Sovraindebitamento, povertà
ed esclusione sociale:
quale impatto sulle famiglie
italiane?
Carlo Milani
Workshop «Sovraindebitamento e inclusione sociale: una partita aperta»
Regione Lazio, Assessorato alle Politiche Sociali, Roma 8 ottobre 2015
1
Indebitamento in Italia
Italia - Percentuale di famiglie indebitate
(verso banche, finanziarie, imprese o altre famiglie)
% famiglie indebitate
30
25
27.8
24.6
24.1
26.1
27.7
26.1
25.2
22.1
20
15
10
5
E2014
2012
2010
2008
2006
2004
2002
2000
0
Dati ponderati in base ai pesi campionari
Fonte: stime dell’autore su dati Banca d’Italia. Per il 2014 stima OCSE.
 Continua la tendenza alla riduzione del ricorso al debito da parte
delle famiglie italiane
2
Stima del sovraindebitamento
Italia - Percentuale di famiglie sovraindebitate
(famiglie con patrimonio netto, disponibile nel breve termine, negativo)
1,4 mln di
famiglie
0,2 mln di
famiglie
6
5.4
5
4.1
5.7
4.4
2.3
2.6
2.7
2006
3
2004
4
2
1
0.9
2012
2010
E2014
Fonte: stime dell’autore su dati Banca d’Italia.
2008
2002
2000
0
 Gli indicatori a più alta frequenza segnalano un ulteriore peggioramento,
anche se in decelerazione rispetto agli anni passati
3
Sovraindebitamento nelle aree geografiche italiane
Quota di famiglie sovraindebitate in Italia
8
Ripartizione in base all'area geografica di residenza
6
6,8
5,3
4,9
4,7
4
3,7
0
2
2,9
Nord
Centro Mezzogiorno
2010
Nord
Centro Mezzogiorno
2012
Dati ponderati in base ai pesi campionari.
Fonte: stime dell'autore su dati Banca d'Italia.
 Il fenomeno riguarda soprattutto il Nord
 Pesa l’accesso al credito
4
Sovraindebitamento per classe di età
Quota di famiglie sovraindebitate in Italia
15
Ripartizione in base all'età del capofamiglia
11,5
10
10,8
9,5
7,8
6,8
5
5,1
3,9
2,1
0,7
0
0,4
<=30 31-40 41-50 51-65 > 65
<=30 31-40 41-50 51-65 > 65
2010
2012
Dati ponderati in base ai pesi campionari.
Fonte: stime dell'autore su dati Banca d'Italia.
 I nuclei familiari più giovani sono quelli ad avere maggiori difficoltà
5
Sovraindebitamento per classe di reddito
Quota di famiglie sovraindebitate in Italia
8
Ripartizione in base alla distribuzione del reddito disponibile familiare
7,1
6,5
6
6,2
5,0
4,5
4
4,6
2,7
0
2
2,0
1°
2°
3°
4°
1°
2°
2010
3°
4°
2012
Dati ponderati in base ai pesi campionari.
Fonte: stime dell'autore su dati Banca d'Italia.
 E’ il ceto medio che subisce soprattutto il peso del
sovraindebitamento
6
Vulnerabilità finanziaria: un confronto internazionale
Percentuale di famiglie finanziariamente vulnerabili
9
7.9
Cipro
7.3
4.7
5
4.0
4
3
6.1
6.7
7.0
Grecia
6
6.0
Portogallo
7
6.9
Spagna
8
Belgio
% famiglie finanziarmente vulnerabili
(reddito disponibile netto negativo e superiore agli asset liquidi)
2.4
2
1
Slovacchia
Italia
Area euro
Germania
Francia
0
Fonte: BCE (dati relativi al 2008 per la Spagna, 2009 per Grecia e Olanda., al 2010 per i restanti paesi)
 Nel confronto internazionale le famiglie italiane sono tra le più vulnerabili
7
Le difficoltà nel mantenere il reddito
Dinamica del reddito disponibile reale delle famiglie italiane
recessioni / crisi
reddito disponibile reale
10
8
6
2
0
-2
-4
-6
-8
1965
1967
1969
1971
1973
1975
1977
1979
1981
1983
1985
1987
1989
1991
1993
1995
1997
1999
2001
2003
2005
2007
2009
2011
2013
2015
2017
2019
Var. %
4
Fonte: elaborazioni dell’autore su dati CER.
 Dinamica del reddito disponibile particolarmente negativa negli
ultimi anni …
8
Il debito come ammortizzatore sociale
Rapporto passività finanziarie e reddito disponibile delle
famiglie italiane
recessioni / crisi
passività finanziarie / reddito disponibile
70
60
50
%
40
30
20
10
1965
1967
1969
1971
1973
1975
1977
1979
1981
1983
1985
1987
1989
1991
1993
1995
1997
1999
2001
2003
2005
2007
2009
2011
2013
2015
2017
2019
0
Fonte: elaborazioni dell’autore su dati CER.
 … e nel periodo pre-crisi sostenuta soprattutto dal debito
9
Povertà ed esclusione sociale
Popolazione a rischio povertà o esclusione sociale
In %
40
35
Area euro
30
Germania
25
Grecia
20
Spagna
15
Francia
10
Italia
5
0
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Fonte: Eurostat.
 Rischio di povertà o di esclusione sociale molto elevato in Italia (28%)
 Nell’Area euro in media del 23%, in Francia del 18%
10
Povertà ed esclusione sociale per età
Italia - popolazione a rischio povertà o esclusione sociale in base all’età
40
35
meno di 16 anni
30
16-24 anni
In %
25
20
25-54 anni
15
10
55 anni e oltre
5
0
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Fonte: Eurostat.
