE ? Si è cercato di coinvolgere attivamente numerosi partner nelle azioni di promozione della salute, attraverso un percorso partecipato che prevedeva 5 fasi: - identificazione dei problemi di salute - selezione delle priorità - elaborazione del Piano - attuazione del Piano - monitoraggio e valutazione 7 QUALI I I PUNTI FERMI “ACQUISITI” DAI SERVIZI E DELLA COMUNITA' COINVOLTE: - Un nuovo concetto di salute - il peso dei determinanti non sanitari sulla salute (le disuguaglianze, in particolare) - la centralità della partecipazione, come mezzo e come fine - la centralità della comunità, come soggetto e come destinatario dell'azione - il ruolo chiave degli enti locali nel lavoro con/per le comunità. 8 IL RUOLO DEGLI ENTI LOCALI NELLA LEGISLAZIONE D.L. 19 giugno 1999, n. 229 riconosce l'importanza del governo locale nella promozione della salute. L.R. 29/2004 ribadisce con forza la centralità degli Enti Locali nella programmazione delle politiche di promozione della salute e dei servizi sanitari in Emilia Romagna. 9 IL GOVERNO LOCALE E I DETERMINANTI DI SALUTE I determinanti più potenti della salute devono essere ricercati nelle condizioni sociali, economiche e culturali di una popolazione... 10 QUINDI… Occorre orientare l'azione politica verso la promozione della salute, in tutti gli ambiti di intevento (dalla mobilità ai trasporti, dalla raccolta rifiuti alla qualità dell'aria, dalla scuola agli interventi sociali, dall'urbanistica ai lavori pubblici...). 11 CHE SONO… ambiti su cui agiscono anche gli enti locali, seppure con mezzi inadeguati e risorse sempre più scarse... Resta il fatto tuttavia che i primi e più diretti interlocutori dei cittadini sono i Comuni... 12 CHE FARE? Sensibilizzare gli Enti Locali a leggere le proprie azioni con il “filtro” della salute e ad orientarle in tal senso. Si tratta di una sfida difficile, visto che numerosi e più potenti sono altri stimoli/vincoli all'agire (dalla scarsità di risorse, alle norme di legge sui bilanci, ai molteplici interessi in campo...). 13 IL RUOLO DEGLI STAKEHOLDER E' necessario anche cercare alleati, anzitutto tra gli stakeholder, cioè i portatori di interessi (individui, enti, gruppi e associazioni) che, a vario titolo, perseguono i medesimi obiettivi di salute e benessere collettivo ...cioè promuovere un'azione di advocacy ampia ed incisiva. 14 CENTRALITÀ DELLA PARTECIPAZIONE La partecipazione dei cittadini rappresenta un punto di forza, una potente leva d'azione, ma insieme anche un obiettivo di crescita e di rafforzamento delle comunità, non solo rispetto alla promozione della salute, ma anche dei processi democratici. È impegnativa, richiede tempo ma, se agita, deve contare e giungere fino alla fase decisionale... 15 UN ESEMPIO PISTE CICLABILI: COME E PER CHI ? Le piste ciclabili hanno un costo elevato, oltre che una limitata realizzabilità: per questo vanno progettate insieme alla popolazione, ricalcando percorsi molto frequentati; ma vanno anche sostenute con iniziative di lancio e promozione, affinchè diventino una vera e propria opportunità/scelta quotidiana. Ci possono lavorare insieme uff. tecnici, San. Pubbl., gruppi di cittadini, associazioni del territorio e tutti gli stakeholders... 16 UN ALTRO ESEMPIO IL “PIEDIBUS” Nati quasi ovunque per contenere i costi del trasporto scolastico, i Piedibus si sono rivelati una bella azione di promozione della salute, di coesione sociale, di riscoperta del proprio territorio, di lavoro congiunto tra comuni, scuola, sanità, associazioni di volontariato. Attraverso percorsi dai nomi simpatici (lumaca, millepiedi, tartaruga ecc.), sono stati davvero una scoperta “salutogena” 17 e low cost, certamente da valorizzare ... Insomma, possiamo dire che il lavoro non manca... GRAZIE PER L'ATTENZIONE !