Fattori della comunicazione verbale Scheda del capitolo settimo Lingua e comunicazione 1 G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Sintesi • Si comunica in via • Esplicita – Semiosi • Categoriale • Deittica – Ostensione • Implicita – Presupposizione – Implicazione. 2 G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Semiosi categoriale – I simboli sono eventi comunicativi verbali che manifestano, esibiscono una componente di senso: “dentro” al simbolo vi sono categorie per leggere il dato della realtà, così come è depositato entro una tradizione (common ground). – P.es. formaggio – cheese (< caseus formaticus): significo nominando una caratteristica, che rappresenta un’intera porzione di realtà. – Si dice “categoriale” la semiosi che denota nominando proprietà, relazioni, caratteristiche. 3 G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Semiosi deittica o Deissi • • • La deissi funziona “nell’incontro del linguaggio con l’esperienza” (Rigotti – Cigada, La comunicazione verbale, Apogeo, Milano 2004, p. 43). La deissi è un’istruzione per la quale si identifica un elemento del contesto. I deittici hanno una parte linguistica ( semiosi) e una parte esperienziale. Che significa ora? Per interpretare serve: – la conoscenza dell’italiano (non sempre è omologo a now). Cfr. lat. hac hora sp ahora, it ora; – La conoscenza del “context of use”. 4 G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Deittico vs categoriale • • Un lessema come albero “rimanda all’esperienza di cose fatte così e così”. Il lessema è dotato di un semantismo – a un’ “idea” – presente già nel sistema linguistico (p. 44). Un lessema come adesso : è una istruzione che indica come ci collochiamo rispetto al tempo; nell’atto di comunicazione verbale il parlante ne attiva la carica deittica e instaura un riferimento a un momento di tempo. 5 G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl anafore / catafore : deittici testuali • • • • Le anafore (“anà” + phero “rimando in alto”) e le catafore (“katà” + phero “rimando in basso”) sono segnali testuali: - per riprendere denotati che precedono nel testo (anafore) - per anticipare denotati che precedono nel testo. Sono detti anche elementi “forici”. (Rigotti – Cigada, La comunicazione verbale, cit., p. 45). 6 G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Ostensione • “La realtà partecipa alla comunicazione per il fatto di essere lì” (Rigotti – Cigada, cit., p. 46). • Ostendere contiene il prefisso ob – cfr. oggetto < obiectum – “ob”: davanti; ostendere = “mettere davanti”. • “Momento muto della comunicazione” (ibidem). È naturale. Non è simulazione. 7 G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl