Capitolo quarto
Morfologia
Tra morfologia lessicale e morfologia
flessionale:
alcuni “morfemi funzionali” –
gli articoli, le copule e i possessivi, con
esempi tratti da alcune lingue
G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale
Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl
Morfemi “grammaticali”
• Vi sono morfemi lessicali che per il funzionamento sono
vicini ai morfemi flessionali. Si parla, in proposito, di
morfemi grammaticali o di parole funzionali.
• Gli articoli e le copule (p.es. è) sono un esempio di
questa intersezione tra la morfologia flessionale e
lessicale. Per questo, avviene in alcune lingue che
questi elementi siano non parole autonome, ma
elementi flessionali.
– Il “verbalizzatore” essere (= “copula”) dà solo informazioni
morfologiche (morfologia verbale): Socrate era ateniese.
N.B. In molte lingue la copula al presente non sempre è espressa;
cfr. russo, ungherese (nagyon szigorú a tanár ‘molto severo (è)
l’insegnante’); in georgiano al pres.afferm.: -a – es dzveli
pilmia “qs. è un film vecchio”; diach, dzvelia “sì, è vecchio” ,
magran saint’eresoa “ma è int.” (cfr. dzveli, saint’ereso).
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Gli articoli – aspetti morfologici
In lingue come il rumeno (lingua romanza) e lo svedese (come
pure le altre lingue scandinàve) l’art.determinativo è un
morfema posposto al nome. Consideriamo il rumeno:
Rumeno:
art.masch. -l 
lup – lupul ‘il lupo’; lupi (plurale) – lupii (‘i lupi’);
om (‘uomo’)– omul; omul bun (‘è buono’, l’aggettivo è
predicato) – bunul om (l’aggettivo è attributo); oamenii buni
(‘sono buoni’) – bunii oameni;
art. femm. -a:  stea – steaua (‘stella’); fată (‘ragazza’) – fata
(‘la r.’); declinarea substantivelor (‘la declinazione dei
sostantivi’).
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Altri casi: il possessivo
Il possessivo in irlandese è espresso da un cambiamento fonologico del suono
iniziale di parola:
• Lenizione: mo / do chara (‘mio / tuo amico’); a chapall (‘his’ ‘horse’); a
athair (‘his father’)
• Tema puro: a capall ‘her horse’; tema + h (se inizia per vocale) : a hathair
‘her father’
• Eclipsi (sonorizzazione): ár / bhur gcara ; a gcapall ‘their horse’; a nathair ‘their father’
• Táim ag caint le mo chara (a gcara, a chara, a cara) (‘sto parlando con il
mio amico’)
Sono fenomeni impiegati anche per esprimere la concordanza tra aggettivo e
sostantivo: Táim i mo chui ar chathair bhog sa seomra suite. (‘sono seduto
su una comoda sedia in salotto’)  cathair ‘poltrona’ bog ‘comodo’; ma la
preposizione ar provoca la “lenizione” della consonante iniziale di cathair
( chathair); l’aggettivo si comporta come il nome e anch’esso subisce
lenizione (bog  bhog). Dove bh è [v] e ch è [h].
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Il possessivo in ungherese
Il possessivo in ungherese non è una parola
autonoma, ma un suffisso del nome:
• ‘dente’ : fog ; art.det.: a  a fog ‘il dente’;
• -am / -em : ‘mio’  a fogam ‘my tooth’
• ‘libro’ : könyv; a könyv; a könyvem
• -a / -e: ‘suo’  a foga, a könyve.
– La scelta fra –a ed –e dipende dalle vocali
della radice lessicale (armonia vocalica).
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alcuni “morfemi funzionali”