SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI
15 ottobre
 Roma 24 settembre- 12 dicembre 2012
 C.d.L magistrale: Comunicazione d’impresa
2° anno 9 crediti (inclusi crediti Laboratorio)
Nuovo Orario: lunedì 12-14
Sani 9
Sani 9
Martedì 11-14
Mercoledì 9-11 Sani magna
 E-mail: [email protected]
 Stanza 111 (ex B4) Via Salaria113, tel.: 06
49918375- ricevimento mercoledì 11.30-13
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Temi trattati
 Coordinamento e standardizzazione
prima di Mintzberg
 L’importanza degli aspetti informali
 Da chi sono formate e che funzioni
svolgono le 5 parti dell’organizzazione
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Fino agli anni ’50 2 scuole attente:
1 a problemi di Coordinamento
2 standardizzazione
1. Scuola dei principi di direzione(Fayol
1916 e Gulick e Urwick) guarda a



Unità di comando
Linea gerarchica
Ampiezza del controllo
2. Taylor↓ standardizzazione
Weber↓
Scientific Management An. Burocrazia
Programmaz. contenuto
Regole, descrizioni
operativo del lavoro mansioni e formazione
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LE RICERCHE DELLA SCUOLA DELLE RELAZIONI
UMANE guardano al di là degli
aspetti formali dell’organizzazione
Studi di psicologia industriale condotti c/o Western
Electric tra il 1927 e il 1932
I°Esperimento: la luce fa aumentare la
produzione?
Seconda ricerca Interviste sui motivi di
lamentela e di soddisfazione
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Anni ‘50 e ’60: III° ricerca relazioni
umane (Low e Warner alla Western Electrics)
Fattori di solidarietà ed antagonismo informale:
i soggetti di un gruppo sono un sistema sociale
vanno distinti aspetti formali e informali. Il gruppo
attiva autodifesa verso pressioni esterne  è la più
seria: con la solidarietà informale del piccolo gruppo
si abbandona l'ipotesi aristocratica di Taylor degli
operai come plebaglia.
Per Mintzberg questo studio è importante perché
dimostra che organizzazione formale ed informale
sono inscindibili

5
6
Le 5 parti dell’organizzazione:
1) il nucleo operativo
≈ gruppo di operatori che fanno l’attività di base di
produzione o servizi
Svolge 4 funzioni
a) Procurano input→ es. approvvigionamento
b) Trasformano input in output →materie prime in
prodotti/informazioni in rapporti di consulenza
c) Distribuiscono output →vendita, lauree, anche
trasformando persone
d) Supporto diretto →manutenzione, segreteria
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2)Il vertice strategico
 Singolo imprenditore o Direttore
generale + alti dirigenti + segretari
assistenti etc
 Media tra le richieste dei proprietari e
l’attenzione all’efficacia del
raggiungimento missione:
 Supervisione diretta
 Definizione strategie
 Relazioni coll’ambiente esterno
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3) la linea intermedia
 E’ necessaria se l’azienda è grande:
Sta nella linea di confine tra il top
management e chi ha autorità diretta
sugli operatori (capireparto)
 compiti
a) Supervisione indiretta
b) Relazioni coll’ambiente interno
(analisti e Staff) ed esterno
(clienti,fornitori etc)
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4) La tecnostruttura
 Analisti che organizzano il lavoro
degli altri + personale amministrativo
di supporto→ standardizzano il lavoro al di
là di quello che fanno autonomamente gli
operatori, diminuendo la supervisione diretta
3 tipi di analisti:
a) Del processo di lavoro
b) Controllo qualità e pianificaz. a lungo termine
c) Problemi del personale: formazione e
reclutamento
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Segue 4)analisti tecnostruttura
 Possono operare a tutti i livelli di
gerarchia, compreso il vertice, ad es.
elaborando sistemi economico
finanziari per controllare il
raggiungimento degli obiettivi
 Paradosso: standardizzano il
lavoro altrui, ma ricorrono
all’adattamento reciproco, alla
comunicazione informale
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5. Lo staff di supporto
Fornisce servizi esterni al flusso operativo, di supporto
indiretto alle attività fondamentali ( a differenza della
tecno struttura che da supporto diretto)
La Woodward (1975) ha verificato un rapporto di 1/3
tra staff e operatori, ma gli studi organizz. in genere lo
ignorano
Perché l’azienda non si rivolge al mercato?
 Per risparmiare (la mensa risparmia i tempi di pausa)
 Per controllare (ad es legali e comunicatori, sotto il
diretto controllo del vertice)
 Al contrario della linea intermedia, che è a forma di
piramide→
lo staff è molto irregolare↓
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La classificazione delle
organizzazioni di Joan Woodward
nel 1965 analizza 100 imprese per
individuare connessioni tra struttura
organizzativa e variabili interne
  distingue piccola serie, grande
serie e processo continuo  tecnologia
come criterio tipologico
 Appartiene alla scuola contingentista
come Mintzberg
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Sistema socio tecnico della scuola
contingentista

a) si cerca un’ottimizzazione delle variabili tecniche
e sociali
b) l’azienda è aperta all’ambiente esterno
c) non c’è una sola one best way ma più modelli
organizzativi
Questa scuola è stata applicata anche a realtà non
operaie: se l’ambiente esterno è turbolento, è necessaria
un’organizzazione complessa con attività autoregolate e
flessibili
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