MIGRAZIONI IERI E OGGI
La specie umana, nella sua lunga storia iniziata alcuni milioni di anni fa con le forme
primitive di Homo Habilis e Homo Erectus, ha sempre manifestato una forte
propensione alla migrazione, a spostarsi cioè dai luoghi di origine per andare alla
ricerca di nuovi territori e nuove risorse.
Grazie a resistenti imbarcazioni e ad animali da trasporto le antiche popolazioni
potevano raggiungere anche regioni molto lontane.
Le migrazioni, causate da vari fattori, hanno prodotto esse stesse effetti culturali e
soprattutto biologici eliminando le differenze genetiche fino a portare alla formazione
di un’unica specie umana su tutto il pianeta. Possiamo quindi affermare che sono state
le grandi migrazioni dell’antichità ad omogeneizzare la nostra specie e, ad accelerare
l’organizzazione sociale che, senza i condizionamenti delle migrazioni, si sarebbe
sviluppata molto più lentamente.
 I popoli nomadi provenienti dall’Asia centrale
chiamati dai romani «barbari» nei primi secoli d.c.
invasero l’impero romano e si mescolarono con le
popolazioni locali.
 Dopo la scoperta dell’America di Cristoforo Colombo
nel 1492 d.c. , inizialmente spagnoli, portoghesi,
francesi e inglesi migrarono verso il nuovo continente
e successivamente milioni di europei.
 E sono proprio gli europei a popolare attualmente il
Nord America avendo sostituito le popolazioni
originarie : i «Pellerossa».
Nell’America del sud la maggior parte della
popolazione deriva dalla mescolanza dei popoli
spagnoli e portoghesi con la popolazione locale e
con gli africani deportati come schiavi.
Più di 18 milioni di italiani tra la metà
dell’Ottocento e l’inizio del Novecento sono
emigrati nelle Americhe.
Anche oggi, ogni anno, milioni di persone in grave situazione
economica emigrano verso paesi più ricchi e industrializzati
dell’Europa, America del Nord e Asia.
Il fenomeno della migrazione
interessa i rifugiati politici
perseguitati dalle idee politiche
di governi retti da dittature .
C’è chi fugge da guerre e abbandona il
proprio paese alla ricerca di un luogo
sicuro.
C’è chi emigra perché il proprio paese è
stato vittima di disastri naturali.
Una minoranza emigra, spesso all’estero, per
studiare in Università e per lavorare in centri di
ricerca, abbandonando per sempre il paese di
origine.
Scarica

MIGRAZIONI IERI E OGGI