LEZIONE “PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA” DOTT.SSA ROSAMARIA D’AMORE Progettazione organizzativa Rosamaria D’Amore Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA ESPRIME LA DIVISIONE DEL LAVORO ALL’INTERNO DELL’IMPRESA---------------- 5 LA DIMENSIONE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA------------------------------------------------------------ 6 LE PARTI DELL’ORGANIZZAZIONE ----------------------------------------------------------------------------------------- 8 LE CONFIGURAZIONI DI BASE -----------------------------------------------------------------------------------------------10 Attenzione! Questo materiale didattico è per uso personale dello studente ed è coperto da copyright. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633) pagina 2 di 10 Progettazione organizzativa Rosamaria D’Amore Progettazione organizzativa Ogni attività organizzata fa nascere due esigenze fondamentali e opposte: divisione del lavoro in vari compiti da eseguire e il coordinamento di questi compiti per portare a termine l’attività. La progettazione organizzativa è in sostanza il complesso delle modalità secondo le quali viene effettuata la divisione del lavoro in compiti distinti e quindi viene realizzato il coordinamento tra tali compiti. L’obiettivo di tale sezione è quello di definire i criteri di divisione del lavoro e di coordinamento che rappresentano la struttura organizzativa di un’impresa. I principali meccanismi di coordinamento sono : Adattamento reciproco Supervisione diretta Standardizzazione dei processi di lavoro Standardizzazione degli output Standardizzazione delle capacità dei lavoratori I meccanismi di coordinamento Adattamento reciproco: L’adattamento reciproco consegue il coordinamento attraverso il semplice processo della comunicazione informale. Con l’adattamento reciproco il controllo del lavoro resta nelle mani di coloro che lo eseguono. pagina 3 di 10 Progettazione organizzativa Rosamaria D’Amore Supervisione diretta La supervisione diretta consegue il coordinamento attraverso una persona che assume la responsabilità del lavoro di altri, dando loro ordini e controllando le loro azioni. standardizzazione La standardizzazione dei processi avviene quando si programma il lavoro Gli output vengono standardizzati quando si specificano i risultati del lavoro (coordinamento stabilito a priori) Le capacità e le conoscenze sono standardizzate quando viene specificato il tipo di formazione professionale richiesto Un certo ammontare di supervisione diretta e di adattamento reciproco prescindere dall’intensità standardizzazione. è sempre del L’organizzazione richiesta ricorso formale a alla e l’organizzazione informale sono interconnesse e spesso indistinguibili. pagina 4 di 10 Progettazione organizzativa Rosamaria D’Amore La struttura esprime la divisione del lavoro all’interno dell’impresa In sede di progettazione si è soliti distinguere due aree di intervento: la macrostruttura e la microstruttura. La macrostruttura riguarda l’aggregazione delle posizioni in unità organizzative di livello (vedi slides per l’argomento unità organizzative) via via superiore e viene definita in termini di criteri di raggruppamento, numero di livelli, ampiezza del controllo, grado di accentramento, relazione tra organi di staff e organi di line. La microstruttura invece riguarda le caratteristiche dei compiti cioè degli insiemi di attività umane elementari necessariamente collegate. L’assetto organizzativo oltre che dalla macrostruttura o struttura organizzativa è composta anche dai sistemi operativi e dal potere organizzativo. Mentre, come è stato più volte ribadito, la macrostruttura identifica il disegno generale dell’organizzazione, i sistemi operativi sono sottoinsieme di compiti , modalità di loro svolgimento e di tecniche. Si tratta in pratica di meccanismi che servono a far funzionare operativamente il sistema organizzativo. Vengono distinti tre grandi gruppi di sistemi operativi: Sistemi di determinazione degli obiettivi e di allocazione delle risorse : pianificazione e programmazione e controllo: Sistemi di gestione del personale : programmazione del personale, reclutamento, selezione e inserimento Sistemi connessi a processi decisionali : sistemi informativi di decisione e di gestione dei conflitti. Il potere organizzativo, infine, contribuisce a definire l’effettiva influenza esercitata dai diversi ruoli che compongono il sistema organizzativo. pagina 5 di 10 Progettazione organizzativa Rosamaria D’Amore La dimensione della struttura organizzativa La definizione della macrostruttura determina dunque il disegno complessivo dell’organizzazione. È opportuni pertanto distinguere almeno tre dimensioni della struttura: dimensione orizzontale dimensione verticale e la profondità. La dimensione orizzontale esprime la specializzazione tra le diverse unità che consente di acquisire una maggiore abilità nel compiere una specifica operazione e favorisce lo sviluppo di nuovi metodi di lavorazione che consentono incrementi nella produttività. La specializzazione può avvenire per funzione che consiste nel raggruppare le attività