 In Italia in difficoltà soprattutto la popolazione giovane e in età
lavorativa
11
La povertà calcolata sul reddito (relativa)
Popolazione a rischio povertà dopo i trasferimenti sociali
25
Area euro
20
Germania
15
In %
Grecia
Spagna
10
Francia
5
Italia
0
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Fonte: Eurostat.
 Il reddito, insieme alla deprivazione materiale e alla scarsa
partecipazione al mercato del lavoro, spiega l’andamento dell’indice di
povertà ed esclusione sociale
12
La povertà se rimuoviamo i trasferimenti sociali
Popolazione a rischio povertà prima dei trasferimenti sociali*
In %
35
30
Area euro
25
Germania
20
Grecia
15
Spagna
10
Francia
5
Italia
0
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
* Escluse le pensioni.
Fonte: Eurostat.
 Al netto dei trasferimenti sociali le differenze tra i paesi europei sul
rischio di povertà sono molto contenute
13
Effetto dei trasferimenti sociali
Effetto dei trasferimenti sociali sulla povertà nel 2013
Francia
Spagna
Area euro
Germania
Italia
Grecia
0
-2
In %
-4
-6
-5.5
-4.9
-8
-8.9
-10
-8.3
-9.6
-10.5
-12
Fonte: Eurostat.
 Se l’Italia avesse lo stesso peso dei trasferimenti sociali della media dell’Area
euro l’incidenza della povertà sarebbe più bassa che in Germania
14
Non è un problema di quanto si spende nel complesso…
Spesa pubblica nel 2013
70
60
59.2
57.1
50.8
In % del Pil
50
49.5
44.3
44.3
Germania
Spagna
40
30
20
10
0
Grecia
Francia
Italia
Area euro
Fonte: Eurostat.
 La spesa pubblica complessiva in Italia è più alta che nella media
dell’Area euro
15
… e nemmeno di quanto si spende per prestazioni sociali
Spesa pubblica per le prestazioni sociali nel 2013
30
25
24.5
In % del Pil
21.0
20.3
20
19.2
18.9
17.6
15
10
5
0
Francia
Italia
Area euro
Grecia
Germania
Spagna
Fonte: Eurostat.
 Più alta è anche la spesa per le prestazioni sociali
 … ma allora perchè i trasferimenti sociali non aiutano a ridurre la povertà?
16
E’ un problema di composizione delle prestazioni sociali
Composizione della spesa per le prestazioni sociali nel 2013
Italia
Area euro
2%
2% 3%
6%
13%
1%
8%
malattia/disabilità
5%
9%
pensioni
reversibilità
13%
8%
famiglia
disoccupazione
9%
abitazioni
esclusione sociale
54%
67%
eventi naturali
Fonte: Eurostat.
 Il problema sta nella composizione della spesa: pensioni+reversibilità
assorbono l’80% della spesa per le prestazioni sociali in Italia
 Nell’Area euro non si supera il 63%
 Spesa per esclusione sociale 3 volte più ampia nell’Area euro
17
… spesa oltretutto finanziata dai lavoratori
Contributi sociali a carico dei lavoratori e dei datori di lavoro del settore
privato
12
11.4
In migliaia di euro
10
8.0
8
7.6
7.0
5.5
6
4
3.2
2
0
Francia
Italia
Area euro
Germania
Spagna
Grecia
Fonte: Eurostat.
 Le prestazioni sociali sono finanziate fondamentalmente attraverso il cuneo
contribuitivo, gravando quindi sul costo del lavoro
18
Conclusioni (1)
 Il sovraindebitamento continua a pesare nel bilancio delle famiglie italiane. Sono circa
1,4 milioni le famiglie sovraindebitate (5,7% del totale) secondo le proiezioni al
2014, un milione e 200 mila in più rispetto al 2000.
 Sono coinvolti soprattutto i nuclei familiari con a capo un giovane, appartenente al
ceto medio, lavoratore dipendente
 Le famiglie italiane sono tra le più vulnerabili in Europa, anche più di Grecia e
Spagna
 Le difficoltà nel generare reddito, anche nel periodo pre-crisi, hanno spinto molti
italiani ad utilizzare il debito come un «ammortizzatore sociale». Con lo scoppio
della crisi i nodi sono però venuti al pettine
19
Conclusioni (2)
 Il rischio di povertà ed esclusione sociale è aumentato proprio tra i giovani e i
soggetti in età lavorativa. Più al riparo risultano essere i pensionati, poco (o per
nulla) indebitati, con un reddito fisso e un costo della vita contenuto per effetto della
deflazione
 Pesa soprattutto lo squilibrio nella composizione della spesa per le prestazioni
sociali, troppo sbilanciata verso le pensioni, oltretutto finanziata con un carico di
contributi particolarmente elevato sui lavoratori
 Tra 40/50 anni la composizione migliorerà, grazie alle riforme pensionistiche già
varate, ma nel lungo termine saremo tutti morti (J.M. Keynes). Se non si pone
qualche rimedio prima si rischia di compromettere il patto intergenerazionale
20
La bellezza della previdenza sociale risiede nella
circostanza che tutti quelli che ottengono la
pensione ricevono dei benefici che compensano
di gran lunga qualunque pagamento fatto prima
a quello scopo. Con una popolazione crescente
ci saranno sempre più giovani che anziani, con il
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE!
conseguente costante finanziamento da parte
dei giovani delle pensioni dei loro padri
Paul Samuelson (1967)
Carlo Milani
[email protected]
Tel. 068081304
21
Twitter@MilaniC
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A livello internazionale il fenomeno del sovra