Sull’implicito – una nota
Capitolo settimo
Lingua e comunicazione
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G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale
Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl
Implicazione
Implicazione : p  q
Luigi è padre di Pietro.  (Dunque) Luigi è più vecchio di Pietro.
Se p è vero, q è vero
Ma se p è falso (e non p è vero), q può essere vero o falso:
Luigi non è padre di Pietro 
Luigi è più vecchio di Pietro oppure Luigi non è più vecchio di Pietro (“ex falso
sequitur quodlibet”).
Può darsi, p.es., che Pietro sia solo il vicino di casa di Luigi (e non sia figlio di
Luigi); in tal caso, può darsi che sia più giovane, oppure più vecchio…
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Differenze tra presupposto e implicazione
Se q è un presupposto, q segue sia da p sia da non p:
– Luigi vende la casa di Pietro  Pietro ha una casa (p  q)
– Luigi non vende la casa di Pietro  Pietro ha una casa (non p  q)
Se q è un’implicazione, q segue da p; ma da non p può seguire sia q sia
non q:
– Caterina è nonna di Matilde  Caterina è più vecchia di Matilde (p
 q)
– Caterina non è nonna di Matilde  Caterina (non) è più vecchia di
Matilde (non p  q oppure non q).
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Implicazione implicita
L’implicazione può essere implicita. Basta che una premessa sia esplicita:
• (Caterina: Il Pietro è più vecchio del Luigi)
• Teresa: Guarda che il Luigi è suo padre
= (da Luigi è padre di Pietro segue l’implicazione implicita  Luigi è più
vecchio di Pietro).
Il passaggio da p a q è un’inferenza – un ragionamento che da
p conclude che q.
Questo passaggio è reso possibile dalla presenza di un
presupposto implicito “padre (x, y)  più vecchio (x, y)”
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Struttura dell’implicito
L’implicazione è la conclusione di un ragionamento, articolato in tre
componenti, di cui due sono implicite:
• premessa maggiore presupposta: p  q
• premessa minore esplicita: p
• conseguenza implicita: q.
Se le tre componenti sono esplicite, si ha un sillogismo. Se alcune sono
implicite, si parla di entimema.
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Altro esempio
• Luigi: Domani sera vieni a San Siro?
• Pietro: Eh, devo studiare.
“Chi deve studiare non può andare a San Siro” (presupposto,
implicito; p  q)
Pietro dice: “Devo studiare” (vale che: p) – premessa minore,
esplicita
 Pietro lascia intendere che non può andare a San Siro ( q) –
conclusione, implicita.
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Ma può essere segnale
di modifica delle attese
• Stimo Giuliano Ferrara. È di destra, ma è intelligente
(affermazione attribuita a un parlamentare di Prc).
• (implicito) “Chi è di destra non è intelligente” – “G.F. è di destra”
• attesa: G.F. non è intelligente
• Ma: G.F. è intelligente
• (‘ma’: in questo caso non vale che p  non q, ma vale che p 
q)
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