IL DECADENTISMO e Gabriele D’Annunzio IL DECADENTISMO Si sviluppa tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo Aristocratico e sofferto rifiuto della società Temi trattati: • Inconscio • Sogno • Memoria • Infanzia • Angoscia • Senso della morte CARATTERISTICHE Gusto per: • Artificio • Eleganza • Raffinatezza Esponente maggiore del Decadentismo europeo: Charles Baudelaire Figura del bohémien Idea estetica di vita come arte Contro le masse, considerate volgari Fascino per tutto ciò che è esotico e per le esperienze create dalle droghe Sensualità Rifiuto della solidarietà sociale Erotismo morboso Culto per esoterico e satanico CARATTERISTICHE Rifiutate le tradizionali regole sintattiche e logiche della scrittura Ricerca di nuove tecniche letterarie Molti elementi evocativi e allusivi Suggestioni fono-simboliche del linguaggio Letteratura simbolista Forte estetismo ESPONENTI In Italia l’esponente più illustre e controverso del Decadentismo è Gabriele D’Annunzio Giovanni Pascoli fonda, a suo modo, la poesia simbolista D’ANNUNZIO Nasce nel 1863 a Pescara Compie i primi studi a Firenze 1879 pubblica un volume di versi “Primo vere” Frequenta l’università a Roma e studia Lettere ma non si laurea Frequenta i salotti aristocratici Avventure sentimentali Attività letteraria e giornalistica Vita molto movimentata Intellettuale spregiudicato Tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento scrive molte opere teatrali D’ANNUNZIO 1898 si ritira nella villa La Capponcina, presso Firenze Qui scrive molto e vive una vita dissipata e dispendiosa 1910 fugge in Francia per sfuggire ai creditori Interventista 1915 torna in Italia per arruolarsi Partecipa a molte azioni di guerra per cui riceve alcuni riconoscimenti ufficiali 1920 realizza l’impresa di Fiume con alcuni suoi legionari (azione a sorpresa per liberare la città Governo italiano, nonostante l’impresa sia riuscita, gli impone di abbandonare la città) 1922 si ritira a vita privata al Vittoriale, sul lago di Garda 1938 muore D’ANNUNZIO: OPERE MAGGIORI Produzione letteraria vastissima Opere in prosa: • Il piacere (1891) • L’innocente (1892) • Trionfo della morte (1893) • Le vergini delle rocce (1896) • Il fuoco (1900) • Novelle della Pescara(1902) • Forse che si, forse che no (1910) • Il notturno(1918) D’ANNUNZIO: OPERE MAGGIORI Opere in versi: • Primo vere (1879) • Canto novo (1882) • Poema paradisiaco (1893) • Maia, Elettra, Alcyone (1904) • Merope (1912) • Asterope (1920) • Città del silenzio (1926) D’ANNUNZIO: OPERE MAGGIORI Drammi teatrali: • La gioconda (1899) • La città morta (1899) • Francesca da Rimini (1902) • La figlia di Iorio (1904) • La fiaccola sotto il moggio (1905) • Le martyre de Saint Sebastien (1911) • La pisanella (1913) PRIMO VERE E CANTO NOVO PRIMO VERE (1879) Ispirato al modello Carducciano Ottiene molto successo CANTO NOVO (1882) Visione panica e sensuale della vita IL PIACERE Caratteri del decadentismo europeo Atmosfera di passioni edonistiche Protagonista, Andrea Sperelli, è il prototipo dell’uomo decadente: avido di piaceri, cultore del bello, annoiato e stanco Personaggi torbidi e morbosi POEMA PARADISIACO 1893 Tappa importante nell’evoluzione del linguaggio poetico Rime oniriche Tema dominante è l’amore Ritorno ad una adolescenza perduta ALCYONE 1904 Uomo e natura trasfigurati Parole musicali Verso è tutto Capolavoro poetico dannunziano GIUDIZIO CRITICO D’Annunzio incarna l’ideale del poeta decadente, cultore del bello e del gusto, aristocratico e dispregiatore di tutto ciò che è comune o banale Influenzato dalle teorie filosofiche di Nietzsche e da Wagner (teoria del Superuomo) Sua arte mira alla preziosità, alla raffinatezza, alla musicalità Esperienza letteraria che coinvolge i cinque sensi Natura ha un ruolo fondamentale Spesso questa ricerca a tutti i costi della raffinatezza e del decorativismo sfocia in un linguaggio pesante, barocco Sperimenta moltissimo Spesso assenza di un senso morale a favore di una forma elaborata ma vuota