Uno strano fenomeno: i lapsus La morfologia Ho le taschi in chiava Linguistica Generale, parte II a.a. 2007-2008 Ho le chiavi in tasca chiav+e/i Definizioni di base La morfologia • La morfologia studia la struttura interna e le regole di formazione delle parole. • I parlanti hanno una competenza morfologica: cliccabile / * computerabile tasc+a/e • Il morfema è la più piccola parte di una lingua che è dotata di significato: boy+s ragazz+i dormi+v+o Definizioni di base Anno nuovo, vita nuova Quattro ‘parole’, ma tre lessemi. Ciascun lessema può avere più forme flesse (es: nuovo-nuova; con l’eccezione dei lessemi invariabili) Definizioni di base • La morfologia derivazionale crea lessemi a partire da altri lessemi canta(+re) ! cantabil(+e) • L’insieme delle forme che un lessema può assumere costituisce il suo paradigma flessi-vo. La morfologia flessiva crea il paradigma a partire da una forma-base, la base lessicale. am+o, am+i, am+av+o, am+er+ò, am+are... Definizioni di base Il lessema è una unità di analisi linguistica che appartiene a una determinata categoria sintattica (N, V, A...), ha un particolare significato o funzione grammaticale, e modifica sistematicamente la sua forma secondo il contesto sintattico in cui è inserita. am+o, am+i, am+av+o, am+er+ò, am+are... Criteri di distinzione • Cambiamento di categoria sintattica mangia(+re) ! mangia+bil(+e) mangi+o ! mang+erò (cyclic ! cyclic+al) Criteri di distinzione • Dipendenza dal contesto sintattico un palazzo antico (*antica/ antichi/ antiche) un palazzo/ palazzetto antico Criteri di distinzione • Regolarità semantica vs. cambiamento non sempre ‘trasparente’ del significato lessicale amo / amai / amerò (signif. lessicale costante) libro ! libretto (cambiamento ‘trasparente’) papa / papabile (cambiamento non ‘trasparente’) dividere / condividere (le idee di q.no) vinaio, giornalaio, verduraio / orologiaio / formicaio, pollaio, granaio Criteri di distinzione • Sistematicità: la flessione crea paradigmi tendenzialmente completi, mentre le regole derivazionali si applicano in modo sporadico bimbo ! bimbetto /? bimbino libro ! libretto /? librino / libriccino telefono ! * telefonetto / telefonino Criteri di distinzione • Chiusura: le regole derivazionali si possono applicare in successione, mentre la flessione “chiude” la parola conta(+re) ! conta+bil(+e) ! contabil+izza(+re) ! contabilizza+zion(+e) Tabella riassuntiva criterio derivazione flessione cambiam. cat. sint. dip contesto sint. sistematicità regolarità sem. + - + + + chiusura - + Ipotesi della “morfologia scissa” • I processi derivazionali hanno luogo nel lessico, i processi flessivi nella sintassi. • La morfologia derivazionale ha il ruolo di strutturare il lessico mentale; la morfologia flessiva ha il ruolo di esplicitare le relazioni sintattiche della parola. La flessione Tipi di flessione • La struttura dei paradigmi flessivi varia da lingua a lingua, secondo le proprietà morfosintattiche che ogni lingua seleziona per ciascuna categoria. es: flessione dell’aggettivo ital. genere [maschile/femminile] numero [singolare/plurale] ingl. " • Accordo: un lessema condivide le proprietà morfosintattiche di un altro lessema, in base ad una relazione sintattica • Reggenza: un lessema assume alcune proprietà morfosintattiche determinate (ma non condivise) dal membro reggente della relazione sintattica • Proprietà inerenti Categorie flessive Categorie flessive • Per il nome: • genere (maschile, femminile, neutro...) • numero (singolare, plurale, duale/paucale) • definitezza (arabo: kalbun ‘un cane’ al-kalbu ‘il cane’) • caso grammaticale (per reggenza) • Per il verbo: • tempo (presente, futuro, passato...) • aspetto (progressivo, compiuto...) • voce (attivo, medio, passivo) • modo (indicativo,congiuntivo,imperativo, ...) • persona,numero,genere (per accordo con un argomento) • Per l’aggettivo: • grado (positivo, comparativo, superlativo) • funzione attributiva vs. predicativa, ad. es. in russo: nóvaja kníga 'un libro nuovo' kníga nóva 'il libro è nuovo' • genere, numero, caso (per accordo) La derivazione La derivazione 1. Ogni regola di morfologia derivazionale si applica ad una base appartenente ad una certa categoria (N, V, A) 2. La categoria di output di una regola deve corrispondere alla categoria di input della regola successiva 3. Il