omogenee dal punto di vista delle tecniche impiegate Specializzazione per prodotto o per progetto che consiste nel raggruppare tutte le attività funzionali all’ottenimento di un determinato prodotto Specializzazione per mercato Specializzazione per relazione; La dimensione verticale riguarda la scomposizione degli obiettivi in sotto obiettivi assegnati ai diversi livelli, ovvero a organi collocati a diversi livelli gerarchici (tale esigenza che si crea quando si è incapaci di gestire una grande quantità di informazioni che convergono al centro dalle diverse parti). In relazione alla distinzione tra scelte strategiche, direzionali ed operative, possiamo distingue altrettanti organi: organi istituzionali, organi direttivi (che sono in posizione di subordinazione rispetto a chi li precede nella linea gerarchica, e di autorità gerarchica su altri organi) E infine gli organi operativi che si trovano subordinati agli organi direttivi senza avere però alcuna superiorità gerarchica su altri organi. Un’altra distinzione tra organi viene effettuata in relazione alla loro partecipazione al processo decisionale: line e staff. pagina 6 di 10 Progettazione organizzativa Rosamaria D’Amore I primi sono preposti allo svolgimento della gestione caratteristica dell’impresa e sono ordinati lungo la scala gerarchica aziendale, i secondi svolgono attività di supporto e di servizio alla line. La profondità della struttura infine è data dall’insieme di relazioni oblique che mettono in comunicazione le diverse unità al di fuori dei rapporti gerarchici e sono volte a migliorare il coordinamento tra i diversi organi. pagina 7 di 10 Progettazione organizzativa Rosamaria D’Amore Le parti dell’organizzazione Il diagramma di seguito ci rappresenta le parti che compongono l’organizzazione. Vertice strategico Tecno struttura Staff di supporto Linea intermedia Nucleo operativo Sostituendo alla supervisione diretta la standardizzazione gli analisti riducono il controllo che i manager esercitano sull’attività degli operatori, così come la precedente sostituzione della supervisione diretta all’adattamento reciproco aveva diminuito il controllo che gli operatori esercitavano sul proprio lavoro. Nucleo operativo Il Nucleo Operativo dell’organizzazione comprende le persone - gli operatori - che svolgono l’attività fondamentale direttamente legata all’ottenimento dei prodotti e dei servizi. Svolgono quattro funzioni principali: procurano gli input per la produzione trasformano gli input in output distribuiscono gli output forniscono un supporto diretto alle funzioni di input, trasformazione e output Vertice strategico Ha la responsabilità globale dell’organizzazione. Al Vertice Strategico appartengono anche coloro che forniscono un supporto diretto ai manager. Il Vertice Strategico deve assicurare che l’azienda assolva alla missione in modo efficace pagina 8 di 10 Progettazione organizzativa Rosamaria D’Amore e che risponda ai bisogni di coloro che controllano o che comunque hanno un potere sull’azienda stessa. Linea intermedia Il Vertice Strategico è collegato al Nucleo Operativo dalla catena di manager della Linea Intermedia che detengono l’autorità formale. La necessità da parte dell’organizzazione di questa catena di manager della Linea Intermedia è legata alla sua dimensione e alla misura in cui si ricorre alla supervisione diretta ai fini del coordinamento. Tecnostruttura Fanno parte della Tecnostruttura gli analisti, che non sono direttamente coinvolti nel flusso di lavoro operativo. Infatti essi possono progettarlo, pianificarlo, modificarlo o addestrare le persone che lo svolgono, ma non lo eseguono. Gli analisti della Tecnostruttura con funzioni di controllo realizzano alcuni tipi di standardizzazione, incentrando la loro attenzione direttamente sulla progettazione e sul funzionamento dell’organizzazione. Esistono tre tipi di analisti: del lavoro, della pianificazione e controllo e del personale Staff di supporto L’organigramma di quasi tutte le aziende di grandi dimensioni rivela la presenza di numerose unità, tutte specializzate, che forniscono all’azienda un supporto “esterno” al suo flusso di lavoro operativo. pagina 9 di 10 Progettazione organizzativa Rosamaria D’Amore Le configurazioni di base Struttura semplice fondata sulla supervisione diretta , nella quale la parte essenziale è il vertice strategico Burocrazia meccanica fondata sulla standardizzazione dei processi di lavoro nella quale la parte fondamentale è rappresentata dalla tecnostruttura La burocrazia professionale fondata sulla standardizzazione delle capacità, nella quale la parte fondamentale è costituita dal nucleo operativo La soluzione di visionale fondata sulla standardizzazione degli output nella quale la parte fondamentale è rappresentata dalla linea intermedia L’Adhocrazia fondata sull’adattamento reciproco nella quale la parte fondamentale è rappresentata dallo staff di supporto. L’utilizzo delle slides sarà di notevole supporto per evidenziare le principali differenze tra le diverse configurazioni in termini di organizzazione, di meccanismi di coordinamento e di modalità di funzionamento. pagina 10 di 10