morfema derivazionale più esterno determina la categoria in base alla quale il lessema verrà flesso [dubita]V [ [dubita]V bil(e)]A [in [dubitabil(e)]A ]A [indubitabil(e)]A mente]Avv [dubita]V * [in [dubita]V] V * [indubita]V bil(e)]A Tipologia dei morfemi morfemi liberi legati lessicali funzionali ieri, camion e, poi,con boy, drink lessicali pensa- funzionali (affissi) L’affissazione • prefissi: in-, ri-, dis-,… • suffissi: -mente, -tore, -zione, -bile,… • infissi (tagalog: ganda 'bello' g-um-anda 'imbellire') • circumfissi (parasintesi): in+A+are/ire s+N+ato ingl.en+light+en -bile, in- La morfologia non concatenativa La base è un pattern consonantico, i morfemi derivazionali o flessivi sono pattern vocalici che si inseriscono tra le consonanti ! ktb (connesso alla scrittura) kita:b (libro) kataba (egli scrisse) ka:tib (scrittore) apofonia (ingl. drive/drove/driven; lat. tˇego/tˇ oga) Tipologia morfologica • lingue isolanti (vietnamita, cinese,…): ogni parola coincide con uno e un solo morfema. tôi 'io', chúng tôi 'noi’ (vietnamita) • lingue agglutinanti (turco, bantu...), in una parola si combinano più morfemi invarianti, chiaramente segmentabili. adam 'uomo' (nom. sing.) (turco) adam-lar (nom.plur.) adam-lar-dan (abl. plur.) Tipologia morfologica Il morfema: alcuni problemi • lingue flessive (gran parte delle lingue indoeuropee): una parola contiene più morfemi che non sono invariabili e segmentabili in modo trasparente Il morfema è la più piccola parte di una lingua che è dotata di significato… … ma è veramente così (nelle lingue flessive)? in+regolare !irregolare in+logico ! illogico in+maturo ! immaturo in+trepido ! intrepido Il morfema: alcuni problemi • Allomorfia: la stessa unità di significato ha realizzazioni diverse, dipendenti dal contesto e in distribuzione complementare ingl. s [+plurale] [-s] ital. il,i / lo, gli [-z] [-iz!] Il morfema: alcuni problemi • Suppletivismo: in un paradigma flessivo (o in una famiglia derivazionale) si trovano basi diverse, senza evidenti rapporti formali vado, vai, va, vanno / andiamo, andate buono/ migliore / ottimo (cf. buonissimo) go / went (cf. % goed) acqua/ acquatico/ idrico Il morfema: alcuni problemi • Esponenza cumulativa (o amalgama): lo stesso morfema esprime simultaneamente due elementi di significato Il morfema: alcuni problemi • Esponenza ridondante: lo stesso elemento di significato è espresso da due morfemi reg+o (latino) reg+s+i ital. bell+i: [+maschile], [+plurale] parla+i: [+ passato], [+1a persona] [+sing] Il morfema: alcuni problemi • Morfemi multifunzionali: lo stesso segmento fonetico esprime significati diversi entro paradigmi diversi mang+i (indicativo/congiuntivo, 2a sg.) mang+i (congiuntivo, 1a e 3a sg.) Il morfema: alcuni problemi • Morfemi zero: ad un elemento di significato non corrisponde alcun esponente morfo-fonologico [vecchio]A ! (un) [vecchio]N (conversione) parl+"+a (membro non marcato del paradigma) parl+av+a parl+er+à Tabella riassuntiva esponenza cumulativa, forma morfemi multifunzionali allomorfia, significato suppletivismo morfemi zero (conversione) " Morfologia e fonologia • I morfemi morfo-fonologicamente trasparenti si applicano alla base senza modificarla ingl. –ness (dry ! dryness, fair ! fairness...) • Altri morfemi provocano alternanze morfofonologiche: ingl. –ion (decide ! decis+ion, deride ! deris+ion) ital. –i in amik+o ! amit" + i significato Morfologia e fonologia • Alcuni morfemi hanno restrizioni fonologiche sulle basi cui possono applicarsi ital. s- : si applica a basi aggettivali ma solo se non cominciano per vocale (contento!scontento, utile! *sutile / ! in+utile) ingl. –er/-est: solo basi aggettivali monosillabiche o bisillabiche “leggere” (calm! calmer, happy! happiest, curious! *curioser) altrimenti, la forma perifrastica con morfemi liberi: more, most+A Alcune regole derivazionali • La prefissazione non sposta l’accento, non modifica la categoria morfosintattica A ! [in+A]A ‘qualità contraria’ N ! [ex+N]N ‘qualifica rivestita in passato’ V ! [ri+V]V ‘azione ripetuta (ma: rimettere...)’ V ! [dis+V]V ‘causare un processo/stato negativo’ ordine di applicazione: ri+dis+V, * dis+ri+V Alcune regole derivazionali • La suffissazione sposta l’accento, e di norma modifica la categoria morfosintattica N!V N!A N!N -izza(re), -eggia(re), -ifica(re) -oso, -ale, -ario, -ico, -ese -aio, -ería, -ista, -ismo, -iere Alcune regole derivazionali A quali restrizioni è soggetto il suffisso -bile? V ! A ‘che può essere V-to’ lava+bile, leggibile, fattibile, godibile,modernizzabile, preferibile... *dormibile, *partibile, *andabile, *moribile … (Ma: camionabile, papabile, fallibile, immancabile, affidabile, vivibile…) Alcune regole derivazionali • Suffissazione V!N V!A A!N A ! Avv -zione, -ata, -aggio, -mento, -tore -bile, -tivo, -torio, -evole -are/-ire, -ifica(re), -eggia(re) -izza(re) -mente La composizione • Forma parole nuove a partire da due parole esistenti: capo, stazione ! capostazione tele+visione, antropo+fago, lacrimo+geno (basi legate) • Le parole composte possono essere input di regole derivazionali: croce, rossa ! croce rossa !croceross+ina vero, simile ! verosimile ! in+verosimil+mente La composizione • Il significato dei composti non sempre deriva dal significato delle parti in modo ‘trasparente’ rompiscatole, piedipiatti, voltagabbana, pescecane… lavapiatti, ferro da stiro, sottopassaggio... Tipi di composti in italiano N+N crocevia, capostazione, … A+A pianoforte, dolceamaro, … N+A camposanto, cassaforte P+N dopobarba, oltretomba V+V saliscendi, dormiveglia… V+Avv buttafuori, cacasotto, viavai... N+V manomettere, crocefiggere... V+N lavapiatti, apriscatole, prendisole… * V+P, *N+P, * P+A, *V+A Composizione vs. sintassi • Non si può inserire materiale La testa dei composti • Test operativo: “… è un …” * ferro pesante da stiro, * butta-tutti-fuori • I costituenti non sono visibili alle regole sintattiche * Questa lavapiatti è costosa ma non li lava bene N campoN santoA • Il composto eredita dalla testa la categoria La testa dei composti • Il composto eredita dalla testa i tratti sintattico-semantici N [+maschile], [+animato] capoN [+maschile] [+animato] stazioneN [-maschile] [-animato] La testa dei composti • In italiano la testa è normalmente a sinistra, nei composti produttivi pescecane, camposanto, capostazione, … • La testa può trovarsi a destra se il composto ha origine da un’altra lingua terremoto << terrae motus (latino) overdose << overdose (inglese) scuolabus << school bus (inglese) La testa dei composti • Nei composti esocentrici nessuno dei due costituenti determina sia la categoria, sia i tratti sintattico-semantici La testa dei composti • Nei composti dvandva entrambi i costituenti sono teste sia categoriali che semantiche N [+maschile], [+animato], [-plurale] portaV lettereN [-maschile] [-animato] [+plurale] N [-maschile], [-animato], [-plurale] cassaN pancaN [-maschile] [-animato] [-plurale] [-maschile] [-animato] [-plurale] Composizione e flessione Composizione e flessione • La flessione si trova normalmente sulla testa • Nel corso del tempo i composti perdono trasparenza# la testa a sinistra non viene più identificata # si flettono alla fine della parola camposanto ! camposanti,pescecane ! pescecani capostazione ! capistazione, nave traghetto ! navi traghetto, ferrovia ! ferrovie, capogiro ! capogiri • Nei composti dvandva entrambe le teste possono essere flesse cassapanca ! cassepanche I composti sintagmatici • Il composto sembra avere una struttura più sintattica: A [pipe and slipper] husband An [ate too much] headache Una donna [tutta casa e chiesa] un proposta [prendere o lasciare] La composizione in inglese • E’ liberamente ricorsiva [[Turkish literature] professor ] [Turkish] [literature professor] [[[[Truck driver] insurance] company] director] • L’accento cade sulla penultima sillaba ’black bird ‘merlo’ black 'bird ‘uccello nero’ ’black board 'lavagna’ black 'board ‘tavola nera’ Morfologia e afasia La competenza morfologica • Applicabilità a nuove parole • Iper-regolarizzazioni nel corso della acquisizione del linguaggio • Economia della memorizzazione Approfondimenti Spencer, A. & Zwicky, A. 1998. The Handbook of Morphology. Blackwell. Laudanna, A. & Voghera, M. 2006. Il linguaggio: strutture linguistiche e propcessi cognitivi. Laterza (cap.5 e 6). • Danno selettivo alla morfologia flessiva, preservata quella derivazionale (Miceli e Caramazza 1988) • Parafasie limitate alla morfologia flessiva e alla morfologia derivazionale produttiva (Badecker & Caramazza 1991) • Morfologia flessiva preservata nella afasia gergale (“Those are waggots, they have to be fribbed in”)